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Aut.ne del Tribunale di Livorno n 683 del 05/03/2001 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L.

27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XI - n 117 Dicembre 2011

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba

Se non muore la speranza


Scriveva, nel luglio 2010, Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera che la sensazione fosse, allora, che erano finiti i tempi felici. E che gli italiani sarebbero pure disposti ad accettare medicine amare se qualcuno sapesse parlar loro di politica, perch il cuore duro della crisi italiana era allora (ed oggi pure) la mancanza della politica. Nella sua visita in Puglia, lo scorso novembre, il Presidente della Repubblica insist sulla necessit duna tregua nello scontro politico perch lItalia non pu ritrovare la sua strada in un clima di guerra politica. Il Presidente del Consiglio Mario Monti ne consapevole quando invita gli italiani ad abituarsi a trovare meno facilmente la responsabilit negli altri. Il Presidente del Consiglio assicura che il Governo agir con umilt sperando di aiutare i politici ad ottenere maggiore rispetto da parte dei cittadini. Il Presidente del Consiglio avverte per che, senza disinnescare la rissa permanente, il Governo non potr far passare le riforme. E con una osservazione che gli fa onore dice troppo facilmente la societ civile, alla quale anche noi apparteniamo, punta il dito contro la classe politica: di questo sono indignato. Tutto ci determina la crisi della democrazia parlamentare. La tradizione antiparlamentare molto forte in Italia. Lo ricorda Giovanni Belardelli sul Corriere della Sera richiamando le pattuglie civiche sollecitate da Gabriele DAnnunzio a catturare i deputati contrari alla guerra nel 1915. E ricorda Belardelli anche fatti dei giorni nostri: tangentopoli, lassalto al Senato di studenti antiGelmini, lidea di ridurre i parlamentari a met.

Un articolo dellOn. Ivo Butini

E giunto il tempo di mettercela tutta per salvare il paese


Quando questa edizione de Il Centro sar uscita, il decreto salva Italia approvato dal Consiglio dei Ministri - domenica 4 dicembre - avr gi avuto lapprovazione dei due rami del Parlamento da parte delle forze politiche che lo sostengono. Il vergognoso compartamento della Lega che si oppone a tutto e che si rituffa nella imbecillit seccessionista resta, ci auguriamo un episodio isolato mentre il partito Di Pietro, altra componente equivoca presente in Parlamento, grazie al buon cuore del PD di Walter Veltroni, si riserva atteggiamenti diversificati. Il forte e responsabile intervento del Presidente del Consiglio rivolto al Paese ha spazzato tutte le arbitrarie interpretazioni di
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Venerd 13 Gennaio, h. 18
Sala espositiva La Virgola P.zza della Vittoria - Castiglioncello

La Redazione augura a tutti

Inaugurazione mostra su

Alcide De Gasperi
Dalla ricostruzione dellItalia alla costruzione dellEuropa
Linaugurazione sar preceduta alle ore 17 nella Sala Conferenze del Castello Pasquini da una prolusione della Sig.a Maria Romana De Gasperi sulla figura del padre.

Politica
Laugurio pi fervido che i coraggiosi interventi del Governo siano sufficienti ad evitare il naufragio che sarebbe, altrimenti, inevitabile. Ed in merito alla seria e sobria conferenza stampa. convocata subito dopo la conclusione della riunione del Consiglio dei Ministri, mentre Sky 24 e La 7 statto trasmesso lintero servizio, sulle reti Rai stata interrotto per dare spazio alle normali programmazioni: un bellesempio (sic!) del buon servizio della Televisione Pubblica. In relazione alla gravissima situazione del Paese, ci sembra giunto ormai il tempo che occorra fare ogni sforzo per salvare il paese. E infatti giunto il tempo di mettercela tutta per salvare il paese, giunto il tempo nel quale bisogna essere orgogliosi di fare il proprio dovere sul piano politico e civico: ciascuno, naturalmente, secondo i propri ruoli per contribuire a rilanciare lItalia verso un futuro migliore. Il governo Monti, specialmente dopo lapprovazione del pacchetto, deve essere la punta di diamante di questa difficile impresa mentre i partiti, lasciando indietro, in una situazione di grave contingenza, i loro eterni, gravi contrasti, devono finalmenre dimostrare di essere responsabili del loro ruolo di rappresentenza e di saper fare politica nel senso pi pieno e pi nobile del significato, di essere, cio, autentica classe dirigente. Fino ad oggi, purtroppo questo non avvenuto perch la politica non stata intesa come mission ma scioccamente condizionata dalla logica perversa dei sondaggi nella assurda ricerca di cercare di capire che cosa la gente voleva sentirsi dire al solo scopo di lucrarne i consensi. Questo grave handicap ha naturalmente finito con il condizionare le scelte dei governi che si sono succeduti dal 2001 fino ad oggi con il risultato di avere concorso, insieme allesplosione di una gravissima crisi finanziaria ed economica (paragonabile ormai ad una terza guerra mondiale per le sue dimensioni planetarie), a portare il paese alle soglie del baratro. Ormai la gente che, fino ad oggi si lasciata facilmente suggestionaredai sogni e dalle chimere, comincia ad essere seriamente preoccupata e non intende pi essere fatta contenta con limbroglio: giunto il tempo di legare i cittadini intorno ad impegni ed obiettivi seri e concreti: la sbornia, amici miei, finita per davvero, lubriacatura, quasi generalizzata, che ha coinvolto milioni di italiani deve essere rapidamente sbollita, urge un rinsavimento generalizzato. Deve tornare il tempo della ragione e del senso delle responsabilit. Siamo ancora costretti a ricordare come sia giunta,ormai, la stagione nella quale deve prevalere logica nobile e stringente dei doveri su quella assolutista ed egoistica dei diritti! Malgrado tutto, nella speranza di un tempo migliore, inviamo a tutti i migliori auguri di Buon Natale.

dalla prima pagina E giunto il tempo di mettercela tutta per salvare il paese
tanti giornaloni di sinistra come di destra che, in questi giorni di intenso lavoro del Governo, impegnato nel preparare un pacchetto di provvedimenti cos importanti e delicati, si sono concessi la libert di criticare la compagine governativa ed in particolare il Presidente Monti per i silenzi ed i ritardi: erano trascorsi appena dieci giorni dalla concessione della fiducia del parlamento. A questa ingiusta ed assurda canea si associato anche il prof. Alessandro Volpi - editorialista del quotidiano locale IL TIRRENO -che sulledizione di domenica 26 novembre si unito alle critiche del Il Giornale, di Libero, di Repubblica e del Fatto Quotidiano, arrivando a definirlo il tedesco colpevole di essere succube delle logiche della Germania.
Periodico mensile del Circolo Culturale

Se non muore la speranza


Leggo un saggio biografico su Alcide De Gasperi, criticato e ammirato, pubblicato da Giovanni Pullara nel 1975; Pullara aveva fatto parte della commissione che nel gennaio 1942 redasse il programma di Milano e, nel corso duna intensa attivit giornalistica, fu redattore-capo di Democrazia, il settimanale della Democrazia Cristiana lombarda dopo il 1945, che io seguivo con la passione della giovinezza. Pullera milit dal 1921 nel Partito Popolare di Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi. Mise piede per lultima volta nellaula di Montecitorio nel 1923. Ci torn nel 1946, al tempo dellAssemblea Costituente. La memoria ideale del Parlamento, conservata per 23 anni, fu per delusa. E scrive: I parlamentari non debbono fare il loro giuoco coi coltelli piantati sotto il tavolo.Debbono saper vedere il Paese nella sua realt, nelle sue difficolt, nei suoi bisogni essenziali. Nel reciproco rispetto, debbono conservarsi quali si sono presentati ai rispettivi elettori e sopratutto fedeli ai motivi ideali di fondo delle divisioni politiche nazionali. Io ho fatto parte del Parlamento con queste convinzioni. Ho militato nella DC con lo spirito dellart.49 della Costituzione. Da vecchio, posso ancora sperare nel mio Paese?

Autorizzazione del Tribunale di Livorno

Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno www.circoloilcentro-livorno.it

DIRETTORE RESPONSABILE: Enrico Dello Sbarba


COMITATO DI REDAZIONE: Daniela Armani, Fabrizio Burchianti, Massimo Cappelli, Laura Conforti Benvenuti Alberto Conti, Salvatore DAngelo, Francescalberto De Bari, Davide Livocci, Mauro Paoletti, Marisa Speranza, Franco Spugnesi. Hanno collaborato a questo numero: Cristina Battaglini, Massimo Cappelli, Bartolo Ciccardini, Laura Conforti Benvenuti, Monica Cruzzocrea, Beniamino Franceschini, Luca Lischi, Mario Lorenzini, Silvia Menicagli, Roberto Olivato, Maurizio Piccirillo, JaSperanza, copo Pizzi, Marisa Speranza, Franco Spugnesi, Letizia Villani. STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio, Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 5/12/2011

Politica

Con Mario Monti nuovo premier al posto del dimissionario Berlusconi

I partiti alla prova del nove


di Massimo Cappelli

Il 12 Novembre Silvio Berlusconi si dimesso. Dopo frenetiche consultazioni stata imboccata lunica via ragionevole per cercare di salvare il Paese conferendo lincarico a Mario Monti. In venti giorni il nuovo Governo, interamente formato da persone di riconosciuta competenza non appartenenti a partiti politici, stato varato, sono stati riallacciati con autorevolezza i rapporti con i leader degli altri Paesi europei e con le varie autorit di controllo e decisionali del Parlamento europeo e nei prossimi giorni verr presentata la manovra economica strutturale necessaria per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 e creare i presupposti per la riduzione progressiva del nostro debito pubblico. A fronte di questo scenario importante esaminare gli atteggiamenti tenuti dai vari partiti per imprimerli nella nostra memoria poich indubbio che, anche se il Governo Monti riuscir nella difficilissima impresa che gli stata affidata, comunque alla fine del 2013 con la scadenza della attuale legislatura, torneremo a votare e a scegliere. Iniziamo da Berlusconi e dal PdL. Le dimissioni rassegnate, seppur tardive, sono state un necessario atto di responsabilit determinato non solo dalla incapacit di dare risposte credibili alla drammatica situazione economica e finanziaria che stiamo attraversando ma anche dalla perdita di fiducia di Berlusconi e con lui del nostro Paese a livello europeo e internazionale. E stato veramente penoso vedere negli ultimi vertici dei capi di governo delle potenze mondiali come il nostro ex premier veniva ignorato, dagli altri leader. Con Monti abbiamo ripreso il nostro ruolo di Paese fondatore dellEuropa e la nostra dignit di italiani. Il PdL sta sostenendo il nuovo Governo e ci essenziale per la riuscita di questa grande prova anche se non perde occasione, tramite il suo segretario e vari altri esponenti, di cercare di ri-

Mario Monti

lanciare limmagine di Berlusconi,cosa pi rivolta al passato che al futuro. Non possiamo poi dimenticare la responsabilit gravissima di aver nascosto sino allultimo la verit sulla situazione generale agli italiani per continuare ad anteporre interessi privati a quelli del Paese ed anche oggi, pur sostenendo questo Governo di emergenza, i suoi esponenti continuano ad esprimere distinguo e condizionamenti negativi per i tempestivi interventi richiesti. Positivi i comportamenti del Partito Democratico e del Terzo Polo che antepongono linteresse del Paese a quello del partito e nei fatti costituiscono il vero sostegno anche se esterno di questo Governo. Questi partiti pur nella loro diversit stanno dimostrando laffidabilit che propria di forze politiche che manten-

gono ideali di riferimento e che tengono soprattutto alle sorti dellItalia. Di Pietro e lIdV, dopo un iniziale sbandamento dove gli interessi di bottega avevano superato il valore dellItalia, anche per la forte pressione della base, ha rivisto la sua posizione passando dalla opposizione allappoggio al nuovo Governo, anche se non sappiamo con quanta convinzione e ponendo grosse riserve. Allopposizione invece rimasta la Lega Nord, uno strano partito nato sulla spinta di interessi locali, senza ideali,alla ricerca di improbabili e curiose identit che non trovano alcun razionale riscontro geografico, storico, politico, sociale. Con un leader che, a causa anche dei problemi fisici, si esprime a gesti e con poche e confuse parole, rifugiandosi costantemente nelle volgarit del pernacchio, del dito alzato e della offesa da strada. Una peculiarit tutta italiana anzi padana che sinceramente offende anche le stesse popolazioni che intende rappresentare che furono fulcro del Risorgimento e dellunit dItalia, per la quale molti dei loro avi morirono. Ma tanto ! Questo lo scenario; apprestiamoci a passare momenti molto difficili. Se saremo uniti e faremo prevalere il senso di responsabilit senza cedere allegoismo individualista ce la faremo. Ci stiamo giocando la stabilit economica dellItalia e dellEuropa e il benessere futuro delle nostre generazioni.

