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Egon Schl Katto i igo Keer, 193 Osrereichische Galeri, Viens Sedo R2 Robert ‘Giaseppe Maseru Beneleta Centovall, Rossa Buch Hanno collaborate Marco Berti, Angela Di Luciano, Marine Maraz Paola Marsuctelt Giorgi Ravenel Alessandro Sandi (© r992 by Einaudi seu, Nilano Hlemond Paizo Associ Tuc i disso rd Iperest sulla soa nascta Gilson ela formazione Alla cone i Robert Ang Lecrdio repel 2.5. Giovanni Boccaccio 25.1. La vita Govaxnt Boccaccto nacque trail giugno e ilTuglio del 1315, dé una relazione illegittima tra il ricco mercante Boccaccino di Chelino e una donna di cu nulla sap- piamo: il luogo di nascita fu probabilmente Firenze o Certaldo, il borgo della Val {Elsa di cui fa famiglia del padre cra originaria. Boccaccio costrui sulla propria na- scitae poi sulla propria giovinezza molte invenzioni lerterarie da cui hanno tratto punto varie fantasiose ipotesibiografiche: prima fra tutte quella di una nascita a arigt (dove il padre si recava spesso per la sua attivith mercantile) da una nobi donna francese, o addirieura da una fglia del re di Francia. Certo & solanto che piccolo aillegittimo» venne sortratto molto presto alla madre efu accolto nella casa paternac «legitimato, anche prima che il padre si sposasse (prima del 1320) con ‘una Margherita de’ Mardoli, THricco mercante intendeva avviare il figlio alla propria stessa professione e gli feceimpaztire la prima educazione nell ambiente mercantile fiorentino; nel x327 si trasferi a Napoli, come rappresentante della potente impresa bancaria dei Bardi, principale sostegno finanziario della corte angioina. Giovanni lo segui, rimanendo Napoli negli anni decisivi della sua formazione umana e letteraria, fino alliaverno del 5qo-g1- Nei primi anni di questo soggiomo napoletano il giovane segu, secon do la volonia del padre, Tapprendisato banca pres Bar ma prone a ‘ratto dalla vita elegante della corte angioina, nella quale ifiorentini avevano del re ston peso particolarc (ed eal fu ammesso a frequentarella corte proprio grazic alla posizione del padre eall’amicizia con Niccola Acciaiuoli iorentino giuntoaNapo- |i nel °31 e presto divenuto il personaggio pit influente del Reso) Tl giovane Boccaccio partecip allavita «cortese» della nobilta napoletana, alla dolce vita» delle brigate giovanili, tra conversazioni mondane e ameni soggiorai nei luoghi di vacanza del golfo di Napoli ta amorifrivolio appassionati (le donne avevano un ruolo notevole in tale contesto), Nello stesso tempo, egi prest grande interesse alle esperience culturali che gravitavano intorno alla corte di Roberto Anglo: anzitutto sabi il fascina dellaletteratura cortese e tomanzesca di Francia, ‘che aveva una diffusione notevole; «la sua passione perla cultutalatina, per er izione storia, mitolopic, lrterara, ricevette un forte stimolo dalla frequentazione della grande biblioteca reale napoletana edi alcuni studios allo present! a Napoli. In questo scenario sociale e cultural, fruendo della florida situazione economi- cade padre ed evitando di dedicare le sue energie al lavoro mercantile (ilpadre, in tanto, dal’ 2 siera trasfrito a Pargi), Boccaccio inizid una intensa atvia etcraria, sia in latino sian volgare, ma si concentrd soprattuito su scritiin volgare destinati ambiente cor miti biografici ch modell lererari una Fiammetta Maria d Aquino, Mala difficol «forse il distacee tri motivi che ci ster sempre im Firenze, in casa a Firenze era all (1342-43) seguiv rentina (nel 451 Ancora privo + produzionele cui sempreeca vista, per la Ie nello stesso tem es eva in enotzie sulle vi 0 (1343). In cen sitrovo quando! de sia la mati Subito dopo! madi letteratoe rmenti dal Comu figlia di Dante, noscimento det ccoprf var near presso Ludovic 53, sempre in fi Avignone, per scesa in Talia d tuna missione sv Tn quegti a insieme con presse un nuow culturali. Pert vvedeva da temp dil pay sentisnel 3 Soldat di Man dopo il primo it Petrarca che si 10 vivacissimo Boceaccio, suit tarlo a ricoprite ‘punto peril if el x313, da una relazione ydonna di cui nulla sap- taldo, il borgo della Val ‘sulla propria na- da cui hanno tratto sgoella di una nascita a ercantile) da una nok it. Certo @ soltanto che il ‘fu accolto nella casa (prima del 1320) con sess professionee gli figrentino; nel 1327 si ‘bancaria dei Bardi, ‘imanendo allinverno di; ma fu presto at avevano del re proprio graziealla giunto a Napo- ). napoletana, alla ne € ameni soggiorni sappessionati (le donne gli presto grande corte di Roberto zesca di