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Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 5 Misure di deformazione 5.1 Generalita 5.1.1.1. Definizione di deformazione La deformazione (Def. 19) @ la variazione di funghezza rispetto alla lunghezza iniziale. AL _L—Lo (Ly +Al, + lz) — Ly (22) Figura 5-1 Deformazione pezzo meccanico 5.1.1.2 Sforzo assiale Per poter comprendere quanto un oggettoe stressato siricorre al concetto si sforzo 0. Per il caso assiale si ha che lo sforzo o vale: 23) by (23) incui © “P":forza applicata © “A”: superficie della sezione trasversale del pezz0 Lo sforzo & proporzionale alla deformazione ¢ secondo la legge di Hooke: o € (24) in cui modulo elastico’o modulo di Young (Def. 81) del materiale Con questa relazione quindi sufficiente conoscere la deformazione per capire lo stato di sforzo del componente. 56 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 5.2 Estensimetri 5.2.1.1 Principio di misura II funzionamento degli estensimetri (Def: 13) si basa sulla seconda legge di Ohm. (25) in cui Figura 5-2 Pezzo meccanico ilinrico In particolare, viene sfruttata la dipendenza tra resistenza e lunghezza (o area). Andando a valuta- re la variazione di resistenza sara possibile valutare la variazione di lunghezza o di area Collegando una resistenza al pezzo al pezzo sul quale vogliamo fare la misura, se la resistenza si deforma.in modojanalogo al pezzo, sara possibile ottenere un dato di deformazione. | collegamen- ti alla centralina di condizionamento avvengono tramite saldature a livello di piazzole (Def. 30) sui ‘terminali dell’estensimetro ed un esempio @ rappresentato in Figura 5-. 57 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Figura 5-3\Rappresentazione reale di un estensimetro 5.2.1.2. Valutazione variazione di resistenza rispetto alla resistenza iniziale dR 1/0R) OR, OR) AyL, op ph (26) + Bap tare 5484) = or (Gee + al Gr) aR_dp dl da R op LA Ma essendo nb (27) Bee Risulta ‘DdD da 2a ee A aD? 4 (29) 5.2.1.3. Legame tra variazione di lunghezza e di diametro Come é possibile vedere in Figura 5-1, a un allungamento corrisponde una diminuzione del diame- tro. Questi due fenomeni sono legati dalla legge di Poisson: £, = VER (30) incui + “e:':deformazione trasversale + “eq: deformazione assiale © “v": coefficiente di Poisson (circa 0.3 per i metalli) 58 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica (31) Siricava quindi: dR_ dp db (32) Rept Tat 2y) Esplicitando|la defotmazione: aR (33) dp 7 pt eal +2v) 5.2.1.4 Influenza della temperatura Come & possibile notale dall'equazione (33) la variazione di resistenza @ dipendente, oltre che dal- la deformazione, da un'eventuale variazione di resistivita p. La resistivita @ una caratteristica pro- pria del materiale ma é fortemente dipendente dalla temperatura. La variazione di resistenza sara quindi funzione di due yariabili indipendenti e questo fatto compli- ca implementazione di questo strumento. ‘Andranno individuate quindi delle soluzioni tecnologiche che escluderanno questa influenza appe- na descritta, 5.2.1.5 Gauge factor ‘Assumendo la temperatura costante sar quindi pos: ile individuare un fattore di dipendenza tra deformazione e variazione di resistenza. Questo fattore prende il nome di Gauge factor o K (Def. 82). (34) “a(1 + 2v) = keg Ay, + output Aly input 7 °“k": "Gauge factor” 59 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Nota: tipicamente k assume valore pari a 2 per gli estensimetri di costantana (materiale con con- duttivita poco dipendente dalla temperatura, Def. 20). Lestensimetro deve essere ben fissato al pezzo di cui si vuole ottenere una misura di deformazio- ne, per assicurarsi che subisca la stessa deformazione del pezzo da misurare. In questo modo, quando si applica la forza al pezzo che si deforma, con esso si deformera anche V'estensimétro. 