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Politica

Il Ministro c, il popolo non ancora


dellOn. Bartolo Ciccardini Sabato 19 Novembre 2011: Lectio Magistralis di Andrea Riccardi allassemblea dei democratici cristiani accorsi per ricordare il grande partito italiano che ha retto lItalia nella seconda met del secolo scorso. Siamo vestiti tutti a festa come ad una cerimonia e la commozione dei vecchi manifesti un po antiquati ed un po incredibili ci attanaglia. Castagnetti ci ricorda che quando Andrea Riccardi stato pregato di proporre questa lectio era solo un professore di storia, noto per essere il presidente della importante Associazione di SantEgidio, benemerita per opere di pace in tutto il mondo. Quindi era soltanto uno studioso cattolico, impegnato in una singolare associazione cattolica. Lo scorrere lesto dei giorni della nostra crisi ha fatto s che Andrea Riccardi sia oggi, per il secondo giorno, il Ministro di un governo di necessit, imposto dalla grave crisi che incombe sul Paese. Alla cerimonia avrebbe dovuto essere presente il Presidente Napolitano, ma una piccola febbre, certamente dovuta alla stressante fatica dellultima storica settimana, impegnato a fare il nuovo Governo, ha indotto i medici a proibirgli luscita. Febbricola provvidenziale, pensiamo noi, perch forse il Presidente tutore di un governo che ha contemporaneamente troppa maggioranza e nessuna maggioranza, non avrebbe potuto assistere alla lectio di un Ministro chiamato a proclamare lurgenza storica del pensiero democratico-cristiano. Questa la tesi di Andrea Riccardi: la Democrazia Cristiana non c pi, il fenomeno che ha illuminato la scena politica italiana della seconda met del secolo , come dice Dossetti, irripetibile. I Partiti muoiono, ma la cultura dei grandi episodi storici non muore, si rinnova e si ripropone. Ma non questo il problema allordine del giorno: il tema della lectio La Democrazia Cristiana e la Chiesa ed oggi, che non c pi con la sua corposit storica il Partito unitario dei cattolici, nato in una situazione di emergenza, lurgenza evidente di uscire dalla diaspora pone allattenzione di tutti il rapporto fra Chiesa e laici cattolici per definizione autonomi in politica. Questo lincipit. Se non si affronta questo tema, se non si trova la soluzione di questo rapporto Se non si escogita la formula storica in cui si evoluto nei giorni attuali, non si va da nessuna parte. Allinizio della storia italiana non cera il partito dei cattolici: cerano i cattolici a difesa della loro Chiesa, divisi sulle posizioni politiche, uniti sotto lattacco del laicismo. Per resistere a questa tempesta fu la Chiesa stessa ad ispirare la scelta democratica. Diversa fu la condizione con il Partito Popolare: dopo una guerra terribile a cui i cattolici avevano partecipato con doveroso e sentito amor di Patria, furono i laici cattolici democratici a fondare un partito, non cattolico, ma di cattolici, e certamente non di tutti i cattolici. La Chiesa abbandon questo partito al suo destino quando dovette risolvere la Questione Romana, che era la sua priorit. Ma dopo una Seconda Guerra Mondiale la Chiesa dovette affrontare il pericolo comunista con tutte le sue forze. La scelta democratica era diventata necessaria per cui essa appoggi il partito di tutti i cattolici. Di fatto la Chiesa era il massimo azionista, ma il Consiglio di Amministrazione era retto da laici autonomi. Del resto, la Chiesa aveva bisogno del drappello popolare antifascista per far dimenticare la sua collaborazione con il fascismo. Ma fu De Gasperi ad inventare la natura vera di questo Partito: egli, che proveniva da uneducazione cattolica su cui non pesava la Questione Romana, che aveva conosciuto tutta la sofferenza della liquidazione del Partito Popolare, volle che la Democrazia Cristiana non fosse solo il partito dei cattolici-democratici, ma il partito di tutta la Chiesa, imponendo la scelta democratica a tutti i cattolici, anche a quelli che non avevano maturato questa scelta. E, per garantirsi, stabil il principio che mai il Partito unitario dei cattolici avrebbe dovuto governare da solo. Mai da soli era il proposito di De Gasperi. Cos facendo, De Gasperi fondava il Partito Italiano, formato dai cattolici, che si sentivano essere non solo i difensori della Chiesa, ma soprattutto i restauratori dellItalia. Dopo il Concilio matur fra i cattolici uninsofferenza per la Democrazia Cristiana, come se il rapporto necessario nel 48 fosse troppo stretto per chi voleva rinnovare sia la Chiesa sia la storia. E Moro si impegn per la nascita di una nuova fase in cui fosse diverso il rapporto fra il partito ed i cattolici. Mentre la fase precedente era ispirata e diretta da un grande democratico-cristiano, Giovanni Battista Montini, la fase successiva sarebbe stata pi aperta e pi disponibile secondo limpostazione di un amico di Montini, Aldo Moro. Se Moro fosse vissuto, Dossetti non avrebbe sentenziato che la Democrazia Cristiana era irripetibile. E a questo punto la lectio del Professor Riccardi si trasforma in profezia: I partiti muoiono, la cultura politica che fa grande i partiti non muore. Essa c e soffia potente ed amica. Un lungo applauso, una standing ovation, calorosa, memore e sperante accoglie la fine della lectio. La cultura democratico-cristiana c ed viva. Il Governo che per caso ci governa c e ci sono diversi Ministri cattolici, scelti per la loro competenza. Ha parlato il Professore o ha parlato il Ministro? Comunque il Ministro c. Il popolo democratico-cristiano, non ancora.

Politica

Lurgenza di ricostruire limmagine internazionale dellItalia cominciando da Europa e USA

La politica estera ai tempi del governo tecnico


di Beniamino Franceschini Tralasciando le dispute sorte con lavvicendamento tra Berlusconi e Monti, innegabile che lItalia abbia profondamente bisogno di un riassetto del proprio sistema. Lemergenza primaria il risanamento economico del Paese, con la necessit di misure che incentivino la crescita e rimedino alle problematiche del debito pubblico. Tuttavia, c un altro fondamentale aspetto strettamente connesso al precedente, ossia la ricostruzione della reputazione internazionale dellItalia. Tutto il mondo mantiene una stringente attenzione su Roma e Milano, mostrando una pressoch totale sfiducia nella ripresa italiana in breve tempo. Di fatto, allestero non si crede che lItalia sia politicamente ed economicamente affidabile: la questione, quindi, anche internazionale. Il governo Monti, che ha un mandato sostanzialmente volto al raggiungimento della stabilit finanziaria e produttiva, dovr affrontare larduo compito di convincere lEuropa e gli Stati Uniti della capacit italiana di mantenere concretamente gli impegni. Tutto ci impone che lItalia riprenda una posizione decisa in politica estera, riallacciando relazioni consone al Paese e storicamente legittimate. Naturalmente, un governo tecnico non pu tracciare linee di international policy: questo compito dei politici. La presenza agli Esteri di Giulio Terzi di SantAgata, diplomatico di lunghissimo corso, sar fondamentale, per, per ricostruire i rapporti con gli Stati Uniti (dove egli era ambasciatore fino allincarico di governo), considerando anche che il dialogo con lEuropa appare sin dora essere prerogativa di Monti. Washington e Londra ci chiedono il ritorno a una diplomazia lineare, la ripresa dellasse tipico della storia italiana e il rispetto delle alleanze, evitando, ad esempio, di coltivare uneccessiva amicizia con la Russia di Putin, i cui piani energetici e militari collidono evidentemente con i progetti statunitensi. La forma del governo Monti non permetter di attuare una politica estera nella quale lItalia spicchi per lintraprendenza mediterranea tipica degli anni 80, o per la capacit di mediazione nei conflitti: nonostante la presenza del pacificatore Riccardi, le relazioni internazionali saranno condotte dal corpo diplomatico, cui spetter la gestione ordinaria delle situazioni in corso (Afghanistan e rivolte arabe, per citarne due), nelle quali, comunque, lItalia subisce la propria posizione di basso profilo. Tutto ci nella speranza che non emergano crisi politiche, ossia, per intenderci, sul modello libico.

Con nuove linee e maggior numero di passeggeri

Galilei, sempre pi in crescita


Nuova crescita del traffico passeggeri allAeroporto Galilei di Pisa nel mese ottobre 2011 con un incremento dell8% rispetto allo stesso mese dellanno precedente. Con riferimento allandamento progressivo annuale, nel mese di ottobre si registrato il superamento dei 4 milioni di passeggeri, per un totale di 4.007.153 passeggeri transitati nel periodo 1 gennaio 2011 - 31 ottobre 2011, corrispondenti a una crescita dell11,0% rispetto allo stesso periodo del 2010. I dati Assaeroporti al momento disponibili, riferiti al periodo gennaio-settembre 2011, vedono inoltre laeroporto Galilei di Pisa mantenere un tasso di crescita (+11,4%) decisamente superiore a quello della media nazionale (+7,6%). Ed infine c da aggiungere che Ryanair, la compagnia aerea preferita al mondo, ha annunciato che aggiunger cinque nuove rotte da Pisa per la stagione summer 2012 per Cork, Malm e le isole greche di Cefalonia, Creta (aeroporto di Chania) e Kos a partire da aprile 2012. Queste cinque nuove rotte (in totale 48) porteranno il traffico di Ryanair a Pisa a 2,7 milioni di passeggeri p.a., sostenendo 2.700 posti di lavoro presso laeroporto e nellarea di Pisa.

CONFINDUSTRIA LIVORNO
Sezione Costruttori Edili

spigolature

re Altero Matteoli, fine corsa tu la go pi S


di Enrico Dello Sbarba

Sembra definitivamente conclusa la sua lunga carriera ministeriale

Lo stile dei politici della defunta 2 Repubblica


Dopo le gesta epiche di Rosy Bindi, esaltate nella pagina delle spigolature delledizione di novembre, ora la volta di un trio di eccellenti protagonisti. Per rispondere ai fischi ed alle urle, scomposte, degli antiberlusconiani entusiasti per le dimissioni del Cavaliere: Fomigoni ha risposto con il dito indice alzato , lex ministro Sacconi con le corna ed infine lex magistrato ed ora leader politico Antonio Di Pietro, rivolto ai sostenitori del cavaliere, ha fatto il gesto dellombrello.

Non sono parole mie!


