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Edoardo Guerriero

Lucrezia Guiotto
Gianpiero Iacovelli
Ludovico Riccardo Nocco

2014
Guerriero - Guiotto - Iacovelli - Nocco 2014
Simmons-Stern et al.
Music as a Memory Enhancer in Patients
with Alzheimers Disease

Neuropsychologia, 2010 August; 48(10): 3164-3167
Guerriero - Guiotto - Iacovelli - Nocco 2014
Hsieh et al. (2011)
Neural basis of music knoweledge:
evidence from the dementias

Brain 2011: 134; 2523-2534
A partire dagli studi di Broca (1861), si riteneva che
tutte le funzioni cerebrali superiori, tra cui quelle
musicali, fossero legate allemisfero sinistro del
cervello.

Successivi studi su musicisti con lesioni cerebrali
allemisfero destro rivelarono, al contrario,
limportanza di questo emisfero nellattivit musicale.

Negli anni 60, questa prospettiva viene confemata
eapprofondita.
Guerriero - Guiotto - Iacovelli - Nocco 2014
Studi su non musicisti mostrano che lemisfero destro
coinvolto anche nellelaborazione degli stimoli sonori
in generale.


Guerriero - Guiotto - Iacovelli - Nocco 2014
Guerriero - Guiotto - Iacovelli - Nocco 2014
Guerriero - Guiotto - Iacovelli - Nocco 2014
-Dimostrare la stretta connessione fra elaborazione
del linguaggio e degli stimoli musicali (anche a
livello di strutture cerebrali interessate).


-Esempio di utilizzo di stimoli musicali per
investigare il ruolo delle aree cerebrali (a partire da
test su soggetti con lesioni).

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Demenza semantica (SD)


Demenza frontotemporale (atrofia/degenerazione
dei lobi frontale e temporale) caratterizzata da:

-perdita di significato delle parole e degli oggetti
(senza compromissione del loro reperimento)

-compromissione della memoria negli stadi tardivi
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Alzheimer (AD)
Causa pi comune di demenza. Si manifesta nella perdita
progressiva della memoria e delle funzioni cognitive.
Cause : proteina almiloide (riscontrati alti livelli in malati di
Alzheimer)


Causa il distacco della proteina tau dai microtuboli degli
assoni dei neuroni, che collassano su se stessi.



Si formano strutture abnormi, i grovigli di neurofibrille



Obiettivi dello studio:
1) Investigare la comprensione di melodie famose e
suoni quotidiani in un gruppo di soggetti con
demenza semantica e in un gruppo di soggetti affetti
da AD. (presenza di studi precedenti, ma troppo
generici e discordanti)

2) Individuare i correlati neurali coinvolti nel
riconoscimento di melodie famose attraverso la
voxel-based morphometry.

Introduzione
Riconoscimento di melodie famose inalterato in alcuni
soggetti affetti da demenza semantica VS stesso
riconoscimento compromesso in tutti i soggetti con AD.

Riconoscimento di suoni quotidiani compromesso in
entrambi i gruppi ( AD < SD).

Attivazione aree precedentemente non considerate
intervenienti per il riconoscimento di melodie famose
nuove prospettive su strutture anatomiche alla base della
memoria semantica

Previsioni
Composizione partecipanti:
47 soggetti totali:
-13 demenza semantica
-14 morbo di Alzheimer
-20 soggetti sani (gruppo controllo)

Gruppi omogenei per et e anni di scolarizzazione.

Nessun musicista professionista fra i soggetti, solo 1
soggetto precedentemente membro di una rock band.
Disegno sperimentale
Test somministrati:

4 test per valutazione cognitiva generica:
-Mini Mental State Examination (MMSE)
-Addenbrookes Cognitive Examination-Revised (ACE-R)
-Rey-Osterrieth Complex Figure Test (ROCF)
-15-item Boston Naming Test (BNT-15)

2 test creati ad hoc per lesperimento:
-Everyday Sound Test
-Famous Tunes Test
Disegno sperimentale:
Il test costituito da 30 item (un punto a domanda), che fanno
riferimento a 7 aree cognitive differenti:
-orientamento nel tempo
-orientamento nello spazio
-registrazione di parole
-attenzione e calcolo
-rievocazione
-linguaggio
-prassia costruttiva (copiare e memorizzare figure geometriche)

Punteggio: da 0 a 30 max
< 18 grave compromissione delle abilit cognitive
18 < 24 compromissione da moderata a lieve
25 borderline
26 < 30 normalit cognitiva

N.B. Test non molto attendibile!!!

