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Urbino

GIOVED 2 FEBBRAIO 2012

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ATENEO IL MINISTERO PER I BENI CULTURALI HA RINNOVATO AL DOCENTE LINCARICO DI ISPETTORE ONORARIO

Mario Luni, quarantanni di scoperte


di SOLIDEA VITALI ROSATI

Il ricordo di Carlo Bo ed i rimbrotti amichevoli di Paolo Volponi durante gli scavi


IL MINISTERO per i beni e le attivit culturali ha confermato larcheologo Mario Luni, ispettore onorario per i beni archeologici del Comune di Urbino. La lettera, siglata dal direttore generale per le Antichit Luigi Malnati, riconduce lincarico alla specifica e comprovata capacit scienprofessionale, culturale e tifica di Luni, in relazione anche ad uneffettiva e approfondita conoscenza del territorio e del patrimonio archeologico in parte nascosto sotto le vesti paradigmatiche della citt ducale. Per altri due anni tra il serio e il faceto del magnifico rettore Carlo Bo o di Paolo Volponi ogni qual volta passavano in via Veterani, quando lavoravamo al rinvenimento del teatro romano.
Cosa le dicevano?

di dare adeguato risalto alla collezione di Raffello Fabretti, urbinate, archeologo che raccolse nel 600 e don alla citt un ricco fondo di epigrafi di et romana. INSOMMA senza nulla togliere allarmonia della superficie attraverso un costante lavoro di analisi e verifiche lattivit del gruppo di ricerca universitario coordinato da Luni ha permesso di avere una sindellurbanistica urbinate in tesi epoca romana con il decumano in via Veterani verso la Rampa e il cardine massimo sulla direttrice via Veneto - via Saffi e il forum in piazza duca Federico. Ha permesso di rinvenire un sepolcreto di 1.800 anni fa, un teatro antico in marmo rosa

Anche qui c lUrbino romana?, diceva Bo, sorridendo e passando senza aspettarsi una risposta. VOLPONI invece era pi impegnato a non inciampare, dando ad intendere che tanto quel rapasceto po-

archeologiche fatte di studenti e ricercatori delluniversit urbinate, hanno saputo allacciare rapporti con chi ha anima e corpo nel presente e nel futuro dellinternazionalizzazione. Come possibile? Luomo tra Monti e lattuale presidente libico, quello che si trova dietro la testa di Domitilla apparsa su tutti i giornali il presidente del Dipartimento di archeologia della Libia. LO CONOSCIAMO bene sorride Luni si formato ad Urbino e ora il nostro tramite per la missione archeologica a Cirene. Nellambito dei rapporti inter-

STRETTI RAPPORTI CON LA LIBIA Lattivit di internazionalizzazione consente di avere un ruolo di primo piano col nuovo governo africano
nazionali a giugno lUniversit parteciper al gemellaggio tra la citt di Urbino e quella di Cirene, entrambi siti Unesco. Ma la cosa che pi mi preme sottolineare che a marzo riprenderemo la missione nellAtene dAfrica: importanti ritrovamenti intorno al santuario di Demetra ci aspettano.
Sogni nel cassetto?

quindi Luni svolger il ruolo che gli venne conferito per la prima volta nel 1974 a seguito del ritrovamento del Sepolcreto di Urbino (I e II secolo d. C.) portando a compimento 40 anni, tondi tondi, di ricerche per la valorizzazione storica di una Urbino peculiare e indubbiamente meno esplorata e conosciuta di quella rinascimentale: lUrvinum Mataurense. E PROPRIO alla dimensione archeologica di Urbino, piccola citt romana daltura, centro di servizi, pianoro ben difeso dai pendii scoscesi il professore, ordinario della facolt di lettere e filosofia e direttore generale del dipartimento di archeologia dellUniversit urbinate, dedicher presto una delle sue prossime pubblicazioni, il testo intitolato Urbino romana. Sar unopera voluminosa che ripercorrer le tappe di unesplorazione avvenuta negli ultimi otto lustri, generosa di spunti per scoprire un passato sepolto ma non per questo meno vitale nel contribuire al mosaico dellidentit territoriale. Quando iniziai ricorda Luni lEnciclopedia dellarte antica ricordo che dedicava allUrvinum Mataurense, chiamata cos per distinguerla dallUrvinum Hortense, mezza paginetta. Gli scavi? Piuttosto visti come un fastidioso compromesso a cui dover sottostare per curiosit e caparbiet di scoperta, ma ricordo bene le espressioni

co avrebbe urtato la meravigliosa testimonianza federiciana. Ma gli scavi sono cos: ore, ore di polvere e schiena bassa per far emergere piccoli, grandi segni della storia e della civilt continua Luni . Sono convinto che il temporaneo sacrificio chiesto agli urbinati sia valso lopportunit di documentare la continuit che ci fu tra il forum e la platea magna dellodierna piazza Duca Federico come del resto non pu essere da meno la soddisfazione di aver trovato abbastanza da inaugurare nel 1986 il museo archeologico ospitato a palazzo ducale. Anche perch lesposizione museale ci ha permesso

con brecciato della Frigia, la cisterna allinterno di Palazzo Petrangolini e pavimenti a mosaico tra cui uno davanti a santa Chiara e un altro, a colori allinterno di Palazzo Cuppini. MA NEL FARE un primo bilancio lattivit di studio di Urvinum Mataurense stata importante per aver avviato la strada universitaria ad altri percorsi di scoperta, vicini (leggi Forum Sempronii e la Flaminia) e lontani (leggi Libia, Cirene). E soprattutto perch oltre a costruire ponti con il passato, spazzolando gomito a gomito tra la polvere, Luni e le varie spedizioni

Altri 40 anni di studi. Sorride e va dai suoi studenti, c da organizzare il ritorno in Libia.

TANTE PUBBLICAZIONI Nella foto grande, il professor Mario Luni con il suo volume Archeologia nelle Marche. Sopra, il presidente del consiglio Mario Monti mentre riconsegna ai libici la testa di Domitilla. Accanto a lui, il direttore generale per i beni archeologici libici, Saleh Akab el-Hasi, che ha studiato ad Urbino. In alto a sinistra, il docente con alcuni allievi

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