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Focus Storia 184 - Febbraio 2022
Focus Storia 184 - Febbraio 2022
n°184
febbraio
Churchill
MENSILE - AUT 10,00 € - BE 9,60 € - D 12,00 € - PTE CONT. 8,70 € - E 8,70 € - USA 13,80 $ - CH 10,90 Chf - CH CT 10,70 Chf
la bestia nera
di Hitler
LA ROCAMBOLESCA
CARRIERA DEL POLITICO
INGLESE CHE SALVÒ
L’EUROPA
29 49
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Eventuali allegati cartacei non sono inclusi nell’abbonamento. Lo sconto è computato sul prezzo di copertina al lordo di offerte promozionali edicola. La presente offerta, in conformità con l’art.45 e ss. del codice del consumo,
è formulata da Mondadori Scienza S.p.A.. Puoi recedere entro 14 giorni dalla ricezione del primo numero. Per maggiori informazioni visita www.abbonamenti.it/cgascienza
184
Febbraio 2022 focusstoria.it
In copertina: Winston Churchill
(1874-1965) nel famoso ritratto
di Yousouf Karsh The Roaring
Lion, del 30 dicembre 1941.
Churchill il 7 agosto 1942 a El Alamein,
RUBRICHE
44 Repubblica. Fino a
oggi.
Solo contro Hitler
4 LA PAGINA DEI LETTORI
Churchill usò tutti gli strumenti a sua disposizione per convincere gli
inglesi a lottare. Perché “senza vittoria non c’è sopravvivenza”, diceva. 78 L’altra
ESPLORAZIONI
scoperta
6 NOVITÀ & SCOPERTE 50 dell’America
Il vichingo che, mille
9 C’ERAVAMO TANTO Ma quanti scivoloni! anni fa, arrivò in
Esternazioni razziste, i Dardanelli, scelte strategiche infelici... America.
AMATI
Anche i politici di razza sbagliano.
10 UNA GIORNATA DA...
52 86 Con
POLITICA ITALIANA
le mani in pasta
12 CHI L’HA INVENTATO? Come Tangentopoli
Nella sua rete seppellì la Prima
14 MICROSTORIA Churchill fece sempre molto affidamento sui servizi segreti. Repubblica.
Ancora prima della grande sfida al nazismo.
62 DOMANDE & RISPOSTE
64 CURIOSO PER CASO 56 92 Domenica
I GRANDI TEMI
di sangue
I talenti di Mr Churchill
COPERTINA: ALAMYW
3
LA PAGINA DEI LETTORI
Inviateci opinioni, idee, proposte, critiche. Pubblicheremo le più interessanti oltre a una selezione dei commenti alla nostra pagina Facebook
(www.facebook.com/FocusStoria). Scrivete a Focus Storia, via Mondadori 1, 20054 Segrate o all’e-mail redazione@focusstoria.it
M. PATERNOSTRO
Vaccinazioni di massa
A proposito dell’articolo “Pionieri
no vax”, pubblicato su Focus Storia
n° 183, vorrei segnalare un aspetto
importante della questione, che può
interessare anche gli altri lettori.
I segreti di Pearl Harbor prendere tutto alla lettera e non hanno Il motivo per cui oggi non vacciniamo i
Ho letto su Focus Storia n° 182 una veduta irragionevole della scienza. nostri figli contro il vaiolo è che i nostri
l’interessante articolo “Intrigo sul Non cercano di imporre il loro punto di nonni e i nostri genitori sono stati vaccinati
Pacifico”. Volevo ricordare che l’ordine vista con la violenza, ma conversano con in massa contro questa terribile malattia.
di attacco su Pearl Harbor venne dato le persone, ragionando e fornendo prove Si tratta di un morbo, che oltre a provocare
dal comandante Fuchida dicendo “To, convincenti come facevano i primi cristiani. gravi infezioni polmonari, lascia cicatrici
To, To” (abbreviazione di Totsugesikeyo: Marco Comencini così profonde da deturpare il viso, fino
che significa attacco); il successivo a sfigurarlo. La vaccinazione per i nuovi
messaggio “Tora, Tora, Tora” era il segnale Una nuova storia per nati è stata sospesa a partire dal 1981, ma
in codice che indicava che era riuscita Vulcanello, nelle Eolie a causa delle minacce di bioterrorismo,
la sorpresa: la contraerea non era in Segnalo ai lettori di Focus Storia un in Italia sono custodite ancora 5 milioni
allarme e non c’erano aerei in volo per nuovo lavoro scientifico che riscrive di dosi di vaccino antivaioloso, che
intercettarli, quindi i loro caccia di scorta la storia di Vulcanello (Eolie), sulla base attraverso le diluizioni possono arrivare a
anziché proteggere i bombardieri e di un riesame delle fonti storiche e di 25 milioni di dosi, sufficienti a proteggere
gli aerosiluranti potevano a loro volta recenti datazioni archeomagnetiche (2006 la popolazione. Tuttavia non verranno
attaccare bersagli a terra. e 2021). La vicenda è molto singolare impiegate in assenza di un pericolo
Enzo Terzuoli, Monteriggioni (Siena) in quanto si riteneva che quello che un imminente.
tempo fu un isolotto (oggi collegato alla Maria De Novo, Grosseto
Le controversie dei
fondamentalismi
Sono d’accordo con quanto scrivete
nell’editoriale di Focus Storia n° 182,
riguardo agli articoli sul fondamentalismo
religioso: “il rischio di sbagliare e/o
offendere qualcuno è in agguato”.
Quando si inserisce un gruppo religioso,
come quello dei Testimoni di Geova, in
un contesto di fondamentalismo, che
purtroppo dà spazio a interpretazioni
altrettanto estremiste, come avvenuto
in Russia, succede poi che le autorità
governative, con la scusa di una legge
emanata per impedire l’estremismo,
diventi essa stessa la causa di violente
MONDADORI PORTFOLIO
4
S
SPECIALE
Campidoglio un ABBONATI A
istante dopo avergli
sparato, la Gibson
FOCUS STORIA
venne riconosciuta DIGITALE
affetta da paranoia
cronica con
allucinazioni. Però le
voci che all’origine
dell’attentato vi
fosse un complotto Vai su www.abbonamenti.it/
antifascista ripresero Storiadigitale e scopri tutte le
nel giugno del 1926 offerte: puoi abbonarti alla
quando, dopo mesi versione digitale a partire da 7,99
di mutismo assoluto, euro per tre numeri e leggere la
Il medico la Gibson confessò rivista direttamente sul tuo tablet
che inventò i
improvvisamente o smartphone.
manicomi (a
sinistra) libera al giudice istruttore
i malati dalle di aver premeditato
catene. l’uccisione di
Mussolini e di aver
agito con altri che Scarica gratis l’applicazione da
A proposito di follia le avevano fornito rivoltella e proiettili. AppStore o Google Play e porta
Vorrei precisare che l’attentatrice La Gibson fece i nomi dell’onorevole Focus Storia sempre con te! Potrai
di Mussolini, l’irlandese Violet Giovanni Antonio Colonna di Cesarò (1878- sfogliare le copie incluse nel tuo
Albina Gibson (1876-1956), di cui si parla 1940) – ministro delle Poste e Telegrafi abbonamento effettuando il login
nell’articolo “Messi da parte”, pubblicato dal 1922 al 1924, segretario del Partito con le tue credenziali oppure
su Focus Storia n° 180, era una squilibrata democratico sociale italiano, promotore acquistare un abbonamento o
mentale ben prima che il fascismo la con il democratico e segretario dell’Unione le copie singole direttamente
dichiarasse tale. I segni della follia la nazionale Giovanni Amendola (1892- dall’app, dove trovi anche gli
Gibson li aveva rivelati fin dal 1909, in 1926) della Secessione aventiniana – e speciali di Focus Storia: Collection,
seguito alla morte del fidanzato. Prima dell’anarchico parigino Giovanni Cristoforo Wars, D&R e Viaggi nel Tempo.
aveva aderito al socialismo, poi si era fatta Perrot. Infine la Gibson ritrattò tutto: il
cattolica e aveva cominciato a viaggiare Tribunale speciale per la difesa dello Stato,
da sola in Francia e in Italia spendendo il 6 maggio 1927, la riconobbe totalmente
la sua eredità in beneficenza spicciola. inferma di mente e quindi non punibile e ricostruita da Richard Oliver Collin nel
Nel febbraio 1925, ospite di un convento la rimandò a Londra. saggio La donna che sparò a Mussolini
di Roma, si era esplosa una rivoltellata al Da allora, e per quasi trent’anni, Violet (Rusconi, 1988) e nel 2020 il regista Barrie
petto dinanzi a un altarino improvvisato. Gibson visse chiusa nell’ospedale Dowdall ha presentato il film docu-fiction
Dopo aver rinunciato all’intenzione di psichiatrico di St. Andrew a Londra. Violet Gibson. The Irish woman who shot
sparare a papa Pio XI, si era risolta a Riposa, con i suoi segreti, nel cimitero Mussolini.
farlo contro Benito Mussolini. Arrestata di Northampton. La sua storia è stata Fabio Lambertucci, Santa Marinella (Roma)
5
S
NOVITÀESCOPERTE
A cura di Anita Rubini
Particolare della
tomba del tesoriere di ETÀ DEL BRONZO
ANTICO EGITTO
L’ultima dimora
dello scriba reale
E ra il tesoriere di Ramses II (1279-
1213 a.C.), un incarico di tutto rilievo
al culmine della potenza dell’antico
Egitto, verso la fine del II millennio a.C.
MONDADORI PORTFOLIO/DE AGOSTINI PICTURE LIBRARY
U
processioni. Nella sala successiva le pareti no strato di resti microscopici di Il calore sviluppatosi (2.000 °C) bruciò il
sono intonacate e dipinte con scene un impatto meteoritico (granuli legno e fuse armi, vasellame e mattoni di
sacrificali, che culminano con il dipinto di quarzo, sferule di ferro fuso e fango. Pochi secondi dopo l’onda d’urto,
parietale che raffigura la macellazione altre simili a diamanti) sarebbe la prova a 1.200 km/h, abbatté gli edifici e spazzò
di un vitello. La tomba, come quella dei che la distruzione di Sodoma e Gomorra è via gli 8.000 abitanti e i loro animali. Un
suoi pari, ha una struttura con un edificio una storia vera. Il sito di Tall-el-Hammam, minuto più tardi arrivò a Gerico, a una
che conteneva l’atrio-ingresso e aveva presso Gerico (Israele), conserva i resti ventina di km, e ne distrusse le mura.
diversi cortili interni, per terminare di una cittadina che 3.600 anni fa fu Furono forse sollevati i sali dei sedimenti
con un santuario degli dèi coronato distrutta da un bolide che attraversò intorno al mar Morto e ciò impedì a lungo
da un pyramidion, ovvero una cuspide l’atmosfera a 60.000 km/h ed esplose a l’agricoltura.
piramidale ricavata da un unico 4.000 m d’altezza con una potenza mille Evento biblico. Gli esperti ipotizzano
blocco di pietra. Aldo Bacci volte maggiore dell’atomica di Hiroshima. che la cittadina ritrovata potrebbe essere
I cinesi nel
“visti” dal gio West
rn
Guido Olimpio alista
su:
Montana, ’800:
cinesi al lavoro
per la ferrovia
transcontinentale.
ACCADDE OGGI...
27 GENNAIO 1945
Le truppe dell’Armata rossa aprono i cancelli del campo di concentramento di
Auschwitz, in Polonia, scoprendone gli orrori. Dal 2000 l’Onu ha scelto proprio il 27
proprio Sodoma e che nessuna guerra, gennaio per ricordare la Shoah (lo sterminio sistematico di milioni di ebrei, oltre che
terremoto o eruzione avrebbe potuto di rom, comunisti, omosessuali e Testimoni di Geova, da parte dei nazisti).
rasarla al suolo in quel modo. Il programma
Online Impact Calculator ha stabilito le 30 GENNAIO 1948
dimensioni dell’asteroide, simile a quello Muore a Nuova Delhi, ucciso da un fanatico indù, il “Mahatma” (“Grande anima”)
che distrusse 80 milioni di alberi in Siberia Gandhi. Attraverso la satyagraha, l’azione non violenta, il 15 agosto 1947 aveva
nel 1908. La testimonianza orale dell’evento liberato l’India dal secolare dominio inglese.
dovette circolare a lungo prima di essere
registrata nella Bibbia, dove Sodoma 10 FEBBRAIO 1947
(insieme a Gomorra) è distrutta da esplosioni Dopo la sconfitta dell’Italia nella Seconda guerra mondiale, l’Istria, il Quarnaro, Zara
provenienti dal cielo. • e parte del Friuli Venezia Giulia sono ceduti alla Jugoslavia (il Patto di Londra del
Giuliana Lomazzi 1915 li aveva promessi all’Italia). Il 10 febbraio è stato scelto dal Parlamento italiano
come “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriano-
dalmati, costretti ad abbandonare le loro case dopo questa cessione territoriale.
PALEOLITICO
C
hi fece estinguere i mammut? Non gli uomini preistorici, dice Troppo umido. L’analisi del Dna degli antichi pachidermi e di 1.500
un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature. È noto come piante nell’Artide suggerisce che i ghiacci che si sciolsero 12.000 anni
i nostri antenati del Paleolitico cacciassero i mammut per fa formarono laghi, fiumi e paludi. L’ambiente diventò troppo umido
nutrirsi della loro carne, per riscaldarsi con le pellicce e per utilizzarne per la prateria, l’habitat che sfamava i mammut, incapaci di adattarsi
le ossa come utensili e armi. al rapido mutamento. Gli ultimi branchi si estinsero circa 4.000 anni
Una ricerca coordinata dall’Università di Cambridge Eske Willerslev e fa. Recentemente, ha destato scalpore il genetista americano George
Yucheng Wang ha però dimostrato che non furono gli esseri umani a Church, che vorrebbe riportare in vita il mammut lanoso. •
causare l’estinzione dei mammut lanosi. Marco Narducelli
VICINO ORIENTE
DAPHNA GAZITISRAEL ANTIQUITIES AUTHORITY
8
S
C’ERAVAMO TANTO AMATI
ZOE DI BISANZIO
QUANDO CAMBIAVA IL
MARITO CAMBIAVA IL MOSAICO
Perseverante
Il Mosaico di Zoe nella
galleria sud di Santa Sofia a
Istanbul: mostra, ai lati del
Cristo, l’imperatrice e il terzo
marito, Costantino IX.
PRINT COLLECTOR/GETTY IMAGES
O
ggi sarebbe una fanatica di Zoe fu obbligata dal padre a sposare nel ...senza tre. Ma anche con Michele i
Photoshop. All’epoca, invece, 1028 Romano Argiro (968-1034), un alto rapporti andarono deteriorandosi, e dopo
l’imperatrice Zoe (978-1050), figlia di funzionario che salì al trono come Romano una serie di intrighi Zoe si ritrovò persino
Costantino VIII di Bisanzio (960-1028), per III e commissionò il mosaico di cui parliamo, allontanata dal palazzo imperiale.
rimediare alle sue sventure matrimoniali raffigurante lui e Zoe al fianco del Cristo Tuttavia, nel 1041 Michele morì e l’anno
dovette scomodare artisti e operai per assiso. seguente l’imperatrice riprese le redini
un triplo intervento correttivo su uno dei Non c’è due... I rapporti tra i coniugi dell’impero optando anche per un terzo
mosaici più noti al mondo, sulle pareti di degenerarono però rapidamente, fino a matrimonio, celebrato nel 1042, con un
Hagia Sophia (ovvero Santa Sofia), edificio che l’imperatrice fece assassinare Romano senatore di nome Costantino IX Monomaco
simbolo della capitale turca Istanbul, prima dal proprio giovane amante, Michele il (1000 ca.-1055). Manco a dirlo, Zoe fece
basilica cristiana, poi moschea, museo e oggi Paflagonio (1010- 1041). Questi divenne rimettere mano al mosaico e il volto di
di nuovo luogo di culto islamico. suo secondo marito, con il nome Costantino (ancora oggi visibile) fece la
Marito imposto. Già promessa a Ottone III di Michele IV, e il suo volto sostituì sua comparsa nella tormentata e ritoccata
di Sassonia (980-1002), poiché questi morì quello del defunto nelle tessere opera.
prima del matrimonio di febbre malarica, del mosaico. Matteo Liberti
9
S
UNA GIORNATA DA...
