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2015 | LXXXI | 2 Lateranum FACOLTA DI TEOLOGIA Il Concilio Vaticano II a cinquant’anni Questioni aperte e prospettive acura di Purxtuict S Atti del Convegno per i Responsabili e i Docenti degli Istituti associati alla Facolta di S. Teologia della Pontificia Universiti Lateranense Roma, 22 - 24 settembre 2014 LA “PASTORALITA” DEL VATICANO I LIMITE O RISORSA? Antonio Mastantwono* {Nel tempo degli eredi La celebrazione del cinquantesimo del Vaticano Il, segna, secondo G.Routhier’, una tappa significativa nel processo di recezione del Coneili: ‘entriamo nel tempo degli ered. La scomparsa (quasi completa) della gene razione che ha fatto il Coneio ci pone nella situazione di coloro che ricevono tun eredit dieu poter disporre, E, come aecade per ogni eredit, si pud dilap- dara, rifiuava,rendetla oggetto di dispute elitgi, oppure accoglielae farla fruttare, II miglior modo per essere dei buon eredi del Vaticano Ile renderlo ‘bussola per il presente e peril futuro della Chiesa» consiste nel’imparare a ‘apensare con il Vaticano Il. Cid richiede di non ridurloa un insieme di enun- iat da preservare eda ripetere, bens! di assumerlo come modo originale di riflessione e come atteguiamento fondamentale, «ura maniera d'impadronitsi delle question di un*epoca ¢ un metodo per pensare nella fede, «Se al Viticano 11 si guardasse solo come a un aggiorsamento della presenta- ine dela dotrna catoica da sostuie a quella feria dai manual nel perio ‘do preconeliar, saremmo degli ered ben pover. Se dovesino considera i Vaticano Il - stive Routhier- solo nels sua dimensioned corpus dottrinale da preservare,saremmo paragonabiliaguelservitore ee rest nella sua intgyth ITtalento che gl era stato affidato, Se, invece, senza tascurare i patrimonio dt trina che il Concilio ci offee senza mancare di eonoserlo eapprofondil, 10 siafionta a partie dalle question’ che hanno nto la iflessiane dei Pad se fillet con foro e a modo loro sue question che sono state all orgie del Toro aiscoro, sei Concilio viene di novo cato come un iasieme di intuizioni tesla ed idee creative di ei possime fr tesoro ogg se a nasa volta to 384 Antonio Mastontono vio quello stato dinvenzione in eu est sono sal poste che 8 alla Fonte di ‘mi scienza allra i Vaticano It pud,cinguant’ anni dopo.» prlare alle nostre comunita e segnare il loro eamnmino, Secondo Routhier, tre movimenti creatvi qualifcano la revezione de! la scito di unerediti, Proponendo un'analogia con i problema dell ered del to mismo, i! teologo canadese deinea il tema dell'ereditconeiliae in te mosse 8) riprendee il modo originale dei Padi conciliai (che gl studi store ei hanno fatto conoscere) di pore i problemi eon il metodo ¢ le risorse che essi hanno ‘meso in opera per prospettare una rsposta ale sfide del loro tempo ella inte razione tra sopgett, corpus testualee uo lettor (i! Varcano 1! come stile); ) far emergere Poriginaliti del Vaticano I, le sue idee ereative le sue intuizioni basilar sia sul versante metodologico che contenutistico (principio di pasto- rata; 6) ritrovare lo stato d'invenzione che ha eaaterizato quella svolta epo cae e che ha bisogno og, al'nizio dl Ter20 millenno, di una rpresacreativa di una nuova pragmatica ecclesiale (il futuro del Concilo) 1. Lindole pastorale ‘Si soli far risalire la questione circa la qualifca “pastrale”atribuita a Vaticano Il al discorso inaugurale del Coneilio pronunciato da Giovanni XXII, « larecezione di questa prospetiva da parte def pad concliar, al momento del Alibatitosullo schema De fontibus