You are on page 1of 16

ducato 1-16.qxp:ducatoultra def.

qxd 20-02-2008 17:04 Pagina 1

Quindicinale - 22 febbraio 2008 - Anno 18 - Numero 4


Internet: “Ducato on line” - www.uniurb.it/giornalismo

il Ducato Periodico dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino

Il Rettore Giovanni Bogliolo illustra al Ducato problemi e prospettive dell’Università

“Un ateneo sano ma bloccato”


Bilancio in ordine, ancora debiti, assunzioni ferme. Più matricole, calano gli iscritti
Distribuzione gratuita Spedizione in a.p. 45% art.2 comma 20/b legge 662/ 96 - Filiale di Urbino

L’EDITORIALE “La parte corrente del nostro


bilancio è in salute, ma per
toglierci del tutto la pesante
Ape-mania fra i ragazzi del Montefeltro
Urbino zavorra del mutuo dovremo
aspettare di vendere il Tridente”.
A un anno dalla fine del suo
e Fermignano: mandato, il rettore Giovanni
Bogliolo illustra i problemi e le

l'unione prospettive dell’ateneo.

Tra le priorità, la vendita del


fa la forza Tridente e lo studio di un nuovo
manifesto degli studi. Le risorse
della statalizzazione aiutano,
“ma – spiega il rettore - non

S
i diceva che Urbino ha biso- rispecchiano del tutto il nostro
gno di scegliere il suo futu- reale fabbisogno e ci costringo-
ro, perché appiattirsi sul no a rispettare rigide regole sulle
servizio agli studenti si è dimo- assunzioni”.
strato un fattore più negativo
che positivo. Ce lo ha detto il Crescono gli iscritti al primo
Sindaco, ce lo conferma il anno, il 6,11% in più rispetto
Rettore, come si vedrà nelle all'anno scorso. Ma scende,
pagine interne. Il problema anche se di poco, il numero tota-
nasce però proprio dalla neces- le degli studenti. Il calo si spiega
sità di scegliere: la cosa più ovvia con la riforma universitaria e
sarebbe puntare su una forte con l'aumento dei laureati.
integrazione tra turismo e cultu-
ra; ma il rischio è quello di imita- alle pagine 12 e 13
re modelli fin troppo critici: pen-
siamo a città dove il delicato tes-
suto rinascimentale, messo a
rischio dall'afflusso eccessivo, è Acqua
ricamato da negozi di cianfrusa-
glie e da pizzerie a buon merca-
to. Oggi il turismo sembra dover
essere per forza di massa, ma è Su le tariffe
proprio una necessità? Si
potrebbe prendere lo spunto dai
guasti altrui per inventare solu-
giù i consumi
zioni diverse: promuovere il Dall'1 luglio 2007, le tariffe
turismo di qualità, agendo sul- dell'acqua sono aumentate.
l'offerta, con il corollario di un Così, nonostante le famiglie
forte sostegno al turismo dei gio- della provincia abbiano
vani. ridotto gli sprechi e abbiano
Agire sull'offerta significa quali- usato in media 16 metri cubi
ficare il prodotto cultura, che di acqua in meno (dai 110
oggi ha bisogno di eventi, ma del 2006 ai 94 del 2007),
anche di una robusta infrastrut- nella bolletta non ci sono
tura capace di distribuire il suc- stati i risparmi attesi.
cesso delle manifestazioni di La Megas, che fino a dicem-
richiamo su tutto l'anno. bre ha gestito le risorse idri- arrozzerie colorate, motori truccati e mille accessori. I ragazzi di Urbino e dintorni
Al di là di questo, però, è difficile
andare. Immaginare Urbino che
riscopra una vocazione com-
che della zona, ci ha spiega-
to il perché. C vanno matti per le tre ruote: “E’ meglio del motorino, ci vai anche se piove o si
gela e puoi metterci lo stereo”.
merciale, sembra illusorio. a pagina 6 a pagina 4
Artigianale sì, connessa con la
proposta culturale; purché l'in-
dustria artigiana sia aiutata a
uscire dal limbo della buona
volontà dei singoli.
Ma, posto che tutto ciò si realiz-
zi, può restare questa città una Fantaurbanistica Beni culturali Economia
perla isolata senza rapporti con
il territorio circostante?
Chi, come noi, è tornato a
Tutte le ipotesi La Fortezza Cresce l’export,
Fermignano di recente, ha trova-
to un centro che sta diventando
città; che cresce e si sviluppa,
di una città dimenticata pericolo cinese
che produce e attrae lavoro e ric- Un viaggio tra i progetti solo La fortezza Albornoz, restaurata Nei primi nove mesi del 2007,
chezza. Ma si ha la sensazione, pensati o realizzati a metà che dieci anni fa, è chiusa al pubbli- l’esportazioni della provincia
speriamo sbagliata, che le due potevano cambiare il volto della co. Eppure nel '97 fu inaugurata. sono cresciute più della media
realtà, così vicine, così comple- città. Dagli alberi su rotaie ideati L’assessore Mechelli ha spiegato nazionale. Mobili, tessuti, pa-
mentari, si ignorino. Non è una da Giancarlo De Carlo al tunnel che servono 40 mila euro per delle e tartufi sono gli assi del
stranezza in questa regione; anzi di Renzo Piano nell’area com- metterla in sicurezza. A marzo il made in Urbino. Negli ultimi
è la regola. Ma sarebbe un'eresia presa tra porta Santa Lucia, viale consiglio dovrà approvare il fi- anni mercati più chiusi per la
immaginare un “tavolo” Urbino- Gramsci e viale Di Vittorio. nanziamento . concorrenza cinese.
Fermignano, con l'Università
come centro propulsivo della alle pagine 2 e 3 a pagina 8 a pagina 7
ricerca e dell'innovazione?
Ducato 2-3.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:04 Pagina 2

il Ducato

Da Giancarlo De Carlo a Renzo Piano. I progetti e le idee che hanno fatto

Istantanee di una città


Alberi su rotaie, studenti fuori
dalle mura, tunnel e ascensori:
ecco come poteva essere Urbino
preso in mano proprio quei pro-
FILIPPO BRUNAMONTI getti di De Carlo, a lungo discri-
minati, investendo in strade,

“L
a verità è parcheggi e centri commerciali
che nell'or- e rilanciando un’economia che
dine c'è la viveva da troppo tempo sulla
noia fru- monocultura”. A dieci anni di
strante del- distanza, anche la Data ha avu-
l'imposizio- to il suo “via”. Nel 1999 le antiche
ne, mentre nel disordine c'è la stalle del duca Federico da
fantasia esaltante della parteci- Montefeltro sono state al centro
pazione” predicava Giancarlo di polemiche e prospetti ambi-
De Carlo. Un architetto civile. ziosi dividendo urbanisti e am-
Socialmente impegnato. Uno ministratori. Prima di trasfor-
che chiamava a raccolta la gen- mare i tre piani in acciaio e vetro
te del posto per discutere i suoi in un osservatorio dedicato alla
progetti. Come fosse una ri- memoria dell’urbe, l’ultimo dei
unione di condominio con am- sette progetti De Carlo aveva
m i n i s t r a t o re. trovato concordi il
Uno che sogna-
va l'università e
Archiviato rettore stor ico
Carlo Bo e l’ex sin-
i futuri studenti
fuori dal bucoli-
il modello daco Giorgio Lon-
dei sulla volontà
co idillio. Rivo-
luzionario per
ecologista di conciliare anti-
co e moderno,
scelta, ma a fati- non convincendo
ca le sue propo- di De Carlo, invece professori
ste venivano ac- come Renato Bru-
colte. E di pro- si punta scaglia ed Erman-
getti naufragati no Torrico, che vo-
Urbino è piena. sulla crescita levano il solo re-
La riqualifica- stauro filologico.
zione di Merca- economica Nell’amarcord ur-
tale, ad esem- banistico, De Car-
pio, finì in qualche sottoscala lo non è stato l’unica mosca MERCATALE SANTA LUCIA DATA
ancora prima di suscitare stu- bianca. L’odissea dei progetti
pore: secondo De Carlo, l'area “difficili” è proseguita con Ren-
del piazzale sarebbe stata orga- zo Piano per la sistemazione del L’area del piazzale sarebbe Il progetto di Renzo Piano, Il progetto più sofferto di
nizzata con degli alberi su ro- parcheggio di Santa Lucia. Ri-
taie. L'architetto aveva pensato cordate il park sotterraneo fir- stata organizzata con degli accantonato per problemi De Carlo che, dagli anni
a delle casse da spostare lungo mato nel 1988? Un vero e pro- alberi su rotaie. finanziari, prevedeva 400 ‘70, arrivò a quota sette
una sorta di binario ferroviario, prio tunnel da scavare nell’area L’architetto Giancarlo De posti auto, un corridoio piani di recupero.
da un carrello trainante fino a compresa tra Porta Santa Lucia,
formare diverse disposizioni. viale Gramsci e la circonvalla- Carlo aveva in mente delle sotto la collina e una risali- Nel 1998 venne approvato
Mercatale finalmente libero zione (viale Di Vittorio). La casse da spostare lungo ta in ascensore fino a S. l’Osservatorio della Città.
dalle automobili: “una soluzio- struttura doveva svilupparsi un binario attraverso un Lucia. Oggi, dopo 20 anni, Oggi sono arrivati 2 milioni
ne che si rifà ai modi in cui il per una lunghezza di circa 250
piazzale veniva allestito, in epo- metri su tre livelli sotterranei, carrello trainante fino a for- sono iniziati i lavori con per trasformare le antiche
ca barocca, in occasioni di cele- ognuno con una superficie di 4 mare diverse disposizioni. qualche variazione, come il stalle del duca in una sala
brazioni, visite di illustri perso- mila 300 metri quadrati, per un
totale di 402 posti auto collega-
Obiettivo: smaltire il caos parcheggio per i pullman espositiva dedicata alla
naggi, eventi speciali”, si legge-
va nella relazione allegata al ti da una rampa circolare a dop- automobilistico turistrici in viale Neruda memoria cittadina
progetto. Oggi Mercatale ha pio senso di marcia. Di qui l’ele-
cambiato pelle ma il piano re- zione di viale Di Vittorio a luogo
golatore dal sa- di scambio per il listi?”, si domandava Cristina scartata perché il cammina- si 23 mila. Ma il numero di posti
pore ecologista
proposto da De
Il futuro: “drop-off” (la di-
scesa dei passeg-
Cecchini. Un consorzio di im-
presa avrebbe finanziato i lavo-
mento sarebbe sceso giù in bas-
so, alla base del muro, di ben
a disposizione per loro era ri-
masto invariato.
geri) degli auto- ri per la realizzazione della stra- cinque metri rispetto al livello Nel 2008, il sindaco Corbucci
Carlo non ha
avuto sviluppi. parcheggi, bus turistici e la da per poi partecipare agli utili della strada. La soluzione della non teme più la questione edili-
Dimenticato. fermata delle cor- della concessione sull’uso del- passerella in legno è quella che zia studentesca: i collegi ci so-
Il nuovo model- negozi e riere. Un progetto l’opera pubblica. Tutto questo, ormai tutti conosciamo. Resta il no, l’architetto Paolo Spada
lo per la città di del 1988 che, nel- grazie a una percentuale sul pe- problema del suo prosegui- raddoppierà con il collegio di
Urbino avrà po- svago l’attuale piano di daggio che i signori viaggiatori mento. Castel Cavallino, e l’Ateneo ha
co a che fare con Corbucci, c’è an- avrebbero pagato per quel trat- La “storia infinita” dei cammi- trovato un certo rigore architet-
l’idea di “recu- Ateneo in che se con qual- to. Una statale a pagamento: sa- namenti nasce con i collegi, tonico, a partire dalla sede di Pa-
pero ambienta- che variazione: il rebbe stata la prima volta in Ita- trent’anni fa. Quando, cioè, era lazzo Battiferri. La nuova Urbi-
le” che aveva in secondo posteggio per lia. Come se camminare a Urbi- un problema trovare un letto a no, con i fantasmi dei suoi pro-
testa De Carlo. Il pullman in viale no fosse semplice. Basti pensa- due passi dal centro. Il plastico gettisti, “s'ha da fare”, ma ciò
sindaco Franco piano Neruda. E poi, i 6
mila 700 metri
re che il primo progetto della
E78 risale addirittura al 1954.
originale di De Carlo per il polo
scientifico di Biancalana (34 al-
che l’attende è un cambio di rot-
ta netto e deciso, che potrebbe
Corbucci prefe-
risce parlare di “recupero fun- quadrati di negozi e uffici all’ex Anche il progetto dell’ufficio loggi a poca distanza dalle fa- far rimpiangere i tempi in cui
zionale” con Santa Lucia, con- consorzio per attività ricreativa tecnico del Comune (2001) per coltà) era già pronto ma la Pro- l’università e l’alta formazione
sorzio e fornace alla base di e studentesca. la creazione di un cammina- vincia bocciava a ripetizione le monopolizzavano l’economia.
un’architettura che punti inve- Non solo architettura. Parlando mento aveva avuto vita dura. La aree in cui inserire il fabbricato. Se, come spiega Corbucci, Urbi-
ce su trasporti, commercio e di trasporti, quando nel ’97 spa- storia dei marciapiedi a lato del- De Carlo, “padre” del Prg di Ur- no sarà fondata sulla diversifi-
parcheggi. Tempo ancora qual- rirono i 170 miliardi di lire pre- la statale 73-bis nel tratto che va bino, continuava a ripetere che cazione delle attività, le piccole
che anno e i lavori per superare visti dalla Regione per la Fano- dai collegi a Borgo Mercatale gli anni ’80 erano lontani, che se vittorie dei progetti impossibili
l’isolamento della città cancel- Grosseto (se li era mangiati la era iniziata nel ’96 con un pro- prima l’Ateneo ducale era di potrebbero finire stipate sullo
leranno ogni tensione. Anche Finanziaria), spuntò una pro- getto a valle che, partendo dai 1500 posti letto per 15000 stu- scaffale di quel centro com-
se, ammette il sindaco, “per tra- posta singolare: “Perché i soldi collegi, sarebbe sceso sotto il denti, alla fine degli anni '90 gli merciale che sorgerà dalle ce-
sformare Urbino abbiamo ri- non li tirano fuori gli automobi- muro della Raganaccia. Ipotesi iscritti all’università erano qua- neri dell’ex-fornace.

