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intraprendiamo sono semplicemente inutili, se non a volte controproducenti. Oltretutto il troppo pensiero richiede troppa energia e ne rimane poca per ci che veramente importa. Un pensiero inutile disperde forza vitale che potrebbe essere utilizzata pi proficuamente. Il primo passo quindi prendere coscienza di quel che facciamo. Dobbiamo imparare a focalizzare l'energia. Tutto parte da noi. Noi siamo il centro del nostro universo: la chiave quindi essere capaci di andare al centro di noi stessi. Da l, trovato il nostro centro, determinare tutto il resto e poi ripartire. Nella prima parte del metodo indichiamo quindi i mezzi che gradatamente possono condurci a concentrare lenergia in modo tale da non compiere alcun atto dispersivo, a non pronunciare alcuna parola inutile, a non pensare alcuna cosa inutile. Gi questa parte del metodo ha un'importanza tale che ben applicata basterebbe a riformare la mentalit di quasi tutti noi.
Semplificare il pensiero Dobbiamo perfezionarci nel dare semplicit all'azione. I mezzi per raggiungere tale scopo sono di due specie. Dapprima i mezzi di tipo generale, relativi alla condotta di tutta la vita. Col loro sussidio potremo semplificare i nostri atti, i nostri pensieri e pertanto la nostra esistenza. Ricordiamo anche che mente e corpo sono unite. Dobbiamo imparare ad economizzare ed incrementare l'energia fisica e nervosa utile per agire; evitare movimenti inutili e tensioni. Sbarazzato cos da ogni inciampo il terreno su cui vogliamo costruire il nostro edificio, si tratta ora di metterci all'opera. Si tratta, cio, di predeterminare mediante una serie di piani, il campo della nostra attivit positiva. Per far questo ricorreremo alla nostra intuizione.
Sviluppare energia. Per avere efficacia, oltre alla focalizzazione, dobbiamo anche dare particolare importanza sviluppare pi energia partendo soprattutto dal fisico che il primo livello da cui partire. Mente e corpo sono unite.
2) Parte seconda: Capire il tempo ed avere chiarezza mentale. Il tempo uguale per tutti, ma non tutti lo utilizzano nella stessa maniera. Il nostro sistema connette la predeterminazione e programmazione all'apertura alle opportunit che l'universo ci offre. I due elementi non si escludono infatti a vicenda ma sono sinergici. La predeterminazione pu considerarsi l'arte di preparare le condizioni per cui uno stato desiderato diventa possibile. Poich l'energia segue il pensiero, con la predeterminazione creiamo uno spazio dove possiamo polarizzare le energie mentali verso un fine senza dover pensare al domani in quanto gi sappiamo dove vogliamo andare. E la focalizzazione delle energie la prima base per creare nella realt. A quel momento, concentrando le energie nelloggi possono sorgere delle opportunit che, se avrete seguito attentamente il metodo, sarete altrettanto capaci di coglierle. Vivrete cio in due tempi allo stesso momento: un tempo proiettato (chronos) ed un tempo reale (kairs).
Utilizziamo
inoltre
il
tempo
per
agire
al
meglio,
in
allineamento
con
s
stessi
e
l'Universo.
Il
piano
stesso
deve
allora
nascere
dal
nostro
s
pi
intimo
e
dall'osservazione
dell'ambiente
e
quello
che
ci
offre
ed
indica.
L'io
del
momento
immagina
in
maniera
parziale,
il
s
invece
sa.
E,
come
accade
a
qualunque
architetto,
il
nostro
piano
cio
il
piano
della
nostra
vita
gi
in
noi
prima
di
metterlo
sulla
carta.
Proprio
per
questo
non
mai
un
piano
copia
e
incolla.
Le
ricette
fisse
non
possono
funzionare.
Ciascuno
di
noi
ha
delle
aspirazioni
diverse
da
quelle
del
suo
vicino,
una
missione
di
vita
differente
:
sono
precisamente
tali
aspirazioni,
tali
simpatie,
le
linee
direttive
del
nostro
PIANO
DI
VITA.
Questo
piano
sar
studiato
ed
affinato
col
sussidio
dei
QUADRI
DELLIO
che
analizzano
le
dimensioni
del
nostro
essere.
PIANO
DI
VITA
Quadri
dellIO:
Salute
Successo
Relazioni
Cultura
Etc
Questi
quadri
dell'io
non
sono
altro
che
una
trama
per
capire
meglio
le
nostre
idee,
affetti
ed
azioni.
Ognuno
di
essi
si
interseca
con
gli
altri
nel
tutto
della
vita.
Assieme
ci
permettono
di
portare
variet
ed
armonia
alla
nostra
esistenza.
Sono
come
colori
diversi
che
creano
unimmagine
unica.
Avere
una
direzione
ideale
Se
non
sappiamo
dove
andare,
come
possiamo
arrivarci?
