You are on page 1of 56

Corso di Macchine

Ingegneria Navale

I generatori di vapore

1
Il Circuito Elementare
T
Ciclo HIRN
3 3

S
3’

B 2’
2’
3’
E
4
2
2
C 1
5 4
1
5

Nell’impianto a ciclo Hirn un ruolo importante è riservato al


GENERATORE di VAPORE
2
Caratteristiche dei GENERATORI di VAPORE

Centrali termoelettriche
Impianti di propulsione (navale, ferroviaria)
Campo d’applicazione molto ampio
Processi industriali (cartaria, alimentare, chimica…)
Riscaldamento

Potenzialità: portata di vapore prodotta [t /h]


Pressione di evaporazione
Vengono caratterizzate da
Temperatura massima di surriscaldamento
Potenzialità specifica: portata di vapore per
unità di superficie evaporante
[t /hm2]

3
Evoluzione dei GENERATORI di VAPORE

Caldaia Cornovaglia [1810-1814] Potenzialità 1,4 – 1,5 t/h


Pressione 12 – 15 bar
Superficie di scambio 40 –50 m2
Duomo
Uscita Ingresso acqua
vapore

Griglia Forno ondulato

Un corpo cilindrico (1 – 2,5 m) pieno d’acqua veniva posto il focolare in posizione eccentrica:
in tal modo si favorisce la circolazione dell’acqua, per diversa evaporazione e quindi
densità, incrementando lo scambio termico.
I fumi percorrono poi un lungo tragitto attorno al corpo cilindrico sino al camino aumentando il
tempo di contatto con la superficie di scambio

4
Evoluzione dei GENERATORI di VAPORE

Caldaie a TUBI di FUMO [1850-1870]

a ritorno di fiamma a fiamma diretta

Tiranti
Duomo

Forno Griglia Tubi


di fumo
Detta anche “caldaia scozzese” o “marina” Caratterizzate da diametri del corpo cilindrico
per la ampia applicazione in campo inferiori e quindi adatte all’impiego
navale ferroviario
Potenzialità 10 - 20 t/h Potenzialità 8 - 16 t/h
Pressione 20-30 bar Pressione 15 -20 bar
Superficie di scambio 300-600 m2 Superficie di scambio 200-300 m2

5
Evoluzione dei GENERATORI di VAPORE

Caldaie a TUBI d’ACQUA [dal


1860]
Il fondamentale cambiamento concettuale consiste nell’invertire il passaggio dei fumi e dell’acqua.
Quest’ultima ora viene convogliata in FASCI TUBIERI che verranno lambiti all’esterno dai fumi; il
cambiamento di fase all’interno dei tubi favorisce la circolazione e consente di aumentare la
pressione di esercizio.
Sono state sviluppate in due versioni: a tubi
1 Corpo cilindrico o collettore sup.
sub-orizzontali sub-verticali 2 Fasci tubieri vaporizzatori
3 Surriscaldatore
4 Economizzatore

6
Evoluzione dei GENERATORI di VAPORE

Caldaie a TUBI d’ACQUA [dal


1860]
Il fondamentale cambiamento concettuale consiste nell’invertire il passaggio dei fumi e dell’acqua.
Quest’ultima ora viene convogliata in FASCI TUBIERI che verranno lambiti all’esterno dai fumi; il
cambiamento di fase all’interno dei tubi favorisce la circolazione e consente di aumentare la
pressione di esercizio.
Sono state sviluppate in due versioni: asub-verticali
sub-orizzontali tubi
1 Corpo cilindrico o collettore sup.
2 Fasci tubieri vaporizzatori
3 Surriscaldatore
4 Economizzatore
3
S

2 B
4
E

Nei tubi inclinati od orizzontali, il vapore prodotto risale per la minore densità.
Il Collettore superiore che funge da Separatore di Liquido dal vapore inviato all’utilizzatore,
mentre l’acqua ridiscende per ricominciare il ciclo, con un moto continuo e spontaneo
8
I corpi principali e lo scambio termico nei GENERATORI di
VAPORE
Il tipo di generatore di vapore più diffuso nelle
moderne centrali termoelettriche è quello ad
irraggiamento.
S1 RS2