2
Ducato 2-3.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:04 Pagina 3

PRIMO PIANO

discutere per anni urbanisti e amministratori Nel mirino i centri commerciali

Modello Corbucci
mai esistita critiche e dubbi
THALASSA VONA

“S
a cosa mi di- centri commerciali. Per fare una
ceva sempre cosa seria bisogna rivitalizzare
Pier Leoni, l’impresa artigianale. Quella dei
storico intar- centri commerciali è un’idea vec-
siatore della chia e superata”.
città? ‘Io mo- A condividere questa tesi è anche
rirò senza lasciare una bottega’. il professore Paolo Leon, ordina-
Non so se è ancora a Urbino, ma rio di Economia Pubblica a Roma
di sicuro i centri commerciali non e amministratore delegato del
aiutano lo sviluppo dell’artigia- CLES, istituto di ricerca econo-
nato di qualità. Lo scriva pure: so- mica e sociale: “Costruire centri
no desolato. Il difetto è che man- commerciali fuori dalle mura del
ca uno studio socioeconomico centro svuoterebbe il piccolo
nel modello di sviluppo propo- commercio. La vostra città do-
sto”. Non vive a Urbino, ma dimo- vrebbe sfruttare di più il fatto di
stra davvero di conoscerla molto essere un centro culturale, ac-
bene. Vittorio Emiliani, uomo di centrando attività di servizio di
cultura e per cinque anni consi- grado elevato, incentivando la
gliere comunale, presenza di im-
assieme con altri
intellettuali e poli-
Gli esperti prese di restauro,
moda, editoria.
tici dice la sua sul-
le ricette che il sin-
dicono: Solo una volta ri-
qualificato il cen-
daco, Franco Cor-
bucci, (nello scor-
“Artigianato tro storico, even-
tualmente, si po-
so numero del tranno costruire
Ducato) ha elen- e cultura centri commer-
cato per risolvere ciali”. “Urbino è
la questione della meglio come un piano-
“monocultura” forte al quale si
urbinate. Se ex di negozi accorda un tasto.
amministratori e Poi si deve lavora-
politici sembrano e posti auto” re su tutto il resto”.
appoggiare i pro- Questa la tesi di
getti della funicolare o del par- Monica Mazzolani, architetto
cheggio di Santa Lucia, oltre ad dello studio associato Giancarlo
Emiliani, ci pensano Monica De Carlo di Milano. “De Carlo la
Mazzolani e Piero Leon a boccia- immaginava come una città che
re l’idea della costruzione di cen- cresce in maniera organica. Ha
tri commerciali attorno alla città lavorato su tutta la città senza pri-
per ridare vita anche al centro vilegiare un aspetto rispetto ad
storico. un altro. Per questo il commercio
Si chiede Emiliani: “Che fine ha deve avere una sua logica in rela-
In alto, fatto l’idea di fare di Urbino una zione al tutto: all’università, al-
La città ideale piccola Oxford? Negli anni ‘50 ‘60 l’artigianato di qualità”. Soddi-
dell’Anonimo la città doveva essere ‘residenzia- sfatto per i nuovi progetti l’ex sin-
le’ per ospitare gli studenti, non daco Massimo Galuzzi, 11 anni
Fiorentino per niente era detta città-cam- primo cittadino: “Sono molto
Di fianco, pus. La strada per farla rinascere contento che vadano avanti le
il plastico deve partire proprio dall’ateneo. idee per le quali abbiamo lavora-
Bisogna elevare l’offerta formati- to negli anni precedenti: erano gli
dei collegi va, non può rassegnarsi a diven- obiettivi del piano regolatore di
secondo tare un esamificio: deve puntare De Carlo ”. E l’opposizione in co-
De Carlo sui master post laurea con corsi in mune? Per Lucia Ciampi, consi-
architettura, beni culturali, storia gliere comunale dell’UDC: “Noi
del paesaggio o dare maggiore abbiamo sempre sollecitato que-
impulso all’industria tipografica. ste opere. Ma gli amministratori
Non è cambiato nulla. Ai miei hanno perso troppo tempo e non
tempi c’era la mania dei centri di- abbiamo nessuna certezza che
rezionali, neanche fossimo ad questi progetti determinino lo
Hong Kong e, ora, puntano sui sviluppo vero di Urbino”.

Weekend Val di Fassa 27/02-02/03/08 - pullman da Urbino - € 254,00


Pasqua sul Nilo 17-24/03/08 - crociera sul Nilo - € 1,210,00

3
Ducato 4-5.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:04 Pagina 4

il Ducato
Nel Montefeltro l’Ape è uno dei mezzi più amati. In particolare dai giovani

Una passione su tre ruote


Carrozzerie colorate e accessori curiosi per avere il modello più originale. E quasi tutti truccano il motore

Nella foto grande


un’Ape
super-accessoriata
Sopra l’interno
di un abitacolo
Sotto, le Api di alcuni
studenti all’uscita
dell’istituto tecnico
Mattei

partire dalla musica”. Andrea,


NICOLÒ CERBONCINI 16 anni, parla dal finestrino
della sua “apetta” rosso fiam-
mante all’uscita dell’istituto

A
lettone aerodina- tecnico Mattei. Nel parcheggio
mico, fari alogeni della scuola ci sono una decina
montati sul tetto, di Api e un solo motorino: una
gomme Michelin , vittoria schiacciante. “Qua è
motore modifica- p ra t i c a m e n t e u n o s t a t u s
to e assetto da ga- symbol, avere una bella Ape è
ra. Non stiamo parlando del- un segno di distinzione”. Ga-
l’ultimo modello di auto spor- briele Cecchini fa il bidello nel-
tiva presentato al motorshow l’istituto e ormai si è fatto una
di Bologna, nè tantomeno di certa cultura in materia: “Da
una macchina da rally. Questo queste parti è preferita agli
gioiellino, che ha le portiere scooter perché fa freddo. Poi
decorate da fiamme azzurre e ognuno la personalizza nei
nell’abitacolo un impianto ste- modi più strani, a partire dal
reo da far invidia a c o l o re d e l l a chi, dice, arriva a superare i più originale. “Ora voglio met- que si difende”.
una discoteca, è cento . tere le portiere che si aprono ad Per un’Ape nuova i ragazzi
una vecchia Ape “E’ meglio carrozzeria. E,
soprattutto, le Un altro vantaggio, spiegano angelo, verso l’alto” spiega spendono anche 4.500 euro,
50. A rimetterla a truccano: mo- ancora i ragazzi, è che sull’Ape Enea, che nel frattempo ha ri- mentre quelle usate si aggira-
nuovo e riempirla del motorino: tore, carbura- si va anche in due (anche se vestito l’interno dell’abitacolo no sui 1000 . Soldi ben spesi,
di accessori è sta- tore, marmit- non si potrebbe), con i vigili con una moquette zebrata dicono, perchè l’Ape avrebbe
to Enea, 15 anni, ci vai anche ta. Cambiano che sono più tolleranti rispetto (stessa scelta fatta dal suo ami- una marcia in più anche in un
uno dei tanti ra- tutto”. ai motorini. “Altro che in due – co Amir). Tra gli adesivi vanno altro campo: “Funziona pure
gazzi di Urbino se piove Eh sì, perché interviene Cecchini – con la molto i numeri stile moto da con le ragazze - sostiene An-
con una grande l’unico difetto bella stagione saltano sul retro corsa, gettonatissimo il 46 di drea - è tutta un'altra cosa an-
passione per le tre e ci si può dell’Ape, dico- e di qua li vedo partire in quat- Valentino Rossi. darle a prendere con un mez-
ruote. no i ragazzi, è tro o cinque”. Le amatissime tre A fare la differenza poi, è la qua- zo con cui non si prende fred-
Nella città ducale
e in tutto il Mon-
mettere che va piano: ruote non sono però così stabi-
li, e quasi tutti ammettono di
lità e la potenza degli impianti
stereo che installano quasi tut-
do e si può anche mettere del-
la musica”. Le sue compagne
“E’ un chiodo.
tefeltro l’Ape è da
tempo uno dei
la musica” Con il motore
originale non
essersi ribaltati almeno una
volta. “Anche perché – dice Ste-
ti. “Io ho montato due casse da
350 watt più sub-woofer e ho
di scuola non sono però trop-
po d’accordo: “Non conta l’A-
mezzi più amati. Ma se in pas- arriva ai 45 all’ora”. Quasi tutti fano, indicando le fiancate anche i neon che vanno a ritmo pe, conta chi c’è sopra. Se uno
sato ad apprezzarla era soprat- però risolvono in fretta il pro- sporche di fango – per divertir- di musica”, dice Andrea. C’è chi è bello va bene anche se guida
tutto chi la usava per lavorare blema. “A Urbino non ce n’è ci andiamo a fare i rally nei ha installato addirittura il ri- il triciclo”.
(in campagna o nell’edilizia), una che non sia truccata, nean- campi”. scaldamento e, oltre al clacson, La passione per l’Ape coinvol-
da qualche anno l’Ape è diffu- che quelle dei vecchietti”, assi- A parte le modifiche al motore una tromba da tir. A vincere la ge soprattutto i maschi, ma
sissima anche tra i più giovani, curano. “Io ci ho messo un 120, quello che distingue un’Ape disfida delle Api però, ammet- non mancano le eccezioni.
che spesso la preferiscono allo carburatore a 18, frizione rin- dall’altra sono gli accessori: lu- tono gli urbinati, sono i ragazzi “All’istituto d’arte – racconta
scooter. “E’ mille volte meglio. forzata, campana a denti storti ci colorate, adesivi, decorazio- di Gallo. Sarebbe lì la capitale ancora Andrea – c’è una ragaz-
La puoi usare sempre e comun- e ho cambiato la marmitta”. ne dell’interno. Quella tra i ra- marchigiana delle tre ruote: za che ha un’Ape rosa molto
que: pioggia, vento e gelo. E poi Con queste modifiche Carlo gazzi è una sfida continua per “Ce n’è di più e le curano me- bella. Sarebbe da sposare solo
ci puoi fare molte più cose, a raggiunge i 70 km/h ma ce c’è decretare chi possiede il mezzo glio. Anche Urbania comun- per quello”.

4
Ducato 4-5.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:12 Pagina 5

CITTÀ
Al via tra i problemi uno sportello per l’assistenza

Malati d’azzardo?
Il Sert ci prova
Il progetto è ancora in stand-by per mancanza di finanziamenti
Le slot machine sono fra i giochi più diffusi nel Montefeltro

EMILIANO POZZONI stenza agli impulsi che spingo- “Il servizio di fatto è partito – le risorse economiche per av- terrenti verso comportamenti
no a giocare, è molto diffuso tra spiega Roberto Sailis – e per il viare un progetto ben struttu- che portano a una devianza dal

V
orrei, ma non pos- la popolazione del Montefel- momento ci sono due pazienti rato, ma invece non è così. Di- gioco ritenuto “sociale” a quel-
so: tra tutte le fra- tro. che hanno iniziato regolar- ciamo che per il momento sia- lo compulsivo. C’è anche il
si fatte è quella Lo studio è stato poi esteso a mente le sessioni di psicotera- mo in una situazione di stand- contatto di un centro psicolo-
che meglio sinte- San Marino e alla sua nota sala pia. Abbiamo anche ricevuto by: non possiamo permetterci gico a cui si può rivolgere
tizza l’aria che si Keno (che l’ha finanziato), una altri contatti telefonici, soprat- di garantire un certo tipo di ser- chiunque ne sentisse il biso-
respira al Sert, il sorta di lotto elettronico, repli- tutto da familiari di persone vizio, ma allo stesso tempo gno. Ma il Sert non partecipa
servizio per le dipendenze pa- cato su centinaia di macchi- che hanno dei problemi. Ma ci dobbiamo cercare di far fronte più direttamente all’iniziativa.
tologiche di Urbino. nette, con puntate che si ripe- sono molte difficoltà, tra cui il alle esigenze delle persone”. Perché non ci sono i fondi del-
La partita è appena iniziata, ed tono ossessivamente ogni 30 fatto che gli utenti devono pa- E così, anche il progetto-San la regione, “nonostante – ricor-
è l’apertura di uno sportello secondi, dentro a tre sale per- gare il ticket per poter usufrui- Marino ha subìto uno stop, da Roberto Reale - siano previ-
per l’assistenza psicologica ai vase da un silenzio liturgico. re del servizio”. nonostante sia stato avviato. sti dalla legge per il riordino del
giocatori d’azzardo dipenden- Anche lì, i questionari sono Il motivo lo spiega il dottor Ro- All’interno della sala sono stati servizio sanitario regionale”.
ti. Di mezzo ci sono i soldi, che stati appositamente studiati, berto Reale: “Mancano i finan- installati monitor, con mes- Nel loro piccolo, però, i proget-
mancano, e che impediscono sia per i dipendenti che per la ziamenti da parte dell’Asur. Si saggi che compaiono in video e ti vanno avanti. Perché, fin do-
di far decollare quello che Ro- clientela. Da tutto ciò, sono pensava di avere il personale e che dovrebbero essere dei de- ve si può, volere è potere.
berto Reale, re- nati i due proget-
sponsabile del
dipartimento,
Una ricerca ti, coordinati dal
dirigente psico- Inutilizzabili per 15 anni le terre bruciate nel 2007
ha definito un del Servizio logo Roberto Sai-