revelatinis del novembre del 1962. Senza nulla toglere allimportanza di questi due momenti, non bisogna Gi 6 Amen, loa EN cara in. Asencn ), Pap Goa Ltn ar 947, 21-24 in prece 2152161 Rare Prbon idl Cons cs I ‘econ lo Laon tenons Mane 1995, 25903 gl 8120 Rs Fran 0 W. Ws (ui) Zng an Dil Deka ice a nile ld sont Vai Kae ihr, Nebr 9, 1617 parle 1912. (C6. Atma Arn alae Cae Mat Eh Cina ANI (are 192), GAs“ A Mina G. Daas Tamn, Pee dco fc 1132 Serials Chain ata (985) 510832 Sus smn ae Eases wleone ‘Sper et Con Fan nla Cs Co 33 012) 35 32 a “pstorltd del Vicon Line 6 rior? 37 deve essere fedclmenterspetats, sia approfonditae presenta in modo che i= ‘ponda alle esigeze del nostro tempo. Ata cosa infat il deposio stesso della fede, vale a dite le veri contenute nella nesta dotin,eatra cosa € la frm ‘on cui quelle vengono enunciate, conservand ad esse ttava lo stesso senso € la stessaportata, Bisognerharibuire nota nportana a quesa forma e, se sah nocessaro,bisognersisistere con pazinza nella sus elaborazione;e ti dove Ficoreere a un modo di resentare le cose che pi coresponda al magiser, iui carattere¢preminenemente pastoral”, Si 8 evidenziato come il Papa, pit che offtre un ordine del giomo per i lavori del Concilio- sono nati i commenti anche autorevai di coloro che rte nevano imprescindibile un programma - consegnd una prospetiva o linea di lavoro, Per quanto riguarda il contenuto delPallocuzione, «se la prima parte ‘era destinata ai presupposti del Concilio: sperimentatafeconditd dell'stiu zione conciliare, centralita del Cristo nel rapporto tr Concilio © Chiesa e, infine, contesto storico del nuovo Concilio, [la] seconda parte concerneva pi, dliretam enuti del lavoro eoneiliaren'. Tra questi contenu, partico- lave attenzione & stata dedicat alla catatterizzazione pastorale del magistero, per riproporre la fede cristiana in modo adeguato al cammino storico della ‘Chiest e,quindi ai tempi in eu essa & chiamata a svolgere la sua missione, ‘scluso che i avor si polrizino sulla semplice riproposta della doting tea Aiionale o sulla proclaizione di nuovi dog, son invecegiudicaticoeret ‘eon ena del Conclio due alt compo sviluppo esstenzale del dogma «atoll e la composizion della esposzione della ede con le istanze auentiche ella mentata contrmporanca La dupliceindicazione converge ozgettivamente rel porte la sitazione culturale del’ epoca come intrioctare iinunciabile © pertinete nella considrazione della fede ei La prospettiva giovannea cols impreparati molt dei padi conciliar. An- nota, 2 tale proposito, Ch. Theobald: «Giovanni XXII aveva parlao sin dal suo discorso di apertura i un “nai Ser nile pasorle”. Mache senso dare a questa espessione? Discuss pe prima voli nel 1962 durante jab sul De fous esul De Beles, la que * Gao RX, Can Marcin BV USH-S5¢ {itech Pato-hotsinsrn (OD) eld ee ‘, Aus, Formato, on fern dl alice, (, Ages -A Mao =, tance Fee rads oi 308 Sn Yion nee nar alt 31 212) 388 Antone Madontuona stioneresta apeta pe tuto il Coniio e divide Passermblea in minoranzae mage ioranza, La prima si schiera a favore del legame il magistero ela traizione recente, come qucla che proviene da Trento e dal Vaticano I, ches fon distinzione ta discplnae doting, comprendendo ques uitima secondo Ia sun Forma ncoscolastic, avvero come un insieme gerarchizzato di vert.) La second posiione- ed él magsiornza- insist, [sulla rasendenza della pola di Dio in rapporte al magistero»"= Ma, nonostante queste difficalti la prospetiva fu ripresa riproposta dda Paolo VI nel Discorso ai apertura del secondo periodo conciliae, il 29 settembre 