Professional Documents
Culture Documents
Relazione Strutturale Pensilina
Relazione Strutturale Pensilina
Ingegneria
Docenti
Claudio Mannini
Studenti
Gabriele Belli – matricola 7045321
Chiara Chiavarini – matricola 7045346
INDICE
La tettoia, sviluppandosi parallelamente ai binari, presenta una pianta rettangolare di dimensioni 9.50m x
30.00m. È costituita da n. 5 telai posti ad interasse di 6.00m con sbalzi di 3.00m lungo la direzione
longitudinale. Ciascun telaio è composto da una colonna di altezza pari a 6m, che sorregge due travi a
mensola di 4.75 m, che presentano una pendenza del 4% a formare un compluvio per favorire la raccolta e
quindi lo smaltimento delle acque meteoriche verso la linea di colmo.
Il piano di copertura, ancorato agli arcarecci appoggiati a loro volta sulle travi principali a mensola, è
costituito da un rivestimento esterno in lamiera grecata tipo ISOPAN. A chiusura della parte esterna della
copertura, lungo il perimetro esterno, sono previsti dei profilati in lamiera zincata.
Le fondazioni sono realizzate mediante plinti in calcestruzzo armato, il cui dimensionamento non è stato
affrontato ai fini della presente esercitazione.
Pagina | 1
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
I calcoli sono stati condotti nell’osservanza delle norme tecniche vigenti con particolare riferimento alle
Norme tecniche per le costruzioni [D.M. 17.01.2018] integrate con le Istruzioni per l’applicazione
dell’«Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”» di cui al decreto ministeriale 17 gennaio
2018 [Circolare 21.01.2019 n°7].
Per quanto non contemplato da dette norme, è stato fatto riferimento ai seguenti documenti di comprovata
validità:
➢ CNR-DT 207 R1/2018, Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle
costruzioni;
➢ UNI EN 1993-1-1, Eurocodice 3, Progettazione delle strutture di acciaio, Parte 1:1: Regole generali
e regole per gli edifici.
➢ UNI EN 1993-1-8, Eurocodice 3, Progettazione delle strutture di acciaio, Parte 1:8: Progettazione
dei collegamenti.
L’analisi e la verifica della struttura è stata effettuata mediante il Metodo agli Stati Limite. In particolare,
l’opera presa in esame deve soddisfare i requisiti di sicurezza nei confronti degli Stati Limite Ultimi (SLU) e
degli Stati Limite di Esercizio (SLE).
Per le verifiche di resistenza e stabilità verrà utilizzata la combinazione fondamentale agli SLU fornita dalla
normativa (2.5.3):
Per le verifiche di deformabilità verrà utilizzata la combinazione rara agli SLE in quanto nel caso in esame
risulta essere più gravosa rispetto alle combinazioni frequente e quasi permanente:
Gli effetti dell’azione sismica verranno determinati tenendo conto delle masse associate ai seguenti carichi
gravitazionali:
G1 + G2 + ∑ Q Ki Ψ2i [4]
Pagina | 2
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Nelle formule [1], [2], [3] e [4], Gi e P sono carichi permanenti, Q Ki rappresentano i carichi variabili e,
infine, γGi , γQi , Ψ0𝑖 e Ψ2𝑖 sono i coefficienti di sicurezza forniti dalla normativa.
Gli effetti dell’azione sismica E, come indicato al paragrafo 7.3.5 delle NTC 2018, devono essere valutati con
riferimento a due direzioni principali x e y e combinati nel modo seguente:
Pagina | 3
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
3. Materiali utilizzati
E = 210000 N/mm2
E
G= = 80800 N/mm2
2(1 + ν)
ρ = 78.50 kN/m3
ν = 0.3
α = 1.2 ∗ 10−5 °C −1
3.2 Bulloni
Per quanto riguarda le bullonature si utilizzano:
➢ Viti di classe di resistenza 8.8 secondo la norma UNI EN 14399-1 che hanno le seguenti
caratteristiche:
fyb = 640 N/mm2
Pagina | 4
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Pagina | 5
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Dove:
qr è la pressione cinetica di riferimento;
ce è il coefficiente di esposizione;
cp è il coefficiente di pressione;
cd è il coefficiente dinamico.
1
La pressione cinetica di riferimento qr [N/mm2 ] si ottiene mediante la formula qr = ρvr2, in cui
2
ρ = 1.25 kg/m3 rappresenta la densità dell’aria, mentre vr = vb cr è la velocità di riferimento.
Essendo l’opera situata a Sesto Fiorentino (FI) ad un’altitudine as = 55 m < 500 m = a0 , per la Zona 3 di
riferimento in cui ricade la costruzione, risulta:
vb,0 = 27 m/s , velocità base di riferimento al livello del mare;
vr = vb cr = 27.00 m/s.
Pagina | 6
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
z z
ce (z) = K 2r ct ln ( ) [7 + ct ln ( )] = 2.10
z0 z0
Nel calcolo del coefficiente di esposizione si è assunto il coefficiente di topografia ct = 1.
Cautelativamente si assume il coefficiente dinamico cd = 1.
Per quanto concerne le azioni globali del vento agente in copertura si fa riferimento al paragrafo C.3.3.8.2
della Circolare 2019 inerente alle tettoie:
• Vento ortogonale alla direzione del colmo:
I valori dei coefficienti di forza per le tettoie a doppia falda (di uguale pendenza) con vento agente
perpendicolarmente alla linea di colmo, riportati nella Tab.C.3.3.XVI della Circolare 2019, sono espressi in
funzione del grado di bloccaggio, nel caso in esame si sceglie di considerare ϕ = 1, corrispondente alla
situazione limite in cui lo spazio al di sotto della tettoia risulti completamente ostruito, ipotizzando la
presenza di tabelloni ferroviari, e dell’inclinazione α = −2.29° delle falde:
|α|
cF+ = +0.2 + 0.7 ∙ 30 = 0.25
cF− = −1.4
Figura 4.1. Tettoie a doppia falda: posizione del punto di applicazione delle forze risultanti
in funzione della direzione della forza – schema per α>0°. Da: CNR-DT 207 R1/2018
L’azione globale del vento viene poi valutata considerando una forza F applicata ad una distanza pari a d/4
dal bordo investito dal flusso e calcolata come segue:
F + = qp (z) ∙ d ∙ b ∙ cF+ = 69.39 kN
d = 9.5 m;
b = 30 m
Pagina | 7
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Per la valutazione dell’azione locale del vento agente sulla tettoia si fa riferimento ai valori dei coefficienti di
pressione cpn riportati nella Tabella XIVb dell’Appendice H della CNR-DT-207-R1-2018.
Figura 4.2. Tabella H.XIVb – Coefficienti di forza e di pressione complessiva per tettoie a
doppia falda: valori per α < 0° da CNR-DT-207-R1-2018.
Per un’inclinazione della falda pari a α = −2.29°, è opportuno procedere per interpolazione dei dati al fine di
ottenere i seguenti valori cpn e conseguentemente le pressioni del vento p = qp (z) ∙ cpn uniformemente
distribuite che ne derivano:
Pagina | 8
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
cF− = −0.5
L’azione globale del vento viene poi valutata considerando una forza F applicata ad una distanza pari a d/4
dal bordo investito dal flusso calcolata come segue:
F + = qp (z) ∙ d ∙ b ∙ cF+ = 27.38 kN
d = 30 m;
b = 4.75 m
Per la valutazione dell’azione locale del vento agente sulla tettoia si fa riferimento ai valori dei coefficienti di
pressione cpn riportati nella Tabella XIII dell’Appendice H della CNR-DT-207-R1-2018.
Figura 4.4. Tabella H.XIII – Coefficienti di forza e di pressione complessiva per tettoie a
semplice falda da CNR-DT-207-R1-2018.
