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Il Settecento Riformatore

Il Settecento Riformatore
Nella seconda metà del secolo XVIII tutte
le principali nazioni europee erano rette
da monarchie con ben delineate
caratteristiche:
• L'ereditarietà,
• l'indipendenza da qualsiasi altra autorità,
• il vincolo per il sovrano di rispondere solo a
Dio della sua condotta
• Il poter di dichiarare guerra e stipulare
paci, alleanze con altri sovrani;
• Stabilire relazioni diplomatiche, inviare
e ricevere ambasciatori;

• imporre e riscuotere tasse;
• amministrare la giustizia;
• nominare i pubblici funzionari
Il Settecento riformatore
Con lo sviluppo dello Stato moderno assoluto i
sovrani si trovarono ad affrontare una gestione
del potere sempre più complessa
 estensione territoriale e
demografica degli Stati
 rapporti internazionali, politici ed
economici più articolati
 differente grado di organizzazione
e di evoluzione della società
Il Settecento Riformatore

L’età dell'assolutismo illuminato rappresentò


lo sviluppo più maturo delle funzioni
dello Stato moderno, ma anche il difficile
tentativo di conciliare assolutismo e
Illuminismo.
I sovrani illuminati intesero portare a compimento un
progetto di ulteriore concentrazione del potere sovrano, e
una migliore capacità di governo del territorio, attraverso
la promozione di riforme politico-sociali ispirate alle idee
dell'Illuminismo.
Il Settecento Riformatore

Ambiti di intervento
Amministrazi Rapporti Centro-
one centrale Giustizia Fisco
periferia
dello Stato
Ambiti di intervento

• Amministrazione centrale

L'esigenza di un coordinamento tra il centro e la periferia del territorio nazionale, l'efficace


controllo sociale del paese furono all'origine del rinnovamento delle strutture e degli
apparati amministrativi che investì l’intera Europa.

 Ministeri e segreterie di Stato


divennero gli organi
politico‑amministrativi più
importanti degli apparati statali.
 Il primo ministro: vero depositario
della potenza del sovrano
costituiva il canale di mediazione tra la
volontà del re e i sudditi, assisteva a
tutti i consigli e ne filtrava gli affari.
Ambiti di intervento

• Il fisco

Sul terreno fiscale, il problema degli Stati d'antico regime era la valutazione
della ricchezza mobiliare e immobiliare in assenza di strumenti attendibili ed
equi di certificazione del reddito da tassare

La presenza di fasce di esenzione, immunità


e privilegi molto ampie, creavano differenze
di trattamento, di prelievo e di riscossione
all'interno dello stesso territorio statale.
Ambiti di intervento
 Le riforme fiscali a metà Settecento
tesero, dunque, a fornire allo Stato Il Fisco
strumenti di certificazione relativamente
più attendibili, capaci di colpire più in
profondità e in maniera più equa i sudditi,
divisi per categorie sociali e professionali.

 Attraverso la compilazione dei catasti si passò, cioè, da un


sistema fiscale fondato su un labirinto di espedienti
provvisori pensati senza alcuna coordinazione a piani
organici di accertamento della ricchezza mobiliare, validi
per l'intero territorio statale.
Ambiti di intervento
La riforma della Giustizia

La riforma del sistema giudiziario trae origine dalle teorie illuministiche

Il sistema giudiziario di antico


regime è caratterizzato
 presenza di una molteplicità di giurisdizioni (la
principale è quella feudale)
 Non esiste una effettiva separazione tra il
potere giudiziario e il potere esecutivo

 Mancanza di norme uniche e codificate per


tutto il territorio
Ambiti di intervento

La riforma della Giustizia

•Su questo terreno le riforme dei sovrani assoluti furono assai


limitate sia nella loro natura, sia nel grado della loro efficacia.
La codificazione del diritto Ma le giurisdizioni privilegiate non furono abolite. Solo
e la sua semplificazione alcuni sovrani, in particolare Maria Teresa, cercarono di
contribuirono affermare il principio che una sentenza pronunciata da un
indubbiamente a unificare tribunale feudale dovesse essere ratificata da un
l'ordinamento rappresentante del governo imperiale. E Giuseppe II
d'Austria promosse addirittura una legge di riforma agraria
che limitava i poteri della nobiltà fondiaria.
Ambiti di intervento

Rapporti Centro e Periferia


Sensibili passi avanti, nel corso del Settecento, In Francia e Spagna
furono compiuti nel rapporto tra il centro e la l'obiettivo si ottenne attraverso il
periferia dello Stato e nel governo locale consolidamento delle funzioni e dei poteri
dell'intendente provinciale.