Si noti che il surriscaldatore è posto parte in


S2 equicorrente, S1, e parte in controcorrente S2
T

RS1

V E

Tg
P

RS2

RS1
S2
S1
V

P
q

8
I corpi principali e lo scambio termico nei GENERATORI di
VAPORE

S1 RS2

Si noti che il surriscaldatore è posto parte in


S2 equicorrente, S1, e parte in controcorrente
S2.
T

RS1 I surriscaldatori sono gli elementi termicamente


più sollecitati perché, essendo percorsi all’interno
da un fluido con coefficiente di trasmissione relati-
V E
vamente basso, si possono portare ad una
temperatura di parete troppo elevata

Tp  gTg  vTv Tg
g   v
P
Con 2 1
V S1 RS S2 RS
Protezione dalla radiazione E
v= g =100 W/m2K
della fiamma attraverso
una sporgenza detta Tg= 1500 K P Tp= 1050 K
NASO di CALDAIA
Tv= 600 K q
9
I corpi principali e lo scambio termico nei GENERATORI di
VAPORE
Il tipo di generatore di vapore più diffuso nelle
moderne centrali termoelettriche è quello ad
irraggiamento.
S1 RS2
Diversa è la situazione per i tubi vaporizzatori
dove il coefficiente convettivo sale a
S2
v= 5.000 W/m2K (vapore saturo)
T
E la temperatura di parete, anche tenendo
RS1 conto dell’irraggiamento scende a
Tp= 630 K
V E
Cioè appena 30K maggiore del vapore
interno

Tg
P

RS2

RS1
S2
S1
V

P
q

10
I corpi principali e lo scambio termico nei GENERATORI di
VAPORE
Il tipo di generatore di vapore più diffuso nelle
moderne centrali termoelettriche è quello ad
irraggiamento.
S1 RS2
Diversa è la situazione per i tubi vaporizzatori
dove il coefficiente convettivo sale a
S2
v= 5.000 W/m2K (vapore saturo)
T
E la temperatura di parete, anche tenendo
RS1 conto dell’irraggiamento scende a
Tp= 630 K
V E
Cioè appena 30K maggiore del vapore interno

Se si considera anche l’apporto dell’irraggiamento si deve scrivere la:

K 0 S irr Tg P Tp  Sc f T Tp  Sc v T


4 4 Tg
g p Tv
2
 Sup. irraggiamento Sup.conduzione
V
1
S1 RS S2 RS
E
P

q
1
2
I corpi principali e lo scambio termico nei GENERATORI di
VAPORE
Il tipo di generatore di vapore più diffuso nelle
moderne centrali termoelettriche è quello ad
irraggiamento.
S1 RS2
Diversa è la situazione per i tubi vaporizzatori
dove il coefficiente convettivo sale a
S2
v= 5.000 W/m2K (vapore saturo)
T
E la temperatura di parete, anche tenendo
RS1 conto dell’irraggiamento scende a
Tp= 630 K
V E
Cioè appena 30K maggiore del vapore interno

Se si considera anche l’apporto dell’irraggiamento si deve scrivere la:

K 0 S irr Tg P Tp  Sc f T Tp  Sc v T


4 4 Tg
g p Tv
2
 Sup. irraggiamento
Sup.conduzione V
K0  5.110
E
1
S1 RS S2 RS 8
W/(m2K4)
Trattando il corpo come grigio con K=0,9 P

q
1
3
I corpi principali e lo scambio termico nei GENERATORI di
VAPORE
Il tipo di generatore di vapore più diffuso nelle
moderne centrali termoelettriche è quello ad
irraggiamento.
S1 RS2
Diversa è la situazione per i tubi vaporizzatori
dove il coefficiente convettivo sale a
S2
v= 5.000 W/m2K (vapore saturo)
T
E la temperatura di parete, anche tenendo
RS1 conto dell’irraggiamento scende a
Tp= 630 K
V E
Cioè appena 30K maggiore del vapore interno