Pagina | 9
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
I valori cpn per un’inclinazione della falda pari a α = 0° e le pressioni del vento p = qp (z) ∙ cpn
uniformemente distribuite che ne derivano sono i seguenti:
CONFIGURAZIONE + CONFIGURAZIONE -
Vento Parallelo 2 2
Cpn p [kN/m ] Cpn p [kN/m ]
A 0.50 0.48 -1.50 -1.44
B 1.80 1.73 -1.80 -1.73
C 1.10 1.06 -2.20 -2.11
Per il calcolo dell’azione tangente del vento pf per unità di superficie si fa riferimento all’espressione 3.3.5
delle NTC 2018:
N
pf = qr Ce cf = 38.4
m2
Dove qr è la pressione cinetica di riferimento;
Ce è il coefficiente di esposizione;
cf = 0.04 è il coefficiente d’attrito che dipende dalla scabrezza della superficie su cui agisce il vento
(Tab.C.3.3.XIX Circolare 2019)
Pagina | 10
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
sul livello del mare, in base alle espressioni nel seguito riportate, cui corrispondono valori associati ad un
periodo di ritorno di 50 anni.
Nel caso preso ad oggetto, ricadente in Zona II con una quota as = 55 m < 200 m, si ha un valore:
kN
qsk = 1.00
m2
Vista la leggera pendenza verso l’interno della copertura, il coefficiente di forma in funzione dell’angolo
α = −2.29° è:
|α|
μi = 0.8 + 0.8 = 0.87
30
Il coefficiente di esposizione CE per classe di topografia normale, in riferimento alla Tab. 3.4.I delle NTC
2018, è assunto pari a 1.
Il coefficiente termico Ct in assenza di specifici studi è assunto in fase di progetto pari a 1.
kN
Pertanto, il carico neve risulta qs = 0.87 m2 .
qk = 0.50 kN/m2 ;
NOTA: Essendo qk > 0.5q s, le combinazioni di carico con sovraccarico d’uso dominante saranno sempre
più gravose rispetto a quelle in cui il carico neve è dominante. Pertanto, le combinazioni di carico con neve
dominante non verranno considerate nell’ambito della presente relazione.
ag Fo Tc*
[g] [-] [s]
0.135 2.423 0.303
Con riferimento al paragrafo 3.2.3.2.1 delle NTC 2018, si definiscono i restanti parametri utili a determinare
il grafico dello spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali.
Ss Cc ST S η TB TC TD
[-] [-] [-] [-] [-] [s] [s] [s]
1.500 1.557 1.000 1.500 1.000 0.157 0.472 2.142
Pagina | 11
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Se (T) [g]
0.3
0.2
0.1
0
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4
T [s]
In modo analogo, al fine di effettuare le valutazioni di sicurezza allo SLD, si determinano i parametri
fondamentali che definiscono l’azione sismica, mediante il medesimo foglio di calcolo Excel Spettri NTC:
ag Fo Tc*
[g] [-] [s]
0.058 2.575 0.268
Con riferimento al paragrafo 3.2.3.2.1 delle NTC 2018, si definiscono i restanti parametri utili a determinare
il grafico dello spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali.
Ss Cc ST S η TB TC TD
[-] [-] [-] [-] [-] [s] [s] [s]
1.500 1.621 1.000 1.500 1.000 0.145 0.435 1.834
0.2
Se (T) [g]
0.15
0.1
0.05
0
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4
T [s]
La valutazione dell’azione sismica si effettua tramite un’analisi statica lineare. A tal fine è necessario valutare
la rigidezza alla traslazione della struttura nelle due direzioni principali e la massa strutturale.
Il computo delle masse viene eseguito con riferimento alla combinazione indicata dalle NTC 2018 al
paragrafo 2.5.3, considerando i pesi dei seguenti elementi:
Pagina | 12
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
NOTA : nel computo delle masse sismiche le colonne sono state considerate solo per la metà superiore, in
quanto si considera che la massa della quota parte inferiore non venga attivata dall’azione del terremoto.
Riguardo la valutazione delle rigidezze alla traslazione, si considerano i seguenti schemi statici per le due
direzioni principali.
Figura 4.5. A sinistra, per la direzione x si considera uno schema statico di telaio a nodi rigidi, a destra, per la direzione y si
considera uno schema statico a mensola.
• Schema x: la struttura in direzione x presenta uno schema statico di telaio a nodi rigidi;
• Schema y: in direzione y, la struttura presenta uno schema statico a mensola.
Al fine di determinare la rigidezza della struttura in direzione x, si individua la forza da applicare all’altezza
dell’orizzontamento necessaria ad indurre uno spostamento unitario dello stesso. Per farlo è stato considerato
e risolto il seguente sistema:
Pagina | 13
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Individuati i movimenti indipendenti (riportati in rosso nella figura soprastante) nell’ipotesi di deformabilità
assiale trascurabile, è stato determinato il valore dello spostamento d1 risolvendo il sistema con il metodo
della matrice delle rigidezze.
̿ ∙ 𝐝̅ = 𝐟 ̅
𝐊
Il sistema è stato risolto mediante il software MATLAB con il quale è stato scritto il seguente algoritmo:
clear all
close all
clc
%% Dati Geometrici
L=6.00; % [m]
Pagina | 14
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
E=210000000; % [kN/mq]
Jc=10820*(10^(-8)); % [m^4]
Jb=2*3599*(10^(-8)); % [m^4]
%% Matrice delle Rigidezze
K=E*[60*Jc/(L^3) -6*Jc/(L^2) -6*Jc/(L^2) -6*Jc/(L^2) -6*Jc/(L^2) -6*Jc/(L^2);
-6*Jc/(L^2) 4*(Jc+Jb)/L 2*Jb/L 0 0 0;
-6*Jc/(L^2) 2*Jb/L 4*(Jc+2*Jb)/L 2*Jb/L 0 0;
-6*Jc/(L^2) 0 2*Jb/L 4*(Jc+2*Jb)/L 2*Jb/L 0;
-6*Jc/(L^2) 0 0 2*Jb/L 4*(Jc+2*Jb)/L 2*Jb/L;
-6*Jc/(L^2) 0 0 0 2*Jb/L 4*(Jc+Jb)/L];
%% Vettore delle Forze
f=[1 0 0 0 0 0]';
%% Calcolo rigidezza alla traslazione
d=K\f;
R1=d(1)^(-1)*(10^3) % [N/m]
k
ωx =√ =13.87 Hz
m
2π
T1,x = = 0.45288 s
ωx
Al fine di validare i calcoli così effettuati, è stato riportato il sistema bidimensionale sul software SAP2000 e
indagando la forma modale principale restituita dal programma sono stati confrontati i periodi ottenuti con i
due diversi metodi.
Figura 4.7. Prima forma modale traslazionale dello schema statico a telaio.
Pagina | 15
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
NOTA : nel caso delle verifiche allo SLV questo non comporta alcuna differenza, in quanto entrambi i valori
del periodo 𝑇1,𝑥 trovati risultano sul plateau dello spettro di risposta elastico in accelerazione.
Determinata l’ordinata dello spettro di risposta elastico in accelerazione corrispondente al valore di 𝑇1,𝑥 , si
calcola la forza statica equivalente da applicare al sistema in funzione dei diversi stati limite considerati:
Il sistema in direzione y è assimilabile ad una mensola e pertanto la sua rigidezza è determinabile come
segue:
3EJTOT
ky = = 8411667 N/m
L3
dove con JTOT = 5 ∙ Jx,colonna , in quanto tutte e cinque le colonne presentano la medesima geometria.
Determinata la rigidezza è stata calcolata la pulsazione propria del sistema e di conseguenza il periodo del
modo di vibrare principale nella direzione in esame:
k
ωy =√ =19.20 Hz
m
Pagina | 16
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
2π
T1,y = = 0.32720 s
ωy
Al fine di validare i calcoli così effettuati, è stato riportato il sistema bidimensionale sul software SAP2000 e
indagando la forma modale principale restituita dal programma sono stati confrontati i periodi ottenuti con i
due diversi metodi.
Pagina | 17
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
5. Manto di copertura
Per la copertura si sceglie di utilizzare lamiere grecate ISOPAN del tipo LG20. Lungo il perimetro della
pensilina a chiusura della parte esterna della copertura sono previsti dei profilati in lamiera zincata, il cui peso
proprio è stato considerato trascurabile ai fini dei calcoli.