5.2.1.6 Costruzione Al fine di massimizzare il rapporto:tra AR e AL, gli estensimetri vengono realizzati come in Figura 52 Figura 5-2 Ispessimento per ridurre la sensibilita trasversale La costruzione con i fli paralleli ha due scopi ‘+ Siavra un AL maggiore, come se fosse un unico filo molto lungo che viene allungato molte- plici volte * Piccole deformazioni localizzate, che potrebbére alterare la misura, variano di poco quest’ultima considerando la lunghezza complessiva della resistenza Come si pud notare in Figura 5-2, per ogni inversione di orientazione del filo vengono inserite delle placchette tozze di materiale che rendono la zona di inversione non soggetta a deformazioni lungo la direzione perpendicotare all'asse di misura. Se'non ci fossero queste placchette dimateriale, il filo avrebbe un comportamento ruotato di 90° (deformazione trasversale al filo). Proprieta: * Molto sensibili 60 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica © Molto delicati * _Difficili da implementare (é possibile sbagliare ’asse di misura) ‘* Molto sensibili alla temperatura (esistono estensimetri autocompensati (Def. 21) che non sono trattati in questa dispensa) © Per ogni necessita di misura esiste un’implementazione differente (ne verranno trattate so- lo alcune) 5.2.1.7. Risoluzioné problema temperatura (versione A) Si potrebbe misurare la temperatura istante per istante e valutando pol gli effetti della temperatu- ra inclusiin nel calcolo della variazione di resistenza. Si dovrebbe perd misurare la temperatura dell’estensimetro, non dell’ambiente circostante. Cosi staremmo aggiungendo un altro sistema di misura, introducendo quindi un ulteriore incertezza {Def. 22) di misura. Oltretutto la dipendenza della resistivita del materiale dalla temperatura pud non essere descrivibile facilmente. 5.3 Ponte di Wheatstone a i ; pe Per valutare istantaneamente “é possibile ricorrere a un circuito elettrico chiamato ponte di Wheatstone (Figura 5-3). Figura 5-3 Rappresentazione del ponte di Wheatstone Ilcircuito @ costruito come segue: *_Ungeneratore di tensione continua ai capi della diagonale verticale 61 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica * un voltmetro ai capi della diagonale orizzontale ‘* resistenze sui quattro rami (R1, R2, R3 e RA) 5.3.1, Ponte equilibrato Per effettuare la misura, si parte dalla condizione di “ponte equilibrato” (Def. 83), in cui la lettura effettuata dal voltmetro & zero. Questo avviene quando la caduta di tensione @ uguale sui due ra- mi superiori e sui due rami inferiori. Nota (scelta voltmetro o amperometro) La scelta del voltmetro é rilevante in quanto con la resistenza interna potrebbe squilibrare il ponte introducendo un effetto di caricor opportuno quindi scegliere una resistenza in modo che vada a influire ne! minor modo possibile sul ponte ma che sia abbastanza bassa da poter avere una misu- ra leggibile. Un’alternativa al voltmetro @ I'amperometro (Def. 84) sempre montato sulla diagonale orizzontale in condi del ponte. Questo sar ne di equilibratura quando la corrente misurata sara nulla. Questa soluzione viene implementata solo nel caso di misure di estrema precisione (Def. 23). 5.3.2. Collegamento esten: Figura 5-4 Estensimetro collegato al ponte in posizione 1 62 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Uestensimetro sara collegato al posto di una delle resistenze del ponte come mostrato in Figura 5-4, Dopo il collegamento il ponte andra equilibrato. Formula per valutare AV Partendo dalla condizione di ponte azzerato (V = 0), la formulazione della variazione di tensione a seguito di una variazione di resistenza @ la seguente: Eo (ARy AR,» ARs (35) tV=3 es R, Rs 5.3.3 Misura deformazione Nel caso con un solo estensimetro (in Figura 5-4), si avra: Fy AR, (36) Arak Ma essendo: AR, (37) Rak f Siavra: E av = key (38) Si ottiene cosi la misura della deformazione attraverso la variazione di tensione (letta con il volt- metro). 5.3.3.1 Sensibilita Nel caso degli estensimetrila sensibilita (Def. 2): Output AV _ Be, (39) Input eq 4 63 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 5.3.3.2 Risoluzione problema temperatura (versione B) Rt 6 aR aR 9 dR Ze sono di segno positive, mentre “3 e “* sono di E possibile notare che nel valutare il AV, ‘segno negativo. Le resistenze opposte nel ponte si sommano mentre le resistenze contigue si sot- traggono. Collegando al posto di Rp un secondo estensimetro (Figura 5-5), posizionato su un pezzo dello stesso materiale dell oggetto di cui vogliamo misurare la deformazione (quindi con le stesse solle- citazioni termiche del primo|ma Senza deformazioni meccaniche), silandra a Sottrarre Veffetto del- la temperatura alla misura estensimetrica di R1. La misura di R1 contiene l’informazione di defor- mazione meccanica e termica mentre la misura di R2 contiene solo I'informazione di deformazione ‘termica. Collegando gli estensimetri a lati contigui del