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Dates Reed SCHEDA 002 GESU ANNUNCIA IL REGNO DI DIO AMBIENTAZIONE Un tavolo con la Bibbia. ACCOGLIENZA RS Scambio di notizie: com’é andata la nostra vita in questo tempo? Siamo riusciti a fare amicizia con dei non cristiani? Qualcuno vuole raccontarci qualcosa? RIFLETTENDO E 3s La volta scorsa abbiamo visto che il N.T. ci presenta Gesu come il Salvatore di tutti gli uomini. Questa sera vorremmo fermarci sul centro della Missione di Gesu: annunciare il regno di Dio. eS T lettore: Mc 1, 15: "ll tempo @ compiuto e il regno di Dio é vicino; convertitevi e credete al Vangelo”. Mt 11, 2-6: Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mando a dirgl: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?>. Ges rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni cid che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri @ annunciato il Vangelo. E beato é colui che non trova in me motivo di scandalo!».” eS 2° lettore: “Lammonimento di Gesu € sempre attuale: anche oggi 'uomo costruisce immagini di Dio che gli impediscono di gustare la sua reale presenza. Alcuni si ritagliano una fede “fai da te” che riduce Dio nello spazio limitato dei propri desideri e delle proprie convinzioni. Ma questa fede non é conversione al Signore che si rivela, anzi, gli impedisce di provocare la nostra vita e la nostra coscienza Altri riducono Dio a un falso idolo; usano il suo santo nome per giustificare i propri interessi oaddirittura odio e la violenza. Per altri ancora Dio @ solo un rifugio psicologico in cui essere rassicurati nei momenti difficil: si tratta di una fede ripiegata su sé stessa, impermeabile alla forza delfamore misericordioso di Gesii che spinge verso i fratelli Altri ancora considerano Cristo solo un buon maestro di insegnamenti etici, uno fra i tanti della storia. Infine, c’é chi soffoca la fede in un rapporto puramente intimistico con Gest, annullando la sua spinta missionaria capace di trasformare il mondo e la storia. Noi cristiani crediamo nel Dio di Gesu Cristo, e il nostro desiderio @ quello di crescere nelf'esperienza viva del suo mistero di amore. Impegniamoci dunque a non frapporre alcun ostacolo all'agire misericordioso del Padre, ma domandiamo il dono di una fede grande per diventare anche noi segnie strumenti di misericordia.” Papa Francesco, udienza generale, Piazza San Pietro, 7 settembre 2016 Per noi @ importante capire il contenuto del ministero di Gesu, cio® loggetto della sua predicazione. L'evangelista Marco presenta il messaggio di Gest con una frase sintetica che riassume il contenuto della sua missione: “Il tempo @ compiuto e il regno di Dio @ vicino; convertitevi e credete al Vangelo" (Mc 1,15). Matteo ci aiuta ad entrare pil profondamente nel mistero di Gesu, per cogliere la sua bonta € la sua misericordia e capire di che Regno si parla. L'episodio @ il sequente: Giovanni Battista manda i suoi discepoli da Gesi - Giovanni era in carcere - per fargli una domanda molto chiara: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?» (v. 3). 11 Battista attendeva con ansia il Messia e nella sua predicazione lo aveva descritto a tinte forti, come un giudice che finalmente avrebbe instaurato il regno di Dio e purificato il suo popolo, premiando i buoni e castigando i cattivi. Egli predicava cosi: «Gia la scure & posta alla radice degli alberi; percid ogni albero che non da buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco> (Mt 3,10). Ora che Gesit ha iniziato la sua missione pubblica con uno stile diverso; Giovanni soffre perché si trova nel buio del cuore. Non capisce questo stile di Gesu e vuole sapere se @ proprio Lui il Messia, oppure se si deve aspettare un altro. La risposta di Gest sembra a prima vista non corrispondere alla richiesta del Battista. Gesi, infatti, dice: «Andate e riferite a Giovanni cid che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri @annunciato il Vangelo. E beato é colui che non trova in me motivo di scandalo!