Dalla scheda tecnica fornita dal produttore, in conformità con i carichi calcolati al punto 4, è necessario
utilizzare una lamiera grecata in acciaio con spessore di 0.5 mm che presenta un peso proprio pari a
0.05 kN/m2.
Pagina | 18
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Si evince che i carichi sopra calcolati sono tutti inferiori al carico limite qlim = 4.30 kN/m2 sopportato dal
manto di copertura fornito dal produttore.
Pagina | 19
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
6. Arcarecci di falda
Figura 6.1. A sinistra è rappresentato lo schema statico su due appoggi, a destra lo schema statico su due appoggi più lo sbalzo.
2. Schema statico di trave su due appoggi con luce L1 = 6.00 m, più uno sbalzo di L2 = 3.00 m.
Gli arcarecci sono posizionati ad una distanza di 0.95 m tra loro.
Pagina | 20
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
- Vento perpendicolare alla linea di colmo [Zona C per la campata, Zona B per lo sbalzo]:
- Vento perpendicolare alla linea di colmo [Zona C per la campata, Zona B per lo sbalzo]:
Si sceglie di utilizzare per gli arcarecci profili HE160A con le seguenti caratteristiche:
ix = 65.7 mm iy = 39.8 mm
Av = 1321 mm2
Pagina | 21
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
➢ Arcareccio 2:
➢ Arcareccio 3:
Combinazione SLU
Carico dominante:
Sovraccarico d'uso q1 [kN/m] 2.61
Vento Ortogonale + q2 [kN/m] 2.43
Vento Ortogonale - q3 [kN/m] -2.79
Vento Parallelo + q4 [kN/m] 1.77
Vento Parallelo - q5 [kN/m] -1.69
➢ Arcareccio 4:
Pagina | 22
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
• Nelle sezioni in cui è presente solo momento flettente si calcola la tensione normale massima in
condizione di flessione deviata:
Mx M y fyk
σed = + ≤
Wx Wy γM0
• Nelle sezioni in cui è presente uno sforzo di taglio oltre al momento flettente si determina la tensione
normale massima in condizioni di flessione deviata σed , la tensione tangenziale massima τed e infine
la tensione ideale σid , utilizzando il criterio di resistenza di Huber- Hencky- Von Mises:
Mx My
σed = +
Wx Wy
V
τed =
Av
fyk
σid = √σ2ed + 3τ2ed ≤
γM0
Si considerano quindi le caratteristiche di sollecitazione massime derivanti dalle risoluzioni dei due schemi
statici adottati:
o Caso b: sbalzo soggetto a qmin , campata soggetta a qmax . Tale distribuzione dei carichi
comporta momento massimo in mezzeria.
Pagina | 23
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
➢ Arcareccio 2:
Verifica in campata:
Verifica all’appoggio:
NOTA: Nelle tabelle relative allo schema statico 2, non sono state riportate le componenti Mx e My ,
sebbene il calcolo di σed tiene conto del regime di flessione deviata.
Pagina | 24
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
➢ Arcareccio 3:
➢ Arcareccio 4:
Verifica in campata:
Verifica all’appoggio:
Pagina | 25
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
➢ Arcareccio 1:
Combinazione SLE
Carico dominante:
Sovraccarico d'uso q1 [kN/m] 1.28
Vento Ortogonale + q2 [kN/m] 1.00
Vento Ortogonale - q3 [kN/m] -0.71
Vento Parallelo + q4 [kN/m] 1.37
Vento Parallelo - q5 [kN/m] -0.48
➢ Arcareccio 2:
Combinazione SLE Campata Sbalzo
Carico dominante: Sfavorevole Favorevole Sfavorevole Favorevole
Sovraccarico d'uso q1 [kN/m] 1.27 0.33 1.27 0.33
Vento Ortogonale + q2 [kN/m] 0.99 0.33 1.31 0.33
Vento Ortogonale - q3 [kN/m] -0.72 0.33 -0.61 0.33
Vento Parallelo + q4 [kN/m] 1.36 0.33 1.36 0.33
Vento Parallelo - q5 [kN/m] -0.49 0.33 -0.49 0.33
Pagina | 26
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
➢ Arcareccio 3:
Combinazione SLE
Carico dominante:
Sovraccarico d'uso q1 [kN/m] 1.79
Vento Ortogonale + q2 [kN/m] 1.67
Vento Ortogonale - q3 [kN/m] -1.74
Vento Parallelo + q4 [kN/m] 1.23
Vento Parallelo - q5 [kN/m] -1.01
➢ Arcareccio 4:
Pagina | 27
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Per lo schema statico 2, la situazione peggiore è individuata dal caso in cui lo sbalzo viene caricato con la
combinazione sfavorevole, mentre la campata è caricata con quella favorevole, per cui la deformazione
all’estremità dello sbalzo, nelle due direzioni principali considerate, è data da:
11 qs,max ∙ cos α ∙ L41 1 qc,min ∙ cos α ∙ L41
ηy = ∙ − ∙
384 EJx 48 EJx
11 qs,max ∙ sin α ∙ L41 1 qc,min ∙ sin α ∙ L41
ηx = ∙ − ∙
384 EJy 48 EJy
L1
η2,max = η = √η2x + η2y ≤
200
NOTA: La relazione ottenuta per calcolare l’abbassamento nell’estremità dello sbalzo in funzione della
distribuzione dei carichi considerata deriva dall’applicazione del principio dei lavori virtuali.
➢ Arcareccio 2:
Verifica di Deformabilità (SLE)
Carico dominante: qc,min qs,max ηx ηy η ηlim Verifica
[kN/m] [kN/m] [mm] [mm] [mm] [mm] [-]
Sovraccarico d'uso 0.33 1.27 1.18 10.86 10.92 30.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale + 0.33 1.31 1.22 11.22 11.28 30.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale - 0.33 -0.61 -0.98 -9.05 9.11 30.00 Soddisfatta
Vento Parallelo + 0.33 1.36 1.28 11.82 11.89 30.00 Soddisfatta
Vento Parallelo - 0.33 -0.49 -0.84 -7.71 7.75 30.00 Soddisfatta
Pagina | 28
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
➢ Arcareccio 3:
Verifica di Deformabilità (SLE)
Carico dominante: q ηx ηy η ηlim Verifica
[kN/m] [mm] [mm] [mm] [mm] [-]
Sovraccarico d'uso 1.79 0.93 8.59 8.65 30.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale + 1.67 0.87 8.01 8.05 30.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale - -1.74 -0.91 -8.34 8.39 30.00 Soddisfatta
Vento Parallelo + 1.23 0.64 5.91 5.94 30.00 Soddisfatta
Vento Parallelo - -1.01 -0.53 -4.84 4.87 30.00 Soddisfatta
➢ Arcareccio 4:
Verifica di Deformabilità (SLE)
Carico dominante: qc,min qs,max ηx ηy η ηlim Verifica
[kN/m] [kN/m] [mm] [mm] [mm] [mm] [-]
Sovraccarico d'uso 0.36 2.16 2.18 20.10 20.22 30.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale + 0.36 2.30 2.34 21.54 21.67 30.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale - 0.36 -1.54 -2.07 -19.00 19.11 30.00 Soddisfatta
Vento Parallelo + 0.36 1.78 1.74 16.03 16.12 30.00 Soddisfatta
Vento Parallelo - 0.36 -1.65 -2.19 -20.15 20.26 30.00 Soddisfatta
Per lo schema statico 2, la situazione peggiore è individuata dal caso in cui lo sbalzo viene caricato con la
combinazione sfavorevole, mentre la campata è caricata con quella favorevole, per cui la deformazione
all’estremità dello sbalzo, nelle due direzioni principali considerate, è data da:
Pagina | 29
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
➢ Arcareccio 2:
Verifica di Deformabilità (SLE - Solo Variabili)
Carico dominante: qc,min qs,max ηx ηy η ηlim Verifica
[kN/m] [kN/m] [mm] [mm] [mm] [mm] [-]
Sovraccarico d'uso 0.00 0.94 1.08 9.90 9.95 24.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale + 0.00 0.97 1.11 10.26 10.32 24.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale - 0.00 -0.95 -1.09 -10.02 10.07 24.00 Soddisfatta
Vento Parallelo + 0.00 1.03 1.18 10.86 10.92 24.00 Soddisfatta
Vento Parallelo - 0.00 -0.82 -0.94 -8.67 8.72 24.00 Soddisfatta
➢ Arcareccio 3:
➢ Arcareccio 4:
Verifica di Deformabilità (SLE - Solo Variabili)
Carico dominante: qc,min qs,max ηx ηy η ηlim Verifica
[kN/m] [kN/m] [mm] [mm] [mm] [mm] [-]
Sovraccarico d'uso 0.00 1.81 2.07 19.07 19.18 24.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale + 0.00 1.94 2.23 20.51 20.63 24.00 Soddisfatta
Vento Ortogonale - 0.00 -1.90 -2.18 -20.03 20.15 24.00 Soddisfatta
Vento Parallelo + 0.00 1.42 1.63 15.00 15.08 24.00 Soddisfatta
Vento Parallelo - 0.00 -2.01 -2.30 -21.17 21.30 24.00 Soddisfatta
Pagina | 30
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
7. Travi principali
Per le travi principali, inclinate di un angolo α = −2.29°, si adotta lo schema statico di mensola con sbalzo
L = 4.75 m, poste ad un interasse pari a i = 6.00 m
Tali travi saranno soggette, oltre al peso proprio considerato uniformemente distribuito sull’intera lunghezza,
ai carichi concentrati trasmessi dagli arcarecci di falda e quindi a carichi concentrati 𝑅𝑎𝑟𝑐,𝑗 , 𝑗 = 1, 2, 3, 4, 5
posti ad un interasse di 0.95m l’uno dall’altro. Inoltre, il vento viene considerato applicato a metà luce della
trave.
