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Tecniche e tecnologie per la fienagione

Righi Federico, Afro Quarantelli

Dipartimento di Produzioni Animali, Biotecnologie Veterinarie, Qualit e Sicurezza degli Alimenti Facolt di Medicina Veterinaria di Parma

Prati e Pascoli Verdi Erbai

Monofiti Oligofiti Polifiti Orzo Avena Colza Sorgo, ecc.

Foraggi
Fieni Essiccati naturalmente Essiccati artificialmente Disidratati

Insilati

Verdi Semiappassiti

I diversi sistemi di raccolta e fienagione si differenziano per il tipo di cantiere utilizzato e si possono riassumere come segue:

- Fienagione tradizionale: foraggio essiccato esclusivamente in campo e confezionato in balle di fieno di forme e peso diverso

- Fienagione in due tempi: foraggio appassito in campo, quindi portato in fienile, dove si completa il processo di essiccazione; possibile essiccare foraggio sfuso o confezionato sia in balle cilindriche sia prismatiche.

SFALCIO

Fienagione tradizionale

Fienagione in due tempi

ESSICCAZIONE COMPLETA in campo: U 18 - 20 %

APPASSIMENTO in campo: U 45 - 50 %

raccolta

raccolta

Balle: prismatiche oppure rotoballe

Balle

Sfuso

CONSERVAZIONE

Essiccazione mediante ventilazione forzata

SCELTA DELLEPOCA DI RACCOLTA

SCELTA DELLEPOCA DI RACCOLTA

GRAMINACEE : INIZIO SPIGATURA LEGUMINOSE: BOTTONI FIORALI

EPOCA DELLO SFALCIO


STADIO di MATURAZIONE inizio spigatura per foraggi di prato stabile e di graminacee; inizio fioritura-bottoni fiorali per i foraggi di leguminose.

ALTEZZA DI TAGLIO
Influenza: il tenore di lignina la presenza di POLVERI e di con apporto di silice e sporigeni (clostridi)

TERRA

ALTEZZA DI TAGLIO 7- 8 cm

MACCHINE PER LO SFALCIO


Devono garantire:
la nettezza del taglio (lame affilate)

Devono evitare:
il maltrattamento del foraggio (ingorghi) il danneggiamento del cotico erboso

La fienagione si caratterizza per perdite di sostanza secca e di valore nutritivo - respirazione - dilavamento - interventi meccanici - fermentazioni post-raccolta

PERDITE DI RESPIRAZIONE (processi enzimatici): - provocate da processi di ossidazione degli zuccheri che continuano allinterno della pianta anche dopo lo sfalcio, fino a quando lumidit non scende al di sotto del 40%; - la combustione degli zuccheri provoca una perdita sia quantitativa che qualitativa, variabile dal 10 al 13% della sostanza secca per la fienagione tradizionale dal 4 al 10 % per la fienagione in due tempi.

RESISTENZA ALLESSICCAZIONE DELLE FORAGGERE

GRAMINACEE

LEGUMINOSE

Essiccazione rapida

Essiccazione lenta

Eccezione: Lolium perenne e Lolium multiflorum sono a rischio ammuffimento con la fienagione tradizionale (stelo di grossa dimensione)

FATTORI CHE INFLUENZANO LESSICCAZIONE

CONDIZIONAMENTO

EFFETTO DELLA SPECIE SUL TEMPO DI ESSICCAMENTO

PERDITE PER DILAVAMENTO - LISCIVIAZIONE: - sono causate delle eventuali piogge durante la permanenza del foraggio in campo - le piogge possono asportare i componenti nutritivi solubili in acqua, quali i sali minerali, gli zuccheri, gli acidi organici e i composti azotati semplici, con riduzione della digeribilit della sostanza organica - mantengono i tessuti umidi pi a lungo - determinano lo sviluppo di batteri e muffe che metabolizzano sostanza organica formando prodotti indesiderati - le perdite per dilavamento si verificano in funzione dellintensit delle precipitazioni e dellumidit del foraggio al momento dellevento: maggiore lumidit della pianta, minori sono le perdite.

- abbondanti precipitazioni con foraggio quasi secco possono causare perdite superiori al 40 % del prodotto.

PERDITE PER OPERAZIONI MECCANICHE:

- Dipendono dal tipo di intervento e dal numero di operazioni che il foraggio subisce prima dello stoccaggio.