Federico Bricolo, uno dei parlamentari leghisti culturalmente pi preparati (sic!), nel corso del suo intervento alla Camera dei Deputati nel dibattito sulla fiducia ha esordito con una citazione accennando ai rischi che lUnione Europea divori la sovranit nazionale. Non solo parole mie premetto. Tutti attendono di sapere quale grande pensatore le abbia pronunciate: Sono parole di Umberto Bossi!, ha precisato. Tutta laula esplosa in una clamorosa risata

Sembra essersi definitivamente conclusa la lunga carriera ministeriale dellon.Altero Matteoli. Allinsegna del rinnovamento di cui Lui ed i suoi si sono fatti acuti e convinti sostenitori ha governato in tutti i tre governi presieduti dal Cavaliere. Esattamente dieci lunghi anni di militanza ministeriale, sette al discatero dellambiente e tre larghi a quello delle Infrastrutture che comprendeva i vecchi ministeri dei lavori pubblici, trasporti e marina mercantile. Viene naturale chiedersi quali prestigiosi traguardi abbia fatto raggiungere al paese e per quanto ci riguarda, quali concrete e visibili ripercussioni positive abbia prodotto nella nostra regione ed in particolare lungo la fascia costiera toscana. Il bilancio ci sembra assolutamente negativo specialmente se messo a confronto con i ministri e sottosegretari della stagione democristiana - citiamo lon. Togni, il presidente Gronchi e lon. Primo Lucchesi, per non citare Gianfranco Merli - un parlamentare di grande livello culturale e politico. I quattro esponenti democristiani furono protagonisti, in ogni settore, della rinascita sociale ed economica delle province costiere (Livorno - Pisa - Lucca e Massa). A confronto il bilancio del pluriministro Matteoli si presenta assolutamente misero e sbiadito ed veramente sorprendente che un politico cos potente non sia riuscito a produrre un niente cos clamoroso in tutti questi lunghissimi anni di esercizio del potere. Ci sufficiente ricordare che, nel bel mezzo dello tsunami finanziario ed economico del paese e quando le sorti del governo Berlusconi apparivano ormai irrimediabilmente compromesse, ha avuto lardire ed il coraggio di assicurare glitaliani che il fantomatico ponte sull Stretto di Messina, sarebbe stato comunque costruito malgrado che, dopo i tremendi tagli del ministro Tremonti, fossero stati cancellati tutti i finanziamenti per le cosiddette grandi opere. Non solo ma ha affermato che tale opera non sarebbe costata un euro alle finanze statali perch la megagalittica opera del regime sarebbe stata interamente finanziata dai privati! Nella nostra realt locale non stato capace di assicurare al porto di Livorno i

necessari finanziamenti pi volte assicurati durante i meeting alla Stazione Marittima, non stato in grado di mantenere limpegno, pi volte espresso, della realizzazione delormai mitico lotto zero - il tratto di variante compreso tra Maroccone e Chioma regolarmente cancellato da SAT malgrado gli impegni precedentemente assunti. Con la decisione, rivelatasi errata, della costruzione dei primi quattro chilometri della Tirrenica, progetto cancellato e riproposto attraverso la trasformazione in autostrada dellattuale variante Aurelia, ha concorso a creare risentimenti e proteste da parte dei comuni e delle popolazioni della Bassa val di Cecina, oltre ad essere, oggettivamente responsabile, come accade nel calcio a carico delle societ, della chiusura dellimpianto AGIP in loc. Malandrone, lungo la variante Aurelia - uno dei pi moderni e razionali - i cui dodici dipendenti rimarrannio senza lavoro. Insomma non abbiamo avuto sentore della presenza e potenza di un cos autorevole personaggio nei vari passaggi che hanno caratterizzato e purtroppo cadenzato leconomia del nostro territorio. Durante lagonia del governo Berlusconi, si schierato con i cosiddetti ultras cera anche lex democristiano ministro Rotondi - favorevoli allo scioglimento delle camere ed allindizione immediata di nuve elezioni: una proposta scellerata che avrebbe portato il paese nel baratro. E ormai indicato da tutti gli organi di informazione come uno dei pi rigidi oppositori al governo Monti forse perch, nella prospettiva di un ringiovanimento e rinnovamento della classe dirigente politica, magari punta ancora a ritornare al governo!!! Lo salutiamo senza rimpianto e gli auguriamo una buona pensione ed un lungo periodo di riposo nel suo buon ritiro nel casalese.

Livorno

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Novit allAutorit Portuale

Massimo Provinciali il nuovo Segretario


di Cristina Battaglini

E stato nominato il nuovo segretario dellAutorit Portuale: Massimo Provinciali. Nato a Roma nel 58, ha iniziato nel 1988 la sua attivit professionale allallora Ministero della marina mercantile. Dal 2000 al 2004 stato direttore responsabile in materia di porti; dal 2005 al 2007 direttore generale della navigazione e del trasporto marittimo e interno; dal 2008 al 2009 direttore generale degli affari generali e del personale al Ministero dei trasporti, poi confluito nel Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; ultimo incarico ricoperto al MIT, quello di direttore generale per il trasporto ferroviario. E stato inoltre firmato recentemente a Firenze un accordo tra FS, Regione e Autorit Portuale per far partire i treni direttamente dalla Darsena Toscana. Quaranta milioni di euro, di cui 33 messi a disposizione dalla Regione, andranno

Massimo Provinciali

a rafforzare le infrastrutture sulla Darsena Toscana e per realizzare un collegamento diretto tra il Porto di Livorno e la linea Roma-Genova, lato Pisa. Hanno firmato il protocollo dintesa il presidente della Regione Enrico Rossi, lad di RFI Michele Mario Elia, il presidente dellAutorit Portuale Giuliano Gallanti,

il presidente della Provincia Giorgio Kutuf e lassessore del Comune Bruno Picchi. I lavori dovranno essere terminati entro il 2015, mentre la prima verifica sullo stato dellarte dei lavori avverr entro il mese di marzo 2012. I tempi dovranno essere rispettati per evitare che i fondi , a carico del Programma Operativo Regionale della Toscana, vengano dirottati altrove. Gli altri 7 milioni verranno messi a disposizione da RFI. - E un accordo cruciale per leconomia della Regione - ha detto Rossi. Abbiamo raggiunto un risultato importante dopo mesi di lavoro- ha spiegato Gallanti- che consentir di superare il problema della rottura di carico al Calambrone e creare un collegamento diretto tra Darsena Toscana e rete ferroviaria, in modo che le merci possano raggiungere pi velocemente e con maggiori economie di scala i mercati dellAlta Italia -.

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Il Centro on line
Ricordiamo ai nostri lettori che possibile visionare online o scaricare il nostro periodico visitando il sito internet del circolo:

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Livorno

SCUOLA

In crisi dal 1997


di Mario Lorenzini
La scuola italiana, da dieci anni a questa parte oggetto di esami,verifiche,controlli da parte di pi soggetti sia nazionali che europei che alla fine tracciano diagrammi e stilano giudizi non sempre esaltanti. Le cause di questi giudizi negativi? Il Ministro Gelmini non lunico responsabile. La crisi della scuola italiana ha inizio dal 1997 quando a tutte le scuole,dalla primaria alle secondarie, stata concessa lautonomia scolastica in seguito alla generale riforma della pubblica amministrazione (art.21 legge 59.1997). Che cosa ha determinato lAutonomia concessa a tutte le scuole? Premesso che fino ad allora solo le scuole di indirizzo tecnico avevano lautonomia che comportava la presenza di consiglio di amministrazione e la possibilit di essere proprietario delledificio scolastico (lITI di Livorno era infatti proprietario delledificio), lautonomia del 1997 ha determinato una rivoluzione nella gerarchia scolastica: non pi presidi e direttori didattici ma dirigenti e direttori amministrativi passaggio quasi automatico dopo avere frequentato un corso di aggiornamento dove tutti conseguirono lidoneit, anche i segretari con la licenza media.

Accademia Navale in Festa!


(l.l.) - Un fine anno intenso di grandi eventi per lAccademia Navale, tra i tanti ci preme sottolineare quelli dedicati alle celebrazioni in occasione dei centotrentanni. Lesordio si avuto con la prolusione dellAmmiraglio Comandante Giuseppe Cavo Dragone tenutasi nella sede della Provincia di Livorno su lAccademia Navale, passato presente e futuro. Quindi un concerto di elevato valore artistico con la partecipazione della Fanfara dellAccademia Navale e dellIstituto Musicale Mascagni. E un suggestivo evento, seguitissimo dai cittadini e sicuramente da ripetere per la sua valenza spettacolare, stato la Ritirata, ovvero il rientro degli Allievi dalla franchigia al seguito della Fanfara dellAccademia Navale sul percorso Terrazza Mascagni- Cancello San Jacopo. Linaugurazione dellAnno Accademico 2011-2012 che si svolto il 24 novembre alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate e del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Bruno Branciforte, ha fatto da coronamento preparatorio al Giuramento degli allievi che si svolto sabato 3 dicembre alla presenza del Ministro della Difesa Ammiraglio Giampaolo Di Paola.

Dirigenti e direttori hanno una particolare qualifica che ha comportato un discretto passo avanti nella retribuzione. Tanto per fare un esempio un direttore amministrativo guadagna pi di un docente di liceo. Altra conseguenza: la scomparsa dei provveditori e i provveditorati ridotti nelle loro funzioni. A capo degli Uffici scolastici provinciali - cosi si chiamano oggi - un dirigente scolastico. Lautonomia che cosa ha giovato alla scuola? Ha dovuto gestire i fondi per il funzionamento, dalla nomina del supplente alla tassa dei rifiuti solidi. Sul piano didattico poco o niente. Dopo lautonomia scolastica la modifica del capo della Costituzione (voluta dal centro sinistra) che ha assegnato allente locale - dalla Regione ai Comuni - il compito di organizzare la rete scolastica di competenza. Soppressioni, fusioni, accorpamenti, operazioni prima demandate ai Provevditorati e dove gli Organi collegialli territoriali avevano un certo ruolo ed ora trasferite alla competenza degli assessori regionali, provinciali e comunali. E infine il Ministero affidato alla Gelmini che con le riforme e i tagli ha davvero ridotto la scuola in condizioni pietose. Come possono testimoniare chi nella scuola opera e chi nella scuola cerca di ricevere quegli insegnamenti utili per il loro futuro. E ora?

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Livorno Premiate le ditte storiche e ultracentenarie di Livorno

Economia provinciale: 35 campioni


di Luca Lischi

Trentacinque ditte storiche della provincia di Livorno sono state premiate il 17 novembre in Camera di Commercio. Un giusto tributo a imprese ultra centenarie nei centocinquantanni della nostra Italia e nei duecentodieci anni della Camera di Commercio di Livorno. Non poteva esserci momento migliore che farlo con un gran finale al Teatro Goldoni alla presenza della Banda musicale della Guardia di Finanza, diretta magistralmente dal direttore T. C. Leonardo Laserra Ingrosso e formata da oltre 100 esecutori che sono stati accolti da un numeroso e caloroso pubblico, che ha apprezzato con intensissimi applausi un programma musicale che ha fatto risaltare lItalia, lEuropa e Mascagni. Un momento solenne che ha reso un giusto tributo al nostro paese, a Livorno e alle sue eccellenze artistiche ed economiche. Con orgoglio, e anche con una visibile emozione, le ditte livornesi, nellauditorium della Camera di Commercio si sono succedute per ricevere una stampa del maestro Alberto Fremura e un attestato. Sono state accolte dai saluti del Presidente Roberto Nardi e da quelli del Presidente della Provincia, Giorgio Kutuf, dellAssessore regionale Gianfranco Simoncini e del Prefetto, Domenico Mannino. Kutuf, con commozione, ha ricordato che proprio lui purtroppo ha sancito la chiusura