Pagina | 31
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
ix = 129.9 mm iy = 75.8 mm
Av = 4743 mm2
Pagina | 32
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Come prima cosa è necessario calcolare i contributi alle caratteristiche di sollecitazione dovuti al peso proprio
della trave:
Sfavorevole Favorevole
Peso Proprio q1,SLU [kN/m] 1.52 1.17
Compressione N1,SLU [kN] -0.29 -0.22
Taglio V1,SLU [kN] 7.22 5.56
Momento Flettente M1,SLU [kNm] -17.16 -13.20
Per ogni combinazione di carico e per ogni arcareccio sulla trave considerata, si calcolano le seguenti
quantità:
• qarc : carico distribuito agente sull'arcareccio calcolato con la combinazione fondamentale agli SLU,
senza considerare il contributo del carico vento;
• R arc,j = (9qarc ∙ Lc )/8 : reazione del j-esimo arcareccio;
• Narc = (4R arc + R arc /2) ∙ sinα : sforzo di compressione agente sulla trave;
• Varc = (4R arc + R arc /2): sforzo di taglio agente sulla trave;
R
• Marc = R arc ∙ i + R arc ∙ 2i + R arc ∙ 3i + R arc ∙ 4i + arc
2
∙ 5i = 12.5R arc ∙ i con i= 0.95 m, interasse
tra gli arcarecci: momento flettente massimo.
Contributo Arcarecci
Carico Dominante qarc Rarc Narc Varc Marc
[kN/m] [kN] [kN] [kN] [kNm]
Sovraccarico + vento ort 1.79 12.08 -2.17 54.35 -143.43
Vento ort + 1.08 7.27 -1.31 32.71 -86.31
Vento ort - 0.35 2.37 -0.43 10.68 -28.17
• qv : carico vento calcolato con la combinazione fondamentale agli SLU;
• R v = (9qv ∙ Lc )/8 : carico concentrato del vento agente sulla trave considerata;
• Vv = R V: sforzo di taglio agente sulla trave;
• Mv = R v ∙ L/2: momento flettente massimo.
Vento
Carico Dominante qv Rv Vv Mv
[kN/m] [kN] [kN] [kNm]
Sovraccarico + vento ort 2.08 14.05 14.05 -33.37
Vento ort + 3.47 23.42 23.42 -55.62
Vento ort - -19.17 -129.37 -129.37 307.24
NOTA: i carichi qarc e qv sono calcolati secondo la formula della combinazione fondamentale agli SLU,
indicata dalle NTC 2018 e riportata al paragrafo 2 della presente relazione, e tenendo conto dei coefficienti
forniti dalla normativa nella Tab. 2.6.I (riportata anch’essa a paragrafo 2) a seconda che i carichi considerati
siano favorevoli o sfavorevoli per la combinazione considerata.
Pagina | 33
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
N Mx fyk
+ ≤
χA χ W (1 − N ) γM1
lt x N cr,x
Con:
L0 = ∙ Ltrave = 9500 mm con β = 2
L0 L0
λx = ix
= 73.1 < 200 λy = iy
= 125.3 < 200
π2 EJx N π2 EJy N
Ncr,x = L20
= 5780362 mm2 Ncr,y = L20
= 1966517 mm2
Afyk Afyk
λ̅x = √N = 0.78 λ̅̅̅y = √N = 1.33
cr,x cr,y
Pagina | 34
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
ψπ π 2 EJ
w
Mcr = L √EJy ∙ GJt ∙ √1 + (L ) ∙ GJt
= 948.81 kNm con ψ = 1.75
cr cr
Wx fyk
̅̅̅
λlt = √ = 0.64
Mcr
2
ϕlt = 0.5 ∙ [1 + αlt (λ̅̅̅ ̅̅̅
lt − 0.2) + λlt ] = 0.78 con α𝑙𝑡 = 0.34 [Tab.4.2.9]
1
χlt = = 0.81
2
ϕlt +√ϕ2lt −λ
̅̅̅̅
lt
Pagina | 35
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
• qvar : carico distribuito agente sull'arcareccio calcolato con la combinazione rara agli SLE,
considerando i soli contributi dei carichi variabili, eccetto il vento;
• R var,j = (9qvar ∙ Lc )/8 : reazione del j-esimo arcareccio;
Rvar,j L∙a2 a3
• ηvar,j = EJx
∙( 2
− 6
): è la freccia misurata all’estremo libero indotta da un carico concentrato
posto a distanza a dall’incastro;
• ηvar,tot = ∑ ηvar,j , con j =1, 2, 3, 4, 5: è la freccia totale misurata all’estremo libero.
Vento
Carico Dominante qv Rv ηv,tot
[kN] [kN] [mm]
Sovraccarico + vento ort 1.39 9.37 1.98
Vento ort + 2.31 15.61 3.30
Vento ort - -12.78 -86.24 -18.22
Pagina | 36
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Pagina | 37
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
8. Controventi di falda
Al fine di conferire maggior rigidezza torsionale alla struttura, si inseriscono controventi nel piano della
falda, realizzati con profili piatti in acciaio posizionati a croce di S. Andrea.
La struttura resistente del controvento è costituita dai piatti diagonali connessi agli arcarecci di falda più
esterni del sistema e agli arcarecci di colmo. Per il calcolo delle caratteristiche di sollecitazione si
considerano attivi i soli diagonali tesi, ipotizzando che quelli compressi si instabilizzino per bassi valori del
carico.
ix = 2.89 mm iy = 28.87 mm
Pagina | 38
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Dove β=51.63°
Per dimensionare gli elementi costituenti il controvento si considerano le azioni torcenti derivanti dal vento di
trascinamento e dall’azione sismica:
➢ Vento di trascinamento: pf = 0.04 kN/m2
Considerando tale azione agente parallelamente alla linea di colmo e, cautelativamente al fine di
massimizzare gli effetti dei momenti torcenti, solo su una delle due falde, si ottiene la seguente forza
risultante:
FSLU = 1.5 ∙ pf ∙ Apens. /2 = 8.56 kN
Tale forza, per semplicità e a vantaggio di sicurezza, verrà considerata applicata nel nodo superiore
come mostrato nella figura soprastante.