Mini Mental State Examination
LACE-R un breve test cognitivo che valuta cinque
aree cognitive:
-attenzione/orientamento (AO)
-memoria (M)
-fluenza verbale (F)
-linguaggio (L)
-abilit visuospaziali (VS).

Simile in contenuti e valutazione al MMSE, ma pi
breve.
ADDENBROOKES COGNITIVE
EXAMINATION-REVISED (ACE-R)
Valutazione delle abilit visuo-spaziali e mnemoniche.

Compito: copiare una figura mentre la si osserva e
riprodurla a memoria a distanza di 40 min.

REY-OSTERREITH COMPLEX FIGURE TEST
(ROCF)
Test per la valutzione dellassociazione visivo-lessicale dei
soggetti.
compito: vengono mostrate immagini a cui il soggetto deve
dare un nome (es. immagine di una sedia).

Insieme a questo test vengono valutate anche la fluidit
semantica e il riconoscimento di volti famosi.

Compito: dire pi parole possibili associate ad unarea
semantica es: mammifero cane, leone,



15-ITEM BOSTON NAMING TEST
(BNT-15)
Mini Mental state examination:
SD AD < Controllo
Addenbrookes cognitive test:
SD < AD < Controllo
Rey Osterrieth complex figure test:
AD < SD Controllo
Boston naming test:
SD AD < Controllo
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Risultati test cognitivi generici
Every day Sounds Test
48 samples: 12 suoni per 4 categorie di riferimento:
-animali
-oggetti
-strumenti musicali
-suoni quotidiani prodotti dalluomo (tosse etc.)

2 compiti:
-sound-to-picture matching task
-word-to-picture matching task
Famous Tunes Test
Famous Melodies sub-test
-30 melodie tra canzoni natalizie, canzoni folk, instrumental
Al paziente veniva chiesto solo se riconosceva la melodia,
non era tenuto a dire il titolo, poteva chiedere un secondo
ascolto; durata pezzo 7sec.

Famous Titles sub-test
-40 titoli di canzoni
Selezionare titolo corretto per ogni item.
Risultati test ad hoc
Everyday Sounds Test
-Sound-picture matching task:
Scarsa prestazione di soggetti con SD rispetto ai soggetti affetti
da AD e ai soggetti di controllo (soggetti con AD prestazione
inferiore rispetto soggetti di controllo);

-Word-picture matching task:
Scarsa prestazione di soggetti con SD rispetto ai soggetti affetti
da AD e ai soggetti di controllo (soggetti con AD prestazione
inferiore rispetto soggetti di controllo);
Risultati test ad hoc
Famous Tunes Test
-Famous tiltes sub-test
Scarsa prestazione dei soggetti affetti da SD rispetto ai
soggetti affetti da AD e ai soggetti del gruppo di
controllo (nessuna differenza di prestazione
osservabile tra soggetti con AD e soggetti sani)

-Famous melodies sub-test
Famous titles sub-test altamente predittivo dei
risultati in questo secondo sub-test. Alta correlazione
tra i due.


Grafico risultati test ad hoc
Profili individuali in pazienti con SD
3 soggetti con SD hanno per ottenuto eccellenti
performance in entrambe le due sezioni del Famous
Tunes Test

Performance nei test atti a valutare la conoscenza
semantica e nelle due task dellEveryday Sounds Test
era comunque scarsa rispetto al resto dei soggetti.
Detto anche confronto fra varianze.
Varianza: misura di quanto un dato (o un gruppo di
dati) lontano dalla media.
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Scopo del test:
Confrontare dati ricavati da gruppi di soggetti diversi per
determinare la presenza di fattori interni ad un solo
gruppo che renderebbero i dati inutilizzabili.

Ovvero: i risultati dei test derivano dalla sola condizione
di demenza e non da altri fattori.
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Previsioni confermate:

- Riconoscimento di melodie e volti noti compromesso
in entrambi i gruppi con leccezione di 3 soggetti del
gruppo SD

- Riconoscimento dei suoni quotidiani compromesso in
entrambi i gruppi, pi nel gruppo SD.
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A livello strutturale:
- Compromissione riconoscimento melodie e volti noti:
Atrofia nella parte anteriore del lobo temporale destro

Unica differenza: atrofia al giro occipitotemporale
(compromette il riconoscimento dei soli volti e non
delle melodie).

Interessante notare la condivisione di strutture comuni
nellelaborazione di stimoli apparentemente diversi.
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- Compromissione riconoscimento suoni quotidiani:
Atrofia alle strutture mediali

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Determinare se la musica possa migliorare
lapprendimento di nuove informazioni in pazienti con la
malattia di Alzheimer.
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Fonti informali riferiscono un miglioramento delle prestazioni
mnestiche su persone affette da AD quando nuove informazioni
venivano riferite loro cantando.


