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552 Le spinte contrastanti ¢ Petrarea, Tasso @ il poeta di un crisi ¢ di transizione. Il Rinascimento era sl un'epoca di pienezza della civiltd: con la Con- troriforma, nel un'eta di inquietudini e insieurezze :mpo si riflette nelle spinte contra- tassiana e parti- 0, si ha il Melima d stanti el colarmente nel suo capolavoro, la Gerusalemime Liberata. Tasso aspira ad essere il perfetto poeta ideali religiosi della cristiano, il Controriforma Iebratore del potere assoluto ¢ della corte, e in- I perfetto poeta epico, ossequinso verso i no il codice aristotelici che costituin letterario indiscusso del suo tempo. Nel concre- to della sua opera si manifestano invece tenden- ze ben diverse: una religiosita soflerta, intima e va e della , della precar delle belle potere regale ¢ della corte, un'insoffere quanto essi recano di artificioso, per il peso dell’autorita, per gli intrighi ed i conflitti, tuti aspetti che lo indueono a rif si nel Sogno idillico di un mondo pastorale semplice e auten- ico; parimenti, il poema che doveva rispettare rigorosamente i canoni classici_aristotelic percorso da forti spinte centrifugh . disgregalti~ cidi ogni classica unita, Sono frenetico e quasi sempre perturbato da vari fantasmi ¢ pieno di malinconia infinita (Letter a Maurizio Catan) ET Zionale del mondo, le ombre ¢ le tenebre nottur- ne insistentemente presenti nel poema sembrano alludere a una crisi della ragione tradizionale, che insidiata da nuove perplessi cia SurrealtA ignote inquietanti. Tutti questi aspetti sono ¢ +he rende ancora modema e viva la poc- bilita nostra, di ehi di contraddizioni e di Jella modernita e del trapasso verso cid che verra dopo, di cui non rin seiamo a percepire i lineamenti tarioni dai classici, al’ abbondanza di figure re toriche, a termini preziosi, a una sin plessa. Ma il «bifrontismo» si riscontra anche a questo livello, per cui spesso si not delV’indefinitezza e dell no i versi tassiani suggest Una sensif:“iita inquieta etorment E quello el ‘ato chiamato il «bifrontismo spiriuale» di sso. La Gerusalemme liberata om 2 il poems \|l’armonia, ma della divisione ede Sarebbe tutta i penere c Idizioni e ambivalenze siano rtistica del eapolavor: un limite alla ide dleontrario esse, rivelando una sensibilita sott ¢lurmentata, avricchiscono di prospettive lope "tele conferiscono una straordinaria profonditd. latenebra e lignoto ta sensibilita, Tasso Coeremtemente con qu {a Particolarmente Vombra ele ce pari della pittura del suo tempo. ni Plena della pittura del Rinaseimento tl “simbolicamente la fidueia nel dominio 553 eee onto on GEIS CHS LD La vita oo 8 ad uibino Venera Gistudia Paden laenee Faceademia Ferrara Weedecone \ Gli anni sereni que a Sorrento I'LL marzo 1544. Il padre, Bernardo, di no poeta, autore diun poema cavallerese di unit lui alla corte ‘Torquato Tasso famiglia bergamasea, era gentiluomo di corte PAmadigi (1560), che contemperava la materia romana. imposte dalla cultura dell’epoca. II giovane Tasso nel 1557 si trasfert e« dei della Rovere ad Urbino, dove venne a contatto con quell’ambiente cortigiano la sua esperienza successiva lell'ambiente della eitta, impo ® un pocma epico sulla che era destinato a oceupare un posto determinante Nel 1559 segu’ il padre a Venezia e h, per suggestione gnata nel conflitto contro i Turchi, a soli quindici anni ini: prima crociala, il Gierusalemme, lasciandolo perd interrotto, Nel 1560 passd. a Padova per frequentare quella prestigiosa i, dove studid dapprima il diritto, per dedicarsi poi a discipline a lui pitt eo la filosofia e la letieratura. A Padova, centro principale dellaristotelismo in Italia, Tasso gettd le basi della sua cultura filosofiea. Sull'esempio del padre nel 1562, a diciotto anni, scrisse un poema epico to cavalleresco, il Rinaldo, ¢ comincid a comporre rime da- ia della duchessa Eleonora Este, € per ‘Tasso aveva gi esperienza di inserito in quel mondo di elegan- liro ambiente destinato a segnare uecento divenne il more per Luere Laura Pepera rie cont fa, Ferrara, ¢ si € la corte | ina e di raffinata cultura. Oltre ia, ehe nel secondo Ja sua formazione fa quello dell'accade intellettuale: a Padova Ha de; mia degli Infiammati, poi Nel 1565 fu assunto al servi festa