Prendendo in considerazione tale azione agente perpendicolarmente alla linea di colmo e,
cautelativamente al fine di massimizzare gli effetti dei momenti torcenti, su metà copertura della
pensilina, si ottiene la seguente forza concentrata nel nodo:
Apens. l
MT,SLU 1.5 ∙ pf ∙ 2 ∙ 4
FSLU = = = 6.76 kN
b b
ottenuta considerando di scomporre l’azione del momento torcente in una coppia di braccio 𝑏 agente
nei nodi del controvento di falda.
➢ Forza statica equivalente derivante dall’analisi statica lineare dell’azione sismica in direzione y:
Feq,SLV,y = 111.93 kN
Secondo quanto imposto dalle NTC 2018 al paragrafo 7.2.6, tale azione sismica deve essere applicata
considerando un’eccentricità accidentale pari al 5% della dimensione della struttura in direzione
ortogonale a quella considerata. Tale eccentricità induce sulla struttura un momento torcente che
viene scomposto nei nodi del controvento analogamente a quanto fatto per il vento ortogonale alla
linea di colmo. Si ottiene dunque la seguente forza concentrata nei nodi:
Feq,SLV,y ∙ 0.05 ∙ l
FSLV = = 17.67 kN
b
Pagina | 39
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
➢ In modo analogo per la forza statica equivalente derivante dall’analisi statica lineare dell’azione
sismica in direzione x:
Feq,SLV,x = 111.93 kN
Si ottiene questa volta la seguente forza concentrata nei nodi:
Feq,SLV,x ∙ 0.05 ∙ b
FSLV = = 5.60 kN
b
Vento parallelo
Sollecitazione trave principale [kN] -6.77
Sollecitazione diagonale [kN] 10.91
Sollecitazioni arcareccio [kN] -8.56
Vento ortogonale
Sollecitazione trave principale [kN] -5.35
Sollecitazione diagonale [kN] 8.62
Sollecitazioni arcareccio [kN] -6.76
Sisma x
Sollecitazione trave principale [kN] -4.43
Sollecitazione diagonale [kN] 7.13
Sollecitazioni arcareccio [kN] -5.59
Sisma y
Sollecitazione trave principale [kN] -13.99
Sollecitazione diagonale [kN] 22.54
Sollecitazioni arcareccio [kN] -17.67
Pagina | 40
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Quindi:
N fyk
= 24.68 N/mm2 ≤ = 223.81 N/mm2
A γM0
La verifica risulta soddisfatta.
NOTA: Gli sforzi risultanti dalla risoluzione dello schema statico di cui al presente paragrafo dovrebbero
essere sommati a quelli calcolati per i diversi elementi strutturali componenti il controvento, tuttavia si
effettuano le seguenti considerazioni:
• le sollecitazioni dovute all’azione del vento sono di entità trascurabile, al punto che, come indicato
dalle NTC 2018 al paragrafo 4.2.4.1.3.1, inducono fenomeni di instabilità trascurabili per le aste
compresse e gli effetti sulle verifiche di resistenza risultano pressoché nulli;
• le sollecitazioni dovute all’azione sismica, benché maggiori rispetto a quelle del vento, risultano
anch’esse di piccola entità per cui si omette la ripetizione delle verifiche di resistenza su tali elementi,
anche in virtù del fatto che all’interno della combinazione sismica indicata dalla norma tecnica, i
coefficienti di sicurezza risultano inferiori e non è necessario considerare le restanti azioni variabili
quali vento e neve.
Figura 8.3. Prima forma modale rotazionale della struttura desunta da SAP2000.
Pagina | 41
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
9. Trave secondaria
Al fine di ottenere un comportamento a telaio in direzione x, si dispone una trave secondaria che colleghi le
colonne. Per consentire il passaggio dei discendenti dei pluviali parallelamente all’asse delle colonne, si
dispongono profili UPN bullonati alle ali delle colonne stesse che non ostruiscano il passaggio di tali
elementi.
Le travi saranno soggette ai carichi orizzontali, quali vento e sisma. Come già osservato per i controventi, le
sollecitazioni dovute all’azione del vento risultano essere minori rispetto a quelle del sisma; pertanto, per il
dimensionamento di tali elementi strutturali si prenderà in considerazione soltanto l’azione sismica.
ix = 92.2 mm iy = 24.2 mm
Ai fini del dimensionamento della trave secondaria si utilizza il seguente schema statico caricato dalla forza
statica equivalente:
F = Feq,SLV,x = 111.93 kN
Pagina | 42
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Figura 9.2. Schema statico utilizzato per il dimensionamento della trave secondaria.
Tramite il software di calcolo SAP2000, è stato possibile ottenere le caratteristiche di sollecitazione cercate.
Di seguito si riportano i diagrammi degli sforzi normali e dei momenti flettenti.
Pagina | 43
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Con:
L0 = ∙ Ltrave = 6000 mm con β = 1 a vantaggio di sicurezza
L0 L0
λx = ix
= 65.1 < 250 λy = iy
= 247.93 < 250
π2 EJx N π2 EJy N
Ncr,x = L20
= 2072041 mm2 Ncr,y = L20
= 157749 mm2
Afyk Afyk
λ̅x = √N = 0.69 λ̅̅̅y = √N = 2.51
cr,x cr,y
Pagina | 44
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
ψπ π 2 EJw
Mcr = √EJy ∙ GJt ∙ √1 + ( ) ∙ = 843.83 kNm con ψ = 1.75
Lcr Lcr GJt
Wx fyk
̅̅̅
λlt = √ M = 0.91
cr
Pagina | 45
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
10. Colonne
Le colonne vengono progettate con interasse i = 6.00 m e altezza h = 6.00 m. Per il loro dimensionamento
si utilizzano due differenti schemi statici a seconda del piano considerato:
1. Schema statico di telaio a T incastrato alla base nel piano trasversale;
2. Schema statico di telaio a nodi rigidi incastrato alla base nel piano longitudinale;
Pagina | 46
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
agiscono i carichi verticali dovuti ai pesi propri, ai carichi permanenti e ai carichi variabili, inoltre in
direzione orizzontale agisce il carico variabile vento.
Peso proprio carichi permanenti: - Manto di Copertura G2,1 = 0.05 kN/m2
ix = 170.8 mm iy = 74 mm
Pagina | 47
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Caso b.
Pagina | 48
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Ms e Ts sono rispettivamente il momento e il taglio sfavorevole agenti sulla trave, ricavati al paragrafo 7.2
della presente relazione tecnica. Analogamente si ricavano anche il momento e il taglio favorevole Mf e Tf .
Pagina | 49
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
FASE 2.
Per ogni combinazione di carico sulla colonna considerata si calcolano le seguenti quantità:
• Il momento flettente e il taglio presenti nelle travi principali per le combinazioni di carico sfavorevoli
e favorevoli (utilizzando i relativi coefficienti di sicurezza valutando volta per volta se il carico
considerato induce effetti favorevoli o sfavorevoli), i quali inducono sulle colonne sforzo normale e
momento flettente, come spiegato in precedenza;
• Lo sforzo normale di compressione agente direttamente sulla colonna considerata, dovuto agli
arcarecci di colmo, al manto di copertura, ai carichi variabili (combinati in funzione del carico
dominante considerato utilizzando la relazione fondamentale agli SLU) e ai pesi propri della trave
longitudinale e della colonna stessa. Per ogni combinazione di carico, al variare del carico dominante,
sono stati considerati i coefficienti favorevoli e sfavorevoli in modo tale da massimizzare di volta in
volta gli effetti;
Pagina | 50
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
• Il contributo di momento flettente dovuto al carico vento che investe direttamente la colonna,
calcolato sui due diversi schemi statici in funzione della direzione in cui si considera agisca il vento.