Se si considera anche l’apporto dell’irraggiamento si deve scrivere la:

K 0 S irr Tg P Tp  Sc f T Tp  Sc v T


4 4 Tg
g p Tv
2
 Sup. irraggiamento
Sup.conduzione V
K0  5.110
E
1
S1 RS S2 RS 8
W/(m2K4)
Trattando il corpo come grigio con K=0,9 P
Essendo T4p<<T4g
e Sc=  Sirr
q
1
4
I corpi principali e lo scambio termico nei GENERATORI di
VAPORE
Il tipo di generatore di vapore più diffuso nelle
moderne centrali termoelettriche è quello ad
irraggiamento.
S1 RS2
Diversa è la situazione per i tubi vaporizzatori
dove il coefficiente convettivo sale a
S2
v= 5.000 W/m2K (vapore saturo)
T
E la temperatura di parete, anche tenendo
RS1 conto dell’irraggiamento scende a
Tp= 630 K
V E
Cioè appena 30K maggiore del vapore interno

Se si considera anche l’apporto dell’irraggiamento si deve scrivere la:

K 0 S irr Tg P Tp  Sc f T Tp  Sc v T


4 4 Tg
g p Tv
2
 Sup. irraggiamento
Sup.conduzione V
1
S1 RS S2 RS
K0  5.110
E
8
W/(m2K4)
Trattando il corpo come grigio con K=0,9
Essendo T4 p<<T4 g K 0T g4 P
DTp 
g  v
e S=
c Sirr q
1
 5
I corpi principali e lo scambio termico nei GENERATORI di
VAPORE

Posizione dei
bruciatori
S1 RS2

S2

RS1

V E

P
Preriscaldator
e dell’aria del
tipo
Ljungstrom

15
I corpi principali e lo scambio termico nei GENERATORI di
VAPORE

Posizione dei
bruciatori
S1 RS2

S2

Per lo studio dei generatori di vapore si analizzeranno tre parametri:


RS1
Temperatura di combustione
V E
Rendimento
Carico termico

P In particolare si studieranno le loro correlazioni e l’influenza sulle


prestazioni della macchina e conseguentemente sulla sua
Preriscaldatore
progettazionedell’aria del
Ljungstrom
tipo

16
La temperatura di combustione
Il bilancio della camera di combustione impone che:
Calore fornito dall’unità di massa di combustibile Calore netto ceduto alle pareti dei tubi esposti (qirr)
+
=
+
entalpia dei reagenti entalpia dei fumi prodotti

Per unità di massa di combustibile

 cpf  Tf
rendimento di
combustione

H i q irr

ma la massa di aria per unità ma c pa  Ta


di massa di combustibile

17
La temperatura di combustione
Il bilancio della camera di combustione impone che:
Calore fornito dall’unità di massa di combustibile Calore netto ceduto alle pareti dei tubi esposti (qirr)
+
=
+
entalpia dei reagenti entalpia dei fumi prodotti

Per unità di massa di combustibile

 cpf  Tf
rendimento di
combustione

H i q irr

ma la massa di aria per ma c pa  Ta


unità di massa di comb. (m a  1)  pg
c  c
T

18
La temperatura di combustione
Il bilancio della camera di combustione impone che:

Calore fornito dall’unità di massa di combustibile Calore netto ceduto alle pareti dei tubi esposti (qirr)
=
+ +
entalpia dei reagenti entalpia dei fumi prodotti

Per unità di massa di combustibile

 cpf  Tf
rendimento di
combustione

H i q irr

ma la massa di aria per ma c pa  Ta


unità di massa di comb. (m a  1)  pg
c  c
T
K  S irr 
m
o
(Te4  Tp4 )
f
Te la temperatura dei corpi emittenti
Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
Volendo calcolare q irr si può porre K=1 e Tc=T e
K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
commettendo due errori che algebricamente si compensano
delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo

