You are on page 1of 136
BIBLIOTECA MUSICALE DIDASCALICA Forwaro ORANDE, PRATICA D’ACCOMPAGNAMENTO. SOPRA BASSL NUMERATI EK CONTRAPPUNTI OPERA DEL PADRE MAESTRO ST Ce MATTEI ee et: PARTE PRIMA ratiea W accompagnamento . . Be ee (B) neti Fre 5 = Frans A porto nel Regu, Fr § 50 — Per gt Sttl det Uaione Postal, Fr. 6 80 PARTE SECONDA 94489 Contrappunti da due a otto parti sopra la Scala ascendente e discendente in ambo i mod, coll” aggiuata a quattro p (B) neti Fr. 8 50 mn Proprita dept Blo por Tutt dir G. RICORDI & C MILANO — ROMA — PaRiGt — LONDRA eiBiG Taste iS nen AL LETTORE Chiunque si fa ad esaminare la presente opera, in veggendola si ricca di bel~ lezze, al certo debb’ esser vago di conoscere addentro colui che la, produsse. Questa considerazione mi determind di proporre alleditore una compilazione della bio~ grafia del P, Me Mattei, quando mi venne sotto gli occhi una memoria, nella quale era dipinta la vita del celebre monaco con tratti si veritieri ¢ si maestrevoli, che mai, dopo quella, mi sarei indotto a tesserne una di mio conio. Della memoria era autore un distintissimo musurgista francese, il signor De Lafage; © quella avea voltato con molta eleganza dalla francese nell’ italiana favella il signor Carlo Pan— caldi bolognese. Io, anziché farne una nuova traduzione, mi sarei volentieri diretto allo stesso signor Pancaldi affinché mi autorizzasse a ristampare la sua; certo che il suo animo gentile, e il suo amore per tuttocid che pud occorrere ad elevare Ja gloria dell’ uomo illustre che qui si onora, non avrebbe respinto la mia domanda. Ma, avendomi le mie cireostanze condotto a Parigi, ¢ quivi fatto conoscere il signor De Lafage, seppi che questi era in ‘procinto di fare una nuova edizione della sua memoria, ritoccata ed arriechita di varie aggiunte: onde, ottenuto da lui il nuovo manoscritto, mi reputai fortunato di poter racchiudere in una nuova traduzione i cambiamenti e le aggiunte fatte, presentare al leggitore le notizie le pit estese che mai si possono, del P. Mattei, e recare per tal mezzo il debole mio tributo alla memoria del venerando uomo, di cui mi glorio essere stato discepolo. Valga questa dichiarazione a manifestare la mia riconoscenza al signor De La- fage, e ad impetrare I’ indulgenza del signor Pancaldi. LUIGI ROSSL 91438 M INTORNO ALLA VITA SVTANITSLA MORIA B ALLE OPBRE WAT WD ET MINORE CONVENTUALE G.A. DE LAFAGE ‘rofeasore at Stor della Musica nel R. Ataneo i Pavigh ¢ Mombro della Soviet Ubers dalle Blle Ari ells medesina ett NUOVA TRADUZIONE RIVEDUTA DALL'AUTORE Lo opore teatrali di gran mole, ¢ Ie eomposizioneelle che formano, per cosi dire, Ia minuterfa musiesle, ecco le. sole vie per cui oggi si aequista nome nell'arte musica conviene attaccarsi all'uno od allaltro degli anelli estzemi, chi yuol essere situato in modo. da farsi osservare: perciocché ella 8 tuna eatena molto simile a una eotal danza proventale chia mata farandola, dove il capo ¢ la coda chiaramente si stinguono, mentre il resto non ® veduto se non in massa, © on una certa confusione. Non sarebbe tuttavia molto difficile il provare che il compositore di musica snera, il teorieo, il idascalieo sono egualmente, almeno in certi’easi, degot di qualche attenzione: il pereh® non esito a richiamare quella dei professori e de’ dilettanti sopra un colebre musurgista. bolo- nese, di cui, per quanto io mi sappia, non 2 stato finora Pronuntiato Telogio nell’Accademia delle'Belle Arti di Parigi, sebbene egli fosse corrispondente di questa societd, © come tale avesse diritto all'usato panegirico. ‘Nacque Stanislao Mattei in Bologna il €) 10 febbraio 1750, 11 di tui padre, Giuseppe Mattei, povero ed onesto artigiano, cesercitava il mestiere di fabbro-ferraio. La di lui madre chia mavasi Teresa Borsari. Stanislao non ricovette nella sua i fanaia altra istruzione se non quella eho vien data nelle scuole gratuite, ciod, gli clementi della Tingua latina e dell aritme- ica, Fu nulladimeno grando ventura che il di lui pad, mal- grado la sua poverta, gli permettesse Ia frequenza di tali seuole, © non pretendesse, siecome pur troppo di sovente accade, di trar parlito del?opera di suo figli, insognandogli il suo i re fin dall’etA pid tenera; ed impioyando cosh tutto il so tempo, egli avvis) molto sariamente che I'esercizio di una professione meccaniea non esclude- In necessitd di acquistare almeno un'istruzione volgare. E non a easo io faceio questa osservazione: vedonsi ancora troppo spesso, eziandio. ne’ paesi i pit civiligzati, gli artigiani aver in non eale che i loro fight ‘mparino a leggore o serivere, purché il lavoro di questi at menti di qualche centesimo il Iuero della giomatay enon 8 a dite qual torto s'abbiano, torto che solo dalla loro eatrema imiseria pud essore attenuata Ma per rientrare nel sogyetto di questa notitia, & cost notabile che la necessith dell educazione primaria per gli operai, sia stata un'opinione a tun dipresso generale fra 1 bologuest dall'ora seorso secolo, Del resto il buon senso di Giusoppo gli tornd bene in quest’oca- sione, pereh® Stanislao dimostrdsubitamente applicazione « gusto per lo studio, in modo che fin dall's ai ott'anni eg! tra distinto fra i suoi giovani compage 1N@ le sue disposizioni per la musica tardarono punto a tmanifestarsi, e poterono quasi subito, in seguito a eiteo= stanze favorovoli, svilupparsi senza verun ostacolo, In quel tempo Vordine dei Minor! conventuali, cost detti Francescani, ‘occupava in Bologna il bel eonvento di S. Francesco, ¢ nella bella e vasta chiesa che ne dipendeva, eravi ognid) Messa e Vespro in musica, senza parlare dat glorni festivi, nei qual eseguivansi pezzi di grande dimensione, per lo pi eon otthe- stra, econ un grande numeto di voef: eranvi talvalta fino a attro cori, Appena Stanislao eseiva dalla scuola, mattina 0 vyespero che fosse, subito correva a S. Francesco a sentire uf firio, Dalalto della tribuna, dove baitera iI tempe, il padte Martini avverti TassiduitA dol fanciullo eV'interesse’col quale sembrava el’egli ascoltasse Ia musicas 10 chiamd a si, terrogd, riconobbe le di Tui felici disposizioni, e lo ammise bentosto nel numero dei suoi alunni, offrondogii ogni facilita 94438 er entrare nel suo ering in quali dt nove incaican= Social opo tutta la spesa ncesarias eft quest auo hi tat fumigint a questo eacllente religion Petckd ho uoataato a ehisa di 3 Francesco di Dslogoa, aj i permelten fare gut ua digression, per dre ce gucy Sto immenso vaso, dt grandezaa quae egule a quello iS Pe- teono lla madesina eit, sere in ogy di depos alla do- tana; & nul it sogpiongee che Ta ehesa tata alto Shoalat, e che} molt monument che mt eistevan, stom parvero soo stati mila, Dics pure che Ty conite@ fe rvalziout pssono enero cate belsime, ma convene eib'che linend non larasininoseeo Ia rovinn il deteriora Toeato di pit Dell del pit ropettabil elif Tra dune assnutameate neesaro prendere una. chien, per collocr ia"ogana? Non sranvi foree tm tata la ikl ete per cant eh urn al ata Abt ae Ataran'ann fai Tossero per tale oggetto consulate Ie per= fone di gusto e di senso Gusrdaten, avrebbeto.uoanina- tmete gelato, quartet dal hire 8: Francero! So aes Biuprite press 8. Franca, taser allove dgonee dae ner dighoro talt) ad ana voce. Tale, second en deta, 21 oto fonmale di S. 8. il Papa Gregorio XVI, ed eglt ha pid d'una volta manifesto le aus inensont in questo senso; Possauo le eircostanze permetergi di afettare quesvopera d Hparauio degon di ox Pontefice mio delle belle ait Posto cosh soto la peoterone el P. Martin Stanislao rest TabitoTeligom, e penetra da una pela rl sincera¢ tones, come fl sun maestro era depag neprarie ronan {eu votl aon sede, enotnud ad apis lla stniio della Blot e della teologa, ein special modo, dll rusia. suo. progres nella composing iron tale divente ten tonto Pascompaguatore del eonrento, © fata Seguito designata dal Martini st per rimpamyarlo” velo Jee Hoal cho eg dara usu qusti notable df aluony come er batter il tempo nell ees, allorguando lad isan, Tenuta caginevele, non git peretieva di fae le fiugiool Ai mast di eappela Tolanto Metter non aver trisurto gi stl eeclesastci appena bb'eplttoceato Teta sata da etnon fondant Steerdote; e-du_ questa” punto non eed di adempie. eon Is Fil seropelese esters 8 aaont dover! dela sua poesin usando intere glomate al avo confesionale al quale. foreevavo grande quantith di persone atiratis i sopratatio dalla piel, semplct,reUitudine © diterese del. govine Fran. feaeano. £0 exando dalla in ol il eonfessore‘U vert per song ragguardevallaolto pit un aspetiog il tuo ware fro medesnn, dverutogaelo e ame, af ise sats ls Gi lt ivesine situate, «alla sun mort, avvemta 3 sta 1794, ee la contlasone vent asinito nel moe mmonto supremo. dal" yid caro epi Hunnrcete del stl tiano, cho per oeo aol Tarn at Pra di movie iP» Mare Ent ponunst ghee parole che foro Totnes meth tome care sot che moni ton: sogi lp eloqueate che fhe"poess dsl suo amato alo, Maitelaveva studio sotto A1'F Marit «com esto per ben dilotanns in una letiera al P, Dela Vale, Talon, oid ee racatate Te cirasianze della morte dl so tsetr, soggigne quest p= role di tia semplcta al tat enmmonenes «Hal ee ina ‘emessore edo sup da dice anal in goa, ed to avuto < motivo dl edicarm! dalla sta eondolta yeraivente eitana ‘ualunque sano Te epaiol religlse che si prafssan, vai semira die il noa ese commeso da quests quads i due buoni monaci, di cui uno ha allevatoe 4 quale avanzaidosi in ef® diviene il suo envuloin virtd ed in abilitt. Kssi virono insieme nella pitt perfetta unione, si as- sistono nello spirituale siceome nel temporale, versando nella eoseienza T'uno dellaltro i loro pid intimt segreti fra ai loro Ta confessione non & che una nuova effusions. dell'amicigiay se uno abbandona la terra, sembra ch'ei now parta il primo se ncn per preparare il Iuogo del suo amico, al quale ha dato appuntamento nelleternith Dopo la morte del P. Martini, il P. Mattei prose In di- Yexione del coto della musica di'S. Franeeseo; il Generale delVordine, sulla domanda del titolare, Faveva nominato a tale impiego fin dall'anno 1770, quando eli non aveva pe raneo vent’ anni. Il P. Martini ‘aveva preso. questa preeiu- vione, come quello cho ben addentro eonoseeva il carattere di MaUiti; il quale facilmente si sarebbe lasciato soverchiare da- gl’ intriganti, Ta cui attivit& dissimula in aleuni easi e per ualeho tempo Ia nullita e Mignoranza, ignob li earla'ani del- Tarte che per tutto s'incontrano, talrolta ancho ne chiosti, ¢ che non avrebbero tralaseiato veruna azione dritta o torta per conseguire il loro intento, @ sarebbero pervenuti a earpire il posto dovuto al vero merito, alla vera eapacith Cheechd no sia, Mattei cbe fin allora non aveva fatto ese- {aire se non pochi pezzi dbeua eomposizione, sia perch® avesse Fonorevole scrupolo ai non produrre le sue opere a danno di quelle del suo maestro, sia porch® eredesso cosa prudente Pa- spettare ebe il suo ingegno fosse dallo studio condatto a per fetta maturin, subbandond alle inspirazioni dell'arte eccitate © nobilitate dallo spirit relig.oso; ogni sua opera parve agli ‘ditori un nuovo progresso. Tn tutta eid. ehio. ho esaminato delle sue eomposizioni manoseritte, pochissime ne ho trovato anteriori al 1770; egli & per altro possibile che Mattei ns abbia distrutto una quantita come poco degne di lui. Questi primi pezai sono quasi tutti a otto parti in due cori secondo lus ancora molto sparso in quel tempo; vi si nota una grande vivacita nell'alternazione delle due masse, e ai quando in quando Vintrodnzione di eerti pass, che davettaroallora eceitar qualche sorpresa fra i veeehi contrappuntistiligi allantico rigore dello stile ecclesiastieo. Noi pezti a quattro parti, Mattei é ancora pid arditos si vedo altres) eh egli dd allorchestra un" impor- fanaa magiore che non il suo maestro e tutti i suot compa trioti; i quali, specialmente ella musica ecelesiastiea per poco allora non curavano puuto questo ramo della composi Eli fa ancora verso questo tempo che Mattei pose in musica una piccola opera destinata non al teatro, ma al se- rminarfo di Bologna, e rappresentata davanti il Cardinale-Ar~ civeseoro Gioannetti Questa fursa seritta nell stile di Cimarosa, Sintitolava La botlegn del ibraio; Vautore del libretto era il canonieo Filippo Nicoli; 1 quattro personaggi dell’opera furono rappresentati da tre mansionari, due di S. Petronio ed uno di Pietro, e da un ehierien addotio a quest ultima chiesa Lorchestia quasi intieramente composta di dilettanti era dic retta dal dottore in medicina Onotrio Mandini; il marehese Sebastiano Tanari era maestro al cembalo. Mattei compose per 5 medesimo stabilimento Ia musiea di due cori di un Oratorio intitolata. Selecta, Nel 1792 serisse una nuova musica sull’Oratorio di Me- tastasio, La passione di N. 8, Gesit Cristo, che fa eseguita nella stagione di earnevale, e sostenne agevelmente il eon- fronto con quella di due macstri distinti, Basili e Caruso anzi non andb guari eh’ella fu al tutto preferita, giaeehd dopo Ja prima rappresentazione, si eontinud ad eseguirla, sena'al- ternazione con le due preeedenti, Noi portiamo sempre volon- terosi la nostra attenzione sui compositor, quando ei si pro- ‘vano in un genere a cui non sono avvedsi; il timore ele ab- Diamo di vederli a cadere, conferisee, ove riescano nellimpresa 94438 tun nuovo splendore al loro trionfo. Mattei che fin‘ allora non arava composto che sulle parole latine della liturgia, vide per tal modo Ja sun fama viemaggiormente accrescore, dappoich® ebbe composto su parole italiane. Diversi personaggi eminenti terearono copie della Passione; © Gervasoni, la cul opinione nel nostro caso non & dispregiabile, ne parld qualche tempo opo (Nusea Teori, eve , p. 180) con una viva ammirazione, Premettendo che in tale titcoatanza egli non & che interprete giudici 1 pid competenti, loda Vespressione dei sentimenti religiosi,e i buon gusto di questa eomposizione: qualitd, die Cogli, che vi si mostrano a un grado pill eminente di quello che nelle opere di questo gonere senitto dai miglioi maesti Linvasione francese venne ad interrompere gl innocenti ¢ fruttuosi studi del buon Padres il quale pareceht anni rimase senza scrivere per le chiese, onde 1a musiea era poco meno ‘che sbandita Forse egli ebbe allora qualche velleit di com- porre pel teatro, e cosh io giudico, percioeeh® ho veduto fra le fue earte alouni frammenti ebe mi parvero non poter appar= tenere se non ad un'azione teatrale; ma questo progetto ‘ase ineompiuto, Allorquando i contenti furouo soppressi, nel 1708, Mattei si sottomise con rassognazione, ¢ rientrd' nel ‘mondo, non senza rammarieo per il deposto abito di $. Fran- ‘eeseo, non senza rivelgere bene spesso gli ocehi moll di lagrime verso il ebiostro, dos'egli avea rieevuto le lezioni di un maestro, sulle eui tracsie eamminara con tanto successo, imitandolo nella pratica cost dell'arte come della vit. Avvegnach® il cambiamento eho cosh i subito yonva a roresciare il suo ar~ Yenite, gli cagionasse un giusto dolore, ei si piegd tuttavia soeondo le circostanze, © non pensd che a trar qartito dal ‘suo ingegno per eondurre una vita ouorevole e indipendente. ‘Beli non ebbe mai parte nelle invettive ¢ neglintrighi contro Yautorit in allora vigento, raccogliendosi intioramente nella professione dell'arte sua. Dal che ho trovato fra le sue carte {ina prov molto singolare; sulla eopia di un salmo da Jot feoimposta nel 1795, uno de" suoi alunni pose il seguente ti- titolo: Gum invocaren, ete, del Padre maestro Stanishxo Mattei ‘minor eonventuale, cheech3 ne dica Vateistica repubblica ita- Tana Palit « tre adi 9 rbot, (a & goncere al elo i Bios organ tas @ I epee arr. ‘Mattei, probabilmente senza approvaro nd disapprovare il suo alunne, did subito di piglio alla penna e eancelld quelle parole che ad altro non erano dirette che a far piacere a lui, fe ad invoire contro 1a repubblica italiana, a cui simili bra ‘vate al certo non facevano gran torto, Bgli & per la diversta all'inchiastro che adoprarono Puno a serivere, T'altro a cane cerllare, ch'io sono perrenuto con po'di stento a leggere que sta tergina (per altro anzi caitiva che no) a dispetto de’ voeaboli vieti di eui Wautore ha fatto usos pare, siccome sflustaments notd il Panealdi, che serivendo questi versi egli ‘Vabbia fatto passare il suo proprio pallore. La vera poitiea degli artiti in tempo di riroluzione dovrebb'essere sempre eonforme 1 quella di Mattei: piangere, se oceorre, il pastato, soppor- tare il presente, sperare nel'avvenire, e intanto dedicarst in- ticramente all’esereiaio dellarte sua, senza avvilirsi con cbie~ cchessia, senza prostituire una nobile professione, ma altresi senza compromettersi inutilmente eon impotenti ‘e puerli ro- domontate, a prima cosa eho feco Mattei, ritornando alla vita seeo- Jare, fu di prender seco a propria’ madre, ch’ebbe la consola tione di eonservare fino ad un' et molto’ avanaata. Fgli da ‘quel punto si dedicdintioramente ad insognare la composizione, @ fece numetost alunai; molti viaggiatori o artisti ebbero re- Taxioni eon lui, © trovarono vantaggio dai di lut eonsighi E. cosh, non senza ua vivo piacere, io ebbia leggere su vari suoi ‘manosoritti il nome delle persone per cui il pezzo era stato vw copiato, E non posco resistere al piacere di nominar fra quell che par tal modo si hanno procurato opere del nostro eampo- fitore, uno dei pit distinti dilettant francesi,voglio dire 1 cellene vilinista Amedeo Ardsson; il quale ha. lasciato in quasi tutte To citi d'Italia memore de’ voi talenti e della fa munifeenns, memorie che (ne ho certeza) vivono tttora in molti cuori. Quanto volte ho io inteso i professor di mu- soa, alla eu rescita eglt aveva contrbuito, pronanziare il ai Tut bome eon quelleffusione ai rispet © di riconoseenza che nei uori bon futti non pub scemare per volger anni! Dur ante il soggiomo che feco a Bologna questo generos dilet- {ante vollo prendor lesion da. Mattel Ma questi