Anche se non esplicitamente specificato nella tabella sottostante, il contributo di momento flettente,
calcolato in caso di vento agente in direzione ortogonale alla linea di colmo utilizzando lo schema
statico riportato a sinistra della figura sottostante, infletterà la colonna lungo il suo asse forte;
viceversa, quello calcolato in caso di vento parallelo con lo schema statico di destra, interesserà l’asse
debole dell’elemento;
Figura 10.3. A sinistra schema statico per calcolo del momento flettente dovuto al vento ortogonale che investe la colonna, a destra
schema statico per calcolo del momento flettente dovuto al vento parallelo che investe la colonna.
• Il contributo di momento flettente dovuto al vento di trascinamento che investe la testa della colonna,
per cui valgono gli stessi ragionamenti fatti per il contributo precedente riguardo il diverso asse
momento in funzione che si consideri vento ortogonale o parallelo.
Pagina | 51
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Figura 10.4.A sinistra schema statico per calcolo del momento flettente dovuto al vento di trascinamento ortogonale, a destra schema
statico per calcolo del momento flettente dovuto al vento di trascinamento parallelo.
N fyk
≤
χA γM1
L0 = 2h = 12000 mm
L0 L0
λx = ix
= 70.26 < 200 λy = iy
= 162.16 < 200
π2 EJx N π2 EJy N
Ncr,x = L20
= 8301982 mm2 Ncr,y = L20
= 1557341 mm2
Afyk Afyk
λ̅x = √N = 0.75 λ̅̅̅y = √N = 1.73
cr,x cr,y
Pagina | 52
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
1 1
χx = = 0.76 χy = = 0.25
2 2
̅̅̅x̅
ϕx +√ϕ2x −λ ̅̅̅y̅
ϕy +√ϕ2y −λ
N Mx My fyk
+ + ≤
χA χ W (1 − N N γM1
lt x N ) χlt Wy (1 − N )
cr,x cr,y
ψπ π 2 EJ
w
Con: Mcr = L √EJy ∙ GJt ∙ √1 + (L ) ∙ GJt
= 1338.04 kNm con ψ = 1.00
cr cr
Lcr = L = 6000 mm
Wx fyk
̅̅̅
λlt = √ M = 0.712
cr
Pagina | 53
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Data la presenza dei controventi di falda che rendono rigida la copertura, le colonne si oppongono al
momento torcente globale sopra definito mediante un’inflessione attorno al loro asse forte secondo lo schema
seguente:
Dove sulle colonne esterne agirà una forza doppia rispetto alle colonne intermedie, in quanto la ripartizione
degli effetti del momento torcente avviene proporzionalmente alla distanza dal baricentro delle masse
strutturali. Da semplici considerazioni di equilibrio si ricava che:
MT = 2 ∙ F ∙ 4i + F ∙ 2i
dove i = 6.00 m è l’interasse tra le colonne.
Si ricava dunque lo sforzo massimo sulle colonne più esterne come segue:
MT
Fx−x = 2F =
5i
NOTA: sebbene la forza ricavata agisca in direzione y, tale valore è stato nominato Fx−x in quanto inflette la
colonna attorno al proprio asse forte, nominato asse x.
Il valore Fx−x ricavato rappresenta il solo contributo torcente dell’azione sismica, a cui dovranno essere
sommati gli effetti delle forze statiche equivalenti considerate agenti nel baricentro delle masse e che quindi
si ripartiranno uniformemente sulle cinque colonne.
Pagina | 54
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Il momento flettente attorno all’asse x della colonna, con riferimento allo schema statico di mensola a “T”
viene calcolato semplicemente moltiplicando la forza risultante Fx−x per l’altezza della colonna. Il momento
My determinato con lo schema statico a telaio è stato ricavato mediante il software SAP2000.
Si calcolano dunque le sollecitazioni derivanti dalle azioni sismiche considerate nelle due diverse direzioni.
Effetti sisma y- T
Forza Sismica in direzione y Feq,y,SLV [kN] 111.93
Eccentricità accidentale ey [m] 1.5
Azione su colonna - asse forte Fx-x [kN] 27.98
Momento alla base Mx [kNm] 167.89
Analogamente a quanto fatto per gli SLU, si effettua la verifica di stabilità flesso-torsionale considerando gli
effetti dell’azione sismica E che deve essere valutata combinando i contributi determinati nelle due direzioni
principali x e y nel modo seguente:
Pagina | 55
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Per ogni combinazione di carico considerata, si determinano i seguenti contributi allo spostamento laterale:
∆𝑀∙𝐿2
− δ1 = 2𝐸𝐽
è lo spostamento laterale dovuto alla coppia Δ𝑀 trasmessa dalle travi per effetto dei
carichi verticali, determinata considerando il caso in cui una trave viene caricata nella condizione più
sfavorevole e una in quella più favorevole;
𝐹∙𝐿3
− δ2 = è lo spostamento laterale dovuto al vento di trascinamento trasmesso dalla copertura in
3𝐸𝐽
testa alla singola colonna;
𝑞∙𝐿4
- δ3 = 8𝐸𝐽
è lo spostamento laterale indotto dal carico del vento che investe direttamente la colonna.
Si riportano di seguito le verifiche considerando le sole combinazioni con vento ortogonale alla linea di
colmo in quanto, come abbiamo visto nei precedenti paragrafi, presenta entità superiore rispetto a quello
parallelo e inoltre, nel caso in oggetto, contribuisce a incrementare la deformata in direzione y, indotta dai
carichi verticali. Si omette la verifica della deformabilità in direzione x in quanto, oltre ad essere il vento
parallelo di entità minore, lo schema statico a telaio che verrebbe considerato in detta direzione risulta
sicuramente più rigido rispetto a quello a mensola della direzione y.
Alla luce di tali considerazioni, si riportano di seguito i risultati ottenuti:
Pagina | 56
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Fx−x ∙L3
dove δy = 3EJ
è lo spostamento laterale indotto dall’azione sismica in y, calcolato considerando la
forza statica equivalente applicata in sommità dello schema a mensola;
Fy−y
dove δx = kx
è lo spostamento laterale indotto dall’azione sismica in x, calcolato considerando la forza
statica equivalente applicata in sommità dello schema a telaio;
𝑘𝑥 è la rigidezza alla traslazione in direzione x dello schema a telaio, calcolata a paragrafo 4.4 della
presente relazione di calcolo nella determinazione dell’azione sismica.
Pagina | 57
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
11. Unioni
Al presente capitolo si riportano le verifiche relative ai collegamenti tra diversi elementi strutturali. Le unioni
sono realizzate tramite cordoni di saldatura e/o bullonatura.
Unioni saldate
Le unioni saldate vengono realizzate mediante cordoni d’angolo, la cui resistenza viene determinata con
riferimento all’altezza di gola 𝑎, come mostrato nella figura seguente.
Con riferimento allo spessore del cordone di saldatura 𝑧, la sezione di gola viene descritta dalla seguente
relazione:
a = z/√2
Con riferimento al paragrafo 4.2.8.2.4 delle NTC 2018, la resistenza delle saldature a cordone d’angolo si
valuta tramite le seguenti verifiche:
β1 , β2 sono i coefficienti forniti dalla normativa in Tab.4.2.XIX in funzione del grado di acciaio.
Pagina | 58
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Unioni bullonate
Per quanto riguarda le unioni bullonate si effettuano le verifiche con riferimento al paragrafo 4.2.8.1 delle
NTC 2018. La posizione dei fori per le unioni bullonate deve rispettare le limitazioni geometriche riportate
nella Tab.4.2.XVIII delle NTC 2018 presentata di seguito.