A cura di Maria Leonarda Leone. Illustrazione di Claudio Prati
CHIRURGO ARABO
CORDOVA (AL-ANDALUS) 1008
M
i mancano le case bianche sparse toglilo, estrai l’aglio con le mani pulite e, con il gancio e asporto una cisti al cuoio
intorno agli ampi cortili, i balconi dopo due giorni, applica del cotone imbevuto capelluto. Si è fatto tardi, sono stanco e
soleggiati e pieni di fiori della mia di burro. Quando la piaga comincerà a affamato, ma non posso abbandonare un
città natale, Madinat al-Zahrā. Sì, esatto: sono suppurare, medicala con unguento fino alla ultimo ragazzino, vestito di stracci: ha delle
nato nella stessa città del “re dei chirurghi”, cicatrizzazione”. sanguisughe attaccate alla gola. “Che sciocco
Albucasi. Forse è per questo che ho scelto di Senza tregua. Al nostro rientro, vedo che sei: come hai fatto a ridurti così?”, lo apostrofa
studiare le scienze e, dopo aver divorato tutti l’anticamera si è riempita: addio pranzo. Giûzgiânî. Lo guardo torvo, poi mi rivolgo
i manuali di medicina su cui sono riuscito a Visito, scrivo ricette, rimetto a posto una al giovane: “Ascoltami bene: procurati una
mettere le mani e aver fatto pratica con uno spalla lussata, estraggo dei polipi nasali pentola piena di carboni ardenti e buttaci
dei suoi allievi, adesso lavoro come medico
chirurgo a Cordova. Ma ancora non mi sono
abituato all’eterno baccano di questa città e
del suo milione di abitanti.
Mi affaccio sulla strada: l’eco del richiamo
alla preghiera del mattino del muezzin si è
appena spenta, ma ci sono già due pazienti
che aspettano fuori. Faccio segno al mio
servitore di aprire il pesante portone di
legno. Ogni giorno mi occupo di decine
di malati, curo chiunque mi chieda aiuto,
anche se non può pagarmi o se non prega
il mio stesso dio. Come il vecchio ebreo che
sta entrando. “La solita tristezza, Shaprut?”.
“Sì, dottore!”. “Mmm... un eccesso di bile nera:
hai seguito la dieta che ti ho dato? Giûzgiânî,
il mio assistente, ti preparerà un purgante:
prendilo per 3 giorni. Come dice il Profeta, fate
uso dei trattamenti medici, poiché Dio non ha
creato infermità alcuna senza creare anche
un rimedio a essa. A eccezione della vecchiaia,
ovviamente...”. Sorride controvoglia, mi paga
l’onorario e se ne va.
Il prossimo! Entra Fatima, una giovane
sposa: ha più o meno la mia età. Spero
che Allah mi perdoni: se ho scelto di non
sposarmi è perché non voglio togliere
tempo allo studio e alla pratica della mia
professione. “La prego dottore, mi segua a
casa: da ieri mio marito ha un mal di testa
fortissimo. Non riesce neppure a parlare o a
reggersi in piedi”, mi dice la donna.
Acconsento ed esco con lei, accompagnato
da Giûzgiânî. Mezz’ora dopo, siamo nella
loro misera casupola: visito il paziente, che
è sdraiato sull’unico giaciglio, e decido
di operarlo. “Passami il bisturi e osserva
attentamente”, dico al mio assistente.
Prendo un aglio, lo pelo e lo taglio alle due
estremità: faccio un taglio sulla tempia
dell’uomo con un largo bisturi e preparo
sotto la pelle una cavità abbastanza larga
da introdurre l’aglio, fino a nasconderlo
completamente. Vi applico una compressa
di garza e fascio la testa. Mi rivolgo a
Fatima: “Lascia il bendaggio per 15 ore, poi
10
S
LA SCIENZA MEDICA DEL MEDIOEVO ISLAMICO
■ Nel califfato di al-Andalus opere greche, persiane e sanscrite, ■ La base teorica della medicina umani fondamentali: sangue,
(nome che i musulmani diedero sulle indicazioni di tipo “sanitario” araba (come quella greca e flegma, bile gialla e bile nera.
alla parte della Penisola Iberica in date ai credenti da Maometto e su romana) era la teoria umorale,
loro possesso), tra VIII e X secolo le quanto rimaneva nelle biblioteche attribuita a Ippocrate (V-IV secolo ■ Albucasi (936-1013) visse a
conoscenze mediche si basavano dei monasteri cristiani dell’antica a.C.): salute o malattia dipendono Cordova ed è considerato il padre
sulle traduzioni delle antiche scienza medica. dall’equilibrio dei quattro fluidi fondatore della chirurgia.
sopra queste erbe. Fai un foro sul coperchio, Mi ritiro in biblioteca: devo buttar giù un
inseriscici l’estremità di un tubo e l’altra mettila paio di appunti, mi aspettano a casa del visir Decido di operarlo.
in bocca, tenendo le labbra chiuse finché i
vapori non hanno raggiunto la gola. Allora la
tra poco, per un incontro fra dotti. “Dottore!
Un parto difficile!”. Avvolgo in un panno i
Faccio un taglio
sanguisuga cadrà”. Mi fa cenno di sì con la miei strumenti e mi precipito dalla nuova sulla tempia dell’uomo
testa e corre a mettere in pratica il consiglio.
“‘Abbiate nei riguardi dei pazienti dolcezza e
paziente. Un giorno, se Dio vorrà, riuscirò a
diventare medico di corte, a passare il mio
con un largo bisturi
perseveranza’: penso tu debba rileggere i testi tempo nella grande biblioteca reale e...
di Albucasi”, rimprovero il mio discepolo. a mangiare qualcosa ogni tanto.
11
S
CHI L’HA INVENTATA?
A cura di Matteo Liberti. Illustrazioni di Giampietro Costa
LA PORCELLANA
Tra i primati cinesi c’è la porcellana:
un’invenzione che, nel Settecento,
“rinacque” anche in Europa.
P
iatti, vasi, brocche, statuine, bambole, servizi da tè o da caffè
e persino protesi dentali. Le forme e gli usi della porcellana,
un tipo di ceramica resistente agli sbalzi termici e inalterabile
nel tempo, sono innumerevoli. Eppure la sua storia, per quel che
riguarda la produzione europea e le tecniche moderne, è abbastanza
recente. Nello specifico, fu tra il 1708 e il 1709 che, nella città tedesca
di Meissen, l’alchimista Johann Friedrich Böttger, supportato
all’inizio dal chimico Ehrenfried Walther von Tschirnhaus, mise a
punto una rivoluzionaria formula per realizzare porcellane brillanti
La porcellana è l’evoluzione “nobile” della ceramica, realizzata con
e pregiate. La loro produzione si fece quindi intensa dal 1710,
argilla e sabbia fin dall’alba dei tempi, nonché specialità dei Greci.
anno di nascita della prima manifattura del Vecchio Continente.
Una moltitudine di preziosissimi oggetti di porcellana invase così
l’Europa, stimolando pian piano, dalla Francia all’Italia e dalla Gran
Bretagna alla Russia, la creazione di nuovi centri produttivi.
La porcellana, ottenuta cuocendo un mix di sostanze minerali –
caolino, quarzo e feldspati – a temperature attorno ai 1.300 °C (e
smaltando poi il tutto), non
costituiva una novità assoluta
nel panorama europeo,
essendo importata dalla Cina
già da secoli. A farla conoscere,
secondo la tradizione, fu il
viaggiatore veneziano Marco
Polo, che ne parla nel suo libro
Il Milione, del 1298. È infatti
Johann in terra cinese che affondano
le origini di questo materiale,
Friedrich considerato un’evoluzione
Nella Cina del X secolo fu la dinastia Song (a sinistra) a dare slancio alla
Böttger “nobile” della ceramica, nota fin
produzione di ceramica, seguita nel XIV-XVII secolo dai Ming (a destra).
dall’alba dei tempi – si pensi ai
C himico tedesco, fu
tra i primi in Europa a
sperimentare la produzione
vasi del mondo greco – e fatta
con argilla e sabbia.
Vero made in China. La genesi
di porcellana a pasta dura su della porcellana iniziò nella
larga scala e nel 1710 fondò Cina antica, ma fu soltanto
la fabbrica di Meissen. nel corso del X secolo, dopo
Alchimista. Al servizio del numerose sperimentazioni,
principe elettore di Sassonia che apparvero le prime
(e re di Polonia), Böttger porcellane definibili tali, simili
ebbe l’incarico di scoprire nell’aspetto a quelle odierne.
la formula della porcellana, Per realizzarne in gran numero
all’epoca importata dalla sorsero apposite manifatture
Cina. Realizzò il “gres rosso”, imperiali, e a dare notevole
un impasto di terracotta e slancio alla loro produzione
argilla, e nel 1709 completò fu la dinastia Song (al potere
l’invenzione con una dal 960 al 1279), sulla cui scia
vernice brillante che dava si mosse poi la dinastia Ming
lucentezza agli oggetti. (1368-1644). Le maestranze di Tra ’500 e ’600 videro la luce i primi prototipi di porcellana europea,
epoca Ming si specializzarono prodotta soprattutto in Italia, a partire dalla Firenze dei Medici.
nella realizzazione di oggetti in porcellana smaltata con disegni blu
su fondo bianco, secondo uno stile apprezzato ancora oggi.
Ogni dinastia diede una propria “impronta” in termini di colori e
immagini, e nel contempo le porcellane orientali (incluse quelle
prodotte in Corea e Giappone) spopolarono in Europa, importate
dalle grandi compagnie commerciali. A fare incetta di costosi oggetti
di porcellana, detta anche “oro bianco”, erano nobili, sovrani e
benestanti vari.
Impulsi europei. Per buona parte dell’età moderna, nessuno riuscì
a impiantare nel Vecchio Continente fabbriche di porcellana: la
ricetta elaborata dalle maestranze cinesi rimaneva infatti misteriosa.
Molti alchimisti si diedero da fare per creare impasti di minerali che
dessero in cottura risultati analoghi a quelli delle porcellane orientali.
Così, tra il Cinquecento e il Seicento, videro la luce i primi prototipi
di porcellana europea, prodotta in laboratori dislocati soprattutto in
Italia, a partire dalla Firenze dei Medici.
La svolta decisiva giunse quindi grazie a Johann Friedrich Böttger
che, sulla scorta delle ricerche di Ehrenfried Walther von Tschirnhaus,
Nel ’700 il chimico Böttger mise a punto una formula per realizzare una
mise a punto una formula per realizzare una porcellana con nulla da
porcellana che non aveva nulla da invidiare a quella cinese.
invidiare a quella cinese. Su sua iniziativa, col sostegno di Federico
Augusto I di Sassonia, che era anche re di Polonia, nacque nel
1710 la prima industria europea della porcellana: la “Manifattura di
porcellane regia polacca ed elettorale sassone”, presso il castello di
Albrechtsburg a Meissen, a pochi chilometri da Dresda e vicino a un
giacimento di caolino. Qui giunsero vari artigiani e artisti pronti a dar
vita a meravigliosi oggetti dotati di innovativi decori a rilievo, nonché
a statue di animali a grandezza naturale. In poco tempo, le porcellane
di Meissen trovarono quindi nugoli di estimatori, e dal 1720 vennero
addirittura protette da un apposito marchio (due spade incrociate).
Le conoscenze sulla porcellana si diffusero poi anche in altri Stati
europei, dove sorsero nuove manifatture ad hoc.
Fra tradizione e innovazione. Le prime porcellane made in
Europe risentirono dell’influsso artistico orientale, ma gli stili
assunsero presto altre peculiarità, per esempio con l’introduzione di
decorazioni barocche e neoclassiche. In parallelo furono introdotte
anche novità “tecniche”. Su tutte, la bone china, porcellana messa
a punto in Inghilterra il cui impasto prevedeva, come ingrediente
Nel 1710 nacque la prima manifattura europea, a Meissen (Germania), le aggiuntivo, polvere di ossa animali. Ciò consentiva di realizzare
cui ceramiche erano distinte dal marchio delle due spade incrociate. manufatti più resistenti e sottili. La cosa piacque a molti e così la
“porcellana d’ossa” divenne una peculiarità della produzione inglese
(con un vero boom nell’Ottocento).
Anche l’Italia aveva iniziato a dare il suo prezioso contribuito
all’industria della porcellana, il cui nome si fa derivare dall’italiano
“porcella” (una grande conchiglia orientale). Nel nostro Paese sorsero
manifatture storiche. Come la Ginori, fondata nel 1737 a Doccia
(Sesto Fiorentino), nota per le continue sperimentazioni artistiche e
che nel 1896 si fuse con la Richard, diventando Richard-Ginori. O la
Real fabbrica di porcellana di Capodimonte, istituita nel 1743 dal re
di Napoli Carlo di Borbone.
Da ricordare poi le produzioni francesi di Limoges e quelle danesi,
concentrate a Copenaghen, mentre in Germania si impose dal
1879 l’azienda Rosenthal, con sede a Selb, che nel secolo seguente
si distinguerà per una serie di porcellane artistiche e di design,
decorate da nomi del calibro di Andy Warhol e Salvador Dalí.
La porcellana ha continuato a mietere successi fino ai nostri giorni,
trovando anche nuove applicazioni, per esempio come isolante
Nel ’700 in Italia sorsero manifatture storiche come la Ginori (a sinistra) elettrico e in odontoiatria, tanto da non essere ormai più considerata
e la Real fabbrica di porcellana di Capodimonte (a destra). soltanto un prodotto di lusso.
13
MICROSTORIA
A cura di Marta Erba, Paola Panigas e Daniele Venturoli
LA VIGNETTA
IL MITO
E
Aura
ra una ninfa (sotto, una statua nel OMAGGIO AL RE DEL
DELLE CARICATURE
Tempio di Asclepio, a Epidauro,
in Grecia) che viveva nei boschi.
Orgogliosa della propria verginità,
si dedicava al combattimento con
Q
cinghiali e leoni mentre rifuggiva uesta litografia, pubblicata il 15
i legami amorosi, al punto che settembre del 1877 sulle pagine
trasformò in cervo un giovane che della rivista Vanity Fair, nella
aveva solo osato guardarla. Il suo rubrica “Man of the Day” (“Uomo del
mito è legato a un commento poco giorno”), rappresenta la caricatura di
lusinghiero che Aura fece sul corpo Paul Gustave Doré (1832-1883). Il mostro
di Artemide. La dea si vendicò con sacro dell’illustrazione francese, che era
ferocia: fece in modo che Aura autodidatta, si affermò inizialmente come
suscitasse le attenzioni di Dioniso, il caricaturista, pubblicando a soli 15 anni
quale la fece ubriacare e la violentò. disegni satirici per il giornale La caricature.
Al risveglio Aura, pervasa dalla Qui viene raffigurato, con la mano destra
rabbia, prese a travolgere e uccidere infilata nella giacca e il braccio sinistro
chiunque le si parasse davanti. lungo il corpo. L’opera è di Spy, pseudonimo
Cercò persino di provocare la morte di sir Leslie Matthew Ward: pittore, litografo
dei due gemelli che partorì dopo e caricaturista, lavorò per l’edizione inglese
lo stupro. Artemide, impressionata di Vanity Fair per oltre quarant’anni,
da tale violenza, ne salvò uno producendo 1.325 disegni satirici.
portandolo al padre. Massimo rispetto. “Arte sensazionale”,
Metamorfosi. Per l’estremo così s’intitola questa vignetta, volutamente
dolore e il senso di rispettosa dei tratti del viso dell’artista,
AKG_IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
umiliazione che non vengono esasperati, ma
provati, Aura tentò mantengono la naturalezza della
di suicidarsi fisionomia per renderlo riconoscibile.
gettandosi nel L’opera è accompagnata da un breve
fiume. Intervenne articolo che ricorda come Doré si fosse
allora Zeus formato proprio come caricaturista. Oltre
trasformandola a ricordare la sua collaborazione per la
in un torrente. rivista Journal pour Rire e le illustrazioni per
Storia pittoresca, drammatica e umoristica
della Santa Russia (1854), vengono citati i
titoli dei classici illustrati da Doré, come Les
contes drolatiques di Honoré de Balzac, che
lo consolidò come artista internazionale,
la Divina Commedia, il Don Chisciotte,
Gargantua e Pantagruele e la Bibbia.