ponte, i loro effetti si sottraggono. Estensimentro.con deformazione termica Ri+dR; Estensimentro con deformazone ‘meceanica e termica Figura 5-5 Estensimetri su due pezzi meccanici separati collegati al ponte su lati contigui avi1 (40) By = ak CEs meccanico + Estermico ~ €2meccanico ~ 2termico) Con 0 (41) (42) ameccanico Excermico = €2,termico Si otterra quindi 64 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica avi (43) Fy = a (Exmeccanice) 5.3.3.3, Montaggio perpendicolare estensimetri Un’altra possibilita per eliminare il problema della temperatura consiste nel montare gli estensi- imetri in modo perpendicolare come mostrato in Figura 5-6, Figura 5-6 Estensimetri disposti perpendicolarmente l’uno rispetto all’altro Questa soluzione é da preferire al montaggio di due estensimetri nello stesso ambiente (5.3.3.2) nel caso in cui ci sia un forte scambio termico che comporterebbe che la temperatura dei due estensimetri possa essere diversa. Vestensimetro montato perpendicolarmente sentira inoltre una E:raspersate Pati a Etrasversale = —VEassiate (4a) Collegando questo secondo estensimetro al posto della R, (segno negativo) nel ponte di Wheatstone si avra quindi oltre 'annullamento dell’effetto di temperatura anche un aumento di dello strumento. avid (45) oF FAC # Sytermto ~Sramerate~ ernge) La (hesante = (ePSeaciae]) Quindi: avi (46) Fez gH Csansae + Exar) a 65 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Essendo: Fassiale = Ezassiaie (47) Siavra: avi (48) Fy — 4 kassiate(l +¥) Essendo v circa 0,3 per i metalli, si avra un aumento Questa soluzione sara pili accurata del montaggio di due estensimetri nello stesso ambiente in ‘quanto si ha la certezza che entrambi siano soggetti alla stessa temperatura. La:misura sara tanto pi accurata tanto pid idue estensimetri, montati sull’oggetto di cui si vuole misurare ta deforma- zione, saranno vicini. 5.3.3.4 Azione del momento flettente = Figura 5-7 Rappresentazione del momento flettente sulla mensola Se su una mensola incastrata sottoposta a flessione (Figura 5-7) viene posizionato un solo esten- simetro (0 due) entrambi dallo stesso lato (ad esempio sopra), verra rilevata una deformazione di allungamento (0 contrazione) che non @ possibile associare univocamente a una trazione o a una flessione. Si posizionano quindi due intensimetti, uno sopra e uno sotto la trave, collegati rispettivamente al posto di R1 € R2, 66 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Figura 5-8 Impiego di due estefisimetri per avere urfa mistita reale di deformazione Essendo: Exmpe = —E2upt (50) avi (51) 1 a be (cone Ces) = $key) Per la deformazione causata dal momento flettente, l'estensimetro 1 si allunga e il 2 si comprime. Vantaggi: © Ilcontributo termico medesimo per entrambi gli strumenti (considerando una trave ra- gionevolmente sottile) e con segno opposto E possibile poi aggiungere altri due estensimetri (uno sopra e uno sotto) per avere una sensibilita ancora doppia mantenendo I'indipendenza dalla temperatura. 67 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Vista trave lato inferiore Figura 5-9 Sensibilita quadruplicata@nessun’influefizadella'temiperatura * Flessione: con 4 estensimetri abbiamo 4 volte la sensibilita della deformazione © Temperatura: i (2 positivi e 2 negativi) ‘© Trazione: contributo di R: e Rs positivi, mentré quello di Reed Renegativi. La somma dei quattro contributi sara pari a 0 rendendo lo strumento non sensibile alla trazione. Verra quindi misurato solo l'effetto della flessione. Nota Se viene applicata una forza in punta non perpendicolare alla trave, ci sara una componente della forza che causera flessione nella trave e una componente che generera trazione (o compressione). La componente che generera trazione non verra rilevata dagli estensimetri posizionati come ap- pena descritto. 