SERIE VENTESIMAPRIMA
DI
SCAMPOLI GALILEIANI
RACCOLTI
DA
ANTONIO FAVARO
PADOVA
TIPOGRAFIA GIOY. BATT. RANDI
1912(23) 29
or emblemes, with mottos under them. There are severall other
Academies of this nature, bearing like fantastical titles. In this of
the Humorists is the picture of Guarini, the famous author of the
Pastor Fido, once of this society. The cheife part of the day we
spent in hearing the academic exercises >.
Mayr Siwoxs. Noi non vogliamo qui rifare la storia dei ten-
tativi (1) diretti, e a parer nostro con scarsa fortuna, a riabilitare la
memoria di questo che, come ¢ ben noto, fu accusato da Galileo
@essersi voluto appropriare la scoperta dei Pianeti Medicei; ma
poiché negli Atti della Nazione Germanica Artista nello Studio di
Padova, che stiamo pubblicando, abbiamo rinyenuto aleuni particolari
concernenti il Mayr e gindizii intorno a lui pronunziati dai suoi
connazionali, cosi abbiamo stimato opportuno di qui riprodurli.
La prima menzione del Mayr si trova nella matricola della
Nazione Germanica Artista, nella quale egli scrisse di suo pugno:
«D. Marius Giintzenhusanus Francus Inclytae Germanicae Nationi
nomen meum dedi, expositis pro more 6 Ib. venetis, 18 Xbris 1601 » (2).
Nell’anno successivo egli contribuiva con lire 10 alla provvista d’una
tazza d’argento per uso della Nazione (3), e con altre 10 nel 1603
per l'incremento della biblioteca (4): il 5 marzo 1604 da Giorgio
(1) Antonto Favano. Galileo Galilet e Simone Mayr (Bibliotheca Mathematica.
Dritte Folge. 11 Band, pag. 220-222). Druck und Verlag von B, G. Teubner, 1901.
1. A. C. Ovpemans et J. Bosscua. Galilée et Marius. (Archives Néerlandaises
des sciences exactes et naturelles, publiées par la Société Hollandaise des Sciences
4 Harlem. Série II. Tome VIII, pag. 115-189). La Haye, Martinus Nijhoff, 1903,
Simon Marins ans Gunzenhausen und Galileo Galile’. Ein Versuch zur
Entscheidong der Frage tiber den wahren Entdecker der Jupitertrabanten und ihrer
Perioden von Joser Kiva (Aus den Abhandlungen der K. Bayer. Akademie der
Wiss, I. Kl. XXII Bd. I. Abt.). Miinchen, 1904.
J. Bosscua. Simon Marius. Réhabilitation d'un astronome calomnié. (Archives
Néerlandaises, ete. Série I, Tome XIL, pag. 258-307, 490-528). La Haye, Martinus
Nijhoff, 1907.
Inutile aggiungere che tutta la falange dei denigratori di Gauieo si affretto
ad aecettare le conclusioni dei due dotti olandesi.
(2) Archivio Antico Universitario di Padova. Cod. 4
mano & aggiunto: « Est medicus Quoldinus ».
(8) Archivio suddetto. Cod. 471, pag.
(4) Ibidem, pag. 233.
, car. 627, ~ Dvaltra30 (24)
Furen, che Federico Gunther, Procuratore della Nazione, aveva, par-
tendo da Padova, eletto a proprio sostituto, e che alla sua yolta
tornava in patria, fu chiamato a far le sue veci (1), e quindi « Dominus.
Simon Marius Procurator » si legge nell’elenco « illoram qui hoc anno
ad libros in Bibliothecam nostram coémendos liberaliter symbola sua
contribuerunt » (2), e vi contribui con altre dieci lire: addi 26 Luglio
1604 egli veniva eletto « Bibliothecarius seu Consiliarius Bohe-
micus » (3), ed infatti come « Consiliarius > & notato in testa agli
Atti dal 28 luglio 1604 al 14 aprile 1605; ma essi non furono
redatti da Ini, sibbene dal « Consiliarius Alemannus > propriamente
detto, che era Gaspare Hofmann; ed infatti con titolo di « Biblio-
thecarius » figura come oblatore di altre lire 10 « pro augenda
Bibliotheca » nel 1605 (4), e in capo alla lista.
