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Misure Meccaniche,e Termiche Prof. Giovanni Moschioni Politecnico-di Milano Dispensa.del corso Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Sommario SOMMARIO.. 41 INTRODUZIONE 2 GENERALITA.. 2.1 TAASDUTTORL. 3 LAMISURAELA SUA INCERTEZZA .. 3.1 REGOLE GENERAL 8 3.2. ESPRESSIONE DELLA MISURA 4 MISURE DI SPOSTAMENTO RELATIVO 4.1 SpostameNtoReLarNo tf RAS LS. 46 42. Taasourroniacontarro, 48 4.2.1 Trasduttoriresistvi (Potenziomet) 7 4.22 Sensbilit. 2 4.2.3 Trasduttori LVDT- Linear Variable Differential Transformer. 28 4.2.4 Problemotiche trasduttori a contattO, nebo 40 4.3. TRASOUTTORIA NON cONTATTO. n 43.1 Trasduttore di spostamento o corrent parassite (eddy current o proximitor). a2 4.3.2 Laser triangolazione 43.3 Trasduttori capacitivi.. 3 MIISURE DI DEFORMAZIONE, 5.1 GeneRaunn.. 56 5.2. Esrensiaera 37 5.3 PoNTe 01 WhEarsrone 61 5.3.1 Ponte equilibrate. 62 5.3.2 Collegamento estensimetro: 5.3.3 Misuradeformazione... 5.4 Ditauomertt. 5.4.1 Ponte a taglio... 5.42 Dinamometro ad anello. 72 5.43 Dinamometro adS.. 74 5.44 _ Dinamometro piezoeletrico.. 76 5.45 _Dinamometro idraulico per azzeramento 78 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 6 MISURA DELLE PRESSIONI = vo 7 GA Generaura 6.1.1 Manometroa“U"... 6.2. Tys0 01 Bouroon. 6.3 TRASDUTTORE A MEMBRANA .. 6.4 TARATURAMEMERANA - CALIBRATORE DI PRESSIONE ..:snsnnnmnnnnnnnsinnnnnnnnnnnnnnnnssn®T 7 MIISURA DELLE PORTATE 7. TuaoIVenTuRi- VENTURIMETRO .... 7.2 ANEMOMETRL a 7.21 TubodiPitat... 7.2.2 Anemometro a ventolino 7.2.3 Anemometro. filo caldo... 7.3 TRASDUTTORE DI PORTATA ELETTROMAGHETICO 102 4 TRASDUTTORE Dt PORTATA AD ULTRASUONI 104 7.5 MISURATORIDI PORTATA VORTEX... 105 7.6 Conausiont 107 8 CONVERTITORE ANALOGICO DIGITALE. 8.1 Acquiszion® ost seouaue nd we 109 8.2 _Cowentrone analocico-o1srate (ADC) 108 8.2.1 Principio di funzionamento e costruzione . 109 8.22 Risoluxione 110 823 Problematica della velocitd' acquiseione del ségnale 111 8.3. AUASING ERISOLUZIONE TeMPORALE a4 83.1 Utilzzo amplificotore.. 1g 9 MIISURA DELLE TEMPERATURE. 9.1 Teamocorrte 9 9.1.1 Costruzione e funzionamento. 119 9.1.2 Leggi termocoppie. 9.1.3. Conoscere Tassoluta 9.1.8" Caso della swiera.. 9.1.5 Rumore termoelettrco . 9.2 Termonesistenze 9.24 Misuraa tre fil... 135 9.3 Teamsroni 136 9.4 TERMOMETRIA DILATAZIONE 137 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 9.5 TeRMONIETRI METALLCY 138 9.6 PRoTezza 140 861 ACEUFAREPEO 9.7 MISURE PER IRRAGGIAMENTO ... 9.74 Introduzione... 972 Pirometr. 9.7.3 Pirometri con fotodiodo.. 9.7.4 Taratura ¢ per particolare superficie... 9.75 _ Usonastro adesivo. ana pean 147 9.8 PRoBLeM DeLLehnSURe Oi TeMPERATURAIAL'NTERNO OE! Thai 10 MISURE DI SPOSTAMENTO ASSOLUTO E ACCELEROMETRI 10.1 TRASDUTTORE 01 SPOSTAMENTO ASSOLUTO - SISMOMETRO 40.1.1 Introduzione al principio fisico e di misura, 10.1.2 Misurazione dello spostamento assoluto . 10.1.3. Campo di misura del sismometro... 10.14 Costruzione dello strumento. 160 10.1.5 Significato fisico della fase . 10.1.6 Composizione di un’onda 102 Accetenomeret 164 10.2.1 Introduzione. 164 10.2.2 Accelerometri estensimetrcl 167 10.23 Accelerometri plezoelettrieh 0s dhol tae et 168, 10.24 © Accelerometri capacitiVh 0... xt Slee oe oe 170 10.2.5 Accelerometri Null Balance 171 41 APPROFONDIMENTI aa. Firm 172 111.1 Introduzione. 172 112 filtro Passa Basso... 11.13 Filtro Passa Alto. 111.4. filtro passa banda e a reiezione di banda 11.4:5 | Filtr con funzione particolare 11.2 GAWWANOSTEGIA- PLATINATURA DELLE TERMORESISTENZE asi 11.2.1 Introduzione. 11.22 Procedimento 181 11.23 Plotinaturd ron Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 12 ATTIVITALABORATORIALE ...... 