Per le verifiche agli Stati Limite Ultimi è necessario rispettare le seguenti limitazioni:
➢ Verifica di resistenza del singolo bullone a taglio:
Fv,Ed ≤ Fv,Rd
Fv,Rd = 0.6 ∙ ftbk ∙ Ares /γM2 per bulloni ad alta resistenza di classe 8.8;
Fv,Rd = 0.5 ∙ ftbk ∙ Ares /γM2 per bulloni ad alta resistenza di classe 10.9;
Pagina | 59
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Fb,Rd è la resistenza di progetto a rifollamento del piatto dell’unione calcolata come segue:
p ftbk
α = min (3d1 − 0.25; ftk
; 1) per bulloni interni nella direzione del carico;
0
e
k = min (2.8 ∙ d2 − 1.7; 2.5) per bulloni di bordo nella direzione ⊥ del
0
carico;
p2
k = min (1.4 ∙ − 1.7; 2.5) per bulloni interni nella direzione ⊥ del carico;
d0
Bp,Rd è la resistenza di progetto a punzonamento del piatto dell’unione calcolata come segue:
con dm è il minimo tra il diametro del dado e quello medio della testa del bullone.
Per le verifiche agli Stati Limite di Esercizio ci si prefigge il rispetto della seguente limitazione:
➢ Verifica in esercizio dell’unione ad attrito:
Fs,Ed ≤ Fs,Rd
Pagina | 60
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
μ coefficiente di attrito;
Fp,Cd = 0.7 ∙ ftbk ∙ Ares /γM7 forza di precarico del bullone;
Bulloni
Classe Bulloni 8.8
Resistenza Caratteristica di Snerv. fybk 2 640
[N/mm ]
Resistenza Caratteristica a Rott. ftbk 2 800
[N/mm ]
Dimensione Bulloni M [-] M20
Diametro Bulloni db [mm] 20
Diametro Foro d0 [mm] 21
Diametro Testa - Dado dm [mm] 30
2
Area Resistente Singolo Bullone Ares [mm ] 245
Parametri Geometrici
Distanze e interassi bulloni Minimo Piatto Piastra Massimo
Distanza dai bordi in direzione x ex [mm] 25.2 40 40 80
Distanza dai bordi in direzione y ey [mm] 25.2 50 50 80
Interasse in direzione x px [mm] 46.2 50 50 140
Pagina | 61
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Il taglio sollecitante utilizzato ai fini delle verifiche sull’unione è lo sforzo normale per il quale viene
raggiunto il limite di snervamento nella sezione del diagonale indebolita dai fori (Anet = 790 mm2 ):
fyk
Nu,d = Anet ∙ = 176.81 kN
γM0
La verifica del profilo indebolito viene effettuata utilizzando lo sforzo normale massimo presente nel
diagonale ottenuto dalla combinazione allo SLV, ovvero:
Nd,SLV = 24.70 kN
La verifica ad attrito viene effettuata utilizzando lo sforzo normale presente nel diagonale ottenuto dalla
combinazione allo SLD:
Nd,SLD = 11.30 kN
Pagina | 62
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
La verifica del profilo indebolito risulta soddisfatta in quanto è rispettata la seguente condizione:
fyk
Nd,SLV = 24.70 kN ≤ Nu,d = Anet ∙ = 176.81 kN
γM0
La verifica ad attrito agli SLD è soddisfatta in quanto è rispettata la seguente condizione:
Nd,SLD = 11.30 kN ≤ Fs,Rd = 22.68 kN
A partire dalle caratteristiche di sollecitazione che provocano gli effetti maggiormente gravosi sulla colonna,
si amplificano linearmente tali sforzi mediante un coefficiente α in modo tale da determinare la coppia limite
N-M che porta a rottura il cordone maggiormente sollecitato. Ai fini di tali calcoli si considera
cautelativamente che i cordoni centrali non forniscano contributo resistente a pressoflessione ma che si
facciano carico solo degli sforzi di taglio (che nel caso in oggetto risultano trascurabili).
Pagina | 63
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Si osserva che la rottura della saldatura avviene per un valore del momento flettente che supera il momento
resistente elastico della colonna HE400B pari a Mc,el,Rd = 645.50 kNm e risulta pari a 1.96 volte quello
sollecitante. Possiamo ritenere la resistenza della saldatura sufficientemente elevata in modo da evitare la sua
rottura fragile.
Pagina | 64
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
È altresì prevista la disposizione di piastre di rinforzo per la flangia della trave in corrispondenza delle sole
file esterne di bulloni. Tali piastre vengono realizzate in acciaio S235 di spessore t bp = 10 mm.
Di seguito, al fine del calcolo del momento resistente del nodo trave – colonna in esame, si considera
cautelativamente il solo contributo di resistenza a trazione delle due file di bulloni più esterne, ipotizzando
che la zona compressa includa le due restanti.
Si specifica che l’Eurocodice 3 consente di trascurare la presenza di sforzo normale nel calcolo del momento
resistente del nodo se questo non supera il 5% dello sforzo normale plastico resistente dell’elemento
strutturale collegato. Nel caso in esame, la colonna presenta un momento resistente plastico pari a:
Npl,Rd = A ∙ fyk /γm0 = 4427 kN
Si osserva che, per la pensilina oggetto della presente relazione di calcolo, in nessuna combinazione viene
superato lo sforzo normale Npl,Rd,5% = 0.05 ∙ Npl,Rd = 221.3 kN, per cui è lecito trascurare tale caratteristica
di sollecitazione nel calcolo del momento resistente del nodo.
Pagina | 65
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
ε = √235/fyk
Se la verifica della snellezza risulta soddisfatta, la resistenza a taglio per l’anima della trave non irrigidita
viene determinata secondo la seguente relazione:
0.9 ∙ fyk,b ∙ Avb
Vwp,Rd =
√3 ∙ γM0
dove Avb è l’area resistente a taglio della trave;
fyk,b è la resistenza caratteristica di snervamento della trave.
Il contributo di resistenza al taglio degli irrigidenti d’anima trasversali, collocati in corrispondenza delle
flange della colonna, risulta pari a:
4Mpl,fb,Rd 2Mpl,fb,Rd + 2Mpl,st,Rd
Vwp,add,Rd = min ( ; )
ds ds
dove ds è la distanza tra gli irrigidimenti;
1
Mpl,fb,Rd = 4 ∙ (Lfb ∙ t 2fb ∙ fyk,b )/γM0 : momento resistente plastico di progetto della flangia della
trave;
1
Mpl,st,Rd = ∙ (hst,b ∙ t 2st,b ∙ fyk,st )/γM0 : momento resistente plastico di progetto dell’irrigidimento;
4
Il contributo di resistenza al taglio degli irrigidenti d’anima diagonali, collocati tra gli irrigidenti d’anima
trasversali, si calcola secondo la seguente relazione:
fyk,b
Vwp,d,Rd = Ad ∙ ∙ senβ
γM0
dove β è l’angolo formato dall’irrigidente diagonale con l’orizzontale;
Ad = (Lfb − t wb ) ∙ sst,d è l’area efficace dell’irrigidimento diagonale
Pagina | 66
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Pagina | 67
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
FT,3,Rd = ∑ Ft,Rd
Per ogni fila di bulloni soggetta a trazione e per ogni gruppo di file di bulloni, si determina la larghezza
efficace minima dell’elemento T-Stub equivalente. A tal fine, l’Eurocodice 3 fornisce il prospetto 6.5 che
Pagina | 68
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
consente di calcolare tale parametro in funzione della posizione della fila di bulloni, ipotizzando diversi
possibili meccanismi di rottura.
Come specificato nel prospetto, per il modo di collasso 1 è necessario prendere come leff,1 =
min (leff,nc ; leff,cp ), mentre per il modo 2 leff,2 = leff,nc.