A Simone Mayr allude certamente I’ Hofmann che, per un caso
veramente straordinario, occupandosi di avvenimenti estranei all’ Uni-
versita, registra l’apparizione della famosa nuova Stella dell’ottobre
1604, scrivendo: « 10. Octobris apparuit stella illa, quam hine octen-
nium praedixerat collega meus amicissimus, et de qua tot etiamnum
quotidie eduntur chartae » E certamente da deplorare che il
Consigliere non sia entrato in qualche maggior particolare a questo
proposito; molto pii che il «collega> @ certamente il Mayr che
osservd la nuova stella in Padova con Baldassare Capra e Camillo
Sasso (6).
spare Hofmann essendo stato richiamato in Germania, rassegnd
Vufticio di Consigliere il 13 aprile 1605, rimanendo peré il Mayr in
quello di Bibliotecario, poiché il nuovo Consigliere, che fa Martino
Paelanius (sostituito ad Enrico Trigel ch’era stato eletto il 14 aprile,
ma che per ragioni delle quali lo strappamento di due carte ci lascia
all’oscuro, non aveva accettato), parlando del Mayr seguita a dirlo
« Bibliothecarius noster ».
(1) Archivio Antico Universitario di Padova, Cod, 471, pag. 255.
(2) Ibidem, pag. 258,
(3) Ibidem, pag.
(4) Ibidem, pag. 2
(5) Ibidem, pag. 270,
(6) Le Opere di Gauneo Gausvet. Edizione Nazionale, ece, Vol. Ul. Firenze,
tip. di G. Barbera, 1891, pag. 293,(25) 31
Sul finire del giugno’ di questo medesimo anno 1605 si agitava
nella Universita Artista la questione della elezione del Sind: e
ciascuna delle due fazioni nelle quali era divisa cercava d’averlo dalla
propria parte. Francesco Adalasio da Bergamo e Domenico Montesoro
da Verona erano i due campioni, e gli Alemanni inclinavano dalla
parte di questo, della cui ami
ia erano tanto sicuri quanto dubi-
tavano di quella dell’altro; ma ecco intervenire Simone Mayr presso
il Consigliere Alemanno Artista ed assicurarlo « populares nostros
Legistas petere, qui Domino Francisco Adalasio hoc munus dari quam
maxime desiderarent, idque nos per mutuam et antiquam amicitiam
rogatos velle > (1); i buoni colleghi Artisti piegano al desiderio fatto
credere dal Mayr, tanto che venuti ai voti in seno alla Nazione
egli < omnium fere suffragia in favorem sui habuit >, Intanto il Mayr
«in patriam redire coactus >» a mezzo il luglio, si allontana da
Padova, e venuto il Consigliere Alemanno: Artista a conferenza di-
retta con quello Giurista, ¢ dolendosi questo del favore dimostrato
all’Adalasio che militava coi nemici della Nazione Alemanna, V’altro
risponde: « me sine ulla haesitatione Domino Dominico Montesoro
nobili Veronensi, utpote indicato amico nostro, volnisse semper voces
meas dare, sed Bibliothecarium nostrum mihi retulisse, populares
nostros Dominos Legistas maximopere nos Togare, ut Domino Fran-
cisco Adalasio faveremus, et hane solam causam esse, quod animos
induxissemus Bergomensi suffragia nostra largiri. Dixit, se horum
nihil scire, neque unquam hac de re cum Domino Mario Jocutum.
His ego attonitus, nos omnes a Bibliothecario circumyentos fuisse
facile animadverti, et tacite mecum dolui » (2).
*Mowz1 Czsare. Di uno dei due omonimi, risultanti dallo spoglio
del Carteggio e dei Documenti Gualileiani abbiamo gid fornito notizie
€, trattandosi d'un Principe della Chiesa, pitt avremmo potuto darne
ove lo avessimo stimato necessario, od anche soltanto opportuno. Ma
dellaltro, posto per la prima volta in evidenza da una nostra pre-
cedente pubblicazione (3), nulla avevamo trovato, non ostante le pit
(1) Archivio Antico Universitario di Padova. Cod. 471, car. 282 r,
(2) Ibidem, ear, 282 4-283 r. ;
(3) Un episodio inedito della vecchiaia di Galileo. Padova, R. Stabilimento
Prosperini, 1895.