12.1 Accennioistansmc .. 121.1 Generalité.. 1212 Statistica in misure... 12.13 Indic di posizione e dispersione: 12.14 Distribuzione Gaussiana.. 12.15 _Distribuzione cumulata Gaussiana. 12.1.6 Criterio di Chawvenet... I2.L7O) Test del y2. ww a 12.2 MIsURE OinaensiONat 221 Generar 12.2.2 Colibro... 1223 Micrometro 0 Calibrodi Palmer. Perro 200 1224 — Comparatore 12.3 ESTENSIMETRIA LETTRICR.. 12.3.1 Taratura di shunt... 12.3.2 Taratura statica 12.4 TanaTuna Dinamica, 12.4.1 Introduzione. 12.4.2 Procedure di calcolo della costante di tempor... 12,5 CAMPIONAMENTO DEL SEGNALE.. BB APPENDICE renner oe ED LD Oh Oe asaacs 131 Appenoice A, 232 132 Arpenoce 238 133 Appenoicec MAOSCHALONL 237 238 13.4 AprenoiceD... AB DEFINIZIONL een Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 1 Introduzione Questa é una dispensa per uso universitario per il corso di Misure Meccaniche e Termiche. E stata redatta con la collaborazione di numerosi allievirnel corso degli anni e progressivamente arricchita. Non sostituisce né le lezioni, né le esercitazioni, né i testi consigliati, ma @ da utilizzare come sup- porto per la preparazione dell’esame. Ancor meno é da utilizzare per uso professionale. Spesso sono utilizzate semplificazioni di carattere didattico ed alcune argomentti, per lo stesso mo- tivo, sono trattati conapprotcio intuitive e non analitico. 2 Generalita 2.1 Trasduttori Obiettivo: individuare un fenomeno grazie al quale misurare una grandezza (Def. 69). Esempio: per misurare il peso di una massa si fa in modo che questo (i! peso) agisca sul piatto della bilancia e che questa abbia un sistema per leggerla(es: display). Questo procedimento ha quindi lo scopo ultimo di arrivare ad una lettura, Si vuole riuscire ad avere sistem! comodi ed affidabili per rendere visibili ed immagazzinabili | dati di misura, Una volta raggiunto quésto obiettivo, si passa al cercare di rendere pitt accurata la misu- ra. Quello che nel campo ingegneristico usualmente si fa, € coptira la vasta maggioranza degli argo- menti del corso & tradurre (nel senso etimologico del testo) un fenomeno fisico in un altro di natu- raelettrica. Questa traduzione, o meglio ancora trasduzione (Def. 70), consiste nel prelevare una grandezza in ingresso, segnale d’entrata, e legarlo attraverso una funzione matematica pili o meno complessa, detta funzione di trasferimento (Def. 71), a’ Una grandezza in uscita, l'indicazione. E possibile cosi, una volta nota la funzione di trasferimento e la grandezza in uscita, conoscere il valore della gran- * Def. 1 Trasduttore Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica ddezza in ingresso grazie ad un complesso di sistemi che nel suo termine piu generico & definito tra- sduttore. Un esempio potrebbe essere la conversione di una lunghezza in una tensione elettrica (quindi una “traduzione” da metri a volt). E evidente che é fondamentale la conoscenza del legame fra la grandezza in uscita e quella in in- gresso (nel nostro esempio, il legame fra la tensione e la lunghezza). Questo legame @ chiamato Sensibilita (Def. 2). Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 3. La Misura e la sua incertezza 3.1 Regole generali Quando si effettua una misura non solo @ importante come effettuare la misurazione, ma anche come trasferire l'informazione ad-un altro individuo. Nasce quindi la necesita che si debbano se- guire delle regole ben precise. Si pud notare in Tabella 1 la rappresentazione delle misure di tem- peratura. Scala Rappresentazione’ Note Celsius 75_C Gradi celSius e NON centigradi Fahrenheit 99,57 Scelta degli estremi curiosa Kelvin 310,65_K Assume solo valori positivi