0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)


19
La temperatura di combustione
Il bilancio della camera di combustione impone che:
Calore fornito dall’unità di massa di combustibile Calore netto ceduto alle pareti dei tubi esposti (qirr)
=
+ +
entalpia dei reagenti entalpia dei fumi prodotti

Per unità di massa di combustibile

 cpf  Tf
rendimento di
combustione

H i q irr

ma la massa di aria per ma c pa  Ta


unità di massa di comb. (m a  1)  pg
c  c
T
K S irr 
m
o
(Te4  Tp4)
f
Ne deriva: Te la temperatura dei corpi emittenti
Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
H i  m a c pa a  c pf Tf q irr  c pg (m a  1)Tc K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
T delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo

0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)


20
La temperatura di combustione
Il bilancio della camera di combustione impone che:
Calore fornito dall’unità di massa di combustibile Calore netto ceduto alle pareti dei tubi esposti (qirr)
=
+ +
entalpia dei reagenti entalpia dei fumi prodotti

Per unità di massa di combustibile

 cpf  Tf
rendimento di
combustione

H i q irr

ma la massa di aria per ma c pa  Ta


unità di massa di comb. (m a  1)  pg
c  c
T
K  S irr 
m
o
(Te4  Tp4 )
f
Ne deriva: Te la temperatura dei corpi emittenti
Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
H i  m a cpa a  cpf Tf q irr  cpg (m a  c K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
T
1)T delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo
H i  hR  qirr  cpg (ma  1)Tc
22
0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)
La temperatura di combustione

Ne deriva: K  S irr 
m
o
(Te4  Tp4 )
f
Te la temperatura dei corpi emittenti

H i  macpaTa  cpf Tf  qirr  cpg (ma  1)Tc Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
H i  hR  qirr delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo
 cpg (ma  1)Tc 22
0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)
La temperatura di combustione

Tc

Ne deriva:

Te la temperatura dei corpi emittenti

H i  macpaTa  cpf Tf  qirr  cpg (ma  1)Tc Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
H i  hR  qirr delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo
 cpg (ma  1)Tc 23
0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)
La temperatura di combustione
Un esempio di soluzione dell’equazione per il
q calcolo della Tc può essere dato dal grafico a
fianco riportato dove il valore della temperatura
di combustione viene diagrammato in funzione
del calore scambiato per unità di massa di
combustibile

H i  hR

Tc

Ne deriva:

Te la temperatura dei corpi emittenti

H i  macpaTa  cpf Tf  qirr  cpg (ma  1)Tc Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
H i  hR  qirr delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo
 cpg (ma  1)Tc 24
0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)
La temperatura di combustione
Un esempio di soluzione dell’equazione per il
q calcolo della Tc può essere dato dal grafico a
fianco riportato dove il valore della temperatura
di combustione viene diagrammato in funzione
del calore scambiato per unità di massa di
combustibile

e=1 Le curve azzurre tracciano l’andamento


dell’entalpia totale dei fumi prodotti da 1 kg di
combustibile, parametrizzata in funzione
H i  hR e = 0,5 dell’eccesso d’aria.

e=0

Tc

Ne deriva:

Te la temperatura dei corpi emittenti

H i  macpaTa  cpf Tf  qirr  cpg (ma  1)Tc Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
H i  hR  qirr delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo
 cpg (ma  1)Tc 25
0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)
La temperatura di combustione
Un esempio di soluzione dell’equazione per il
q calcolo della Tc può essere dato dal grafico a
fianco riportato dove il valore della temperatura
di combustione viene diagrammato in funzione
del calore scambiato per unità di massa di
combustibile

e=1 Le curve azzurre tracciano l’andamento


dell’entalpia totale dei fumi prodotti da 1 kg di
combustibile, parametrizzata in funzione
H i  hR e = 0,5 dell’eccesso d’aria.