per le nox trasferi a Ferrara, yparve «una meravigliosa e non c apparenze>, € lo del duca Alfonso seena dipinta e luminosa, piena di mille forme din Tasso e il suo tempo Ini cna : Capa 3 oct aso fecondi dal punt die i ovane Malia, per una lunge weer. Quella di fees 0% gli anni pit seneni pit geval et a cea hang ng ha econ ili poctichee per Fela niin’ efy in al Quatrcento. Il poeta si inser) P er legac mena, Fe etnini in at ambient cultural estrin- Peri anch : a Atal del ngo. Net 1572 rec al ai ato, incombenze precise: ehbe cosh errarese sn dai tempi di Boao della letteratura earaberescd per ‘orare al poema epico sulla croci iata, che enell'estate di quell’anno poté 0, nel 1573, per gi oa festosi tragedia con il Caleahe ren f22™ Desa, Amina ence cates + lasciato perd interroto, i si interamente a poi di Ariosto, era sata peal questo probabilmente Taxes fy gid aveva ripreso nel 1565, leggere il sempre pit inert, perché gli stesso, formatosi nel medesimo clima cultural, condvieva quel sergplfe eet impegnato a interve- sire sul suo poema con tagli e modifiche per renderlo conforme alle regole. Agli serupoli letterari concement il poema si collegavano stretamente quelli religiosi. Fu assalito da dubbi maniacal sulla propria ortodossia nella fede cattlica, e nel 1577 si opose spontaneamente all Inquisizione di Ferrara per fugare i propri dubbis be fea ee os pera ed || ee fees 5 et Moree saicockoscau ie eta della Controrforma ‘pinisintoni naturalmente fu assolto, ma questo non valse a placare i suoi rovelli. A questi sintomj ‘squlio mo, ritenendosi spiato da yy lere nel convento di San inquietanti si univano manie serv, gli seaglid contro un coltello. Il ¢ i Francesco, ma egli ne fugg). Giunto erie alla sorella sotto, mentite spoglie, annunciandole la propria morte per mettere alla prova il suo amore: anche questo ® un comportamento indicative di turbe psichiche, che rivela una profon. da insicurezza ed un bisogno di essere amato. Dinan al dolore della sorell, il poeta sveld la propria identita e poté trascorrere con lei alcuni giorni sereni. Tord poi breve- mente a Ferrara, ma presto riprese le sue peregrinazioni per Malia: nel 1578 fu a Mantova, poi a Urbino, poi ancora a Torino presso Emanuele Filiberto di Savoia, sempre nella speranza di una sistemazione, La reclusione a Sant’/Anna e I'ultimo periodo ‘Tord a Ferrara nel 1579, proprio mentre si celebravano le terze nozze del duea Alfonso eon Margherita Gonzaga, Non trovando aceoglienza calorosa che diede in escandescenze, tanto che il e come p nell’ ospedale di Sant’Anna, dove rimas 1586. Dopo un pe- it relativa liberta, che gli consentiva di rivere. Poté cosi riprendere Mattivita letteraria, ¢ a wlte lettere © b Dialoghi. Tattavia dovette subire gravi sofferenze fisiche e psichiche: era turbato da incubi continui e da allucinazioni, era convinto che un folletto gli mettesse in disordine le carte e che un mago lo perseguitasse con maligni incantesimi, II suo stato @'animo oscillava tra la mania di persecuzione, che gli faceva credere di essere vittima di una intollerabile in- ia, ¢ le tendenze autopunitive, che loin riodo di totale segregazione gli fu concessa ricevere visite, di studiare e ¢ aggraomento dei Sant’Anna serisse numerose ri ‘disturb psc Capitol 3 Torquato Tasso confronti dell autorita pri lettere,sirivolse ininterottamenie ues Petiodo atraverso una copiosa serie di pria persona e per chiedere soecorg! nn iPe Plat, intellettuali per difendere lit pro~ Siz cercato di individuare il mae tomo di eos) grande fama, che mi, motivo pid plausibile pup pecroacers. che Hla S08 mods Fecen ante a Chiesa, voleva evitare che si Droeliese sulla ua corte un qualunque senpeta deco contents ca poten att di oppretsione contrformatee a serupoli maniacali del Tien, Rena dk Franeig Ecle® Pe accuse del geese ante at he del see al Decate ane €7 incline af protestant cece ae gia stata allonta- che induceva il duca a tenere prigioniero un wre, i8H0ri si proclamavano disposti ad ospitare. I rte He Alfonso, in urto con la Curia pontificia, che nata dal Dueato. Negli anni in cui il poeta era rinchiuso a San ta senza il suo assenso, in un' profondamente. Non solo ma, nonostante seatend una violenta polem il Furioso. Il poeta ne fu am: Anna la Gerusalemme fu