fn. dallora non si Timitava all insoguamento verbal, ven altrsi wn'estesaeorrispondenza musiale riceveva Jettere ‘da un grandissimo numero di personeggi eminent sia per la loro positione social, sia per il loo parteolar merit. Fu Oni tempo frequentissimamenta consulta sopra question’ dart, ere vispostoevegli ebb a dare in tai citeostanze, curano Ia nomina a membro eorispondente od associato della tageior parte delle accademie flarmoniche 0 socet.analoghe dail tata, Una di queste socio Ia cui esistonza, dovuta alla nobile famiglia Dolognese dei Carati, sale ad un" epoca gh lontana, Vaccademia dei Filarmonici di elogna soprayvsse all. dk struzione di vari slabilimenttsimil, ma eredette, nel tempo dolle rivolusiontpolitiche sopravventts nella pensoa, di dover Sado slomne modeagion aa ltt f deep eke rmombri dogli ordini rligiost alla in poi non avrebbero po- tuto annoverarsi fea gh aecademie\ in atin Matta fo dungue posto malla lasso degli ona; eid accadeva nel 1799; eg Favera'da lungo tempo parte di questa. seit; siceome ho potato raceogliore da una nota. seritta di suo pugno,eglin'era Bato il presidente, oaia, per eonfirmarmi al linguaggio di quell'accademia, it principe nel 1792. ‘Bgll-avvenne pie nel 1799 che a Bologna si april Liceo comunale di musica, © quando si tat di-nominare il pro- fessore di contrapponto, "Academia de flarmonici rived per Mattel Paricolo del Regolamento che eseladeva i moauel dalla lasso dei ecompositori in abtivita, e volle per tal modo el’egl fosse posto fa concnrent, senza essere setameszo alle prove fel agit esa preserith dag statati. Questaltima determina one era. quast Una nosessita, perioeehd 1a morte aveva rax pito la maggior yarto degli antici accademii, ¢ quelli’ che Fimanevano por giudicare del concoreo erano quasi ttt allies Ai Mutat suo concorrentifarouo Zanotti, Lorenao Gibelli f-D. Valeio ‘eset: allo squttinio eg ebbe selte voli pit ‘he i dae primi, © dodiei pit che Tultino, Quando nel 1808, fu rformata TAecademia che poi ebbe it nome dh Sieietd taliana delle sienee, lettre ed ari, Mattei fa uno degli otto membri della sexione della musica, noto the questa sociath cass) Wesistere con Jo. spirare del Regno hala tonto Ja fama di Matte, come professore non tardd a spandorsiin tutta I'Buropa,e la cura ch'eglt ponera nelle fan ont dellosegnamento, ded Inogo all pubbicacone di quelli fecelleti basti numerat di cui avremo bentasto ad intatte- herei Mattel fa pit volte ehiamato ad oceupare un posto lue ros fuori della Sua patria; egli wifntd sempre, trorando che {inode ovorar della sua carica, tnitamenta a eid che poteva fruadagnare, sin col fare eseguire messe nella chiese di Bo- Togna, sia col dare lezioni particolar,sopperivano intaramente sual bisogai e a quelli dalla veechia sua madre ‘Venne egualmente oferta a Matlei Ta direrione del coro ai vatio basiihe, e sexnatamente di quelle di Loreto e ai Padova: ogli non’ erodette di doverle acetiare, ma prese eon piacere st medesimo impiogo nella collegiata di S. Petronio, e Compose molta musica per uso di questa ebiesa Cole pia tard 4438 Yoceasione ai attestaro la sua riconoseenza alla. Duchessa. di Lee, la quale avealo nominato suo maestro di cappella ono- ratio dedicando Ta sola opera per lui pubbliata. al Principe (Carlo Luigi di Borbone (*) ‘roppo & Yonore che Mattel st 8 procaciato con i nume- zosi aluinni da Tui formati (fin dal 1812 se no eontavano pi 4i 150), perchd si tralasei di citare fra quelli duo, la. cui telebriti 6 divenuta. europea, Hossni, © pid tardi Donizetti ‘A proposta di Kossini, non lassie sfaggire quest’ oe Sione per rilerare un errore mulio sparse, e del quale pur con- ‘iene the infin il pubblico si vieveda. Quando si parla della lowenti di questo rondo. compositore, non si cessu mai di Fipetere eg paesd nell | suo} primi aun, non ponsando Ad ali ‘che 4 diverts, senza mai stuliare,efacendasigabbo ai suot maestst ede’ sunt parent; insomma si erede dimae- fiormento innalzare la. sua gloria, rappresentando la soa ado- Tesconza come quella di un diseoloe di un ezioso; di maniera cho non & rare il trovar wiovani che. si credono altretanti Rossini pereh® passano le Toro giorvate al ene, senza studiar alto che Te carto il bislitdo. To mi prendord a Libera dire a cotesti signori, obe Rossini, quando venne in et di ‘indie! soni a stadiaro sotto Matta, i dedied iuvers allo $udio con estetmo ardore; non solo ogtTavoravaassduamente eal suo maestro, a cui non fu difile il conoscero la tempra ‘el di Ini ingegno, ma metteva in partitura quartetti di Me- tart ¢ Hoyt, e bene spesp dopo aver fatto musica in com agoia di alousi amici, si aftettaya di rtamare in casa a Droner nots dei pasi'e- degli effetti che Tavevano exit. Jo 40 a lai medesimo eh'egli ha letto e studiato motia mu- sica di tutti i tempi, cereando ovunque eid che poteva aprigli tun campo auoxo, ¢ Yolendo anzi tutto ben conoseere quello che rima di lui era stato pereorso. Che pin d'una volta. gli sia fecal ler cb suck extah non vb che Mig ma siatono pur cartise Puomo dingeguo perde una gior- fn, iarece ols natal tempo perdto: Vingegno bse Campagno del lavor, © avvegnachb Itssiniabbiaavuto in dono dalla natura. una’ penetrazione, e un tatto che mai non Vingane tarono,avveguac fose dlata Guna eccellente memoria, dana predighsa feclith nelVanalisi mentale delle forme © degli ef Feu dela musica, st nella parte tories, come nella dramma- fica; ttavia questi inestinabiltpregi, senna i lavore, ave bro avuto’ poco svilappo, saebbotsi a! poco a. pooo seemat, offuseati, eancellati, e avrebbero forse finito per iscomporire tatalmente; laddove un esereizio quotidiano oper cos dire, i ace eontinno non ha cossato di mantenerli, di srilupparl troveerli Per tal modo tutti ora si meravigliano eho ‘1 felicemento erganizaato abbia voluto fermare il suo corso osh presto, e niuno pad condonargli il riposo ostinato di eui pare ch'ei si compiaecia E veramente cosa triste Vesser ridoti Anon doverlo lodare se non nolle rimembranze, per Tui glo- rose, sterli per Parte. di cotesto clogante, Donizetti, le ent melodie ebiare, gra- tiose, e distinte per forme ardite & decise fanno oggith ia de- Tizia “ai tanti teatri, pnsate voi che questa faciita di eomporre, onferisee a tutte le di Tui opere un aspetto, naturale, maschera bene spesso oon tanta effcacia In fevolezza dell venzione, siagli Yenuta senza pena e senza ung Innga appli= cazione? Non solamente ba doyuto lavorare, ma quante vote, per istruirsi, ba dovuto annoiarsi! Udite: come Donizetti ebbe passati parecchi ‘anni alla seuola di Bergamo, sotto la dire= tione dello stimabilissimo Simone Mayr, questi lo consiglid di fandare a perfeionarsi sotto Mattei prima di lanciarst_ nella jone teatrale. Mattei era in allora git avanzato in ety ra dal cambiaro le sue abitudini. Per ottenere da Ini i ti doveva recarsi, ccercandolo nella chiesa della lta, nella quale il buon reli= sgioso, passato allo stato di preto secolare, andava per lo pid 4 faro le sue divorioni o a confessare nel dopo pranzo. Doni- atti ritornava con sso Inia S. Petronio, dove Mattei non ‘mancava mai di recarsi in sull'Ave Maria ci’ verso le venti- ‘quattro per resitare il suo rosario; Valunno s"inginocchiava allato del suo maesteo,e pregava con Ivi, quindi lo riconduceva verso 'S, Caterina di porta Saragozza ov'egli dimoraray cola giunto, Donizetti dovea ture Ia partita a trsette. con la vecckia madre el. professore. Mattei cenava, e tutto cfd dovea passars che egli desse un'oeebiata alla cartlla del futuro antore della Parising, che in allora poteva avere dat sedict ai diciassette anni, Uno seolare che, questa et, si piegara a tutto per ricevero in particolarei consigli di un maestro di eut progiava, Ja soma capacith, meritava dottenere In riescita che lo cole Tocd al posto ehregli cecupa fra i compositori moderi, Si pud vedere nell eloneo de’ sooi alunni, posto in’ fine di questa notizia, 1 nomi di pareeehi eompositort che in appresso hanno cequistato una giusta eelebrta, ‘Mattel oecupd sino alla sua morte I'impiego di professore di eontrappunto al Lieeo, edi maestro di cappella a8. Petronio. Non fa che il penultimo anno della sua vita ch’egltrese di pub- blica ragione i suoi Partimenti, Poco dopo questa pabbli- casione, ebbe la soddisfurioue di vedersi nominato eorrispou- dente de’ Istituto ai Francia, senza ch'egli percib avesse fatto reppure un so] passo: la doliberazione dell’ Accademia delle Bello Arti che gli conferisee questo titolo, # del 24 gennaio 1824. Fu un ultimo raggio gottato sull'affevolitaesistenza del nostro rmusurgista, che da qualche tempo soggineova agiinevitabili acciaeehi della vesebiaia. T suoi ultimi anni non furono seevri {i dispiaeeri: eghi vicevetto pid d’ una volta prove d'ingrati- ‘udine da’ suot alunni: e in tal easo la condotta del suo mae. stzo, Hl P, Martini, che bene spesso s'era trovato in simili cireostanze, fa il modello della sua, Bgli espose sempre aper- tamente il’ suo pensiero intorno agi*ingrati, e