Le curve rosse tracciano l’andamento di q irr per


e=0
diversi valori del parametro:

mf Sirr [portata di combustibile unità di superficie irraggiante]

Tc
Tp

Ne deriva: K  S irr 
m
o
(Te4  Tp4 )
f
Te la temperatura dei corpi emittenti

H i  macpaTa  cpf Tf  qirr  cpg (ma  1)Tc Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
H i  hR  qirr delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo
 cpg (ma  1)Tc 26
0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)
La temperatura di combustione
Un esempio di soluzione dell’equazione per il
mf S  
q irr calcolo della Tc può essere dato dal grafico a
fianco riportato dove il valore della temperatura
di combustione viene diagrammato in funzione
del calore scambiato per unità di massa di
combustibile
mf S
irr e=1 Le curve azzurre tracciano l’andamento
dell’entalpia totale dei fumi prodotti da 1 kg di
combustibile, parametrizzata in funzione
H i  hR e = 0,5 dell’eccesso d’aria.

Le curve rosse tracciano l’andamento di q irr per


e=0
diversi valori del parametro:

mf Sirr [portata di combustibile unità di superficie irraggiante]

Tc
Tp

Ne deriva: K  S irr 
m
o
(Te4  Tp4 )
f
Te la temperatura dei corpi emittenti

 H i  macpaTa  cpf Tf  qirr  c pg(ma  1)Tc Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo
 Hi  hR  qirr  cpg (ma  1)Tc
0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)
28
La temperatura di combustione
Un esempio di soluzione dell’equazione per il
mf S  
q irr calcolo della Tc può essere dato dal grafico a
fianco riportato dove il valore della temperatura
di combustione viene diagrammato in funzione
del calore scambiato per unità di massa di
combustibile
mf S
irr e=1 Le curve azzurre tracciano l’andamento
dell’entalpia totale dei fumi prodotti da 1 kg di
combustibile, parametrizzata in funzione
H i  hR e = 0,5 dell’eccesso d’aria.

Le curve rosse tracciano l’andamento di q irr per


e=0
diversi valori del parametro [portata di combustibile
per unità di superficie irraggiante]
Potendo calcolare agevolmente  H i  hR
si ricava il valore di Tc dall’intersezione delle
Tc curve per assegnati valori dei parametri

Tp

Ne deriva: K  S irr 
m
o
(Te4  Tp4 )
f
Te la temperatura dei corpi emittenti

 H i  macpaTa  cpf Tf  qirr  c pg(ma  1)Tc Tp la temperatura delle pareti dei tubi irraggiati
K parametro che dipende dai coefficienti di irraggiamento
delle parti emittenti e riceventi e dal fattore d’angolo
 Hi  hR  qirr  cpg (ma  1)Tc
0 costante di Boltzmann 5,67 . 10-8 W/(m2K4)
29
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


g  m v  Δhv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i

29
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


g  m v  Dhv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i Considerando tutte le grandezze per unità
di massa di combustibile utilizzato ed
indicando con
 il rendimento di combustione
qd il calore disperso attraverso le
pareti,

GV

30
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


g  m v  Δhv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i Considerando tutte le grandezze per unità
di massa di combustibile utilizzato ed
indicando con
hf
 il rendimento di combustione
qd il calore disperso attraverso le
pareti,

Hi GV

ma ha

31
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


g  m v  Δhv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i Considerando tutte le grandezze per unità
di massa di combustibile utilizzato ed
indicando con
hf
 il rendimento di combustione
qd il calore disperso attraverso le
pareti,

Hi GV qd

ma ha (m a  1)  h g

32
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


g  m v  Δhv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i Considerando tutte le grandezze per unità
di massa di combustibile utilizzato ed
indicando con
hf
 il rendimento di combustione
qd il calore disperso attraverso le
pareti,

Hi GV qd

ma ha m v he (m a  1)  h g

33
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


g  m v  Δhv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i Considerando tutte le grandezze per unità
di massa di combustibile utilizzato ed
m v hu indicando con
hf
 il rendimento di combustione
qd il calore disperso attraverso le
pareti,

