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‘Scie! { Osrencihisce Galeri, Vienna, Clonane Boss Alfredo La Pos Giaseppe Maser Benederta Centovalli, Rosella Buse on Bereta, Angela Di L Packs Mazauecell, Giorgio Raval © 1992 by Einaudi evo, Mian Hlemond Editon Aveta Stampa in ai Printed fn aly L Sion bri Z fo Prdfilestorico della letteratura italiana Final ea j Alberti 2 convinto che che é sufficiente la virtt ssono piuttosto vaghe, e al muoversi nel mondo molti dubbi assalgono i non sida nessuna regola mud elaborare una Fibadize gi schemi della era sulla «pratica», su ruolo del tutto subalter ppitt intransigente trad sugzerimenti che essa offre Ehe l'autare fornisce della ji in fondo, dopo aver a preced esaltare questi vak Be cist alomanat, Ma Becterriveermagniica fe», civé lo sfruttamento di lla vita cittadina. piscono il primo tentativ Bea della prosa del Boccac Janche non toscane). L’Al Etiamente con latradizione Pduzione lettraria dell'Al fialoghi (Theogenius, D Bo del rapporto tra vine 3.4. La nuova letteratura della Firenze medicea 3.4.1. La Firenze di Lorenzo il Magnifico. Dopo la morte del vecchio Cosimo de’ Medici (1464) ¢ di suo figlio Piero. Liper police (1469), il controllo di Firenze passa al giovane figlio di Piero, Lorenzo, a cui. ci Lo ben presto fu d llativo di Magnifico: fino alla morte (1492) egli guide on prudenza la vita politica della cia, col metodo gia usato dal nonno Cosi mo. Dovette affrontare momenti molto difficili, come quello della congiura di- retta dalla famiglia aristocratica dei Pazzi e sostenuta dal papa, in cui trovo la morte i fratello minore, Giuliano (28 aprile 1478): Lorenzo reagi con una dura epressione, rafforzanda il potere della sua famiglia e comportandosi sempre piti come un principe assoluto Per mantenere il suo potere all’interno di Firenze, egli condusse una accor ta politica diplomatica, rendendosi quasi un garante dell’equilibrio tra eli Stati taliani (cfr, 3.1.1) ¢ in culturale e artistico d lla citta. I! suo palazzo fiorentino cle varie ville med non lontane dalla citta diventaro juoghi di incontro e di raccolta di molti let terati e artisti: una eccezionale fioritura intellettuale fece sorgere un nuovo mi i Firenze, vista come centro supremo degli studi e delle arti, come «novella Oltre che per leriechissime opere carte, lacittasiimpone aruttala cultura, Pirene europea per Pintenso svi studi greci (importanza fondamentale viento ru nita intorno a lui (che, specialmente nei primi anni, fu un tipo di corte assai sin golare, per meta borghese e per meta aristocratica), e ne fa strumento di spetta colo per il popolo, in occasione di feste e celebrazioni pubbliche. Intorno al 1470 si ha cost una vivacissima ripresa della letteratura volgare fiorentina: ci si riallaccia alle forme della precedente tradizione (soprattutto ai grandi scrittor del Trecento), mettendole a confronto con la nuova cultura umanistica e il wuovo culto degli amtichi. In questo modo Firenze ribadisce la continuita della sua cultura, imponendola come modello a tutta lTtalia contemporanea. ary Epoca 3 Imondo umanistico signorie (138-1494) allazione imprevedibile ¢ capricciosa della «fortuna», Alberti ¢ convinto che cttiene gioco la fortuna solo a chi se gli sottomette» e che &sufficiente la vit ee vinectla, Ma le regole essenziali di comportamento sono piuttosto vaghe, € pee ctanza si limitano all «essere e parere> virtuosi, al muoversi nel mondo ir a Tucide razionalita, lontano da ogni «errore». Ma molti dubbi assalgono del dialogo, costreti a riconoscere che non sidinessuna regola i, TAlberti non pud claborare una vera semplicemente ribadire gli schemi della una sapi Le origini di questa Filosofia, legata al cu della divinita, si erova del Sole come suprema immagine in test greci risalent al secolo ttt d.C., atteibuiti a Exmete Trismegisto (cio’ “tre volte grandis imo”) ¢ creduti un tempo mol pti antichi, Essi erano consicerati depositari dell’antica sapienza egizia, Ne ‘Quattrocento e nel Cinquecento questi testi furono ampiamente indagati e ve nerati da autori come Ficino, Pico della Mirandola, Bruno e, fuori d'Italia, dal omelio Agrippa di Nettes dela cat mo, flosfa caboraa dal geco Plone (204-270 