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Sara Brigo VB

Classe

LINSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLESSERE MILAN KUNDERA


COMMENTO SULLO STILE DELLOPERA Essa caratterizzata da una grande analisi introspettiva e psicologica dei personaggi (Come esempio cito un passo in cui Kundera analizza il ragionamento inconscio di Marie-Claude, la moglie di Franz: Brutto era ci che lei voleva vedere brutto []. I gioielli delle sue amiche erano belli a priori. E anche se li trovava brutti, lo teneva nascosto. [] Marie-Claude aveva dichiarato che il gioielli di Sabina era brutto per dimostrare che poteva permettersi di dire a Sabina che il suo gioiello era brutto.) Vi numerose volte, inoltre, lintervento diretto dellautore. Egli, ad esempio, spiega che i personaggi non nascono da un corpo materiale, come gli esseri umani, ma da una metafora, una frase, una situazione, nelle quali lautore pensa di aver scoperto qualcosa di essenziale su cui nessun autore ha mai scritto. Inoltre, verso la fine del libro, egli svela una propria fonte di ispirazione e una sorta di rivelazione legata al suo lavoro di scrittore: tutte queste situazioni le ho conosciute e vissute io stesso e tuttavia da nessuna si esse sorto un personaggio che sia me stesso col mio curriculum vitae. I personaggi del mio romanzo sono le mie proprie possibilit che non si sono realizzate. COMMENTO SUL CONTENUTO DELLOPERA Lopera di Kundera inizia subito esprimendo un concetto filosofico molto importante: lidea delleterno ritorno di Nietzsche. Secondo questa concezione, infatti, ogni cosa si ripeter (cos come labbiamo vissuta) allinfinito, in un susseguirsi causale di eventi in cui la nostra vita perde di significato. Questidea spavent non poco i contemporanei di Nietzsche. Dice, infatti, Kundera che c unenorme differenza tra un Robespierre che si presentato una sola volta nella storia e un Robespierre che torna eternamente a tagliare la testa ai francesi. Il libro, quindi, fin dalle prime pagine impregnato di filosofia e di concezione auliche che ci proiettano in una lettura che va al di l di ci che sta in superficie. Nel mondo delleterno ritorno, prosegue Kundera, su ogni gesto grava unenorme responsabilit a cui luomo non pu fare meno, perch proprio essa a rendere la vita reale ed autentica. Cosa dobbiamo scegliere, allora? La pesantezza o la leggerezza?. questo il nocciolo fondamentale attorno al quale il romanzo ruota. Il titolo stesso dellopera sembra un ossimoro: come pu la leggerezza dellessere (e quindi della vita) essere insostenibile, se lieve? Altro filosofo su cui lautore punta lattenzione Parmenide, che vedeva lintero universo diviso in coppie di opposizioni, in cui era sempre presente un elemento negativo e uno positivo. Per Parmenide, dunque, il leggero positivo, mentre il pesante ostile e su questa opposizione Kundera baser alcuni rapporti tra i personaggi. Proseguendo, inoltre, nel suo ragionamento, lautore arriva ad affermare che non si pu mai sapere cosa sia realmente giusto in campo etico: viviamo una volta sola e non possiamo confrontare le nostre scelte con vite precedenti, n 1

