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L’Università di Berkley ha recentemente calcolato che tra il 1970 e il 2000 ( un arco temporale di
30 anni) sono state prodotte la stessa quantità di informazioni che è stata generata dalla
preistoria ad oggi, grazie soprattutto al web
Il Web con 1 miliardo e 200 mila siti, 60 milioni di log, 1,6 milioni di post (messaggi) multimediali
prodotti ogni giorno, solo in Italia sono presenti circa 300 mila log..
Il Web 2.0 è una nuova visone di Internet che già sta influenzando il modo di lavorare, interagire,
comunicare nella Rete.
Il Web 2.0 è anche un nuovo modo di elaborare le informazioni basato su tecnologie "less is
more" ( tecnologie di facile apprendimento ed uso, di facile accessibilità attraverso diversi
strumenti digitali).
E' una rivoluzione silenziosa che consentirà un insieme di approcci innovativi nell'uso della Rete
(Internet).
Con tali sviluppi e applicazioni i dati possono viaggiare in modo indipendente dall'autore, possono
transitare liberamente tra un log ( diario in rete) e un'altro subendo trasformazioni e arricchimenti
multimediali ( vedi i podcast o vodcast ).
Di passaggio in passaggio, le informazioni, tramite la condivisione di e-comunità ( comunità on
line), consentono ad un'idea di approfondirsi sempre più con la possibilità di diventare popolare, o
"esplodere" in forme "virali" ( ideavirus e le applicazioni del marketing virale).
E’ possibile chiamare così tali dati, dati opensource, liberi ed espandibili. Le informazioni
opensource infatti sono informazioni condivisibili, che navigano liberamente nel nuovo Web
favorendo community che partono dal basso. Potremo così definire il WEB 2.0 il web che parte
da basso dalla condivisione e dalla cooperazione degli utenti , gli internauti.
User enpowerment
Siamo informatici, o meglio siamo tutti connessi con Internet.La tecnologia attuale consente ad
una molteplicità di utenti di accedere in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo alle informazioni
necessarie, di selezionare tra diverse fonti e archivi informatici.
La diffusione molecolare dell'informazione è resa possibile con terminali portatili connessi alla
rete, infatti gli utenti possono usufruire di una pluralità di dispositivi intelligenti, integrati nei più
svariati tipi terminali mobili (cellulari,pda, smartphone, laptop) capaci di riconoscere e rispondere
ininterrottamente in modo discreto e invisibile.
Tutto ciò favorisce user-empowerment degli utenti. User-empowerment (“ il potere al
consumatore” ) viene reso possibile attraverso un rapporto diretto con le persone, consentito da
una diretta comunicazione uno a molti. E’ possibile fare informazione dal basso, dagli utenti. Un
esempio, il veloce aumento del video user-generated, foto e video-sharing autoprodotti dagli
utenti e diffusi nel Web.
Musica e filmati autoselezionati dall’utente nelle Radio Web ( Pandora, Musicovery ) e Tv Web
( MTV ).
La gente, netgeneration, si fa media assumendosi su di sé la titolarità delle proprie decisioni e del
proprio informarsi, ma anche producendo informazione per altri (information-sharing).
Una rivoluzione in atto, ci aspetta un futuro scenario dell’information society in cui l’ user
empowerment degli utenti crescerà.
I Bisogni di informarsi ( 80%), di approfondire ( 69%) e l'interesse per la musica ( 46%) sono le
risposte degli internauti italiani rilevate dalla ricerca Censis nell’ambito del 6° Rapporto
Censis/Ucsi sulla comunicazione.
I media vengono usati anche per il bisogno di “relazionarsi”, per il 45% delle persone, e per
accedere a servizi utili (41%), per intrattenimento-svago (41%) e per bisogno di “orientarsi negli
acquisti” (21%).
Sebbene la TV sia sempre al primo posto per diffusione ed uso , internet, libri, Mp3 e cellulari
guadagnano la pole position per quanto riguarda la soddisfazione ottenuta dall’uso.
E' il cellulare il piu' amato dagli italiani tra tutti i mezzi di comunicazione.
Gli utenti abituali del 'telefonino' fra il 2001 e il 2005 sono infatti raddoppiati (+19 milioni)
raggiungendo quasi quota 40 milioni ( dati Censis). Le videochiamate attualmente riguardino l'8%
degli utenti, circa metà e' convinto che fra breve questo sara' il principale modo per comunicare":
internet e satellite.
Anche le persone in grado di usare un computer sono aumentate di 5 milioni raggiungendo quota
15 milioni; gli utenti di internet sono invece cresciuti di oltre 5 milioni giungendo a piu' di 11 milioni
(come utenti abituali, e quasi 18 milioni come utenti complessivi); infine gli utenti della tv
satellitare sono ulteriormente cresciuti di 2 milioni. Il pc in casa. In piu' della meta' delle case c'e'
un computer, 55,4%, di questi l'11% e' un pc non connesso a internet, nel 12% il computer e'
connesso ma non lo si sa usare, per il 32,4% il computer e' connesso e viene usato per navigare.
l rapporto, poi, analizza la "dieta mediatica" e la stratificazione della popolazione in base al
numero di mezzi di comunicazione abitualmente impiegati in combinazione tra loro: rispetto al
precedente rapporto i 'marginali' si sono ridotti di poco (persone che usano un solo mezzo: dal
9,1% all'8,3%), mentre il gruppo degli 'onnivori' (persone che usano quasi tutti i media a
disposizione) e' cresciuto significativamente, passando dal 14,8% al 17,2%, ossia 8,6 milioni di
persone in totale.