per come & defi nite [Tabella 1 Rappresentazione delle principali scale di temperatura (a) 324°C +2 5 misura inizia con la lettera maiuscola solo laddove |'unita di misura deriva da un nome proprio di persona come ad esempio quelle riferite a Blaise Pascal (Pa), Alessandro Volta (V), An- dré-Marie Ampére (A), James Prescott Joule (J), Isaac Newton (N), Charles-Augustin de Coulomb unit come il metro* che non hanno nes- {C), James Watt (W), Baron Kelvin (K) e altre, al contrari sun riferimento particolare vanno scritte minuscole. Questo permette di ottenere una maggiore com azione di lettere (tra minuscole-e maiuscole).come ad esempio per il kelvin (K) ed il chilo- grammo (kg) il cui ultimo va scritto imperativamente con la “k” minuscola. ? Il simbolo “_” indica lo spazio *1.0 °F corrispondono alla minima temperatura che Daniel Gabriel Fahrenheit rlusciva a riprodurre in laboratorio, mentre | 100"Fcorrispondono alla temperatura corporea dello stesso ideatore, La curiosita diquesto fatto’ che i 100 *F corrispondono’a circa 37,7778°C ilche indica che’Daniel Fahrenheit aveva la febbre il giorno in cui si & misurato la temperatura corporea ma“ * Secondo alcune ipotesi deriverebbe dalla parola madre che deriverebbe a sua volta dalla radice sans rare’, “ordinare” da cul il concetto di lavoro materno che mette in evidenza la funzione formatrice della madre Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Esempi applica 1,80_m. 400_Pa 230,V 10_A Tabella 2 Esempi applicativi di scrittura della misura Le unita di misura sono per definizione dei veri e proprisimboli: Se lunita di ura viene scritta all'interno di una frase entrando a far parte di un vero e proprio contesto e non avendo I’unica funzione di indicazione della misura allora l'iniziale viene seritta mi- nuscola, cosi come se indicata'al:plurale non viene’aggiunta la -s finale come per i plurali inglesi (Tabella 3). aio di volt naio di Volt Nella rete elettrica la tensione é duecento- | Nella rete elettrica la tensione é duecento- trenta volt trenta volts [Tabella 3 Esempi applicativi di scrittura della misura in un contesto 3.2 Espressione della misura Una misura non puo essere espressa come piace, ma deve essere rappresentata con un senso logi- co owero devono essere messe in lenza le cifre pil significative di una misura. Nasce quindi la notazione scientifica (Tabella 4) che mostra immediatamente le cifre pitt importanti della misura oppure possono essere sfruttati i multipli o sottomultipli della misura in modo da togliere il fattore moltiplicativo 10*per rendere la misura ancora pit! compressa Esistono.svariati multi li, ma non vengono tutti uti verigono sfruttati gene- ralmente i prefissi che sono spaziati di tre ordini di grandezza, mentre gli altri sono poco utilizzati e non sono consigliati (Tabella 5). Esistono anche tantissime unita di misura non convenzionali, poco utilizzate o di uso comune, ma estremamente sconsigliate come quelle mostrate in Tabella 6. Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Fattore dimolti- | Prefisso bolo Valore plicazione 10° giga G 1°000:000:000 10° mega M 1000 :000 103 chilo k 1/000 10> mi m 0,001 10- micro H 0,000001 107 nano 0 0,000000001 [Tabella 4 Notazione Seientifica Fattore dimolti- | Prefisso. | _Simbolo Note plicazione 10? etto h Non consigliata 10? deca da Non consigliata 10-7 deci d Non consigliata 107? centi € Non Consigliata, ma di uso comune soprat- tutto in architettura [rabella 5 Unita di misura poco comunt e non consigliate Unita di misura ‘simbolo Equivalenza Quintale™ q 100_kg. Ettaro ha 10° 000_m Ara a 100_m? Litro L oppure It® (0,001_m* Bar bar 100° 000_Pa * Parola che risale al XVI