correggerle. Noi non potremo mai appurare quale nostra scelta sia stata buona e quale cattiva, perch in una data situazione possiamo decidere una volta soltanto. Luomo vive tutto subito, per la prima volta, senza preparazioni. Ma, secondo la teoria delleterno ritorno, ci che avviene soltanto una volta come se non fosse mai avvenuto: se luomo pu vivere solo una vita, come se non vivesse affatto. questa linsostenibile leggerezza dellessere, limpossibilit umana di vivere appieno la vita. La storia leggera, come qualcosa che domani non ci sar pi. Proseguendo nella lettura, troviamo altri sviluppi del rapporto leggerezzapesantezza. Kundera parla, ad esempio, dell Es muss sein! di Beethoven, secondo cui solo ci che necessario pesante e solo ci che pesa ha valore, in opposizione a Parmenide. Beethoven, quindi, trasforma una burlesca ispirazione iniziale in un quartetto serio, in una verit metafisica. Questo un esempio del passaggio dal leggero al pesante: lunico possibile, in quanto se avesse trasformato la seriet in scherzo tutti avrebbero gridato allo scandalo, anche se sarebbe passato dal pesante al leggero, dal negativo al positivo. Non sappiamo pi pensare come Parmenide, la cui concezione condivisa da Kundera. Allinizio dellopera ci viene presentato il primo personaggio, Tom, che paragona la sua esperienza con Tereza a due miti antichi: quello di Edipo e quello della raccolta di Mos dalle sponde del fiume. Tuttavia, luso di metafore visto negativamente da Kundera, perch le vede come uno dei mezzi (illusori, forse) con il quale pu nascere lamore. Lautore, infatti, d la definizione di quella che per lui la memoria poetica. Essa la parte di memoria che registra ci che ci affascina, che ci commuove e rende bella la nostra vita. Da quando Tom, infatti, conosce Tereza, nessunaltra donna pu lasciare in quella parte di cervello la sua impronta. Lamore, quindi, comincia con una metafora: comincia nellistante in cui la donna si iscrive con la sua prima parola nella nostra memoria poetica. La felicit, per Tom, data dalla cosiddetta amicizia erotica: soltanto un rapporto non sentimentale, senza pretese sulla vita e la libert dellaltro, pu portare entrambi alla gratificazione. Tuttavia, egli crede nellamore, anche se ha una concezione inusuale di esso, diversa dalla concezione elevata o demistificatoria che di solito troviamo nella letteratura. Per Tom, infatti, lamore non si manifesta con il desiderio di fare lamore (desiderio che si applica a una quantit infinita di donne), ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica a una sola donna). Egli, tuttavia, mostra un moto di dolcezza nella decisione di non firmare la petizione: Esiste un unico criterio per tutte le sue decisioni: non fare nulla che possa nuocerle.. Egli non pu nemmeno renderla felice, se ne rende conto, ma, almeno, non vuole renderla ancora pi triste e preoccupata. Tom, inoltre, spiega che solo nella sessualit il milionesimo di diversit si presenta come qualcosa di prezioso perch pubblicamente inaccessibile e va quindi conquistato. Kundera, allora, distingue tra ossessione lirica ed epica: la prima tipica degli uomini che stanno cercando nelle donne il proprio ideale. Essi sono destinati ad essere eternamente delusi, in quanto lideale ci che non mai possibile trovare. I secondi, invece, non trovano nulla di commovente nelle donne, ogni cosa lo interessa e nulla pu deluderlo: a questa tipologia appartiene Tom. 2

Legato al tema dellamore c anche quello della gelosia, fortissimo in Tereza, ma percettibile inizialmente anche in Tom: il chirurgo, infatti, soffre di una gelosia assurda, fondata sulla possibilit puramente teorica che la moglie lo tradisca. La fedelt dellamata era, quindi, per lui, un postulato intangibile che egli non riusciva a mantenere con s; anzi, spesso se la prendeva con la moglie, gelosa delle sue amanti reali. Tuttavia, egli convinto che, in ogni caso, le sue avventure amorose non minacciassero affatto il suo amore con Tereza (e in effetti cos sar: egli non tradir mai affettivamente la donna, rimanendole accanto fino alla fine) e quindi non vede perch rinunciarvi. Tom si presenter lungo tutto il libro come un personaggio mutabile, con idee a volte opposte e con principi morali non del tutto chiari nemmeno a se stesso. Egli, ad esempio, mette in dubbio l Ess muss sein! che domina lopera: era soltanto un caso se Tereza amava lui e non qualcun altro, esistevano un numero infinito di amori, nel mondo della possibilit, non realizzati. La storia damore della sua vita, pi che un ess muss sein! pareva a Tom come un poteva benissimo essere altrimenti. Vi sono, infatti, sei casi fortuiti (su cui lautore ritorner spesso) che hanno fatto incontrare i due personaggi: Per caso, allospedale della citta di Tereza era stata scoperta una forma insolita di meningite e il primario dellospedale di Tom era stato convocato l. Per caso, il primario aveva la sciatica e Tom fu mandato al suo posto. Per caso, Tom aveva scelto lalbergo in cui lavorava Tereza. Per caso, prima di prendere il treno, ebbe un po di tempo per sedersi al ristorante. Per caso Tereza era di servizio. Per caso essa serviva al tavolo di Tom. Tuttavia, anche in questo caso, Kundera sembra discostare dalla concezione presente nella mente dei suoi personaggi: egli, infatti, afferma che un avvenimento tanto pi significativo quanto pi casi fortuiti intervengono a determinarlo. Il caso pieno di magia. Se lamore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze []. Kundera, quindi, d forte importanza alla tematica del caso, analizzando la sua presenza anche in importanti opere letterarie come Anna Karenina: non si pu, infatti, rimproverare al romanzo di essere pieno di coincidenze, quanto alluomo di essere cieco di fronte a simili fatalit che avvengono ogni giorno. Kundera passa poi a descriverci il personaggio di Tereza, fortemente influenzata dal rapporto negativo con la madre avuto in giovent. Il suo destino di figlia, infatti, una colpa che non si potr mai espiare e questo viene fatto incessantemente pesato dalla donna, che per tutta la giovent di Tereza non far altro che schernirla e sminuire il suo senso del pudore e della bellezza. Fin dallinfanzia, infatti, la nudit era stata per la ragazza il segno dell uniformit obbligatoria del campo di concentramento (che per lei era la vita intera); un segno di umiliazione. Il rapporto di Tereza con il proprio corpo, quindi, sar sempre in un certo qual modo conflittuale. Ella si trasferisce da Tom perch il suo corpo diventasse unico ed insostituibile. Ma linfedelt delluomo traccia un segno di uguaglianza tra lei e le altre: le baciava tutte allo stesso modo, le accarezzava allo stesso modo, non faceva nessuna, proprio nessuna differenza tra il corpo di Tereza e gli altri corpi. Fin dallinfanzia, inoltre, Tereza dava grande importanza ai libri, fonte di fuga dal mondo reale e ingiusto in cui era vittima della madre. Il libro era per lei 3