PAROLE DIMENTICATE
21 kg
IL NUMERO
T A C C A R E
Il consumo medio annuo
Dal germanico taikka (“segno”) era la tacca pro capite in Italia di carne
nel 1960; oggi abbiamo
che dovevano fare i mercanti fiorentini sulle raggiunto quota
stoffe che arrivavano dall’estero. Indicava il 79 kg.
Fuori i barbari
L a frase è attribuita a
Giulio II (a sinistra,
ritratto da Raffaello), ovvero
Giuliano della Rovere, papa
tra il 1503 e il 1513. Sarebbe
stata pronunciata durante
l’assedio di Mirandola (1510-
11), in cui le forze della Lega
Santa guidata da Giulio II
si opposero alla Signoria
della Mirandola, alleata dei
francesi.
Papa in armi. Ambizioso e
LE GUERRIERE PIÙ FAMOSE
politicamente spregiudicato
(soprannominato “papa 1 ZENOBIA (240-274 A.C.) Regina di
Palmira (Siria), aggiunse molti
territori al proprio regno, finché
6 GIOVANNA D’ARCO (1412-1431)
Cavalcava alla testa dell’esercito
francese (sopra). La sua presenza
terribile”), Giulio II si
l’imperatore Aureliano la sconfisse in spronò i soldati e guidò le truppe alla
impegnò nel rinsaldare battaglia e la portò in catene a Roma, vittoria anche se sembra non abbia mai
la potenza dello Stato dove morì. partecipato alla battaglia.
Giulio II
2 7
della Chiesa scacciando gli
SORELLE TRUNG (14-43 CA.) CATERINA SFORZA (1463-1509) Era
“stranieri” e valorizzando Governarono il Vietnam dopo la contessa di Forlì, città che difese
gli artisti italiani (come rivolta contro la prima dominazione strenuamente, piegandosi solo alla
Michelangelo, Bramante e cinese. Oggi sono considerate eroine furia di Cesare Borgia. L’ultimo dei
Raffaello). nazionali. Truʼng Trắc è stata anche la suoi figli divenne il famoso capitano di
prima regina nella storia del Vietnam. ventura Giovanni dalle Bande Nere.
15
S
ANTICHITÀ
Tutte le
STRADE
portano a Roma
16
S
I Romani tennero
O
mnes viae Romam ducunt: “Tutte
insieme le loro le strade portano a Roma”. Il detto,
universalmente noto, racconta di
conquiste con come un tempo dall’Urbe si diramasse
un sistema viario in grado di raggiungere ogni
una capillare rete località conosciuta, favorendo l’espansione del
stradale. A partire
dominio militare romano nonché gli scambi
commerciali e culturali con altre popolazioni. Ad
da tre grandi
anticipare questa evoluzione furono in particolare
tre strade consolari, nate in epoca repubblicana:
arterie: la via
l’Appia, nota anche come regina viarum,
la Flaminia, via militaris per eccellenza, e
Appia, la Flaminia
l’Emilia, che definì il modello di limes, o confine
presidiato, decisivo in epoca imperiale.
17
S
BRIDGEMAN IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
21
S
PIONIERI
22
S
Perché il Museo del Cinema si trova a Torino?
EMA
Merito della visionaria Maria Adriana Prolo, che per
realizzare il suo sogno si batté come una leonessa.
di Paola Panigas
Cinefila
Maria Adriana Prolo (1908-1991)
e Alfred Hitchcock (1899-1980)
posano insieme al Museo del
Cinema, nell’ottobre del 1960.
A sinistra, Maria Adriana Prolo in
un momento di convivialità.
E
ra l’8 giugno 1941, quando Maria “La signorina del cinematografo”, come era
Adriana Prolo, a 33 anni, scarabocchiò soprannominata al Balôn, lo storico mercato
sulla sua agenda una frase piuttosto delle pulci di Porta Palazzo, dove si presentava
ermetica: “Pensato il Museo”. Non tra le bancarelle ogni sabato per cercare
un’idea qualsiasi buttata lì, ma una visione che vecchie pellicole di celluloide “da salvare”,
la fulminò, forse la ossessionò, sicuramente non in realtà con quel mondo aveva poco a che
la abbandonò per il resto della sua vita. Aveva fare. Era nata nel 1908 nell’agiatezza (grazie
visto lontano, perché quel museo, che nacque a al nonno imprenditore e fondatore di una ditta
Torino, culla del cinema muto italiano, è ancora di liquori) della sua villa di Romagnano Sesia,
oggi il più importante per la settima arte, nel un piccolo paese vicino a Novara. In assoluta
nostro Paese. L’illuminazione arrivò dopo aver controtendenza con le usanze dell’epoca la
conosciuto “registi, attori, attrici, sceneggiatori, famiglia aveva incoraggiato tutte e tre le figlie a
cartellonisti, tutti con lo stesso rimpianto: l’età seguire le proprie inclinazioni. Maria Adriana,
d’oro del cinema torinese era anche stata quella la minore, si appassionò alla poesia e agli studi
della loro vita. Quasi tutti avevano documenti, storici, ma presto manifestò interesse per il
foto e apparecchi”, raccontava la Prolo, cinema: il titolo del primo film, Occhi che videro
fondatrice del Museo nazionale del Cinema di (1914), che la stregò a soli otto anni, suona
Torino. quasi come una premonizione.
23
S
COLL. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA (4)
Infanzia dorata
Le tre sorelle Prolo
nel 1912: Tarsilia, Itala
COLLEZIONE MUSEO STORICO ETNOGRAFICO DELLA BASSA VALSESIA, ROMAGNANO SESIA (3)
26
S
un patrimonio prezioso per la storia del cinema e di Torino”
raccolta fondi grandi aziende come Fiat, Lancia
CELTI
Una storia
di CORNA
Da simbolo di divinità e virilità a
beffarda icona dell’adulterio, le
corna hanno attraversato tutte le fasi
dell’umanità adattandosi a ogni cultura.
di Claudia Giammatteo
30
S
EGIZI
Trasversali
Sopra, la divinità
celtica Cernunnos
sul Calderone di
Gundestrup, con un
È
paio di corna di cervo, un filo rosso che accomuna divinità,
e gli egizi Horemheb
re, sacerdoti, angeli, demoni e,
e Hathor. Qui sotto,
l’Urna degli sposi, in epoche più recenti, mariti e
coperchio etrusco in mogli offesi nell’onore. Un paio
terracotta del I secolo di corna animali che, metaforicamente
a.C. (evidenziato in esibite su teste umane, attraversano da
rosso, il gesto di lui). millenni la storia della religione, dell’arte,
del folclore. Appendici fittizie dipinte, incise,
cantate, gesticolate, ricchissime di significati
simbolici che, nei secoli, hanno mutato
più volte pelle. Il tutto in una suggestiva
escalation “al contrario”. Da simbolo di
gloria e potenza degna di un re (quella
degli arieti, tori e cervi che attaccano a
corna basse) ad allegoria di virilità, forza
guerriera e prolificità. Fino al rovesciamento
di valore nella variante più popolare: segno
di possessione demoniaca, marchio di
disonore e pubblico sberleffo in caso
ETRUSCHI di tradimento coniugale. Come hanno
fatto a cadere così in basso, le corna?
31
S
APPENDICI DIVINE. Per comprendere onorevole. «In età classica costituiva un titolo
questa lunga evoluzione simbolica bisogna onorifico», ha scritto lo storico e latinista
tornare alle origini della civiltà. Nella remota siciliano Santi Correnti. «Cornuto (o Cornelio)
antichità le corna non avevano un significato era un cognome di tutto rispetto, portato
offensivo. Anzi, se ne adornavano re, guerrieri, da personaggi illustri come il filosofo Anno
dèi. Una delle prime divinità invocate dal genere Cornuto». E non solo. «Quando Alessandro
umano era il “dio cornuto” preistorico, metà Magno nel 332-331 a.C. penetrò vittorioso in
uomo e metà cervo, ritratto nelle pitture rupestri Egitto e venne proclamato Figlio di Ammone,
Da Pan ai diavoli della grotta di Trois-Frères, in Francia, abitata che era un titolo riservato ai faraoni, fu
Particolare della scultura
Pan e Dafne, del II secolo 15mila anni fa. Altrettanto “cornuti” erano incoronato con una fascia di cuoio su cui
a.C. A destra, il diavolo l’antico dio celtico Cernunnos, dalle corna di svettavano corna d’ariete, simbolo della divinità.
tentatore si affaccia alla cervo, e il sumero Enki, nume della vita. Secoli dopo, il famoso re dell’Epiro Pirro (319-
cella di santa Margherita Nel ricco pantheon egizio, sia Hathor, Signora 272) aggiunse sul copricapo due corna di
negli affreschi della del Cielo, sia la dea madre Iside, sposa di Osiride, caprone per dimostrare la sua origine divina».
cappella omonima nel sfoggiano maestose corna bovine (simbolo di Con il passare dei secoli, il ruolo di “dio
Santuario di Crea, in
Piemonte (1474-1479).
fecondità). Sia pure con sfumature diverse, cornuto” passò a divinità “specializzate” dei
nell’antica Roma i poeti latini cantavano le boschi. E accadde così che l’iconografia ebraico-
afrodisiache “corna d’oro” del dio del vino cristiana finì per associare le corna al diavolo,
Bacco (il Dioniso dei Greci):“Il nettare di Bacco simbolo del Male, prendendo a prestito le stesse
fa nascere le corna ai poveri”, verseggiava sembianze pagane dell’irascibile e lussurioso
Orazio nel I secolo a.C., mentre per Ovidio le dio greco Pan. Secondo la Bibbia “dei Settanta”,
“corna spuntate sul capo” ovvero la prima traduzione in greco
sottolineano la passione dell’Antico Testamento (III secolo a.C.), Satana
amorosa. Insomma, era “un satiro, una capra selvatica”. Dotato di
anticamente le corna “corna e zoccoli”, puntualizzò poi nel Medioevo
erano un attributo il teologo Tommaso d’Aquino (1225-1274).
MONDADORI PORTFOLIO (6)
32
S
Falso storico
N ell’immaginario collettivo
i guerrieri vichinghi che
razziavano villaggi e città
costiere tra VIII e XI secolo
hanno immancabili corna
“di vacca” in testa (sotto).
Si tratta, però, di un falso
storico. Né Vichinghi, né
MONDADORI PORTFOLIO/BRIDGEMANART
Gesto
millenario
I l gesto delle corna è
millenario e comune a
diversi popoli e culture. È
considerato “polisemico”
perché può avere significati
molto differenti. Nella
simbologia religiosa Quando sono diventate un insulto? Nel XII
secolo, a causa dell’imperatore Andronico I
(cristiana, musulmana o
buddhista tibetana), ma
Resistere
Churchill (1874-
1965) nel 1943:
in piena guerra,
“promette”
vittoria.
WINSTON
CHURCHILL
■
L’INDOMABILE
■
SOLO CONTRO
■
NELLA
pag. 36 HITLER SUA RETE
pag. 44 pag. 52
■ ■ ■
IL GIOVANE MA QUANTI I TALENTI
WINSTON SCIVOLONI DI MR CHURCHILL
BRIDGEMAN IMAGES
35
S
PRIMOPIANO
PIANO
L’INDOM
PRIMO
MONDADORI PORTFOLIO
A
più di 50 anni dalla morte, di un abisso, nel 1940-41. Ne abbiamo
avvenuta nel 1965, Winston parlato con Mauro Canali, docente
Churchill è considerato emerito di Storia contemporanea
ancora oggi uno dei leader più all’Università di Camerino e membro del
carismatici e discussi del Novecento. comitato scientifico di Rai Storia.
Con l’indomabile energia e la popolarità
che seppe conquistarsi, impersonò la Quale fu la forza di Churchill?
volontà di resistenza del Regno Unito Aveva capito molto presto, grazie
e dei popoli alleati contro la minaccia a un viaggio in Germania nel 1934,
nazista, quando il mondo era sull’orlo l’immenso pericolo rappresentato
37
S
da Hitler, che mirava al dominio
continentale. E fu l’unico, anche nel
GRANGER/SHUTTERSTOCK
suo governo, a dichiaragli una guerra
totale, assoluta, drammatica. A ribadire
sempre, anche quando tutto sembrava
perduto, che i nazisti non avrebbero
mai potuto contare su una pace segreta,
separata.
La sua forza fu quindi un grandissimo,
incrollabile coraggio morale e fisico (si
muoveva sui fronti, andava in mezzo
alle popolazioni bombardate), unito a
una visione da politico di lungo corso
che gli permise di capire che se Hitler
non fosse stato sconfitto l’Inghilterra
sarebbe rimasta isolata e a quel punto
avrebbe potuto perdere il suo impero.
E Churchill agì sempre negli interessi
dell’impero. Furono il suo alfa e il suo
omega. Inoltre non si limitò solo alla
difesa, tentò di contrattaccare: inviò
divisioni di soldati in Nordafrica,
sostenne fortemente la Raf, la battaglia
navale atlantica e soprattutto salvò
l’esercito britannico dalla catastrofe
di Dunkerque, riuscendo a riportare
in patria 300mila soldati inglesi e
100mila francesi. Aveva infatti capacità Due grandi
Franklin Delano
eccezionali di lavoro, come pochi, Roosevelt e Churchill
tenendo anche conto che quando andò a Marrakesh
al governo aveva 65 anni. La sua grande (Marocco). Era in
forza, quindi, fu un mix di coraggio corso la Conferenza
morale, fisico, visione politica ampia e di Casablanca, la più
instancabilità. Ma non avrebbe potuto lunga della Seconda
guerra mondiale:
essere il grandissimo statista che fu
durò dal 14 al 26
se non avesse avuto dietro di sé la gennaio 1943 e
compattezza dell’opinione pubblica decise l’apertura
inglese: il popolo britannico non di un nuovo fronte
sarebbe mai stato disposto a trattare, in Europa.
proprio come lui.
1941). L’evacuazione
fu voluta da Churchill.
Sotto, un manifesto
che esaltava il
contributo dei
popoli dell’Impero
britannico nel
conflitto.
Mauro Canali
Docente emerito di Storia
contemporanea all’Università di
CORBIS/GETTY IMAGES
Nell’immaginario collettivo inglese è fa domande, vede le sconfitte e non A suo parere, quali altri statisti
ancora un mito, un padre della patria. soltanto le vittorie del personaggio. abbiamo avuto, paragonabili a
Soprattutto tra quelli che hanno più di Ma non ne mette in discussione la Winston Churchill?
40 anni è un personaggio di prim’ordine. grandezza: solo alcuni aspetti. Churchill Secondo me soltanto il presidente
Certo, ultimamente qualcuno ha ha infatti dimostrato che nell’ora più degli Stati Uniti Franklin Delano
imbrattato alcune sue statue dandogli buia si può combattere e perdere, anche Roosevelt, che in effetti si muoveva
del razzista. Ma non si può circoscrivere se solo apparentemente: l’importante come lui su una strategia planetaria
Churchill a questo, è riduttivo. Oggi è avere il coraggio di continuare, di del conflitto e aveva la sua stessa
la storiografia, passato il momento non cedere. E questo è rimasto nel spregiudicatezza nelle alleanze
del mito, cerca ombre, chiaroscuri, si patrimonio comune dei britannici. internazionali. •
39
S
PRIMO PIANO
Il giovane
non furono affatto in discesa.
G
enitori angosciati per i intenzioni, ma deve considerare in
disastrosi risultati scolastici generale il suo lavoro più seriamente il
dei vostri figli... rilassatevi: prossimo trimestre”. C’era anche una
Winston Churchill è diventato nota del direttore: “Molto sincero, ma per
lo statista che conosciamo inanellando molti versi ancora un vero ‘diavoletto’:
una brutta pagella dietro l’altra. La prima non ha assimilato la mentalità della
arrivò dalla St. George’s School di Ascot scuola”. Mentalità che includeva per gli
dove era entrato quattro settimane indisciplinati anche una copiosa dose di
prima di compiere 8 anni. Era risultato frustate.
undicesimo in una classe di undici Nella pagella successiva ottenne
alunni. In grammatica “è avviato”, si “splendidi” voti in storia e geografia e il
legge. Quanto alla diligenza, “ha buone direttore commentò: “Spero che cominci
40
S
a capire che scuola significa lavoro e
disciplina”. Ce ne fu un’altra ancora che
confermò i risultati in storia e geografia,
ma la condotta andava “malissimo.