Al via il catasto anti-incendi


“progetto cor- lis: uno specifico
poso che pur-
troppo è dovu- dipendenze sportello all’in-
terno del Sert di
to rientrare”. Urbino per l’assi-
Pe r capirci afferma che stenza psicologi-
qualcosa biso- ca ai malati da
gna partire dal- il gioco gioco e una sorta
CLARA ATTENE
possono cambiare destinazione d’uso per quin-
la genesi del di “cooperazio- dici anni dopo il passaggio del fuoco. Inoltre, per
patologico
U
progetto, ovve- ne” con la sala Ke- na mappa per combattere gli incendi. È la dieci anni non può essere costruito nessun edi-
ro una ricerca no della Repub- soluzione adottata dal consiglio comu- ficio e sono proibiti la caccia e il pascolo. Per cin-
realizzata pro- è diffuso blica del Titano nale di Urbino che da una settimana ha que anni, infine, sono vietate anche le attività di
prio dal Servi- per fare informa- approvato l’istituzione del catasto dei terreni rimboschimento e di ingegneria ambientale, a
zio dipendenze dell’Asur n° 2 di zione preventiva contro le pro- colpiti dal fuoco. meno che non siano necessari interventi urgen-
Urbino, lo scorso anno. Sono blematiche derivanti da un ec- Dopo la scorsa estate – una stagione rovente in ti per contrastare il dissesto idrogeologico o sal-
stati distribuiti un migliaio di cesso di giocate e, anche lì, l’a- tutte le Marche, con 103 incendi, 40 solo nella vaguardare il paesaggio.
questionari, nei bar, circoli, pertura di uno sportello per provincia di Pesaro Urbino – il Comune ha adot- C’è da chiedersi come mai il Comune di Urbino
centri culturali, sale da gioco e l’assistenza psicologica. tato questo strumento per scoraggiare chi ap- abbia adottato il provvedimento solo adesso.
ricevitorie nella zona territo- Lo sportello a Urbino è stato picca roghi dolosi con l’obiettivo di speculare “Gli incendi – spiega Roberto Imperato, respon-
riale di competenza, composta aperto nelle settimane passa- sui terreni utilizzandoli per uno scopo diverso sabile del settore urbanistica e assetto del terri-
da circa 30 comuni, che vanno te: due ore ogni lunedì, dedica- da quello originario: in genere, trovare nuovi torio del Comune – non sono mai stati un pro-
da Carpegna a Cantiano, da te esclusivamente agli utenti spazi dove poter costruire. blema rilevante in questa zona, così ci siamo
Mercatello Sul Metauro a Pe- che hanno problemi con il gio- Nel 2007 a Urbino ci sono stati quattro incendi, adeguati alle decisioni della Regione che ha
triano, da Sant’Angelo in Vado co d’azzardo. Sono stati stam- concentrati tra la metà di giugno e la fine di lu- creato solo l’anno scorso una banca dati centra-
a Fermignano. I risultati, che pati i volantini, ma l’unico ma- glio, che hanno colpito prima il costone sotto lizzata, da cui provengono le informazioni del
devono comunque essere pre- nifesto che pubblicizza il ser- Borgo Mercatale, quindi le Cesane, via della Sta- Corpo forestale sui terreni bruciati. A noi spetta
si con le molle in quanto sono vizio è affisso nei corridoi del zione e, infine, la zona di Casalini, in direzione individuarli sulle nostre mappe catastali”.
solo di carattere esplorativo, Sert. Nessuna pubblicità, nes- di Pieve di Cagna, annerendo quasi quindici et- Per il momento, la prima mappatura ha riguar-
hanno fatto suonare il campa- suna reclame nei bar o nei cir- tari di terra, prevalentemente occupati da bo- dato solo i terreni andati in fumo nel 2007: la
nello d’allarme: il gioco “com- coli della città ducale per dare schi. prossima tappa sarà l’aggiornamento del cata-
pulsivo”, ovvero quell’inesora- il via all’iniziativa. Perché, in Secondo la legge che istituisce il catasto, la n. sto a ritroso, fino a coprire gli ultimi cinque an-
bile incapacità di porre resi- realtà, non ci sono le forze. 353/2000, questo tipo di terreni e i pascoli non ni, come prevede la legge.
cat
a

Stampa certificata secondo parametri ISO 12647 - Fogra


log
hi

ed
izi
on
i

• Rispetto delle scadenze di consegna richieste


• L’alta qualità fotorealistica nella stampa deplia
nts

• Prove colori e stampa offset


CERTIFICATA ISO 12647 - Fogra
URBANIA (PU) stibu@stibu.it • Un prezzo mai visto prima... listin
i

tel. 0722 319431 Fax 0722 318765


Cosa chiedere di più alla tua azienda grafica! x
bo
ti
ifes
man

5
ducato 6-7.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:04 Pagina 6

il Ducato
Viggiani, ex direttore Megas: “Ma i nostri costi di gestione sono rimasti invariati”

L’aumento c’è ma non si vede


Da luglio le tariffe sono cresciute più del 20%. In bolletta la stangata compensata dal calo dei consumi
Questa volta, invece, io non ho
ROBERTA DI MATTEO
ricevuto niente e mi sono ac-

V
uoi per una spic- corto degli aumenti solo osser-
cata sensibilità ai vando con cura la bolletta”. Al-
problemi am- lora Bernini è andato a fare i
bientali, vuoi per conti: “Ho verificato che, dall’1
la crisi delle risor- marzo 2001, quando la Megas
se idriche, nel ha preso in gestione il servizio
2007 gli urbinati hanno ridotto idrico, le bollette sono più che
il consumo di acqua. Prendia- raddoppiate, nonostante io
mo la famiglia media della pro- continui a consumare più o
vincia, composta meno lo stesso
da tre persone e
mezzo: se nel 2006
Nel 2007 quantitativo di
acqua. Se nel
ha consumato 110
metri cubi di ac- in provincia 2000 pagavo
294.000 lire
qua, nel 2007 si è l’anno, oggi ar-
fermata a 94. Vale a consumati rivo a sfiorare i
dire, 16 in meno. trecento euro.
Ma, se c’era da in media Un e s e m p i o
aspettarsi in cam- degli aumenti?
bio un discreto ri- 16 metri cubi Si guardi la
sparmio sulla bol- quota fissa an-
letta, le speranze di acqua nuale, intro-
sono rimaste delu- dotta nel 2001:
se. in meno erano 2,32 eu-
ro, adesso sono
Nell’ultimo seme-
stre di gestione di Megas (da 21, una cifra stabile da due an-
gennaio 2008 confluita insie- ni visto che è il massimo che
me ad Aspes in Marche Multi- concede l’Autorità di ambito Megas, tutti gli aumenti dell’acqua
servizi, che si occuperà di ac- territoriale ottimale (Aato, che
qua, gas e rifiuti), le tariffe di controlla i servizi idrici e tutela FASCIA DI CONSUMO GENNAIO 2007 LUGLIO 2007
tutte e quattro le fasce di con- dei consumatori)”.
sumi sono state ritoccate al ri- L’assessore comunale al bilan- Tariffa agevolata 0,485 cent/mc 0,625 (+29%)
alzo: si va dal più 28,86 per cen- cio, alla programmazione e al Tariffa base 0,814 0,985 (+21%)
to dell’agevolata al 12,74 per personale Alceo Serafini prefe-
cento della seconda ecceden- risce non entrare nel merito dei Tariffa P1 1,227 1,558 (+27%)
za. E non solo: le stesse fasce numeri, ma spiega che, sul lun- Tariffa P2 1,569 1,769 (+13%)
sono state riviste. Così, sempre go periodo “gli aumenti rien-
a partire dall’1 luglio 2007, la trano nel graduale percorso di Fogna 0,130 0,137 (+5%)
tariffa agevolata si applica en- adeguamento alla nuova legis- Depurazione 0,350 0,367 (+5%)
tro i primi 60 metri cubi di con- lazione, sancita dal metodo ta-
sumo, mentre in precedenza riffario normalizzato del 1996”. Quota fissa annuale 21,00 21,00
arrivava fino ai primi 72, e quel- Antonio Viggiani, ex-direttore
la base da 61 a 96, contro i 106 di Megas e oggi dirigente di
precedenti. Di qui in poi scat- Marche Multiservizi, conferma
tano le due eccedenze: fino a invece i ritocchi alle tariffe. Li idrico e degli investimenti”, dei costi di trasporto, a cui van- “Non ci è arrivata nessuna se-
132 la prima e di lì a seguire la definisce però “un lieve au- spiega Viggiani. Come si giusti- no aggiunti quelli dell’energia gnalazione di aumenti dell’ac-
seconda. mento”, specificando che, es- ficano allora gli aumenti tarif- elettrica. Secondo la propor- qua”, dice Massimo Tirabasso,
Visto che, in parallelo ai rinca- sendo diminuito il consumo fari in tutte le fasce, a comin- zione che spiegavo prima, per responsabile della Federcon-
ri, c’è stata una riduzione dei medio delle famiglie, la bollet- ciare da quella agevolata (pas- mantenere la media di 1,48, ab- sumatori di Urbino. “Ora che
consumi, in complesso la spe- ta non sarà più salata. “La riar- sata da 0,49 a 0,62 euro al metro biamo dovuto ritoccare le tarif- vedo questi numeri e se le cose
sa del 2007 per le famiglie si av- ticolazione delle fasce tariffa- cubo)? Risponde ancora l’ex- fe. Ma, ripeto, la famiglia con stanno effettivamente così, è
vicina a quella del 2006. rie si è basata su una delibera direttore di Megas: “Abbiamo consumi che rientrano nella evidente che ci troviamo di
“All’inizio di ogni anno, o co- dell’Aato e, sempre nei limiti venduto, e quindi fatturato, media non risentirà degli au- fronte ad aumenti inaccettabi-
munque ogni volta che cam- tracciati dall’autorità di con- circa un milione di metri cubi menti”. In poche parole, quella li e allarmanti. A questo punto
biavano le tariffe – racconta Er- trollo, abbiamo mantenuto in- di acqua in meno: una vittoria stessa famiglia, che ha ridotto viene da chiedersi su cosa vigi-
rigo Bernini, l’urbinate che ci variata a 1,48 euro la tariffa me- nella battaglia contro gli spre- di circa 16 metri cubi il consu- li l’Aato: dobbiamo invocare
ha segnalato gli aumenti ano- dia ponderata, che si ottiene chi. I costi di gestione, però, mo di acqua lo scorso anno, Mister Prezzi? L’acqua non ri-
mali riscontrati nell’ultima dividendo per i metri cubi di non sono cambiati, anzi: tra non risparmierà altrettanto. In entra nelle sue competenze,
bolletta – la Megas ci inviava a acqua fatturata la somma dei 2004 e 2006 c’è stato ad esem- più vanno considerate la quota ma se si andrà avanti così è a lui
casa un foglio informativo. costi di gestione del servizio pio un incremento del 35-40% fissa, le fogne e la depurazione. che ci rivolgeremo”.

6
ducato 6-7.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:04 Pagina 7

ECONOMIA
Le esportazioni crescono più della media italiana

Padelle e tartufi
made in Urbino
Gli imprenditori: “Con qualità e puntualità battiamo i cinesi”
Tir alla Tvs, a destra elaborazione Confindustria su dati Istat

vincia, stando agli ultimi dati stero” commenta Cristina Ber-


MARIANGELA MODAFFERI
elaborati da Confindustria, è nardini della T&C. Il fatturato I dati della provincia nel 2007

N
ell’Europa cen- quello della meccanica, seguo- della sua azienda è per il 30% ri-
trale è il profumo no il settore del mobile, della cavato dalle esportazioni che,
del tartufo. In nautica e dei tessuti. Il distret- oltre l’Europa centrale, inte- 1.732
Svizzera è il fon- to di Urbino e Fermignano si ressano anche Stati Uniti, Ca- Il fatturato complessivo in milioni di euro delle espor-
do antiaderente distingue per l’esportazione di nada e Giappone. Fa ancora
delle padelle. In prodotti in legno, destinati al- meglio la ditta Acqualagna Tar- tazioni di Pesaro-Urbino tra gennaio e settembre 2007
Russia è la solidità dei mobili in l’arredamento, di tessuti, di tufi: “Noi vendiamo il 60% dei
legno e la qualità dei tessuti. In pentole e padelle e del tartufo. nostri prodotti all’estero – 96,7%
giro per l’Europa il made in Ur- “Noi dedichiamo alla vendita spiega il titolare Piergiorgio L’aumento dell’export verso il Regno Unito nei primi 9
bino spazia dall’arredamento all’estero l’80% della produzio- Marini – avevamo già un part-
alle tipicità alimentari e scaval- ne”. Giuseppe Bertozzini, di- ner in Russia e abbiamo parte- mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006
ca la media italiana e quella re- rettore commerciale della Tvs cipato alla fiera di Mosca per al-
gionale. Gli ultimi dati pubbli-
cati dall’Istat, relativi alle
di Fermignano, specializzata
nella produzione di pentole
largare i contatti agli altri Paesi
dell’est, ma quest’anno lo
85,9%
esportazioni del terzo trime- antiaderenti, racconta che stand italiano è stato relegato a L’incremento delle vendite di mobili in Kazakistan.
stre dell’anno scorso (quelli l’export è sempre stato una un padiglione esterno e le visi- Quasi il doppio rispetto a quello registrato in Cina
complessivi del 2007 si avran- prerogativa dell’azienda. “L’I- te sono state poche”.
no solo a marzo) parlano, infat- talia è il maggiore produttore
ti, di un incremento nazionale europeo di pentole e padelle,
pari all’11,5% e regionale del
14,1%. La provincia di Pesaro
perciò qui il mercato è saturo.
Oggi, 40 anni dopo la nascita I vacanzieri preferiscono i Bed and Breakfast
Urbino, con un aumento del della Tvs, i nostri prodotti sono

Turismo, Pasqua preoccupa


18,4%, ha dimostrato di corre- venduti in 60 Paesi, in Svizzera
re più veloce. Ma non è ancora copriamo il 70% del mercato”.
abbastanza. Fra i maggiori partner com-
“Possiamo rendere l’export an- merciali, ci sono la Francia, la
cora più efficiente – afferma Spagna, la Svezia, la Germania,
Roberto Forni, della sede pro- gli Stati Uniti e la Russia, in
vinciale di Confindustria – per ognuno di questi mercati l’a- LAURA PONZIANI so e di cultura, scelgono soggiorni brevi, di
questo abbiamo avuto l’idea zienda sviluppa un fatturato di massimo due notti, nei Bed and Breakfast e
del Club dell’internazionaliz- almeno due milioni di euro. negli agriturismi della zona. I dati registrano