ineapace di nuo- cer Toro, alfetasa per easi il meritato disprezzo, Dopo Is morte di sua mary Mattel sera strato presso D. Bastin curato ai 8 Caterina dh Saragorza,e cons Coimunaleye qv termind la sus laorisn career a 12 dag. fo del 1895; in segulto a uaa malatia dt elnguanta gira, fa fitio questo’ tempo ep non ccc, per cs) die, che dalla ‘la mio, alls quale era in prota dl enraresmentre- Gab dalen pars tow cass sno ale vigils della sun morte A pestare fe eco eure agi altnni che. aterano eure i tenit a raccogliere lo tlline parce © gli ‘ulimi cong del Toro amato maestro avo sito alPestvemo momento di core Hspontere al loo desler, eoreggendo con wna iano. wal fermn, con uno sprit altrttanto gusta quanto slur, 1 sageh fhe ei ssotiometievane ed iparaado por la pra’ volta a Aissimulre, soravan di nasondere al loro osc oop pa ‘iment Mae quando mt ere neti sttantaingue annie te ns Bali aveva aru an fratelly di nome Clemente, che arent eraetrato asa glovine nel rine del noe! eon featual,e sera applesto eon fatto allo studo della musi. Diiutci cousta che er tiesto dl cappella a 9 Francesco assis oal gran conrenta dell elon, fin &l_ 17895 mor {svat prima dl suo fetal, s-quole non aver it emia poe rente quando sees ala tomba. och glo dopo la morte di Matta, il consigo comu- nate di Bologna deeve che la ith dovesse fagli propre Spose un funealesoenne; © che la Toi spogtia morale Strobe posta al publi eiitaro ull ‘sala dvunata at per lust onemerti dalla ‘patra La socleth de Sar~ Ee quella dei profesor usa, ponta sotto Ta pro- texloge dlla Madonah di S- Enea, li Teer. pavimeat un 94438 magnifico funerale,a cui assisterono non solo tutti i professor fe dilettanti di musica, ma eziandio una gran parte della po- Polazione bolognese, Le numerose iserizion post, seeondo 'uso, {el paese, nellinterno e nell'esterno delle ehiese’ in eui ebbero ogo tall cerimonin, furono composte dal eanonico Filippo Schiassi, professore emerito doll'universitd di Bologna. Questa specie di composizioni non yanno sempre esenti d'enfesi, e non offrono per Io pitt che un'adulazione postuma: quivi erano Te ‘pressione dolla. pitt schietta verith. Per questa ragione non reno che per il Toro proprio merito, mi sono proposto di eon~ servarle, mserendole in fine di questo seritto. 1 di sopra del Togo nel quale Mattei ® stato seppellito fu posto un bel busto i marmo, opera dello scultore Giungis nel quale Mattet & efigiato nella sua ef matura: esistonvi d'altra parte molte fncision del suo ritratto, di cui la migliore & quella ehe eom= parve cirea vent’anni fa e che in oggi raramente si trova, ‘Mattel era di mediocre statura, aveva gli occhi ner, i stoi ‘eapegli che perdette astai per tempo, erano biondi, Vinsieme ‘el suo viso era perfetiamente bello’e Ja sua Rsonomia abi ‘tualmente tranquilla; ma, siccome accade frequentemente ai compositor, quando egli batteva il tempo nelle sue opere, 1a sua earmagione bianea e leggermente colorita fuceva viemag- glocmente brillare il fooeo de” suoi occhi La sua condotta come uomo, come artista e come sacerdote fa sempre commendabile Pago della modica ma suffciente rendita che gli procacciaa Ja coltura dellarte sua, vissescerro ambizione € a invidia; 1 svoj precetti d'arte erano sempre tmisti di morale pratiea, onde i di Ini scolavi st sentivano gene~ ralmente.penetrati di vispetto, non meno per Ta di lui persona tehe per il Tui ingegto. Ciduulladimeno Mattei, & forza eon fessarlo, non aveva 'afablitt © Vindulgenza de) suo maestro, 1 P. Martini; il suo earattere non andava sempre esente da ruvidezza; ma questo difetto non si manifestava mai senza un Iotivo: cost verbigrasia Tingeatitudine dei suol seuolar lo fo- riva, ed egli ne parlava senza riguardi, e il trionfo dei eiar- Tatani gli fuceva pur talvalta emettere Ia sua opinione in modi pleeantt per eolui ch’era Voggetto della sua eritiea Del resto, la sua eonversazione abituale era molto piace- vole: si eitano di lui parecehi motti che eomprovano Pagwine staterza del suo criteria, e In finezza del suo ealpo doechio, Per dirne uno, egli arvenne ehe un maestro di limitata ea pacith fosse eletto ad una carica importante, a danno di un ‘tomo pieno di merito: Matiei, per consolarlo, susurrd all'o- reechio di quest'ultimo in dialetto bolognese: Un saccl*eud ‘un’ sta Brisu in pi (an saee0 vuoto non pud reggersi); di fatto non si tard a ritonoscere T'errore in cui si era oceors. Un suonatore di trombone, il quale aveva abilita nel auonare il detto istramento, Yudito sensible a tal punto che una stonasione l'uvrebbe fatto svenire (com'egli dicava) dove quella T'avesse sorproso ia un ‘momento a Tui piacerole Mattel, che nella sua vita areva ine ‘eso pi d'una stonazione senza che nulla di simile gli accadesse, non pot contenere uno seroscio di risa, a cui fece eco tutta Ja brigata, I] trombonista parve di eid vivamente offeso, e prese Ta oo8a affatto sol seriog Mattei gli domandd scusa, e dopo vari diseorsi amichevoli,invitd Taive tutta Ia soci ivi eon venuta a volere indi a qualche tempo essere a parte di una colazione, in cui doveasi mangiare ung pietanza molto grata, al sensitivo interlocutore Il giorno della colazione fu sotto, varl protesti rtardato. Finalmente ebbe luogo: ma che? ap- pena il piatto caro al convitato, a cui era specialmente dedi- ato i pasto, fu posto in sulla tavola edistribuito agli adunati, fe subitosintese dalla vieina eamera jl pit infernale guazzabuglio, che mai si possa immaginare: sette strumenti da. ato det pid Fragorosi fecero sentire contemporaneamente la medesima aria, sopra i sette tuoni della seala diatoniea, © eontinaarono spi tatamente sino al fine del peazo. Rist generali nella societ = vm — 4 cul non partecipa il nostro sensibile e dlicato trombonist; 41 quale eon tuttocid non perde un boeeone, e divora eon molta 4 sinvoltare Ja portone destnatagl, trovanto inopportane quel tmomento per isvenire. Ebdon, disse allora Matte alla brigata, Ie mia sporiensumedicoomusienle ha riescita, ¢ il rimedio 8 dtfcace,dippoch? ha operato con mola proniczza ego i no= stro comico? gusrito da suo seeniment. Mattel provide di Buon'ora Ta prossima decadenza del. bel canto itaiano, ed emise su di eid ehiaramente la sua opinione, Slorehd inlese il celebre tenore Giovanni David fare un uso foverchio delle nols di falsetto, e la seeile gragpiadeg\imi- {atori afar gara per tenerli diet, ¢ come pet T ordinary sorpassarlo in questo suo difetto. « Questo sistema idicesa il ‘© vecehio maestro) porte seo Ta rovina del bel canto italiana € corrompera To stile dei compositor il Tenore sapprende al dominio del Contralto, che ben tosto sarh giudicato inutile: pit tari] Basco entrona parimenti nella giuisivione del Tenote, esi vera scomparire Ia. voce di Baritono, voce ‘plena di tanta doleeraa'e digoith; il grande registro delle Singie-o se voel umane e natural sarh ridtto a tre Tinarranao pit se non voc! bastante di Basso e "Tenor, a0 il Soprano rien conservato egl& slo perah la sua Dosiaione & tale che si rende inaccessible alle altro voc ‘rote o fatale preditione che pur con troppa pronteza si & avverulat atlas avea con testament instituto @ sao erede univer= sale D, Baltisting, presso il quale, come dans! & stato. delt Fara ritrato dope la morte di su madre. Molto si oper® per ‘ltenere da ques lito Ta opere del dota ecmpositre; st sersse aia Roma per questo oggelto, reclanano Ia. postessione det manoserittt ai Mattei come una specie di dirtto D. Bat~ tistini non volle na appeoitare della preriosa raceolta chegli fossedevavendendolu'a qualche rieco straicro,né privarne {elt i Bologoa, Eli tond al Lieeo. comunale. dh musica 1e opere relative allosegnamento dela composizione, © depose tatto il resto nella hiliteca di S. Giorgio dei minor conven tual; volendo che Ix successione di Mattei faesso per tal todo ritorno alordine de Tu ilstrato,e al quale non avea mai cessato Wessere unto col cuore, © ad un tempo non esc Alla citth che ve @-nascere un fi eninentecitadin, imanesertt di Mattei si tovarone_ unite le carte yartiolai Gal P, Martini, che quest, morendo,avedli consegnat, 10 ho favato’ogio dl esuminare ogni coga nel 1839, grazie alla gene filerea del RP. ‘Tonia allora.guardiano el. convento di S Giorgi; gli & slato fl primo a fornirmi di tutte le agee Yolenze per estrarre e copire quanto poteva oceorrerm,ed ho 4 poi rovato la modesima premura i tutii regis dl suo frdipe. To ml aservo a ventura il trovar qui unoccaion® di ender oro. un attetato pubblico della mia rieonoseenza Prima. del tein fi cut sono stata in grado dk poter vis tare la biblioteca Hi S. Giorgia, non sera peranen fatto il talogo delle opere del P. Matiels obo complato quello che fi trora in fine di questa noticia, esaminando ad uno 2d uno {nti pez che vis) enservano, 1vi ho annesso la nota dei Deval esstenth nella bilfotecy del Ligeos Ta quale non ayea Potato procurari per tempo, e che fu di poi pubblicata. dal Signor Panealii, Per tal modo lo lista cho forma la prima ap- pndice, pu