Non si può fare affidamento su di lui
per alcunché” e i suoi ritardi alle lezioni
del mattino, venti in quaranta giorni,
erano “davvero vergognosi”. Insomma,
gli esordi scolastici non furono affatto
brillanti: gli anni come studente e
pensionante alla St George’s, alla
Brunswick School di Hove nel Sussex
(dove fu trasferito nel 1884) e alla
prestigiosa Harrow School di Londra
(1888) erano stati un periodo per lo più
infelice, “una scura macchia grigia sulla
carta del mio viaggio”, per dirla con le
sue parole. “Una sequela interminabile
di crucci che allora non sembravano
insignificanti, di fatica non coronata da
risultati, un periodo di disagi, restrizioni
e monotonia senza scopo”.
41
S
MEMENTO/MONDADORI PORTFOLIO
Quadretto
Jennie Jerome, ovvero
Lady Randolph Churchill
(1854-1921), ritratta nel
1889 con i figli Winston
(a destra) e Jack (a
sinistra). Nel riquadro, il
padre di Winston, Lord
Randolph Churchill
(1849-1895), in uno
scatto dello stesso anno.
AKG_IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
MEMENTO/MONDADORI PORTFOLIO
cinque dispacci furono intitolati Lettere
dal Fronte e firmati con le iniziali
“WSC” (Winston Spencer Churchill).
Proseguì la sua attività di
corrispondente dalla guerra
nell’India britannica, unendosi
al corpo di spedizione del
Malakand nella campagna contro i
ribelli Pashtun nella Valle di Swat (India
Nord-occidentale): la madre aveva
convinto l’autorevole Daily Telegraph
a pubblicare i suoi resoconti. Mentre le
pallottole fischiavano sopra la sua testa,
scrisse a Lady Randolph: “La mia vita è
stata piacevole e anche se rimpiangerei
di doverla lasciare, sarà forse un
L’incontro con Clementine rimpianto che non conoscerò mai”.
Scrisse anche dal Sudan, durante la
I l loro primo incontro fu a tutti gli effetti un disastro. A presentare Clementine Hozier a guerra contro i dervisci del Mahdi di
Memento/Mondadori Portfolio
vecchia amica e, in quell’occasione, aspettò invano che Winston facesse il primo passo durante la Seconda guerra boera.
e la invitasse a ballare. “Si limitava a guardare”, avrebbe detto poi Clementine. “Non
pronunciò una sola parola e fu decisamente privo di tatto”. La fama di lui d’altronde lo aveva Non fu uno che si tira indietro,
preceduto: “Ne avevo sentito parlare soltanto male; mi avevano detto che era presuntuoso, anzi. Partecipò ai combattimenti, fu
sgradevole e così via...”. Dopo questo primo appuntamento-flop i due si rividero soltanto catturato dai boeri vicino a Port Natal
dopo quattro anni a una cena. Lui finalmente si accorse di lei. e incarcerato in un campo
Fidanzamento lampo. La scintilla vera e propria scoccò a causa... di un incendio. Il 6 di concentramento da dove
luglio 1908 la casa in cui Winston soggiornava fu distrutta dal fuoco. Clementine gli riuscì a evadere in modo
mandò un telegramma per sincerarsi delle sue condizioni. Seguì uno scambio epistolare rocambolesco.
che si tramutò in un invito a Blenheim. Detto, fatto: Clementine accettò, come accettò
la proposta di matrimonio che lui le fece qualche giorno dopo (in alto, ritratti appena Il racconto di quella
fidanzati). Le nozze furono fissate per il 12 settembre ma non mancò qualche titubanza fuga lo consacrò.
di Clementine. “Conobbe l’unica rivale che avrebbe avuto nei 57 anni di matrimonio che Churchill era pronto
la aspettavano”, scrisse la figlia Mary. “E per un breve momento esitò”. La rivale era la vita per entrare nell’arena
pubblica di Winston che “reclamava incessantemente sia il suo tempo sia il suo interesse”. politica. Dopo un primo
insuccesso, fu eletto
in Parlamento a 26
“Senza
vittoria non c’è
sopravvivenza”
disse l’uomo
che fermò il
nazismo. E usò
tutte le sue armi
per convincere
gli inglesi a
lottare.
A qualunque
costo.
SOLO CONT
S
e questa storia si fosse svolta sminuita da un baffetto nero che gli Winston Churchill; a Berlino, dal padre
nel Far West, sarebbe facile fa ombra sotto al naso. Questo duello della follia nazista, Adolf Hitler.
immaginarseli uno di fronte però non avvenne negli Usa a fine Fu un duello cruciale per le sorti
all’altro, sotto il sole di Ottocento, ma poco più di 80 anni fa, d’Europa e del mondo, il cui esito ribaltò
mezzogiorno, con le pistole in pugno. nella civile Europa. Venne combattuto a il risultato finale della Seconda guerra
Da una parte il vecchio sceriffo panciuto, colpi di scelte spregiudicate, prese nelle mondiale, all’apparenza già scritto. Ma in
cappello da cow-boy, sigaro al lato della stanze di un fumoso gabinetto di guerra che modo l’uomo che fermò il nazismo
bocca, la stella lucente sulla giacca di inglese e di un lussuoso ufficio della riuscì, tra il 1940 e il 1941, a trascinare
pelle consunta. Dall’altra un criminale nuova Cancelleria del Reich: a Londra, il suo Paese in una guerra disperata e a
segaligno e impettito, l’aria truce dal controverso campione britannico fermare lo spietato criminale che con la
44
S
Duellanti
Winston Churchill
(1874-1965)
e, a sinistra,
Adolf Hitler
(1889-1945).
TRO HITLER
sua avanzata aveva messo sotto scacco
tutta l’Europa continentale?
1940, nel suo primo discorso da premier
alla Camera dei Comuni (vedi riquadro
nelle pagine seguenti). “Non ho altro da
Paesi Bassi, Belgio e Francia.
In fondo era stato messo lì per
questo, quel politico egocentrico,
LACRIME E SUDORE. “Voi vi offrire, se non sangue, fatica, lacrime e benché i colleghi lo considerassero
chiedete qual è la nostra linea politica. sudore”, li aveva avvisati quello stesso inaffidabile, opportunista e troppo
Io rispondo: fare la guerra [...] perché giorno, prendendo in prestito le parole impulsivo, in virtù del suo carattere e
senza vittoria non c’è sopravvivenza”. del suo idolo Giuseppe Garibaldi. E non dei suoi cambi di casacca. E da quel
Così il nostro sceriffo prese posizione mentiva: tre giorni prima, infatti, Hitler fermo “no” a ogni cedimento non
di fronte alle allarmanti notizie che aveva lanciato la sua grande offensiva arretrò mai. «Churchill possedeva le
giungevano dall’Europa, il 13 maggio sul fronte occidentale, puntando contro credenziali migliori per guidare il Paese
45
S
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le motivazioni di chi rifiutava la guerra, NON CI ARRENDEREMO MAI. all’invasione della Polonia e alla
ma non giustificabili di fronte a un tale Andò avanti così finché non fu chiaro Seconda guerra mondiale, Chamberlain
grave pericolo», nota Guazzaloca. Così, a tutti che la Cassandra inglese aveva nominò Churchill primo lord
seppur ridicolizzato dalla stampa e dai ragione: la popolarità di Churchill dell’Ammiragliato nel nuovo gabinetto
colleghi, continuò a denunciare i nazisti crebbe parallelamente all’aggressività di guerra, il 3 settembre annunciò
in Parlamento, quasi da solo tra i 650 della Germania. Nell’estate del 1939, l’entrata in guerra del Paese e in capo a
membri della House of Commons. poco prima che Hitler desse il via otto mesi fu costretto a dimettersi, per
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la DETERMINAZIONE di Winston
cosa si doveva fare ed ero certo che sarei
riuscito”, annotò ottimisticamente il
È finita
Conferenza di Yalta,
4-11 febbraio 1945:
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Churchill, Roosevelt
e Stalin discutono
la riorganizzazione
postbellica
dell’Europa.
In alto, Churchill tra
le rovine del bunker
di Hitler a Berlino, si
siede su una sedia
del Führer, circondato
Manifesto di propaganda antisemita da militari britannici
e antisovietico del 1942. e sovietici.
48
S
quindi ai nostri doveri e rendiamoci
consapevoli che se l’Impero britannico
e il suo Commonwealth dureranno per
mille anni, gli uomini seguiteranno a
dire: ‘Quella fu la loro ora più bella’”.
Parole che continuarono a rafforzare
gli animi britannici tra le sirene
antiaeree, le esplosioni e le migliaia di
morti di quella che Churchill definì “la
Battaglia d’Inghilterra”. Nei durissimi
mesi che seguirono, infatti, Hitler fece
lanciare sull’isola tonnellate di bombe,
per preparare il terreno all’invasione.
Gli aerei della Luftwaffe colpirono
i porti della Manica, le industrie, gli
aeroporti e le città, sganciando il loro
carico di morte su Londra e su molte
altre città. Ma gli aviatori britannici
non si arresero e alla fine ebbero la
GAMMA-KEYSTONE/GETTY IMAGES
meglio: Hitler fu costretto a rinunciare
allo sbarco sull’isola. “Mai, nella
storia dei conflitti umani, così tanto
in tanti lo devono a così pochi”, fu il
ringraziamento che il primo ministro
rivolse ai piloti della Raf.
LEZIONE DI REALPOLITIK.
Ma Churchill non fermò Hitler solo
con le parole. Militarmente, combatté
i tedeschi su ogni fronte possibile,
dalla Grecia al Nord Africa, aiutando i
movimenti di resistenza in tutta Europa
e bombardando dall’aria le industrie
e le città tedesche. Da un punto di
vista economico, diede un’impronta
dirigista al governo: regolamentò
i prezzi, impose aumenti salariali,
aumentò la spesa pubblica e finanziò
l’industria bellica. Politicamente, infine,
fece pressione sul presidente Franklin
Delano Roosevelt, perché portasse gli
Usa in guerra al suo fianco.
La vera svolta, però, arrivò
insperatamente da Hitler stesso,
quando nel giugno del 1941 si lanciò
nella folle avventura di invadere
l’Unione Sovietica, violando il patto di
non aggressione. «Churchill fece una
scelta di realpolitik: di fronte al nemico
comune, non esitò a mettere da parte il
suo ferreo e radicale anticomunismo»,
conclude Guazzaloca.
A luglio, siglò l’alleanza con Stalin
e, pochi mesi dopo, anche gli Usa si
unirono alle forze alleate, dopo l’attacco
giapponese alla base di Pearl Harbor.
Nei fatti, sarebbero state le due grandi
potenze a vincere la guerra nel 1945.
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Ma quanti
SCIVOLONI!
Esternazioni razziste,
i Dardanelli, scelte
politiche infelici... Gli
errori di CHURCHILL.
di Matteo Liberti
“
S
uccesso è passare da un
fallimento all’altro senza
perdere l’entusiasmo”, disse
un giorno Winston Churchill,
forse pensando alla propria carriera. Il
carismatico statista britannico, celebrato
per la vittoria contro i nazisti, inanellò
infatti discutibili iniziative ed errori di
valutazione che ne misero a repentaglio
credibilità e spessore morale. Eppure,
zigzagando tra crisi depressive, sensi
di colpa e alcolismo, non si fece mai
abbattere dalle polemiche e si rialzò
dopo ogni batosta.
Sostenitore della
guerra “non
Nella sua
RETE
convenzionale”,
Churchill si
servì sempre
dei SERVIZI
SEGRETI.
di Federica Ceccherini
J
ohannesburg, 1899. L’ufficiale Negli Anni ’30, preoccupato per il Pronto
britannico Winston Churchill riarmo tedesco, si faceva arrivare “a a tutto
gira per la città in bicicletta domicilio” informazioni e dispacci Il primo
ministro
parlando con un amico francese. segreti da Desmond Morton, capo
Churchill
È il crepuscolo. Sembra una situazione dell’Industrial Intelligence Centre, che durante la
normale ma non lo è. Il giovane inglese abitava a poche miglia di distanza da guerra.
infatti è un militare in missione segreta Chartwell, la sua casa in campagna.
e la strada è piena di nemici armati, i
boeri. Se qualcuno lo scoprisse verrebbe NON ORTODOSSO. Fu soprattutto
fucilato come spia. durante la Seconda guerra mondiale
All’epoca Churchill aveva solo 25 anni che Churchill mise a frutto il suo fiuto
e forse da quel momento nacque la sua da 007. Sapeva che se voleva una
attrazione per le missioni segrete. A detta chance doveva usare tutti i mezzi,
di molti suoi collaboratori, su di lui le anche quelli non convenzionali, come
operazioni in incognito, il doppio gioco, l’inganno e la guerriglia. Così nel luglio
l’inganno, gli stratagemmi e le azioni di del 1940 nacque lo Special Operations
guerriglia (che conobbe proprio con le Executive (Soe) l’agenzia per le
sollevazioni boere), esercitarono sempre operazioni speciali. “E ora incendiate
un grande fascino e un entusiasmo che l’Europa!”, fu l’esortazione, durante
a volte superava quello per le operazioni l’inaugurazione del servizio,
militari più convenzionali. destinata ai nuovi agenti che
Ma questa era solo la parte romantica. avrebbero lavorato dietro
Churchill a differenza di altri leader della le linee nemiche. Il loro
sua epoca – come Hitler, che si fidava compito non era dei più
molto del suo intuito e meno di ufficiali e facili: si sarebbero
informatori – prendeva molto sul serio il dovuti infiltrare nelle
lavoro dei servizi segreti. Occupandosene fila della resistenza
spesso in prima persona. dei vari Paesi
Il suo cruccio furono sempre i tedeschi, sottoposti al
anche prima dei grandi conflitti mondiali. controllo nazista
Come primo lord dell’Ammiragliato per tentare di
(capo politico della marina di Sua far sollevare
Maestà), presiedette il comitato per la popolazione e
l’emanazione dell’Official Secrets Act, indebolire il fronte nemico
creato per arginare lo spionaggio interno dall’interno.
e proteggere i segreti della Royal Navy. Era un momento
Sostenne inoltre fin dai loro esordi particolarmente difficile del conflitto
(1909) i servizi segreti britannici e Churchill, primo ministro da soli
(Secret Intelligence Service, Sis), e anzi due mesi, ereditò una situazione
li arricchì di sistemi all’avanguardia, complessa. Hitler minacciava
favorendo l’istituzione della “Room 40” l’Inghilterra, aveva cominciato
adibita alla crittoanalisi (la decrittazione a bombardare i mercantili nel
dei codici cifrati usati in guerra, che si Canale della Manica e presto
rivelerà poi fondamentale nel secondo sarebbero cominciati anche i
conflitto mondiale). bombardamenti su Londra. Gran
52
S
/MONDADORI PORTFOLIO/BRIDGEMANART
Paramilitari
Addestramento con
il paracadute degli
agenti dello Special
Operations Executive
(Soe), nel 1941.
Sopra, personale
addetto alla
AKG_IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
decrittazione dei
codici segreti nazisti
a Bletchley Park,
nel 1943.
Churchill seguiva personalmente Hess in trappola
il lavoro dei DECRITTATORI dei L a sera del 10 maggio 1941, Rudolf
Hess (sotto), numero due del Terzo
MONDADORI PORTFOLIO
occupati e trasmissioni radio, la seconda matematici, tra i quali Alan Turing,
lavorò con successo alla decrittazione
dei messaggi cifrati nazisti, generati
dalla macchina crittografica tedesca
Enigma.