Francia, latina, pereru dalla frequentazione presenti a Napoli 25, Giovanni Boccaccio 163 all'ambiente cortese, nei quali elabor® una serie di mitiimtornoalla propria persona; iti biografici che prendona spunto da situazioni reali, male travestono secondo ‘modeliletterari tra questi mii c't quello del grande einfelice amore fiotto tra lie luna Fiammetta, dietro al cui nome simbolico esl suger’ addirittura di vedere una “Maria d’Aguino, presunta figlailegittima dello stesso re Roberto d’ Angi. “Ma la diffcolta di trovare alla corte di Napoli una sicura sistemazione personale forse il distacco dell ativita economica del padre dall ambiente napoletano (o a ‘tri motivi che ci sono ignoti) lo costrinsero ad abbandonare la citta, che per lui re sterd sempre immagine di una felice giovinerza, ca rientrare nel'invemno 1340-41 8 Firenze, in casa del padre che, morta la prima moglie, sera risposato, La situazione a Firenze era allora difficile e confusa: al breve governotirannico del duca d’Atcne (1342-43) seguivano gravi conflitt ¢ una prima crisi della potenza Finanziariafio- rentina (nel 'g5 fall il banco dei Bardi), "Ancora prive di autonomia economica, Boceaccio sidedicd a una nuovaeinten- sa produzione leiteratia, ritrovando il contatto pit vivo con la tradizione fiorentina ‘cui sempreera rimasto legato (dal culto per Dante alla curiositi per la lirica stilno- ‘istica, per la letteratura comica e per la produzione narrativa di tipo popolare); nello stesso tempo manteneva un’appassionata nostalgia pet i modell cortesi napo: letani e approfondiva la sua conoscenza dela letteratura latina anica ‘Sperava in un ritorno.a Napoli, ma questa speranza ricevette un duro colpo dal: Ienotizie sulle violenze che imperversavano nel Regn dopo la morte del re Rober to (1343) In cerca di qualche sistemazione lascid varie volte Firenze, dove cutavia si trove quando si diffuse la pestencra nel 48, a causa della quale moritono sia pa Gre sia la matrigna (eali ebbe allora in eredit il patrimonio familiare). Subito dopo la peste, scrsse il Decarmeron (terminato nel 1351), mentre la sua fa- sma di letterato e la sua posizione sociale cominciavano a procurargi vai riconosci ‘enti dal Comune di Firenze, Gia nel'50 fu inviato a Ravenna per consegnare alla figlia di Dante, la suora Beatrice, un’ offerta di diec fiorini dora, come tard rico ‘noscimento def fiorentini al grande poeta morto in esilio, Nel devennio che segut ti: copri vari incarichi uffical: tril dicembre’5r il gennaio's2 u inviatonel Tixolo, presso Ludovico di Baviera, per prendere accordi contro i Visconti di Milano; nel +5) sempre in funzione antiviscontea, venne inviato a Forlie a Ravenna; nel 's. ad Avignone, per presentare al papa Innocenzo VI il punto divista di Firenze sulla di- scese in Talia dellimperatore Carlo TV; nel giugno ’so fu forse in Lombardia per tuna missione su cui non si hanno informazioni precise Tn quegli anni Cinguanta egl era orm la guida della cultura fiorentina, a cui, insieme con alti personaggi come Francesco Nelli e Lapo da Castiglionchio, im- presse un nuovo indirizzo, di carattere umanistico, promuovendo varie iniziative ‘cultural: Per tutto cid fu determinante il suo rapporto con Petrarca, nel quale egli ‘vedeva da tempo il proprio magister(*maestro” ): git a Napoli aveva avuto notizia della sua poesia c della sua cultura, grazic agli studiosi e amici del Pettarca la pre sentinel 339 aveva rivoltoun’epistola latina (Mavorts miles extremus, Estremo soldato di Marte) e wa il’gx ¢il’42 aveva scrito una sua breve biografia; ma solo dopo il primo incontro personale avvenuto a Firenze nel 1350 durante la sosta del etrarca che si recava a Roma perl giubileo (cf. 2.4.2) ~inizid trai due un rappor to vivacissimo e afettuoso, durato per tutto il resto della loro esistenza, Nel Boceaccio, su incarico della citta di Firenze, raggiunse Petrarca a Padova pet inv tarloa ricoprire una cartedra nello Studio appena fondato; e, nonostante il punto peri ifiuto e pe la suecessva scelta dell'mico di accettare Vospitalita dei Drom Lecaluee Teneraric enapoetana In cerca sdivna Gh inch per Comone Leamiciie con Petarea La condizione chico ‘edi meditasione "Nuvo ncaich public Gi ko’ sng 16s Epoca 2 La crisi del mondo comunale (1300-1380) ‘Visconti, nemici giurati di Firenze, egli continud a intrattenere con Ini rapport rok stretti (con scambi di codic, di scritti vari, i informazioni erudite). Petrarca e Boccaccio avevano amici comuni a Napoli, ea Napoli Boccaccio sire- cone! 1355, con la speranza, presto sfumata, di