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valori mobiliari posseduti dalla società

(obbligazioni, partecipazioni)
Possibile collocazione:
•immobilizzazioni finanziarie – B.III
•capitale circolante – attività finanziarie che
non costituiscono immobilizzazioni – C.III

criterio discriminante: intenzione degli


amministratori di mantenere o meno
l’investimento fino alla sua naturale
scadenza.
1
Presunzione relativa (art. 2424 bis c.c., II
comma):

“Le partecipazioni in altre imprese in


misura non inferiore a quelle stabilite dal
terzo comma dell’art. 2359 si presumono
immobilizzazioni” (ossia almeno il 20% se
la società partecipata non è quotata in borsa
e 10% se è quotata)

2
Valutazione obbligazioni

immobilizzate nel circolante

quotate Non quotate quotate Non quotate


3
Valutazione dei titoli obbligazionari
immobilizzati
(principio contabile n. 20)

Iscrizione al costo di acquisto


• L’immobilizzazione che, alla data di
chiusura dell’esercizio, risulti durevolmente
di valore inferiore al costo, deve essere
iscritta a tale minor valore (art. 2426 c.c.,
n. 3)
Perdita durevole:
• ragioni economiche gravi
• carattere di permanenza temporale. 4
Per i titoli quotati
Perdita durevole
•significativo ribasso nel listino;
•carattere di persistenza temporale;
•assenza di elementi che lascino
fondatamente ritenere probabile
un’inversione di tendenza.
E’ comunque necessaria un’indagine che
accerti la situazione economico-patrimoniale
della società.
5
Per i titoli quotati
Minor valore:

il valore di listino di fine esercizio non è


rilevante, si deve far riferimento alla media
dei prezzi di mercato di un congruo
periodo antecedente la data di chiusura
dell’esercizio (es. 6 mesi), unitamente alle
indicazioni successive alla chiusura dell’es.
offerte dal mercato e alle condizioni
economiche dell’emittente
6
Per i titoli non quotati

Perdita durevole

vanno utilizzati tutti i dati e le informazioni di


cui si può venire a conoscenza alla scopo di
accertare il deterioramento delle condizioni
economico-patrimoniali della società
emittente, con connessi rischi di illiquidità o
di insolvenza della stessa che possano
compromettere la capacità di
corrispondere gli interessi o la capacità
di rimborso del titolo.
7
Per i titoli non quotati

Minor valore

È determinato in relazione alle negative


condizioni economiche dell’emittente,
accertate entro la data di formazione del
bilancio, espresse dall’andamento del
mercato, tenuti presenti anche i corsi di
borsa di titoli similari; possono servire anche
i prezzi di recenti negoziazioni.

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TITOLI OBBLIGAZIONARI
NELL’ATTIVO CIRCOLANTE
i titoli non immobilizzati devono essere valutati al
minore fra costo e valore di realizzazione
desumibile dall’andamento del mercato

costo
• Il costo di acquisto (o di sottoscrizione) è dato
dal prezzo pagato, al quale vanno aggiunti i costi
accessori.

Costo specifico ove possibile, altrimenti LIFO,


FIFO o costo medio ponderato.
9
Valore di realizzazione desumibile
dall’andamento di mercato (I)

Per i titoli non quotati è costituito dalla


quotazione di titoli similari per affinità di
emittente, durata e cedola.
In mancanza di titoli similari, il valore di
mercato è rappresentato dal valore
nominale, rettificato per tenere conto del
rendimento espresso dal mercato con
riferimento a titoli di pari durata e pari
affidabilità di emittente.
10
Valore di realizzazione desumibile
dall’andamento di mercato (II)

Per i titoli quotati la quotazione


dell’ultimo giorno dell’esercizio,
sebbene non soggettiva, risente della
volatilità. E’ preferibile la media delle
quotazioni dell’ultimo mese. Se il
mercato è in flessione, la media va
riferita all’ultima settimana.
11
Valutazione partecipazioni

immobilizzate nel circolante

quotate Non quotate Non quotate 12


quotate
Valutazione partecipazioni nel circolante

Medesima valutazione delle


obbligazioni nel circolante = minor
valore tra costo e valore di presunto
realizzo.

Medesimo è il criterio di
determinazione dei due valori.
13
Valutazione partecipazioni immobilizzate

Sono immobilizzate le partecipazioni destinate per


decisione degli amministratori ad investimento
duraturo finalizzato:
•al controllo o ad influenza dominante
(partecipazione in controllate);
•ad influenza notevole (partecipazioni in
collegate);
•anche al solo scopo di ottenere vantaggi
economici indiretti (partecipazioni in società non
qualificate). 14
Presunzione relativa (art. 2424 bis c.c., II
comma):

“Le partecipazioni in altre imprese in


misura non inferiore a quelle stabilite dal
terzo comma dell’art. 2359 si presumono
immobilizzazioni” (ossia almeno il 20% se
la società partecipata non è quotata in borsa
e 10% se è quotata)