essere riguardsla come Hl quadro genera. dalle Upere del compositre bolognese. To mi_eredo tennto a fure tivosservazione sol metodo da me seguto nella distibuaione Ai questo eatalogo. Da na einguantina anni in gua, Paso di esegure, non pit, messe complete e formate di peat stretta- mente eillegall fra di loro, ma bons] mess eomposte di frame Iuentt staeatie indipendent gli uni dag altri 3 introdotto in Malia, epithe allrove fn rlevuto in Bologna ; eonteguenza a eib fa ele un Gloria, per exempio, om si divide im vart peazi diversi per tuono ¢ per movimento, non punto collegati 94438 fra loro, formanti ognuno un peazo isolato 1b questo un pes simo siatema; dappoich® tuttavia quanto potrebbesi dire di vole su questo soggetto non basterebbe per far rinun~ rare a siffatti eenfoni 0 pasticci; fo non soggiunger® cost chess, © passerd invece a dare con tutta Ia possibile brevith tun'idea generale del merito delle composition’ ehe hanno fiuttato al nome di Stanislao Mattei una giusta eelebrita In tutte queste composizion! avi una qualita ehe domina sopra tutte le altye, © 1a coi influenza & tale che assorbisce maggior parte delle imperfezioni: voglio dire Pammirabile do- Visia Pun'armonia piena di Vigore e di chiarezra, tutta Dril~ Tante di colori naturali e di effetti ottenuti senza’ sforni, senza stiracchiature, senza deviamento, La musica del Matte, nobil~ mente altera, procede sempre in contogno di principe, © eon hnumeroso corteggio che ne accresee To splondore, © par quasi jnseparabile dalla sua natura. Ella @ una regina che non degna ‘abbassarsi a cid che & volzare o puerile, e non fa di sb mostra che nellampio © magnifico revinto di uha regia conveniente ‘alla sua granderza I suoi portamenti sono sempre liberi e scolt, perch ® conscia della sua maggioranca: i suoi scherzi mede- Simi tengano del grave, partecipano al decoro ¢ alla maest’ della. sua persoua; ogni suo atto inspira rispetto e meraviglia. ‘Si eoncepisce dal fin qui detto che fra le composizion di Mattei, 1 cori i pexsi concortati sono i pit appanto perch’ quivi egli pad sfoguiare Iberamente tutto il Jusso della Scienza, tutta Ja magnificenza d'una sontuosa armonia. I suoi fori a pieno riescono di massimo effet, eritraggono un auoro spieeo dall'aecompagnamento del’orchestra, i quale abbonda di artifiai sempre appropriati all’uopo, ¢ mirabilmente atti a tener sempre svegliata Pattenzione dell wlitore. Non vba. eompositore che abbia saputo dare alle sue fughe maggior vivacith, © ad tun tempo maggior elegana di Mattei; oft possiede ad emi- hentissimo grado V'arte di maneggiare 1a materia armonica, Ja dispone senza sforz0 sulle varie orditure de'suol pezai in tmaniera cbe la porge sotto Paspetto il pi vantaggioso, ede- ermina un eolpo di oeshio il pit snddisfueente eit pid! eom- ito. To credo ehe Mattel sia stato il primo ad introdurre nel- Porehestra quell imitazione frequente di un breve tratto di ceanto che si riproduce per Io pit all'ottava. fra diversi st enti, e di cui Rossini ha fatto di poi un uso tanto, fli fed ingeguoso neglinimitabili capi opera ond’ha arviechito i Tepertorio mederno. Heli é ancora Mattei che, nella sua mu- fica ecclesiastics, ha dato maggior movimento al basso istru- mentale ehe, prima di lui, andava quasi sempre eol basso vor fale, liuitandosi a smiauzzarlo, col dividere in pid note di eorta Gurata il valore delle note tenute. Finalmente si seorge dal eolore generale che anima tntte Te di lui composizioni, ehe questo fuoeo divino per cui solo hanno vita Te coneesioni del- ate, evntava in atin, grado eminent, oo alimentana con ‘inuo' delle inspirazioni della pioth fervente ond’era eesitato, ‘Mattei non rieseiva egualmente nei soli; si direbbe che 41 non poter ispiegare tutte lo sue forge gli desse suggetione, Aappoichd la sua composizione alquanto si risente della situa ione ineomoda in eui egli si trovavas non altrimenti che un atleta pieno di vigere, il quale fisse obbligato a eombattere foi gomith stretto al corpo, © mettendo in azion i soli eubiti, Contuttoeid le melodie di Mattei sono sempre natural, rac- chiuse in una tessitura conveniente, ¢ ottimamente adattate alle voci di oui eglt conoscova perfettamente la giusta esten- sione ¢ il carattere, avendo gli medesimo fatto uno studio partiolare del eanto nella sua gioventiy T suoi pezzi concer {at ds, te o quatro part sno ‘soente capi opera a eondotta armonica e melodica, e non minor lode meritano 1 ‘guardo allesprestione al corito. ‘Considerato eome serittore didascali, Mattei appena ne ‘merita il nome: quella. specie di teoria eh’egli ha posto in eapo a’ suoi bassh uunierati,e a" suotcoutrappunti, uon solo é scritta sonaa_profonditi senza_sviluppo, ma non offre neppure 1a compilazione delle nozioni volgari, redatta ed esposta con me~ todo e ehiarezza Del resto, 0 evidente che il nostro Autore non dava Ia meuoma importanza a tall incomplete nozioni, e per eonvincersene, basta il vedere in qual modo termina quelle the eoneernono T'armonia: « Tutte lo regole, dic’ egli, verreb= ‘ero men, dove mancasse Ja perizia del maestro, elo studio ‘non interrotto dello seolaro. Dovrd dungue ogoune porre gran ‘cura nella sealta del primo, © nel eonseerarsi intieramente || fal secondo » Quindi si acorge che il nostro teorieo sente | Guinio-maned a stot preset: ¢ siesme non vuole 0 no pub |) Soggiunger altro, cos egli raccomands di prendere un buon imaestro e di lavorare, Qui ill Mattei si esprime col candor proprio d'ogni suo dissorse, e eid vale, secondo me, assai pi the le fast pedantesche di alcant didascalict modem, Dialtra parte, il titolo medesimo dell'opera: Pratica @ac- compagnamento ¢ contrappunti, indica abbastanza che I'Autore hnon-aveva.avuto altro seopo che quello di comporre esereiai tegolari, ed esempi corretti per guidare abuon termine Jo stue io degli scolar; e sotto questo punto di vista, il menomo fesame dimostra all'evidenza ch'egli non poteva meglio riescie. Di fatto, prima di Mattei, i numorost esercini d'accompagna- mento per mezzo del basso numerato sparsi in Italia. non po- fovano sopperire ai bisogat della scienra. 1 partimenti di Dux rante, di Fenaroli, di Sala, del P, Vallott, per quanto stimabili, fassefo, erano divenuti insuficienti dopo 'abbandono delV'antieo stile etclesiastieo, sul quale molti di essi erano fondati, © dopo Puso frequente © quasi eontinno di accordi e di formole per lo avanti non adoperate se non con estrema riser, T bassi Gel Mattes vennero a riempiro questa lacunae. senza far die Imenticare Je opere dello stesso gonere, il cui studio 8 sempre Ulile ai prineipianti, diedero alla seieuza armoniea un nuovo jimpulso ‘in tutta Vitalin Questo bel lavoro meritava, a mio avviso, un_aeeoglimento pid favorevole ancora di quello che ha. fttennto, Con quanta felicith sono ivi riassunte Te belle quality ‘elle composizion’ del Mattei! quanta energia uel concetto, |) quanto felic, nitarale, e talvolta.inattesa la concatenazione ‘legit acoordi! quanti mezsi per variare le condotte armoniche! (quale sfoggio di riechezza prima di far risolvere una eadenza, | finale! quanta facilith nella modulazione! quanta saviezza nella | condotta! Ta sola peosa div cui si potrebbe accusare Tau tore, sarebbe quella di non aver suficentemente svariata la condotta dei suoi pezzi, sendochd tutti procedono quasi della ‘testa maniera in quanto lla riproduzione de) motivo princi ppaley ma era assai diflelle, se uon fatto impossibile il non Ineappare in tale monotenia Il vitorno d'un pensiero puramente rmelodico, ancorehé. privo di quella freschezza ele pud confe- rirgli une, nuova. armonia, @ sempre vago, se Pidea primitiva, hha To qualita riehieste, pereiocehd questa ® stata prima con- pita, poi elaborata con tutta Ia libert& necessaria, Lo stesso | nou @ di tn pensiero destinalo a servir di basso ad un intero peazo; egli dee necestariamento essere foudato sille formmole Droprie della parte pill grave delV'armonia, e nol easo di eui fora, questione, non Wha modo di abbellilo eon una docisa melodia nelle parti superiori, perciocch® la melodia, ehe quivi risulta dalla suecessione degii accord, non 2 a vero dire, se hon il fondo di un quadro di eu il basso rappresenta il primo piano, T eontrappunti del Mattei non sono meno commendercli dei partimenti; essi dimostrano che I'Autore, restringendosi | alle regole To pid severe, sapeva sempre dar grazia alla ean- | tilena, © superare, son? ombra di fatiea, qualunque diflcolta. | Sono tutti seritti nello stile moderno, © parmi non al tutto | fuori dt propsito it notare qui Verrore impertinnte @ volon~ | tario di eerti professori odieral, i quali altro non eitano che le proprie loro opere, ed annunziauo con alterigia sé aver riformati 94438 tutti gli abust, inbrodotti tutti i miglioramenti, im una, pa~ ‘ola, rigenerata la composizione musicale: questi cotali darebber prova ad un tempo di modestia e di vera scienza, ove con fassassero che tutto cid ora stato fatto prima di loro, senza loro e meglio che non da