dC) se la forza dell'amore di Dio circola in tutta la realta,e cu quecentesche, oltre che dell'ermetismo, e si diffonde nella societi cortigiana anche in forme esteriori mondane, coniondendosi spesso con piti generici motivi platonici, specialment L'aggettivo ia nel tardo Mediocvo il sigillo dei recipient impiegati negli esperimenti deg! alchimisti. Da questa nozione di «chiusura totale» i termini ermetico ed erm tura che rifiucano la cormunicazion jonale; ein Ital cglianni Trensa uuna ben identificabile tendlenza poetic fono con disinvoltur icazioni psicologiche tere in risalto at poso materiale narrati Btica di Pulci e permet andone effetti Bpetersi di movimenti Ji croi che disintegra i pcelleria, perverso divertimento ja sovrabbondanza di fl gigante Morgante?il fro da Orlando, co Bladino, & f avventure segnate da grato, Morgante parte conto d mato di un la sua morte tcciso tna balena, epi basato del re iquello dell'incontro di 0 anche fsi 2 arrestata a meta), g esplosiva vorac fe di Margutte, ca Bronita d Ssione di fede», basata cata a agabondag possibili; la sua figuraé mprevedibile, immersa esistenza, estranea a B continua ebollizione, 4 di espressioni im ions, minuziose e vi he catalogazioni, come lla Luciana dona a Ri: gariati schemi letterari odei cantari e della jn un oggetto «colto> be creare una poesia in pare governaro dalla i cinque cantari aggiuntiall'edizione dell’8, Puli intese passare al contrat tacco nei confronti dell'ambiente culturale dominante a Firenze dopo ilt4 primo luogo orientd la narruzione in modo pid orga randola sul s fimento di Gano e sul agguato mortale subito da Orlando a Roneisvall > ancora conto di vari cantari popolari, vole immertere amb ti riferimenti erudit, che confermano il earatt ose di lla sua cular 4:46. Lorenso il Maghifie vignore-t verianre Della personaliti di Lorenzo DE’ MEDICt (1449-1492) colpisce la variet’ di intetessi eatteggiamenti, La sua stessa formazione ~ legata da una parte agli in- segnamenti dell’Argiropulo, del Ficino, del Landino e dallaltra alle consuetu dinie esercizi comici della «brigata » animata dal Pulci—risenti di influen- ze diverse. Dall’ambiente familiare pli venne la consapevolezza dellimportan a della cultura in ambito politico, Peri Medici, e peril vecchio Cosimo in par re, sostenere il lavoro degli umanistisignificava controllare il senso stesso presente, vivere il potere come suprema espressione dell’uomo, Quando nel 1465, a soli vent’anni, Lorenzo si trova improvvisamente ad avere nelle mani lo Stato fiorentino, egli ha gia maturato la propria passione let teraria, alla quale, nonostante gli impegni di governo, non rinuncera per il sto della vita. A questa passione & connesso in fondo 'obiettiv principale della sua politica, volta a fare del prestigio culturale di Firenze il punto di riferimen ‘0 per un accorto equilibrio tra gli Stati italiani Ti suo non é semplicemente latteggiamento del principe che protege art stie letterati, ma che non coglie il senso del loro lavoro o lo comprende solo in modo esteriore e superficiale; poeta e scrittore in proprio, Lorenzo é infarti un signore che ha piena coscienz a che egli sostiene € promuove: con fui 'Umanesimo entra da protagonista nella vita sociale. Da questo punto di vista, tutta la cultura della Firenze laur ziana appare come le amanistico, garantita da una g personalita che fa coincidere in sé il signore e Pintellettuale. Ma — come e si € accennato ~ qu zioni per affermarsi a ci significatie delle aspirazioni di quella cul pieno, Su di ess0 pesano le insicure ta politica della «novella Atene>, i conflittie i dissesti che lo stesso pote orenzo deve affrontare, il presentimento che quanto é stato faticosameni sttuito si possa rapidamente consumare e distr timi anni di vi ta Lorenzo, provato dalla lati che lo condura alla morte, sente que sta minaccia ona Tutta l'attiviea letteraria del Magnifico va valutata sullo sfondo di queste ambizioso progetto, in cui la cultura tende a identificarsi col f produzione é varia, fatta di esperienze maturate in stretto rapporto con i mag sgiori intellettuali operanti a Firenze, ma spesso lasciate incompiute. Egli mira sostanzialmente a rivitalizzare la tradizione