1963. ‘atu, [Giovanni XXII na] indizando cost ip alto seopo del Con, hai anteposto un altro seopo pid urgenteeora pid salute, lo seopo pastoral, a= Ferman: “Lo seopo priscipale di questo Concilio non ,quind, fa discussione di questo.o quel tema deli dotrna fondamentae della Chie... ma sopra to che questa dfn sa aprofendita presentata in mai che isponda alle tsigense del nostro tempo” [J Hai ravvsato nella coscienza del magistero tecesiastic la perauasione dover essere la dotrina cristina non sotant verti fs invesigae con la ragioneiuminaa dala ede, ma parola generatice di vita tdi azione, © non soltanto doves imitare autor della Chiesa a condannare tli erot che Ia offendono, ma dovers extendere a prclamare gl insegnament positive vital, onde essa feconda, Ne zoo teorco, né solo negative, uli fel magistero cccesastico deve in questo Conilio viepp manifstare lave ‘ivifcante del messaggio di Crist, che disse: "Le parole che io vi ho dtto sono splrito evita” (Gv 6,64)" 2, Una nuova paradosis? Giovanni XXI, nella GME, dotava lo seopo specifico della convoc zione conciliare,identificandoto con un «balzo in avanti» verso wuna penetra zone dottrinale e una formazione delle coscienze». ‘Questo balzo in avanti che, per usute Pespressione di Benedetto XVI, porta in $6 Pintera storia dotrinale della Chiesa», conssteva in un"opera di Fre trapper Che ai Cle mcrae st sd, Kent sete {903 ats oo VIS, roe Ronn 1991-46-99, h Matin del nd poriads Ar ain cect Aes) rie Con acne Col ca. a ptr dl Vtcan I. Lino rors? 389) iscernimento tala sostanza viva del vangeloeil suo rivestimento, tn diseer- nimento che secondo papa Giovanni appartine alla natura prevalentemente pastorale del magistero della Chiesa Cosa intendeva papa Giovanni con questaffermazione? «Contrariamente ‘quant pensavano che la pastoralit fosse un momento susseguente alla formu lazione dottinale, aplicazione dei princpi formulati per coerenza interna dot- tcinale, Giovanni XXULintese la pastoralita come dimensione costtuiva della dotting". I caratere provalentemente pastoral del magistero consisteva per Tui nel compito di distinguere la sostanza viva del vangelo dai rivestimenti storici ogni volta mutevoli, onde rendore accessible i vangelo agli uomini del proprio tempo. La concezione del Concilio come “nuova Pentecoste” non possibile fuori da questo contesto. Nel diattito, utimamente incongruente, sul Concilio come rottura 6 come continuiti, si dimentica che il Conciio ft Ia coscienza della rottura rappresentaa dalla radicale novita di un’epoca che cesigeva una “nuova” taduzione del vangelo, Per Giovanni XXII la continutt della dottina infttifaceva un tut’ uno con i rfacimento del rivestimento sto- rico di ess, Solo se si tiene conto di qu 10, appare importante, in Gio- vanni XXIII Passenza programmatica di uno seopo determinato. ‘eli propane quid un Conelioche rappresent un rpresa non di quasto © ‘el punto della traizioneerstiana, ma del suo complesso, per coger la so- ‘Manzi perenne della dona eristanae wssmetra in una nuova formulazions Cid che elt chiede al pari coneiliae & un ato di paradosis, a dar Vita cio’ 8 tun evento di tadizione, che presuppone una reinterpretzione volta a dstingvere ‘Tcontensto del messageio dl medium espressivo. Fg identifica inotr questo atte di paradoss com tamara stessa dl magstro, natura che ha un arate “prevalentemente pastorate”, Pastore cess d essere quindi indicative di una ica distin dalla comprensione della downa stess, per esprimereinvece Fermencutiea della dotin in quanto dios rvolto al wom nel storia” Con una contrapposizione