Convinto dell’importanza
di questa attività, Churchill si e per la riuscita dello sbarco alleato in
preoccupava personalmente che Normandia, nel 1944.
il lavoro, altamente specializzato, Dopo la guerra, Churchill continuò
fosse assegnato a giovani universitari a coltivare il suo “pallino” per
di talento e che vi fossero sempre le l’intelligence, lavorando con i servizi
risorse necessarie per l’aggiornamento statunitensi durante la Guerra fredda nei
ANL/SHUTTERSTOCK
Lo strano viaggio
sul lago di COMO
D
opo le fatiche della guerra, nel venuto in possesso delle lettere da lui dapprima auspicato una neutralità
settembre del ’45 Sir Winston scritte a Mussolini”. Il presunto scoop dell’Italia per poi chiedere invece a
decise di concedersi un di lì a poco sarebbe diventato un caso Mussolini, nel ’40, di partecipare alla
periodo di riposo sul lago di giornalistico prima, e storico poi. guerra che la Germania stava allora
Como, nella Villa Apraxin di Moltrasio, vincendo, ma impegnandosi a mitigare
per godersi (e dipingere) le bellezze del CARTE FALSE. Tutto cominciò con le pretese naziste al tavolo di pace, a
Bel Paese, finalmente pacificato. la borsa piena di documenti segreti che favore dei britannici.
Questa inaspettata vacanza però Mussolini in fuga teneva ben stretta Da anni gli esperti si dividono sulla
suscitò diversi interrogativi: come mai quando fu trovato su un camion, controversa questione e sull’autenticità
aveva scelto proprio un luogo a 50 km travestito da tedesco, il 27 aprile 1945. del carteggio: alcuni sono possibilisti,
da dove Mussolini solo quattro mesi Tra i vari documenti di quella sacca – altri più che scettici. Chi non ha dubbi
prima era stato fucilato? Perché arrivò recuperata dai partigiani della la 52ª è lo storico Mimmo Franzinelli, che
con il nome di copertura di colonnello Brigata Garibaldi che lo catturarono nel suo libro del 2015 L’arma segreta
Warden e alloggiò nell’edificio che – ci sarebbe stato anche il famigerato del duce. La vera storia del carteggio
era in realtà una delle sedi del Soe, carteggio tra Churchill e Mussolini: 62 Churchill-Mussolini (Rizzoli), attraverso
l’agenzia dedicata alle operazioni lettere che i due si sarebbero scambiati una meticolosa ricostruzione dei fatti
segrete speciali? L’ex inquilino di tra il 1936 e il 1940. Almeno secondo e seguendo le vicende di quelle carte
Downing Street voleva forse recuperare uno dei tanti uomini tra le cui mani nel Dopoguerra, tenta di mettere un
personalmente carte compromettenti sarebbero passate quelle lettere, il punto sull’argomento. Il carteggio per
prima che uscissero allo scoperto? partigiano Luigi Carissimi Priori. lui è una leggenda, un clamoroso falso
Il primo a sollevare la questione in Missive mai ritrovate, in cui ci sarebbe storico utilizzato con l’unico scopo di
un trafiletto fu il quotidiano romano la prova della compromissione del mitigare, e in qualche modo giustificare,
Il Tempo nell’ottobre del 1945: governo britannico con quello fascista la scellerata decisione di Mussolini
“Si apprende che durante la sua in merito all’entrata in guerra dell’Italia. di entrare in guerra, dando una parte
permanenza a Como, Churchill sarebbe Churchill in quelle lettere avrebbe di responsabilità ai britannici. •
55
S
PRIMO PIANO
I TALENTI DI
MR CHU
1 Si aggiudicò
il Nobel 2 Si formò da
autodidatta
GETTY IMAGES
RCHILL
l’autore). La produzione fino a oggi mondo gli lasciarono in eredità un’ancora tatuata sull’avambraccio, ricordo di quel
attribuita a Churchill è di 500 quadri. turbolento periodo.
MONDADORI PORTFOLIO/BRIDGEMANART
HISTORIA/SHUTTERSTOCK
Genio e sregolatezza, visse
8 Maestro di parole (ma
non sempre di parola) in equilibrio tra vizi e VIRTÙ
E ra un oratore brillante, ma non sempre
manteneva la parola data. I suoi solenni
9 Humor disarmante
discorsi, come quello che pronunciò alla Camera
dei Comuni, il 13 maggio 1940, quando i carri
armati tedeschi avevano già oltrepassato il
confine francese: “Non ho niente da offrire se non
e battute sessiste
sangue, fatica, lacrime e sudore”, sono rimasti nella
Storia. Talvolta, però, le sue parole si rivelarono
contraddittorie nei fatti. Nell’orazione declamata
L a sua bocca era una bomba a orologeria: battute irriverenti, oggi
diremmo politicamente scorrette, uscivano a raffica. Gli bastava
una delle sue frasi a effetto per seppellire un avversario politico, come
all’Università di Zurigo, il 19 settembre 1946, quando Nancy Astor, sua rivale in Parlamento, gli disse: “Winston, se tu
concludeva dicendo “Dobbiamo creare una specie fossi mio marito ti metterei del veleno nel caffè”, e lui rispose: “Nancy, se tu
di Stati Uniti d’Europa. Perciò vi dico: lasciate che fossi mia moglie, lo berrei!”. Quando la deputata Bessie Braddock lo accusò
l’Europa sorga!”. In realtà, Churchill, pur considerato di essere “Disgustosamente ubriaco”, lui replicò, “È vero, e voi siete brutta.
uno dei padri fondatori dell’Europa, riteneva che Ma domattina io sarò sobrio e voi sarete ancora brutta”.
la Gran Bretagna dovesse essere alleata e non Cinico. Anche nella vita privata non era sempre un gentleman: a chi
membro di una futura federazione europea. lo invitava a curarsi (era un forte bevitore, fumatore accanito, grasso,
Isolati. Nel punto cruciale del discorso in cui disse sedentario e aveva orari completamente sregolati) rispondeva: “Una mela
“We shall fight on the beaches” (Combatteremo sulle al giorno leva il medico di torno, basta avere una buona mira”.
spiagge), affermava: “Combatteremo in Francia,
combatteremo sui mari e gli oceani; combatteremo
con crescente fiducia e crescente forza nell’aria.
Difenderemo la nostra isola qualunque possa
esserne il costo. Combatteremo sulle spiagge,
combatteremo sui luoghi di sbarco, combatteremo 10 Pragmatico
e senza scrupoli
C
nei campi e nelle strade, combatteremo sulle hurchill fece sua la massima attribuita a Machiavelli: “Il fine giustifica
colline. Non ci arrenderemo mai”. Peccato che i mezzi”. Come si deduce dal suo contraddittorio rapporto con l’Urss,
nelle Isole del Canale, unico lembo di territorio prima aiutata a piene mani per uscire dalla Seconda guerra mondiale e poi
britannico occupato da Hitler, non ci furono osteggiata con un fiero sentimento anticomunista.
combattimenti né sulle spiagge né altrove. Infatti Ragion di Stato. Lo statista intuì subito che l’Unione Sovietica, una volta
il piccolo arcipelago rimase una delle ultime aree sconfitto Hitler, avrebbe reclamato la sua fetta di torta (l’Europa Orientale).
occupate dalla Wehrmacht ad arrendersi alle forze Tuttavia, quando l’esercito nazista invase l’Urss, Churchill non esitò ad aiutare
alleate. Nel maggio del 1943 sulle isole si contava Stalin inviando armi e rifornimenti all’Armata Rossa. Una volta vinta la guerra
un soldato tedesco ogni tre abitanti. fu costretto a sedere al tavolo delle trattative con il dittatore sovietico a cui,
volente o nolente, permise di calare “la cortina di ferro” sull’Europa dell’Est.
58
S
PRIMO PIANO
SAPERNE DI PIÙ
LUCI E OMBRE
KEYSTONE-FRANCE
DI UN EROE
Le più importanti biografie, i carteggi Churchill
e le curiosità sul “British Bulldog”. assiste alle
esercitazioni
di artiglieria,
Churchill. La vita c’era davvero in quello scambio con elmetto...
politica e privata epistolare? E quale credito può e sigaro.
Martin Gilbert (Mondadori) dare la storiografia a documenti
Questa biografia pubblicati sulla stampa negli
narra la vita anni Cinquanta, che diventarono
pubblica e oggetto di negoziazioni, ricatti,
quella intima di speculazioni tra Italia e Svizzera,
Winston Churchill, Germania e Gran Bretagna?
dai difficili inizi Questo libro risponde ricostruendo
scolastici alle la storia di quel carteggio.
avventure africane, dai giorni
bui ma gloriosi della Seconda L’ora più buia
guerra mondiale all’alba della Anthony McCarten Churchill. La biografia Winston Churchill.
Guerra fredda. Due volte primo (Mondadori) Andrew Roberts (Utet) L’eroe inatteso
ministro, “the British Bulldog” La Gran Bretagna Nel 1899 un Paul Addison (Utet)
– come fu soprannominato – era in guerra giovane Churchill, Churchill è stato
visse una quantità eccezionale di da 8 mesi e le corrispondente l’unico uomo
esperienze: fu ufficiale durante cose andavano del Morning politico britannico
il regno della regina Vittoria, malissimo. Più Post durante del XX secolo
partecipò alle guerre coloniali che un nuovo la seconda a diventare un
in Africa e fu un pioniere in vari Primo ministro, i guerra boera, eroe destinato a
campi, dai primi passi della guerra sudditi di Sua Maestà imploravano incoraggiò un soldato appena durare nel tempo.
aerea alle proposte di disarmo un condottiero. Ma in pochi ferito di striscio dicendo: “Nervi Anche i suoi più accaniti avversari
mondiale. Martin Gilbert, storico avrebbero scommesso sul primo saldi, ragazzo. Nessuno viene dovettero riconoscere che
e suo maggiore biografo, traccia lord dell’Ammiragliato. Bastarono colpito due volte lo stesso giorno”. possedeva grandi capacità, una
una valutazione equilibrata del più invece 4 settimane perché gli È solo uno dei moltissimi notevole eloquenza e una vena di
celebre statista inglese. inglesi scoprissero in lui il grande aneddoti sul leader britannico, genialità. Ma molti lo giudicavano
leader, capace di commuovere e che rivela però il suo strano uno sfacciato egocentrico, un
L’arma segreta del duce spronare, di osare e di risollevare mix di ironia e cinismo, lucidità collega inaffidabile e uno stratega
Mimmo Franzinelli le sorti del conflitto con il suo e combattività. Ma fu davvero con una pericolosa passione per
(Rizzoli) decisionismo e l’indomabile l’uomo del destino per l’Occidente la guerra. In questo libro Paul
Nel Dopoguerra capacità di resistenza. Eppure, attaccato dai totalitarismi? Il libro Addison racconta la storia della
scoppiò la caccia nei giorni in cui Hitler sembrava rievoca l’infanzia di Winston fino vita di Churchill in parallelo con i
alle favoleggiate inarrestabile, pronto a sferrare all’apprendistato militare in India, saliscendi della sua reputazione.
lettere a Mussolini il colpo finale contro il Regno segue i primi incarichi politici e i
di Vittorio Unito, Churchill vide la possibilità compiti militari durante la Prima Il sorriso del bulldog
Emanuele III, di avviare trattative di pace con guerra mondiale. Fu allora che A cura di D. Enright
Adolf Hitler, Pietro la Germania, come sembrano Churchill imparò a risollevarsi dalle (Liberilibri)
Badoglio, De Gasperi e soprattutto rivelare i verbali delle riunioni del sconfitte, facendo tesoro dei suoi Il meglio dello
di Winston Churchill. “Per l’Italia Gabinetto di guerra conservati errori. Così, quando il Regno Unito humour di Sir
valgono più di una guerra vinta”, presso i National Archives di lo chiamò, era pronto a rispondere: Winston: un
aveva confidato il duce al gerarca Londra. Con L’ora più buia (che ha dimostrando di saper trattare alla modo divertente
Alessandro Pavolini. Le misteriose ispirato l’omonimo film del 2017) pari con Unione Sovietica e Stati per scoprire le
lettere riguarderebbero l’entrata McCarten ricostruisce quelle Uniti e di stabilire un rapporto caratteristiche
in guerra dell’Italia nel 1940 e settimane cruciali, da cui emerge unico con il proprio popolo. del leader. Ogni
l’accordo segreto secondo il quale, l’inedita immagine di un Churchill Andrew Roberts restituisce aneddoto o citazione è un flash
in caso di sconfitta del Regno lacerato dai dubbi e dal volgere luci e ombre (tra sospetti di su qualche piega del carattere di
Unito, Mussolini avrebbe mitigato degli eventi. Ma anche quella alcolismo, cronica umoralità e Churchill: ne emerge un uomo
le pretese di Hitler in cambio di dell’uomo che trovò il coraggio di crolli depressivi) di un uomo che fu caustico e amabile, determinato e
concessioni territoriali. Ma cosa stare dalla parte giusta della Storia. fabbro del suo destino. fiducioso, nobile senza spocchia.
59
DOMANDE&RISPOSTE
Queste pagine sono aperte a soddisfare le curiosità dei lettori, purché i quesiti siano di interesse generale.
Non si forniscono risposte private. Scrivete a Focus Storia, via Arnoldo Mondadori 1, 20054 Segrate o all’e-mail redazione@focusstoria.it
A cura di Federica Ceccherini
MONDADORI PORTFOLIO
Spaghettata
A Hong Kong, una
tavolata dei primi
del Novecento. Le
bacchette oggi
possono essere
in legno, metallo,
osso, avorio,
bambù o plastica.
ORIENTE
C
irca 3mila anni fa. I primi ritrovamenti risalgono infatti al 1200 a.C. e sono bacchette in bronzo
ritrovate in una tomba di epoca Shang (XVI-XI secolo a.C.) nel villaggio di Houjiazhuang presso
Anyang, nel centro della Cina. Su come siano nate però ci sono solo leggende. La più famosa
riguarda Zhou, ultimo re della dinastia Shang, e la sua concubina Daji.
Il sovrano pare fosse un tipetto piuttosto irascibile e che, soprattutto a tavola, non ammettesse errori.
Quando il cibo era troppo caldo, troppo freddo o non fresco non esitava a uccidere il cuoco. Un giorno la
sua amante Daji, per evitare che l’imperatore si ustionasse con il brodo bollente, estrasse i pezzi di cibo
immersi nella zuppa con due spilloni che aveva nei capelli e lo imboccò. Zhou ne fu entusiasta e lo chef
ebbe salva la vita. Da allora il sovrano volle sempre mangiare con le bacchette.
Coltello proibito. Seppur molto antiche, le bacchette si sono diffuse in Cina – e successivamente in
tutto l’Estremo Oriente e nel Sudest asiatico – solo a partire dal 500-600 d.C. Prima si usava infatti il
cucchiaio per mangiare i cereali. L’avvento di alimenti lavorati come gli spaghetti resero quella posata
non più adeguata e poco maneggevole.
Le bacchette sono inoltre utili, come dimostra la leggenda di Daji, per mangiare pietanze molto calde e
far raffreddare rapidamente i bocconi. Una curiosità: avete notato che nei ristoranti cinesi e giapponesi
non ci sono coltelli (a parte per chi li richiede)? Il cibo infatti viene servito tagliato, già pronto per
essere consumato. Il coltello, molto usato in cucina, è invece “vietato” a tavola poiché secondo il filosofo
Confucio (VI-V secolo a.C.), che ha influenzato la cultura cinese e giapponese, le lame che ricordano la
guerra possono contrariare i commensali e rovinare il piacere del pasto.
62
S
CURIOSITÀ Napoleone durante
È vero che la ritirata dalla Russia,
nell’inverno del 1812.
a Napoleone
in Russia furono
fatali i bottoni?
Domanda posta da
Augusto Scianchi.
UN GIORNO AL MUSEO
A Washington c’è il più importante museo dedicato alla storia degli Stati Uniti: è
un ramo della Smithsonian Institution, nata nel 1846 grazie alla donazione del
britannico James Smithson. Le sue sale ospitano cimeli della cultura americana.
