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Saeichiche Galen, Vie loriano Bos, Alfredo La Post Stadio 1. Rice conor Roberta ral Groep Mave arco Berets, Angela Di Luc Paola Mazzucthely Gionsio Raval © 1992 by Einaudi scvoa, Mi Elemond Editon Aswcet Scarnato in Tala - Printed ia aly Aesandeo Sandin 3.5. La letteratura dell'lialia padana 3.5.1. La letteratura delle corti padane. Uniesenusa Anche al di fuori della Toscana, nelle varie corti principesche e signor tssocntct sviluppa nella seconda meta del Quattrocento una vivace letteratura in vo Scortint ge, prodotta soprattutto da nobili eda aristocratici che intendono mostrare i proprio prestigio sociale e offrire alle corti forme di piacevole intrattenimento. Del tutto particolari sono i caratteri della letteratura che si sviluppa nel Regno ai Napolt on vale ea 56), pit emogenet te loro Goel del leteratra sviluppatasi nelle varie corti deliltalia padana, da quella estense di Ferrara a quella dei Gonzaga di Mantova, a quella degli Sforza di Milano, a quella dei Bentivoglio di Bologna ¢ ad altre numerose corti minori. Lert Questa letteratura, pur facendo riferimento ad alcuni modelli forniti dalla edispondiita pig. autorevole tradizione toscana, si sviluppa con notevole liberta nelle scelte linguistics Jinguistiche, con una persistenza di forme dialettal e local, e adottando nuovi stilic temi, Usilizza una sorta dilingua dilivello medio, comune al mondo corti- iano, apertaa influssi di vario genere. Del resto tra le diverse corti sistabilisco- no strettilegami, con tuna circolazione di esperienze e di pubblico: la nobilta padana, anche tra violenti contrast politicie militar, & consapevole di costitui- re uno strato sociale comune; gli scrittori si muovono da una corte all‘aliza; ma- trimoni e rapporti familiar creano occasioni di contatti e di scambi culturali. Lali amorosa Tlgenere dominante in queste corti la lirica amorosa: la composizione di poesie amore comincia a diventare per molt gentiluomini un mezzo per comunicare cle- zgantemente entro il proprio ambiente sociale. Contemporancamente hanno gran- de sucesso in queste stese corti alcuni poet professionisti di varia origine sociale, ‘trai quali primeggia il ceebre Serarino AgumtaNo (Serafino de? Cimminell,nati- vo del’ Aquila, 1966-1500). Ispiratore e modello di questo linguaggio amoroso na- ‘uralmence il Petrarea: s pud perlare in proposito diun vero e proprio pefrarchismo cortigfano, che, pur senza perseguire una fedelti assoluta al modello, esercita pet su di esso delle variazioni e ne deriva vari teri 1a produsione altro genere leteratio predominante nelle corti padane & quello teatrale: ven deammaricn _gono sperimentate nuove forme drammatiche che sono all’orgine del teatro mo- derno. Oltre a commedic laine, rappresentate sia in originale sia in traduzione, si ‘mettono in scena vari spettacoli di argomento mitologico o pastoral, in cui hanno lun notevole rilieyo la scenogeafia, Ia musica, la danza, ma che si ispirano a testi cdrammatic forniti quasi sempre dai poeti delle varie corti. Il testo che si pone co- ime modello per t ‘Trai centr del raamolte delle s fondamentale ¢ si Alla corte det] € legato il notaio una raccolte dino nel 2483, titolo Tautore colloca u sancuno novelle d 3.5.2. La culture A Ferrara la pre sazioni di intellettu Lo sviluppo della c 50) « Borso (1450-7 (1471-1505). Ferra ‘varia origine (impo della Mirandola). E Incitta estense riese ze determinant de L’Umanesima ¢ le Funzioni del 1505) e Lupovie Gerolamo Savon Bouro CoxENd dialoghi perados (cra questi ulti Ricca la lett componimenti d spunto da un ep (1450-1508), rap aTungo un singe detto il Pisto1A della radizione. politiche, alle re Mala corte dil satura italiana sop francesi ¢ franco. ‘Quatzrocento. Sor te, insieme ai classi lieri, dominate dal 1050, afascinano mata del proprio 1e ¢ signorili, si ce letteratura in vole ‘ntendono mostrare il Ke intrattenimento, che sisviluppa nel Regno © quelli della letteratura estense di Ferrara a = di Milano, a quella dei P diverse corti si stablisco- edi pubblico: Ia nobilta & consapevole di costitui- tuna corte allalira; ma- e di scambi cultural a composizione di poesic pnczopercomuncarecle ete hanno gran- tii varia origine sociale, 10 de’ Cimminelli, nati- nguaggio amoroso& na. vero. proprio petrarchismo a al modello, esercita pero jpadane é quello teatrale: ven- ono all’origine del teatro mo- originale sia in traduzione, si 0 0 pastorale, in cui hanno za, ma che si ispirano a testi corti, I testo che si pone co- 3.5. La leneratuta dellalia padane 235 ‘me modello