A
zazione: un gruppo aperto a “Da una decina d’anni, con umentano i turisti nel Montefeltro ma la un calo dei pernottamenti negli hotel in tutta
tutte le aziende e alle istituzio- l’arrivo dei prodotti cinesi, la Pasqua è ancora un'incognita. Le an- la provincia (meno 64.044 nel 2007 rispetto al
ni, pubbliche e private. Voglia- concorrenza si è fatta più pe- nuali statistiche dell'ufficio turismo 2006) contro un aumento di presenze nelle
mo far dialogare le imprese e sante. Noi ci difendiamo ga- della regione Marche fotografano un 2007 con strutture alternative (più 90.122).
creare uno scambio costrutti- rantendo qualità e puntualità, presenze e arrivi in crescita in tutta la provin- “È la congiuntura economica negativa – dice
vo di esperienze”. Agli impren- inoltre, stiamo sperimentando cia. Oltre quattro milioni di persone hanno preoccupato Alessandro Marcucci Pinoli, ti-
ditori sarà chiesto di compilare nuove aperture verso i paesi soggiornato in alberghi e agriturismi, e più di tolare di una catena di Hotel della città duca-
un questionario per raccoglie- dell’est europeo”. 600 mila sono passate per una breve visita. le – per Pasqua non abbiamo ancora prenota-
re le proposte e capire dubbi e Un settore in crescita, nel capi- “La gente cerca posti non molto affollati in cui zioni”. Daniela Salerno, direttrice dell'hotel
problematiche; in base alle in- tolo delle esportazioni, è quel- si sta bene - spiega Lella Mazzoli, assessore al Mamiani, è ottimista: “Abbiamo avuto cinque
formazioni raccolte, un grup- lo alimentare. Lo scorso 11 feb- turismo e alla cultura della città ducale – qui mila ospiti in più, ma per Pasqua è ancora pre-
po pilota costruirà un piano di braio una delegazione della trovano tranquillità e cose uniche, impossibi- sto. Ultimamente c'è la tendenza a muoversi
intervento triennale. “L’Italia provincia è partita per Mosca, li da trovare altrove”. Un aumento di presenze all’ultimo minuto”. Anche Marika Crucini,
all’estero è ancora considerata per la XV edizione della fiera e arrivi dello 0,6 per cento rispetto al 2006, che dell'hotel Fontespino, spera nelle prossime
poco affidabile. Io credo che, se agroalimentare Prodexpo. Im- per l'assessore è un successo annunciato. festività: “Per noi è il primo anno di gestione,
riuscissimo ad analizzare me- mancabile protagonista dell’e- “Abbiamo attivato una buona campagna di ma di solito la Pasqua non delude mai”. Giu-
glio le nostre possibilità all’in- vento è stato il tartufo. “Il no- promozione su tutti i media italiani e stranie- liano Vici, responsabile dell'hotel Piero della
terno, potremmo essere più stro è considerato un bene di ri”. In linea con la tendenza nazionale, anche Francesca spiega: “I soggiorni sono sempre
forti e sicuri all’estero”. lusso e, in quanto tale, ha sem- nel Montefeltro da alcuni anni il turismo è più brevi, molti, qui da noi, sono professori
Il settore trainante nella pro- pre avuto una grande eco all’e- “mordi e fuggi”. I vacanzieri, in cerca di ripo- universitari e studenti”.

7
Ducato 8-9.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:04 Pagina 8

il Ducato
Restaurata dieci anni fa ma poi abbandonata

La rocca Albornoz
è inespugnabile
Il Comune assicura che l’apertura è in programma per il 2008

LISA BARACCHI printentenza per i beni am- sistenza. Giorgio Ubaldi, presi-
bientali e architettonici delle dente dell’Ami Servizi, non ha
Marche, che era responsabile ancora avuto in consegna la

M
a le chiavi so- del cantiere – sono iniziati a struttura. Attende i lavori di ri-
no andate metà degli anni ’80 e sono con- sistemazione che deve fare il
perdute? Nes- tinuati fino alla metà degli anni Comune.
suno sembra ’90. Nel terrapieno è stata sco- Nella delibera si legge che “la
averle e la for- perta una seconda cinta mura- copertura finanziaria è stata
tezza Albor- ria più interna e sono venuti al- assicurata in sede di bilancio
noz è chiusa da dieci anni, qua- la luce molti reperti archeolo- 2006 con i proventi derivanti
si dimenticata. I suoi bastioni gici”. Gli scavi sono stati segui- dalla vendita del Consorzio”. Il
svettano sopra Urbino, il parco ti da Mario Luni e Anna Lia Er- responsabile del “procedi-
della Resistenza ospita molte meti, professori dell’Istituto di mento”, è scritto ancora nella
manifestazione cittadine, dai archeologia dell’Università di delibera, è Michele Felici, diri-
tornei cavallereschi della festa Urbino: “Dopo i lavori - ha rac- gente dell’ufficio tecnico che
del Duca alle esibizioni di contato Ermeti – è stata allesti- però non ha le chiavi per aprire
gruppi musicali, ma il portone ta una piccola mostra in una la fortezza. Dovrebbe averle
resta sprangato. stanza sulla destra, subito do- l’Ami. Impossibile insomma
“Non per molto – po l’entrata. entrare nella rocca per vedere
ha assicurato Li-
no Mechelli, as-
Servono Erano esposti
tutti i reperti ri-
come si presenta. Racconta
Valter che abita vicino alla roc-
sessore ai lavori
pubblici del Co-
40 mila euro trovati, poi sono
stati riposti in
ca: “Ci andavo a giocare da pic-
colo dentro la fortezza. C’era
mune - la sua
apertura è in pro-
per mettere delle casse. So-
no ancora là,
un prato e un pozzo, mia madre
si raccomandava sempre di
credo, insieme starci lontano. C’era un retta-
gramma per il
2008. Servono 40 in sicurezza agli scorpioni. golo di ghiaia dove una volta ci
mila euro per la La pubblicazio- doveva stare una catapulta.
messa in sicurez- il monumento ne degli scavi Ora ci sono solo fossati, è tutto
za della struttu- non è stata fatta, in abbandono. È una vergogna.
ra, il finanzia- e aprirlo la colpa è della E poi vorrei sapere come mai,
mento deve esse- burocrazia”. I se a Urbino l’erba cresce anche
re approvato dal al pubblico materiali ritro- sull’asfalto, nel parco della Re-
consiglio ai primi vati sono maio- sistenza invece manca. E ci so-
di marzo. All’interno della for- liche arcaiche, ceramiche inve- no i giochi dei bambini che so-
tezza sono stati fatti degli scavi triate e metalli di epoca roma- no troppo vecchi con dei chio-
e ancora i camminamenti in- na o rinascimentale: tegami, di arrugginiti lunghi così”.
terni devono essere sistemati, boccali, finimenti per cavalli e
servono delle ringhiere: la roc- lucerne.
ca così com’è non può essere
proprio visitata”.
L’inaugurazione della fortezza
restaurata è stata il 25 novem- Cagli ospita la mostra dell’artista siciliano
Il manufatto di interesse stori- bre1997. Lucia Ciampi, consi-
co-artistico, secondo la tradi- gliere comunale dell’Udc, ha
zione, fu costruito per volere di
Gil Alvarez Carrillo de Albor-
noz, chiamato anche Egidio Al-
bornoz, che era cardinale e
condottiero e apparteneva alla
famiglia degli Aragona. Nel
1353 ricevette l’incarico da pa-
seguito per qualche tempo da
vicino le vicende della rocca.
Ha raccontato che nel maggio
2000 De Martinis consegnò le
chiavi all’ufficio del territorio
che amministra i beni dema-
niali e dopo pochi giorni l’uffi-
“Le ipotesi” di Fiume
GIUSEPPE FERRANTE grafico sulla figura di Fiume e i suoi percorsi
pa Innocenzo IV di riconqui- cio scrisse al sindaco per dare
stare i territori dello Stato pon- in consegna l’immobile al Co- creativi. Inoltre una sezione dell’esposizione

U
tificio, compreso il Ducato dei mune. Chiese di stipulare un n ritorno ideale di Salvatore Fiume. sarà dedicata alla presentazione di bozzetti e
Montefeltro. La costruzione contratto di locazione ma non L’artista fra il 1983 e il 1987 dedicò alla materiali vari che costituiscono gli studi che
della rocca risale a quel perio- ebbe risposta. Nel dicembre città di Urbino una serie di dipinti, “le l’artista ha effettuato per poi realizzare il ciclo
do ma fu dan- del 2002 Ciampi Ipotesi”, che dal di dipinti delle
15 marzo al 4
neggiata molte
volte nel corso
I lavori p re s e n t ò u n a
prima interro- maggio saranno
Ipotesi.
Fiume dipinse e
in mostra al Pa- fu architetto. Ma
dei secoli: du-
rante l’invasione
sono a carico gazione, nel set-
tembre 2003 una lazzo Felici di c’è una curiosità
Cagli. sulla sua vita.
del Ducato da
parte di Cesare
del Comune seconda: “Il sin-
daco rispose che Fiume, siciliano Sebbene inten-
di Comiso, stu- desse affermarsi
Borgia, il Valenti-
no, ma anche per la gestione avrebbe preso
provvedimenti, diò infatti all’I- come pittore, ot-
ordine di uno dei ma altri anni so- stituto d’Arte ur- tenne il primo
Montefeltro, sarà affidata no passati senza binate, e le ripro- successo con
Guidobaldo II che si facesse duzioni di capo- un’opera lette-
nel 1573 quando poi all’Ami nulla. Parliamo lavori rinasci-
mentali esposte
raria, “Viva la
il duca dovette di un monu- Gioconda”.
far fronte alla ri- Servizi mento che po- sono un tributo
alla città che vi-
Solo nel 1949
rinsaldò la sua
bellione degli ur- trebbe essere un
binati oppressi dalle tasse. La fiore all’occhiello di Urbino”. de l’artista muovere i primi passi nel mondo passione per il pennello con una mostra alla
fortezza servì nel Seicento ai Il contratto di locazione, cioè la della pittura. Galleria Borromini a Milano. Poi l’ascesa.
padri carmelitani. Nell’Otto- convenzione per la concessio- I paesaggi dello spirito di Salvatore Fiume si Nel 1950 espose alla Biennale di Venezia, e
cento era un orfanotrofio fem- ne in uso della fortezza Albor- palesano nel susseguirsi di dipinti, sculture, proprio quelle opere in mostra gli valsero la
minile ed è diventata proprietà noz, è stato firmato nel luglio bozzetti e materiale fotografico. copertina di Life. La visione del siciliano im-
dello Stato nel 1965. Il Ministe- 2005. Sono di un anno dopo in- Il poliedrico artista ha realizzato opere che si pressionò molto i giornalisti statunitensi: le
ro per i beni culturali e ambien- vece le delibere per i lavori di ri- trovano in alcuni dei più importanti musei del pareti delle sale riunioni di Life e di Time por-
tali si è preso cura della fortez- sistemazione e l’affidamento mondo, quali i Musei Vaticani, il Moma di New tano gli affreschi di Fiume.
za Albornoz nei primi anni ’80. della struttura all’Ami Servizi, York, la galleria d’Arte Moderna di Milano. La personalità di questo artista fu comunque
“I lavori di restauro – spiega così come la custodia e la ma- All’interno della mostra sarà possibile assi- influenzata dagli studi urbinati, e ora seppur
Biagio De Martinis della So- nutenzione del parco della Re- stere alla visione del documentario autobio- tramite l’opera torna nelle Marche.

8
Ducato 8-9.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:05 Pagina 9

CULTURA
Sempre meno giovani si avvicinano a queste professioni

Mancano gli artigiani:


Il muro
di cinta
della
addio o arrivederci?
Fortezza e ELISA ASSINI
sotto

A
il particolare rtigianato: addio o
del portone arrivederci? Fale-
gnami, fabbri, sar-
chiuso te e calzolaii, per
da dieci citare sono alcuni
anni tra i mestieri più
antichi e diffusi in passato,
In basso sembrano piano piano scom-
a sinistra parire dalla nostra società. Col-
pa di nuove leggi, del lavoro che
“Incontro non c’è, dei costi troppo alti
al vertice” della manodopera e della poca
di Salvatore voglia dei giovani “di sporcarsi
le mani” e imparare un mestie-
Fiume re. Ma anche di un nuovo tipo
di società che sembra aver per-
so di vista il valore della ma-
nualità.
“Negli ultimi due decenni – af-
ferma Francesco Ramella, pre- Carlo Galante, fabbro, al lavoro nella sua officina
sidente del corso di laurea in
sociologia all’Università di Ur- anche e soprattutto in quella tornare a casa perché non reg-
bino – abbiamo assistito a una familiare. Provocano stress e gevano la fatica”. Non parliamo
svalorizzazione simbolica del tensioni che molto spesso si ri- poi dei costi. “Per poter tenere
lavoro manuale e quindi anche percuotono nel contesto do- un apprendista in bottega –
dell’artigianato. Il fenomeno si mestico degli stessi individui e prosegue Carlo – dovrei addi-
è diffuso prevalentemente in nelle loro relazioni sociali. È rittura frequentare dei corsi di
Toscana, Emilia, Marche, ma per questo che sono le stesse specializzazione, per l’antin-
anche in Veneto, dove questo famiglie artigiane a spingere i fortunistica. Sarebbero quindi
tipo di produzione era mag- figli verso altre attività, come lo così tante le spese che poi non
giormente diffusa. Mentre, ad studio, considerate più redditi- riuscirei quasi a pagarli, questi
esempio, nel nord Italia, con la zie”. Ne sa qualcosa Carlo Ga- giovani”.
presenza di grandi distretti in- lante, classe 1961, professione Antonio Venerucci, invece, la
dustriali si può parlare di svalo- fabbro. Tanto lavoro, ma nes- sua vita l’ha dedicata al legno.
rizzazione di lavoro operaio”. Il suno disposto ad aiutarlo. “Ho iniziato il mestiere di fale-
risultato però non cambia. “In “Non ci sono giovani che vo- gname nel 1959. Mi ha insegna-
entrambi i casi si è arrivati ad gliano avvicinarsi a questo me- to mio padre. E anche ora che
un allontanamento dei giovani stiere. Perché è pesante, ci si sono in pensione da quattro,
da questo tipo di mestieri – sporca in continuazione e fa cinque anni continuo a svolge-
continua Ramella – perché si freddo. Alcuni anni fa ho pro- re il mestiere per passione”. Ma
tratta di lavori usuranti, che vato a insegnare a ragazzi che anche lui è ben consapevole
non hanno orari e portano ad frequentavano la scuola pro- che manca un reale ricambio
inserirsi non solo nella vita in- fessionale. Ma bastavano po- generazionale. “I costi sono di-
dividuale di chi li pratica, ma che ore e già dicevano di voler ventati davvero troppo alti. È
impossibile riuscire a reggere
la concorrenza di imprese spe-
cializzate del settore che pro-
ducono in serie”. E anche spo-
Il ‘68, quarant’anni fa: ricordi di una piccola rivoluzione culturale standosi in un settore tipica-
mente femminile, quello della
sarta, si scopre che i problemi

“Eravamo l’ombelico del mondo” sezione universitaria Ho Chi Minh del Pci, non c’erano al tempo tante università nel
sono gli stessi. Anna Cangiotti
ha 69 anni e cuce da quando ne
aveva appena 12. “Più che altro
per la famiglia, precisiamolo.
Però so benissimo che questo
lavoro non garantisce un gua-
dagno sicuro. Anche 5 euro per
MAURIZIO MOLINARI
ha partecipato all’occupazione: “Non mi centro italia. Andavamo a promuovere le un orlo sembrano eccessive.