secolo che deriva dallo spagnolo quintal, che a sua volta deriva dall'arabo gintar e questa dal reco kenténdrion, che significa “peso di 100 libbre” * La sola | pud portare a confusione come nel caso di 10_} che pub assomigliare ad un 101, 10 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Unita di misura ‘Simbolo Equivalenza Giorno d 86°400_s Ora h 3° 600_s Minuto min 60_s Carato metrico ct 028 Tabella 6 Unita di misura poco comuni e fortemente sconsigliate e talora proibite Per quanto si possa andafe a fondo nello studio di'una misura si/pud Osservare che nonsirriesce a raggiungere un valore vero, ma si ottengono delle fluttuazioni che oscillano in un dato intorno. I! motivo di tutto cid @ fondamentalmente basato'sul fatto che non @ possibile costruire uno stru- mento con risoluzione infinitesima (la stessa taratura viene effettuata con dei pesi campione che non hanno un valore definito in maniera assoluta). Un valore vero non pud esistere per un altro semplice motivo: il fenomeno studiato & dinamico quindi al variare de! tempo variano le condizioni di contorno (temperatura, stato tensionale, ..) ¢ quindi la misura stessa che non pud sussistere in un’unica configurazione, ma esiste in infinite con- figurazioni. Per esprimere correttamente la misura’ é quindi necessario indicare anche I’incertezza associata (2). numero + incertezza_unita di misura 2) Prima di effettuare una misurazione & necessario predire 0 quantomeno stimare 'incertezza pro- babile del fenomeno in quant saf& fondamentale a seconda dell’applicazione per cui viene effet- tuata la misura (range di incertezza in funzione dell'applicazione per cui é preposto). Differente dall’incertezza é la tolleranza che significa invece accettare qualcosa malvolentieri: cor- risponde quindi al range di valori che Voperatore ritiene accettabili oscillanti entro un certo intor- no. ” Definita dall’UNI4546 ritirata nel 2012 e sostituita da normativa internazionale 1 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 4 Misure di spostamento Relativo Supponiamo di dovere misurare lo spostamento relativo fra due sistemi meccanici (A e B di Figura 4-1). In questo caso lo “spostamento relativo” é la variazione istanza dei due corpi A e B lungo un asse. Figura 4-1 Spostamento relativo (x) fra due sistemi Ae B 4.1 Spostamento relativo Per comodita di trattazione e identificazione, siraggruppano gli strumenti in due grandi famigli Fermo restando che tutti gli strumenti devono essere a contatto con almeno uno dei due sistemi {Ae B di Figura 4-1); i trasduttori che vengono a contatto con entrambi sono detti “trasduttori di contatto”, mentre quelli a contatto con uno solo vengono chiamati “trasduttori di non contatto”. 4.2. Trasduttori a contatto Lo schema metrologico generale @ simile per tutti i trasduttori a contatto, che sono caratterizzati da una sezione “fissa” (F), che supponiamo solidale al sistema “B” (Figura 4-2), ed una sezione “mobile” (M), che @ solidale al sistema A. II cuore della trattazione diventa quindi identificare un metodo di misura sfruttando il moto (relativo) fra parte fissa e parte mobile. Un tastatore, tipicamente un/asta mobile in grado discorrere allinterno della parte “fissa”, viene collegato al sistema in movimento (Figura 4-2, sistema A) di cui si vuole misurare lo spostamento 16 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica rispetto all'altro (Figura 4-2, sistema B). Misure; figura 4-2 pezzi metalic collegati dal trasduttore 4.2.1. Trasduttori resistivi (P. cr h 4.2.1.1 Principi di misura e fun: I Y ) i Cc e Per misurare lo spostamento, un fenomeno meccanico, e trasdurlo in un'informazione elettrica, ‘un segnale, viene