68 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Figura 5-10 Forza inclinata.che genera trazione'e flessione 5.4 Dinamometri 5.4.1 Pontea tag La forza F genera sulla trave, oltre al momento flettente, anche un taglio che & costante lungo il pezzo e paria F. E possibile ottenere una misura di taglio indirettamenteda una misura di momento flettente. E possibile calcolare la deformazione dovuta al momento flettente come segue (52) © “E”: modulo elastico del materiale © “W": modulo resistente (Def. 85) Per un‘asta a sezione rettangolare, W é pari a (53) w = +n? 6 incui © “*b?: lunghezza di base © “h’altezza Dall’equazione (52), si ricava il momento flettente (54) Mp = eup EW 69 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Ma il momento é anche calcolabile come My =F +b ie (55) in cul © “bt»braccio della forza generatrice del momento Posizionando quindi due estensimetri a distanza nota @ possibile calcolare l'azione di taglio. Figura 5-11 Posizionamento estefisimetri per misurare la forza Siavra (56) Mpg = Fs (d +x) (57) Myy =F -d In particolare, si avra: (58) avet Fe= Rend ep) Con: 70 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica (59) F+(d+x) EW (60) F(x) EW Si avra quindi: (61) wiik % iEw! Posizionando quindi i due estensimetri in due lati contigui del ponte di Wheatstone si avra © effetto della temperatura annullato © ee [F-(d+x)—F-d] owero ex Fix © Indipendenza dal punto di applicazione della forza * Taglio non percepito © x: distanza che possiamo variare per migliorare la sensibilit Raddoppiando il numero di estensimetri si andra a Faddoppiare la sensibilta a ik (62) —_[r-(td+xt+d=d—d sew @tdtx a] Owero: (63) ©“: cambiando la rigidezza del materiale variera la deformazione misurata aumentando 0 diminuendo la distanza tra gli estensimetri variera la tensione in uscita Diconseguenza, a parita di forza applicata sara pill sensibile un dinamometro (Def. 25) in alluminio piuttosto che uno di acciaio. 7m Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 5.4.2 Dinamometro ad anello Una possibile tipologia di dinamometro robusto e con un’ottima amplificazione & mostrata in Figu- ra 5-12 Rappresentazione della disposizione degli estensimetri nel dinamometro ad anello, Figura 5-12 Rappresentazione della disposizione degli estensimetri nel dinamometro ad anello Un anello realizzato in materiale metallico viene deformato da una forza F, positiva o negativa. Nel caso di compressione, si avra: ‘© superficie interna compressa (estensimetri 2 4) * superficie esterna tesa (estensimetri 1 e 3) 72 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Figura 5-13 Collegamento ponte di Wheatstone Essendo: Emec = —€2mec = €3mec = —E4mee = Emec ficer = €2t0r = &3.c0r = Eater Da cui av 1 Brak (64) (65) (66) (7) (68) 3 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica ‘Andando quindi a collegare gli estensimetri al ponte di Wheatstone come in Figura 5-13 Collega- mento ponte di Wheatstone, risulta: © sensibilita migliorata di 4 volte © compensazione degli effetti della temperatura 5.4.3, Dinamometro ad S Un‘altra possibile realizzazione di un dinamometro @ mostrata in Figura 5-14 Dinamometro ad S con rappresentazione del momento flettente Figura 5-14 inamometrofad Sicon|rappregentazione del momentoflettente ‘A causa della forza F, si generera un momento flettente che causera delle deformazioni della strut- tura. Posizionando gli estensimetri sul braccio orizzontale pil lungo si potra risalire alla forza F. 74 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Nota: sembrerebbe owvio posizionare gli estensimetri sui due bracci verticali esterni poiché Ii il momento flettente é costante. Tuttavia, si preferisce posizionarli sul braccio orizzontale pil lungo poiché é pid resistente, Per variare la sensibilita bastera variare la lunghezza del braccio orizzontale lungo che consentira di aumentare il momento flettente. 5.4.3.1 Effetto della variazione di resistenza det fili-di collegamento, Ruirer Ruirew Figura 5-15 Rappresentazione resistenza fili In tutti gli strumenti che prevedono’utilizz6 degli estensimetri, questi andranno collegati al ponte di Wheatstone attraverso de’ filielettrici. Questifili avranno una loro resistenza propria (Rie) che potra subire delle variazioni a\causa della temperatura."Nell’esempio in Figura 5-15, due estensi- metri sono collegati sul ponte in due lati contigui. Se le variazioni di resistenza dei fill fossero di uguale entita, non creerebbero problemi perché le &re, andrebbero ad elidersi. E necessario perd assicurarsi che i fili di collegamento subiscano la stessa variazione di resistenza. La variazione della resistenza del filo & data da: * Lunghezze differenti dei collegamenti © Campo termico molto pronunciato Oltre a rappresentare un problema nella misurazione, la resistenza propria dei fili andra considera- ta al momento del bilanciamento iniziale del ponte. 