come il segno di una fratellanza segreta, di una bont insita nellanimo di colui che teneva in mano un libro: proprio la presenza di questo, infatti, induce Tereza ad avviciniarsi a Tom, sicura della sua generosit e bellezza danimo. Altra tematica importante del romanzo il rapporto debolezza-fortezza. La debolezza, infatti, caratterizza Tereza che non in grado di staccarsi da Tom, n di smettere di essere gelosa, e per questo desidera che egli sia debole quanto lei. Ma, per Kundera, proprio il debole che deve sapere essere forte ed andare via, quando il forte troppo debole per poter fare del male al debole. E cos far Tereza: si allontaner da Tom per evitare di essergli di peso, ma egli, rivelando una parte di debolezza, non riesce a vivere senza la donna e quindi la raggiunge. Questo significativo, in quanto probabilmente in ogni uomo debolezza e forza non sono mai assenti, ma sono solamente presenti in percentuali pi o meno diverse tra loro. Verso met libro, inoltre, Tereza afferma che il marito le faceva paura: era troppo forte per lei e lei era troppo debole. Le dava ordini che lei non capiva, che cercava con insuccesso di eseguire (come quello di morire, di cui poi parleremo). Alla fine, Tereza di rende conto che siamo portati a vedere nella forza il colpevole e nella debolezza la vittima innocente: ma nel caso di lei e Tom tutto lopposto. Lei lo aveva chiamato a s, laveva attirato sempre pi in basso. Tuttavia, alla fine, Tom perder con la vecchiaia ogni forza (smetter anche di tradire la donna): nessuno dei due, ormai, sar pi forte dellaltro. Il tema della forza analizzato anche nel rapporto tra Sabina e Franz: questultimo forte fisicamente, ma nei confronti delle persone con cui vive debole, ovvero buono. Franz non darebbe mai ordini a Sabina (a differenza di Tom). Tuttavia, per questultima ci sono cose, come lamore fisico, impensabili senza violenza. Abbiamo, quindi, sempre questo scontro tra opposti e concezioni divergenze atte a farci riflettere anche sui pi piccoli ed insignificanti aspetti della vita. La terza parte del libro dedicato al rapporto tra Sabina (una delle amanti di Tom) e Franz, uno dei suoi amanti, fortemente conflittuale e frainteso da entrambe le parti. Lautore, infatti, elenca una serie di parole fraintese dai due: concetti sui quali avevano opinioni completamente opposte. Ad esempio, la musica, per Franz una forza liberatrice, ci che pi si avvicina alla bellezza dionisiaca intesa come ebrezza (qui ricorre il tema nietzschiano), lanti-parola. Per Sabina, invece, la musica era come una muta di cani lanciata contro di lei: odiava il rumore. Significativa, inoltre, la concezione del buio: per Franz ricerca dellinfinito che egli effettua chiudendo gli occhi mentre fa lamore con Sabina, mentre per la donna questo non nientaltro che il rifiuto di vedere. Inoltre, tematica fondamentale (legata allinfedelt, alla crisi delle ideologie, alla libera scelta umana) quella del vivere nella verit. Questo pu significare non mentire, non nascondersi, non celare nulla, abbattere la barriera tra ci che siamo in pubblico e ci che siamo in privato (con un riferimento al Victorian Compromise e, in parte, alla concezione pirandelliana delle maschere). Tuttavia, per non mentire n a s n agli altri, necessario vivere senza pubblico: nel momento in cui qualcuno assiste alle nostre azioni, nulla di ci che facciamo ha pi valore di verit (deciso riferimento a Pirandello). Tematica storica di sfondo a tutta lopera anche la nascita e lo sviluppo dei regimi totalitari comunisti nellEuropa dellEst. Per Sabina (e ritengo sia anche lopinione di Kundera), dietro il comunismo, dietro il fascismo, dietro alle 4