A
bolite tutte le materie del Corso di ritengo né un pentito né un apologeta del contestazioni a Pescara, Arezzo e Rimini. Quindi, perché le ragazze do-
laurea in filosofia. Istituiti due filoni: ‘68, però occupare l’università è stata una Andammo anche a San Benedetto, in oc- vrebbero andare ad imparare
uno teorico, in cui si insegnava Marx, festa. Poi anche qui da noi a volte la situa- casione di un convegno, e lottammo per- per molti anni, come ho fatto
e uno pratico in cui si faceva una specie di zione è degenerata: negli anni settanta, ché gli studenti delle superiori potessero io, gratis, e poi non avere entra-
rivoluzione culturale in piccolo, nelle qualcuno del movimento ha dato fuoco a partecipare ad assemblee e riunioni sen- te sicure?”. La pensa così anche
campagne, per creare una coscienza di quattro fascisti che per fortuna si sono sal- za i genitori. Pubblicammo anche un qua- Giacomo Bronchini, 70 anni,
classe fra i contadini. È stato anche questo vati. Però, in generale, a Urbino il ’68 non è derno della rivista “Ad libitum” con ricer- professione calzolaio. “Faccio
il ’68 a Urbino. stato violento. Ricordo, tuttavia, un episo- che e riflessioni legate alle istanze del ‘68”. questo mestiere da quando
Sono passati quarant’anni da quel 15 feb- dio di cui io stesso fui vittima: nel ’70 pre- Il ruolo centrale di Urbino è confermato avevo 13 anni e continuo anco-
braio: l’assemblea dell’aula VI aveva deci- sentavo un mio film (L’età breve, n.d.r.) al- anche da Giorgio Baratta, allora assistente ra oggi per passione. Ma ai gio-
so per l’occupazione dell’università. Dal- la mostra del cinema di Pesaro. Il protago- di filosofia teoretica: “Ci sentivamo l’om- vani non conviene iniziare.
l’autunno del ’67 erano mesi che si discu- nista, in una riunione politica, sosteneva belico del mondo, soprattutto noi di filo- Dovrebbero mettere in conto
teva sulla scuola italiana, sui contenuti che l’arte dovesse essere al di sopra della sofia, perché dal nostro istituto era partita anni di sacrifici senza alcun
educativi, sulla situazione delle donne, sul lotta di classe. Per un’affermazione simile, tutta la rivolta. Per circa due anni, fino al guadagno. Solo chi già sa fare
concetto di autorità, sui baroni e sulle lot- che ora è condivisa da tutti, sono stato og- 1970, siamo riusciti ad abolire le materie può vivere discretamente e ot-
te studentesche. Era giunto il momento di getto di pesanti invettive”. nella nostra facoltà e a creare un corso uni- tenere buoni guadagni. Un ve-
passare all’azione. L’occupazione del pa- Contro l’occupazione era invece Gabriele co, teorico e pratico, in cui giravamo nei ro peccato perché è un mestie-
lazzo dei Montefeltro durò solo 3 giorni, Limido, leader dei giovani universitari di paesini vicini per portare l’università nel re bellissimo che garantisce
ma non si esaurì lì il ’68 urbinate. destra: “Eravamo tutti figli di operai e la- territorio e affrontare l’arretratezza del ce- grandi soddisfazioni”.
“Il movimento era eterogeneo e andava voratori per lo più meridionali e non vole- to contadino. Combattevamo l’idea di Ur- Non tutto però sembra perdu-
dagli universitari agli studenti delle scuole vamo che si interrompesse l’attività di- bino come piccola Oxford. L’università nel to: “ Se da un lato i giovani si al-
superiori, dai marxisti ai riformisti fino ai dattica. Non potevamo permetterci di sottosviluppo (così l’avevamo chiamata) lontanano da questi mestieri, -
situazionisti e ai libertari”, racconta Renzo perdere tempo. Rappresentavamo una fu un’esperienza autentica, anche se con precisa il professor Ramella -
Savelli, attuale assessore all’Istruzione minoranza ma ci siamo sempre difesi be- dei tratti senza dubbio mitologici”. dall’altro si assiste ad una rein-
della Provincia. “Ricordo che c’era un radi- ne e i nostri avversari ci temevano e ci ri- Un sessantotto relativamente pacifico, terpretazione di questi lavori
cale che si rifiutava addirittura di parlare al spettavano”. quello urbinate: “nonostante qualche in maniera creativa. Chi ha vo-
microfono perché lo considerava uno stru- La città ducale non ha avuto un ruolo mar- scontro – conclude Baratta - siamo stati fra glia di svolgere una professio-
mento della tecnologia capitalista”. ginale nella lotta studentesca italiana. le poche università in italia in cui il Rettore ne autonoma, indipendente,
Anche il romanziere e poeta Umberto “Urbino è stata più importante di quello ha dialogato con gli studenti e non ha fatto tende ad avvicinarsi a queste
Piersanti, leader dell’ala riformista della che si pensa – sostiene Piersanti – perché intervenire la polizia”. professioni”.

9
Ducato 10-11.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:05 Pagina 10

il Ducato
I due attori di scena il 26 febbraio al Sanzio

I miracoli intonati
di Haber e Papaleo
Debutto teatrale per Giovanni Veronesi. Sua la regia dello show

hanno detto che ci sono tanti altri


GIAMMARCO SICURO
cantanti che invidierebbero il mio
modo di cantare. Non so che farci:

U
no spettacolo io canto in maniera molto passio-
atipico, dove mu- nale, molto istintiva. È una cosa
sica e cabaret si che ho nel Dna.
mischiano, dan- Possiamo dire che è la musica la
do vita a uno sua vera passione?
show che è una La mia passione è dare emozio-
sorta di work in progress. “E’ ni, sia con il cinema, sia con il
tempo di miracoli e canzoni”, il teatro. Da qualche anno anche
nuovo spettacolo teatrale con con la musica. Il mio sogno è
Alessandro Haber e Rocco Papa- quello di fare un concerto da so-
leo arriva al Sanzio di Urbino. Il lo come interprete, magari a tea-
Ducato ne ha parlato con Haber, tro. Solo musica: prima o poi ca-
felice di tornare nelle Marche e piterà. Sto preparando un altro
in particolare nella città ducale disco di cover riproposte a modo
che ricorda per i tanti giovani, la mio. Non so ancora come sarà il
bellezza del centro storico e il vi- titolo ma vorremmo inciderlo
no dal sapore unico. da aprile.
Possiamo definire “E’tempo di Lo spettacolo arriva a Urbino.Che
miracoli e canzoni” uno spetta- rapporto ha con la città ducale?
colo atipico? Urbino è una delle più belle città
La locandina dello spettacolo d’Italia. Vengo spesso nelle Mar-
Sì, possiamo dire che si tratta di
uno spettacolo fuori dai canoni. Il A Napoli: stasera siamo di scena che: una regione fantastica dove LA SCHEDA DELLO SHOW
motivo principale è che io e Rocco al teatro Diana. Pensi che ieri un vado a mangiare e dove si trova-
Papaleo abbiamo due personalità signore per strada mi ha fermato no vini incredibili. Infatti a volte
diverse, ognuno con la propria
storia. Entrambi però abbiamo, in
e mi ha detto: “Si n’artista esag-
gerato”. Un artista esagerato:
vengo lì e me li porto a Roma. Ur-
bino è un gioiellino: città univer-
L’inedito ruolo
qualche modo, toccato le stesse
cose: nel teatro, nel cinema, con la
musica; insomma abbiamo fatto
qua a Napoli hanno delle espres-
sioni incredibili.
Lo spettacolo si apre con uno
sitaria, ci vengo spesso e volen-
tieri, peccato che resterò soltan-
to un giorno.
di due “cantattori”
lo stesso percorso. Poi, fra l’altro, schermo gigante che mostra lei Rimarrà a Urbino soltanto il 26
siamo anche molto amici. e Rocco Papaleo mentre vi febbraio, data dello spettacolo?
Com’è stato tornare a lavorare prendete a schiaffi. Qual è il si- Eh, sì. Non è che posso rimane- Lo spettacolo si apre con uno schermo gigante
con Giovanni Veronesi (regista gnificato di questa prima scena re: la tourneè continua. Potrei che mostra Haber e Papaleo mentre si prendo-
dello spettacolo)? e come si sviluppa lo show? perdere la testa per una di Urbi-
no e rimanere.
no a schiaffi: un omaggio al mondo del cinema
Anche con Giovanni sono molto Sì, quello è un pezzo estrapolato
amico: in passato ho lavorato pa- dal film di Pieraccioni “Il paradiso Qualche altro progetto in can- dal quale provengono, ma anche una metafora
recchio con lui. Abbiamo fatto mol- all’improvviso”. E’ una scena mol- tiere? di quello che avverrà nel corso dello show. I due
ti film insieme, posso citare “Per to forte che possiamo definire co- Ho fatto qualche film: uno con
Rocco Papaleo, si intitola “L’a- cantattori, infatti, si rincorrono e si prendono in
amore solo per amore”. Quindi c’è me un gioco. Devo dire che lo spet-
molta complicità, c’è sintonia. For- tacolo è molto divertente, poi ci so- more non basta”. Un altro invece giro mostrando complicità e affinità collaudate.
se è questo il motivo di tanto suc- no dei sottotesti che parlano della è un’opera prima, si chiama Colonna portante dello spettacolo una band di
cesso per questo spettacolo: si trat- famiglia, delle donne... “Quell’estate” ed è di Guendali-
E la musica? L’orchestra vi ac- na Zampagni. Poi ho dei proget- cinque musicisti che accompagna le performan-
ta di un work in progress dove io e
Rocco Papaleo ci giochiamo le car- compagna per tutto lo show. ti, tutte cose interessanti ma non ce vocali della coppia, alle prese con classici di
te della musica. Insomma, per tor- Ci sono cinque musicisti molto ho ancora firmato niente. A pro- grandi autori della canzone italiana (Cocciante,
nare alla sua prima domanda: sì, è bravi. Io canto alcuni pezzi: tutti posito di teatro posso annuncia-
unospettacoloatipicogiocatomol- fatti, naturalmente, a modo mio. re il mio ritorno al classico: farò Conte, Fossati, De Gregori) e inedite composi-
to sulla complicità e sull'ironia. Ho avuto un riscontro di pubblico Platonov, opera di Anton Ce- zioni cariche di ironia e dissacrante comicità.
Haber, dove si trova in questo incredibile. Non lo dico da solo che chov. Magari tornerò ad Urbino,
momento? c’ho una voce curiosa: molti critici per due o tre giorni questa volta.

car Cinema

30 GIORNI DI BUIO
Cinema Nuova Luce
SWEENEY TODD
Cinema Ducale, sala 1
feriali 20.00/22.00
festivi 16.00/18.00/20.00
di lui. Todd ha un unico pen-
siero: vendicarsi del giudice
Turpin, che ha sentenziato
la sua condanna di reclu-
che affronta un viaggio
nella spiritualità e nella
sessualità. Sasha e Nicole
sono due ragazzi che si

te
feriali 21.15, 22.00 sione. riconoscono subito ma che
festivi 17.15/21.15 fino al 28 febbraio PARLAMI D’AMORE devono compiere tutto il
fino al 27 febbraio Il barbiere Cinema Ducale, sala 2 tragitto che la vita ha idea-
Ogni anno, Sweeney Todd feriali 20.30/22.30 to per ognuno di loro prima
quando l'o- ovvero festivi di accettare i propri senti-

llo
scurità avvol- Benjamin 16/18/20/22.30 menti, di incontrarsi alla
ge per un Barker torna fino al 27 febbraio pari, di avere il coraggio di
mese la città a Londra Dall'omonimo specchiarsi nell'altro.
di Barrow, in dopo essere stato ingiusta- libro di Silvio Prima di arrendersi.

ne
Alaska, gli abitanti devono mente imprigionato. Sotto la Muccino e
combattere contro insazia- sua vecchia bottega ha Carla
bili vampiri assetati di san- aperto un negozio di pastic- Vangelista, il
gue che seminano morte e ci di carne Mrs. Lovett, film racconta
distruzione. segretamente innamorata la storia di una diciottenne

10
Ducato 10-11.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:05 Pagina 11

SPETTACOLI
Presto l’album della cantautrice di Cagli

Chiara, la popstar
che incanta Praga
KATIA ANCONA

N
Rocco Papaleo ella Repubblica “Damichi”, questo il nome del-
e Alessandro Ceca e in Slovac- l’album che prende spunto
chia è una star. A dalle iniziali dei cantanti, si è
Haber in una Cagli, dove vive guadagnato da subito i primi
scena di con mamma e posti in classifica superando le
papà, Chiara cento mila copie vendute. Al
“È tempo di Grilli, classe 1979 è una mae- primo album ne sono seguiti
miracoli stra elementare. Due lauree, altri: “Damichi 2, 3, 4” e “Dami-
e canzoni” una in Scienze dell’Educazio- chi the best” complessivamen-
ne e una in Scienze della For- te cinque dischi che hanno ri-
In basso mazione primaria ad Urbino e cevuto il riconoscimento di al-
la band un album che trettanti dischi
dei Marlene sta per uscire nei di platino. “Gli
paesi dell’est. album raccolgo-
Kuntz “Tra marzo e no una serie di
aprile prossimi cover come ‘Non
il mio disco ‘In- voglio mica la
namorata di chi’ luna’ di Fiordali-
sbarcherà nella so oppure
Repubblica Ce- ‘Mamma Maria’
ca e in Slovac- dei Ricchi e Po-
chia” spiega, fe- veri, reinterpre-
lice per questo tate in chiave
momento di ce- dance”.
lebrità. Una car- Ora, però, Chia-
riera iniziata da ra punta ad una
tempo la sua: carriera da soli-
“Sono una can- sta: “Sto regi-
tautrice da sem- strando il mio
pre”. Ha iniziato d i s c o, u n d i c i
a cantare nel co- canzoni scritte
ro parrocchiale da me lo scorso
e a suonare chi- anno, uscirà pri-
La rock band di Cuneo presenta l’ultimo album tarra e pianofor-
te da bambina,
ma nei luoghi i
cui sono diven-
anche se la vera tata famosa an-