75 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 5.4.3.2 Collegamento a tre fili Esiste un tipo di connessione in cui Ryirei1s © Rwirers VeNgono uniti in un solo filo che si dividere nel tratto finale tra i due estensimetri. 5.4.4 Dinamometro piezoelettrico | materiali piezoelettrici (Def. 26) sono una classe di materiali che reagiscono all’azione di una pressione e la legano all’aspetto eléttrico (“piezo”, inigréco, significapressioné). = on FHtHETt+ = Figura 5-16 Rappresentazione Well effetto Wi foFze suluniimiaterialelpiezoelettrico II quarzo @ il pid famoso dei materiali piezoelettrici ed & anche un materiale economico. ale dei piezoelettri La caratteristica princi i @ la seguente: sulle facce del cubetto di quarzo, in se- guito all'applicazione di una forza (per esempio di compressione), si creano delle cariche elettriche positive da un lato e negative dall’altro. & possibile legare con una legge lineareé le catiche aecumu- late in superficie e la forza applicata. Si avré quindi, una misura di natura elettriche a partire da un fenomeno di natura meccanica. Se si applicasse invece una forza di trazione, le cariche positive e negative si scambierebbero di posizione rispetto alla compressione. Si pud quindi capire il verso della forza dalla disposizione delle cariche. 76 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Inoltre, @ possibile effettuare il processo inverso imponendo una carica per ottenere una forza. Per esempio, si possono bilanciare le vibrazioni di una lastra compensando con una forza alternata causata da una corrente alternata applicata al piezoelettrico. Q=sf-F (69) I legame tra forza e cariche é il seguente: in cui * “Q": carica in [C] accumulata sulle superfici * “Sf”: costante piezoelettrica [C/N] che varia in base al materiale ¢ “F": forza in [N] Nota: In realt8 quella che si ottiene on @ una generazione di caica ma una ridistribuzione (i cri- stalli interni schiacciati spingono le cariche verso l'esterno). Non si pud perd usare la forza per generare elettricita perché le cariche non sono in grado di gene- rare corrente se non in un intorno molto limitato di sé stesse; si pud invece sfruttare la ridistribu- zione delle cariche per influenzare elettricamente le piastre di un condensatore (per esempio), consentendo quindi il trasporto di un‘informazione di natura elettrica. ‘Condensatore I +t+t ttt a Figura 5-17 Applicazione del condensatore per sfruttare la ridistribuzione delle cariche 7 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica ‘Questo sistema pud essere usato come dei sensori per misurare, nota l’area di impatto, la pressio- ne in camera di combustione di un motore dovuta al moto dello stantuffo. | dinamometti piezoelettrici vengono impiegati per forze generalmente elevate, per le quali i ponti estensimetrici dovrebbero avere delle rigidezze straordinarie. Viene utilizzato invece il quarzo che ha una resistenza meccanica molto elevata. Questo tip6\di dinamometri yengono inoltfe usati in regime di pressione & forze dinamiche (vibra- zioni con forze elevate: forze che si scambiano ruotano col resto del veicolo). 5.4.5 Dinamometro idraulico per azzeramento Per misurare un oggetto di elevato peso, ad esempio un TIR, é possibile utilizzare uno strumento rappresentato in Figura 5-18. La misura é fatta per azzeramento di un dinamometro. La misurazione inizia posizionando la piattaforma, a vuoto, all’altezza hig e azzerando il manome- tro. Viene appoggiato l'autocarro sulla piattaforma e aperta una valvola collegata al recipiente fa- cendo entrare dell’altro olio messo in pressione'da'una pompa esterna. L’immissione di olio conti- nua fin quando la piattaforma non avra raggiunto di nuovo 'altezza ho. Attraverso la variazione di pressione e la superficie dei pistonié possibile ricavare la massa dell’autocarro. TAY | BLL) Camera con olio <— Immissione olio. Figura 5-18 Rappresentazione Gella'misirdpefazeramento di undinarhometro Vantagei: © Eun sistema di misura economico e facile da realizzare: creare pressioni elevate con siste- miad acqua e olio é facile 78 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica ‘* non ha sistemi meccanici soggetti a usura, disassamenti, ecc.. * ha una buona precisione che dipende dal manometro Una volta che viene eseguita la taratura dello strumento; la misura dell’area diventa una variabile implicita nel sistema 79

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