di una azienda storica di famiglia ed essere di fronte ad imprese solide e lungimiranti da generazioni, alcune ultra centenarie, ci rende fieri e fiduciosi, pur in una situazione economica difficile. Lelenco delle ditte premiate che superano tutte centanni spaziano dallambito portuale, ben sette (Giovanni Vajo dal 1879, Fratelli Neri dal 1905, G. Panessa & C. dal 1909, Pilade Giani dal 1904, U. Del Corona & Scarmigli dal 1874, William Shephered Fanfani dal 1875 e Cesare Fremura dal 1894) a quello tipografico, ben cinque (Grafiche Favillini dal 1886, Salomone Belforte dal 1805, Falossi dal 1883, De Batte Otello dal 1897, Bevenuti & Cavaciocchi dal 1908) a quello fotografico (T. Ciampi del 1898 e lo Studio Enrico Giambruni presente dal 1908). Ed ancora imprese che operano in vari settori, come il commercio di abbigliamento, A. Tanzini dal 1890, la ditta Scali profumeria e cristalleria dal 1903, i fratelli La Comba, elettrodomestici dal 1829, la ditta Graziani, produttrice di candele dal 1805, Oreste Mondanelli, casalinghi e giocattoli dal 1865, la Promar affitto fondi commerciali dal 1908, loStabilimento deiI bagni Paolieri dal 1910, la Tommaso Lomi per la lavorazione marmi dal 1859, lArcelor Mittal per la lavorazione dei metalli dal 1891, la De Micheli & Wassmuth quale agenzia di assicurazioni dal 1881, la Banca cooperativa di Castagneto Carducci dal 1910, banca con servizi bancari per agricoltori. Significativa infine la presenza di imprese storiche operanti nellambito agricolo-alimentare, tra cui un ristorante albergo, Orlandi di Montenero dal 1889, la fattoria La Madonnina del 1908 che coltiva grano duro, lAzienda degli eredi Gaddo della Gherardesca del 1886, dedita alla coltivazione di cereali. Ed ancora LAntico Frantoio Toscano, presente a Bibbona dal 1839 e oggi, guidato da Francesco Peccanti, presenza di qualit nel nostro territorio con oli esportati nel mondo che promuovono positivamente la nostra provincia. E poi due ditte di macellazione carni, una di Collesalvetti, la Giovanni Francia dal 1893 e la Macelleria Frolli di Donoratico dal 1910. E quella con pi anni di attivit tra le premiate, ovvero la Premiata fabbrica di liquori Emilio Borsi di Castagneto Carducci, presente dal 1800 il cui nome ha un legame

importante con Livorno, essendo stata fondata dalla famiglia Borsi che annovera tra i suoi figli il poeta scrittore e patriota Giosu Borsi. Queste ultime quattro ditte, insieme al Consorzio Strada del Vino e dellOlio Costa degli Etruschi, hanno messo in mostra e in degustazione i loro prodotti. Lolio nuovo e il pane toscano, i salumi, ancora lavorati rigorosamente a mano con ricette di antica tradizione, accompagnati dai vini rigorosamente del territorio, rosati, bianchi e rossi, e per finire dolci e liquori artigianali dai sapori antichi e familiari hanno veramente offerto un gustoso riconoscimento alle nostre ditte centenarie, vere eccellenze del territorio e per il territorio. Accanto ai prodotti si sono visti e incontrati volti, giovani e meno giovani, famiglie e comunque persone, entusiaste del loro lavoro, che non hanno nascosto i sacrifici quotidiani, ma anche la soddisfazione del loro costante e assiduo impegno nel portare avanti limpresa dei loro predecessori, padri e madri, nonni e nonne ma anche bisnonni. Sulle vostre facce si sono letti i ricordi e il prezioso tributo ai vostri antenati, noi, in parte, li abbiamo colti e ve ne siamo grati. Conserveremo un bel ricordo del 17 novembre 2011, quello di aver condiviso e assaporato un premio con voi. Un premio che rende ancora pi prezioso il nostro bel territorio.

10 Livorno

Piero Nocchi a Il Centro


di Massimo Cappelli

Incontro con lAssessore ai trasporti e alla logistica della Provincia

A fine Novembre, proseguendo nel programma di incontri organizzato dal nostro Circolo con i rappresentanti delle istituzioni locali,si tenuto un incontro con lAssessore ai trasporti e alla logistica della Provincia di Livorno Piero Nocchi (nella foto). Alla attenta platea lAssessore ha illustrato le aree di competenza evidenziando i principali problemi del momento. Si quindi parlato di trasporto pubblico e della fase di cambiamento che sta attraversando, dopo lannullamento dei finanziamenti a livello nazionale, che comporter una completa revisione dei percorsi mantenendo quelli con utenza pi alta, cercando diverse soluzioni per quelli marginali. I cambiamenti porteranno anche a modifiche societarie con la scomparsa delle aziende locali e la creazione di soggetti operanti su pi vaste aree. Si parlato del porto e dei piani di dragaggio per conferirgli maggiore funzionalit e poter ricevere navi di grandi dimensioni, dei problemi collegati alla struttura degli operatori presenti, spesso pi impegnati in una concorrenza interna che a fare squadra per migliorare la competitivit esterna, nonch della carenza di adeguati collegamenti ferroviari che uniscono il porto ai grandi interporti nazionali.

Altro tema affrontato quello dellautostrada Livorno-Civitavecchia in costruzione, del problema della mobilit dei cittadini abitanti nelle frazioni attraversate dal percorso autostradale ed

anche delle prospettive del lotto zero. Tutti temi di grande attualit che hanno sollevato un ampio dibattito a conferma della utilit di questi incontri.

La struttura inaugurata al Circolo Tennis di via dei Condotti Vecchi

Libertas: 4 campo coperto

Ormai siamo al record. Il centro Libertas Sport, collocato in via dei Condotti Vecchi Porta a Terra, che ha festeggiato i suoi primi venti anni( fu inaugurato nel 1991) dispone ora di ben quattro campi coperti. Il quarto stato inaugurato sabato 12 novembre: in terra rossa con trattamento speciale ed una moquette con strato di terra. Questo centro sportivo si pu giustamente considerare uno dei pi razionali e moderni della Toscana. Dispone di 11 campi,di una palestra ben attrezzata, di un campo per calcetto, sala biliardo, bar e ristorante. Ha quattro maestri: Rachele Bertacchi, David Ciurli, Marzio Martelli, Marco MonnecchiIl presidente Gian Vittorio Casucci, la vicepresidente Arianna Paoletti, i consiglieri Flavio Artioli, Sandro Ciaponi, Walter De Federicis, Stefano Filippi ed Evita Giacomelli, direttore Michele Biagini. Siamo di fronte ad una grossa realt che alimenta il prestigio della citt di Livorno nel settore delle attivit sportive e del tempo libero Il direttore di questo periodico che socio fondatore non pu che esserne orgoglioso.

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Livorno

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Un originale convegno organizzato dalla Fidapa

Passerella di personalit livornesi


di Laura Conforti Benvenuti

Illustre Livorno!: questo il titolo delloriginale convegno che la locale sezione Fidapa, presieduta da Margherita Mazzelli, ha voluto dedicare ad una prima tranche di livornesi insigni di oggi. Capita molto spesso che, per vari motivi, persone di grande talento siano pi note fuori che nella loro citt, la Fidapa con questo tipo di intervento ha inteso ed intende far meglio conoscere ed avvicinare questi protagonisti ai propri concittadini e portali ad esempio ai giovani perch, attraverso le esperienze di ognuno di essi, imparino a perseverare con fermezza e trarre spunto per le loro aspirazioni. Lincontro tenutosi alla Camera di Commercio CCIA, stato organizzato nellambito del tema nazionale FIDAPA Partecipazione e responsabilit per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale ed stato un gradevole alternarsi di personalit che si sono raccontati simpaticamente destando linteresse e il coinvolgimento dei presenti. Dopo i saluti di Margherita Mazzelli (che ha letto i messaggi del presidente Ciampi e del rabbino Toaf) e Roberto Nardi, presidente CCIA, Nicla Capua, promotrice del convegno, livornese doc, nata in piazza Grande il giorno della Festa del Voto, ha introdotto i lavori ed ha affermato che la creativit dei livornesi dovuta al nostro mare ed al libeccio tant che il nostro motto E pluribus gentibus una e che Riccardo Marchi, da troppo tempo dimenticato, era solio dire che da Calambrone a Calafuria Livorno aperta a tutti gli spifferi dellintelligenza del mondo. Ha ricordato gli esordi di Federico Sardelli proprio alla Fidapa ed ha terminato leggendo una poesia su Livorno di Luciano Luisi. Fabio Bertini, professore universitario di storia contemporanea, spiega la sua carriera fin dagli inizi. Diplomato perito industriale a diciotto anni ha iniziato insegnando radiotecnica, in seguito i suoi interessi si sono ampliati: ha conseguito la maturit scientifica e si lau-

reato prima al Magistero, dopo in Lettere. E affermato giornalista e, fra laltro, si dedicato agli studi sul risorgimento ed presidente del Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali. Maria Gloria Giani , laureata in lettere titolare dellomonima agenzia marittima ha perfezionato negli USA gli studi di lettere e di teatro, ha raccontato tutto lamore che ha per suo lavoro analizzandolo sotto vari aspetti. E stata per molti anni presidente di WISTA (Womens Intarnational Shipping & Trading Association), associazione nazionale costituita da donne che lavorano nel settore marittimo. Giorgio Algranti, attore ed ora anche produttore cresciuto in un gruppo che aveva interesse per il teatro cos ha potuto realizzare il suo sogno. Si dichiara molto fortunato perch capitato con Paolo Virz che ha esordito con film di grande successo. Con Carlo Virz, fratello di Paolo, ha prodotto il film I pi grandi di tutti che uscir nella prossima primavera. Anna Laura Bachini, designer grafico, ha studiato grafica a Firenze, ha fatto loperatore didattico a Pisa e l e nata la passione di lavorare in ambito territoriale ed ha portato avanti un progetto mirato alla funzione turistica della citt. Si occupa di grafica e arredi urbani ed interni, siti internet, ecc. con notevole successo. Ha creato borse originali con foto artistiche di Livorno molto ricercate e apprezzate allestero. Stefano Caprina, noto vignettista, ha illustrato il Sodalizio Muschiato fondato, insieme ad amici livornesi Alberto Fremura, Marcello Sardelli, Stefano Caprina, Federico Sardelli, ununione di amici ironici che si propone, con iniziative originali, la diffusione del Volontariato della Satira; ha citato alcuni proverbi e arguti detti in vernacolo livornese che hanno simpaticamente divertito i presenti. Luciano Luisi, scrittore, giornalista,

avrebbe voluto fare lattore, faceva la fila allufficio di collocamento ottenendo due parti: una da comparsa e unaltra da generico, ma fu notato. Giovacchino Forzano gli prepar un contratto, ma fu strappato dal padre. A Parma si volva fare prete, ma era nato per il giornalismo e la televisione. Fece un provino alla RAI e su trecento aspiranti su assunto insieme ad un altro. Non ha mai avuto un autore, allepoca il conduttore doveva inventarsi tutto, e ci era estremamente esaltante. Contemporaneamente pubblicava poesie; damore prima, da qualche anno, invece, narra della vecchiaia, della morte, della ricerca di Dio. Ha deliziato luditorio leggendo con voce commossa alcune sue significative poesie. Marco Marconcini, gi campione mondiale juniores di canottaggio singolo orgoglioso anchegli di essere un livornese doc. Illustra il mondo del remo esalta i mitici Scarronzoni, enchessi pi ricordati allestero. Ha creato una propria societ di canottaggio. Anche la figlia, allenata dal padre, campionessa italiana. Ma lo sport sacrificio ed molto difficile conciliare i duri allenamenti col lavoro. Esprime molto pessimismo in quanto oggi gli atleti non sono pi aiutati come una volta. Federico Maria Sardelli, musicologo, compositore, si occupa di pi attivit contemporaneamente: musicista, direttore dorchestre, pittore, incisore e autore satirico. Ha diretto il suo primo concerto a quattordici anni. Nel 1987 ha fondato lorchestra barocca Modo Antiquo conosciuta in tutto il mondo. A dodici anni sostitu il padre con una scenetta su Livorno Cronaca e guadagn le sue prime 5.000 lire. Adesso fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Cini di Venezia e dal 2007 responsabile del Catalogo Vivaldiano. Ha coordinato con la verve di sempre Lorenzo Greco, professore allUniversit di Pisa e allAccademia Navale di Livorno.