Hi GV qd

ma ha m v he (m a  1)  h g

34
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


g  m v  Δhv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i Considerando tutte le grandezze per unità
di massa di combustibile utilizzato ed
m v hu indicando con
hf
 il rendimento di combustione
qd il calore disperso attraverso le
pareti,

GV
Con
Hi
m a  1 m g
qd

ma ha m v he (m a  1)  h g

35
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


 g  m v D hv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i Considerando tutte le grandezze per unità
di massa di combustibile utilizzato ed
m v hu indicando con
hf
 il rendimento di combustione
qd il calore disperso attraverso le
pareti,

GV
Con
Hi
m a  1 m g
qd
h u  h e Dh v

ma ha m v he (m a  1)  h g
si ha:

36
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


g  m v  Δhv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i Considerando tutte le grandezze per unità
di massa di combustibile utilizzato ed
m v hu indicando con
hf
 il rendimento di combustione
qd il calore disperso attraverso le
pareti,

GV
Con
Hi
m a  1 m g
qd
h u  h e Dh v

ma ha m v he (m a  1)  h g
si ha:

Hi  m a c pa Ta  c pf Tf  m v Dh v  q d  mg cpg Tg
In prima approssimazione si
può considerare
contributo ininfluente
entalpico del il
combustibile 38
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE

Per non incorrere in errori derivanti dall’incertezza di valutazione di


g  m v  Δhv alcune delle grandezze della formula si può adottare un procedimento
indiretto basto sul bilancio energetico
mf  H i Considerando tutte le grandezze per unità
di massa di combustibile utilizzato ed
m v hu indicando con
hf
 il rendimento di combustione
qd il calore disperso attraverso le
pareti,

GV
Con
Hi
m a  1 m g
qd
h u  h e Dh v

ma ha m v he (m a  1)  h g
si ha:

Hi  m a c pa Ta  c pf Tf  m v Dh v  q d  mg cpg Tg
In prima approssimazione si
può considerare ininfluente il
m g cpg (Tg  Ta)  q d
contributo entalpico del g   
combustibile Hi 39
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE
Forte influenza viene esercitata
dall’eccesso d’aria sia tramite
 e la massa mg di gas prodotti

1,5


1

g
0,5

e
0
-0,5 0 0,5 1

g    mgcpg (Tg  Ta )  qd
39
Hi
Il Rendimento di un GENERATORE di VAPORE
Forte influenza viene esercitata In funzione del carico si nota un massimo del
dall’eccesso d’aria sia tramite rendimento attorno al 70% del carico MAX.
 e la massa mg di gas prodotti Le perdite dipendono:
bassi carichi incidenza del calore disperso qd
alti carichi eccessiva temperatura dei fumi al camino

1,5 1
g

1

0,5
g
0,5

e
0
0
-0,5 0 0,5 1 0 0,5 1 P/Po

g    mgcpg (Tg  Ta )  qd
40
Hi
Il Carico Termico
Si definisce CARICO TERMICO di una camera di combustione

La POTENZA SVILUPPATA da una determinata PORTATA di COMBUSTIBILE


per UNITA’ di VOLUME di camera di combustione

41
Il Carico Termico
Si definisce CARICO TERMICO di una camera di combustione

La POTENZA SVILUPPATA da una determinata PORTATA di COMBUSTIBILE


per UNITA’ di VOLUME di camera di combustione

mf  H i
Ct 
V

42
Il Carico Termico
Si definisce CARICO TERMICO di una camera di combustione

La POTENZA SVILUPPATA da una determinata PORTATA di COMBUSTIBILE


per UNITA’ di VOLUME di camera di combustione

mf  H i
Ct 
V
E’influenzato dal tempo di permanenza
della singola particella in C.C.