utilizzato un circuito con un resistore “Reor” di lunghezza nota “L” ed un genera- fore di tensione “E>” del quale & o scrivere la rot di Ohm (Figura 4-3): Eo=Reor «i Gi ni ni Politécnico di Milano 17 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Figura 4-4 Circuito potenziometricoe'trasduttore dispostamiento Nella Figura 4-4 @ illustrato come si misura lo spostamento a partire da un circuito potenziometri- co (Def. 72): la parte mobile del trasduttore (il tastatore), che si muove solidalmente al sistema (A), entra a contatto con le spire equispaziate di un resistore il cui numero, quindi la cui resistenza "R,", varia proporzionalmente allo spostamento del tastatore stesso. Percid, se siamo in grado di misurare “R,”, siamo di fatto in grado di misurare lo'spostamento relativo fra i due sistemi “s” Per misurare “R.” (e di conseguenza s) si procede come segue. 18 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Figura 4-5 Circuito potenziometricoe'trasduttore dispostamiento Considerato che l'awolgimento resistive @ composto da un filo di diametro costante e da spire uguali ed equispaziate, si pud instaurare una proporzione che lega la lunghezza della resistenza va~ riabile “R<” con lo spostamento “s” > dunque,isolandoR, Ry = Rr (10) Roor Lb Per misurare una resistenza, si misura la caduta fitensione che essa stessa provoca, applicando la prima legge di Ohm: V,=R,-i dunque, isolandoi (11) Eo =Rpor:i dunque,isolando i Sapendo chela\corrente”“i” che circola nelle due resistenze rimane costante: Fy _\ S\ Ey s > dunque,isolandoV, = Rs Reor * 7) -p— = (12) Rror Ry “una (8007 D) Rees = In conclusione, si avra la misura dello spostamento “s” che cercavamo: 19 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Wek (13) Dal punto di vista dei collegamenti elettrici si pud osservare che la tensione “V,” viene misurata fra la prima spira del resistore, in un punto fisso, € quella della spira toccata dal cursore, come illustra- tonella Figura 4-6. 5S S06 WW Figura 4-6 Trasduttore di spostamento; collegamento elettrico con un voltmetro. Osservando l'equazione (12) di “V,” e l'equazione di “s”, si nota che dipendono da due fattori: * “L” (la lunghezza totale del resistore) @ una grandezza costitutiva dello strumento: una vol- ta costruito é jissa e nota; * “6” (la tensione di alimentazione del circuito) che pur essendo nota, pud essere fatta va- riare se si utilizza un generatore regolabile. Tanto @ maggiore (a parita di “s” ed “L”), tanto cresce la “V." (quindi la lettura). In linea di principio si cerchera di alimentare con la mag- giore tensione possibile, ricordando perd che all’aumentare di “Eo” cresce di conseguenza la corrente “i” e quindi la possibilita che il circuito si riscaldi per effetto Joule). Le conse- 20 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica guenze pit importanti dell’aumento di temperatura sono sia la variazione di resistivita, (Def. 40) sia la dilatazione delle spire dell’avwolgimento resistivo, che causano loro volta la perdita di linearita fra spostamento “s” e tensione “V,”. Inoltre la tensione di alimentazione viene tenuta bassa per evitare che la lettura di-Vsarri al fondo scala del voltmetro (Def. 43). Solitamente si tiene “E<10V” per sopperire a questo trade off. 4.2.2 Sensibilita Ricordando la Def. 2,'si pud facilmente conoscere la sensibilita “S" nel caso'di questa famiglia di trasduttori. Quindi: ‘* Cuscita (OUTPUT, la lettura) & “R, * Liingresso (INPUT, il misurando) é “s” Risulta percid: che dimensionalmente 2 [S] =~ (14) Tuttavia @ pidl pratico esprimere direttamente la sensibilita con la lettura finale, quindi con la ten- sione. © Vuscita (OUTPUT, la lettura) & “V."; © Vingresso (INPUT, il misurando) @ “s” ouT _\_£o v s=2 = (15) TN = 5 7 L_ Che dimensionalmente & [S] = — Inoltre, & prassi esprimere la sensibilita come segue, per facilitare I’utilizzo dei trasduttori resistivis Youd r : : 1 S = 29> che dimensionalmente &[S] =m (16) Eo 8 i ‘ % : : Essa mette in relazione la sensibilita S =" (come era stata definita in precedenza) rispetto alla tensione di alimentazione. Questo permette una valutazione immediata delle impostazioni migliori e dei limiti dello strumento. 