lor, ‘Resta a considerare Mattel come professore: sotto questo riguardo siamo astretti_a confessare che il suo metodo a'in- segoamento non pareggiava Ia sua abilitt come compositore. Beli maneava di fuclita nellesprimere i suoi pensieri, © co- ‘municare Te sue sensazioni avea per altro un eolpo a oechio festromamente sicuro, e a prima vista scorgeva in sulla ear~ tella tutti gli error! che 1o scolaro poteva aver commesso; ma spiogato le cause produttriet dell errore, render ragione dol ‘eumbiamento da introdursi per ordinare ’andamento del perzo, strebbe stato briga eccessiva. per Matte, il quale, come aveva, Aetto: questo nom oa bene, si contentava di cancellare Verrore feommesso, e dj sostiuize senza pid In correzione conveniente. ‘Si coucepisce come siffatto insegnamento al tutto pratico fosse aco razionale e poco filosofco; nulladimeno egli ha condotto Allecellenza non pochi scolari; pereioech®, se da un lato Mattel hon rendeva conto di nolla, e si limitava ad esigere cho i ‘uoi scolar si conformassero alle ragale stabilite,dall'altro non teneva eelato niente di eid ehe poteva accelerare il loro pro- sgresso; egli non avea per essi yerun mistero, lor eomunicava, |) ingenuamente tu:ti i risultati della” propria esperienza, ela sua eininente probitd di artista avrebbo avuto a schifo Midea di feonservarsi in petto un meazo di effeto particolare, un s0~ igreto qualunque di composizione. Bgli sapera che un maestro foscienzioso, dal punto in eui si & dedicato alla nobile e rie spettabile professione dell'insegnamento, ha fatto abjurazione & tutto amor proprio, Onde i trionfi de’suoi seolari saranno Tui devoluti, © 1a loro gloria, qualanque sia il grado di splen- ore a ent pervenga, emauerh da Ini, su lui rifletters, ed egli now cnet mali orerae ann prt oy wn pot ‘eter | oe EELS TSE ES SESE SE SR GE EE LETTERA DEL P. M. MATXEL A §. A. R. IL PRINCIPE CARLO LUIGI DI BORBONE Altezza Reale, Mai non potea cadermi in pensiero di dare alla tuce alcun mio lavoro, a cui io dava opera non a procacciarmi la pubblica estimazione, nd a riscuoterne applausi, ma solo per fine di divigere come meglio i sapessi i giovani studiosi del Contrappunto. ‘No la premura di aleuni Amici che vioamente mi animavano a pubblicare a stampa it mio metodo di studi, avrebbe potuto rimovermi dal mio proponimento, se non avessi avula ferma fiducia che questa Opera, quale si fesse, avrebbe trovato in V. A. R. un amorevole proteggitore. Ne potea codesta mia spe- ranza rimaner vuota, non ignorando quanto V. A. R. prenda diletio di quella specie di, musica, che costituisce il fondamento dell'Arte: per cui io gid presagia a questo mio lavoro che tutti ?acrebbono in qualche onore, perch? tutti rispettar dedbono il giulizio Vostro, ¢ Paccaglimento onde vi piaceste di onorarlo. In questa debole offerta piaccia all’A. V. R. di riconoscere i sentimenti dellanimo pits grato ¢ rico- noscente, nel mentre ho V onore di segnarmi Del'A. V. B. Umi. Osseq_ ed ODb. Servitore Fra STANISLAO MATTEL Mix. Conv. 4483 ISCRIZIONI MPOSTE DAL CANONICO FILIPPO SCHIASSI IN OCCAS.ONE DE! DIVERS! FUNERAL! CHE SI FECERO a - eee - MA = || 14 8 Gicom Moe Sia sco porta lee STANISLAO + MATHTO - 840- ee eee ee fee STAMISEAT = MSTTET" SAC PLERORVMQVE * CORTVVa * SYMPHONTACORYD * Ne’ 4 lati del Cutafuleo in faccia al? Altar maggiore. ‘MAXIMOKVM * PRINCIPVM * RPISTOLIS * RT * INVITATIONIB * QUAM * MIRE * SINOYLAREM * MYSICES * 7AMAM PRR * EYKOPAM —CLAR'SSIIIO seuvastl ena yRanowovs “buvitacgva,aumostys | rate MARCH. SENATOR | GSATA © TBE REPENDO * PAT TA, br cossiuivat = xexxtit | VIRORVL GUIITATL = ADMINISTEANDAS a leo eta ‘COLLEGIS * RT * ALVAINIS | MONVMENTI ~ LOCYM * SRDE “ HoNORATORVAE Sulla prima porta laterale, Ex * pen BvB. HoDIE * HXSRQFIAE * SOLLEMNRS * SYN STANISLAT * MATTEL - SAC. sruau * mawsoxtoes * AYDEN Nal lato @ destra, re vaw © sviom ans MoDESTISSIVSt ounmprs * anevae est SYSPEEIYS COLLAGNE * VIVENTEN dotssyat > QVEKIIYE, [RxCELLENTIA — ox — x In fascia lla porta maggie smunoro + stem ° sorts + ramisixsrs Arqve “18 "aux » eaxeariva = sioieisexgre + auorstava = suxnin ee fe“ KON © CAYSSA ~ OSERA * YOLENTHNC * ABCURANTEX acti xoenet > aLvast 4 cowrevnis, rmicinets * Livres + auetss PERPETVAQYE * MEMORIA * RECOLRIS. ‘ERO * BXORLIANIA * ARTIS « BVA * OMNIQVE * vIBEYTE | TOSTRRITAT * MEXORANDD In Sun Giovanni in Monte. i - SODALES * PHILARMONICL . | Ve- Bi KAROLE - OPPIZZONI « CARD,» ARCHIEE. | CODLEGAR * TRARCLARE * MRRITO Sulla porta maggire della Chess. | ovvewer + var + coxonsars * vera + rEssoLYeN. euro * svcoRmrrs ° erves ~ noseitesave noone * pawentatin ~ ste | Ai quatro lati del Caaf STANISLAL + MATT » SAC. MaGIStRE + HYS'CRS | a, r. QV "tony, © pupmistaut* wannosten * ocrones. seutone pout HARMONICES * SCIRNTIA * YSQVE ane mascio ‘aMast * Nowmsis + 18 Extavos * qvogve * PRoraoaviT | a y ANDIAK * PIBNTISSDLAE | vous. oFFICNS * PAOD * CAELASTEM ADPRECAMINE, | contestant souaTont | ‘aorman iseRonvat Sulla porta laterale della Chiesa, | | ‘PAGIS * APVD * SVPEROS * DIPETRANDAR STANISLAO + MATTEIO + SAC HX OND. * FRATH, * FRANCISAL ~ ATRATOR magistio * arsices SODALRS * EIVs | Jn Sonta Maria della Vita, STANISLAO + MATTEIO - SAC. (QYE © ORDINL * FRATRVM * FRAXGISCALIVM * ATRATORYM (CooPTATO * AN * CoLLEGIY * PamauaoNicys orci + PeRe. * eryspex GYLTONES * CORPORATI * MABIAE * LYCANAR aorstno * uext aster COLLEGAK ~ NELIOIOSISSINU * PRAKSTANTISSINO MAGISTHO - SYMFIONLACORYI * BASILICA * PETRONIINA, — NST * MoBUENTES * SOLYYST 94488 CATALOGO DELLE OPERE MUSICALI DEL PADRE MAESTRO STANISLA 1, MESSE Cinque Messe a olto woei con orchestra, Tn pit antica, che & del 1770, & stata ridotta dall Autore a 4 yoo} nel’ 1789. Le altre ‘quattro sono del 1781 Massa a quatiro voci delottavo twono a cappella, del 1788. Mesa a ire voc! colorgano, L. ‘Bess a otto voci piena, del 1788. L, KYRIE © GLORIA Kyrie ¢ Gloria a otto voci eon due orgat Ultimo Kyrie con due orchestre © duo organi, del 1789, Diciasselte Kyrie a quattro voel con orchestra; il pitt antico & del 1781. 17 ultimo del 1822, Ghriste a tre’ vooi, del 1819, Gloria in excelss'a otto voei, con due orchestre e due organi, el 1795, Diciotio Gloria (sino alle parole Taudamus) a quattro parti eon orchestra, dal 1786 al 1817. Due Et in terra pax & quattro vooi eon orchestra, dal 1770 al 1786, Diciannove Loudamus ad una, due, tr, quattro yoo! ed orehe= dal 1793 al 1821 Ventidue Gratias ad una, due, tre, quattro vor, con orchestra, dal 1790 al 1824 Trontatrd Domive ad una, due, trey quattro voei, eon cori ed orehestra, dal 1784 al 1824, Molti di questi perai sono composti delli te Domine, qualeheduno di die, ed altri fnal- mento diun solo. Quarantasolte Qui fois a solo, 0 con eoti © con orchestra, dal 1786 al 1825. Abbiamo compreso in questi artical tutti { pozst racchiusi dopo le parole Qui tots sino al. Quoniam, cho aleuna volta furono disposti in tre sezioni.eiod: 1. Qui tolls, 0 1 due Qui tolls semplicemente; 2. Qui toll, © Su- scipes 3. Qui sedes. Diciotto Quoniam a solo, o con cori ed orchestra, dal 1784 al 1821, Ventiquattio Cum Sancto, con cori ed orchestra , dal 1784 ‘al 1824, Sono pressoehd tutti trattati con fughe ‘o con stile fugato REDO ‘re Gredo a otto voei con orchestra, dal 1782 al 1795, Gredo a Se part in dus tenor ed tn bass per ciasean coro, con orchestra, dal 1816. Soli Credo a gvatto parti con orchestra, dal 1784 al 1824, Grucfeus concettato a ‘otto voc, dol 1780, (uattordiet Crucfius a voce sola dal 1785 al 1811. 1, VESPRI Salmi brovi (dol Vexpro) a otto vaei con orchestra, del 1782 Diced Domine ad adjunonduon & quattro oei con orchestra, al 1777" at 1820 Sette Dirit a quattro vosi ed orchestra, dal 1789 al 1822, “ite vorsett sacra del Dizi? a tolo0.8 due, tre Woe, ec. O MATTE! rate I, og, Sette Laudate a quattro vou! eon orchestra, dal 1776 al 1823. Quatito Deprofundis a quattro voei ed orchestra, dal 1787 al 1794. ‘Terzo Domine a quattro vosi sole in eanone, del 1787. 1. Antifona della BV. a tre, del 1791. L. ‘Antifona Regina Cali a otto eol Basso. b. ‘Tre Magnificat quattto, del 1794. 