12 A tu per tu con...

Cinque domande a Gianfranco Simoncini, assessore regionale alle

Da un rilancio di Livorno
1) Quali interventi sono stati fatti dalla regione per contrastare la crescente disoccupazione ed in particolare la disoccupazione giovanile? Ormai da anni la Regione ha messo in campo interventi per contrastare la disoccupazione e, in particolare, per favorire lingresso nel mercato del lavoro delle fasce deboli, come le donne e i giovani che sono particolarmente penalizzati dalla crisi. Da giugno sono operative le nuove misure, che prevedono incentivi per lassunzione a tempo indeterminato, a tempo pieno o parziale, di donne over 30, di giovani laureati e dottori di ricerca, di lavoratori provenienti da liste di mobilit, di disoccupati prossimi alla pensione, o ancora per la stabilizzazione di precari, la proroga di contratti a tempo determinato o la trasformazione di contratti di collaborazione. Fra gli interventi ci sono misure mirate per favorire loccupazione giovanile e contrastare forme di sfruttamento e precariato, come la possibilit di incentivare assunzioni di dottori in ricerca. A questo puntano anche le nuove norme sui tirocini, con la Carta dei tirocini di qualit, che si propongono di far tornare questo strumento alle originarie finalit formative e che troveranno posto in una legge ad hoc che stiamo preparando. Entro dicembre sar inoltre operativa la nuova legge per limprenditoria giovanile e femminile che finanziamo per circa 15 milioni di euro. Sul fronte della tenuta sociale non va dimenticato lintervento per la cassa integrazione e la mobilit in deroga e il costante impegno sulle vertenze per le aziende in crisi, che vede la Regione come interlocutore di parti sociali e istituzioni. 2) Quale latteggiamento della Regione verso la costituzione di societ pubblico-private nel campo dei servizi? Sono viste come una opportunit imprenditoriale od una semplice razionalizzazione del settore? Nel PRS abbiamo delineato un procescos come per lacqua e i trasporti, si sta lavorando - di concerto con i Comuni che, su questo, sono interlocutori ineludibili - ad una riforma che ne render unitaria la gestione. Ma non tutto. Con la legge 35 sui poteri sostitutivi, approvata di recente, la Regione si assunta le proprie responsabilit per gli interventi sulle grandi opere di carattere strategico, consentendone cos il completamento e la realizzazione di investimenti importanti nei settori delle infrastrutture, dellenergia, dellambiente. 3) Esiste un piano di rilancio della economia toscana? Se si, quale? Tutte le misure che mettiamo in campo, in questi anni contrassegnati dalla crisi, hanno un duplice intento: quello di fronteggiare lemergenza e consentire la tenuta sociale del sistema e, nel contempo, di dare alle nostre imprese strumenti per migliorare la propria competitivit, per rinnovarsi e innovare, per mettersi in rete e sopperire alle piccole dimensioni. In altre parole, per crescere. Il lavoro e lo sviluppo sono la priorit di questa legislatura, priorit che intendiamo raggiungere attraverso il consolidamento e il rilancio del sistema manifatturiero, puntando su eccellenza, qualit ed innovazione. Il Piano regionale di sviluppo 2011-15 il principale documento programmatico per le nostre politiche, che puntano sullattrazione di nuovi insediamenti produttivi in Toscana anche con lo snellimento procedurale, al supporto ai settori strategici della nostra economia e a sostenere il riposizionamento competitivo del nostro sistema di imprese. Se il PRS la cornice, il Programma regionale di sviluppo economico (PRSE)e il piano di indirizzo della Legge 32 per istruzione, formazione, orientamento e lavoro (PIGI) ai quali stiamo lavorando in queste settimane e che approveremo entro lanno, declinano questi obiettivi in maniera par

Gianfranco Simoncini nato il 4 gennaio 1958 a Rosignano Marittimo. Nel 1990 stato eletto sindaco di Rosignano Marittimo, incarico che ha ricoperto fino al 2004. Quindi divenuto assessore alla Regione Toscana.

so di razionalizzazione dei servizi che stiamo attuando, nella convinzione che i servizi debbano essere parte integrante di un sistema e che debbano quindi cooperare a rendere questo sistema pi competitivo nel suo complesso. Come? Facendoli diventare pi efficienti e razionali, eliminando frammentazioni, sprechi e localismi, mantenendoli saldamente in mano pubblica ma aprendoli anche allapporto di capitali privati. E una strada sulla quale ci spingono anche i tagli e lassenza di una politica economica da parte del governo. Siamo convinti, e in questottica stiamo gi concretamente lavorando, che la gestione e la programmazione dei servizi devono essere a livello regionale, perch non possibile presentarsi in ordine sparso nella competizione che si gioca, ormai, su scala mondiale. Va in questa direzione, ad esempio, leliminazione delle Apt, la gara unica per il trasporto regionale, la proposta di riordino degli Ato di cui si cominciato a discutere in consiglio regionale. Anche per i rifiuti,

A tu per tu con...

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passa la crescita della Toscana


ticolareggiata nei diversi ambiti dintervento, delineando con puntualit gli strumenti operativi. In tale direzione andr anche la legge per la competitivit delle imprese che dovrebbe essere approvata dal Consiglio Regionale entro la fine dellanno. Altrettanto importanti, per qualificare e valorizzare il sistema produttivo, linvestimento in capitale umano. E un compito che ci siamo assegnati e che portiamo avanti accanto a quello, indispensabile per la tenuta sociale, del cofinanziamento degli ammortizzatori sociali. Vorrei inoltre sottolineare che in Toscana, dove i tagli imposti dalla manovra del governo si aggireranno, per il 2012, sui 500 milioni di euro e dove gli effetti del Patto di stabilit riducono ulteriormente la capacit complessiva di spesa con effetti depressivi sulleconomia , si invece scelto di andare comunque avanti sulla strada del sostegno allo sviluppo senza tagliare un solo euro per gli interventi a sostegno di imprese e occupazione. Per trovare le risorse abbiamo avviato una politica di razionalizzazione e qualificazione della spesa, rimodulando le risorse provenienti dai fondi europei FESR e FSE e anche quelle del nazionale FAS, concentrandole sugli aiuti al sistema economico e sugli ammortizzatori sociali, sulloccupazione e sullautonomia dei giovani e rimettendoli in linea con fondi nazionali come il Fri (fondo ricerca e innovazione). Grazie queste risorse metteremo in campo iniziative per attrarre investimenti. Quanto ai settori portanti delleconomia regionale, il PRS prevede di sostenerli con progetti mirati concertati con il territorio, oltre che con il potenziamento delle politiche per linnovazione e il trasferimento tecnologico che hanno visto nellultimo anno la nascita e il finanziamento di 12 poli dellinnovazione regionali e la creazione di 5 distretti tecnologici. Fra le iniziative messe in campo anche gli incentivi alla creazione di reti fra imprese che rispondono ai problemi di crescita dimensionale del tessuto produttivo toscano, fatto per oltre il 95% di piccole e piccolissime imprese. Si affiancano agli incentivi a sostegno dellinternazionalizzazione, al rifinanziamento ormai prossimo del fondo rotativo per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato con circa 60 milioni, al bando per la ricerca e lo sviluppo che metter 140 milioni a disposizione delle imprese, di cui 100 per grandi progetti e 40 per progetti minori, in cui saranno privilegiate le reti di imprese. 4) Quali iniziative sono state prese per favorire la green economy? E qual limpegno per la raccolta differenziata e il riciclaggio? Lo sviluppo della green economy una delle linee direttrici su cui si muove il PRS. In concreto la Regione ha stimolato la nascita di un distretto tecnologico delle energie rinnovabili e della green economy, che ha gi censito 150 imprese che lavorano sul fronte della produzione di energie verdi. E una realt che sta sviluppando nuove progettualit, per favorire un nuovo modello di sviluppo e offrire nuove prospettive occupazionali, particolarmente preziose in una fase di crisi come lattuale. In particolare la Toscana ha scelto di puntare sulle energie rinnovabili, facendo propria la sfida europea del risparmio energetico e dellefficienza. Con il distretto si scelto di creare un network che favorisca lincontro fra aziende e ricerca e sviluppi filiere di imprese attorno a determinati settori, come ad esempio la geotermia. Quanto alla raccolta differenziata, la Regione promuove lincremento della raccolta e i risultati, anche se non raggiungono gli obiettivi europei, sono positivi, con una crescita costante dei volumi. Ma accanto alla promozione della raccolta cerchiamo, con varie iniziative in corso, di potenziare e incentivare il recupero e il riuso di vetro e materie plastiche a fini industriali. 5) Ed infine cresce la preoccupazione per lo stato di crisi delleconomia della citt di Livorno e della intera provincia? Effettivamente la realt livornese, in particolare la realt industriale, appare pi critica rispetto 1a quella delle altre province toscane. Il tessuto industriale livornese vede una forte presenza di imprese del settore automotive, un settore particolarmente colpito dalla crisi che ha avuto inevitabili ripercussioni su un territorio ancora segnato dal processo di deindustrializzazione avvenuto nel precedente decennio e dal ridimensionamento della siderurgia che vede comunque in Piombino uno dei principali poli a livello europeo. Lattenzione alla realt livornese da parte della Regione parte dalla considerazione che il suo rilancio costituisca una grande opportunit per leconomia dellintera Toscana. Livorno, con le sue infrastrutture portuali, rappresenta un ponte verso lEuropa e gli altri continenti ed il principale punto di accesso via mare per la Toscana e il resto dItalia. La costa livornese ha una posizione di rilievo anche sul fronte energetico, destinata ad accrescersi anche a fronte di alcune scelte operate dalla Regione, mentre in crescita anche per quanto riguarda il turismo. Per questo lavoriamo per il potenziamento del porto, cos come stiamo intervenendo in concreto per consolidare la presenza industriale e rilanciare il settore della componentistica auto. Fra le iniziative pi recenti, citiamo lOsservatorio per la componentistica, il finanziamento di progetti strategici di alcune grandi aziende come De Tomaso, Trw, Wass, i protocolli dintesa per Lucchini, Dalmine e il rafforzamento della siderurgia. Non tutto. Nel piano regionale di sviluppo sono programmati diversi Piano integrati che hanno una diretta attinenza con larea livornese. Da un rilancio di Livorno passa la crescita della Toscana.

Attivit produttive, lavoro e formazione

14 Livorno Sar inaugurata Venerd 17


Eccezionale concerto al Goldoni con la banda musicale della G.d.F.

Grazie Presidente!
Biblioteca dellArbitrato
In attuazione di uno dei suoi obiettivi pluriennali, la Camera di Commercio di Livorno ha promosso la costituzione di una Biblioteca specializzata nellArbitrato, per fornire alla comunit degli studiosi e dei professionisti un luogo e gli strumenti di lettura e di consultazione per la ricerca scientifi ca, per laggiornamento e per la promozionedella soluzione arbitrale delle controversie, come rapido ed efficiente mezzo di defl azione del contenzioso civile e commerciale. Nellesatta ricorrenza del 210 anniversario dellistituzione della Camera di Commercio livornese, grazie al determinante supporto dei membri del Consiglio della Camera Arbitrale qui istituita, inaugura sabato 17 dicembre la Biblioteca dellArbitrato, formata da un nucleo, in costante evoluzione, di opere storiche e di diritto attuale, nazionale ed europeo, comprendente le voci pi rare di una singolare e settoriale bibliografi a, che sin qui stato possibile raccogliere con una paziente e tempestiva opera di reperimento sul mercato nazionale ed internazionale. Nelloccasione, la Biblioteca presenta un fondo giuridico di oltre mille volumi, generosamente donato dagli Eredi del Dott. Angelo Antuofermo, Alto Magistrato scomparso nel 2009, tuttora ricordato anche come instancabile promotore di innumerevoli iniziative scientifi co-giuridiche. Il Fondo, che raccoglie volumi di eterogenea e pi generale portata, costituisce un interessante e necessario complemento di base e di approfondimento storico, spaziando temporalmente dalla fine del diciannovesimo secolo alle epoche pi recenti. La Biblioteca dellArbitrato, quindi - con la sua sede collocata nella Sala del Veliero e nellintegrazione con la storica Biblioteca G. Garzelli - guarda ad un futuro aperto allinnovazione e conferma la sensibilit che lIstituzione camerale livornese ha mostrato nel perseguire la fondamentale funzione di promotrice dellimpresa e del territorio. PROGRAMMA Ore 11.00: Saluti di benvenuto: Roberto Nardi, Presidente; Dott. Pierluigi Giuntoli Segr. Generale. Ore 11.15: Interventi: Prof. Francesco Paolo LuisoDocente di Diritto processuale civile; Prof. Francesco Bosetti Docente di Diritto privato, Accademia Navale. Ore 11.45: Visita guidata alla Biblioteca dellArbitrato e alla Biblioteca Giorgio Garzelli Ore12.00: Aperitivo in Biblioteca