cara a Roncalli che amava dite che la Chiesa ‘non & un museo ma un giardino da coltvare, la GAME inisteva sul fatto che nei confront della dattrina, Patteggiamento dela Chiesa non pud essere di pura custodia, ma di promozione. «il lessioo teologico tradizionale che taevaorigine dalla Lestere di Palo a Ti- ‘moteo, sltlineava Iesigenca della “custodia™ del "deposto™ Nella mentali- 5G Rc Roni Conti i ein 201,26 se tn Tc pi et ho thereat pat ecoens 208.2010) 390 Annie Mesontano 18 comune questo comportava una concezine satea, Giovanni XML invece intendeva anita Hl "deposito della fede” non in manieraastrata, ma come ‘utrimento vivo della fede. Non a caso arivava&sciogliere nel “mesale™ que- sta rigida dione teologica Mf Messale @ i deposio della sacra doin.) ‘Antico e nuovo Testament, dischiues ala conoscenza delle anime, ad ammmoni- ‘mento quotdiano come in eco della voce sess di Gest: sev piace agglungere arisonanza ea eantic del ilo ¢ dela tera deposito dela fede o auentica otrna in ake termini a Bibbiaascoltata nella vita della Chiesa». 1 motivo della insufficienza delta semplice custodia della dotrina rtorna spesso: non si trata di ribadire questo o quel punto dotrnale, ma aoccorre lun balzo innanai verso una penetrazione dattrinale ¢ una formazione delle coscienz, in corrisponderza pit perfetta della fedelti all autenticadotrinay Proprio Pautenticita della dottrna richiedeva il balzo innanzi. Questo signifi- cava pore la pastoral, intesa come ermencutica sempre nuova della dotrina ricevuta, non come momento di un adattamento successive della dostrina gid formulata, ma come momento costtutivo dela dotirina stessa della Chiesa Infatti occorredistinguere tala sostanza della dotrinae la formulazione che la eiveste, Edel rivestimento che “un magistero a caratere prevalentemente pastorale” deve tener gran conto, La storia attuale con le sue esigenze diventa iI Iuogo in cui deve essere infaticolto un “postulato” essenziale alla doteina della Chiesa: la dottrina deve essere studiata ed esposta, dial esto latino della GME, «ea ratione quam fempora postulant nostra Intesa in questo modo, la pastoralitirimanda necessariamente all’ age € alla natura stessa della Chiesa, In un convegno sulla recezione della Gaudum ‘er spes", i card Scola affermd: «in estremasintes: papa Roncalli, e sulla sua scia Paolo VI ed Padi conciliari, hanno intesosottlineare la natura salvitiea della Chiesa proprio con levidenziame il eompito pastoral. La Chiesa offre testimonianza della vert che & Gesit Cristo peril fato di eoncepirsi essen zialmente propter homines»®, Quindi col termine “pastoral” ci si riferisce alla missionestorico-salvifica (sacramental) della Chiesa. Questa prospetiva ‘suppone una considerazione “pastorale” del chi della Chiesa, all'interno della ‘quale rientra il tema - decisivo, ma cieoserita- della formulazione pastorale della dottina. L*indole pastotale” mostra che «la Chiesa appare come una so a nc at CPi) an asc pore Quan seu, 7 S-ableec G Mave aad pe opal ‘Le “pastoral” det aia Lniteoisrsa? so reat essenzialmente eocentrica definibile solo in base ad una duplice costi= tutiva relazione: a Crist e alla sua missione, da una parte eal mondo verso cui 8 continuamente ed esserzialmente inviata, dll alta». Laconsiderazione “pastorate” della Chiesa, lidentiicazione del suo essere cessenzialmente “eocentriea”, cia’ missionaria, conduce a riconoscere che «non ‘6 annuncio del Vangelo di Dio senza farsi carico del destnatarion™. Questo farsi catico del destinatrio rivela tutta la sua portata nel rinnovamento della teologia