Tour teatrale per i Marlene e propria consa-


crazione davan-
ti ad un pubbli-
co è avvenuta a
15 anni. E non è
la prima, nella
Chiara Grilli
che se è in Italia
che vorrei can-
tare”. Nel 2005 è
stata seleziona-
ta tra le 12 nuove
proposte del Fe-
sua famiglia, ad avere un fee- stival Show di Castelfranco Ve-

A
Cagli l’anteprima di uno ce proposte, che per il tour tea-
degli eventi musicali del- trale verranno ancora più ling particolare con la musica: neto. “Mi ritengo fortunata di
l’anno. Il tour “Uno”, dal- smussate. Il settimo lavoro di “Mio nonno suonava nella quanto ottenuto ma è nel mio
l’omonimo disco dei Marlene uno dei gruppi più influenti de- banda militare e durante la Paese, dove tutti potrebbero
Kuntz, verrà presentato da Cri- gli ultimi anni si ascolta da se- guerra, questa sua passione, gli capire i testi, che vorrei canta-
stiano Godano e i suoi il 29 feb- duti quindi. I Marlene Kuntz ha consentito di salvare la pel- re, mi sto organizzando ma per
braio nel teatro comunale del- non hanno bisogno di grandi le”. Come mai il successo è arri- il momento non ho progetti
la città marchigiana. Uno sce- presentazioni. Fin dall’ormai vato proprio nei paesi dell’est? precisi”. Cosa amano di lei nel-
nario intimo e senz’altro adat- lontano 1994, anno di pubbli- “Nel 2003 ho scoperto per caso la Repubblica Ceca? “Credo si
to alle note di questo album cazione del primo album, Ca- che un produttore ceco, Mi- innamorino del personaggio,
con il quale la band di Cuneo ha tartica, i sonici Marlene rag- chael David stava cercando ricevo spesso e-mail di stima”.
sicuramente imposto una vira- giunsero una popolarità, so- una cantante per un progetto: Intanto Chiara spera, con ‘In-
ta allo stile artistico dei Marle- prattutto nelle giovani genera- un disco pop dance in lingua namorata di chi’, di potersi de-
ne. zioni, definibile come “mitica”. italiana distribuito dalla Sony dicare anima e corpo a questo
Poco spazio allora alle sonorità A quattordici anni di distanza music. Ho mandato un video lavoro: “Fare la maestra mi pia-
rock-noise questa volta. Per la band di Godano si è fatta più clip con una mia canzone che si ce – dice – ma vorrei vivere del-
quanto riguarda “Uno” la cosa pacata, quello di Cagli è un cer- chiama ‘Voglia di cambiare’ e le la mia voce, fino a questo mo-
che ha colpito i fan è stata la tamente un concerto da non cose sono cambiate davvero, mento la musica mi ha dato fa-
svolta cantautoriale delle trac- perdere. (g.fe) perchè sono stata scelta per ma ma non soldi, questo disco
realizzare il progetto”. è la mia scommessa”.

Teatro LE INTELLETTUALI Convegni un illustre rappresentante fonici di Radio Urca, la web


DI MOLIÈRE della Soprintendenza di radio degli studenti di
TERZO FESTIVAL Urbania ANCHE I GENI Urbino. L'obiettivo principa- Urbino. In programma musi-
INTERNAZIONALE DELLA Teatro Bramante HANNO COMINCIATO le è mostrare le doti artisti- ca e arte. Tre gruppi
TRISTEZZA 29 febbraio ore 16.30 DA PICCOLI che e architettoniche del (Keine, Nootropil, ed
San Costanzo (Pu) Tutto inizia Conferenza su Donato Bramante, simbolo di un Electronic Sheep), due dj
Teatro della Concordia dalle nozze di Bramante, Fermignano, intelletto acuto e rigoroso. (VIC e Vommy Tee, del col-
22 e 23 febbraio Enrichetta, Sala del Consiglio Sarà anche l'occasione per lettivo Mukakke), expo d’ar-
Corsi di flauto, tecniche di membro di Comunale, 22 febbraio aprire nuovi percorsi di te (con i lavori prodotti
meditazione, balli di gruppo. una strampa- 15.00, 23 febbraio 10.00 riflessione sulla sua figura. durante i laboratori Acli),
L’uomo di oggi le tenta tutte lata famiglia Presieduta da due massimi videoproiezioni e digital art.
per sfuggire all’angoscia che nobile seicentesca, dove esperti bramantologi: il Eventi Tutta la serata sarà tra-
l’attanaglia. I comici del San dominano le ipocrisie di Prof. Arnaldo Bruschi ed il smessa in diretta sul web,
Costanzo Show, consapevoli ciascun componente e la Prof. Christoph Luitpold APERITIVO grazie alla collaborazione
della gravità del problema, pedanteria del sapere acca- Frommel, entrambi docenti RADIOSONICO dell’ UWIC. Per ascoltarla
dedicano alla Tristezza un demico e tradizionale, fatto all'Università "La Urbino, Circolo Acli basterà andare sul sito di
intero festival, per affronta- solo di forma. Sapienza"di Roma. In facol- 1 marzo, dalle 18.30 Radio Urca, www.radio-cam-
re la questione per sempre. tà di moderatore, ci sarà Ripartono gli aperitivi radio- pus.it

11
ducato 12-13.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:05 Pagina 12

il Ducato
In un’intervista al Ducato, il Rettore Bogliolo parla di risultati e difficoltà

Vendere i collegi per ripartire


“Il bilancio è in salute, ma i soldi della statalizzazione non bastano e impongono regole rigide sulle assunzioni”

CHIARA ROMANELLO ferta”. Nessun riconoscimento no altre risorse per metterlo in


dunque per l’ente diretto da piedi. Io comunque rimango

I
nnovare, riformare, co- Sacchi, che da più di anno non scettico soprattutto per la col-
struire. Ma con un occhio solo vuole acquistare il Triden- locazione e del resto non mi
sempre attento ai conti. te ma anche riaggiustare all’in- sento coinvolto perché sono
Il Rettore dell’università giù il prezzo di vendita. I termi- nella condizione in cui devo
di Urbino, Giovanni Bo- ni della contrattazione sono estinguere dei mutui e non far-
gliolo fa il punto della si- ormai ben noti: l’Ersu ha elabo- ne degli altri. Voglio chiudere il
tuazione e analizza le prospet- rato una stima (pari a 12 milio- mio mandato nel 2009 lascian-
tive per il nuovo anno in un in- ni di euro) che terrebbe conto do il bilancio in buone condi-
contro con gli studenti della dei lavori di ristrutturazione, a zioni, una volta per tutte”. Il Rettore
scuola di giornalismo. cui l’università ha sempre ri- Un nuovo manifesto di studi.
L’ateneo programma il suo fu- sposto picche. “La nostra valu- Dopo due riforme degli studi della
turo razionalizzando l’offerta tazione, 23 milioni di euro, è che hanno avuto l’effetto di di- “Carlo Bo”
formativa ed elaborando un stata fatta regolarmente dall’a- latare e poi restringere l’offerta
nuovo statuto, ma non ha pos- genzia del Territorio e tiene già formativa di molti atenei ita-
Giovanni
sibilità di fare nuove assunzio- conto di tutti i lavori di adegua- liani, l’università cerca la sua Bogliolo
ni. Motivo: le rigide regole del mento alle nuove normative – via per ammodernare gli indi-
finanziamento ottenuto con la risponde Bogliolo – ora noi ab- rizzi di studio e attrarre nuovi
statalizzazione, “che ci per- biamo chiesto all’Agenzia di studenti. Così, dopo l’approva-
mettono di utilizzare solo il fare una nuova stima che tenga zione del Cun – il comitato na-
35% delle risorse liberate dal conto del degrado subito a par- zionale universitario – già ad
turn over – spiega il Rettore – tire dal 2001, ma anche dell’in- aprile potrebbe essere pronta
per cui ogni dipendente che va cremento del valore degli im- una bozza del nuovo manifesto
in pensione non libera un po- mobili e sono certo che sarà di studi: “Abbiamo razionaliz-
sto, ma solo un terzo di un po- poco più bassa della cifra che zato l’offerta senza rinunciare
sto”. già abbiamo”. Una volta otte- a nessuno degli indirizzi in cui
In più, i soldi della statalizza- nuto il nuovo prezzo, che do- credevamo – sottolinea il Ret- glio di amministrazione. Una mente i problemi dell’ateneo.
zione hanno vrebbe arrivare tore – ma abbiamo dovuto fare bozza è al vaglio del consiglio Eppure il sindaco Franco Cor-
permesso all’a-
teneo di tirare il
“Valuterò tra una decina di
giorni, l’univer-
qualche sacrificio, come ad
esempio il corso di psicologia
di amministrazione.
La sinergia con la città. “Da tre
bucci vede nell’università “un
punto di riferimento per lo svi-
fiato, ma non
hanno certa- le proposte sità si adopererà
per concludere
del lavoro che andrà ad esauri-
mento. Anche se aveva circa
anni circa ho creato un tavolo
con i rappresentanti di tutti gli
luppo e la promozione di tutto
il centro storico attraverso
mente consenti- enti e le associazioni interes- corsi di qualità e di alta forma-
to di ripianare i dell’Ersu la vendita entro
giugno pur non
200 iscritti all’anno non pote-
vamo più garantirgli il numero sati o coinvolti nelle politiche zione”. Per un ruolo del genere
debiti contratti avendo ancora di professori necessari”. dell’università”. Un mezzo per un tavolo sull’ateneo non può
molti anni fa da sul Tridente un compratore Con la statalizzazione poi, si è dialogare, in una città che ne- bastare: “Siamo già impegnati
Carlo Bo. Quella c e r t o. A q u e l resa necessaria anche una mo- gli anni non è ancora riuscita a nell’alta formazione – rispon-
è un’altra storia, solo quando punto per gli stu- difica dello statuto: una rifor- creare una rete reale di colla- de Giovanni Bogliolo – se ci so-
che sembra ave- denti cambierà ma dei meccanismi di elezione borazione tra le diverse istan- no altri progetti in cui la città
re una sola solu- le approverà qualcosa? “Asso- del Rettore, della composizio- ze, per muoversi come un’uni- sente che possiamo essere co-
zione: prima la lutamente nulla” ne dei consigli di facoltà, del ca entità. Si tratta però di un involti, allora aspettiamo solo
vendita del col- la Regione” assicura Boglio- senato accademico e del consi- foro che riguarda esclusiva- di essere chiamati”.
legio Tridente e lo.
poi, forse, la cessione di tutte le Poi cominceranno subito nuo-
altre residenze universitarie. ve trattative per la cessione de-
“La parte corrente del nostro
bilancio è pienamente in salu-
gli altri collegi? Non è dato sa-
perlo. Certo, liberarsi di un’in-
Tesi di laurea. Il lavoro di Cristian Guerreschi
te, ma con la vendita del Tri- tera proprietà “che non rispec-
dente riusciremmo a sistemare
quasi totalmente il mutuo con-
tratto negli anni passati, to-
gliendoci di dosso una pesante
zavorra”, assicura il Rettore. Un
intento noto già da diverso
tempo, a cui è seguita una trat-
chia più gli obiettivi dell’uni-
versità”, permetterebbe final-
mente di chiudere con le
magagne del passato, per inve-
stire su tutte le opere che sono
bloccate da anni: la costruzio-
ne di nuovi laboratori, l’ade-
Uncorto di“cinegrafica” tegrante del video, prendono forma e si muo-
tativa interminabile, ricca di guamento dell’ex carcere (che ELISA STRAINI vono in esso. Negli esterni, per strada ad
dichiarazioni ma con pochi l’ateneo ha in comodato gra- esempio, le parole si sovrappongono, crean-

C
fatti concreti. tuito da anni). Tutte congettu- osa succede quando cinema e grafica si do ‘rumore’ indistinto. In una scena in cui la
I collegi. Il valore del Tridente, re al momento. “Il presidente fondono? Cristian Guerreschi l’ha spe- protagonista viene ‘travolta’ da una telefona-
le diverse stime fatte nel corso Sacchi ha fatto alcune propo- rimentato con “Type (e) motion”, il cor- ta inattesa, invece, le frasi escono dal ricevi-
del tempo, le dichiarazioni ai ste di acquisto di tutti i collegi, tometraggio che presenterà, in questi giorni, tore, circondandola e muovendosi per la
giornali di Giancarlo Sacchi, che però io ho letto solo sui come lavoro finale dei suoi studi all’Isia, l’I- stanza, fino a quando lei pone fine alla confu-
presidente del- giornali – dice stituto superiore per le in- s i o n e, c h i e d e n d o ‘C O -
l’Ersu. Nessuno
di questi punti
Nuovi collegi? Bogliolo – mi pa-
re tutto ancora
dustrie artistiche di Urbi-
no.
ME?’(scritto grande e
maiuscolo). Tutti parlano
ha la priorità per
il Rettore Boglio-
“Non siamo abbastanza fan-
tasioso al mo-
Undici minuti in cui rac-
conta la storia di una ragaz-
in ‘Helvetica’, lo stile di
Word piatto e uniforme,
lo. Prima biso-
g n a p re c i s a re coinvolti mento, ma se ne
può discutere”.
za dalla vita molto norma-
le, di cui solo alla fine si
scelto per sottolineare
comportamenti un po’
quali sono gli in- Urbino ha biso- scopre il nome. La giovane, standardizzati e la distan-
terlocutori auto- e io rimango gno di nuovi col- protagonista del corto, è za tra la ragazza e il mondo
rizzati a fare del- legi? Un tasto circondata da un’atmosfe- che le sta attorno. L’unico a
le offerte: “L’uni- scettico delicato, certo. ra malinconica e intorno a distinguersi è un graffita-
versità, che è un Una questione lei parlano e si muovono le ro. Solo lui saprà compor-
ente autonomo, anche sulla che si dipana da altre persone. La comuni- tarsi con lei in modo au-
ha preso la deci- anni, come mol- cazione è però fredda e di- tentico e ‘parlerà’ con sim-
sione di vendere collocazione” te altre di questa stante. Per esprimerla so- Cristian Guerreschi boli fuori dalla norma, con
una sua proprie- città. Recupera- no state utilizzate solo le parole scritte. Le una calligrafia sua.
tà alla Regione Marche, che è re il centro storico lasciando strade e i portici di Bologna fanno da sfondo. “Type (e) motion”, spiega Cristian, è a metà tra
un altro ente autonomo – chia- agli studenti la campagna di Tutto è in bianco e nero. il videoclip musicale e il cortometraggio. “Ha
risce il Rettore - ora l’Ersu ri- Cavallino o di Biancalana o an- “Ho provato a togliere la voce al cinema – spie- il ritmo del corto, ma è senza le voci e come il
vendica la capacità di acqui- cora di Montesoffio e Torre S. ga Cristian – e con la grafica ho dato espres- videoclip, è accompagnato dall’inizio alla fi-
starla in proprio. Mi va tutto Tommaso. E in questo caso il sione ai dialoghi”. Nulla a che vedere, però, ne, da una musica di sottofondo. Le note
bene, ma si tratta della volontà rettore non nasconde il suo con i film muti. Nelle pellicole di Griffith o di esprimono sensazioni”. La colonna sonora è
di un organo strumentale, scetticismo: “E’ un progetto già Ejzenstein dei primi decenni del ‘900, la voce stata scelta fra la musica di due dj bolognesi,
quindi la prenderò in conside- lanciato, probabilmente inar- è sostituita da ‘cartelloni di testo’ tra una sce- Panum e Antani ed è composta da musica
razione solo quando la Regione restabile, che ha avuto un pri- na e l’altra, ben separati dalle immagini. Nel elettronica “Per la sua ripetitività si presta be-
metterà un timbro a questa of- mo finanziamento, ma servo- corto di Cristian le frasi scritte sono parte in- ne ad essere spezzettata nel montaggio”.