Gioved 17 u.s. il teatro Goldoni ha vissuto una serata di alto livello. Un eccezionale concerto di musica operistica (brani di Verdi e Mascagni) nella prima parte e musiche da film (Ennio Morricono e Nino Rota) nella seconda: grande protagonista la banda musicale della Guardia di Finanza che ha sollevato lentusiasmo del pubblico del Goldoni completamente esaurito. Questo exploit lo dobbiamo ancora una volta il Presidente della Camera di Commercio Roberto Nardi (nella foto) che ormai, da tempo, rappresenta una specie di ancora di salvataggio per la nostra citt che certamente non sta attraversando momenti esaltanti per i tanti, troppi problemi irrisolti. Del resto i livornesi dotati non brillano purtroppo per disponibilit nei confronti della loro citt. La nostra non vuole essere una manifestazione di piaggeria ma solo il riconoscimento per il ruolo importante, in ogni campo di attivit, che la Camera di Commercio sta portando avanti nellinteresse della citt e dellintera provincia. N pi n meno con quanto accaduto con lAccademia Navale durante il mandato dellammiraglio Pier Luigi Rosati (ora a Roma dove ricopre limportante incarico di Vicedirettore Generale del personale difesa), che ha avuto il grande merito di aprire e di coinvolgere la gloriosa Accademia Navale negli avvenimenti che hanno caratterizzato Livorno in questi ultimi due anni: una linea di tendenza che, ci auguriamo, venga portata avanti anche dal nuovo comandante al quale rinnoviamo la nostra stima e simpatia.

1801>2011>> 210 anniversario CAMERA DI COMMERCIO DI LIVORNO BIBLIOTECA GIORGIO GARZELLI

La Biblioteca dellarbitrato e il fondo Angelo Antuofermo


INAUGURAZIONE
SABATO 17 DICEMBRE 2011, ore 11 Sede camerale, Piazza del Municipio, 48 - Livorno
La Camera di Commercio di Livorno inaugura una Biblioteca specializzata nellArbitrato, diretta a fornire a studiosi e professionisti strumenti di lettura e di consultazione per la ricerca scientifica, laggiornamento e la promozione della soluzione arbitrale delle controversie. La Biblioteca dellArbitrato parte della pi ampia Biblioteca camerale Giorgio Garzelli, interamente informatizzata. La data di sabato ricorda quella di 210 anni fa: il 17 dicembre 1801 con decreto di Ludovico di Borbone Parma fu istituita la Camera di Commercio di Livorno.

Livorno E stato eletto allunanimit al termine del congresso provinciale UDC

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Luigi Coppola, segretario


di Roberto Olivato

Dopo anni di travagliate vicende, lUdc livornese ha clebrato il suo Congresso provinciale sabato 26, presso la sala riunioni della circoscrizione cinque per tornare ad essere presenza importante nella politica della nostra provincia. Il Congresso presieduto dallon. Francesco Bosi, oltre ad una grande partecipazione di pubblico come non si vedeva da anni ha visto anche la presenza dei rappresentanti delle istituzioni cittadine e dei segretari di molti partiti a riprova dellinteresse che in questo momento circonda lUnione di Centro. Hanno portato il loro saluto: il sindaco Alessandro Cosimi, il presidente della provincia Giorgio Kutufa, lex sindaco Lamberti, il consigliere Cannito di Citt Diversa, lavv. Batini di Alleanza per litalia, i segretari del PD Di Filicaia e Fabiani. Particolarmente rilevanti gli interventi del coordinatore regionale Lorenzo Zirri, dellavvocato Renato Luparini, membro livornese del consiglio regionale Udc, di Salvatore Capuozzo consigliere comunale, di Marco Landi consigliere provinciale , di Paola Mancuso sindaco UDC di Rio Marina, del presidente Provinciale Roberto Marini consigliere a Portoferraio, tutti, come pure quelli, numerosi, degli iscritti intervenuti finalizzati ad rafforzare la linea politica attuale di autonomia e di

forte critica al bipolarismo. Particolarmente sentita anche lesigenza di rinnovare il partito sia nellimmagine che nella classe dirigente puntando ad un maggior radicamento sul territorio. Al termine dellincontro, il congresso ha eletto allunanimit segretario provinciale Luigi Coppola, attuale coordinatore provinciale e consigliere comunale a Piombino che, accettando, si impegnato ad affrontare i molteplici nella nostra provincia con proposte concrete. Non bisogna disperdere - ha detto - il senso di abnegazione e di attaccamento di molti amici che ci ha permesso di ricostruire il partito sul nostro territorio, per dare una risposta ed una possibilit di

Luigi Coppola

serio impegno politico ai giovani, ai cattolici e a tutti i moderati.

Santa Giulia: anche una Birra da primato rigorosamente labronica!


(Luca Lischi) - Primo anniversario del PiccoloBirrificio Clandestino. L11 dicembre 2011 compie un anno di attivit e il bilancio da oscar con la vincita del primo premio dellUnionbirrai a Rimini come miglior birra artigianale 2011, in una gara con 386 tipi di birre, nella quale si imposta la Santa Giulia. Un tributo a Livorno dal momento che tutte le birre prodotte nella valle del labrone portano nomi legati al gergo livornese e alla citt labronica. Una conferma che chi lavora puntando alla qualit, anche in momenti di crisi economica, i successi non mancano. Livorno ai vertici per la produzione di Birra, quella artigianale, con appena 15.000 litri prodotti. E dall11 dicembre un nuovo laboratorio permetter di allargare la produzione per rispondere ad un mercato che non risente crisi per prodotti di eccellenza. Del resto il Piccolo Birrificio ha rimesso in moto una tradizione della nostra citt. Gi nel 1838 erano presenti due fabbriche di birra che nel 1886 salgono a tre. Al censimento del 1861, tra le professioni censite spiccano ben 16 birraiNel 1911 tra le principali industrie esistenti, come si evince dallesaustivo studio di Marchi e Canessa sui Duecento anni della Camera di Commercio nella storia di Livorno del 2001, figurava anche lo stabilimento dei fratelli De Giacomi con sale dedite allimbottigliamento della birra. Un plauso doppio al Birrificio Clandestino che ha riportato alla luce una tradizione storica legata al nostro territorio con birre da bere ad occhi chiusi. Ed occhi aperti per questo gruppo di imprenditori che hanno messo lattenzione al sociale come un punto fermo della loro attivit. In un clima di simpatia sarete accolti nel pub di via Solferino 69 a Livorno e ne rimarrete affascinati, non solo per le birre!

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Rosignano

Ci pensi Armunia a risistemare il Parco del Castello

In tempi di crisi anche gli artisti devono fare piccoli sacrifici


di Jacopo Pizzi Allinizio degli anni 80 il Castello Pasquini, che versava in uno stato di abbandono totale, venne acquistato dallamministrazione comunale, che lo ha adibito a centro culturale e che ne ha cominciato i lavori di ristrutturazione. Sporcizia e degrado regnano incontrastate nel parco del Castello, mentre la piazzetta situata sul retro della Virgola (a due passi dal centro del paese) e il parco giochi poco pi in l, mostrano i segni del tempo. Ma il viale che dalla Piazza della Vittoria arriva al Castello il vero indice del decadimento: dove prima cerano statue e aiuole fiorite, adesso si possono scorgere solo erbacce. LAmministrazione comunale, denunciando carenze finanziarie legate anche al famoso patto di stabilit, non in grado di assicurare la completa manutenzione del complesso. Anche altri Comuni devono rispettare il patto di stabilit, ma le condizioni dei loro parchi sono nettamente migliori a quelli di Castiglioncello (oltre al caso appena citato, si pensi alla Pineta Marradi). Pensiamo che Armunia, che ha la gestione del Castello Pasquini (vi organizza spettacoli e manifestazioni ed anche matrimoni col rito civile) e che riceve ogni anno importanti finanziamenti dal Comune, possa provvedere direttamente alla manutenzione di parchi e giardini.

Pro Loco e... pensionati (quelli della panchina)


Molto spesso ci lamentiamo per il disinteresse o il menefreghismo dei cittadini che rimandano alle Istituzioni (Comune, Provincia) lattuazione di opere, anche minori. Quello che invece accaduto a Rosignano Marittimo costituisce una lodevole inversione di tendenza e fa ben sperare che lesempio sia seguito anche in altre localit. La Pro Loco, ben diretta da Silvia Giorgerini presidente e da Gabriele DAvino vice, ha adottato le aiuole di piazza Giosu Carducci sistemandole in maniera dignitosa con un tappeto erboso arricchito di piante ornamentali che viene manutenzionato da un gruppo di pensionati tra cui quelli ormai celebri della panchina. La Pro Loco ha poi addobbato le piante collocate sulla piazza con elegante e sobria illuminazione natalizia. Complimenti ed un bravo a tutti.

Presepe vivente, 24 edizione


Il Presepe vivente, giunto alla sua ventiquattresima edizione, si svolger, nel suggestivo ambiente delle vie delantica Rosignano (Via Cesare Battisti- il Poggio -il Castello) sabato 24 dicembre con inizio alle ore 20,30 e luned 26 a partire dalle ore 15.

La Carta: Enzo Lorenzetti, neo presidente


Nel corso dellassemblea svoltasi lo scorso mese si proceduto alla elezioni del Presidente e del Consiglio Direttivo del Club La Carta . Nuovo presidente il geom. Enzo Lorenzetti, vice Vincenzo Pizzo, segretario Antonio Musti, consiglieri Dino Balzini, Susanna Cinti, Enrico Dello Sbarba,Roberto Torsella. Consiglieri supplenti: Francescalberto De Bari, e Luciano Masotti: Collegio Probiviri: Fabio Becuzzi, Luciano Fedi e Alberto Niccolini. Nei prossimi giorni saranno distribuiti gli incarichi e definito il programma sociale per il 2012.

