You are on page 1of 28

Rappresentazione e progettazione

del territorio

ESERCITAZIONE
A.A. 2013/2014
ING. DONATELLA CRISTIANO
donatella.cristiano@unical.it
Coordinate

Per indicare la posizione di un punto


nello spazio si devono stabilire dei
riferimenti.
La rotazione della terra attorno al suo
asse individua tre importanti
riferimenti:
• il polo nord geografico
• il piano dell’equatore
• il meridiano fondamentale di Greenwich
Coordinate terrestri

Piano fondamentale quello dell'equatore


Direzione fondamentale asse di rotazione
della Terra.
Si suppone che la superficie terrestre
sia, in prima approssimazione, di forma
sferica.
Un qualunque piano che contenga l'asse
terrestre (piano meridiano), determina
sulla superficie terrestre un cerchio
massimo passante per i poli detto
circolo meridiano.
Meridiano geografico

Per meridiano
geografico si
intende una
semicirconferenza
compresa tra i due
poli ed ogni
meridiano ha un suo
antimeridiano che
completa il circolo
meridiano, dalla
parte opposta.
I meridiani sono
tutti uguali fra
loro.
Parallelo geografico

I paralleli invece
sono i circoli
formati
dall'intersezione
tra qualunque piano
parallelo
all'equatore con la
superficie
terrestre.
I paralleli sono
tanto più piccoli
quanto maggiore è
la loro distanza
dall'equatore.
Reticolato geografico

Paralleli e meridiani formano una


rete sulla superficie
RETICOLATO GEOGRAFICO
che ci permette di identificare la
posizione assoluta di un punto.
Per far questo basta indicare il
parallelo e il meridiano che passano
per tale punto (parallelo del luogo e
meridiano del luogo).
Coordinate geografiche

Allo scopo di indicare un preciso


parallelo o meridiano, si definiscono
le coordinate geografiche.

Viene fissato convenzionalmente un


meridiano fondamentale, passante per
l'Osservatorio astronomico di
Greenwich.
Coordinate geografiche

la longitudine λ è la distanza
angolare orizzontale misurata a
partire dal meridiano
fondamentale di Greenwich

la latitudine ɸ è la distanza
angolare verticale rispetto al
piano dell’equatore
Longitudine geografica

La longitudine geografica (λ) è:


la distanza angolare di un punto dal
meridiano fondamentale, misurata
sull'arco di parallelo che passa per
quel punto.
Essa corrisponde all'angolo compreso tra
il piano del meridiano del punto e il
piano del meridiano fondamentale.
Longitudine (λ)

Nel disegno si
tratta
dell'angolo
PAO dove A è
un punto
sull'asse
terrestre
appartenente
al piano del
parallelo di
P.
Longitudine (λ)

Può essere EST o OVEST a seconda che


il punto si trovi a oriente o a
occidente del meridiano fondamentale.

Essa varia numericamente da 0° (per i


punti che si trovano lungo il
meridiano fondamentale) a 180°, in
senso positivo verso EST e negativo
verso OVEST.
Latitudine geografica

La latitudine geografica (ɸ) è la


distanza angolare di un punto
dall'equatore misurata lungo il
meridiano che passa per quel punto.
Essa corrisponde all'angolo compreso
tra la verticale del luogo e il piano
dell'equatore.
Latitudine geografica

Nel disegno si
tratta
dell'angolo
PCP' dove C è
il centro della
Terra.
Essa varia da
+90° (polo
nord) a -90°
(polo sud).
I punti lungo
l'equatore
hanno
latitudine 0°.
Orientamento

Per leggere bene una carta essa deve


essere orientata
il nord della carta deve coincidere con
il nord reale

CONVENZIONE NORD SULLE CARTE


• Su tutte le moderne carte geografiche,
il nord è verso il bordo superiore.
• Potrebbe anche essere orientata
diversamente, ma sulla carta sarà
sempre indicata la direzione del nord.
Coordinate piane