Studi precedenti riportano risultati contraddittori sullabilit dei
pazienti di riconoscere, riprodurre e ricordare canzoni comuni.

Il mantenimento in memoria di informazioni musicali pu essere
dovuto al fatto che le aree cerebrali coinvolte nella cognizione
musicale non sono gravemente colpite dal morbo.
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investigare gli effetti della musica nella codifica e
nella successiva rievocazione delle informazioni
verbali ad essa associate

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Sia nei pazienti affetti da AD che in persone sane,
le prestazioni mnestiche saranno migliori quando
i testi da memorizzare saranno ascoltati in forma
musicale rispetto a quando saranno ascoltati in
forma parlata.

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Gruppo sperimentale: 13 pazienti affetti da morbo di
Alzheimer

Gruppo di controllo: 14 anziani in salute


Tra i gruppi non sono state riscontrate differenze
significative in et, anni di educazione, esperienza
musicale.
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Brevi estratti (4 versi) da 80 canzoni per bambini.

Attraverso un test, si accertato che le canzoni
fossero sconosciute ai partecipanti.

Melodie ripetitive
Testi semplici, in rima e non ripetitivi.


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Ogni canzone stata registrata da una sola voce con
basi musicali polifoniche in formato MIDI.


La stessa voce stata usata anche per i testi parlati,
registrati con la stessa velocit di quelli cantati.

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Ogni partecipante stato testato individualmente in
una singola sezione di ca. 30 minuti.

Il testo da memorizzare appariva su uno schermo
per tutta la durata dello stimolo.

20 testi erano accompagnati con la loro registrazione
vocale, altri 20 con quella musicale. Ogni
registrazione veniva ripetuta due volte.
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I testi di tutte le canzoni vennero poi presentanti
senza alcuna registrazione audio


I partecipanti avevano il compito di riconoscere lo
stimolo come nuovo o gi conosciuto
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Nel gruppo sperimentale si notato un incremento delle
prestazioni mnestiche nella condizione sperimentale (con
testo cantato).


Nel gruppo di controllo, al contrario, non vi una differenza
significativa tra le prestazioni nelle due condizioni.
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Il risultato conferma lipotesi principale:

I pazienti con AD hanno ottenuto performance migliori
nel compito di riconoscimento quando i testi erano stati
presentati nella versione cantata e musicata
ma contraddice quella secondaria:

Gli anziani in buona salute non hanno mostrato differenze
rilevanti nelle diverse condizioni
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Possibili spiegazioni della differenza di beneficio
sulla prestazione mnestica attraverso stimoli
musicali nei due gruppi:

Nei pazienti con AD, latrofia delle aree corticale e
ippocampale compromette lapprendimento
episodico standard.

Gli stimoli, se presentati con la musica, permettono
di adoperare un processo di codifica pi diversificato
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Lelaborazione della musica coinvolge una complessa
rete neurale che attinge da tutte le aree del cervello,
sia dalle aree sottocorticali (gangli della base, nucleo
accumbens, area tegmentale ventrale e cervelletto)
che dalle aree corticali (corteccia prefrontale
mediale e la corteccia orbitofrontale)

Queste aree sono meno compromesse dallAD in
confronto a quelle tipicamente associate alla
memoria
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Nei pazienti con AD gli stimoli musicati potrebbero
creare unassociazione pi efficace nella fase di
codifica, rispetto a quelli con la sola voce parlata.

stato dimostrato che le tecniche di memoria
musicali inducono lattivazione sincrona delle reti
neurali associate a memoria e apprendimento
verbale.
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Questo perch la tecnica di memorizzazione
supportata dalla musica crea un modello
neuropsicologico complesso per la schematizzazione
di input verbali, ritmici e tonali
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Per le persone sane, la semplicit del compito di
rievocazione non rende necessario recuperare
informazioni mnestiche da aree cerebrali non
strettamente adibite a questa funzione
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anche possibile che la differenza di prestazione sia
causata dai deficit di attenzione presenti nei pazienti
con AD; essi vengano temporaneamente ridotti dallo
stimolo musicale, che aumenta larousal.

La natura dello stimolo a questo proposito rilevante:
Si tratta di canzoni per bambini, costruite per essere
allegre e piacevoli


Edoardo Guerriero
Lucrezia Guiotto
Gianpiero Iacovelli
Ludovico Riccardo Nocco
Guerriero - Guiotto - Iacovelli - Nocco 2014
e grazie per la cortese attenzione!

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