occupazioni e tutte le invasioni, si nasconde un male ancora pi fondamentale e universale. Limmagine di quel male era per lei un corteo di gente che marcia levando il braccio e gridando allunisono le stesse sillabe. Inoltre, un libro vietato nei Paesi comunisti sembra significare molto di pi dei miliardi di libri stampati nei Paesi liberi e non occupati dalla sovrapproduzione. Questo rivela forse una delle concezioni diffuse tra gli intellettuali praghesi, che continuarono a scrivere nonostante il rigido controllo del regime. Legato al tema dellintercettazione, appena accennato, c anche una condanna al falso senso di moralit insito nella natura umana (riconducibile alla concezione di vivere nella verit). Franz, infatti, sottolinea che strano come tutti dicano parolacce dalla mattina alla sera, ma quando sentono alla radio una persona conosciuta, che rispettano, dire ad ogni frase <<cazzo>>, ci rimangano un po male. Queste intercettazioni, per Tereza, sono sinonimo del campo di concentramento di cui abbiamo gi fatto cenno. Esso un mondo in cui le persone vivono accanto allaltra, giorno e notte, leliminazione totale della vita privata (quella che per Tereza venne attuata dalla madre nei suoi confronti). Le violenze non sono altro che un aspetto secondario. E in questo la donna non sbaglia: scopo dei tedeschi nei campi, infatti, non era solo luccisione degli ebrei (facilmente attuabile in breve tempo), ma la totale spersonalizzazione dellindividuo, la riduzione dei prigionieri in belve pronte a lottare tra loro per un pezzo di pane (come ci ricorda Wiesel). Nella quinta parte del romanzo, inoltre, lautore intavola una discussione sulla reale innocenza dei criminali di guerra che erano soliti difendersi dicendo di non sapere. Si innocenti solo per il fatto che non si sa? Un imbecille seduto sul trono sollevato da ogni responsabilit solo per il fatto che un imbecille? Egli, infatti, si riferisce al mito di Edipo: il re, pur avendo agito malamente solo per ignoranza, non esita a punirsi e ad accecarsi. Cos, per Tom, e quindi per Kundera, anche coloro che sono da considerarsi solo responsabili e non colpevoli sono da punire, in quanto comunque creatori di un danno all societ e allumanit stessa. Infine, nellultimo capitolo emerge un estremo riferimento politico: per Kundera, il regime comunista tendeva ad alimentare nella gente lodio verso le bestie che venne successivamente incanalato verso il suo vero bersaglio, la gente. Cominciarono i licenziamenti, gli arresti, i processi. Gli animali poterono tirare finalmente un sospiro di sollievo. Struggente, e per me ancora pieno di mistero, il passaggio in cui Tom, per aiutare Tereza, la manda a morire. Essa desiderava da tempo liberarsi di quel corpo che non era diverso da quello delle innumerevoli amanti di Tom, ma uccidersi non suo desiderio. Solo alla loro partenza da Praga, riflettendo sulla differenza tra la loro debolezza e la loro forza, essa desidera tornare sulla collina del Petn e morire. Morte, per Tom, invece, vedere Tereza soffrire a causa sua: [] questa la morte: Tereza dorme, fa sogni terribili e lui non pu risvegliarla. La penultima parte del libro dedicata allanalisi di quellideale estetico che Kundera chiama Kitsch. Esso lideale secondo cui necessario eliminare dal proprio campo visivo ci che nellesistenza umana essenzialmente inaccettabile. Esso, infatti, basato sul sentimento, non sulla ragione e permetter la fratellanza di tutti gli uomini sulla Terra. Tuttavia, laddove un unico movimento politico detiene tutto il potere, ci troviamo nel regno del Kitsch totalitario: tutto ci che lo turba bandito dalla vita (ogni individualismo, 5