pubblica- « incompleta e scorretta, ¢ questo lo turbd il grande successo di pubblico, tra i suo sostenitori e quell he ritenevano Superiore iato © serisse un‘Ay ologia della «Gerusalemme liberata-, dedicandosi nel contempo ad una rev one ralicale dell’opera, al fine di rensderla pid conforme ai precetreorci c moralistic, La peygoue ether ce ak 1580, quando il duea Vincenzo Gonzaga di Mantovanicnn che poeta fosse aida alla sua custodia. Ma Virequieteta che oma yi era propria ror coneead a ‘Tasso di restare a lungo a Mantova, Nei suol ulti iorni a Roma e poggio degli ambienti ecclesiastic a Napoli, ricercando soprattutto Pap periodo che lo « mpose molta poesia ent che riflette il bisogno neentrd anche sul rifa~ rusalemme conquista~ che ripubblicd nel 1593 col titolo di Ge fa. Nel 1594 il papa Clemente VIII gli propose l'incoronazione poctica a Rema: na Tasso, swmalatosi gravemente ¢ ritiratosi nel convento di Sant’Onofrio sul G vi mor! nell"aprile del 1595, ‘lo, ‘Una figura esemplare di poeta cortigiano ‘Tasso incarna esemplarmente la figura del poeta eortigiano del Cinquecento, La sua vil si svolge interamente nell’ambito della corte, e ad essa # legata materiale te ¢ intellettualmente: da un lato dal favore dei principi il poeta dipende totalmente tenza materiale (le sue lettre ai signori sono colme di continue tichieste ro, di privilegi, di oggetti che gli possano consentire vita agiata e Iussuuosa), altro lato egi itene che slo nella carte poss see consucrate i tuca aot gran de poeta ¢ che solo in essa si tov il pubblico eapace di intendere ed apprezzare la sta Poesia. Ariosto era stato anch'egli poeta cortigiano, ma conservava un bisogno di autor Homi dalla corte ed era convito che la sua autentica realizzazione umana dovesse avvenire al di fuori di essa, nella sfera del privato, della vita familiare (> Leta del Rina~ seimento, cap. 5, 11, p. 235); per Tasso invece non vi & altro luogo in cui il poeta ai Possa realizzare se non la corte. i Tatavia Tasso poeta lacerato da profonde contraddizioni saietealacon rotende verso di essa come verso un polo luminoso d'attrazione, dato lato prova una {nism tual ey Gs ai cxprane oi sol aitegglameati di vata icles Gate Patologia), nelle sae fue continue, nel suo imequieto vagabondave da un Geers alPaltr, senza mai trovare un luogo in cui risiedere stabilmente, Sono contraddizioni ‘emblematiche di un'etd di grandi tensioni e di geo cont cu coi sa re in crisi il ruolo intellettuale elaborato dalla cultura cottigiana del Rinascimento, senza che peraltro si intravedano ancora allernative. velebra la corte e si eth della Controsforma L’epistolario 6 Werte modu vate La sofferenza urna IGiersolemme ‘el Rnats unite axon Temi etoni he anticpano ‘eapolacro Le lottere pervenuteci (ca. 1700, in parte it pu i tal 1587 | 1588) riflettono da vieine | torreene Ta tana esprit del sed terari ¢ controllata mediante la sottile rotor 2 Frees lettre componprno 2 va del discorso che queste lettere i. Cinquecento. tance it risers o rit pata ache ‘ana realth caltarale, estesi- corte: che non 2 solo un luogo fisicn, ell’clerione intellettuale. In queste ‘ca, moral, il luogo della dignita, della magnificent jen aaate Tetons si jad corlfere lo forza yolteaflannoso di tattegiare La prop gine se ru del filosofo e dell’umanista. inoni contemporanci dell’uomo di lettere, selena velo culturale si fa strada Tumana sofferenza del poeta: ape : \e si manifesta in una s pplica inci. signors grand: prelati affiorano poi sentimenti doloro frp ea dana re lose, che appare indubbiamente sincero, anche se @ privo di vera originalita come tsperienza spirituale ¢ risponde pit individuale ¢ privato di ‘di conforto, di liberazione dai tormenti ¢ dalle sofferenze interiori. Inquietan- tte dall’ospedale di Sant’Anna, che testimoniano i malesseri hamenti di una coscienza malata, devastata da incubi, alluci- maniacal. Aceanto ad esse, ¢ in contrasto con esse, si collocano rifletiono la vi coscienza critica del le tutto immerso nel she porterd dalla Liberata alla C poi le lettere ¢ processo di revisione del poet quistata. Il Rinaldo ervotto all’ottava 116 il progetto di un poema ey srusalemme, impresa che evidentemente sentivs Lasciato is cerociata, il ora superiore alle proprie forze, il Tasso diciottenne riprese