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RETE NATURA 2000 E

XYLELLA FASTIDIOSA
LA NECESSITA’ DI UNA GESTIONE INTEGRATA NELLA REGIONE PUGLIESE
Rete NATURA 2000 è un sistema coordinato e coerente (rete) di aree designate
all’interno dell’ UE e destinate alla conservazione della biodiversità e alla tutela di
habitat naturali e di specie animali e vegetali di interesse comunitario (indicati
negli allegati I e II della direttiva Habitat)

Direttiva Rete Natura Direttiva


Habitat 2000 Uccelli
DIRETTIVA HABITAT

DIRETTIVA EUROPEA N. 92/43/CEE DEL OBIETTIVO: CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT


21/05/1992 NATURALI E SEMINATURALI E DELLA FLORA E
DELLA FAUNA SELVATICHE
DIRETTIVA UCCELLI

DIRETTIVA EUROPEA N. 79/409/CEE DEL OBIETTIVO: PROTEZIONE DEGLI UCCELLI


02/04/1979 SELVATICI NEI LORO HABITAT IN EUROPA
AZIONI PRINCIPALI

INDIVIDUAZIONE DEI SITI DI PROTEZIONE SU TUTTO IL TERRITORIO ATTENTE FORME DI UTILIZZO PER
IMPORTANZA COMUNITARI (SIC) DELLE SPECIE DI ALLEGATO IV, ANCHE QUANTO RIGUARDA LE SPECIE DI
FUORI DAI SIC ALLEGATO V
• Complessivamente, la Rete Natura 2000 in Puglia si estende su una
superficie di 402.899 ettari, pari al 20,81 % della superficie
amministrativa regionale;

• Attualmente sul territorio pugliese sono stati individuati 92 siti


Rete Natura Natura 2000, di questi :
• 24 sono Siti di Importanza Comunitaria (SIC)
2000 – I dati • 56 sono Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Le ZSC sono state
designate con il DM 10 luglio 2015 e il DM 21 marzo 2018
della regione • 12 sono Zone di Protezione Speciale (ZPS)

Puglia
• La Rete Natura 2000 in Puglia è rappresentata da una grande
variabilità di habitat e specie, anche se tutti i siti di interesse
comunitario (SIC e ZPS) presenti rientrano nella Regione
Biogeografica Mediterranea e Marino Mediterranea.
Rete Natura 2000 – I dati della
regione Puglia Puglia

In Puglia sono presenti:


• 44 habitat di interesse comunitario (all. I Dir. 92/43/CEE) di cui 11
prioritari.
• 81 specie di interesse comunitario (all. II, III e IV Dir. 92/43/CEE)
• 90 specie di uccelli (all. I Dir. 79/409/CEE)

Questi valori di biodiversità sono abbastanza sorprendenti per una


Regione come la Puglia a bassissima naturalità: con appena il 6% di
superficie boscata con una Superficie Agricola Utilizzata (SAU) pari
quasi ad 1.259.000 ettari, circa il 65% della Superficie regionale di
1.933.562; con una densità abitativa abbastanza elevata di 220 ab/Km2
con assenza di montagne e la presenza della seconda pianura d’Italia.
SUPERFICI AGRICOLE E AREE NATURA 2000

i dati della regione Puglia

La localizzazione territoriale dei siti individuati interessa frequentemente zone nelle quali l’agricoltura assume un ruolo di
rilevante importanza. A metà del 2012 le aree agricole che ricadevano nei siti SIC e ZPS erano pari al 49,3% dell’intera
superficie regionale tutelata dalla Rete Natura 2000
Le tipologie colturali più rappresentate

Frumento (Triticum durum) Prati e pascoli (Poa pratensis e Lolio perennis-


Cynosuretum)
Le tipologie colturali più rappresentate

Vite (Vitis Vinifera) Olivo (Olea europaea)


Gli olivi secolari ed il paesaggio pugliese
NORME PER LO SVILUPPO DEGLI SPAZI VERDI
URBANI

OBIETTIVO: RESTITUIRE ALLA SCALA LOCALE RESPONSABILITA’ IN


LEGGE N. 10/2013 DEL 14/01/2013 MATERIA DI GESTIONE E PIANIFCAZIONE DEGLI SPAZI VERDI E
NELLA TUTELA DEI MONUMENTALI
Tutela e valorizza gli alberi di ulivo monumentali, anche isolati, in
virtù della loro funzione produttiva, di difesa ecologica e
idrogeologica nonché quali elementi peculiari e caratterizzanti
della storia, della cultura e del paesaggio regionale

L.R. 14/2007 –
TUTELA E Il carattere di monumentalità può essere attribuito quando l’ulivo
VALORIZZAZIO abbia un accertato valore storico-antropologico o un tronco con
determinate dimensioni e/o particolari caratteristiche della forma
NE DEGLI e per la vicinanza a beni di interesse storico-artistico,
architettonico, archeologico riconosciuti

ALBERI
MONUMENTALI
La legge regionale vieta il danneggiamento, l'abbattimento,
l'espianto e il commercio degli alberi di ulivo monumentale; sono
previste deroghe a tali divieti, previa acquisizione del parere della
Commissione tecnica per la tutela degli alberi monumentali
La Xylella fastidiosa: una
minaccia per il paesaggio
pugliese
• La Xylella fastidiosa è considerata un batterio
alloctono della Regione Puglia
• Originariamente individuato esclusivamente in
America, l’agente patogeno si è poi diffuso in Asia e
in Europa; la prima segnalazione su olivi pugliese
risale al 2013
• Xylella fastidiosa viene trasmessa mediante insetti
vettori; Il Philaenus spumarius o sputacchina media
dell'olivo rappresenta il principale insetto vettore
dello Xylella fastidiosa
Conseguenze della Xylella fastidiosa sul territorio pugliese
• CONSEGUENZE AMBIENTALI
Conseguenze 21 milioni di alberi morti, distrutti dal batterio

della Xylella - riduzione delle principali fonti di assorbimento dell’anidride carbonica

fastidiosa sul • CONSEGUENZE SOCIO-ECONOMICHE


territorio danni stimati intorno ai 20 miliardi di euro dovuti a

pugliese - riduzione della produzione dell’olio d’oliva


- perdita del lavoro di molti agricoltori locali
- chiusura di numerosi frantoi e aziende agricole
- svalutazione dei terreni in cui erano piantati gli olive

• PERDITA DI PAESAGGIO E DANNI AL TURISMO


Osservazioni finali e propsizioni

Rispetto a quanto osservato la Rete Natura 2000 e la Xylella fastidiosa risultano essere due
questioni ambientali strettamente collegate, in quanto, entrambe riguardanti la conservazione
della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse naturali in Europa.

La Xylella fastidiosa risulta essere una minaccia per alcune specie di piante, come l'olivo,
che è un componente importante di alcuni habitat della Rete Natura 2000 in Puglia; il
controllo e la gestione della Xylella possono essere rilevanti per la conservazione delle
specie vegetali presenti in queste aree protette.

La gestione della Xylella fastidiosa in aree all'interno della Rete Natura 2000 richiede un
approccio integrato che tenga conto degli obiettivi di conservazione della biodiversità. Le
autorità devono bilanciare la necessità di proteggere le specie e gli habitat della Rete
Natura 2000 con la necessità di contenere la diffusione della malattia; è importante che le
autorità e gli esperti lavorino insieme per affrontare questa sfida in modo efficace e
sostenibile.

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