Infine, c'e' il gruppo dei "pionieri", utenti di tutti i media disponibili: in tre anni sono cresciuti di un
punto percentuale e sono diventati 1,6 milioni in Italia.
Net Generation
Social Network
Ciascuno di noi stabilisce delle reti sociali, strutturate e ordinate, con i propri parenti, colleghi e
amici.Viviamo in relazioni più o meno strette con gli altri. Stabiliamo così delle reti di relazioni, reti
sociali, strutturate e ordinate, con i nostri parenti, colleghi di lavoro, amici più assidui. Tutto ciò va
a costituire un piccolo network (pr o piccola rete) ristretto, di cui conosciamo l’estensione e
l’esistenza stessa.
Esiste poi una rete più allargata (GR o Grande Rete) fatta dalle persone più disparate, amici
sporadici o d’infanzia, conoscenze lontane e occasionali, che formano un struttura sotterranea
molto più ampia e a noi spesso sconosciuta.
Viviamo in relazioni più o meno strette con gli altri. Stabiliamo così delle reti di relazioni, reti
sociali, strutturate e ordinate, con i nostri parenti, colleghi di lavoro, amici più assidui. Tutto ciò va
a costituire un piccolo network (pr o piccola rete) ristretto, di cui conosciamo l’estensione e
l’esistenza stessa.Esiste poi una rete più allargata (GR o Grande Rete) fatta dalle persone più
disparate, amici sporadici o d’infanzia, conoscenze lontane e occasionali, che formano un
struttura sotterranea molto più ampia e a noi spesso sconosciuta.Ogni network è fatto di
connessioni e nodi. I mezzi a nostra disposizione facilitano le comunicazioni all’interno della rete:
basti citare il cellulare, gli Sms, il computer, la posta elettronica, internet e i vecchi mezzi: il
telefono, il fax, la posta ordinaria per citarne solo alcuni.
E’ stato calcolato che il 96% delle nostre comunicazioni avviene tramite telefono e cellulare,
media di comunicazione interpersonale dominante. Le notizie si diffondono con più rapidità e
facilità tramite queste reti, rispetto alle altre possibili modalità.
Lavorare in rete diventa così una strategia vincente ed efficiente.
Le Reti tra aziende, comuni, enti e istituzioni, scuole, associazioni e gruppi sono le armi
fondamentali per la crescita e lo sviluppo sociale ed economico del territorio.
Tali reti hanno una “intelligenza interna” e seguono delle regole ben precise. La rete forte, perchè
più ampia e allargata, è quella fatta dai punti deboli (GR), composta da nodi lontani o occasionali
che consentono di allargare la struttura verso punti nuovi.
Generalmente noi utilizziamo la piccola rete nel diffondere le notizie, le relazioni e i progetti,
tralasciando i nodi lontani: così le comunicazioni, le relazioni e i progetti si fermano limitandosi a
pochi, i soliti.
Anche Internet è una Grande Rete con importanti risvolti economici e sociali.
Netwoking aziendale
Le Reti tra aziende, istituzioni, associazioni sono le armi fondamentali per la crescita e lo sviluppo
sociale ed economico del territorio.
Ogni azienda o istituzione isolata che non fa rete con altre, non si sviluppa o cresce molto
lentamente; fatica a sopravvivere nella nuova società della conoscenza estesa ed iperconnessa.
Servizi tecnologici esternalizzati ,collaborativi che interagiscono con i clienti/utenti rendendoli
parte attiva.
E' la rivoluzione Mashup Corporation ,dove l'impiego di tecnologie diverse offerte da più aziende
distinte, tecnologie user oriented.
Assemblare e inventare nuovi servizi che sfruttano tecnologie già esistenti nel mondo web
sopratutto Web2.0.
Quindi nuove opportunità e servizi per nuovi clienti.Nuovi mercati , nuovi prodotti e nuovi clienti,
sopratutto tra i digital natives ( i giovani nati con le nuove tecnologie e padroni delle stesse ).
Un processo dinamico e graduale di apertura al globale e all’immateriale con (maggior) uso delle
ICT( tecnologie dell’informazione e della comunicazione).Tutti i clusters ( settori industriali
aggregati in verticale od orizzontale per il vantaggio competitivo di M.Porter), per sopravvivere
nell’economia globale e immateriale, dovranno prima o poi diventare e.clusters ( cluster digitali),
ossia aprirsi a reti di relazioni virtuali, a distanza, e a legami in community allargate oltre la
dimensione locale, per diventare multi-territoriali e transnazionali.
LINK approfondimento :
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mentelab@tiscali.it