- Quelle pi rilevanti in questo caso sono a carico delle parti pi fragili e pregiate del prodotto, cio le foglie. Nel prato di leguminose questo fenomeno molto pi accentuato rispetto ai prati di graminacee a causa della morfologia delle piante, e il distacco delle parti fogliari ne amplifica lentit, se considerate in termini di valore nutritivo. - Maggiore lumidit del foraggio, minore il rischio di perdite per interventi meccanici;

- Generano perdite intorno al 10-12% per la fienagione tradizionale e al 3-8% per quella in due tempi.

EFFETTO DELLA SPECIE SULLE PERDITE MECCANICHE

STIMA DELLUMIDITA DEL FORAGGIO

Umidit del foraggio % 80 70 60 50 40 30 20

Percezione sensoriale delloperatore Torcendo il foraggio si libera del liquido dai tessuti vegetali. Torcendo il foraggio le mani rimangono umide. Foraggio morbido e non umidifica le mani. Il colore verde. Non si staccano le foglie. Le foglie diventano fragili e il colore verde tende a cambiare. Il fieno diventa secco ad eccezione dellinterno degli steli. Il fieno diventa fragile.

Fonte: ESAT Trento

PERDITE DI FERMENTAZIONE (processi microbici):

- sono dovute alla degradazione dei carboidrati e delle proteine (proteolisi) provocata da muffe e microrganismi - Variazioni del contenuto vitaminico - Riscaldamento della massa con umidit >20% (Reazioni di Maillard, imbrunimento del fieno)

- Lentit delle perdite dipende dalla tecnica di conservazione 10-15% o pi nella fienagione tradizionale, 3-10% per la fienagione in due tempi

La fienagione tradizionale resta ancora oggi la tecnica pi diffusa

- relativa semplicit di gestione - costi non troppo elevati - tradizione culturale


Le perdite che questo sistema comporta possono variare dal 30 al 40% della sostanza secca prodotta, ma in condizioni particolarmente avverse possono superare anche il 50%.

La velocit di essiccazione in campo del foraggio dipende da vari fattori:


- andamento climatico - tenore in acqua della pianta al momento dello sfalcio - specie foraggera - stadio vegetativo - entit della produzione.

FIENAGIONE IN DUE TEMPI

PRE essiccamento in campo

Raccolto in rotoballe

Raccolto sfuso

UMIDITA OTTIMALE ALLA RACCOLTA

35 - 45 %

45 - 55 %

FIENAGIONE IN DUE TEMPI

VANTAGGI

Minori perdite per respirazione e fermentazioni Riduzione dei rischi metereologici Maggiore produzione di sostanza secca Inferiore numero di rivoltamenti Pi elevato valore nutritivo dei fieni Migliore stato di conservazione Riduzione e/o assenza di muffe

Per portare un foraggio con umidit iniziale del 50% ad unumidit finale del 15% occorre asportare 0,412 kg di acqua, infatti: 1 kg tal quale = 0,5 kg di sostanza secca + 0,5 kg di acqua

Umidit iniziale Umidit finale/1-Umidit finale = 0,5 0,15 / 1 0,15 = 0,412 kg di acqua da asportare
1 kg tal quale 0,412 kg di acqua 412 kcal (1.000 kcal/kg di acqua)

1 kg di gasolio = 10.200 kcal 10.200 kcal / 412 = 25,5 kg tal quale 15 kg di fieno Per ottenere dunque 1 quintale di fieno con umidit finale del 15%, partendo da unumidit iniziale del 50%, sono necessari circa 6,6 kg di gasolio.

Nelle nostre zone laria viene riscaldata di 3-5 C, e la ventilazione si protrae sino al raggiungimento dellumidit di conservazione (15% sul tal quale). Limportante portare lumidit dellaria al disotto del 75%, per ottenere un foraggio essiccato al 15% di umidit. In zone con umidit dellaria pi bassa si pu usare direttamente laria a temperatura ambiente per la ventilazione senza riscaldarla Un collettore solare semplificato ad aria un buon espediente per aumentare la temperatura dellaria prima del suo ingresso nellessiccatoio Esso si pu costruire con una semplice copertura trasparente (es. plexiglas o vetroresina) posta sul tetto del fienile, sistemata sopra ad uno strato di colore nero (lo stesso tetto verniciato). In questa camera passa laria, spinta da un ventilatore o per convezione naturale (secondo le diverse soluzioni costruttive), riscaldandosi al calore del sole, prima di arrivare al condotto di areazione dellessiccatoio. Altri espedienti consistono nella costruzione di circuiti in film plastici (PE o PVC) trasparenti, tipo tunnel, o tubolari in PE nero, in cui incanalare laria esterna perch si riscaldi prima di arrivare in contatto con il foraggio. Per il riscaldamento vero e proprio dellaria, in aggiunta alleventuale collettore solare, poi conveniente servirsi di un motore con recuperatore di calore, in cui, cio, sia predisposto uno scambiatore che recuperi parte del calore prodotto durante il funzionamento del motore stesso.