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VALUTAZIONE AL COSTO

• Si iscrivono al costo di acquisto + oneri


accessori diretti (costi di intermediazione
bancaria e finanziaria, commissioni e spese,
imposte di bollo... ).
• Il valore di costo deve essere aumentato in caso
di aumento di capitale a pagamento sottoscritto
e versato dalla partecipante, in misura pari al
costo sostenuto per la sottoscrizione delle nuove
azioni.
• Nel caso di riduzione del capitale sociale per
perdite si deve procede a corrispondenti
riduzioni nel valore delle partecipazioni. 16
Svalutazione del costo per perdita
durevole di valore

Le ragioni debbono ritrovarsi nelle


condizioni economico-finanziarie della
partecipata, ossia quando sulla base di
riferimenti certi e costanti sono accertate
perdite d’esercizio non episodiche o
temporanee, bensì strutturali, tali cioè da
intaccare la consistenza patrimoniale della
partecipata.
17
• Per ragioni di prudenza il principio contabile
n. 20 sostiene che la perdita di valore va
considerata durevole quando
fondatamente non si prevede che le ragioni
che l’hanno provocata possano essere
rimosse nel breve periodo.

• Quindi una perdita di valore è durevole


quando non è ragionevolmente
dimostrabile che nel breve periodo la
società partecipata possa sovvertirla
mediante risultati positivi
18
Valutazione con il metodo
del patrimonio netto
(art.2426 c.c. n.4 - principio contabile n. 21)
PRIMO ESERCIZIO DI ISCRIZIONE :

“Quando la partecipazione è iscritta per la prima


volta in base al metodo del patrimonio netto, il
costo di acquisto superiore al valore
corrispondente del patrimonio netto risultante
dall’ultimo bilancio dell’impresa controllata o
collegata può essere iscritto nell’attivo, purché ne
siano indicate la ragioni in nota integrativa. La
differenza, per la parte attribuibile a beni
ammortizzabili o all’avviamento, deve essere
ammortizzata”. 19
Valutazione con il metodo
del patrimonio netto
• Presupposto: il costo di acquisizione della
partecipazione è solo un valore di partenza
• Effetto: il costo è destinato a essere
periodicamente modificato in conseguenza
degli utili/perdite rilevati dalla partecipata e
riflessi pro-quota nel bilancio della partecipante.
• La valutazione della partecipazione esposta nel
bilancio della partecipante incorpora pro-quota i
valori di utile/perdita della partecipata.
20
• Ratio: rapporti di collegamento o controllo
consentono di attribuire alla partecipante
quanto meno un concorso al processo
decisionale della partecipata, da cui sono in
gran parte dipesi gli andamenti economici di
quest’ultima.

• Il bilancio della partecipante risente degli


andamenti economici della partecipata in
relazione al tempo di maturazione di
utili/perdite, prima ancora della eventuale
distribuzione di utili o della eventuale riduzione
del capitale per perdite. 21
Se il costo di acquisto è superiore al
valore del patrimonio netto della
partecipata:
il maggior valore può esser mantenuto come
componente del valore della partecipazione
quando la differenza derivi da:
•riespressione delle attività e passività a
valori correnti e, in particolare delle
immobilizzazioni materiali al costo di
sostituzione;
•dall’eventuale avviamento riconosciuto alla
partecipata in sede di acquisizione.
22
Se il costo di acquisto è superiore al
valore del patrimonio netto della
partecipata:
• e la differenza non è riconducibile alle
cause economiche già viste (maggiori
valori correnti delle attività, minori valori
correnti delle passività, avviamento) si ha
una perdita
• La perdita deve essere iscritta a C.E. nella
voce D.19.a (svalutazione).

23
A acquista il 60 % part. di B a costo = 650
patrimonio netto (60% di B) = 600
∆ = 50
Quale causa economica?
Maggior valore im.mat. 20
Avviamento B 30
50

Partecipazione in B a Banca c/c 650

24
Altrimenti:

Diversi a Banca c/c 650


Partecipazioni 600
Svalutazione partecipaz 50

25
Il mantenimento del maggior valore ha effetti negli
esercizi successivi: nel bilancio della partecipata degli
esercizi successivi, prescindendo dalla altre rettifiche
necessarie, il valore della partecipazione
corrisponderà:

•alla quota di patrimonio netto della


partecipata di competenza della partecipante

+ il maggior valore
- l’ammortamento dello stesso maggior
valore. 26
Se il costo è inferiore al patrimonio netto:
1. se la differenza è dovuta ad attività
sovrastimate o a passività sottostimate o
mancanti, alla frazione di patrimonio netto va
sottratta la rettifica; in pratica l’iscrizione
avviene al costo di acquisto.
2. Se la differenza è dovuta alla previsione di
future perdite, la differenza deve essere
contabilizzata in un fondo rischi ed oneri;
3. Se la differenza è dovuta ad un buon affare,
deve essere contabilizzata in una riserva non
distribuibile, in quanto considerata
plusvalenza non realizzata.
27
A acquista il 60 % part. di B a costo = 550
patrimonio netto (60% di B) = 600