> (wv. 4-6). Qui diventa chiaro fintento del Signore Gesu: Egli risponde di essere lo strumento concreto della misericordia del Padre, che a tutti va incontro portando la consolazione e la salvezza, e in questo modo manifesta il giudizio di Dio I ciechi, gli zoppi, i lebbrosi, i sordi, recuperano la loro dignita e non sono pit esclusi per la oro malattia, | morti ritornano a vivere, mentre ai poveri é annunciata la Buona Notizia. questa diventa la sintesi delfagire di Gesu, che in questo modo rende visibile e tangibile agire stesso di Dio. II regno di Dio dunque non @ questione di nuove regole dal punto di vista morale, di una nuova legislazione, ma piuttosto di nuove relazioni da costruire tra gli uomini e le donne di questa terra. I messaggio che riceviamo da questo racconto della vita di Gest @ molto chiaro. Dio non ha mandato il suo Figlio nel mondo per punire i peccatori né per annientare i malvagi. A loro & invece rivolto invito alla conversione affinché, vedendo i segni della bonta divina, possano ritrovare la strada del ritorno. Come dice il Salmo: «Se consideri le colpe, Signore, / Signore, chi ti pud resistere? / Macon te é il perdono: / cosi avremo il tuo timore» (130,3-4). L'annuncio fondamentale di Gesii & dunque la vicinanza del regno di Gesu annuncia che Dio, in quanto Re delluniverso, entra direttamente nella storia deluomo e [a trasforma dal profondo; nella persona stessa di Gesil Dio @ allopera per cambiare il mondb. Questa é la buona notizia. Di fronte ad essa ognuno deve cambiare mentalita, fidarsi di questa parola ed accoglierla con entusiasmo. | gesti prodigiosi di benevolenza che Gesu compie nei confront di chi é oppresso dal male e dalle malattie sono i segni dellirruzione del Regno. Ai messaggeri del Battista, infatti, viene dato lincarico di riferire cid che essi stessi hanno visto, cioe la realizzazione delle opere straordinarie annunciate dall'antico profeta (Gesu cita le espressioni di uno splendido poema apocalittico contenuto nel libro di Isaia: Is 35,5-6; cfr. Mt 11,2-6 e Le 7,18-23) come la manifestazione gloriosa del giorno in cui Dio avrebbe compiuto il suo intervento definitivo. I miracoli sono dunque il segno che il tempo € compiuto. PER CONDIVIDERE INSIEME ES * Qual la differenza tra il regno di Dio e la Chiesa? * Come ci sentiamo interpellati dalle parole di Papa Francesco? FRAMMENTI DI VITA. Il Regno @ vicino Racconta un missionario: “Una sera sono andato alfincontro di una C.£.B (Comunita Ecclesiale di Base) della nostra missione confinante con un quartiere di baracche. Quella sera la condivisione della Parola riguardava il brano di Mt 11, 2-8: “Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mando a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?» Gesi rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni cid che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri é annunciato il Vangelo. E beato é colui che non trova in me motivo di scandalo!»". Avevamo appena finito di leggere il brano del vangelo quando cominciammo a sentire un gran trambusto. II figlio del padrone di casa si alzd per andare a vedere cosa succedeva e rientrd dicendo che altinizio della strada, dove iniziavano le baracche, una di esse era crollata a causa della pioggia che da giorni cadeva quasi costantemente. Immediatamente tutti ci siamo precipitati fuori. In effetti il tetto, un telo di plastica, non aveva retto la pioggia ed era caduto insieme ad una delle pareti di legno. Ci siamo messi ad aiutare le persone di quella baracca a recuperare le loro povere cose. Tre persone si sono offerte di ospitare i membri della famiglia rimasta senza casa in attesa di ricostruire qualcosa. La serata @ trascorsa in fretta, alla fine eravamo tutti troppo stanchi per riprendere incontro, il padrone di casa si stava scusando con me per linconveniente quando i membri della famiglia colpita dalla disgrazia si sono avvicinati a noi dicendo: “Scusate, volevamo ringraziarvi per il vostro aiuto, sapete noi non siamo cristiani, ma volevamo ringraziare con voi il vostro Dio perché nessuno di noi é rimasto ferito e voi ci avete aiutato a recuperare quasi tutto”. Sorridendo ho detto ai presenti: “vedete, cid che @ sucesso é stata la concretizzazione del Vangelo che stavamo leggendo, non c'é bisogno dialtri commenti’. La serata si @ conclusa con un Padre nostro pregato con tutto il cuore. PER CONCLUDERE aS Wy E il nostro impegno E il nostro impegno, Signore, quello di far brillare la tua luce edi annunciare che sei tu che sei venuto a portare gioia nel mondo. Ma non possiamo accontentarci di pii consiglie di spiegazioni eneppure di buone intenzioni, Signore! Tocca a noi, ed @ il nostro impegno quotidiano, fornire un po' di luce a quelli che vacillano nella notte, sostenere quelli che zoppicano sotto troppo pesanti fardelli, oprire la porta a quelli che vengono costantemente esclusi, ridare il gusto di vivere a uomini e donne che hanno perduto famore. Se noi svolgiamo il nostro lavoro, allora, Signore, si potra vedere, intendere e ‘annunciare la Buona Novella sulla terra degli uomini. E sidira: ‘Lavorano nel suo Nome! Portano sulla nostra terra la gioia di Dio!” Charles Singer Impegnarci ad aiutare qualche famiglia in difficolta del nostro quartiere. YZ Dio ama chi dona con gioia CD b 4

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