1 Nisi Dominus, per soprano solo ¢ cori, del 1792 ‘Magnus Dominus a sei voei in due eori, di due tenori ed un basso per eiaseun coro, del 1818 In eaitu a obto vosi a cappella con organo Lauda Hierusalem a otto voci & cappella | Quattro Memento a otto voei con orchestra, dal 1781 al 1794, Beati omnes a otto voci con orchestra. Due Magnificat a otto vo! con orchestra, dal 1776 al 1794. Undiei Magnificat a quattro voei con orchestra, dal 1779 ‘al 1822 ||P. Le opere contra ‘manele di Mead rovano nogll Archiv dal Lieto Cov IIL. comPrBTE |) Compiete a otto vosi a eapplla, del 1771 Altre Compite a’ oto. voe! ridolte a eappatla, del 1701 Altre Compete brevi a atto vos, del 1701 | Te Gon tnocerem 2 quattro Ys! con orchestra, dal 1782 | ‘a1 1701, || Drascimini, Vorsetto staccato per soprano solo, del 1705. Sette In fe Domine a solo, duo e tre voi, eee, con orchestra, dal 1791 al 1816 ‘Tro Verseti staceati dal modesimo Salmo, dal 1780 al 1704, Tre Qui habitat a olto voei a cappella, dal 1705 al 1796, ‘Tre Bece mune a. quattro voci con orchestra dal 1794 al 17 La stesso Hoce mune a soprano ed alto con’ cork ed orchestra, ‘asl 1794 Sette Gloria Patri e Sicut erat per diverse voci, dal 1782 al 1816 IV, MATTUTINE Sei Benedictus a quattro voei con orchestra, dal 1818 al 1821, Benedictus a sei tock in due tenori ed un basso par ogni ere, ae 1809 Y. INTROTTT ‘Tre Introiti di 8. Petronio a quattro voci a cappella eon canto piono, del 1817, 1819, 1820. Idem della B. V.'a quattro vosi con orchestra, del 1792. dem di 8 Antonio a quattro voci con orchestra, del 1824, Idem della Pentecoste e del Santissimo Sacramento a quattro voc! a cappella, VL GRADUALI B PROSE ‘Trontatré Gradual diversi per differenti voek, dal 1787 al 1824. Duo Prose della Pentecoste a otto voei con due orchestre dal 1786 al 1791.” Prose della Pasqua & otto voci ¢ due organi, del 1786 04438 VIL. INI Inni Gi 8. Potronio a quattro voei eon orchestra, dal 1819, al 1821. Lo stesso Inno a due vooi per soprano e tenore, del 1817. Altzo per soprano ¢ basso, del 1798. inno de’ Santi Innocenti per basso solo, del 1795, uno di San Martino a quattro voei, del 1819. Inno Te lucis a otto voci, del 1787. Inno di San Biagio per due tenori ¢ basso, del 1813. Tano Bone pastor a quattro, del 1814. L. VILL UBFIZIO DEC MORTI Mattutino a due cori composto dell invitatorio e di tre lezioni, el 1802. Mesa da morto a otto voci, del 1787 Dies ire a quattro voci, del 1802 Deus-Sanctus et Agnus a quattro voci, dal 1802 al 1804. Ofertorio a quattro voci, del 1802. Postcommunio a quattro voci, del 1804 Libera me Domine a quattro vori, del 1802, TX, SETTIMANA SANTA Svabat a otto voci ed orchestra, del 1786 ‘Stabat a quattro voi cencertato, del 1799. Cinque Miserere a quattro voei, dal 1818 al 1823. ‘Miserere a sei voei in due cori di tenori e basso cappella, del 1809, Responsoria majori hebdomada a quattro voei a cappella, del 1817. Responsi a tro voei, due tonori ¢ basso, del 1784. Due canti della prima lamentazione dal Giovedi Santo, X. MOTTErTT Pid di 50 Motttti di vario genere, compresi quelli di grande ‘dimensione, come il Le Deum e'le Litanie, ece. XI. MUSICA CON PAROLE ITALIANE, Rectan orn gor ok chee, dl 1795 Itai eet 1793 Gant pram 179, Guise pani 8 Gat Crist, a qt vos aren do 08 ash. et ge ed ri,» quate vo Eaten hh, Teron Aria eat Cn “fad Din hn samen a 1798 Rents ure ern, por som 6a ron ta tec cate bn co inane, del 1790 1 Glatt Seah orb, 1792 Xi, MUSICA STRUMBNTALE ee Sono 4 na oct, Tong ‘ne eso ite ane al 1604 the lvoe don compat eb gb. fon sets gr nts srtate lia Cs a ome della Messa, chiamato Ojfertorio. sel nor cnet «tee vo cn oo ech, ono ate type gee tt oo saw tg oe Tapas arses a ie iil ‘Nota det Tradwttore. trumenti, xv Cinque Versetti staceati del Confteor a solo, ec. ‘Tro Beatus vir a otto vovi, dal 1787 al 1794 Nove Beatus vir a quattro rock con orchestra, dal 1780 al 1828. Nove Laudate pueri a solo, a due, 2 tre, bee ,con orchestr dal 1794 al 1821 Un Laudate Dominum a otto voci con orchestra, del 1815. XUIL FUGHE & CANONI Fughe a quattro voci eon organo, T. Te Le Bughe a pid voei. . IL. L, Fughe a otto con orchestra, del 1780. L. Fughe eseguite sopra soggetti di diversi maestri. 1. N. 86 Canoni a pid. vor. L. Altsi Canoni a pit voci. XIV. OPERE DI TEORIA MUSICALE Scale e Versetti per accompagnamento. T. I. L. Taen, TUL. Scale, Versotti, Bassi numerati_ per accompagnamento in intar ‘volatura per due violini e viole, del 1788. 1. Contrappunti a 2, 8, 4, 5, 6, 7 ¢ 8 voci sopra la scala di torza mnaggiore, del 1788, L. Prineipt di musica, del 1804. 1. Pratica Waccompagnamento sopra Bassi numerati, e Contrap= ipuiti a pit voci sulla. seala ascondente e discendente, mag- fore e minore; con diverse Fugho a quattro e ad otto voei. La terza parte di quest’opera, che dovera contenere le Fughe, non & mai comparsa in luge, @ credo aver buone ragioni per asserire he carte Fughe manoseritte eorrenti per I tal Sotto il nome de) Mattei, non sono di Inj, ma forse di qual- fehe sao allievo da lui eorretie, Le due parti pubblicate (*) formano un insieme di 204 pagino litogratiche, delle quali havvene pitt di una decina di testo. Le prime stampe erano zoppe di errori nelle numeriche, ab- ‘benehd 'Autore abbia dovuto farne ogi stesso Ia revision. Si 8 trovato altresi enorme sbaglio d'una lezione riprodotts ‘due volte pressoch® nel suo totale. Dopo la morte del Padre Mattel, ne fu fatta una generale correzione dal maestro Piechianti, professore di contrappunto a Firenze; di maniera che gli esemplari ultimamente stampati sono meno difettosi fe scorret Del resto, Te cifre cho si trovano sovrapposte alle note, pree ‘sentano fallorch® sono esse accompagnato da accidente) il igravissimo inconveniente di non essere quegli aecidenti posti in regola: si trovano ora nranti, ed ora dopo: Ja qual cosa apporta soventi volte confusione ell ambiguit®. nella. dispo= sizione del'accordo. Ho avuto sotto gli occhi una copia delle Partiture del P. Mattel fatta eolla pid grande diligenza da uno seolaro suo, jl signor Massteo Luigi Palmerini, abile fontrappuntista esso pure, ed autore di-un Trattato'd ace compagnamenti con bassi munerat; per pubblicazione del quale si 2 aperta ultimamente in Bologna un’ associzione, Se qualehe editore di musica volesse riprodurre + bassi del ‘Mattei con una eifrazione esatta, farebbo ottimamente pren- endo. per originale Ta copia numerata del Maestro Pale merini (*) (0) Btogoa intendere quella pubblieats « Bulogua dal signer Ciplan! virente P Autore ‘Note del Traduttore. {tn esi proctor Ie gl eons, copa beter ruinato' inuaprendere'la eoreione dr quella che io powsteras Da aie Figenan com ene ho exoglt tale eoresions, wi da Stull aver iner- Tater Note de! Praduttore, [ethan in fle ate Te tent xv ELENCO DEGLI SCUOLARI DEL P. STANISLAO MATTE! DISPOSTI PER ORDINE ALFABETIOO ‘Accinelli Carlo, Genova, 1812. Albergbini Dott, Gio. di Cento, 1805. ‘Alberoni Pietro, Bolognese, 1787 al 1795 Albertazxi, Bologna, 1806, Aldrorandi Biagio, Bologna, 1792. Andrea (S.) Alessandro, Imola, 1820. Anton} (degli) Severino, Bologna, 1814. Astolfi Franeaseo, Rimini, 1798 al 1795. Avoni Luigi, Castel S. Pietro, (818. ‘Azzalli Ignazio, Faenza, 1810, poi nel 1822, Bagioli, Cosona, 1793 al 1796, Bagioli Antonio, cugino dell’altro, Ce- i Angelo, Bologna, 1786 al 1790 i Cesena, 1798, Baldi, Bologna, 1792, Baldini Vittoria, Baldoni Petronio, Bologna, 1817. Baraldi D, Franceseo, Bologna, 1805, Barbi Marianna, Pistoia, 1808, ‘Barrufaldi D, Mattoo, Adria, 1803 al 1803, Bartolaazi Servita, Bologna, 1788 al 1790. Baruasi Tite, Imola, 1809 al 1816. Bassani Vincenzo, Bologna, 1790 al 1797. Bassi Giuseppe, Bologna, 1795. Bavosi Brigida in Regaodin, Bologna, 1814 al 1816, Beatrix Gio. Batt. nato a Venezia di padre lionese, 1785, Bulisario Antonio, Rovigo, 1795 al 1798. Benoist, Francese, 1818, Bentivoglio Pietro, Parma Bereh, Brome, 1820. Bertocehi Gio, Battista, Bologna, 1805, Bertoechi Vincenzo, Bologna, 1811. Bertolazri Giuseppe, Bologna, 1793. Bevilacqua Emanuele, Genova, 1822 al 1824, | Bigatti Carlo, Milano, 1798. | Boceacet Giovanna, Roma, 1802. Bollo Marianna, Modena, 1814 al 1817. Bolognini Domenico, Bologua, 1785. Bolsi Ottavio, Fossombrone, 1787 al 1791. Bolaani Pietro, Napoli, 1794. Bonari Guorino, Brescia, 1819 al 1821. | Bonelli Abbate, Vercelli, 1809. Vonfigli L, Stefano, Gonova, 1823. Borgatta Bmanuele, Genova, 1824. Bortolazri Agata, Bologna, 1812. Bortolotti Luigi, Bologna, 1800, Bosehetti Giuseppe, Torino, 1792, Bosi Giuseppe, Bologna, 1786. Brizsi Lodovico, Bologna, 1781. Bufla Francesco, Genove, 1787. Busearoli Antonio, Imola, 1786. Bussiani Gaetano, Bologna, 1791. CCaveiaguerra Andrea, Casens, 1792 al 1795, Calandrelli Gaetano, Bologna, 1801. Calegari Francesco; Bologna, 1809. Capelletti Carlo, Bologna, 1808. Cappi Gio. Battista, Bologna, 1788 Casini Cosimo, Firenze, 1795. Casotti di 8. Agata, 1803, Catolii Giovanni. Cattaneo Sebastiano Cav., Genova, 1803. Cavallero Pasquale, Parma, 1786. Cavazza Giuseppe, Bologua, 1804. Centroni Luigi, Offa, 1822, Cesati (De), Milano, 1812, Chiavini Gaotano, Bologna, 1811. Chieriei Pioteo, Bologna, 1811. Chiesa Pietro, Bologna, 1818, Ciecognara Carlotta, 1815. Ciecognara Gennaro, 1813. Cinti Gaetang, Col, 1801. inti Maria, Bologna, 1807. 