12
ducato 12-13.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:05 Pagina 13

UNIVERSITÀ

I numeri della “Carlo Bo”


Facoltà Immatricolazioni
triennali *
Iscritti
specialistiche *
Iscritti
totali *
2008 2007 2008 2007 2008 2007 * I dati del 2008
sono aggiornati all’11
febbraio e non conteg-
Economia 212 172 119 98 1.387 1.403 giano la totalità degli
Farmacia 201 189 --- --- 1.289 1.245 studenti fuoricorso che
potranno regolarizzare
Giurisprudenza 204 223 39 33 1.743 1.896 l’iscrizione anche più
Lettere e filosofia 121 103 98 98 1.059 1.090 tardi
I dati del 2007 sono
Lingue e letterature straniere 239 218 30 20 1.200 1.233 definitivi e aggiornati
Scienze della formazione 550 424 159 170 3.675 3.541 al 31 luglio
Gli iscritti totali indica-
Scienze e tecnologie 160 125 211 195 1.294 1.220 no la somma degli
Scienze motorie 242 270 164 138 1.435 1.389 studenti dei tre anni
della laurea triennale
Scienze politiche 43 57 40 22 452 561 e dei due anni della
Sociologia 260 304 192 175 2.307 2.462 specialistica
Fonte: Rettorato
Corsi interfacoltà 93 106 --- --- 445 475 dell’Università
“Carlo Bo”
Totale 2.325 2.191 1.052 949 16.286 16.515

Secondo i dati provvisori, i nuovi ingressi sono cresciuti del 6,11 per cento

Più matricole, meno studenti


Il Rettore: “Il calo del numero degli iscritti dovuto agli effetti della riforma universitaria. Aumentano i laureati”

ELISA ANZOLIN denti in corso hanno delle sca- dalla maturità e che possono 2006/2007. Perdono attrattiva Per avere qualche informazio-
denze precise per pagare le tas- aver chiesto il trasferimento da invece la facoltà di Scienze Po- ne in più bisogna cercare nel si-
se entro dicembre, i fuori corso altri atenei). litiche, di Scienze motorie e to del Miur, il ministero dell’U-

A
umentano le im- tendono a farlo all’ultimo mi- I dati sui nuovi iscritti alle lau- quella di Sociologia. niversità e della Ricerca. Nel-
matricolazioni ma nuto, quando hanno un esame ree triennali variano ampia- Andamento positivo anche per l’anno accademico 2006/2007,
calano gli studen- pronto e decidono di darlo”. Se- mente da facoltà a facoltà. le lauree specialistiche. Tra alcuni corsi dell’università di
ti. I primi dati, non condo il rettore, gli iscritti po- Trend positivo per le immatri- iscritti e preiscritti, l’aumento Urbino avevano pochissimi
ancora definitivi, trebbero quindi ancora au- colazioni a Economia, Farma- è del 10,85%: quest’anno i nuo- iscritti. La laurea specialistica
sulla popolazione mentare nei prossimi mesi e i cia, Lettere e Filosofia, Lingue e vi iscritti sono 1.052, contro i in Filologia e tradizione classi-
studentesca dell’ateneo urbi- dati definitivi, che sarranno re- Letterature Straniere, Scienze 949 dell’anno precedente. ca, ad esempio, aveva solo sei
nate nell’anno accademico si noti solo a luglio, potrebbero e tecnologie e soprattutto a I dati resi noti dall’Università iscritti, e quest’anno non sem-
2007/2008 sono solo in appa- essere leggermente diversi. Scienze della Formazione, con non mettono però in evidenza bra andare meglio. Ma il corso
renza contrastanti. Conseguenza dell’introduzio- 126 matricole in più rispetto al gli andamenti dei singoli corsi. non chiuderà.
Continua il calo degli iscritti ne delle lauree triennali è an-
(-1,39%) all’università, che in che il lieve aumento degli stu-
sei anni ha perso oltre seimila denti in corso, cresciuti dello SOGESTA SCIENZE E TECNOLOGIE
unità, ma quest’anno la spie- 0,4%. “Un dato importante -
gazione potrebbe essere vir-
tuosa: gli stu-
spiega Bogliolo - perché Urbi-
no ha sempre Riapre il bar La banca dati
denti sono di Gli studenti avuto un alto nu-
meno perché i
laureati sono di
fuori corso
mero di studenti
fuori corso ri-
del campus sulla fauna
più. La causa è spetto alle altre
da cercare nella
riforma univer- sono più di università, ma
ora la situazione Il campus universitario della Sogesta ha Sarà la facoltà di Scienze e tecnologie
sitaria che, co- sta cambiando.
me spiega lo seimila Ce ne sono anco- di nuovo il suo bar. L’esercizio era stato dell’Università “Carlo Bo” a svolgere il
stesso rettore ra 6.000, sempre chiuso alcuni giorni fa, quando la ditta di censimento del patrimonio faunistico
G i ov a n n i B o - Un numero tanti, ma non gestione, la Saar, aveva ricevuto della regione Marche, uno dei più ricchi
gliolo, “riducen- tantissimi ri-
do la durata del in calo ma spetto alla me- dall’Ersu la revoca della licenza. La Saar e differenziati d’Italia. Lo studio, com-
corso di laurea a dia nazionale”. non aveva mai rispettato gli orari previsti missionato dall’Upi, l’Unione delle
tre anni, ha por- ancora alto La riforma uni- dal bando e di recente aveva creato pro- Province italiane, dalla Provincia di
tato a un consi- versitaria non
stente aumento delle lauree”. Il spiega invece l’aumento delle blemi, soprattutto perchè non pagava gli Pesaro e Urbino e dagli altri soggetti
numero totale degli iscritti immatricolazioni. Per il secon- stipendi. L’Ersu è ricorsa a un piano d’e- coinvolti nel progetto, prevede la creazio-
passa quindi dai 16.515 del- do anno consecutivo dal 2003 mergenza e gestirà il bar per un breve ne di una banca dati che sarà consegna-
l’anno scorso (dati definitivi le matricole sono cresciute.
del 31 luglio 2007), ai 16.286 di Quest’anno sono 2.325 periodo, pur di non interrompere un ser- ta alla Regione entro la fine di maggio.
quest’anno (rilevazione (+6,11%), mentre l’anno scorso vizio prezioso per gli studenti della La facoltà di Scienze e tecnologie colla-
dell’11 febbraio 2008). Il calo è erano 2.191. In generale sono borerà con l’Osservatorio faunistico
quindi dell’1,39 %. “Un dato – aumentati del 5,75% anche i
Sogesta. Entro giugno verrà indetto il
commenta Bogliolo - poco ri- nuovi ingressi (persone che nuovo bando. (a.d.) regionale. (a.d.)
levante perché, mentre gli stu- non vengono direttamente

13
Ducato 14-15.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:05 Pagina 14

il Ducato
Definito il percorso nel centro storico. L’arrivo davanti agli scalini del Duomo

Cronoducale, pronti a partire


Gli organizzatori: dopo la tappa del Giro puntiamo sul ciclo-turismo. Colbordolo-Urbino strada delle bici

ANDREA FRANCESCHI

L
a strada che da Col-
bordolo porta a Ur-
bino diventerà una
pista ciclabile. È
questa l’idea del pre-
sidente della Provin-
cia Palmiro Ucchielli e degli or-
ganizzatori locali della tappa A sinistra,
del Giro d’Italia. L’obiettivo è il percorso
chiaro: sfruttare la popolarità
che Urbino guadagnerà con la nel centro
tappa del Giro d’Italia del 20 storico
maggio per fare della provincia e l’allestimento
una meta per i ciclo-turisti.
“Già adesso molti appassiona- della città
ti e sportivi vengono a Urbino per l’arrivo della
per affrontare quella che noi cronometro
chiamiamo la strada dei Duchi
- dice Gianfranco Fedrigucci, Pesaro-Urbino
presidente della commissione In basso
sport del Comune – e dopo che Danilo Di Luca,
gli occhi di tutto il mondo sa-
ranno puntati sulla nostra città maglia rosa
con la cronometro Pesaro-Ur- 2007 (foto
bino del 20 maggio, ci auguria-
mo che i ciclo-turisti aumenti-
da Gazzetta.it)
no”. Un binomio, quello tra la
città e la bicicletta che, dalla
prima edizione della “Stradu-
cale” del 2000 (la gara ciclistica
della città), è cresciuto negli
anni e ha raggiunto il top que-
st’anno con la cronometro del
giro d’Italia.
Proprio in questi giorni si stan-
no definendo i dettagli orga- tro è un’occasione irripetibile la città avrà nei due giorni del
nizzativi e logistici dell’appun- per far conoscere a giornalisti e giro.
tamento che metterà la città media di tutto il mondo la ric- C’è fibrillazione tra gli addetti
sotto i riflettori il 19 e il 20 mag- chezza culturale della nostra ai lavori. I mesi che mancano
gio. A partire dal percorso nel provincia”. alla tappa saranno molto in-
centro storico. Il traguardo sa- Definitiva poi la scelta della se- tensi. “Ci sarà da pedalare”
rà davanti alla scalinata del de del quartiere tappa. Gli uffi- commenta Gianfranco Fedri-
duomo. I ciclisti arriveranno ci dello staff del giro e la sala gucci. L’occasione della crono-
da Piazza Mercatale, dove sarà stampa saranno al Collegio metro a Urbino non capita
allestito il villaggio sponsor, sa- Raffaello. Qui 17 sale saranno molto spesso. La gara fa gola a
liranno per via Mazzini per poi allestite per l’occasione. “Vor- molti. “Angelo Zomegnan, di-
girare in Piazza della Repubbli- remmo coinvolgere aziende rettore del Giro d’Italia ci ha
ca per lo scatto finale. Non è an- della zona per questo lavoro. In detto che se avesse dovuto te-
cora definito invece il percorso questo modo il Comune po- nere conto di tutte le richieste
completo della gara, che parti- trebbe risparmiare e l’azienda che gli erano arrivate, avrebbe-
rà da Pesaro. Rispetto a quello avrebbe una buona pubblici- ro dovuto fare 18 cronometro
anticipato nel Ducato di di- tà” spiega il presidente della invece che quattro” confida. La
cembre, ci saranno alcune va- commissione sport. E poi la ce- gara è indubbiamente tra le più
riazioni, ma non si sa ancora na di gala, per giornalisti e ad- seguite della kermesse. “Gli or-
quali. “Una cosa è certa co- detti ai lavori, che si terrà il 19 ganizzatori non hanno avuto
munque - dice Fedrigucci – vo- maggio al Palazzo Ducale. Co- dubbi sula tappa di Urbino.
gliamo dare spazio alle località mune e organizzatori, stanno Forse perchè sanno che anche
di maggior interesse artistico mettendo a punto un piano per il Giro avrebbe un bel ritorno
nella nostra provincia. La visi- risolvere gli inevitabili proble- d’immagine passando dalla
bilità garantita dalla cronome- mi di viabilità e parcheggio che nostra città”.