Un impianto che abbini le due tecnologie, dimensionato per 10 ha di prato, pu essere il seguente: collettori solari semplificati ad aria appoggiati sul tetto (lato sud) a distanza di 2-3 cm, a formare una camera daria sottostante, per una superficie di 100 m2; motore diesel da 35 kW con recupero di calore; ventilatore centrifugo con trasmissione idraulica; generatore di calore a gasolio da 145 kW. Con tale impianto si riduce la quantit complessiva del gasolio che sarebbe necessario, in quanto parte del calore viene prodotto dal collettore solare, e parte recuperato dal funzionamento del motore. Si ottengono cos alcuni benefici: migliori prestazioni dellimpianto, con riduzione della durata dellessiccazione rispetto alla ventilazione con aria non scaldata; costo energetico inferiore rispetto ad un impianto convenzionale; il costo di gestione, rispetto ad un impianto tradizionale, si riduce tanto di pi quanto aumenta il numero di ore di funzionamento annue dellimpianto. Attualmente, in alternativa allessiccazione, linne della durata dellessiccazione rispetto alla ventilazione con aria non scaldata; costo energetico inferiore rispetto ad un impianto convenzionale; il costo di gestione, rispetto ad un impianto tradizionale, si riduce tanto di pi quanto aumenta il numero di ore di funzionamento annue dellimpianto.

Le perdite di fienagione

Fienagione tradizionale

Fienagione in due tempi

Tecniche di fienagione: recuperi qualitativi

Modalit di fienagione

Proteine --------

Fienagione tradizionale Fienagione in due tempi:

Recuperi % Valore -carotene Nutritivo ------------------ -----------

Presenza di muffe +++++++

- Essiccazione artificiale con aria ambiente + 10 % - Essiccazione artificiale con aria deumidificata + 20 % Da Chiumenti R. - C.R.P.A. - (1989)

+ 15 % + 40 %

+ 100 % + 400 %

++ -

Confronto qualitativo fra fieno aeroessiccato e fieno tradizionale


Fieno aeroessiccato Umidit (%) 13.95 Fieno tradizionale 13.91

Proteina greggia (%)


Sostanze grasse greggie (%) Cellulosa greggia (%) Ceneri gregge (%)

11.88
1.24 31.78 9.71

10.92
1.10 34.57 9.66

ADF (%)
NDF (%) ADL (%) Proteina greggia solubile (%)

37.74
55.58 7.00 3.07

41.36
59.73 8.41 1.64

Proteina greggia legata ADF (%)


Proteina greggia NDF (%) Zuccheri solubili (%) Ca (%)

1.30
4.42 7.70 0.94

1.65
4.47 3.73 0.76

P (%)
UFL (%)

0.32
61.64

0.29
58.16

DISIDRATAZIONE

Bassa temperatura: piccoli impianti, 130-200 C * 20 min.; Alta temperatura: impianti industriali: fino a 800-1000 C; fuoriuscita differenziata foglie/stelo

MACINAZIONE

RAFFREDDAMENTO, PELLETTATURA O IMBALLATURA

PROVA CRPA condotta nelle annate 2003, 2004, 2005

Fienagione tradizionale: Essiccazione in campo e raccolta in rotoballe Fienagione in due tempi: Raccolta fieno sfuso

H taglio 5 cm

H taglio 10 cm

H taglio 5 cm

H taglio 10 cm

- Sfalcio: falciacondizionatrice a dischi - Rivoltamento: voltafieno portato a 6 rotori - Raccolta: rotoimballatrice a camera fissa carro autocaricante trainato - Valutazione del contenuto di terra attraverso al valutazione delle ceneri - Determinazione dei parametri qualitativi (PG, FG, NDF, ADF, ADL, Ceneri)

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