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Agente generale

VITTORIO ANTOLA

attualit

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I Cooperatori Paolini di Livorno ad Assisi

Pellegrini della Pace, pellegrini della Verit


Mai pi violenza! M ai pi guerra! Mai pi terrorismo! I nome di Dio ogni religione porti sulla terra Giustizia e Pace,Perdono e Vita, Amen. Queste espressioni di impegno per la Pace di Benedetto XVI, hanno concluso la Giornata che 25 anni dopo la prima, voluta da Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986, ha visto la presenza di uomini e donne di buona volont, radunarsi davanti alla Basilica Superiore per rinnovare solennemente limpegno per la pace. Alcuni Cooperatori Paolini di Livorno, si sono voluti unire a questo impegno che diversamente dalle altre volte, non stato un semplice ritrovarsi, ma stato, durante la giornata, un muoversi insieme, un camminare dal basso verso lalto. Per chi ha vissuto questa giornata, si potuto rendere conto che il peregrinare stato il tema dominante, contrariamente alla prima volta, dove si era dato maggior risalto al pregare insieme. Forse per evidenziare la fatica di un impegno per collaborare a far si che la pace, la non violenza, la giustizia, possano finalmente avere il sopravvento in questa terra piena di conflitti, dove anche il creato chiede che venga ristabilito quellequilibrio che luomo ha rotto solamente per soddisfare i propri bisogni. I Cooperatori, confusi tra i rappresentanti delle Religioni e i numerosi giovani che hanno peregrinato da S. Maria degli Angeli fino ai piedi della Basilica Superiore, si sono uniti nel silenzio della piazza, a far proprie le dichiarazioni di impegno per la Pace che ciascuno pronunciava. Significativa stata anche la dichiarazione pronunciata dal prof. Guillermo Hurtado, dal Messico, in rappresentanza dei non credenti che per la prima volta partecipavano a questo tipo di incontri: Noi umanisti laici in dialogo con i credenti, ci impegniamo con tutti gli uomini e delle donne di buona volont, a costruire un mondo nuovo, in cui il rispetto della dignit di ogni uomo, delle sue aspirazioni interiori, come pure della libert di agire in forza delle proprie convinzioni, sia alla base della vita sociale. Dedichiamo ogni sforzo affinch credenti e non credenti, nella fiducia reciproca, la ricerca comune della verit, della giustizia e della pace. Un magnifico esemplare di rosa La consegna delle lampade ai delegati segno del dialogo e della conoscenza, dove emerso che ci che divide solo lesteriorit e non linteriorit e la spiritualit. In quei momenti i Cooperatori hanno provato intensamente quelli che sono stati gli atteggiamenti di Paolo Apostolo. Apparentemente Paolo potrebbe essere considerato un uomo forte, combattivo, ma lunica sua arma fu lannuncio di Ges Cristo Crocifisso e la sua predicazione, fu volta a portare il messaggio di riconciliazione e di pace del Vangelo, spendendo ogni sua energia per farlo risuonare fino ai confini della terra. Non ha cercato una vita comoda e tranquilla, lontana dalle difficolt, ma si consumato per il Vangelo, dando se stesso senza riserva. I Paolini come lui, possano essere annunciatori di Pace e di Verit, pellegrini nel quotidiano, perch partendo dalla propria volont di essere lievito nella societ in cui sono radicati; il dialogo, non solo con i credenti ma con tutti gli uomini di buona volont, possa dare luogo alla speranza di un futuro di pace.
Monica Cuzzocrea

La monaca induista.

perch la luce della pace illumini tutto il mondo, stato il momento conclusivo di questa intensa giornata. Dopo cena, in ambito non ufficiale, che poi il tessuto sul quale si costruisce e si semina il dialogo, hanno incontrato alcuni monaci della comunit di Bose, e alcuni monaci e monache della comunit Induista che hanno il loro monastero a Savona, unico in Italia. E stato un confronto nel

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18 attualit Si svolta nei giorni scorsi la III edizione nella splendida cornice di Villa Ginori di Cecina

Forum Toscana, gran successo


di Maurizio Piccirillo Grande successo di pubblico ha riscosso la III edizione del Forum della Toscana che si svolto il 18, 19 e 20 novembre scorso nella splendida cornice di Villa Ginori a Cecina Mare. Il Forum di questanno ha offerto una particolare visione su alcuni settori di grande rilevanza. Ispirato alla Green Economy, un intelligente e lungimirante sistema bancario da sempre vicino al territorio, alte tecnologie che fanno il vanto della Toscana e una enogastronomia di alta qualit, espressione della cultura toscana, che richiama un turismo da tutto il mondo. La manifestazione stata un momento dincontro, unoccasione per dibattiti, confronti, condivisioni al fine di evidenziare alcuni protagonisti della qualit e creativit toscana: innovazione tecnologica, imprenditoria, banche, i porti, confederazioni del lavoro, professionisti, ricercatori universitari. Tra le innumerevoli iniziative di questanno vi stata una tavola rotonda Il Distretto del Benessere tra paesaggio, innovazione, tradizione alla quale hanno partecipato prestigiosi architetti italiani e stranieri che hanno analizzato il tema della realizzazione del Distretto del Benessere. Questo tema stato trattato tenendo presente la bellezza dei luoghi, la ricchezza del patrimonio storico e culturale ma anche la valorizzazione del capitale umano, e di quei mestieri e professionalit che hanno reso grande nel mondo il Made in Italy come espressione di quella identit culturale sinonimo di alta qualit. Durante i tre giorni stata presa attentamente in esame anche la crisi finanziaria globale in cui rigore e crescita sembrano non poter convivere. Malgrado la crisi investa lEuropa tutta e non solo, il Forum ha messo in evidenza quelle realt che operano positivamente e riescono a produrre lavoro con un fatturato oltremodo positivo e assunzioni in continuo aumento nel rispetto dellambiente. A questo scopo stato indetto il Premio Forum Toscana Imprese che ha offerto un riconoscimento al fine di mettere in luce alcune importanti realt toscane. Sono state, inoltre, prese in esame le professioni, alla luce dei nuovi regolamenti e dei nuovi provvedimenti/normative che modificheranno, non poco, lattivit dei professionisti. Le Confederazioni del lavoro hanno fatto sentire la loro voce ponendo in risalto le difficolt che attualmente ostacolano la crescita e lo sviluppo, ma al contempo le stesse Confederazioni offriranno nuove, fattive proposte per sormontare il momento di crisi. Tutto questo stato illustrato nel giorno di sabato 19 novembre nel Workshop Economia e professioni: oggi e domani?. Novit di questanno stato il 1 Salone Nazionale della Comunicazione del Libro al quale hanno aderito Case Editrici provenienti da tutta Italia, realt editoriali che si occupano prevalentemente dei nuovi mezzi tecnologici per leditoria e la stampa on-line e che hanno presentato le loro ultime pubblicazioni. Le presentazioni di libri si sono succedute nelle tre giornate ed hanno visto un buon successo di pubblico. Tra queste dobbiamo senza dubbio citare leconomista Andrea Nacci intervistato da Vania Partilora, Presidente dellEnte organizzatore, Punto dIncontro, e lincontro-dibattito Comunicazione e sistemi emergenti: riflessione sul paradigma generativo della comunicazione; durante il quale stato presentato il volume La Comunicazione generativa del Prof. Luca Toschi con il Dott. Dario Orzali e il giornalista del Tirreno Andrea Rocchi. Ma le novit editoriali presentate hanno riguardato vari campi della cultura, come larte, la saggistica, la narrativa e la poesia. Un occhio di riguardo da parte dellorganizzazione stato rivolto al mondo dei bambini e dei giovani. Tra le iniziative segnaliamo quella ideata dal Prof. Lumini Leggere fa crescere, una performance che ha avuto come protagonisti gli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado Galileo Galilei di San Pietro in Palazzi e lo spettacolo di fiabe e filastrocche Gufobuffo. Durante le serate poi, hanno trovato spazio il teatro del regista ed attore fiorentino Giovanni Micoli e la musica con il concerto del gruppo RocknRoll The Di Maggio Connection e il Coretto dei pinguini di Volterra. Ha concluso il Forum il coro Vadarmonia diretto dal M Caterina Luti e con il Tenore Massimo Gentili. Inoltre, non mancata lArte contemporanea e la fotografia con le mostre del M Pierluigi Bovone, dal titolo Futuro Anteriore e del fotografo italo-americano Sandro Michahelles La Toscana al Positivo.

A Rosignano una voce fuori dal coro ora c:

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Cultura

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A palazzo Gondi di Firenze

Lezione di decorazione floreale


di Silvia Menicagli La marchesa Vittoria Gondi mi precede per lo scalone monumentale fino allultimo piano del palazzo, un po di affanno per i numerosi scalini, per la relazione appena terminata e per la fatica di portare tutto il materiale da composizione dal parcheggio di via Ghibellina fino al primo piano di palazzo Gondi dove arrivo peraltro in ritardo, persa nei sensi unici e nelle ztl di Firene ( ho oltrepassato 3 telecamere). Mi apre la porta della sua camera da letto, quel po di fiato rimasto, si blocca nei polmoni. La vista spettacolare, su quattro lati della stanza, tre sono a vetri e locchio si perde a volo duccello sul palazzo del Tribunale, palazzo Vecchio e la cupola del Brunelleschi, ho la storia davanti non so cosa dire, soltanto: -Ma come fa a dormire?. In breve mi racconta la storia della fastosa dimora; il palazzo, tra i pi importanti del centro storico fiorentino, nasce dallincarico conferito nel 1490 a Giuliano da Sangallo dal ricco mercante Giuliano di Lionardo Gondi che, in questarea, aveva negli anni precedenti acquistato varie case. il palazzo si presentava su tre piani distribuiti per sei assi, con due portoni. Alcuni lavori vennero affidati alla fine del Seicento allarchitetto Antonio Maria Ferri (1686), a interessare comunque solo la parte posteriore delledificio, in particolare tesi a definire nuove scuderie e un nuovo quartiere con una ricca alcova, realizzata tra il 1710 e il 1711 in occasione del matrimonio tra Angiolo Gondi e Elisabetta Cerretani arricchita da interventi dei pittori Matteo Bonechi e Lorenzo Del Moro e con stucchi di Giovanni Battista Ciceri. Era esattamente quella alcova, la camera da letto in cui mi trovavo, mi sentivo un ospite scomodo, quante sensazioni, quante emozioni, pianti, risa, grida, tradimenti hanno assorbito quelle mura ed io ero li in attesa di captarle di riaverle in dietro. Pensare che Leonardo da Vinci abitava in una delle case distrutte per ampliare il palazzo e si dice che proprio qui avesse dipinto La Gioconda, troppe emozioni La marchesa prosegue col suo racconto; negli anni di Firenze capitale, al fine di allargare via de Gondi, vennero espropriate alcune case di propriet della famiglia alla quale, tuttavia, venne concessa la possibilit di intervenire su questo lato per conferire nuova e diversa monumentalit alla propria residenza e, se vogliamo, di portare a compimento lopera iniziata dallavo Giuliano. Il fianco sinistro del palazzo fu cos aggiunto da Giuseppe Poggi tra il 1870 e il 1874. Ed ora possiamo passare al primo piano per laperitivo, ci invita la marchesa. Raggiungiamo la sala e finisco cos il mio stordimento con tartine allanatra e melagrana e del buon vino. Giornata da ricordare, cos come da ricordare stato fare lezione nella sala monumentale del camino disegnato dal Sangallo, sotto gli occhi attenti delle signore del Garden Club fiorentino e degli anneriti avi che mi squadravano dallalto delle pareti. La lezione era piaciuta, io e la mia collega maestra di decorazione floreale eravamo state invitate per fare una lezione- dimostrazione, di come si possa utilizzare la melagrana in composizione. Dopo aver raccontato storia, botanica e applicazioni terapeutiche della melagrana oltre alla sua enorme simbologia classica e presenza nelliconografia pittorica, abbiamo realizzato un opera floreale ciascuna di noi. Dopo vari saluti, ringraziamenti, stret-

te di mano e scambi di indirizzi, prendiamo commiato dalla marchesa io, la mia amica ed il consiglio per intero del Garden Club labronico. Scendendo la scalinata, di nuovo carica di borse, sacche, e fiori avanzati e di nuovo in affanno, mi soffermo ad osservare il cortile centrale del piano terra, un porticato su quattro lati con colonne corinzie, dove si trova al centro una fontana seicentesca, che sfrutta lacqua proveniente dal Giardino di Boboli che alimenta anche la Fontana del Nettuno. Che esperienza, penso tra me e me! Sto per uscire dal portone, mi volto e do lultima occhiata, mi fa cenno di un saluto il maggiordomo in livrea e da sotto il porticato il viso di una statua togata di epoca romana che sogghigna compiaciuta.