 In Prussia, Svezia e
Danimarca
 la direzione degli affari
provinciali non fu affidata
a un singolo individuo, ma
a un Consiglio che
decideva a maggioranza.
.

In tutti gli stati furono realizzati progressi nel


rafforzare il controllo del governo sull'attività Le competenze di questi consigli erano enormi:
economica e sull'amministrazione della  riscuotevano le imposte,
giustizia all'interno del paese.  prendevano provvedimenti di natura economica,
 controllavano tutta la sfera demaniale nelle province.
Sviluppo della scienza Camerale
Il Settecento fu anche il secolo della scienza camerale,
cioè della scienza dell'amministrazione pubblica.
 Molti studiosi, soprattutto di lingua tedesca, dedicarono le
loro migliori energie all'elaborazione di una teoria delle
scienze amministrative.
 In Austria e in Germania furono istituite cattedre e scuole
per lo studio dei problemi amministrativi

Cameralismo, l’insieme delle dottrine, relative


all’amministrazione dello Stato e al benessere generale, (da
Kammer, l’organo che si occupava del patrimonio del principe
e della finanza pubblica).
Sviluppo della Scienza
Camerale

I principi a cui si ispirò la


scienza camerale
furono:

 il primato del governo


monarchico;
 la felicità dello Stato come fine
della politica;
 lo sviluppo e la piena
utilizzazione delle risorse statali
per garantire la sicurezza del
paese
L’Assolutismo illuminato in Europa

Prussia

Con Federico Il (1740‑86) la


Prussia consolidava il ruolo di
grande potenza
Favorì la libertà di stampa,
Il modello dell'assolutismo
Rese obbligatoria l'istruzione
illuminato, trovò nella Prussia
elementare,
di Federico II un luogo di
efficace applicazione. si preoccupò di migliorare le
condizioni culturali dei suoi sudditi.
Assolutismo Illuminato in Europa

Prussia

Furono soprattutto l'amministrazione e la


giustizia i settori privilegiati
dell'intervento riformatore di Federico II
Fu accentuata la specializzazione
ministeriale:
 1741 fu istituito un ministero del
Commercio
 1746 un ministero per l'Esercito.
 Gli alti gradi dell'esercito e
dell'amministrazione civile furono
affidati all'aristocrazia,
 la venalità degli uffici ridotta al minimo.
L’Assolutismo Illuminato in Europa

Prussia

Federico Il
 abolì la tortura,
 limitò la pena di morte,
 avviò la riforma dei codici giuridici.
Ma le basi della società prussiana restarono
immutate: lo Stato non esercitava nessuna
giurisdizione diretta sulla massa della popolazione
rurale, governata dagli junker, e le imposte dei
Gli Junker (giovani signori) erano l'aristocrazia terriera contadini, pari al 2/5 delle loro entrate, erano
della Prussia. Formavano un gruppo sociale ristretto e riscosse direttamente dai signori. Persisteva la
compatto, fortemente conservatore fornivano i vertici servitù della gleba.
militari e della burocrazia statale
Assolutismo Illuminato in Europa

Austria

 Maria Teresa d'Asburgo (1740‑80), aprì una prima fase


di riforme anche per l'Austria.
 L’intero apparato di governo fu rinnovato e
modernizzato, furono unificate le cancellerie d'Austria e
di Boemia e le rispettive corti d'appello. L’aristocrazia e il
clero furono chiamati a contribuire in misura maggiore al
carico fiscale attraverso più efficaci strumenti di
accertamento.
 Un unico organismo, il Consiglio di Stato, fu chiamato a
dirigere l'apparato.
 Maria Teresa fondò collegi per l'educazione e la
formazione del personale chiamato a dirigere la vita
dello Stato.
Assolutismo Illuminato in Europa