ottenere il posto di segretario regio. Nel marzo 39 visita i Petrarca a Milano, consultando con entusiasmo la sua biblio- teca e pasando con lui intense giornate di letura e di conversazione intellettuale Poco pit tard, proprio grazie all interessamento dell'amico, fece assumere i cala brese Leonzio Pilato, conoscitore del greco, pet Vinsegnamento di quella lingua ‘ello Stadio iorentino (e sitratto di un iniziativa determinante per lo sviluppo del- la conoscenza del greco nella cultuea italiana, anche s i Plato tenne quel cate da solo per ali anni 1360-62). ‘Da vatierelazioni i] Boccaccio ebbe almeno cingue fil illegittimi, ¢ grande do- lore provi nel '55 per la morte della piccola Violante. Ma, come il suo maestro Pe~ ttarea, scelse la condizione di chiesico (cfr. PAROLE, ta. 2): la cosa & documentata Gasuna bolla del papa Innocenzo VI del 2 novembre 1360, che gli concedeva F'auto: rizzazione ad avere cura di anime ¢ a esercitare il sacerdozio. ‘fallimento di una congiuranel dicembre 1360, in cuicrano implicati persona ‘malta vicini al Boccaccio, modifi i rapport politic’ all interno del Comune di renze ¢fece cadere in disazia lo scrttore. Tennto ontano da ogni incarico pubb Co, cplivisseallora un periodo di crisi edi delusione, nutrendo inquietudini anche di ‘arattere religioso. Mentre in precedenza egl era stato toccato solo esteriormente Cal teavaglioreligioso del tempo, ora porse attenzione ai mavimenti devozionali che Si diffondevano in Toscana (cft. 2.3.1) ¢ resto impressionato dall'ammonizione che nnel 1362 un religioso toscano, il beato Pietro Petroni,rivolsea lui eal Petrarca proverandoli per ll loro impegno in un’attivita mondana come a lewteratura. "A partie dal luglio +361, Boccaccio sirtird a Certaldo, dove condusse uns ap- ppartata vitadi studio e dimeditazione e scrisse nuove opere latine (tra cui la Genea Togia deorum gentiliv, Genealogia degli dei pagani) evolgar (i Corbwccio), Conti tna perd a reearsi a Firenze con ta certa frequen. Compi anche pit lunghi viag ‘ia Ravenna (inverno 1361-62) a Napoli (inverno 1362-63), ea Venezia presso il Pe ‘trarca, nella primavera del '6 Tn seguite a una nuova fase di distensione politica, che si apria Firenze nel 65, ‘Boccaccio ebbe nuovi incarichi pubblici, come la sorveglianza delle eruppe merce narie, Molto importante la sua ambasceria ad Avignone nell agasto-novembre'65, cheolfrivaa Urbano V Fappogsio di Firenze perilrirorno della sede papalea Roma {e piitardi, nel novembre 2367, Boccaccio fu a Roma per congratularsi col ponte ce, che vi era tornato).. ‘Con il suo prestigio culturae, ¢ con la scritura di vari epistole, eg offriun so stegno non trescurabilealla politica estera del governo fiorentino, volta soprattut- to contro 'Impero e contro i Visconti; ¢fu punto di rferimento determinante per Te nuove generazioni della sua cit. ‘Nonostante all acciacchi della vecchiaia ei fastidio di una verae propria obes: 1a, eplinon silimitd a soggiornare a Firenze ca Certaldo (dove soprattutto svolgeva { suoi studi, sistemando nuove opere e rivedendo le precedenti}, ma compi ancora ‘numerosi vagal: nella primavera del’67 ua Venezia a casa del Petrarea (che pero ‘a partito per Pavia}; tra estate c I'autunno del 68 fua Padova, ospite per ultima volta del grande amico, con il quale siimpegnava in intensissime discussioni (e fino alla sua morte continu con lui un ricco scambio epistolare); tra Paurunno del 70.¢ Ja primavera del '71 si reco a Napoli "wn — Nel 1373 ven «0 Stefano di Ba te finiziando un durare un anno stalertura il 23 0 dicembre 1375. 2.5.2: Cahatter Boccaccio ami prospettive culrur comunicazione let fantasia, per irepet ti; einsieme volevs se su ascoltatori e3 quotidiano che ¢ Boccaccio si co po, cercando di ti prodotto la nuoval na medievale eal trarca, al nuovo a Lacondizione ri, nella giovinezza tipica curiosita del va anche nelle $0 (cf. GENERIE TEC prima fra cutte que alla cultura cortes esercizio della pas peso notevole ane cari alla cultura m rosa, e poi Virgil sid in una pr Gi napoletani del Boccaccio ad approfondisce nel volta per volta a codici e forme di Pronto a rece Boccaccio costru opere che fanno d li: dal romanzo d seida), al genere mettoidillico (Ni di Madonna Fit 25/GiovanaiBoceaccio 165 [Nel 1373 venne chiamato dal Comune fiorentino # svolgere nella chiesa di San- to Stefano di Badia una lettura pubblica, con commento, della Commedia di Dan- te (iniziando un uso che a Firenze ebbe seguito molto pit tard): lincarico doveva

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