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Cultura

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Interessante incontro presso la Chiesa di via della Madonna

Gli Armeni a Livorno


di Marisa Speranza
Questo un incontro importante, ha esordito il prof. Giangiacomo Panessa, console di Grecia, presentando, presso laffollatissima Chiesa degli Armeni, di cui rappresentante, il romanzo di Massimo Ghelardi: Il mercante armeno (Soc. Editrice Fiorentina). Il professore ha evocato lo spirito che animava la Livorno del Seicento, quando nascevano i consolati per rappresentare le varie Nazioni e la citt labronica era un faro di civilt. Ben diversa la situazione attuale (qui c carenza di ascolto) che richiederebbe valide proposte culturali: Livorno pu fare squadra se fa sinergia con la sua storia, ha concluso Panessa, plaudendo alliniziativa promossa dallAssociazione Guide Storiche di Livorno e sostenuta anche dal Circolo culturale Il Centro. A coordinare gli interventi, la dott.ssa Silvia Menicagli che ha tratteggiato, a grandi linee, le vicende che sintrecciano nel romanzo, dove lavventura mercantile armena si dispiega, grazie ai suoi protagonisti, in varie direzioni : da Nuova Giulfa a Venezia e Livorno, con una continua tensione verso nuove frontiere. Cittadini del mondo, essi mutano spesso obiettivi e alleanze, seguendo il fluttuare dei mercati. Al centro del racconto, gli ultimi discendenti degli Sheriman, commercianti armeni di caff a cui si devono quelle botteghe per la mescita della bevanda frequentatissime dai livornesi. Quanto c di vero nel romanzo? Sicuramente fatti e nomi usciti dallArchivio di Stato che ci restituiscono unimmagine della citt seicentesca, incredibilmente viva e godibile, dove operarono gli Sheriman, i Mirman, Antonio Bogos e altri illustri mercanti. E poi, riferimenti al loro carattere itinerante e a quanto Livorno ebbe a guadagnare dal loro andare e venire per il mondo (i segreti della lavorazione del vetro sottratti a Venezia, lintroduzione del caff e della canna da zucchero, la lavorazione del corallo, il traffico della seta). Dagli Armeni, creatori di lavoro e ricchezza nel passato, al nostro presente che reclama iniziative nuove. Allimmagine della citt cosmopolita si ispirata lAssociazione culturale Livorno delle Nazioni, nata di recente grazie a minatore, La cultura che crea lavoro. A parlarne Ursula Parenti e Sabrina Ferrari, rispettivamente presidente e vicepresidente dellAssociazione Guide Storiche Livorno. Siamo quindici guide e una decina di accompagnatori, laureati e diplomati, con competenze linguistiche che vanno dallinglese al francese, dallo spagnolo al tedesco e al russo. LAssociazione lavora per conto di tour-operator e di varie cooperative di servizi turisticoculturali. Lafflusso imponentedei croceristi, impegna le guide in vari modi: giro dei fossi in battello, visita alla Fortezza Vecchia, al Mercato Centrale, al Museo Fattori... . Non mancano itinerari che comprendono le chiese della Venezia e i cimiteri delle varie Nazioni. Una sottolineatura anche per quanto manca: dal deposito bagagli alle toilettes. Anche la cooperative Agave, che lavora in ambito culturale, ha presentato le prossime iniziative. Cera una gran folla ad ascoltarle e a battere le mani. Perch in momenti di cos forte depressione economica e sociale , sentire come e perch si pu combattere per andare avanti con passione, tutti insieme, apre il cuore alla speranza.

L'ingresso della Chiesa degli Armeni in via della Madonna

un gruppo di volontari, appassionati di storia labronica, a cui sta a cuore il recupero e la conservazione dellantico cimitero degli Inglesi e degli altri beni culturali trascurati a Livorno. A rappresentarla, in questa occasione, Sarah Thompson discendente di un avo sepolto nel cimitero. Tema centrale dellincontro nella chiesa di S. Gregorio Illu-

Livornina dOro a Paolo Castignoli


(Marisa Speranza) - Paolo Castignoli sarebbe stato sicuramente soddisfatto dellesito di una Giornata di Studi, promossa in suo onore dallAssociazione Livornese di Storia Lettere e Arti e dallArchivio di Stato, su un tema che lo ha visto sempre in prima linea per sapere storico e impegno personale. Al Principio fu il Pentagono. Architettura e Urbanistica del centro storico di Livorno: questo il titolo del convegno che decollato, con una serie di interventi di grande spessore, ad opera di studiosi dellUniversit di Pisa, Firenze e Livorno, di cui stato apprezzato lalto contributo di idee e conoscenze. Il momento clou della Giornata: il conferimento della Livornina doro a Paolo Castignoli. Consegnata dal sindaco Cosimi alla figlia Cristina (nella foto), lalta onorificenza ha voluto essere la conferma di quanto Paolo abbia contato per la citt e per quanti gli sono stati amici. Sue riconosciutissime doti: lo stile, la signorilit, la cortesia con cui, se richiesto, dispensava sapere. Quel XVIII volume di Nuovi Studi Livornesi di cui Castignoli stato direttore (1993-2010), conferma la volont dei collaboratori di continuare una semina che ha gi dati copiosi frutti per tanti anni.

22 Cultura 11 La figura del noto teologo, oratore e pedagogista del secolo XVI.

Padre Andrea Ghetti da V olterra


di Letizia Villani
Andrea di Jacopo Ghetti, frate agostiniano, nacque a Montecatini Val di Cecina in data sconosciuta ma il suo nome compare nel 1524 in un atto notarile del convento di santAgostino in Volterra. Fu un ottimo oratore padre Andrea , percorse lItalia sollevando entusiasmo nelle folle grazie al suo linguaggio semplice e fluido ed agli alti contenuti teologici dei suoi sermoni. Inizi a fare il predicatore tra 1530 e il 1534, predic con successo a Padova e a Volterra e fu cos amato dalla popolazione che il 6 luglio 1541 i Priori volterrani gli concessero per i suoi meriti intellettuali la cittadinanza. I suoi sermoni erano caratterizzati da parole avvincenti ed estremo fervore religioso tanto che il 20 gennaio 1543 predic anche a Firenze pronunciando un importante discorso sopra la disputa della grazia e delle opere che ebbe pure dignit di stampa e che venne dedicato al Duca CosimoI de Medici. Pochi mesi pi tardi, frate Andrea fu nominato maestro di teologia da Girolamo Seripando , Generale dellOrdine Agostiniano divenuto in seguito Cardinale. Nel 1546 fu chiamato a predicare a Ferrara durante lAvvento, invitato dallo stesso vescovo cittadino, ma per il frate iniziarono i primi problemi con la Santa Inquisizione , infatti alcuni testimoni si recarono dal duca estense in persona insinuando che il frate con i suoi sermoni avrebbe potuto creare danno alla sua persona e scompiglio nelle masse e cos venne segnalato alla Santa linquisizione che cominci a tenerlo docchio. Il Duca di Ferrara viet immediatamente che il frate continuasse a predicare nelle sue terre cos Andrea ghetti lasci Ferrara alla volta di Venezia poi si rec a Bologna dove predic in San Petronio ottenendo enormi gratificazioni ma allo stesso tempo cadde nuovamente su di lui il sospetto di eresia per alcune frasi dette durante i suoi sermoni. Venne quindi richiamato a Volterra dal suo stesso Ordine nel tentativo evidentissimo di proteggerlo ma poco dopo padre Andrea part di nuovo per Roma chiamato a predicare in SantAgostino dal generale dellOrdine Agostiniano in persona, ma le voci di eresia lo inseguirono anche l tanto che, Cosimo de Medici, per non avere ulteriori problemi con lInquisizione viet in Firenze le prediche di frate Andreapoich i nemici del frate volterrano si erano rivelati molto potenti. Erano tempi difficili , occorre infatti ricordare le aspre controversie tra Cosimo I de Medici e Papa Paolo IV e la lotta della casata fiorentina contro i savonaroliani e sono quindi comprensibili le difficolt che incontr padre Andrea nel suo cammino di predicatore. Nel 1558 alcuni discorsi pronunciati da padre Andrea nelle sue ultime prediche furono giudicati filo eretici, cinque persone infatti testimoniarono contro di lui , fu arrestato e portato nelle carceri romane. Il periodo di detenzione non fu breve , affront comunque un regolare processo e ne usc innocente , fu solo censurato per non avere evitato contatti con persone sospette . Nel 1563 frate Andrea Ghetti partecip addirittura al Concilio di Trento al seguito del cardinale Seripandodove pronunci unorazione , riprese quindi con maggior fervore la sua attivit oratoria e dopo il Concilio predico a Messina, Bologna e in molte altre citt. Scrisse inoltre unimportante trattato di pedagogia che viene tuttora annoverato tra i saggi pi significativi del XVI secolo. Mor a Volterra quasi centenario il 12 giugno 1599.

Teatro

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La stagione dei concerti al Goldoni

Programma di grande rilievo


E cominciata in maniera trionfale la stagione dei concerti al Teatro Goldoni.Sabato 26 novembre lesordio con leccezionale perfomance del grande pianista Michele Campanella che ha presentato un programma interamente dedicato a Liszt nel bicentenario della nascita. Il cartellone musicale per la stagione 2011-12 della Fondazione Teatro Goldoni si caratterizza per la pluralit di generi e proposte di assoluta qualit (dalla classica alla contemporanea, dal gospel al jazz dalla cameristica alla musica dautore: un progetto che prevede uno sviluppo pluriennale arricchito da collaborazioni in grado di assicurare un programma di assoluto rilievp insieme al rinnovo di esperienze positive gi verificate quali la Menicagli Centro Pianoforti a cui si aggiunger lAssociazione Amici della Musica di Livorno presieduta da Andrea Farneti erede di due grandi livornesi amanti della concertistica: Walter Martigli e Enrico Galletta, protagonisti assoluti per tanti anni e ricordati in occasione di questo incontro. Il programma cos articolato: : Classica con gusto realizzato in collaborazione con Menicagli Centro Pianoforti ed il Maestro Carlo Palese. Stazioni intermedie il luogo pensato da Fondazione Goldoni per affrontare e sviluppare le sfide proprie di unarte in continua evoluzione quale quella musicale e che si avvarr della collaborazione con lAssociazione Amici della Musica di Livorno. Il Jazz avr grande spazio con il concerto Bollani/ Rava al teatro Goldoni e con altri concerti alla Goldonetta. Insomma un programma intenso e di rilievo come nelle tradizioni della Fondazione Goldoni garantita dallintelligenza, dalla professionalit e dal grande impegno (a livello di mission) che caratterizza tutto lo staff a partire dal direttore Claudio Bertini.

I restanti appuntamenti di Dicembre


Gioved 8, ore 21 Goldoni (Danza in abbonamento) Spellbound Dance Company presenta Le relazioni pericolose regia e coreografia Mauro Astolfi Domenica 11, ore 21 Goldoni (Danza fuori abbonamento.)

Russian Moscow Ballet

presenta La bella addormentata Martedi 13 e mercoledi, ore 21 Goldoni (Prosa in abbonamento) La donna di Garbo di Carlo Goldoni con Marco Messeri e Deborah Caprioglio regia Emanuele Barresi Coproduzione della Fondazione Teatro Goldoni Livorno Sabato 17 dicembre ore 21 Goldoni (Rassegna Darsena) The Joyful Gospel Ensemble presenta

Buon Natale, Livorno

Acli Labor
SOCIET COOPERATIVA

Spettacolo musicale con la partecipazione dellOrchestra Note Libere Special guest Nehemiah H. Brown Direzione artistica Riccardo Pagni Domenica 18 dicembre, ore 21 Goldoni (Volare Musica dAutore fuori abbonamento)

Edilizia Pulizie civili e industriali Giardinaggio


Via del Mondiglio 18, loc. Le Morelline Tel. 0586.790.751 - Fax 0586.790.604 www.aclilabor.it ROSIGNANO SOLVAY

Vinicio Capossela

Marinai, profeti e balene Lunedi 19 dicembre, ore 21 Goldoni (Concerti in abbonamento)

Gospel and spiritual Concerto Natale

The Sue Conway Victory Singers Herald Vincent Johnson jr direttore Orchestra della Toscana Martedi 20 e mercoledi 21, ore 21 Goldoni (Prosa in abbonamento) Produzione Procope Studio srl presenta

DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano

Padrona padrone della mia passione


di William Shakespeare con Anna Galiena regia Marco Rampoldi

Luned 26 dicembre, ore 17 Goldoni (Prosa fuori abb.) Progetto Teatro livornese anche Popolare in collaborazione con Lions Livorno Host

La mutua

di Gino Lena regia Marcello Marziali

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