Quelli
che
falliscono
sono
coloro
che
non
sanno
cosa
volere.
Questi
mancano
di
un
ideale
predominante,
un
fulcro
delle
loro
azioni.
Se
esso
manca
vi
dispersione
delle
energie:
queste
andranno
perse
in
azioni
abitudinarie,
e
mangiate
da
emozioni
spesso
non
volute.
Ma
la
buona
notizia
che
in
qualunque
momento
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CNV
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possiamo decidere di prendere in mano il timone della nostra nave. Spesso meno faticoso che lasciarla ferma in porto. Allora possiamo dirigerci naturalmente verso una direzione ideale. Questideale pu essere scoperto connettendoci al centro del nostro s .
Solo allora possiamo parlare di volont. La volont deve esplicarsi in una direzione per essere tale. Essa non altro in fondo che l'abilit di porre dei fini coordinati alla propria azione. VOLONTA = PORRE FINI COORDINATI ALLA PROPRIA AZIONE Disciplinare la propria volont significa costituire nuove masse ben ordinate di rappresentazioni mentali. Coordinare la propria volont = Sostituire le rappresentazioni mentali volute alle impulsive e dispersive
Volont
=
Coordinare
le
proprie
idee
Educare la volont non significa quindi altro che allenarsi a sostituire gradatamente le azioni ideo-determinate ed in allineamento con l'Universo alle impulsive e dispersive. Le opportunit Avere un piano paradossalmente aiuta quindi a stare nell'ora e ad essere nel tempo invece di vederlo passare. Le opportunit possono essere trovate solo stando nellORA. Scopo dellelaborazione di un piano sapere cosa fare oggi senza necessit di pensare al domani. Il piano quindi sar tanto pi valido quanto ci permetter di concentrarci nelloggi.1 Solo cos potremo sfruttare pienamente la potenza della mente, e permetterci di scoprire le opportunit della vita e goderle pienamente.
In molti casi, man mano che la nostra organizzazione crescer, potremo mantenere la redazione del piano annuale, e delegare la redazione del piano giornaliero, come fanno molti top manager che si fanno programmare la giornata dalla segretaria. E infatti unattivit che spesso una persona esterna pu fare benissimo.
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vietata
Come
utilizzare
il
piano
di
vita
Il
piano
di
vita
non
pu
essere
che
una
direzione
per
andare
dove
vogliamo
andare,
e
pu
accadere
di
doverlo
o
volerlo
mutare
poi
interamente
o
in
parte.
Pu
anche
accadere
che
qualcuno
lo
formuli
in
maniera
particolare,
perch
la
sua
vita
ormai
sul
termine
o
ad
ogni
modo
diventa
immutabile
per
forza
di
cose,
o
sia
perch
la
troppo
giovane
et
renda
impenetrabile
l'avvenire
o
ancora
perch
la
persona
manca
della
confidenza
nellapplicare
il
metodo
in
maniera
totale.
In
tal
caso
il
piano
di
vita
globale
potr
venir
posto
provvisoriamente
da
parte,
e
la
previsione
sar
limitata
alla
predisposizione
di
un
ideale
di
durata
minore,
annuo,
o
mensile
o
anche
solo
settimanale.
Sulla
base
di
tutti
o
di
parte
di
questi
piani
concatenati
l'uno
all'altro,
potremo
tracciare
ogni
sera
il
piano
della
giornata
successiva,
o
il
bilancio
preventivo
della
nostra
attivit.
Per
stenderlo,
passeremo
anzitutto
in
rivista
gli
elementi
su
cui
vogliamo
operare,
considereremo
noi
stessi
sotto
ogni
aspetto,
sia
come
individuo
isolato,
sia
come
facente
parte
di
una
collettivit
e
dell'Universo.
Cos
considereremo
successivamente
l'io
fisico,
l'io
intellettuale,
l'io
economico,
l'io
morale,
l'io
familiare
e
l'io
sociale.
Da,
questo,
che
potrebbe
chiamarsi
l'inventario
personale,
ricaveremo
man
mano
degli
appunti
che,
raccolti
insieme
e
coordinati
col
pi
stretto
rigore,
formeranno
col
sussidio
di
altri
elementi,
il
piano
della
giornata
futura.
Esso
verr
steso
su
un
foglio
apposito
in
modo
da
rendere
agevole
la
visione
immediata
di
quanto
stato
fatto.
Caratteristiche
del
piano
Il
pensiero
efficace
anche
semplice.
Il
piano
per
realizzarsi
deve
quindi
essere
:
semplice,
logico
organico
Semplice,
cio
non
frondoso,
non
inattuabile
per
troppa
abbondanza
di
materia;
logico
e
cio
distribuito
in
modo
che
le
azioni
si
seguano
logicamente,
in
dipendenza
reciproca;
organico
e
cio
collegato
ai
pi
larghi
piani
settimanale,
mensile,
annuo,
e
con
ci
parte
integrante
del
piano
di
vita.