1) partecipazioni a Banca c/c 550

2) partecipazioni a 600
Banca c/c 550
F.do rischi 50

3) partecipazioni a 600
Banca c/c 550
28
Riserva ind. 50
A acquista il 60 % part. di B a costo = 650
patrimonio netto (60% di B) = 600
∆ = 50
Quale causa economica?
Maggior valore im.mat. 20
Avviamento B 30
50

Partecipazione in B a Banca c/c 650

29
• Se in sede di riesame emerge che la
quota attribuita all’avviamento è
eccessiva:
Maggior valore im.mat. 20
Avviamento B 15
Cattivo affare 15
50

D.19.a Sval.part. a Part. In B 15

30
A fine anno si ammortizzano del 20% entrambi
i valori
(il calcolo seguente viene svolto extra-contabilmente)

Maggior valore im.mat. 20


Avviamento B 15
da ammortizzare 35

Maggior valore im.mat. (20-4)=16


Avviamento B (15-3) =12
Maggior valore da amm.re 28

31
• Svalutazione part. A partecipazione 7

• Il valore di iscrizione della partecipazione è


= 635-7 = 628

32
TRATTAMENTO DELLE VARIAZIONI DI
VALORE

Negli esercizi successivi (al primo) le


plusvalenze derivanti dall’applicazione del
metodo del patrimonio netto, rispetto al
valore indicato nel bilancio dell’esercizio
precedente sono iscritte in una riserva non
distribuibile.

33
I: metodo del patrimonio netto con
rappresentazione solo patrimoniale

• il maggior valore non viene iscritto nel


C.E., non concorre alla determinazione del
risultato d’esercizio della partecipante.

• Viene addebito il conto partecipazioni e


accreditata una riserva non
distribuibile.

34
II: metodo del patrimonio netto integrale

• il maggior valore viene iscritto a C.E., e


concorre alla determinazione del risultato
d’esercizio della partecipata.

• In sede di destinazione del risultato della


partecipante, la frazione di utile corrispondente al
maggior valore della partecipazione viene
destinata a riserva indisponibile

35
PERDITA DI ESERCIZIO DELLA
PARTECIPATA

• La partecipazione deve essere svalutata


addebitando un costo a C.E. – voce D.19.a

• Se già è iscritta in bilancio una Riserva da


rivalutazione per le partecipazioni in
oggetto, tale riserva si rende disponibile
per un importo pari all’ammontare delle
perdite.

36
• Nell’anno X la soc. A acquista il 100% delle
azioni di B. Il costo di acquisto è 1000, uguale
al patrimonio netto di B.

• Partecipazione a Banca c/c 1000

• Alla fine del I anno B rileva:


1. Una perdita di 200
2. Un utile di 300

37
• I caso (perdita = 200)

Svalutazione partecipazioni a part. 200


D,19)b svalutazioni di part. (non può essere
addebitata a Riserva)

• II caso (utile = 300) rivalutazione con Riserva


non distribuibile:
1. Metodo del patr.netto integrale (benchmark)
2. Metodo del patr.netto con rappresentazione solo
patrimoniale (allowed alternative treatment)

38
1) Metodo del patr.netto integrale
Partecipazioni a Rivalutazione part. 300
D, 18) b
Utile dell’ex. a Riserva non dis.da riv.part.300

2) Metodo del patr.netto con


rappresentazione solo patrimoniale

Partecipazioni a Ris. non dist. da riva. part. 300

39
• A compra il 100% di B = prezzo 10.000
• Il P.N. di B = 8.000
∆= 2.000
Quale causa economica?
Maggior valore im.mat. 1.200
Avviamento B 800
2.000

Partecipazione in B a Banca c/c 10.000

40
• In sede di riesame emerge che la quota
attribuita all’avviamento è eccessiva:
Maggior valore imm.mat. 1.200
Avviamento B 600
Cattivo affare 200
2.000

D.19.a Sval.part. a Part. In B 200


• L’imm.mat. viene ammortizzata in quote
costanti di 120
41
• Utile di B 400
• Amm.to maggior valore
imm.mat. -120
• Amm.to avviamento -150
130
I)
Partecipazione a rival.part. 130
Utile di A a Ris.indistribuibile 130
II)
Partecipazione a Ris.indistribuibile 130 42
Distribuzione dividendi per 80:
I)
Ris.indistribuibile a Ris.libera 80
Banca c/c a partec. 80

II)
Ris.indistribuibile a Part. 80
Banca c/c a dividendi (C.15) 80

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La frazione di Patrimonio Netto della
partecipata va determinata:
“detratti i dividendi ed operate le eventuali
rettifiche richieste dai principi di redazione
del bilancio consolidato nonché quelle
necessarie per il rispetto dei principi indicati
negli artt. 2423 e 2423 bis”
(eliminazione degli utili/perdite infragruppo,
dei dividendi,…)
È comportamento rispettoso del principio di
prudenza, per cui non si possono
contabilizzare utili solo attesi (infragruppo) 44
• Le rettifiche richieste consentono di
ritenere il reddito comunque prodotto a
livello di gruppo, anche se non ancora a
livello della sola partecipante, sicché
consentono di contemperare la
prevalente soggezione al principio di
competenza con un accettabile grado di
prudenza

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