J
ames Smithson (1765-1829) era un 15 aprile 1865; lo aveva in testa quando gli
chimico inglese esperto di minerali. spararono. Osservandolo bene si nota un 1
Nel suo testamento lasciò un’ingente nastro scuro attorno al cappello: il presidente
somma agli Stati Uniti, sebbene in America lo portava in segno di lutto dopo la morte del
non avesse mai messo piede. Grazie a quel figlio Willie. Un cappello legato a due storie Il museo si trova
denaro nel 1846 nacque la Smithsonian dolorose: il lutto di un padre per un figlio e a Washington
Institution, oggi presente in varie città del quello di una nazione spaccata dalla guerra
lungo il National
Paese. L’edificio dedicato alla storia degli civile e che Lincoln, abolendo la schiavitù,
stava guidando sulla via della rinascita.
Mall, il viale
Usa è lo Smithsonian National Museum of monumentale
American History (1), a Washington.
Visitando il museo si percorre un interessante DIRITTI CIVILI. Gli Stati Uniti con Lincoln che congiunge
viaggio nella storia del Paese. Per esempio, fecero passi avanti nel campo dei diritti il Campidoglio
al secondo piano i visitatori restano in civili, eppure molti altri erano ancora da al Lincoln
rispettoso silenzio davanti alla bandiera (2) fare. La lotta contro la segregazione razziale Memorial.
che ispirò l’inno nazionale. Il 14 settembre è rappresentata nel museo di Washington
1814, infatti, i soldati americani del Fort dal bancone di una tavola calda. Un
McHenry di Baltimora issarono quell’enorme semplice bancone con quattro sgabelli
bandiera per celebrare una vittoria cruciale (5), apparentemente banale. Ma anche
sulle forze britanniche. La vista di quelle questo reperto ha fatto la storia degli Usa.
“larghe strisce e stelle brillanti” ispirò Francis Nel 1960 nella cittadina di Greensboro
Scott Key a comporre la canzone Star- quattro studenti afroamericani del North
Spangled Banner, poi diventata inno. Una Carolina Agricultural and Technical College
bandiera che incute un profondo rispetto e occuparono i quattro posti (riservati ai
che lo Smithsonian custodisce dal 1907. bianchi) e ordinarono da mangiare. La
loro richiesta fu rifiutata e furono invitati
ad andarsene, ma loro non si alzarono. Fu
CIMELI PRESIDENZIALI. Nella sezione il primo di una lunga serie di episodi di
dedicata ai presidenti americani si può resistenza passiva, che si diffusero in tutto il
vedere lo scrittoio (3) sul quale Thomas Sud segregazionista. Un capitolo, quello della
Jefferson scrisse la Dichiarazione discriminazione razziale, che ci illudiamo
d’indipendenza. Stupisce scoprire che appartenga soltanto al passato.
non sia una vera e propria scrivania: si
tratta di una cassetta da scrittura grande
come una valigetta, che il presidente 2
poteva tenere sulle ginocchia, usandola
per scrivere ovunque si trovasse. Jefferson
viaggiava continuamente, su entrambe le
sponde dell’oceano Atlantico, quindi era la
soluzione più comoda. All’interno la cassetta
conteneva penne, inchiostro e fogli: un kit
5
che consentiva la stesura di documenti in
qualunque situazione.
Nella stessa parte del museo è esposto
un cappello (4): è una tuba da molti quasi
venerata. Apparteneva ad Abraham Lincoln
e questo già basterebbe a comprendere
l’importanza storica dell’oggetto. Ma c’è
di più, un altro dettaglio importantissimo Gli archivi della Smithsonian Institution
che porta molti americani a considerare il contengono preziose fotografie e
copricapo una reliquia: Lincoln lo indossava documenti storici, molti dei quali sono
al Ford’s Theatre la sera del suo assassinio, il disponibili online sul sito ufficiale.
64
S
SCIENZA E ARTE. Anche la scienza occupa
8 un posto di prim’ordine nel museo. Qui è
conservata la siringa usata da Jonas Salk
per testare il vaccino antipolio tra il 1954 e
il 1955. E ancora, la lampadina (6) utilizzata
da Thomas Edison nel 1879 per la prima
dimostrazione pubblica con la luce elettrica.
4 Anche se Edison non fu il primo a lavorare sul
progetto, fu lui, dopo centinaia di tentativi, a
trovare il materiale più adatto per il filamento
interno: il bambù giapponese carbonizzato,
che durava fino a 1.200 ore.
Musica e spettacolo (settori che gli Usa
nel Novecento hanno rivoluzionato), sono
rappresentati, tra le altre cose, dalle scarpette
James Smithson studiò la composizione rosse (7) usate da Judy Garland nel film Il
del carbonato di zinco naturale, che da lui mago di Oz (1939). Nel romanzo originale di
prese il nome di smithsonite. L. Frank Baum le scarpe della protagonista
Dorothy sono in realtà color argento. Ma nel
1939 i produttori del film volevano esaltare
le meraviglie della nuova tecnologia a colori
e quindi le preferirono rosse. Le scarpe
hanno suole di feltro per non far rumore e il
paio esposto al museo fu usato per le scene
danzate del film. Ma il cimelio musicale
che resta impresso nella memoria di tanti
visitatori è la tromba piegata del jazzista
Dizzy Gillespie (8): nel 1953 qualcuno,
cadendo inavvertitamente sullo strumento,
lo piegò. Il musicista lo raccolse e constatò
che funzionava lo stesso. Felice di questo
imprevisto, che gli consentiva di proiettare
meglio il suono in fondo alla sala, associò per
sempre il suo nome e la sua musica a quella
tromba.
CARMINE GALANTE
IL BOSS DAI MILLE NOMI
Carmine Galante
a Brooklyn. Sopra,
il boss in una foto
segnaletica della
polizia di New York.
I
n un dossier diffuso nel 1958 dalla Fbi (la alla mafia newyorchese che manteneva da rappresentarlo, in Italia, nelle riunioni
polizia federale americana) ben tre righe il controllo del contrabbando di alcolici e tra i più importanti capimafia: in quegli
erano dedicate ai nomi che, negli anni, del racket. Questo “impiego” aveva dato anni gente del calibro di Lucky Luciano,
aveva usato per camuffare la sua identità. finalmente sfogo al suo carattere irascibile, Tommaso Buscetta e Gaetano Badalamenti
Fra questi, Joe Dello, Joe Nelo, Joe Lelo, Joe che dall’adolescenza lo aveva spinto a si incontrava per stabilire le regole del nuovo
Lilo, Joe Leio, tutti ispirati dall’assonanza menar le mani nelle risse. La sua specialità, grande business, il traffico di eroina.
con Lilo, il suo soprannome. Un nickname le rapine, ne aveva poi fatto un ospite fisso
che derivava dal nome con il quale i delle patrie galere. Gran finale al ristorante. Galante
genitori l’avevano battezzato: Camillo. Ma Una tappa fondamentale della sua carriera fu arrestato ancora, ma non si perse
anche quello aveva cambiato con gli anni, criminale avvenne nel 1930, mentre tentava d’animo. Nei 14 anni di prigionia, dove gli
trasformandosi in Carmine. Perché mai di impadronirsi di un camion che trasportava diagnosticarono una personalità psicopatica,
mister Galante aveva una tale necessità di liquori: la polizia lo intercettò e Galante grazie agli “scudieri” su cui poteva contare
“giocare” con i suoi dati anagrafici? Semplice: rispose scatenando un furibondo conflitto fuori e dentro il carcere, continuò a tessere
perché fin da giovanissimo era sulla lista dei a fuoco, al termine del quale restarono feriti la tela per realizzare il suo sogno: prendere
malviventi più pericolosi ed era braccato un poliziotto e una bimba di 6 anni. il controllo della famiglia Bonanno e magari
dalle polizie di mezzo mondo. Gli si aprirono così le porte della prigione di degli altri clan.
Sing Sing, dove restò fino al 1939, anno in Il delirante progetto ebbe l’effetto di
Bimbo... prodigio. Nato a New York nel cui fu messo in libertà vigilata. Uscito che mettere d’accordo le famiglie su un punto:
1910 da una coppia di siciliani emigrati da ormai era un malavitoso fatto e finito, entrò Lilo andava eliminato. Così il 12 luglio del
Castellammare del Golfo (Tp), il piccolo nell’orbita del boss Vito Genovese, su ordine 1979, mentre Galante pranzava in una
Carmine diede immediatamente prova del quale nel 1943 uccise (ma a dire il vero trattoria siciliana di Brooklyn con alcuni suoi
delle sue brillanti qualità criminali: a 11 non fu mai dimostrato) Carlo Tresca, editore uomini, tre killer incappucciati piombarono
anni apparteneva già a una baby gang anarchico esiliato negli Usa da Mussolini. nel locale e gli spararono. La foto del suo
che imperversava nel Lower East Side Poi passò alle dipendenze di Joe Bonanno, cadavere a terra fece il giro del mondo.
della Grande Mela e a 16 risultava affiliato di cui fu un collaboratore fidato al punto Roberto Graziosi
66
S
I N I Z I A T I VA S P E C I A L E
CON
Un cofanetto ricco di consigli utili e materiali
per realizzare un vero e proprio giornale.
Affrettati, i lavori più belli saranno pubblicati Una versione
su Focus Junior! di Focus Junior
di 24 pagine,
tutta da
completare con
le vostre foto,
Un manuale i vostri disegni
con i consigli e i vostri testi.
dei giornalisti
di Focus Junior
per realizzare
un giornale
3 mesi Un taccuino,
di abbonamento una penna e
digitale a un tesserino
Focus Junior da Junior
Reporter
T
ra la fine del XIX secolo e
l’inizio del XX Vienna fu
travolta da una rivoluzione
artistica che ebbe ripercussioni
su tutta la società. A iniziarla fu Gustav
Klimt (1862-1918), che nel 1897 aveva
aderito alla Secessione viennese, un
movimento di pittori e architetti che
rifiutò le regole dell’Accademia di belle
arti per trovare una nuova via.
Nel 1902 Klimt finì al centro delle
polemiche: per la 14a mostra della
Secessione, omaggio a Ludwig van
Beethoven, aveva dipinto un lungo e
dirompente fregio, scatenando l’ira
del pubblico, che lo aveva giudicato
ripugnante e volgare. A quelle immagini
dal forte contenuto erotico, ispirate
alla Sinfonia n. 9 di Beethoven, Roma
dedica una bellissima mostra aperta
a Palazzo Braschi e che durerà fino al
27 marzo. E in primavera, alla Galleria
Ricci Oddi di Piacenza, partirà un altro
evento, dedicato al Klimt più intimo.
KL
collegava il centro medievale ai
sobborghi, si andava arricchendo di
templi e marmi a imitazione greca ma
freschi di scalpello, colonne doriche e
capitelli corinzi ricavati non dal marmo
pentelico, bensì dalle cave alpine. Era,
la Vienna di fine Ottocento, una città
di due milioni di abitanti provenienti
Eros su tela
La Giuditta di Klimt
è esposta a Palazzo
Braschi (Roma) fino
al 27 marzo, come
il manifesto della
prima mostra della
Secessione, del
1898 (a destra).
da 15 nazioni, una capitale che viveva
nell’ottica trionfalistica e rapace
dell’Impero austro-ungarico, dove le
foglie di acanto cesellate nel bronzo
ingentilivano musei e caffè nei quali si
parlava d’arte bevendo un caffellatte
dal nome dolce di mélange (v. riquadro
nelle pagine successive). Una vita fatta
di Gemütlichkeit (“comodità”), come a
dire piccoli agi, conversazioni brillanti
davanti a un comfort drink e a un
orizzonte tranquillo.
Tutto vibrava di promesse in una
città fiduciosa di poter contare sull’“età
d’oro della sicurezza”, come l’avrebbe
descritta nel 1942 Stefan Zweig, nel
IMT
“l’imperatrice triste” pugnalata a morte
mentre passeggiava sul lungolago di
Ginevra dall’anarchico italiano Luigi
Lucheni. In pochi anni, Vienna sarebbe
passata dalla certezza del futuro
all’eclisse di un mondo dorato. Prima
che la Belle Époque austriaca finisse,
però, c’era ancora di che godere.
la vienna di
69
S
Il nuovo
Il bacio
(1907-1908)
di Klimt, esposto
alla Galleria del
Belvedere di
Vienna.
A destra, la Wiener
Staatsoper, teatro
dell’opera e primo
edificio sul Ring, la
principale arteria
di Vienna dal 1865.
dei nuovi materiali (vetro, ferro e gli inglesi, già maestri del settore, anno il Palazzo della Secessione, sulla
cemento). Aveva già costruito la Borsa e definivano arts and crafts. Friedrichstrasse, con la cupola di foglie
stava realizzando la Cassa di risparmio I secessionisti collaboravano spesso d’alloro in bronzo dorato (che a Vienna
postale e i padiglioni della Stadtbahn a uno stesso progetto, seguendo chiamano familiarmente Krauthappel,
(la metropolitana). Ma anche dighe e l’idea dell’opera d’arte totale ovvero “testa di cavolo”).
impianti fluviali sul Danubio, oltre a (Gesamtkunstwerk): così Hoffmann
chiese e ville adorne di maioliche. Il progettò per un banchiere di Bruxelles IL VENTO NUOVO. Der Zeit ihre
suo collega Joseph Hoffmann, pioniere Palazzo Stoclet, decorato con le opere Kunst, der Kunst ihre Freiheit: “a ogni
del design, nel 1903 fondò con il pittore di Klimt, mentre Moser realizzò epoca la sua arte, all’arte la sua libertà”.
Kolo Moser la Wiener Werkstätte (v. mosaici e vetri per la chiesa di San Questo il motto inciso sul nuovo
riquadro nell’ultima pagina), fabbrica Leopoldo firmata da Wagner. Joseph padiglione, che nel 1902 ospitò la 14a
di arti applicate dove si producevano Maria Olbrich, allievo di Wagner, seguì mostra della Secessione dedicata a
quei mobili, gioielli, vetri e parati che i dettami di Klimt per tirar su in un Beethoven, con quell’erotico fregio di
71
S
L’ereditiera Prima della Grande guerra Vienna fu
Il ritratto di Ria Munk dipinto da Klimt
(sopra) è un quadro simbolo della
Secessione viennese. Raffigura una
Klimt che ai perbenisti non piacque. Ma
la borghesia ebraica e gli imprenditori
arricchì la Wiener Staatsoper (l’opera
di Stato), alla direzione della quale ci
dell’acciaio non fecero mancare ordini al furono dal 1897 il compositore Gustav
ragazza nel fiore degli anni. Ne aveva
soltanto 24 Maria, detta Ria, quando pittore. Nacquero così quadri entrati nel Mahler e negli Anni ’20 Richard Strauss,
nel 1911 decise di spararsi dopo una mito, come i ritratti delle ricche matrone autore del deflagrante poema sinfonico
furibonda lite con il suo amante, lo Fritza Riedler e Adele Bloch-Bauer. Così parlò Zarathustra.
scrittore Hanns Heinz Ewers. La tragedia Sulla scia della rivoluzione urbanistica
sconvolse l’alta società e fu annotata introdotta con il Ring, uomini d’ingegno I CONTESTATORI. La città sapeva
nel diario di un altro scrittore, Arthur e artisti di talento stavano traghettando dunque valorizzare i suoi talenti, anche
Schnitzler. Nella passionale Vienna la città dai lampioni a gas alla luce se provenivano dalla periferia. Uno
duelli e suicidi per amore godevano di
grande popolarità e potevano contare elettrica. Un fastoso impianto elettrico di loro era Egon Schiele. Figlio di un
su un corteo funebre affollato, teatrale,
pieno di musica, come racconta il Un simbolo
drammaturgo e scrittore Stefan Zweig Il Palazzo della
nel libro Il mondo di ieri (1942). Secessione,
Peripezie di un quadro. La madre costruito tra il
di Ria, Aranka, parente dell’editore 1897 e il 1898,
ungherese Pulitzer (quello del noto su progetto di
premio giornalistico), commissionò il Joseph Maria
ritratto commemorativo nel 1917. Il Olbrich, allievo
quadro finì in mano ai nazisti insieme dell’architetto Otto
alla villa di famiglia quando i Munk Wagner, da un’idea
furono deportati nei campi di sterminio. di Gustav Klimt. Qui
Fu ritrovato e custodito in un museo si trova il Fregio di
polacco. Il decoro e l’abito tracciato a Beethoven, esposto
carboncino fecero pensare subito alla su tre pareti per 24
mano di Klimt, che aveva ritratto Ria metri di lunghezza.
serena e distante, vista di lato come chi
sta uscendo di scena.