ogni dubbio, ogni ironia e ogni atto che va contro al precetto divino crescete e moltiplicatevi). Inoltre, per Franz e per Kundera, ci che fa di un uomo di sinistra un uomo di sinistra, non la sua adesione alle varie teorie, ma la sua capacit a rendere una qualsiasi di queste parte di quel Kitsch chiamato Grande Marcia in avanti, quellavanzata meravigliosa verso la fratellanza, luguaglianza, la giustizia e la felicit. Per Kundera, inoltre, abbiamo tutti bisogno di qualcuno che ci guardi e in base al tipo di sguardo richiesto, divide le persone e i suoi personaggi in quattro categorie: La prima desidera lo sguardo infinito di sconosciuti, lo sguardo del pubblico (a questa categoria fanno parte il cantante e lattrice presenti alla marcia in Cambogia); La seconda ha bisogno dello sguardo di molti occhi conosciuti. Essi sono pi felici delle persone della prima categoria che, quando perdono il pubblico, hanno limpressione che la loro vita abbia perso di senso. Questi, invece, gli sguardi riescono a procurarseli sempre ( il caso di Marie-Claude, la moglie di Franz, e di sua figlia); La terza abbisogna dello sguardo della persona amata ed pericolosa quanto la prima (vi appartengono Tereza e Tom); Infine, la quarta quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti, sono sognatori (come Franz e imon, il figlio di Tom). Tuttavia, poco prima di morire, Franz capir che lunica vita reale non rappresentata dai cortei, dal Kitsch, non da Sabina, ma dalla sua nuova amante, la ragazza con gli occhiali. Egli scopre, troppo tardi, che la realt molto pi del sogno. Questo avviene, probabilmente, a causa di scelte errate che Franz non scoprir tali se non un momento prima della sua morte: linsensatezza delle azioni umani e il dominio delleterno ritorno hanno in Franz il loro esempio pi elevato. Infine, nellultimo capitolo il sorriso di Karenin, viene analizzato un altro tipo damore: quello tra uomo e animale. Nel paese di campagna in cui Tom e Tereza si trasferiscono, infatti, la gente si scandalizza dellamore per un cane. Tereza afferma che se la vicina avesse saputo che lei era infedele a Tom, le avrebbe dato unallegra pacca sulla spalla con aria di complicit. Ma amare un animale, mai! Per i campagnoli, infatti, gli animali sono come li descriveva Cartesio (che Kundera chiama pi correttamente Descartes): semplici macchine che non si lamentano, ma cigolano e necessitano solo di essere ben oliate. Secondo Kundera, non potremo mai stabilire con certezza fino a che punto i nostri rapporti con gli altri sono il risultato dei nostri sentimenti e fino a che punto sono condizionati dal rapporto di forza tra gli individui: la vera bont delluomo si pu manifestare solo nei confronti di chi non rappresenta alcuna forza, ovvero gli animali. Qui sta il fallimento delluomo, fallimento da cui derivano tutti gli altri. Tereza, verso la conclusione del romanzo, arriva a capire che luomo non in grado di amare perch desidera essere amato: egli vuole qualcosa dallaltro, invece di avvicinarsi a lui senza pretese e volere la sua sola presenza. Tereza, invece, ha accettato Karenin cos com, non ha voluto cambiarlo a propria somiglianza, ha accettato in partenza il suo universo di cane e verso questo 6

prova un amore volontario e non obbligato (come pu essere quello per un familiare). Lamore che lega Tereza e Karenin, quindi, migliore di quello presente tra lei e Tom, anche se non pi grande. La coppia umana, dunque, stata creata in modo tale che lamore delluomo e della donna di natura inferiore a quello che vi pu essere tra luomo e il cane, poich questultimo disinteressato: Tereza non vuole nulla da Karenin, nemmeno lamore. Lamore tra uomo e cane idilliaco, non vi sono scene di gelosie, conflitti o di dolore. Il cane felice nella sua quotidianit. Se Karenin fosse stata un essere umano, infatti, avrebbe da tempo detto a Tereza: Senti, non mi va pi di portare in bocca ogni giorno un panino. Non puoi inventarti qualcosa di nuovo?. Il tempo umano, quindi la condanna delluomo: esso non ruota in cerchio, ma avanza veloce in linea retta. Luomo, quindi, non pu essere felice perch la felicit data, per Kundera, dal desiderio di ripetizione. Qui, allora, lautore si scontra con la concezione delleterno ritorno di Nietzsche, ribaltandola.

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