Austria

Le riforme teresiane furono superate in quantità e qualità


da quelle del figlio primogenito dell'imperatrice
Giuseppe II (1780-1790)
Interventi in materia religiosa
(Giurisdizionalismo):
 soppressione delle proprietà
ecclesiastiche,
 trasformazione delle università
in istituzioni statali.
Il giurisdizionalismo è una particolare politica ecclesiastica
volta ad estendere la giurisdizione e il controllo dello Stato
sulla vita e sull'organizzazione delle Chiese
Assolutismo Illuminato in Europa
Austria • La pubblica amministrazione fu resa più
professionale: le sue gerarchie furono organizzate
in base al merito e aperte a nuovi ceti sociali,

Lo Stato si fece carico dell'istruzione di


base, che fu resa obbligatoria e laicizzata.

Una efficiente polizia segreta sorvegliava procedure e


comportamenti dei funzionari.
Assolutismo Illuminato in Europa

Russia

 Caterina II (moglie di Pietro III) appoggiandosi al clan


degli Orlov, si impadronì del potere con un colpo di
Stato nel 1762.
 Il regno di Caterina II (1762‑96) fu aperto alle
influenze culturali dei filosofi illuministi con i quali la
zarina ebbe corrispondenza.
 Traduzione e diffusione delle opere degli illuministi,
libertà di pensiero e vitalità culturale caratterizzarono
fino al 1790 il clima russo.
Assolutismo Illuminato in Europa

Russia
Molte delle riforme di Caterina II si ispirarono ai principi
dell'assolutismo illuminato:
Nuovo sistema educativo
Secolarizzazione delle terre della Chiesa
Soppressione di oltre la metà dei conventi

Obbligo del servizio forzato


dell'aristocrazia nella burocrazia
statale.
L'amministrazione locale era affidata
alla piccola nobiltà.
Assolutismo Illuminato in Europa

La Penisola Scandinava

La morte senza eredi di Carlo XII (1718)


consentì alle istituzioni rappresentative dei
ceti più influenti della società svedese di avere
un peso maggiore nella vita politica del paese.
Per oltre cinquant'anni, tra il 1720 e il 1772,
la Svezia fu governata da due partiti,
rappresentanti di clan e gruppi familiari
sostenuti da Inghilterra, Francia e Russia
Assolutismo Illuminato in Europa

La penisola scandinava

Nel 1772 Gustavo III restaurò


l'assolutismo monarchico promuovendo
una serie di riforme:

 abolizione della tortura


 fine della compravendita degli uffici pubblici
 il libero accesso alla pubblica
amministrazione
 la libertà di commercio
 limitazione dei privilegi aristocratici
Assolutismo Illuminato in Europa

Spagna

Carlo III di Borbone (1759‑88),succeduto a


Ferdinando VI, svolse la sua azione riformatrice
principalmente nel campo dei rapporti tra Stato e
Chiesa:

 limitò le immunità ecclesiastiche e i poteri


dell'Inquisizione,
 espulse i gesuiti dal regno (1767)
 Riorganizzò l’amministrazione pubblica
 Liberalizzò artigianato e commercio
 Promosse la nascita di accademie e società
culturali
Assolutismo Illuminato in Europa

Portogallo

I sovrani settecenteschi del Portogallo


furono personalità assai modeste. L’attività
riformatrice fu opera del ministro
marchese di Pombal.