72
S
Che visione! SCANDALOSE MUSE. In quegli
Il Fregio di anni, per sperimentare nuovi linguaggi,
Beethoven, di Klimt. Klimt ritraeva la sua donna, Emilie
Sotto, gli artisti Flöge, proprietaria di un salone di
della Secessione alta moda, in abiti ispirati ai mosaici
alla mostra del
1902, in cui fu bizantini di Ravenna, che lo avevano
esposto. Dietro, tanto colpito e che si ritrovano in molte
da sinistra: Anton sue tele. Schiele, invece, i suoi amori li
Nowak, Gustav spogliava. Con tratto tagliente e crudo
Klimt, Adolf Böhm. disegnava profili scioccanti di ragazze
Davanti, da sinistra: scheletrite e tanto, troppo giovani.
Kolo Moser,
Anche Klimt aveva dato scandalo con i
Maximilian Lenz,
Ernst Stöhr, Emil suoi nudi realistici, ma nulla a confronto
Orlik, Carl Moll. del seno acerbo di Gerti, la sorella
adolescente di Egon, o del pube esibito
dalla diciassettenne Wally: Schiele ne
fece la sua amante e il soggetto erotico
di tanti quadri, motivo per cui fu
processato e incarcerato con l’accusa di
avere traviato una minorenne.
In una città dai mille talenti come
questa, le perversioni e le infedeltà
coniugali potevano fornire materiale
per un’enciclopedia: finì sulla bocca
di tutti la passione fra Alma Mahler,
moglie del compositore e femme fatale,
e il tedesco Walter Gropius, che presto
avrebbe fondato l’istituzione artistica
più influente di inizio ’900, il Bauhaus.
GUSTAV KLIMT In un mondo che stava scoprendo i
misteri della psicanalisi fece scalpore la
reazione di Mahler, che per riprendersi
Gran finale
La sposa (1917-
1918) fu l’ultima
tela di Gustav
Klimt; è fra quelle
esposte a Palazzo
Braschi. A destra,
l’allestimento della
mostra romana.
La compagna Modaiola
Ritratto di Wally Emilie Flöge ritratta
Neuzil di Egon da Gustav Klimt nel
Schiele (1912), al 1902. Gestiva con
Leopold Museum. le sorelle un atelier
Compagna e di moda progettato
modella di molte da Josef Hoffmann,
opere, morì nel luogo di ritrovo per
1917 di scarlattina. le dame viennesi.
EGON SCHIELE
ATTUALITÀ
Nell’attesa di sapere chi sarà il prossimo... i profili dei 12
GLI INQUILINI
1946 Nasce la Cee 1957
Il 25 marzo, firma
dei Trattati di Roma.
1962 Gli anni del boom
Per il terzo anno il Pil
italiano cresce del 6%.
1976 Scandalo Lockheed
Tangenti a ministri in
cambio di commesse.
Enrico De Nicola Luigi Einaudi Giovanni Gronchi Antonio Segni Giuseppe Saragat Giovanni Leone
(1877-1959) (1874-1961) (1887-1978) (1891-1972) (1898-1988) (1908-2001)
Deputato dal 1909 Senatore dal 1919, Tra i fondatori del Giurista, esponente Economista, entrò Avvocato, alla
e presidente della economista, non si Partito popolare, fu del Partito nella direzione del Costituente lavorò
Camera (1920-24), compromise con il eletto con i voti di popolare, sotto il Psi nel 1925 e dal agli articoli sulla
sotto il fascismo si fascismo e nel 1943 Dc, Pci, Psi e Msi. Si fascismo si dedicò 1926 fu esule in magistratura.
dedicò all’attività espatriò in Svizzera. attirò critiche per la all’insegnamento. Austria e in Francia. Capo del governo
forense: senatore Governatore della decisione di affidare Nell’estate del 1964, Dal ’43 prese nel 1963 e nel
nel 1929, non Banca d’Italia nel nel 1960 il governo a colpito da trombosi, parte all’attività 1968, fu eletto
partecipò ai lavori 1945, cercò di Tambroni, sostenuto fu costretto alle clandestina in presidente con i voti
parlamentari. Dopo stabilizzare la lira. dall’Msi. Il suo nome dimissioni. Si Italia. Nel ’47 di centrosinistra e
l’8 settembre mediò Fu il primo è legato anche al sospettò un suo fondò il Partito Msi, uniti contro il
fra Alleati e Corona. presidente eletto “Gronchi rosa”, un coinvolgimento socialdemocratico. Pci. Si dimise nel
Eletto nel ’46 capo (senza i voti francobollo emesso nelle manovre dei Eletto anche 1978 in seguito
provvisorio dello delle sinistre) dal nel 1961, ritirato per servizi segreti e nel con i voti del Pci, allo scandalo
Stato (poi Parlamento e svolse un errore di stampa tentativo di colpo di incoraggiò la nascita Lockheed, un
presidente) rifiutò il suo mandato in e assai ambito dai Stato del generale di governi caso di corruzione
lo stipendio. modo equilibrato. collezionisti. De Lorenzo. di centrosinistra. internazionale.
ELETTO IL 28/6/1946 ELETTO L’11/5/1948 ELETTO IL 29/4/1955 ELETTO IL 6/5/1962 ELETTO IL 29/12/1964 ELETTO IL 24/12/1971
105 354 175 399 317 478
396 518 658 443 646 518
2022
2020
1992 Tangentopoli Pandemia Covid
A febbraio, primo arresto A marzo l’Italia
delle inchieste di Mani pulite. è in lockdown.
Sandro Pertini Francesco Cossiga Oscar Luigi Carlo Azeglio Giorgio Sergio Mattarella
(1896-1990) (1928-2010) Scalfaro Ciampi Napolitano (1941)
Ufficiale nella Giurista, deputato (1918-2012) (1920-2016) (1925) Giurista e avvocato,
Grande guerra e poi dal 1958, ministro Magistrato, dirigente Militante del Partito Laureato in fratello di Piersanti
dirigente socialista, degli Interni durante dell’Azione cattolica, d’azione, laureato giurisprudenza, dal (presidente della
durante il fascismo il sequestro Moro, deputato dal 1948, in lettere alla 1945 nel Pci, entrò Regione Siciliana
conobbe esilio, fu eletto con un fu ministro degli Normale di Pisa e nell’ala riformista assassinato dalla
confino e prigionia. vasto consenso. Interni. Eletto due in giurisprudenza, dei “miglioristi”. mafia), entrò in
Dirigente del Cln, Nell’ultimo scorcio giorni dopo la iniziò nel ’46 la Presidente della Parlamento nel 1983
guidò nel 1945 del suo mandato strage di Capaci, si carriera in Banca Camera (1992-94) e con la Dc. Fu tra i
l’insurrezione di fu protagonista di sforzò di rassicurare d’Italia (governatore ministro degli Interni protagonisti della
Milano. Presidente vivaci polemiche sulla solidità delle nel 1979). Presidente (1996-98), è stato nascita dell’Ulivo e
della Camera dal istituzionali (si definì istituzioni travolte da del Consiglio nel ’93- eletto senza i voti al suo nome è legata
1968 al 1976, fu “picconatore”). Tangentopoli, difese ’94 e poi ministro del del centrodestra. la legge elettorale
eletto subito dopo Difese Gladio, la Costituzione e Tesoro e del Bilancio, Affrontando difficili del ’93. Ha nominato
il sequestro Moro. organizzazione criticò gli eccessi reintrodusse la festa passaggi istituzionali 4 presidenti del
Memorabile il suo anticomunista della carcerazione della Repubblica ha rafforzato il ruolo Consiglio (Giuseppe
tifo ai Mondiali ’82. di cui fece parte. preventiva. (2 giugno). del capo dello Stato. Conte due volte).
ELETTO L’8/7/1978 ELETTO IL 24/5/1985 ELETTO IL 25/5/1992 ELETTO IL 13/5/1999 ELETTO IL 4/5/2006 ELETTO IL 31/1/2015
Come il navigatore
vichingo Leif
Eriksson arrivò in
America, fondò un
insediamento (il
primo europeo) ed
entrò nella Storia.
di Franco Capone
L’ALTRA
78
S
A
DELL’
Primi!
L’arrivo delle
imbarcazioni
vichinghe all’Isola
di Terranova (oggi
Canada): nuovi
studi sono riusciti
a datare con
esattezza l’anno
della spedizione:
era il 1021.
SCOPERTA
MERICA
G. PAULLI
79
S
I
l primo insediamento di europei che fece immagazzinare nelle piante di tipica della Groenlandia, segno che sul
in America che si conosce con tutto il mondo il 12% di carbonio in più. luogo c’erano persone provenienti da
certezza precede di ben oltre «Contando gli anelli di crescita fino a queste due isole, abitate dai Vichinghi.
quattro secoli i viaggi di Cristoforo “bordo corteccia”, a partire da quello L’architettura e le differenti
Colombo. È a L’Anse aux Meadows, che segna l’anno noto della tempesta di dimensioni delle case testimoniano
sull’isola di Terranova, odierno Canada. raggi cosmici (il 993 d.C.), al 29° anello che a L’Anse aux Meadows si era
Lì i Vichinghi, popolo di navigatori, corrisponde il 1021, anno in cui il taglio riproposta la gerarchia tradizionale
commercianti e all’occorrenza guerrieri, ebbe luogo», spiega Margot Kuitems, degli scandinavi: case più grandi per i
originari della Scandinavia, fondarono prima autrice dello studio. nobili e piccole per fittavoli e schiavi.
un villaggio di otto fabbricati, come Nelle case gli occupanti dormivano tutti
avamposto per esplorare quella nuova MARCHIO SCANDINAVO. I reperti insieme lungo il perimetro di sale, con
terra, che loro chiamavano Vinland di legno risultano tagliati ad angolo al centro il focolare. L’intero complesso
(Terra del Vino). stretto. È una prova dell’uso di utensili di poteva ospitare 90 persone. Una delle
Il sito di L’Anse aux Meadows fu ferro affilati, rivelatori di mani europee costruzioni maggiori potrebbe essere
scoperto nel 1960 dai coniugi archeologi in quanto gli indigeni non conoscevano stata quella del capo spedizione, Leif
Helge e Anne Stine Ingstad. Da allora, il ferro. Di indubbia età vichinga (dal Eriksson. Ma chi era costui?
decenni di studi non hanno fatto che 793 al 1066 d.C.) sono poi gli oggetti di
confermare la matrice vichinga di quel bronzo e altri di uso quotidiano trovati ROMANZI STORICI. La Saga dei
luogo. Mancava ancora, però, una nell’insediamento. Per esempio, le pietre Groenlandesi, scritta più di 200 anni
datazione precisa. Ora i ricercatori focaie per accendere il fuoco. Erano di dopo gli eventi raccogliendo una solida
olandesi dell’Università di Groningen due tipi, diaspro islandese e una pietra tradizione orale, ci dice che Leif era figlio
sono riusciti a stabilire l’anno in cui
80
S
BRIDGEMAN IMAGES/MONDADORIPORTFOLIO
di Erik il Rosso, un norvegese emigrato costa del Labrador. Sbarcò presso una
in Islanda, da dove partì con varie navi verde prateria, attraversata da un fiume
al seguito, approdando in Groenlandia ricco di salmoni, in un clima temperato.
(a cui diede il nome) per esplorarla e Uno dei suoi uomini trovò dell’uva
fondarvi un paio di colonie. E qui entra selvatica e Leif Eriksson battezzò la
in scena un terzo personaggio, il giovane zona Vinland (Terra del vino). Nulla di
Bjarni Herjólfsson. strano, perché l’area, hanno chiarito i
Per raggiungere suo padre che aveva botanici, nel Medioevo era più calda di
seguito Erik il Rosso, Bjarni finì fuori oggi (e l’Atlantico del Nord più libero
rotta per il maltempo. Quando il mare dai ghiacci). Leif vi stabilì la sua base,
si calmò, il giovane si trovò più a sud che nella Saga dei Groenlandesi si
della Groenlandia e avvistò una nuova chiama Leifsbúðir (Rifugio di Leif), da
terra (la costa del Nord America), cui ebbero luogo ulteriori esplorazioni
senza tuttavia approdarvi perché preferì verso sud. La base servì anche da
invertire la rotta per timore che il stazione di carico per legname,
tempo tornasse a peggiorare. La notizia uva e stoccafisso, con destinazione
di quella terra a Occidente aprì gli Groenlandia. Tutte le successive
orizzonti di Leif Eriksson, che comprò spedizioni useranno Leifsbúðir come
la barca di Bjarni e organizzò una avamposto e Leif ne manterrà il
spedizione. controllo.
Quando avvistò la costa, Leif vide
una terra piatta formata da lastroni PENNA E POLITICA «Questa però
di roccia che chiamò Helluland (in non è l’unica saga sull’argomento»,
norreno, Terra delle pietre piatte),
corrispondente all’isola di Baffin.
spiega Carla del Zotto, docente di
Letteratura scandinava alla Sapienza di I giganti di
Successivamente una costa boscosa, Roma. «Un’altra saga, dedicata a Erik Marckalada
L
con una spiaggia bianca, che nominò il Rosso, presenta molte concordanze a prima menzione, fuori
BENVENUTI AL VILLAGGIO
L’insediamento di L’Anse aux Reperti preziosi
Meadows, in Canada, fu scoperto I reperti di legno tagliato dai
nel 1960. Gli archeologi l’hanno Vichinghi e usati dagli scienziati
per ottenere la datazione precisa
ricostruito così come doveva essere del sito di L’Anse aux Meadows.
quando fu fondato da Leif Eriksson
mille anni fa. Era più che altro un
avamposto di servizio e non un vero
tentativo di colonizzazione.
CREDIT: M. KUITEMS.
GROENLANDIA
Mar di
Norvegia
✱ Insediamento
Occidentale
Helluland ISLANDA
Baia Sopra, la planimetria del sito. Furono costruiti 8 edifici di cui tre
Insediamento
di Hudson ✱ Orientale (a, d, f) avevano diverse stanze a uso abitazione, di laboratorio e
Markland magazzino. Gli edifici più piccoli (b, c, g, e) erano ambienti unici dove
si viveva e si lavorava, con la tessitura, la forgiatura o la preparazione
✱ L’Anse aux Meadows di reti da pesca. Oltre il torrente c’era la fucina (edificio j) per estrarre
Vinland il ferro dal minerale di palude e poi lavorarlo. A sinistra, la cartina con
Oceano la localizzazione del centro abitato di L’Anse aux Meadows e degli
Atlantico insediamenti vichinghi in Groenlandia.
fu abbandonato dopo pochi anni Dalla preistoria
nel New Brunswick». Solo da lì infatti RITIRATA DISCRETA. Dopo
S e andiamo ancora più indietro, i primi
veri colonizzatori delle Americhe
furono i gruppi di cacciatori-raccoglitori
potevano provenire il legno e i frutti del alcuni anni, il sito vichingo venne provenienti dall’Asia. Si pensa che
noce bianco americano (Carya ovata), abbandonato. Secondo le saghe, per approfittarono dell’abbassamento del
che cresce sotto quella latitudine. Questo via delle tensioni con i nativi. «Più livello del mare nello Stretto di Bering,
significa che per procurarseli i Vichinghi probabilmente, per mancanza di dovuto a un periodo glaciale, per passare a
arrivarono a “soli” 1.000 km da dove si convenienza commerciale», aggiunge piedi dalla Siberia all’Alaska. Lì si diffusero
fino alle Ande e alla Patagonia evolvendosi
trova oggi New York. Carla Del Zotto. «I dati archeologici
anche in società complesse, dopo avere
L’avamposto era in un luogo indicano che i Vichinghi sgombrarono il scoperto indipendentemente da noi
poco protetto, cosa che i Vichinghi campo con calma, portando via tutte le l’agricoltura. Fu così che Colombo trovò i
non facevano per gli insediamenti loro cose. C’è da dire che le esplorazioni Taino, Hernán Cortés gli Aztechi (con una
permanenti. Mancano stalle e fienili, vichinghe avvenivano più per ragioni capitale più popolosa di Parigi all’epoca)
tracce di recinti o di cambiamento della di sussistenza e commerciali che per e Francisco Pizarro gli Incas (che avevano
flora causati da pascoli o coltivazioni. conquistare terre. Erano imprese che costruito un impero).