43
Il Carico Termico
Si definisce CARICO TERMICO di una camera di combustione

La POTENZA SVILUPPATA da una determinata PORTATA di COMBUSTIBILE


per UNITA’ di VOLUME di camera di combustione

A area della sezione trasversale


 h la lunghezza nella direzione del moto
Ct  m f H i Vg Volume specifico dei fumi
V Volume della C.C.
V
E’influenzato dal tempo di permanenza
P  A  h 
mf  Vg
della singola particella in C.C.
mf  g
V Tg p
essendo Vg Tg p 0 sostituendo V   P m f V 0
0

V0 pg T0 p g T0

44
Il Carico Termico
Si definisce CARICO TERMICO di una camera di combustione

La POTENZA SVILUPPATA da una determinata PORTATA di COMBUSTIBILE


per UNITA’ di VOLUME di camera di combustione

A area della sezione trasversale


 h la lunghezza nella direzione del moto
Ct  m f H i Vg Volume specifico dei fumi
V Volume della C.C.
V
E’influenzato dal tempo di permanenza
P  A  h 
mf  Vg
della singola particella in C.C.
mf  Vg
Hi pg
essendo Vg  Tg p0 sostituendo V   m  V Tg p 0 Ct 
V0 pg 0 P f 0
p g T0
T
p0 V0 p 0 Tg
T

45
Il Carico Termico
Si definisce CARICO TERMICO di una camera di combustione

La POTENZA SVILUPPATA da una determinata PORTATA di COMBUSTIBILE


per UNITA’ di VOLUME di camera di combustione

A area della sezione trasversale


 h la lunghezza nella direzione del moto
Ct  m f H i Vg Volume specifico dei fumi
V Volume della C.C.
V
E’influenzato dal tempo di permanenza
P  A  h 
mf  Vg
della singola particella in C.C.
mf  g
V Hi pg
Ct 
T
p0 V0 p 0 Tg
S
  irr Ct  mf
S 
L S ir
Ct  V
Hi  m f S r
S irr
46
Il Carico Termico
Si definisce CARICO TERMICO di una camera di combustione

La POTENZA SVILUPPATA da una determinata PORTATA di COMBUSTIBILE


per UNITA’ di VOLUME di camera di combustione

A area della sezione trasversale


 h la lunghezza nella direzione del moto
Ct  m f H i Vg Volume specifico dei fumi
V Volume della C.C.
V
E’influenzato dal tempo di permanenza
P  A h 
mf  Vg
della singola particella in C.C.
mf  g
V Hi pg
Ct 
T
p0 V0 p 0 Tg
S
  irr Ct  mf mf
S  Per ridurre Tc tramite la riduzione di
L S irr S irr

Ct  V occorre ridurre Ct od aumentare 


H i  mf S irr
S
48
Il Carico Termico
Si definisce CARICO TERMICO di una camera di combustione

La POTENZA SVILUPPATA da una determinata PORTATA di COMBUSTIBILE


per UNITA’ di VOLUME di camera di combustione

A area della sezione trasversale


 h la lunghezza nella direzione del moto
Ct  m f H i Vg Volume specifico dei fumi
V Volume della C.C.
V
E’influenzato dal tempo di permanenza
P  A h 
mf  Vg
della singola particella in C.C.
mf  g
V Hi pg
Ct 
T
p0 V0 p 0 Tg
S
  irr Ct  mf mf
S  Per ridurre Tc tramite la riduzione di
L S irr S irr
occorre ridurre
Ct od aumentare 
Ct  V
H i  mf S irr Pannellare la C.C.
S con i vaporizzatori
48
La circolazione del fluido evaporante nei GENERATORI di VAPORE

Nelle caldaie a tubi d’acqua è molto


importante curare la circolazione per
accrescere la produzione di vapore per
unità di superficie del fascio tubiero.

49
La circolazione del fluido evaporante nei GENERATORI di VAPORE

Nelle caldaie a tubi d’acqua è molto


importante curare la circolazione per
accrescere la produzione di vapore per
unità di superficie del fascio tubiero.