la materia pid collaurinta del romanzo caval- leresco, sull’esempio del padre, autore dell’Amadigi, ¢ nel 1562 pubblied il Rinaldo, cche narra in dodici canti la giovinezza del famoso paladino detla legzenda carolingia ¢ le sue imprese d'armi e d'amori. La materia eavalleresea era ancora molto amata dal pubblico cortigiano. Tasso stesso dichiara nella prefazione al pocma d parte gli «antichiv (Omero, Virgilio), in parte i «moderi+ (cioe Ariosto). Tattavia rifiuta la molteplicita di personage di azioni che caratterizzava il Furioso e si concen- ts un unico protagonists in obodionza a quelle esigenze unit che crane proposte dal contemporanco aristotelismo e che erano gia state seyuite dal padve nel aap poems Mance anche cel Rinalids Ui gaastiease etegeeas Coe stesco, ¢ tutto appare serio ed elevato. Si trata di un’operatipicamente giovanile, dai forti risvolti autobiografici. Nell’eroc il giovane Tasso rispecchia se stesso, il proprio sogno di gloria e d'amore, che ai inscrive tullo nella cornice mondana della corte. Eun’opera acerha, ancora priva di origina. lta, ma in essa compaiono gia aleuni temi ¢ toni fondamental; che vardticrerene poeta maturo. Come ha messo in rilevo un attento lettore quale Getto il mote delle ami da origine al un gusto grandiosamente spettacolare, che per trascolora nella contemplazione dolente della morte, come avverrA poi nella Gerusalemme. Cost viet ri trova gid una rappresentasione arentee inseme languid della pesdone set rosa, unitamente alla contemplazione di sere1 ‘dillict ; ‘ose nottura secondo un puso che acum ene eo i scenar tempe= gusto che assume le sue forme compiute nel eapolavero. ler imitare in proprio del poema ario- Capitol 3 Torquato Tasso Le Rime Leservzio della poesia liriea ha iapoiintero arco della ae Per Tasso in una stagione assai precoo resi una Taccota di Rime deel ecudene gat BPH chefs pubblicao Rime ¢ prove el 1581 Negi eal compare sane eu ite generale, che sconce in udiine dla Prime ps yp ine un rordino tova nel 1591, comprendent le nie fait Parte delle Rime, publicata a Man nel 1593, contenente la pod ee ata inn Seconda parte, uscta a Bres Tina alc rime religies oN etme dune una Tera pare de a ina Quarta part di rime per musica non fu realizzato. rineanorse Le rime AmOrOse sono uns rcapiaarone tempo stesso aprono la stad a Marin all irs saquisita Letteratura, in cui il poeta vin vie i petrarehesco, sectoe levigaio, ma sa di exo shannon e ‘metaforien che di orizine a lambiceate ingegusit Uaracarterstica saliente®intem- a ‘sa semsualit, che si traduce in immagini pttriche rece di color ein un voluttuoso alba dono musicale. I temi sono convenzinali, in fondo pari pretest peril dispiegarsi del virtmo- imo delle immagini © della musica. Le pit suggestive ono le lrce che evocar imenti delicaticimpalpabil, atmosfere indefinite (1, p. 560), stati animo perplessi zevoli, oppure paesaggi fantasticamente trasfigurati, nottumi Iunari, albe luminose, una natura fresea e rieca di profumi. Le immagini femminili che il poeta evoca tendono a confon- i con il profilo della natura, el natu asa volta assume una isionomia fx ia liriea encomiastiea mutano i modell: il poeta si if all lirica clasica del greco idaro, celebratore dei vincitoriolimpici, e del latino Orazio, ed il tono si fa pitt eleva ala traizione che fa capo a Petrare barucea. Sono innanzitutio un exer «quadri solenni, decorati di nomi il ne, [regiati di motivi di una pomposa mitlogi». Taso, come 2 proprio della sua eta, segna- 1 dal asus e dalla Contiom set tenet ascine del potere rege © -0-¢ ama rappresentaro nelle sue forme pid scenografiche. Tuttavia in questa pines onpaiono accent pi sof motivo autobiografico del dolore enso della fugacita de tempo, il pensiero della mort. I poten- ti, come nella famosa Canzone al Metauro 2, p. 561), sono vsti come coloro che possono olfrire rifugio, cree mss a prt rant ait all a La Tiriea saera ha accenti meno prof nento oscilla tra un'ornamentazione lussuosa, che rispecchia il gusto dell “a, ¢ la riflessione sulla precarieti e vanith delle ‘ - della colpa e del peces sulla propria inquietudine © la propria stanchezza, la ricerca di consol la preghiera e nel rio esteriore, motivi 10 ad un'ispirazione 559

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