Dopo
aver
stabilito
che
cosa
si
deve
fare,
arriva
naturalmente
il
come
si
deve
fare,
cio
in
qual
modo
migliore
bisogna
eseguire
ci
che
ci
siamo
proposti
di
portare
a
compimento.
A
questo
scopo
possiamo
ricorrere
a
parecchi
artifici
destinati
a
ridurre
in
modo
straordinario
la
fatica
del
volere
e
dell'agire.
3)
Parte
Terza:
Lutilizzo
della
presentificazione
e
della
moltiplicazione
A
questo
punto
parliamo
di
agire.
Ma
il
vero
agire
efficace
ha
una
qualit:
senza
sforzo.
E'
la
coscienza
dell'azione
che
crea
l'azione
effettiva,
non
la
quantit
di
energia
impiegata.
E
poich
quello
che
la
mente
veramente
vuole
il
corpo
fa,
un
metodo
per
rendere
pi
facile
l'esecuzione
del
piano
nel
suo
insieme,
allora
la
presentificazione,
stadio
superiore
della
concentrazione
e
apparentata
con
l'autoipnosi
di
cui
costituisce
la
preparazione.
La
presentificazione
potr
a
sua
volta
essere
moltiplicata
nei
suoi
effetti
e
resa
pi
nostra
grazie
alla
tecnica
della
luce
Prendere
controllo
sulla
propria
personalit
Dobbiamo
essere
padroni
della
nostra
personalit
per
agire
in
modo
efficace.
Molti
si
fannop
condurre
dal
loro
io,
mentre
possiamo
prendere
controllo
su
chi
siamo
ed
essere
la
persona
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depositata
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vietata
che desideriamo. Utili possono essere a auesto scopo la monoideazione istantanea e la sostituzione mentale di personalit, altra forma ipnotica la cui applicazione non richiede pratiche di magia, ma soltanto perseveranza. Il fine ultimo del metodo lazione pura e focalizzata. Non dobbiamo portare l'azione in noi dobbiamo portarla nella realt. Dove vi un farsi invece dellio faccio. Agire non deve dipendere dalle nostre personali impressioni ed emozioni. Dobbiamo sviluppare presenza allazione, mediante il quale possiamo osservarci agire e le azioni, saldamente legate in catena, non hanno bisogno che dell'impulso iniziale per essere compiute in una specie di stato nel quale semplicemente vengono fatte.
L'universo ci offre tutto quello di cui abbiamo bisogno. Sta a noi di coglierlo. Tutto quanto abbiamo preindicato un mezzo per divenire un magnete ed essere magnetico nei confronti degli eventi e delle persone. Un atteggiamento aperto ovviamente indispensabile. Noi siamo i creatori della nostra realt creiamo quindi una realt dove il successo sia possibile. In aggiunta possono essere utili alcune tecniche che proprio favoriscono la realizzazione quantistica degli avvenimenti. A far s cio che le cose possano accadere nella nostra vita.
Essere un magnete
5)
Parte
quinta
Tattiche
specifiche
La
quinta
parte
del
nostro
metodo
dedicata
alle
tattiche.
La
Presenza,
il
magnetismo
che
sviluppate
con
questo
metodo
possono
essere
anche
strumenti
quotidiani.
Possono
essere
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Copia
depositata
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pag.
6
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applicati alla vendita ed ai contatti personali ed al trading ed ai mercati finanziari ed allinternet. Questo che presentiamo quindi un metodo ed una disciplina. Con esso si riesce sia sbarazzare la vita da tutto l'ingombro della preoccupazione, sia lasciare cos libero il campo ad ogni sorta di attivit spirituale, sia bilanciare le forze in modo da cavarne tutto il risultato utile possibile. Noi ci fondiamo tanto sull'uso delle facolt pi propriamente cerebrali, quanto sulle forze dell'incosciente, la meravigliosa regione in cui giace, come una miniera inesplorata, il grosso delle nostre ricchezze spirituali. Questo inconscio da cui la regione del cosciente appena affiora coi suoi strati pi superficiali, si rivela pi chiaro nei sogni. Chi non ha - in sogno - composto versi o musiche, tenuto discorsi o risolto problemi, o combinato dei progetti la cui potenza superava di gran lunga le normali capacit da sveglio? Eppure tutto ci derivava da voi, era dentro di voi, inserito nei vostri sensi, nel vostro cervello. Dunque voi siete potenzialmente assai pi intelligente di quanto supponete. Cosa quindi faremo? Porteremo l'inconscio in aiuto del cosciente, faremo s che l'inconscio lavori anch'esso per voi e sia parte di una pi vasta realt di coscienza e consapevolezza. Faremo s che il sogno possa divenire realt.