Le pareti sono costituite da fasci tubieri


vaporizzatori riscaldati per
IRRAGGIAMENTO e per CONVEZIONE.

Tubi vaporizzatori La discesa del liquido è assicurata da


pochi e grossi tubi esterni ed isolati.
h Il vapore prodotto risale verso il corpo
separatore di liquido per la minore densità.

Sulla base del fascio tubiero agirà infatti


una differenza di pressione (Dp) po
rvocat da
Camera di
tale differenza di densità (D) :
combustione

Collettore

50
La circolazione del fluido evaporante nei GENERATORI di VAPORE

Nelle caldaie a tubi d’acqua è molto


importante curare la circolazione per
accrescere la produzione di vapore per
unità di superficie del fascio tubiero.

Le pareti sono costituite da fasci tubieri


vaporizzatori riscaldati per
IRRAGGIAMENTO e per CONVEZIONE.

Tubi vaporizzatori La discesa del liquido è assicurata da


pochi e grossi tubi esterni ed isolati.
h Il vapore prodotto risale verso il corpo
separatore di liquido per la minore densità.

Sulla base del fascio tubiero agirà infatti


una differenza di pressione (Δp) po
rvocat da
Camera di
tale differenza di densità (Δ) :
combustione

Δp  gh  Δ
Collettore Ovviamente all’aumentare dell’altezza si
agevola
la la circolazione
disposizione dei tubi naturale, spiegando
verticalmente
51
La circolazione del fluido evaporante nei GENERATORI di VAPORE

Al crescere della pressione di esercizio si


restringe la differenza tra le proprietà del
vapore e del liquido

p
kPa

105

104

103

102

10

v 52
,001 ,01 ,1 1 10 100 1000
La circolazione del fluido evaporante nei GENERATORI di VAPORE

Al crescere della pressione di esercizio si


restringe la differenza tra le proprietà del
vapore e del liquido

p
kPa

105

2,2 104
104

103

102

10 Δvlv

v 53
,001 ,01 ,1 1 10 100 1000
La circolazione del fluido evaporante nei GENERATORI di VAPORE

Al crescere della pressione di esercizio si


restringe la differenza tra le proprietà del
vapore e del liquido

p
kPa
D Decresce con la pressione sino ad
annullarsi al punto critico

105

2,2 104
104

103

102

10 Δvlv

v 54
,001 ,01 ,1 1 10 100 1000
La circolazione del fluido evaporante nei GENERATORI di VAPORE

Al crescere della pressione di esercizio si


restringe la differenza tra le proprietà del
vapore e del liquido

p
kPa
D Decresce con la pressione sino ad
annullarsi al punto critico

Sopra valori di pressione di esercizio pari a 40-70 bar diviene


105 obbligatoria la configurazione verticale con altezze elevate

2,2 104
sub-orizzontali verticali
104
Potenzialità 70 - 80 t/h n102 …103 t/h

Potenzialità specifica 35 - 40 kg / hm2 40 -100 kg / hm2


103

102

10 Δvlv

v 55
,001 ,01 ,1 1 10 100 1000
La circolazione del fluido evaporante nei GENERATORI di VAPORE

Al crescere della pressione di esercizio si


restringe la differenza tra le proprietà del
vapore e del liquido

p
kPa
D Decresce con la pressione sino ad
annullarsi al punto critico

Sopra valori di pressione di esercizio pari a 40-70 bar diviene


105 obbligatoria la configurazione verticale con altezze elevate

2,2 104
sub-orizzontali verticali
104
Potenzialità 70 - 80 t/h n102 …103 t/h

Potenzialità specifica 35 - 40 kg / hm2 40 -100 kg / hm2


103

Oltre certi limiti di pressione 150-160 bar la


differenza di densità non può assicurare la
102 buona circolazione e si ricorre quindi alla
CIRCOLAZIONE FORZATA

10 Δvlv

v 56
,001 ,01 ,1 1 10 100 1000

You might also like