della rivelazione e della fede sulla scia della costituzione dogmatiea ‘Dei Verbun, tft, ula tivelazione diventa real soltanto sempre li dove © fede. ...] Di conseguenza appartien, fino a un certo punto, ala riveazione anche il soggettoricevente, senza del quale essa non esiste»*. Oceorrerebbe, a proposito del destinatario della rivelazione, approfondire come la storia chioda sempre decsione,chieda libert, None" storia che possa prescindere dalla de~ cisione del singolo uomo. Ogni censura ftta alla storia, condannata a fllre, proprio perehé € una sorta di attentato oggettivo contro la libert Questa comprensione dell indole pastorale del Conc, infine, permette tun risultato di primo ordine (anche per i rapporto con la moderniti): «Cei- stianesimo e storia non sono pti pensati come due fattori estrinsec e tra loro presupposti»”. In forza della “pastoralita”& possibile precisare il rapport tra cstianesimo e storia nella prospettiva della logica sacramental. ‘A partite dall’indole pastorale del Concilio risulta plausibi tunitaria delle quatro costtuzioni conciliar, che trova nella costituzione pa storale Gaudium er spes la sua espressione emblematica, Secondo tale letura unitaia le eostituzioni Saerosanctum Concilium e Lumen gentium manite- stano Mautocoscienza missionaria della Chiesa ci la risposta al celebre it~ terrogativo Ecclesia quid dicis de te ipsa? Una rsposta rsa possibile dall'in- segnamento au rivelazione e fede ad opera della costiuzione dogmatica Dei Verbum®, Lessenza pastorale della Chiesa implica che diea a sé e al mondo Cr Seoun Do afd Sil too damental, Qin, Brin 1996 87118 ‘uo insepranent cone, gi edsdata da Mari-oseph Le Guillow nei sehen propost per ‘Sine lege wpe a isp dine ton ML Gut a de 302 Antonio Mastantuono chi essa siae per farlo non pud che partie dall'autocomunieazione della Te nit (ivelazione), 3. Ch, Theobald: dalle “inisione pastorate” di Giovanni XXII al principio i pastoralita La ripresa del principio di “pastoraita” del Vaticano II 8 Poggetto della riflessione del teologo Ch, Theobald per il quale costiuisce il principio a chitetonico con cui interpretare il Vaticano IIe recepirlo ogg Il gesto erme nneutic di Theobald intende riportare il focus del Concilio alla sua intuizione profeticaoriginaria,espressa nella Famosa espressione del discorso inaugurale {el Conciio fatto da papa Giovanni: «tuto misurando secondo le forme e pro- pporzioni di un magistero a earttere soprattuto [prevalentemente] pastorale». Liintuizione profetica di Giovanni XXII diventa il “prineipio di pastoral che origina anche lo stile stesso del Concilio, “Stile” e “principio” risultano {uindi confluent ecoerenti ta loro come forma linguistca escela Weoretca E necessario precisare «che il possaggo dal inuzione “oncalian al “principio di pastoral rap presents uninerpetazioneteologiea eoerente del Concili, che ped in qualche ‘modo ne maggiora Ia portata, peché legge sul duplic asseo vetore "Fedelt alla Parola di Dio eascoto degli uomini" Varchitrave porante del Vaticano I Operazione eeramente lepitima, ma successiva al corpus integral del Cncii, pth ata nellaprospettvateologic-fondamentale Palit pol, quello spec Ficamenteecclesiologio, che ha avuto nel Conclo stesso, e ella sua rpeesa di «vest cinquant ana, una fort accentuazione eit huogo maggiore del confito interpretative, Sotto questo profil, strata pl che dun emencatica def Con ‘il, del Concilicome ermoneutca de! presonte (e del futuro) della missone evangelizzatiee della Chiesay™, ic Gn roti ir

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