2 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 4.2.2.1 Costruzione e funzionamento All'interno della cassa dello strumento & presente un resistore solenoidale Def. 6 che si sviluppa lungo I'asse dello strumento stesso, La fésistenza totale stesteride punto (A) al punto (B) ed & con- tenuta interamente nella cassa del trasduttore di spostamento, come in Figura 4-7. II cursore @ collegato ad un‘asta in grado di scorrere all’interno del resistore solenoidale e, tramite una linguetta, crea un collegamento elettrico scorrevole con la resistenza stessa. Ad ogni sposta- mento del cursore, corrisponde una variazione di resistenza'che da luogo ad.una differenza di ten- \ sione tra il punto A ed'il punto C, misUrabile tramite'Un voltmetro. S NS 22 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Figura 4-7 Cassa del trasduttore i spostamento 4.2.2.2 Output La misura di un moto a velocita costante di A rispetto a B (Figura 4-1) @ rappresentata dal grafico di Figura 4-8. =m Spostamento [s] Tempo [t] = s Figura 4-8 Spostamento di B, rispetto ad A, a velocita costante 23 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica La lettura di V,, che dipende dalla spira toccata dal cursore, @ rappresentata in Figura 4-9, dove si sono presenti sia la curva dello spostamento relativo (azzurro), sia quella della lettura del poten- ziale (rosso). =m Spostamento [5] Tempo [t] = 5 Figura 4-9 L'uscita reale a gradino dallo strumento in tensione (rosso) Siccome ad ogni spira corrisponde uno spostamento discreto, visible in Figura 4-10, si ottiene di fatto un’uscita non lineare, a differenza del legame fra spostamento e tempo. ZILLI LLL WLLL LAE Figura 4-10 Dettaglio delle spire 24 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Questo é un limite di risoluzione (Def. 5 Risoluzione) in quanto spostamenti piu piccoli del diame- tro di una spira non vengono letti dal sistema di misura Notiamo infatti che quando si inizia la misurazione, il cursore si trova su una spira e la tensione mi- surata non si scosta dallo 0 finché illcursore stesso non-cambia spira. Questo spiega perché il grafi- co di misura (rosso) in Figura 4-9 non varia a partire dallorigine, ma ha un tratto costante a poten- ziale nullo. 4.2.2.3. Soluzioni al problema di risoluzione ‘* Una possibile Soluzione potrébbe essere quella di costruife le spire con un filo didiametro inferiore, Questo comporta che avvolgimento supporti meno corrente ¢ lo strato di verni- ce isolante da applicare.allato delle spire ancora pitisottile, causando un’usura pill rapida delle superfici del solenoide a contatto con il eursore. ‘* Una soluzione proposta in tempi relativamente recenti prevede, al posto delle spire illu- strate, uno strato uniforme di polimero plastico resistivo. Questa soluzione elimina, di prin- iror — iy, ne consegue che AV, > Ale. Uunico modo per avere "AV; = AV", é che all’interno dello strumento scorra una corrente nulla Y". Per questo motivo I’impedenza dello strumento di misura stesso deve tendere ad un valo- re infinito. a1 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Nel caso dei trasduttori a contatto @ presente un voltmetro che deve misurare la tensione tra F'inizio della resistenza e il punto a contatto con il tastatore. E opportuno regolare la resistenza del voltmetro in modo tale che sia grande abbastanza da non alterare il circuito primario (di cul si de- ve misurare la resistenza variabilé Con lo spostamento del corpo, evitando quindi un eccessivo ef- fetto di carico; verificando perd di non inserire una resistenza eccessiva che impedirebbe il pas- saggio di corrente nel voltmetro, rendendo lo strumento non funzionante. 