94493 Corneli Pietro, Guastalla, 1824, Corticelti Gactano, Bologna, 1817. Crescentini Pietro, 1804 Cristiani Stefano, Bologna, 1786 Damiani Francesco,” Marchegiano, 178/ al 1789, Donelti Giuseppe, Bologna, 1807. Donini Luigi, Medicina, 1804. Doxtamrn Gaxtaxo, Bergamo, 1815 al 1816. _| Donsi Giuseppe, Cesena, 1803. ‘Bnuliani Cosare. ‘abbianini Nicola, Bortinore, 1820 al 1822. Fabbri Carlo, Bologna, 1786, Ferrarini Casare, Bologna, 1824. Fiandrini D. Clemente, ex benod., Bolo- gna, 1805 Fomini Eugenia, Pietroburgo, 1785 al 1787. Fontana Luciano, Roma, 1816 al 1818, Franceschi Giuseppe, Bologna, 1800, Franceschi Mareello, 1809. Franchini Franceseo, Bologna, 1821, Pranzel Ferdinando, Tedesco, 1790. Gaggi Adanto, Fano. Gaggi A., Fano, 1819. Gaiani Gio, Batta, Bologna, 1784 al 1701, Gaiani D. Giuseppe, Parma, 1786 al 1787. Gandini Antonio, Modena, 1813, Gessi Lnigi. Ghietti Giacomo, Torino, 1784. Ghiselli Pietro, Cesena, 1800 al 1801. Giusti Leopoldo, 1822. Goroni, Bologna. Grillo, Genova, 1815. Guazzoni P, Antonio, Min cone. di Casal- ‘Monferrato, 179 al 1784. Hurdisson Amadeo, Parigi. Kander Franeseo, Vienna, 1920 ambertini Ligh Bologna, 1807, and Giuseppe, Bologna, 1788 Tanai, Bologna, 1811. gat Paolo, Balog, 1786 al 1797. Teanesi Canon, Bologna, 1701. Tain Dome. in. o6,Riminh, 1817. Liberali Pst, Bologna, 1800 al 1807 | Lipparini Giuseppe, Bologna, 4787. | iran! Domenic, Castel Bolognese, 1821 Liverati Gio, Bologna, 1785 al 1702 di Angelo, Ferrara, 1814, pot nel 1817 Lodi Domenico, Persvete, 1702 al 1707. | dont Maran, Balogra, 1726 | | ongariai Antonio, da 8. Costanzo, 1702 al 1795. LorandiVineenao, Brescia, 1804, poi nel 1807. Maceario Carlo, Bergamo, 1823 Macario D. Catlo, di Lovera. Malagoli Giaseppe. Mallescotti Ab, Lugo, 1804. Mambili Salvatore, Piemontese, 1810. Manganelli Gaetano, Bologna, 1821. Manna Ruggieeo, Cremona, Pannt 12, 1820. Marchesi Tomase, Bologna, @'anni 12, 1786 a1 1798. Marcucei Giuseppe, Lucca, 1787 al 1703, Marenghi Petronio, Bologna, 1797 al 1805, Matelli Flam., 1816. Massaronti Francesco, 1825. Mazza, Lucchese, 1824. Melandti Stefano, 1785. Mengusi D. Gio, Battista, 1816, per 4 anni. Menzioni Pellegrino, Modena, 1786, Mercadante, di Sarzana, 1824 Mozzotti Luigi | Misehiati Carlo, Bologna, 1784 al 1787. | Mombelli Alessandro. Monari Gincomo, Bologna, 1791. Monari, Bologna, 1808. Montell, Roma," 1798 al 1704. Monti D. Giuseppe, Bologna, 1807. Monti Anselmo, Chieri, 1783 a) 1785. | Morini Antonio, Bologna, 1784 al 1792 Montaccat FuaNcesco, Marchigiano, 1804 al 1811. Moro Abl., Pavia, 1804, — xv Moschetti P. Vineeneo, Min, conv da Monte 8. Giorgio, 1786 al 1790. Necini Andrea, Firenze, 1810. Neri Gactano, Bolega, 1809, Maestro «Urbina Nourrit, Francese, 1825, Onorati, Roma, 1790 Ortolani Terentio, Pesaro, 1895. Pacini Domenico, Lucea, 1796. Pade Alessandro, Parma Paimerini Luigi, Bologna, anni 18, 1786 a 1790. Palotta Teresa, Bologna, 1815 al 1818, Pall Pietro, Bologna, 1792 Panealdi Carlo, Bologua, 1810. Panseron, Francese, Paneacchia P. Serva, 1788, Para Giuseppe, Verueshi, 1796, Paisini Ignazio, Bologna, 1808, Pasequicelipiridione, Grecodi orf, 1811. Penna Luigi, Roma, 1790. Perot Agostino, Vereeli, 1790 al 1792, Maestro a S. Mareo ai V Perati D. Domenico, Vercelli, 1781, fr tello del suddetto Pettinati Giuseppe, Faenza, 1801 al 1808. Piecioti Domenica, Roma, 1808, Pilot nseppe, Bologna, 1800, anni 16. Pilosi Giuseppe, Pistoia, 1818 al 1820. Pistoesi, Bologna, 1817. Pizzardi, Bologna, 1791 Pizzoli Michele, Bologna, 1790 al 1708 Poggiali_ D. Giuseppe, Firenze, 1798 al 1704. Patti Paolo, 1818 al 1814. Quattrina Francesco, Codogno , a 1812, Quillci Massimiliano, Lucca, 1822 a 1824 Rabiti Gio Battista, Reggio, d'auni 16, 1819 al 1821. Rafanelli, Toscano, 1792. Ramponiy Bolog. di S. Giorgio. Rastrelli Gioachino, Ancona, 1792, Kastrelli Giuseppe, Deesda danni 15, sid al 1817. Reissiger @., Berlina, Ribings, giovanetta inglese, 1819. Riccardi Giuseppe, Venezia, 1815. Ricci, marchese, Macerata, 1792, pot nel 1807, A138 Rinieri Carlo, Bologna, 1793 al 1801. Rizzoli, Bologna. Hobuschi Ferdinando, Parma, 1779 al 1784. Rocea Rosa, 1806, Rocchi Alessandro, 1816 al 1819. Romagnoli Augelo, Jesi, 1824. oun, Bologna, 1788. Rossi Luigi, Piemontese, 1824. Mossi Raffaele, 1809 al 1811. ROSSINI GIOACCHINO, Pesaro, dane ‘i 16, 1808, Rogarli Gasparo, Parma, 1789, Ruinetti Gaetano, 1811. Roseoni Canonieo, Cento, 1798. Rusconi Carlotta, Bologna, 1803 al 1814, Sardovi Gio. Antonio, Parma, 1788 al 1789. Sarti Giuseppe, 1806. Sarti Stefano Antonio, Budvio, 1808 Sartoni, Bologna, 1787 al 1788, Sassaroli Germano, Filotrano, 1791, al 1797, Sebastiani, Musico, 1812. baud Giuseppe, 1806. Solustri, Maestro di Cappella a Spoleto. Sora eontessa Lucrezia, Modena 1801 al 1803, Spotti Gio. Antonio, Parma, 1786 al 1787. Squilloni Antonio , Firenze, danni 10, 1792 al 1796 ‘Tanari_ marchese Sebastiano , 1794 al 1809. ‘Tartagnini Luigi, Mantova, 1815. Tesei D. Angelo, Bologna,1784 al 1794. Bologna, | Tesei D. Valerio, fratello del suddetto, 409 | nuvi Govan, 1820. | Vantaggi P. Luigi 1784 al 1789, Min, conv. di To rela, 1786 al 1796. ‘Vasconi’ Gaetano, Rimini, 1806. YVeeehi Gasparo, Bologna, 1784 al 1786. Vecehiotti Luigi, Fermo, 1828 alc1825, Viannesi Weinlig Cristiano Teodoro, Sassone, 1806, | Zacconi Giulio, Bologna, 1801 al 1805, ‘damboni Leopoldo, Milano, 1821 Zanotti Gio, Andrea, gid discopolo del 'P, Martini, 1785 al 1795, | Zappi Pietro, Bologna, 1807, Zuechelli Tommaso, 1810 al 1814. PICCOLA FUGA A DUE DEL PADRE MARSTRO S.MATTEI Scritta a penna corrente in presenza del suo scolaro Luigi Rossi nel 4825, per dimostrar_ gliene Vorditura. ator MILANO, 94508 Tull I airitt al riproduzione sono riser vati, PARTE. PRIMA PRATIC\ D’ACCOMPAGNAMENTO PREFAZIONE Benché la musica oggidi abbia molti devoti, pure a quel che ne sembra,e che ne dicono i pid in. telligenti, la principal parte della medesima viene per certo modo trascurata;’e si yuol idtendere lac. compagnare, e quello che dicesi stile fagato. To non mi arrogo di farmene maestro al colto publi. co, avendone a bastanza da incamminare nel contrappunto quei giovani che dal mio impiego mi sone della loro fiducia. raccomandati,e che si mostrano altrest cor Ora perd che si-vuol rendere di comune ragione la tenue mia suppellettile di musicali dottrine, di tutto buon grado vi aderisco, ove questo si creda poter tor sre ad utilita di-chi voglia valer- sene. Ne io sono per dar torto a certuni, i quali giudicassero superflua una siffatta produzione per le tante altre che di simil genere si hanno; ma tutti non opinano egualmente, € quanto a me, parmi cost ande ro da ogni tac! Esibird adurqie a chi le gradisse alquante teorie, e queste concise e dichiarate per analoghi esempi. Vengo a cid senza pid lungo preambolo. BREVE TEORIA SulP’ accompagnamento della Scala. La Scala é la successione diatonica 0 naturale di sette voci o suoni. La distanza che passada una all’ altra, o per grado, o per salto, chiamasi Intervallo. z ee ees Le qui descritte Note che Ia formano,alcune sono perfette, ed altre imperfette. Le perfette so. no Ia Prima, chi Fondamentales la Quinta sopra, 0 Dominante; e la Quinta sotto, 0 Solto” nal rché immutabili e non seggette a veruna alterazione,o di. dominante; e sono chiamate perfette, p minuzione: di modo che alterate o diminuite passerebbero da una ad alira Scala. Dominante. Pondamnentate 2 anes 3 jiede per natura 1° Accordy di 3, © questa si chiama dr una delle suddescritle Note monia perfetta, o retta. 1 Le altre: Note della Scala vengono chiamate imperfetie, perché soggette ad alterazione © di. minuzione, ed hanno per accompagnamento§ ; e si chiama Armonia rovescia dove la fondamen. resta cullucata versu Maculo. Ogni Accordo perfetto ha due Rovesci, il primo di §; ed il secondo di 4. Sottedominante, AM rovescio, 24 ra Dal primo Rovescio della Fondamentale si trova Paccompagnamento della 5. dal primo della Dominante quello della 72 e dal primo della Sottodominante quello della 6? Riguardo alla 2° della Scala,che comunemente viene accompagnata con 5! minore e 6! mag. giore (non apparendo la fondamentale che deve essere composta di 5! ¢ 5! ) non pud essere che della Dominante con 81 della Scala 5! 4! © 6! maggiore, secondo Roves P Accordo sen minore, e percid i moderni danno alla 2 della Dominante. Duminante. 28 row Per In stessa ragione si da alla 7! maggiore della Scala ascendente all’ 8: Paccompagna. mento di 3!,£5!,¢ 6%. gre ae TO yas Vi sono altri Rovesci, ne’quali nun si trova espressa la Fondamentale: in tal caso bisogna cerca. re una Nota di Basso che formi 8! ¢ 5! renee reveseio. Fondumentale, Tutte le Consonanze perfette, imperfette, le Dissonanze, gl’intervalli alterati e mancanti,in qualunque ‘modo rovesciati, rimangono sempre della stessa natura: le perfette rimangono tali, e cost delle altre. At moggiure, 52 muncinte, 7? mancent se 6 we Triton. La Musica & composta di Melodia, che é quel suono o Canto considerate separatamente; di armo_ ia che & Punione di diversi suoni o Canti; ¢ di Modulazione, che é il passaggio da una ad altra Scala, erando una qualche Nota della Scala antecedente, in cui facciasi sentire la 7. maggiore del Tuono al quale si vol far passaggio-— Tale settima chiamasi Nota sensibile, perché sensibilmen. te fa intendere di voler passare a quella Scala, di cui é settima maggiore. 0 2° Esempio. 2 6 Il Basso fondamentale nel primo Esempio & RE con # 8%, e HI nel secondo con Vac. compagnamento pure di #58, 52, © 47: Ne’ passaggi ascendenti si adupera il #,e ne’ discendenti il b. fondumt a5 4 9143s

You might also like