Nuove datazioni. Si pensava, in base ai
Non sono stati trovati resti di animali riunivano gruppi locali e compositi, che ritrovamenti archeologici, che i primi
domestici. Le attività documentate sono riflettevano una mentalità itinerante, uomini fossero arrivati dall’Asia in America
invece la metallurgia e la falegnameria. senza le grandi mire espansionistiche 13mila anni fa. Il recente ritrovamento di
Non mancava la tessitura, ma dagli e di possesso che invece animavano le dozzine di orme fossili nel White Sands
oggetti ritrovati si deduce che le donne monarchie del Centro e del Sud Europa». National Park (New Mexico), lasciate sulla
erano una esigua minoranza. Le grandi Era proprio un’altra mentalità, che di riva sabbiosa di un lago, portano ora
abitazioni avevano magazzini annessi. fatto lasciò ai nativi del Nuovo Mondo ancora più indietro i tempi. Datate con il
metodo del carbonio-14, grazie ai semi di
«Tutto indica che era un insediamento ancora quasi 5 secoli di “pace”, prima una pianta acquatica rimasti intrappolati
di servizio», conclude Wallace, «e non della durissima conquista spagnola, tra i piedi di quei primi americani, le orme
il tentativo di stabilire una colonia con armi di acciaio, polvere da sparo e i risalgono a 22mila anni fa.
autosufficiente». germi di malattie importate. •
Il lavoro
Le attività documentate dagli scavi
sono la metallurgia e la falegnameria.
Stile islandese Sono state trovate anche pietre di
Le case erano in stile islandese antico, peso per un telaio nordico e un fuso,
cioè con un telaio di legno che veniva a dimostrazione del fatto che c’erano
riempito di zolle. Con la cotica erbosa, le donne nell’insediamento (anche se
zolle andavano anche a formare i tetti, erano un’esigua minoranza).
che così erano ben isolati. Focolari e
comignoli erano realizzati in ardesia.
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84
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Le scuole entrano in redazione
Le ultime novità e le prime visioni del I APPUNTAMENTO
palinsesto del canale televisivo
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La riunione di redazione
(al numero 35 del digitale terrestre). II APPUNTAMENTO
L’ideazione di un articolo
e la ricerca delle fonti
III APPUNTAMENTO
Shutterstock
La ricerca fotografica e
l’impaginazione
IV APPUNTAMENTO
La copertina, i podcast
e il mondo digitale
Le prossime Focus Academy partono
Per saperne di più: il 9 febbraio con Focus,
DAL 23 GENNAIO, OGNI DAL 2 FEBBRAIO, OGNI l’11 febbraio con Focus Storia
DOMENICA ALLE 21:15 GIOVEDÌ ALLE 21:15 www.focus.it/academy
In prima Tv la seconda In prima Tv assoluta,
stagione di “Stranezze di “Costruttori di Piramidi - I
questo mondo”. loro segreti”.
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POLITICA ITALIANA
17 febbraio 1992: con l’arresto di Mario Chiesa scoppia
di Riccardo Michelucci
CON LE
MANI
ANSA
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Tangentopoli. E l’Italia non sarà più la stessa.
N
el 1992, un operaio guadagnava tranquillo, Chiesa si sedette e, pacatamente,
mediamente un milione di lire. annunciò di voler fare una dichiarazione
Una tazzina di caffè costava 700 spontanea. E parlò, parlò. Per sette giorni,
lire, un litro di benzina 1.500, un riempiendo centinaia di pagine di verbale.
grammo d’oro 13.800. Una tangente: 7 milioni. Quando finì, iniziarono gli arresti.
Tanto pagò Luca Magni, piccolo imprenditore
che aveva partecipato all’appalto per le IL “J’ACCUSE” DI CRAXI. Nel suo lungo
pulizie lanciato dalla casa di cura Pio Albergo e articolato discorso alla Camera del 3 luglio
Trivulzio, nota a Milano come “Baggina”. 1992, Craxi sostenne – senza essere smentito da
A incassare, Mario Chiesa, messo al vertice nessuno – che tutti sapevano e tutti godevano di
dell’istituto dal Psi, vale a dire dal partito che un malcostume inaugurato fin dall’immediato
in quel momento esprimeva l’uomo più potente dopoguerra e poi diventato sistema. A riprova
d’Italia: Bettino Craxi. Quando Magni si rivolse dell’intreccio politica-affari databile fin dai
ai carabinieri perché non in grado di pagare tempi della ricostruzione, basta ricordare la
la seconda tranche dello stesso importo (il “scandalosa” frase di Enrico Mattei, il padre
“consueto” 10% dell’appalto di 140 milioni), padrone dell’Eni eliminato nel 1962 con un
si scoperchiò una pentola il cui contenuto omicidio mascherato da incidente aereo (e sul
avrebbe travolto la Prima Repubblica. quale, dal punto di vista giudiziario, non è stata
ancora detta l’ultima parola): “I partiti? Ma io i
GLI ELEMOSINIERI. Quella tangente partiti li prendo come i taxi. Li chiamo, ci salgo
era solo la punta di un enorme iceberg che sopra, poi pago la corsa e scendo quando sono
prese – non a caso – il nome giornalistico di arrivato”. Trent’anni fa, Tangentopoli fece venire
Tangentopoli. Quando sarà tutto chiarito si a galla quella collaudata rete di corruzione che Nella tempesta
scoprirà, fra le altre cose, che in una riunione coinvolgeva tutto il sistema politico. Mario Chiesa
del dicembre 1991 “gli elemosinieri”, come Sotto la guida del procuratore capo di Milano e Bettino Craxi
venivano chiamati dalla stampa i segretari Francesco Saverio Borrelli, i sostituti Di Pietro, nel novembre
amministrativi dei partiti, avevano stabilito le D’Ambrosio, Boccassini, Davigo, Spataro, 1992. Il segretario
percentuali spettanti a ognuno: 25% alla Dc, Greco, Colombo e Parenti gestirono l’inchiesta del Psi, travolto
25 al Psi, 25 ai ministri in carica dei partiti poi chiamata Mani pulite, che toccò tutti i dallo scandalo,
lascerà l’Italia per
minori, 25 al Pci-Pds (non in contanti, ma come vertici della politica italiana. Oltre al segretario Hammamet (Tunisia),
commesse per le cooperative). Una sorta di del Psi, Bettino Craxi, altri nomi eccellenti dove morì nel 2000.
“manuale Cencelli” (la spartizione di incarichi del partito finirono nella rete del pool della Sotto, una scritta
basata su interessi politici anziché sul merito) Procura di Milano. A cominciare dal ministro contro Craxi.
anche per le tangenti, insomma.
Mario Chiesa sapeva tutto, ma teneva duro.
Non parlava. Non disse una sola parola neppure
quando il pubblico ministero Antonio Di Pietro
gli pizzicò dei soldi in Svizzera, frutto di una
tangente di noti marchi di acque minerali.
IN PASTA
dell’ex presidente del Pio Albergo Trivulzio
echeggiò per tutta la Procura. Poi, tornato
87
S
Il bilancio dell’inchiesta:
della Giustizia, Claudio Martelli, passando per
l’ex sindaco di Milano Carlo Tognoli e il sindaco
in carica Paolo Pillitteri (cognato di Craxi). Fu
travolta anche la Democrazia cristiana, con il
suo segretario amministrativo, Severino Citaristi.
Poi toccò a Giorgio La Malfa, segretario del Pri,
a Renato Altissimo del Pli, a Primo Greganti, il
cosiddetto “Compagno G” del Pci. Oltre che a
MONDADORI PORTFOLIO
MONDADORI PORTFOLIO
FOTOGRAMMA/IPA
D&R Storia
possibilità di entrare in contatto con quelle Visto il successo che ha avuto l’iniziativa
giovani generazioni che frequentano poco le nell’edizione scorsa, per quest’anno scolastico
edicole e la carta stampata e vivono di Web. abbiamo pensato di “aprire le porte” della
Mostrando il nostro lavoro (che ha ormai una redazione a più classi. E vogliamo coinvolgere
componente digitale molto significativa) vogliamo anche in ulteriori attività i ragazzi che hanno
creare un momento di scambio partecipato alla nostra Academy.
intergenerazionale. Lo abbiamo fatto a cominciare dal Focus Live, il
nostro festival annuale al Museo della Scienza
Oltretutto quello appena passato è stato un anno e della Tecnologia di Milano, ma abbiamo in
difficile per i nostri ragazzi. Il Covid ha condizionato mente altre occasioni. Noi ci stiamo preparando,
la vita di ogni giorno, per mesi gli studenti si sono ragazzi, tenetevi pronti anche voi.
dovuti adattare a una didattica a distanza che ha
faticato a sostituire la scuola in presenza. E anche
l’Academy l’abbiamo fatta in Dad, a distanza. Per iscriversi ai prossimi
Questo ci ha permesso di raggiungere un numero
più alto di ragazzi collegando contemporaneamente appuntamenti dell’Academy di
più classi di istituti e città diverse. Studenti di Focus invia un’email all’indirizzo:
Ferrara e di Milano, di Lamezia Terme e di Brescia si
sono trovati contemporaneamente con noi a parlare academy.focus@mondadori.it.
di scienza, giornalismo scientifico, divulgazione L’iscrizione è gratuita.
storica.
DOMENICA
DI SANGUE di Riccardo Michelucci
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oveva essere una giornata di festa: si folla. Tredici uomini rimasero uccisi sotto un
Il massacro
L’attacco dei
concluse con un massacro. Domenica inferno di fuoco che durò circa un quarto d’ora. paracadutisti britannici
30 gennaio 1972, città di Derry. Otto di loro avevano un’età compresa tra i 17 e i del gruppo speciale
Migliaia di persone sfilano alla marcia 20 anni. Le vittime furono Patrick Doherty, Gerard Red Devil contro
di protesta indetta dal Movimento per i diritti Donaghey, John Duddy, Hugh Gilmour, Michael civili inermi che
Il 30 gennaio 1972,
a Derry, parà inglesi
fecero fuoco su una
pacifica marcia civile e
uccisero 14 persone.
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GETTY IMAGES
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nostra Sharpeville”, affermò il leader
del Movimento per i diritti civili Ivan
Cooper subito dopo l’eccidio. Cooper
intuì subito il tragico parallelismo
con quanto era accaduto nel 1960 in
Sudafrica. Anche in quel caso i militari
avevano aperto il fuoco su una pacifica
protesta contro il regime dell’apartheid,
uccidendo decine di manifestanti.
La dinamica degli eventi di Derry
fu chiarita fin da subito da centinaia
di prove, perizie balistiche e
testimonianze. I soldati inglesi avevano
sparato su civili inermi con il chiaro
intento di uccidere. Eppure il governo
britannico riuscì lo stesso a far credere
che i paracadutisti avessero risposto
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Sotto tiro
Da sinistra, il muro
nel quartiere cattolico
di Bogside, con la
celebre scritta dipinta
nel 1969: You are
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now entering Free
Derry; un soldato
britannico armato
all’angolo di una casa,
sempre a Bogside
(1974). In basso a
sinistra, membri della
Northern Ireland Civil
Rights Association
protestano a Londra
nel 1969.
P ochi eventi della recente storia di Derry, ma soltanto una brutale preso parte alla lotta armata», dice
europea hanno segnato la aggressione a sangue freddo contro John Kelly, che nella strage perse
memoria collettiva ispirando film e cittadini inermi. il fratello Michael di 17 anni, ed è
canzoni di grandi artisti quanto la stato uno dei familiari più attivi nella
Domenica di sangue di Derry. Oltre MEA CULPA TARDIVO. Toccò al lunga campagna per la giustizia.
al celebre brano della band irlandese primo ministro britannico dell’epoca, «Auspichiamo che si arrivi presto alla
degli U2 (Sunday Bloody Sunday, del
1983), sono ispirate a quei fatti una David Cameron, recitare uno storico condanna dei soldati che hanno ucciso
canzone omonima scritta da John mea culpa da parte di Londra. In un mio fratello e tutti gli altri. Tuttavia
Lennon e un’altra di Paul McCartney, discorso alla Camera dei Comuni, non possiamo dirci pienamente
intitolata Give Ireland Back to the Irish, il premier definì “ingiustificato, soddisfatti perché sappiamo già che
composte poche settimane dopo ingiustificabile e sbagliato” ciò nessuno incriminerà i vertici militari e
la strage. Ma il massacro di Derry è che accadde a Derry nel 1972, i responsabili politici dell’epoca, che
stato raccontato anche al cinema, per riconoscendo l’innocenza delle vittime approvarono e avallarono l’operazione
esempio nel film Bloody Sunday di
Paul Grengrass (2002). e stigmatizzando l’operato dei soldati. consentendo il massacro». •
Verso la verità
A sinistra, membri della Bloody Sunday Justice Campaign
marciano con striscioni raffiguranti le vittime della
sparatoria verso la Guildhall di Derry, per ascoltare i
risultati del Rapporto Saville, il 15 giugno 2010.
Sotto, le 14 persone uccise in un celebre murale a Derry.
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AGENDA
A cura di Irene Merli
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a mostra per festeggiare i 10 anni di vita delle Gallerie a Emmeline
d’Italia di Milano è dedicata alla moda internazionale Pankhurst. Le storie
del viaggio in Italia, tappa obbligatoria per artisti, di 33 donne ribelli
studiosi, aristocratici, politici ed ecclesiastici che tra fine e inarrestabili, che
Seicento e inizio Ottocento valicavano le Alpi per hanno stupito il mondo raggiungendo
completare nella Penisola la loro formazione. Grand Tour. traguardi inaspettati.
Sogno d’Italia da Venezia a Pompei propone 130 opere su Daniela Musini, Le indomabili, Piemme.
questo tema, in partnership con il Museo archeologico
nazionale di Napoli e l’Ermitage di San Pietroburgo.
Primi souvenir. Attraverso dipinti, sculture e oggetti
d’arte la mostra accompagna il visitatore in quello che nel
Fidarsi è bene, non
Settecento era il percorso più classico, mostrando con una fidarsi è meglio
selezione di vedute ciò che ammiravano i viaggiatori del In famiglia, in
tempo: Roma per prima, tra splendore e rovine; Venezia, con guerra, in amore:
gli splendidi palazzi e i canali; Napoli, con il golfo e il Vesuvio chiunque può
in eruzione; i templi greci della Sicilia. essere tradito. E a
Nel percorso c’è poi una sezione sui ritratti che gli intellettuali volte i fedifraghi
riportavano dopo i mesi trascorsi in Italia, con dipinti di cambiano la Storia:
Batoni (il più richiesto), Ingres, Mengs, Gérard, e una sui pensate a Bruto o
souvenir. Perché anche allora si tornava a casa con un ricordo, a Giuda Iscariota.
che potevano essere copie in miniatura della Colonna Traiana L’autore analizza le
o del Laoconte, o sontuosi centrotavola realizzati per teste figure dei traditori
coronate, come il Trionfo di Bacco e Arianna, Apollo e le Muse più importanti,
di Volpato, allestito nella grande sala che apre la mostra, dall’antica Grecia
vicino agli arredi di Piranesi e al Mercurio seduto da Ercolano. all’epoca contemporanea.
Fino al 27 marzo 2022. Gallerie d’Italia, Milano. Massimo Manzo, I grandi traditori che
Info e prenotazioni: 800 167619, www.gallerieditalia.com hanno cambiato la Storia, Newton Compton.
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NEI PROSSIMI NUMERI
IN EDICOLA DAL 22 FEBBRAIO CON TANTE ALTRE STORIE E PERSONAGGI
ANTICHITÀ
PROTAGONISTE
STREGONERIA
POVERE “STRIE”
La caccia alle streghe causò tra le 35mila e le 100mila vittime, dal
Medioevo al Settecento. Ma chi erano davvero queste donne? E perché
venivano perseguitate senza pietà e condannate al rogo in tutt’Europa?
NOVECENTO
BRUNO
V ESPA
P E RC H É
MUSSOLINI
ROV I NÒ
L’I TA L I A
(e come Draghi la sta risanando)
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