14
Ducato 14-15.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:05 Pagina 15

SPORT

Il bilancio del poligono mai in attivo

Al campo di tiro
si fa fuoco
solo di domenica
Poche iscrizioni, spese a carico dei soci
Mancano acqua, servizi e strutture
Un appassionato di armi si allena nella cava delle Cesane
per poter ospitare un torneo federale
DANIELE CIMÒ neanche quello. È strano che nosciuto in Italia. Foschi ricor- esercitazione; “Unload and bisogna seguire un corso di
accada ciò in una città in cui da di aver pensato a quella cava show clear”: l’ordine finale che maneggio armi. Chi ha fatto il

U
n gioco di tecni- non c’è quasi niente. La gente come possibile sede di un cam- chiude ufficialmente la prova. militare e come se avesse già
ca, non di arma. che veniva qui, come gli agenti po di tiro guardandola dall’al- Nel piccolo ufficio di legno è seguito il corso. E’ il caso di Vi-
Più di tanto, pe- di polizia penitenziaria, riem- to, durante un volo in deltapla- appesa in bella vista una spada to, cliente abituale del poligo-
rò, non si scher- pivano i ristoranti e visitavano no. Aveva scoperto questo di samurai, ha il portachiavi no con un suo amico di Pesaro:
za, le pallottole Urbino. Valorizzare questo sport qualche anno prima, nel decorato da pallottole svuotate “Chi non conosce questo sport
sono vere e si ca- centro sarebbe convenuto al 1989, poi era diventato istrut- di calibro diverso e nel suo ar- pensa che siamo come Rambo –
pisce dai colpi che rimbomba- Comune, ai commercianti e tore di tiro e range office (un tu- chivio personale sono conser- racconta una domenica mattina
no tra i boschi e le colline delle agli abitanti della città ducale, tore che ha il compito di garan- vate le foto di Franky Garcia, il mentre, tra un colpo e un altro,
Cesane. I due ettari di terreno non solo a noi”. tire la sicurezza durante gare o campione del mondo che tanti esercita la sua mira- in realtà è
del campo di tiro del “Free Il Free Shooting Club nacque esercitazioni) in America. Gli anni fa ha tenuto un corso for- un passatempo. Venire qui è un
Shooting Club” sono circonda- nel lontano 1994. Fu fondato ordini ai suoi allievi, anche og- mativo di tre giornate nel cam- piacere, ci sono altri campi nella
ti da pareti di roccia, dalla ve- da Renato Foschi insieme a po- gi, li impartisce in inglese. po di tiro di Ca’ Dondo. provincia, anche più attrezzati,
getazione e da un recinto di filo chi amici con la passione di “Load and make ready”: il pri- Per fare pratica nella cava delle ma questo, circondato dalla na-
spinato. La cava attutisce i ru- uno sport ai tempi quasi sco- mo grido con cui dà il via ad un Cesane serve il porto d’armi o tura, è il più bello”.
mori degli spari, ma chi abita o
passa nelle vicinanze li sente
bene. Di solito il silenzio di
quello spicchio di campagna
era turbato da colpi di pistole e
Lo sport brasiliano arriva alla Tortorina e alla scuola Pascoli
fucili più volte alla settimana,

Capoeira, lotta a ritmo di danza


ma ora non è più così, i silenzi
prevalgono.
Gli amanti delle armi possono
sfogarsi con il tiro normale e il
tiro dinamico ( le due discipli-
ne praticate al Free Shooting
Club) solo la domenica matti-
na. Questo a causa della dimi- fiducia e si impara a fare cose che non si Capoeira è faticosa, come tutti gli sport
GIULIA FLORIS
nuzione degli iscritti che ha co- sarebbe mai pensato di poter fare”. C’è di potenza, ma ne vale la pena perché è
stretto i responsabili a limitare speranza anche per i più imbranati dun- fantastica”. Si cimenta da quattro anni in

È
i giorni di apertura, come spie- nata tra gli africani deportati nelle que? “C’è speranza per tutti. Certo la co- questa disciplina anche Paola, brasiliana
ga il cartello appeso sul cancel- piantagioni del Brasile e, secondo ordinazione e l’equilibrio aiutano, ma se che però è arrivata alla Capoeira in Italia:
lo d’ingresso del campo. Il mar- la leggenda, era un modo per gli non si hanno la Capoeira può essere pro- “In Brasile tutti i miei amici la facevano,
tedì e il giovedì si può entrare schiavi di allenarsi nel combattimento, prio una strada per acquisirli”. I livelli, ma a me non interessava, qui invece mi è
nel campo solo su prenotazio- mascherando la lotta con la danza. Col come spiega Lobinho, sono in effetti tan- venuta voglia di provare”.
ne. Pistola, fondina, caricatori, tempo è diventata uno sport Ha scoperto la Capoeria
cuffie e occhiali, tutti ordinati che unisce danza acrobatica e con i Ginga Rio anche Fabio
in una valigetta: questo il kit arti marziali, è praticato in ol- Bevilacqua, studente di
con cui gli appassionati, ogni tre 50 paesi e ora si può fare an- Scienze Motorie che alla
domenica, si immergono nel che a Urbino. E’cominciato in- Palaferrosportlife, presso
bosco per andare a caccia di sa- fatti alla palestra Tortorina un la palestra della scuola Pa-
gome di cartone. Il poligono nuovo corso di Capoeira, tenu- scoli, propone una versio-
non è riuscito a crescere ed è ri- to dall’associazione Ginga Rio. ne “personalizzata” di que-
masto un posto esclusivo per Il gruppo, nato a Rio de Janeiro sto sport e tiene un corso di
loro, amanti delle armi e della nel 1999, è attivo in Italia dal Capoeira-Fitness. “Non si
natura. Vengono dalle colline 2002, quando Lobinho, uno dei tratta di vera e propria Ca-
del Montefeltro, ma anche da fondatori, si è trasferito in Ita- poeira, anche perché non
Pesaro e da Rimini. Fino a qual- lia, a Senigallia, e ha comincia- ho la qualifica per inse-
che anno fa al Free Shooting to a insegnare questo sport nel gnarla. Ma siccome in que-
Club di Ca’ Dondo si esercitava nostro paese. Lobinho è in sto sport c’è un’alta per-
la Polizia Penitenziaria e i ge- realtà il soprannome da capoe- centuale di abbandono, ho
stori speravano di ospitare pri- rista di Andrè Luiz Emi Santos: cercato di darne una ver-
ma o poi qualche torneo nazio- l’usanza di darsi un “apelido” sione più leggera, meno fa-
nale riconosciuto dalla Federa- (un soprannome appunto) ticosa, mirata a fare gruppo
zione italiana. quando si fa Capoeira è nata in e al divertimento. Diciamo
Ora la speranza non c’è più e il Brasile alla fine dell’800, quan- che questo potrebbe essere
bilancio di fine anno non è mai do questa forma di lotta era un corso propedeutico alla
attivo. Il motivo è semplice: fuori legge, e si è conservata nel Capoeira, rivolto a chi vuo-
mancano i servizi, manca l’ac- tempo, anche dopo che la Ca- le muoversi e divertirsi fa-
qua, il bagno è una piccola ba- poeira, nel 1974, è diventata lo cendo qualcosa di diverso
racca di metallo. “Abbiamo fat- sport nazionale del Brasile. Un momento dell’allenamento del gruppo Ginga Rio dalla solita aerobica, con
to tutto noi soci – racconta Re- Per Lobinho, che ha 33 anni e l’aggiunta di passi di arti
nato Boschi – fondatore del la pratica da quando ne aveva 11, “La Ca- ti e ogni scuola ha il suo sistema di gra- m a r z i a l i e m u s i c a b r a s i l i a n a”.
campo di tiro e socio principa- poeira è uno sport che possono fare tut- duazione: “Noi ne abbiamo 15 e al grado Proprio la musica è un ingrediente fon-
le – il recinto, i camion di ghiaia ti, va bene dai 7 ai 100 anni”. Dopo aver più alto, quello di ‘Mestre’, neanch’io so- damentale della Capoeira, anche se spe-
e le sagome. L’amministrazio- visto le sua acrobazie è un po’ difficile no ancora arrivato”. E per quanto riguar- so nelle palestre il suono degli strumenti
ne si è rifiutata di darci una ma- credergli, ma lui rassicura: “L’importan- da la fatica? Erica, che ha cominciato tradizionali, come il berimbau (uno stru-
no. All’inizio mandava due ca- te è capire che ci sono vari livelli e non quattro anni fa, dice che anche questo mento a corda) o i tamburelli, è sostitui-
mion di ghiaia all’anno, ora scoraggiarsi subito, col tempo si prende non è un ostacolo insormontabile: “La to dalle musiche registrate sui cd.

15
ducato 1-16.qxp:ducatoultra def.qxd 20-02-2008 17:04 Pagina 2

il Ducato MASS MEDIA


Il Comic Journalist utilizza il disegno come una foto e le interviste come testo

La cronaca diventa fumetto


Boccia Artieri: “Il limite è la credibilità: la gente si fida meno del racconto illustrato rispetto a un quotidiano”

Dalle colonne del Guardian


ai molti libri-inchiesta
spopola il giornalismo disegnato
ROBERTA CIFRA il festival Komikazen.
Che il giornalista lavori in colla-

“I
n un mondo borazione con una fumettista o
dove Photoshop che sia lui stesso a disegnare,
ha svelato che il l’imperativo è lo stesso: attener-
fotografo è un si rigorosamente ai fatti e dise-
bugiardo, all’arti- gnare persone reali.
sta è consentito . “Un comic journalist– racconta
di ritornare alla sua funzione Gianluca Costantini dell’asso-
originale: quella di reporter”. ciazione Mirada, che organizza
Sono le parole di Art la rassegna ravennate e dise-
Spiegelman, l’uomo che nel gnatore - agisce come un qual-
1973 decise di raccontare la sto- siasi altro giornalista. Arriva sul
ria di suo padre, un ebreo polac- posto, intervista i testimoni e
co sopravvissuto ai campi di chiede informazioni. La diffe-
concentramento, attraverso renza è che si esprime con le
parole e immagini. Nacque così immagini oltre che con le paro-
Maus, una biografia a fumetti, o le”. Un escamotage che rende il
fumetto della realtà, dove nulla racconto più accattivante e frui-
è frutto dell’immaginazione e bile per il lettore. E che attira
tutto è vero, vissuto. Al punto da tutte le fasce di età “Questo tipo
aver vinto un premio Pulitzer di prodotto si rivolge a un pub-
nel 1992. blico trasversale – aggiunge
Costantini – che va dai 18 ai 70
Spiegelman avvicina il disegno
alla cronaca dei fatti e, pur tra-
sformando i nazisti in topi e gli
ebrei in gatti, narra fedelmente
la storia della Shoa. Un’ intui-
zione che 10 anni fa il giornali-
sta britannico Joe Sacco, inviato
di guerra per il quotidiano
Guardian, fece propria e appli-
cò al lavoro di reporter, dando i
natali a nuova figura nel campo
dell’informazione: quella del
Comic Journalist.
Era il 1996 quando Sacco decise
di trasformare in fumetto le
anni. Ho notato però che non
abbiamo ancora fatto presa sui
giovanissimi, quelli cioè che
normalmente comprano i
fumetti. Il ‘comic’ per loro è
pura evasione, quando si accor-
gono che non è così, non lo
comprano”.
In ogni caso, il vero problema
di un comic journalist, comun-
que, non è tanto quello di con-
quistare i giovanissimi, ma
quello di guadagnare credibilità
agli occhi del pubblico, che non
’’
Una striscia tratta dal libero Palestina, reportage sulla guerra israelo-palestinese di Joe Sacco

inchieste condotte nel 1991 in


un viaggio di due mesi tra
lo considera ancora alla stregua
di un giornalista tradizionale. Mi comporto da cronista: prendo
Israele e i territori occupati. Il “Cambiando il medium cambia
risultato è un libro, Palestina, anche il tipo di percezione da appunti, scatto foto, faccio
312 pagine in bianco nero nel parte del lettore – spiega
quale i disegni prendono il Giovanni Boccia Artieri, profes- interviste, raccolgo informazioni.
posto delle foto, la cronaca o le sore di Sociologia della comuni-

’’
interviste quello dei testi. Una cazione all’Università degli Una volta tornato a casa traduco
idea, il Comic Journalism, che studi di Urbino – che è abituato
ha avuto molta presa sul pubbli- a considerare il fumetto come tutto in fumetto
co e che ha trovato subito intrattenimento. Il fatto però
seguaci, all’estero come in che le strisce di Sacco siano
Italia. pubblicate da quotidiano auto-
Oggi sono molti gli autori che revole come il Guardian, o che LA SCHEDA
scelgono il fumetto per una case editrici serie come la
inchiesta o un reportage. Tra i
titoli stranieri più conosciuti c’è
Mondatori decidano di stampa-
re un’inchiesta a fumetti, aiuta il Joe Sacco, comic reporter
9/11, racconto illustrato delle lettore a fidarsi della qualità di
indagini compiute dalla com- ciò che legge. Per quando mi Nato a Malta nel 1960, Joe Sacco è il primo e più illustre esempio di Comic
missione americana sull’11 set- riguarda ritengo il medium del Journalist. Nato come cronista, Sacco già negli anni '80 si stancò del gior-
tembre. In Italia, invece, hanno fumetto perfettamente spendi- nalismo classico e si dedicò a tempo pieno ai comics, lavorando come dise-
avuto un discreto successo bile come forma di giornali-
Ilaria Alpi, il prezzo della verità smo”. gnatore satirico. Il primo reportage a fumetti è Yahoo, racconto dei suoi
scritto da Marco Rizzo e dise- Un medium che, per la sua viaggi attraverso l'Europa. Seguono Palestina, vincitore dell'American Book
gnato da Francesco Ripoli, e comunicazione più elastica e Award nel 1996, Gorazade. Area protetta, reportage sulla guerra in Bosnia
Chernobyl o di cosa sono fatte le diretta, attira molti giovani tra i
nuvole di Paolo Parisi. Nel 2005 18 e i 30 e che, se usato diligen- tra il '92 e il '95 e il recente Neven. Una storia da Sarajevo, il raccontodi un
poi sono nati a Treviso la casa temente, potrebbe riavvicinare fixer che aiuta i giornalisti a scoprire storie e fatti. Le sue strisce sono pub-
editrice Becco giallo, specializ- ai quotidiani una fetta di pub- blicate periodicamente sul Guardian.
zata proprio in reportage e blico ormai conquistata da altri
inchieste a fumetti, e a Ravenna media.

ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO, fondata da Carlo Bo. Presidente: GIOVANNI BOGLIOLO, Rettore dell'Università di Urbino "Carlo Bo".
Vice: GIANNETTO SABBATINI ROSSETTI, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche. Consiglieri: per l'Università: BRUNO BRUSCIOTTI, LELLA MAZZOLI, GIU-
SEPPE PAIONI; per l'Ordine: STEFANO FABRIZI, DARIO GATTAFONI, CLAUDIO SARGENTI; per la Regione Marche: PAOLA DE CRESCENTINI, SAURO BRANDONI; per
la Fnsi: GIOVANNI GIACOMINI, GIANCARLO TARTAGLIA. ISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO: Direttore: LELLA MAZZOLI, Direttore emerito: ENRICO
MASCILLI MIGLIORINI. SCUOLA DI GIORNALISMO: Direttore: GIOVANNI MANTOVANI Coordinatori: VITTORIO ROIDI, GIANNETTO SABBATINI ROSSETTI
IL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino Via della Stazione, 61029 - Urbino - 0722350581 - fax 0722328336 www.uniurb.it/giornalismo; e-mail: reda-
zione.ilducato@uniurb.it Direttore responsabile: GIOVANNI MANTOVANI Stampa: Arti Grafiche STIBU - Urbania (PU) - 0722319431 Registrazione
Tribunale Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991

16

You might also like