I suoi principali provvedimenti furono:


 L'espulsione dei gesuiti (1759),
 La repressione sanguinosa dei nobili ribelli
al processo di centralizzazione statale
 La creazione di compagnie privilegiate per
lo sfruttamento delle colonie.
Il Settecento Riformatore in Italia
L’azione riformatrice riguardò
principalmente tre Stati italiani:

 Il Regno di
Napoli
 La Lombardia
 La Toscana
Il Settecento Riformatore in Italia
Napoli

 1734 sale al trono Carlo di Borbone


 Riforma dell’amministrazione centrale con la creazione di
ministeri e segreterie più organizzate
 Riorganizzazione dei tribunali
 Limitazione delle giurisdizioni feudali

• Avvio del progetto di riforma dei codici di diritto civile /penale


• Creazione del Catasto Onciario (tassazione dei beni della Chiesa)
• 1741 concordato tra il regno di Napoli e la Santa Sede (limitazioni delle
immunità ecclesiastiche/riduzione numero degli ecclesiastici)
Il Settecento Riformatore in Italia

Lombardia

Dopo la pace di Aquisgrana (1748), la Lombardia


cadde sotto il dominio austriaco.

Giuseppe II estese anche alla Lombardia le riforme


promosse negli altri territori dell'Impero asburgico:

 Rigido controllo dello Stato sulla Chiesa


 Centralizzazione amministrativa più efficace (nomina
di Intendenti provinciali)
Il Settecento riformatore in Italia

Lombardia

Interventi nel campo dell'educazione scolastica (istituzione di scuole


elementari/introduzione delle materie tecniche nei programmi universitari)
Promozione di istituzioni culturali (Accademie,
l'Osservatorio astronomico, il Teatro alla Scala 1778) Abolizione del
Senato milanese
(centro del potere
del patriziato)

l Teatro alla Scala era uno dei più importanti centri di


spettacolo nel Regno Lombardo-Veneto, nonché uno dei
principali luoghi ancora deputati per consentire al patriziato
ormai completamente emarginato dalle operazioni di
governo di rivaleggiare in lustro e sfoggio di privilegi di
nobiltà.
Il Settecento Riformatore in Italia
La Toscana
Due le più importanti riforme di Pietro Leopoldo:
1737 il Granducato di Toscana è affidato a La prima, chiamata «allivellazione», concedeva ai mezzadri, a
Francesco Stefano di Lorena (marito di Maria
Teresa d’Austria)
livello perpetuo, i terreni di proprietà dello Stato, dietro il
pagamento di un canone annuo fisso e contenuto
• La seconda fu la creazione del nuovo codice penale nel 1786:
• Abolizione della pena di morte,
• del delitto di lesa maestà,
• della tortura,
• della confisca dei beni del condannato.
• Ai sudditi vennero concessi ampi diritti sul piano della libertà
individuale ed economica

La soppressione del Tribunale del Sant'Uffizio portò a una maggiore tutela della
 1765-1790 Pietro Leopoldo (figlio di libertà di coscienza;
Maria Teresa d’Austria), diventa la liberalizzazione della terra e del commercio favorì un'accumulazione di
granduca di Toscana capitali, che giovò all'economia complessiva del territorio
La Guerra dei Sette Anni
L’Europa alla viglia della Guerra dei Sette anni

La pace di Aquisgrana (1748) non


aveva eliminato i motivi di tensione
fra le potenze d’Europa.

Per di più, le sfere di influenza si


estendevano ormai oltre i confini
europei e la corsa anglo-francese
all’impero coloniale aveva immediate
ripercussioni sugli equilibri europei
La Guerra dei Sette Anni

Nel gennaio 1756 scoppiò La Guerra dei 7 anni, combattuta da francesi e inglesi sul
fronte europeo, su quello indiano e su quello americano.

L’Inghilterra si alleò con la Prussia,

La Francia si alleò con l’Austria (che


mirava alla riconquista della Slesia)

Con la Russia (che puntava a consolidare la propria egemonia sul


Baltico).
La Guerra dei Sette Anni

Con la pace di Parigi (1763), la Francia veniva


estromessa dal Nord America e costretta a
riconoscere l’espansione inglese in India.

Il conflitto aveva affermato la


superiorità militare di Inghilterra e
Prussia e lo spostamento verso
America, Asia e Africa dell’asse degli
equilibri internazionali.

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