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IL FONTE

BATTESIMALE DI
SAN FREDIANO
DOVE
• All’interno della bellissima chiesa di
San Frediano, a Lucca, si trova
un’opera del XII secolo di inestimabile
valore: il fonte con le storie di Mosè.
• Quest’opera fu, molto probabilmente,
scolpita tra il 1150 e il 1173 da tre
artisti diversi; la sua funzione ancora
oggi non è chiara, alcuni pensano si
tratti di un fonte battesimale, altri di
una fontana per le abluzioni dei
canonici; infatti, in origine, non si
trovava all’interno della chiesa, ma nel
chiostro del monastero di san Frediano.
IL MAESTRO DELLE STORIE DI
MOSÈ
• Il fonte è composto da una vasca circolare, a tazza,
con pilastro centrale coronato da colonnette e
coperchio. 
• La vasca inferiore è stata realizzata da un’artista
anonimo, probabilmente di origine lombarda, che
oggi viene chiamato Maestro delle Storie di Mosè,
proprio perché ha rappresentato i seguenti episodi
della vita di quest’ultimo nell’opera:
• Schiavitù d’Egitto;
• Mosè presentato alla figlia del faraone;
• Dio compare a Mosè, trasformazione della verga in
serpente ed episodio della lebbra;
• Passaggio del mar Rosso (con gli Egiziani
rappresentati come cavalieri medievali);
• Consegna delle tavole della Legge ad Aronne e due
Arcangeli;
• Mosè spiega la Legge.
MAGISTER
ROBERTUS
• Di sicura attribuzione sono invece le sette
figure sotto le arcate, infatti qui l’artista
pone la sua firma “ME FECIT
ROBERTUS MAGIST(er) IN A(rt)E
P(er)ITUS . Le figure scolpite da Magister
Robertus rappresentano i doni dello Spirito
Santo, e sembrano ispirate agli antichi
sarcofagi romani.
• Al centro è facilmente riconoscibile la
figura del Buon Pastore, come richiamo
alla tradizione paleocristiana.
IL BACINO
SUPERIORE

• Il bacino superiore è sorretto


da un pilastro dove l’acqua è
stilizzata in scanalature
ondulate da cui emergono un
animale fantastico ed una
figurina nuda e alcune protomi
leonine.
LA TAZZA E IL
COPERCHIO:
BIDUINO
• L’ultima parte del fonte, la
tazza e il coperchio, sono
realizzati da un altro artista
di cui non conosciamo
l’identità, anche se alcuni
lo identificano con
Biduino, un importante
scultore che ha lavorato in
Toscana alla fine del XII
secolo.
BIDUINO E LE
PERSONIFICAZIONI
DEI MESI
• L’artista realizza sul coperchio,
sostenuto da sei colonnette in marmo
rosso, gli apostoli che sfilano senza
attributi con l’eccezione di San
Pietro (con le chiavi) e Giuda (con la
borsa di denari), sotto di esse si
trovano le personificazioni dei mesi.
• La rappresentazione della
personificazione dei mesi era molto
diffusa nel medioevo, ne abbiano un
altro bellissimo esempio nel portico
del duomo di San Martino a Lucca. 
CURIOSITÀ

L’opera fu smantellata nel XVIII secolo e i


pezzi finirono in più sedi; ad esempio la Il Fonte è quindi una delle
parte centrale fu collocata nella villa Mansi
di San Martino in Freddana, dove si opere imperdibili da vedere per
guastarono alcune figure del coperchio. chi si reca a Lucca, soprattutto
Riacquistata per il Museo nazionale del
Bargello di Firenze nel 1894, essa fu perché si trova all’interno della
riconosciuta solo nel 1926 dallo studioso bellissima chiesa di San
Campetti e ricostruita grazie ad alcuni
disegni settecenteschi in cui si vedeva la Frediano, dove è possibile
parte centrale originale al posto della ammirare molti altri capolavori
colonnetta a spirale, aggiunta nel XIV e venerare la famosa Santa
secolo, coronata da una statuetta del Battista
del XVIII secolo. Il fonte fu allora Zita, tanto amata dai lucchesi.
ricomposto e ricollocato in basilica nel 1952.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!

Power Point a cura di


Squillace Nicolò

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