per tutti é la Favola d’Orfeo del Poliziano (cfr. 3.4.12). ‘Tra centr dell alia padana,¢ partcolare la posizione di Bologna, legstaanco- ta amohte delle sue tradizioni comunali, nella quale I'universiti conserva un peso fondamentale e si sviluppa una cultura umanistica molto vivace. Alla corte dei Bentivoglio di Bologna ea quella degli Estensi della vicina Ferrara legato il notaio Giovant SABsADINO DEGLE ARIENTI (1445 ¢2-1510), autore di tuna raccolta di navele, Le Porretane, dedicate a Ercole d’Esteestampatc' Bologna ine! 1483, I titolo dell opera si rferisce ai bagni della Porretta, nei cui luoghi ameni autore colloca un’elegance brigata (costtuita da personaggi reali), a narrate ses- santuno novelle distribuite nell’ aro di cinque giornat. 3.5.2. La cultura ferrarese ‘A Ferrata la presenza di Guarino Veronese (cfr. .3:3) forma nuove gene- razioni di intellettuali, profondamente radicate nella cittde nella corte estense. Losviluppo della cultura é direttamente favorito dai marchesi Leonello (141- 30) Borso (1450-71), cheottiene iltitolo di duca di Ferrara, e dal duca Ercole L (c471-1505). Ferrara & anche luogo di passaggio e soggiomo di intellettuali di varia origine (importanti tra Paltro i soggiorni ferraresi dell Alberti e di Pico della Mirandola). Dalla meta circa del Quattrocento alla fine del Cinquecento acitta estense tiesce a riflettere e manifestare in modo originale alcune tenden- 2e determinanti della societa letteraria italiana L’Umanesimo leterario sort alla scuola di Guarino siintreccia con le oceasioni ¢ le funzioni della vita di corte, come mostrano Tro VEsPAstANo StRozzi (1424- 3503) ¢ Lupovico Cannons (1435-1482). A Ferrara nacque nel 1452 ¢ visse a lungo ‘Gerolamo Savonarola (cf. 4.2.1); al servizio di Ercole fu a lungo il peserese Pas OLFO CoLLENUCCIO (1447-1504), giurista dalla ricea cultura umanistica, autore di dialoghi paradossali, sulla sia di Luciano e def? Albert, sia in latino sia in volgare (tra questi ultimi il Filotimo). Ricca éla lctteratura «cortigiana» in volgare che si produce in questa citta. Trai componimenti drammstici merita almeno un eenno La fabula di Cefalo (che trae spunto da un episodio delle Metamorfosi di Ovidio) di Nicooto Da ConreGcio {450-1508}, tappresentata a corte nel 1487. Inoltre proprio a Ferrara visse e oper) a lungo un singolare pocta-avventuriero di origine toscana, ANTONIO CamMELtt ddetta il Pisto1a (1436-1502), autore di pit di cinguecento sonett, in cui i modell: della tradizione comica toscana veagono adattat alla vita quotidiana alle vicende politic, alle realta tragiche o ridicole dell Telia padana, Mala corte di Ferrara riveste un ruolo fondamentale nella storia della lett ‘atura italiana soprattutto per la fortuna che in essa ebbe il romanzo: romanzi francesi ¢ franco-veneti (cfr. 0.3.7) circolano liberamente nella Ferrara del ‘Quattrocento. Sopratrutto i primi continuano & entrare nella biblioteca di cor- te, insieme ai classic e ai nuovi testi umanistici Le avventure degli antichi cava- lieri, dominate dalla «cortesia», dalla passione per le armi e dal desiderio am 1050, affascinano la nobilta estense, che vuol vedere in esse un'immagine subli- ‘mata del proprio mondo: si forma cosi un gusto cavalleresco cortigiano, con Bologna 1 Benivoglo. GU Esco elacone Leais degli mani La produsione somtigians Inveresee pera materia cemvlleresca La produione volgare Le Pastoral Timon Gi Amara db I cararteri abbastanza diversi dalla tendenza «poy ‘are toscani (cfr, GENERI E TECNICHE, tav. 27). E proprio da questo gusto che rnascono i capolavori del Boiardo e dell’Ariosto, Epoce 3 I.mondo umanistico e signorile (1380-1494) are» rappresentata dai can- 3.5.3. Matteo Maria Boiardo: vita ¢ opere minori conte MaTreo Maria BOTARDO nacque nel 1443, nel castello di Scandiano, da famiglia feudale molto vicina agli Estensic assai sensbile alla cultura La sua produzione poetica giovanile i latino rivela una buona educazione uma nistica. In diversi momenti della sua vita, Boiardo tradusse in volgare auto latinie _greci (ma per quest ultimi utilizzoversionilatine i circolant), quasi sempre sur chiesta di Ercole d'Este e della corte (testi da hi selti sono soprattusto dicarattere narrativo, come 'Asizo d/ovo di Apuleio ele Store di Erodoto), Dopo aver soggiomato sopratzutto a Modena, a Reggio Emilia e a Scandiano, curando Vamministrazione del suo feudo, nel 1476 Boiardo fu chiamato a Fer ara come « unito alla «gentilezza» c alla «cortesia», ea degli antichi cavalieri e delle loro dame dei modelli di com- portamento perfetto, in cui si