Una notevole semplificazione si ottiene


dall’impiego delle coordinate
cartografiche, che permettono un facile
utilizzo della cartografia disponibile.
Queste coordinate sono la trasformazione
delle coordinate geografiche (angoli) in
coordinate piane (metri).
I punti dell’ellissoide sono proiettati
su un cilindro, la cui superficie si può
svolgere su un piano. In questo piano
viene individuato un sistema di assi
cartesiani. Le coordinate sono espresse
in metri.
Quota

Abbiamo parlato di coordinate piane,


cioè per individuare un punto su un
piano, e non è stata introdotta la
quota, la terza dimensione, valore che
comunque viene riportato sulla carta.
La carta topografica

La carta topografica è la
rappresentazione, su una superficie
piana - il foglio di carta - del
territorio, osservato da un punto di
vista immaginario posto molto in alto
rispetto al terreno.
Su di essa si rappresenta in due
dimensioni una realtà a tre dimensioni.
Si tratta a tutti gli effetti di un
disegno, a colori o in bianco e nero. In
particolare, la Carta Tecnica Regionale
(CTR) è un disegno in bianco e nero.
Le curve di livello

La carta, oggetto piano a due


dimensioni, oltre a rappresentare
simbolicamente la realtà, fornisce anche
un’informazione sulle differenti altezze
del terreno, dando un’idea di
tridimensionalità, permettendoci di
capire se una superficie è pianeggiante,
montuosa, depressa.
A tale proposito sulle carte vengono
rappresentate le CURVE DI LIVELLO o
ISOIPSE.
Le curve di livello

Sono linee, disposte ad una certa


distanza l’una dall’altra chiamata
equidistanza, che uniscono i punti del
terreno con uguale quota altimetrica,
rispetto ad un livello di riferimento,
che nel caso delle carte, è il livello
del mare, anche se il mare è fisicamente
molto lontano dalla zona rappresentata.
Equidistanza

Equidistanza
è la
differenza di
quota tra una
curva di
livello e
l’altra e
dipende dalla
scala di
rappresentazi
one.
Equidistanza

Si adotta come valore, espressa in


metri, la cifra corrispondente alle
migliaia del denominatore della
stessa scala.

Quindi, se il disegno verrà redatto


in scala 1:2000, il valore
dell’equidistanza potrà essere
assunto uguale a 2 m.
Equidistanza
Pendenza…

Pur essendo costante la differenza di


quota tra una curva di livello e
l’altra, la distanza grafica tra di
esse può variare e ci permette di
capire se la superficie del terreno è
ripida o piana.
Quando il terreno è molto ripido le
curve di livello sono tra loro molto
ravvicinate, fitte, viceversa quando
è poco inclinato sono più distanti.
Impluvi…

Con le curve di livello è possibile


anche individuare gli impluvi che poi
originano i letti dei torrenti.
In corrispondenza di un’incisione,
infatti, le curve di livello formano
un angolo il cui vertice è rivolto
verso l’alto.
Rappresentazioni
Rappresentazioni

Linea di massima pendenza


TN, NR linee di compluvio
La linea che da un punto
qualunque di una cl incontra
quella inferiore ad angolo retto

MN, NP linee di displuvio


Rappresentazioni

Interpolazione lineare e = equidistanza


AB linea di massima pendenza
Calcolo quota

Si rileva il valore della equidistanza e (nell’esempio e = 5 m).


2. Si traccia un segmento che congiunga (ortogonalmente) le due isoipse e passi per il
punto M considerato, secondo la linea di massima pendenza.
3. Si misura sulla carta il segmento AB = D e il segmento AM = d compreso fra l’isoipsa a
quota inferiore e il punto M considerato.
4. Si imposta la proporzione tra triangoli simili per ricavare il dislivello D tra i punti A e
M
B
M
h:e=d:D
e
h = (e * d)/D h
A

d
D

You might also like