𝑚 𝑚2
Per trovare il parametro 𝛼 è necessario calcolare 𝜆1 = e 𝜆2 = e poi utilizzare il diagramma sotto
𝑚+𝑒 𝑚+𝑒
riportato fornito dall’Eurocodice 3:
Sommando le resistenze ottenute per le due file di bulloni si ottiene il seguente valore di Resistenza della
Flangia della Trave soggetta a Flessione:
Ft,f,Rd = 937.41 kN
Pagina | 70
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Pagina | 71
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
- FILA 2: Prima fila di Bulloni al di sotto della flangia tesa della colonna
FILA 2: Prima fila di bulloni al di sotto della flangia tesa della colonna
Distanza dall'estremità della Piastra e [mm] 70
Distanza dal filo interno m [mm] 61.25
Distanza dall'irrigidente in direzione Y m 2 [mm] 64.00
Parametro lambda 1 λ1 [-] 0.47
Parametro lambda 2 λ2 [-] 0.49
Parametro alpha da grafico figura 6.11 Eurocodiceα3 parte 1-8
[-] 6.00
Larghezza efficace meccanismi circolari leff,cp [mm] 384.85
Larghezza efficace meccanismi non circolari leff,nc [mm] 367.5
Momento Plastico Modo di rottura 1 Mpl,1 [kNm] 19.41
Momento Plastico Modo di rottura 2 Mpl,2 [kNm] 19.41
Resistenza T-stub Modo di rottura 1 Ft,Rd1 [kN] 1267.86
Resistenza T-stub Modo di rottura 2 Ft,Rd2 [kN] 648.35
Resistenza T-stub Modo di rottura 3 Ft,Rd3 [kN] 660.96
Resistenza T-Stub Equivalente Ft,Rd [kN] 648.35
Sommando le resistenze ottenute per le due file di bulloni si ottiene il seguente valore di Resistenza della
Flangia della Piastra di Estremità soggetta a Flessione Trasversale:
Ft,p,Rd = 1121.61 kN
Pagina | 72
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Si osserva che la componente che raggiunge per prima la resistenza ultima è la 4, ovvero la resistenza della
flangia della trave soggetta a flessione trasversale, con un valore Ft,f,Rd = 937.41 kN.
Ai fini del calcolo del momento resistente di progetto dell’intero nodo trave – colonna, si assegna alle singole
file di bulloni il proprio sforzo resistente di trazione e lo si moltiplica per il relativo braccio, ovvero la
distanza tra il baricentro della fila stessa e la linea media della flangia della colonna compressa.
MRd = 456.62 kN ∙ 0.468 m + 480.79 kN ∙ 0.288 m = 352.16 kNm
Dal momento che il massimo momento flettente sollecitante risulta di 329.13 kNm, la verifica del nodo
trave – colonna può ritenersi soddisfatta.
Pagina | 73
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
E ∙ z2
Sj,ini =
1
∑
ki
dove 𝑧 è il braccio della coppia 𝑀 sollecitante l’unione;
𝑘𝑖 è il coefficiente di rigidezza della i-esima componente di base del collegamento.
Si calcolano dunque le rigidezze delle i-esime componenti.
Componente 1 : Pannello d’anima della trave sollecitato a taglio
k1 = ∞
Componente 2 : Anima della trave sollecitata a compressione
k2 = ∞
Componente 3 : Anima della trave sollecitata a trazione
k3 = ∞
Componente 4 : Flangia della trave sollecitata a flessione
0.9 ∙ leff ∙ t 3p
k5 =
m3
dove leff è la minore delle lunghezze efficaci (individualmente o come parte di un gruppo di bulloni)
associata all’elemento T-Stub equivalente calcolata per la componente 5.
Componente 6 : Bulloni soggetti a trazione
k10 = 1.6 ∙ Ares /Lb
Pagina | 74
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
dove Lb è la lunghezza del tratto di allungamento del bullone, considerata uguale alla lunghezza della zona
di serraggio (spessore totale del materiale e delle rondelle) più metà della somma dell’altezza della
testa del bullone e della testa del dado.
Pagina | 75
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Gli sforzi sollecitanti utilizzati ai fini delle verifiche agli SLU sono lo sforzo normale, il taglio e il momento
flettente amplificati di un coefficiente 𝛼, in modo tale da raggiungere il limite di snervamento della trave.
In particolare, dal calcolo delle sollecitazioni effettuato sullo schema statico a telaio, utilizzando la
combinazione sismica in direzione x, sono stati ricavati i seguenti valori massimi che interessano il singolo
profilo UPN240:
N = 46.23 kN V = 6.84 kN M = 22.51 kNm
Effettuando la verifica di resistenza sulla singola sezione utilizzando gli enti sollecitanti sopra riportati si
ottiene:
N M 2 V 2 fyk
σid = √( + ) + 3 ( ) = 86.92 N/mm2 ≤ = fyd = 223.80 N/mm2
A Wx Av γM0
Fatto ciò, è possibile calcolare il moltiplicatore dei carichi che induce lo snervamento sulla sezione
considerata e di conseguenza le caratteristiche di sollecitazione da usare ai fini delle verifiche agli SLU:
fyd
α= = 2.57
σid
N ∗ = 119.10 kN V ∗ = 19.70 kN M ∗ = 58.00 kNm
Pagina | 76
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Di seguito si riportano i parametri geometrici e meccanici utilizzati ai fini dei calcoli delle resistenze relative
al singolo bullone:
Bulloni
Classe Bulloni 8.8
2
Resistenza Caratteristica di Snerv. fybk [N/mm ] 640
Resistenza Caratteristica a Rott. ftbk [N/mm2] 800
Dimensione Bulloni M [-] M20
Diametro Bulloni db [mm] 20
Diametro Foro d0 [mm] 21
Diametro Testa - Dado dm [mm] 30
Area Resistente Singolo Bullone Ares [mm2] 245
Parametri geometrici
Distanze e interassi bulloni Minimo UPN Piattabanda Squadretta Massimo
Distanza dai bordi in direzione x ex [mm] 25.2 37.5 37.5 35 78
Distanza dai bordi in direzione y ey [mm] 25.2 50 50 40 78
Interasse in direzione x px [mm] 46.2 65 65 65 133
Interasse in direzione y py [mm] 50.4 70 70 - 133
Pagina | 77
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Per il calcolo dello sforzo di taglio risultante agente sul singolo bullone, facendo riferimento alle due
componenti nelle direzioni principali x e y, con riferimento alla disposizione geometrica dei bulloni sulla
singola trave UPN240 descritta precedentemente, si utilizzano le seguenti relazioni:
N∗ M∗
FV,b,Ed,x,i = + n ∙ yi
nb,Tot b,Tot
∑i=1 (xi2 + yi2 )
V∗ M∗
FV,b,Ed,y,i = + n ∙ xi
nb,Tot b,Tot
∑i=1 (xi2 + yi2 )
Pagina | 78
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Si specifica che, al fine di considerare un coefficiente di attrito pari a μ = 0.5, sono previsti trattamenti di
sabbiatura meccanica nelle zone poste a contatto per la realizzazione dell’unione di cui al presente paragrafo.
Si determina dunque il massimo sforzo di taglio indotto sui bulloni dalla condizione sollecitante più gravosa,
che per la trave longitudinale risulta essere quella sismica in direzione x allo SLV, le cui caratteristiche di
sollecitazione sulla singola trave longitudinale valgono:
N = 46.23 kN V = 6.84 kN M = 22.51 kNm
Analogamente a quanto fatto per le verifiche a taglio e rifollamento, si determina lo sforzo di taglio massimo
agente su un singolo bullone e si verifica che sia inferiore alla resistenza di progetto allo scorrimento:
Verifica allo Scorrimento per Attrito di un Singolo Bullone
Sommatoria xi2+yi2 ∑(xi2+yi2) [mm2] 159762.50
Sforzo di Taglio in direzione x Fv,b,x,Ed [kN] 29.98
Sforzo di Taglio in direzione y Fv,b,y,Ed [kN] 5.26
Sforzo di Taglio Max sul bullone Fb,v,Ed [kN] 30.44
Resistenza di Progetto allo scorrimento Fs,Rd [kN] 56.69
Verifica Soddisfatta
Pagina | 79
Relazione di calcolo strutturale della pensilina
ferroviaria sita in Sesto Fiorentino (FI)
Al fine di valutare i margini di sicurezza entro i quali il collegamento trave secondaria – colonna può essere
considerato rigido, si determina il moltiplicatore dei carichi α∗ utile a indurre lo scorrimento dell’unione così
progettata:
Fs,Rd
α∗ = = 1.86
Fb,v,Ed
Si conclude affermando che il nodo può essere considerato rigido fino a quando i carichi non superano
dell’85% quelli assunti in fase di progettazione.
Pagina | 80