rispecchiano, potenziati, gli ideali della nobilea ‘contemporanea. ‘La narrazione di quelle gesta meravigliose, che vede risorgere quei perso. naggi «come vivi tra noi fossero ancora», vuol dare diletto e «allegrezza» al ‘pubblico della corte, del quale si avverte sempre la presenza viva e concreta in Lasceta Composcione edifsione Tre epics carling ‘Amore econeria rel inemorsto Una narrasione caledoseopica Nowita el pensonagaio ‘i Angelce 1 meravigioso eFavwenaute Uns sen ‘media 436 Epoca sh mondo umanistico signoile (1380-1494) ‘ogni momento del poems. I singoli canti appaiono come momenti di un discor- 50 «recitato», che si tivolge'con immediatezza al pubblico piacevolmente ‘eadunato> intorno al poeta, C’e Ia ricerca di un rapporto vivo con gli ascolta- toti, chesirichiama alla tradizione dei cantari, sempre improntatia questo tipo dilegame immediato con I'uditorio. In modo esplicito si afferma il nobile lega- me tra 'autore e il pubblico, lentusiasmo che suscitano quei fatti d'amore edi gloria, la malinconia per il possibile perdersi di quella «gentilezza, Il Boiardo non é particolarmente interessato ad attribuire al racconto pit sotili ¢ profon: di significati morali: si preoccupa invece di mantenere uno stato di continua esaltazione, un clima di entusiasmo che crea un rapporto circolare tra 'autore, il pubblico e la materia narrativa 3.5.5. Vicende, personaggi, movimenti dell nnamorato. Nell’ Orlando innamorato si inttecciano tra loro storie che riguardano per- sonagai diversi, e gli episodi si alternano, siinterrompono, vengono ripresi vol- taa volta in luoghi diversi del poema per poi interrompersi di nuovo, e cost via: in tal modo siviene a creare un effetto di attesa e di suspense, un variopinto ca lcidoscopio divicende, che rende impossibile ogni riassunto ¢ ogni sintesi della trama. Il flusso narrative pare non potersi mai artestare, non avere un punto @arrivo prefissato, un obiettivo finale. ‘Molt personaggi sono ripresidirettamente dai cantari, ma non mancano fi gure nuove, inventate dal Boiardo, come quelle di Rodamonte e di Rugiero. Il personaggio pid nuovo, rispetto a tutta la tradizione, quello di Angelica, in cui Fanon aoa uot facine inatferrabile, magia iazionale della bel- lezza femminile il suo nome ela sua figura, anche per lo sviluppo che avranno ‘nel poema dell’Ariosto, resteranno tra i pid importanti segni di femminilita del- Taletteratura italiana, quasi quanto quelli di Beatrice e Laura, da cui pure ella ® tanto diversa). “Angelica viene cercata ¢ desiderata non come un’immagine ideale, ma co- me donna che ha una sua fisicta, come una bellezza corporea che si esprime nei sense liinebria; ma, per ragioni diverse, ella non si lascia mai afferrare: fa muovere i personaggi eli spinge sempre pitilontano, a cercare, attraverso il de- siderio amoroso, sempre qualcosa che sta al di [a della condizione presente, T1continso movimento dei personeggi porta il ettore in un fitto numero di uoghi magici e incantati: cavalieri e dame sono tenuti prigionieri in luoghi fa- tatio difesi da mostr; ei tentativi per liberarli, per distruggerc incantesimi strani esseri malvagi,costituiscono Panima di molte avventure. Inesautibili so- ne le forme in cui si esprimone lorrido e il mostruoso. La narrazione dell nnansorato si presenta sempre come qualcosa di spon- taneo: essa é lontanissima da quegli atteggiamenti umanistici che tendevano ad attribuire a ogni dato letterario complessi significatistorici e idcologici, a cari- ‘care ogni parola di profonde valenze culturali. Qui a parola si esalta nella sua stessa scotrevolezza, sempre energice e vitale, immediata e quasi ingenua. Avolteleseq diduellie battag momenti di mali ailia, pieparsi al di «gentilezzay scherzosi eiro intendono svalu familiar, vicino Allinterno de che personaggio nati a confluire Molt infine ¢ rneamente col m tal senso il pers ventato, cavalier della maga Alci Tungue oggetto 3.5.6. Posizion LU poema del B to puro, di passion mi» c gli «amori: ‘complessi sistemi TOrlando innamor tuna cultura cortg avrcbbe meritato. ‘Questa spont forme ibride della le regolarizzazioni Amorim libri. Vi vvello fonetico e me ‘nano forme dialett nuovo € di fresco, Un vero e prog Bite eodoce dant +3 particolare nell ‘Latteggiamen alle prospettive t ‘Quattrocento (cfr pensare allo spirit ‘eglié in una posizi ‘passione per lim ‘ma senza nessuna ‘nario come expres momentidi un discor- pubblico piacevolmente st0 vivo con gli ascolta- geimprontati a questo tipo osiafferma il bile lega no quei fatti d'amore e di s

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