volgare fiorentina, risalendo ai grand eutori del Trecento e cercando a un tempo vic nuove, rese possibil dal culto umanistico dei classici, Notevole é la sua abilita nel passare da uno s difasone rono pit volte da hui corrette e ritoccate, 2 Epoca's I mondo tmanistico e signori (1380-1494) al altro, da un genere all'altro, Come signore e come scrittore egli vuole id ficatsi con tutte le varianti della letteratura fiorentina contemporanea, recita tutte le parti possibili. Ma, sotto questa disponibiliti, si avverte pur sempre V'insoddisfazione di non avere una voce propria ¢ autenticamente originale, cc me nellimpossibilita di afferrare effettivamente se stesso. 3.4.7. Le opere di Lorenzo: tra generi e stili diversi Molto inc ® Ia cronologia delle opere di Loren: definitiva. Poche circolarono in veste manoseritea e pochissime furono stam- pate vivente 'autore ¢ nei primi anni del secolo xvr. Un’ampia edizione, co- munque incompleta, delle Poeste volgert apparve solo nel 1554. Nella rapida rassegna qui ne diamo, seguiremo un ordine cronologico basato sulle tesi pit credibili formulate dalla critica prima fase, asai ricca, sisvolge perlo pisi prima delsuo avventoalla Signoria ma con caratteristiche che persisteranno fino al nessa sinotano due dire poesia comico-bus simolata dall' amici i, Git nelle rime petrarch sche (legate all amore per Lucrezia Donati) si possor one pet le forme diale stesso danno prove della ricerca di un rapporto diretto con la lingua poctica ¢ nte del Pulei nella predil Dante e Boccaccio. Questi scritti comprendono la celebre Nencia da Bar poemetto in venti ottave sul modello della satira del villano (cfr, GENERI E. TECNt ‘cue, tav. 37), di cui sisono avuti in seguito ampi rifacimenti da parte di altri aut Presentando il canto d'amore del villano Vallera pet la sua amata Nencia, ess0 fa i sic 1c iperboliche, rozze, sproporziona te; il mond gione di starne. L’inflisso del neoplatonismo del Ficino, che gia ne degli anni Se idimensiona 'interesse di Lo et la poesi elle Or n terza rima) e nel poemetto, anch'ess ima, l'Altereazton ttivaficiniana, Lorenzo pu starsial », molto amati dal Ficino per i oro carattere fl sofico cintellettuale. Fin dal 1473 eglilavora, awarie riprese, aun ambizioso Cove al wove e soprattutto al intende spiegare i complessi signiicati morali di alcune Rive. I risultat migliori delle Rie sii I Tnunsseried cil dataione appaione molio fori conttt col fittore gli vuole identi poranea, recita Si awverte pi icamente originale, co: , alcune delle ¢ ampia edizione, co 554: Nell asato sulle ip C 1 petrarchi : B Fi da parte di 27e, spropo1 loro carattere fi Satira del villano abitante della cittadin essere bestiale, 20220 e avido, immerso nella fis na), elaborata in pa con si, en xe sua sala or delk nicl sta «se: : a Nene di Foleng forte ra del resto a sua p isousi i n : tempo e per la minaccia di ¢ fione c co Ri un scloghe in rrrd sempre un atteggiamente expre lla predicaz Savonat Loren ecipa 234 jpoca 3 I mondo umanistco e signori (380-1494 perfino in una perché vi trova conforto alla propria insicurezza; si imp. teratura di devozione popolare, con varie laude e con una Giovanni e Paolo, messa in scena dalla compagnia del Vangelista nel braio 1491 Ma la vita quotidiana della cittd accoglieva anche celebrazioni collettive di tuttaltro tipo, festase e goderecce, che culminavano nel carnevale; Lo parte sua, per accattivarsi le sim spettacoli e divertim giamenti & quello he Lorenzo favori c sctisse egli stesso in buon numero. T berrima Car o (detta anche Trionfo di Be Ar una sfilata di personagai rappresentanti il c carnevale del 1490, nella forma metric «Quant’é bella giovinezza / Qui la voce del poeta-signore si quietudine per il consumarsi della « giovinezza» esprime il timore e lo smart mento di un'intera societa per il minaccioso trascor crompe in un grido di ebbrezza e di p 20d tie del popolo, non mancava di organizzare ti di massa Un genere letterario legato a questi festeg ci canti carnascialeschi (cfr. GENERT E TECNICHE, fav. 38) a pro: lla Ballaea ¢ con la celebre ripresa che si fugge tuttavia iImente -e collettiva; Pin fa spontan

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