4.2.4.2. Spostamenti relativi lungo assi non consentiti a“ SSG HT F Figura 4-25 Misure su assi differenti danneggiano lo strumento Se uno strumento di misura viene costruito affinché rilevi spostamenti lungo una direzione, nel ca- 50 in cui il moto avvenga in Unaltfa (Figura.4-25), si potrebbero verificare dei malfunzionamenti, rilevamenti errati o si potrebbe arrivare alla rottura dello strumento stesso. E opportuno verificare che le ipotesi progettuali siano effettivamente valide al momento dell'utilizzo dello strumento. 4.3 Trasduttori a non contatto 4.3.1 Trasduttore di spostamento a correnti parassite (eddy current o proximitor) 4.3.1.1 Costruzione e funzionamento II trasduttore di spostamento a correnti parassite (Def. 12) & uno strumento costituito da 42 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica delle bobine presenti all'interno dello strumento, alimentate da un generatore di tensione alterna- a, che genera un campo magnetico (Figura 4-26). Questo arriva fino al metallo che essendo un -orpo unico conduttivo, & come se fosse costituito da infinite spire. Per il funzionamento dello PPS PENS di cui si vuole misurare lo spo- tamento relativo sia un metallo. figura 4-26 Andamento del campo Bi che int ca sia le bobine che I’elemento M rah LO ina singola “spira” del metallo: isolando & analizzandone una, si nota che si generano delle correnti indotte dette correnti parassite (Figura 4-27). Si genera cosi una mierogenoione digorent ‘ete pinitense quanto il trasduttore @ vi- ‘ino al pezzo metallico (M). oschioni ‘Ogni singola linea di campo magnetico it ico di Milano ‘igura 4-27 Rappresentazione grafica delle correnti parasite Le correnti parassite, circolando nel metallo, disperdono la potenza del campo magnetico a causa del riscaldamento dovuto all’ effetto Joule, Def. 11 (anche se "impedenza & molto bassa) quindi si pud misurare la potenza necessaria per mantenere stabile il campo magnetico. 43 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Si noti che pit il corpo e @ vicino alla bobina maggiore é la dispersione di potenza del campo. La misurazione @ molto accurata dato che non ¢’@ contatto e quindi ’effetto di carico é minimo. Si pud misurare questa perdita tramite una misura indiretta aggiungendo un altro giro di bobine {passive) accanto al trasduttore. VN QOOSG q eae S Figura 4-28 Proximitor con aggidhta dell’awvolgimentodibobine passive (sulla destra) Il campo magnetico interagisce sia con il metallo sia con le bobine passive e si riesce quindi a misu- rare il campo magnetico misurando la corrente indotta nelle bobine passive. Se non ci fosse assorbimento di potenza da parte del corpo metallico, la corrente che circola nelle bobine ative dovrebbe essere uguale a quella che circola in quelle passive (trasformatore a perdi- ta nulla), ma siccome le due differiscono c’é una perdita di potenza (dovuta alle correnti parassite). 43.1.2 Misura per azzeramento La tensione erogata dal generatore di tensione viene alzata in modo che il valore della corrente delle bobine passive sia uguale a quello delle bobine attive. Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Lo sforzo per mantenere le due correnti uguali é una misura della potenza che sta uscendo dal si- stema che é proporzionale alla distanza tra strumento e corpo, quindi @ una misura di spostamen- to. Pil il trasduttore @ vicino al metallo, piti lo sforzo (Def. 18) (aumento di E) sara grande a causa di una generazione di correnti parassite pit) intense: Questo metodo di misura si chiama anche metodo di azzeramento (Def. 79) (che si oppone a quel- lo per deflessione (Def. 80): consiste nel portare a zero la variazione (in questo caso di corrente) € misurare 16 Sfor%® per far si che cid avvenga. 4.3.1.3 Vantaggi * | pezzi meccanici non vengono mai toccati (siipossono misurare anche pezzi molto caldi); * Si pud misurare non solo in aria, ma anche in olfo.(o in genere mezzi non conduttivi). 4.3.1.4 Svantaggi * Non si pud misurare la distanza da pezzi non conduttori (es: plastica) perché non gene- rano correnti parassite. Si potrebbe ovviare a questo applicando placchette metalliche sulla superficie del pezzo M, cosi che il trasduttore possa trovare davanti a sé qualcosa di metallico; © Lostrumento non deve essere troppo lontano dal metallo altrimenti il campo magneti- co potrebbe non influenzarlo; ‘* Non devo avere un terzo pezzo metallico che disturbiil'ampo magnetico; * La tipologia di materiale usato & fondamentale per la sensibilita del sistema, Ogni ac- coppiamento deve essere oggetto di taratura. (Anche lo stesso materiale ma lavorato in modo diverso, reagisce in modo diverso); © Ha.uncampo di misura ridotto. 4.3.1.5. Applicazione negli ABS Quando il dente della ruota dentata (Figura 4-29) si affaccia sul sensore (Def. 27), la tensione si di- scosta dallo 0 in quanto c’é assorbimento di corrente (Figura 4-30). Se la ruota si blocca ¢ la mac- 45 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica china é in movimento, il segnale sara costante (nullo 0 massimo). II sistema diminuira la forza fre- nante per far si che la ruota non vada in blocco. Figura 4-29 Sistema ABS TA Ruota in rotazione Tf Ruota bloccata Figura 4-30 Segnale del sensore 4.3.1.6 Valori Caratteristici © Portata: 2 mm (a partire da 0.25 mm), 4 mm (a partire da 1 mm). C’é una distanza minima da cui partire per non perdere la linearita del sistema © Diametro sonda: 4mm © Sensibilita: 8+ 4 (pia stabile rispetto al segnale di un laser a triangolazione) © Lineari <0.05 + 0.2mm. Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 4.3.2. Laser a triangola Il laser a triangolazione é uno strumento costituito per lo pits da componenti elettroniche, per cui verr3 trattato poco approfonditamente, analizzandone esclusivamente i principi di funzionamento. 4.3.2.1 Costruzione e funzionamento II principio di funzionamento & semplice: viene emesso un raggio laser verso il pezzo di cul voglia- mo conoscere la misura dello spostamento relativo. Il raggio incidente sulla superficie viene riflesso secondo le lege! dellottica, al fine'di raggiungere il ricevitore posto anch’esso sullo strumento di misura. Se la superficie del corpo (A) di'Figura 4-31 non & completamente riflettente, pud apprezzare il fenomeno della diffrazione, che in questo caso & condizione necessaria e sufficiente perché av- venga una misurazione corretta. Infatti, all’interno del ricevitore, sono presenti due elementi in serie: il primo, una lente conver- gente che convoglia i raggi laser diffratti verso il secondo, un fotodiodo (Def. 78). (Figura 4-31). Diodo a 4% Laser A Emetitor Lente ricevent Diodo fotosensibile Figura 4-31 Diffrazione e raggio catturato dalla lente iI compito del diodo fotosensibile & duplice: quello di assorbire il fascio laser diffratto, cosiida cal- colare quanta energia trasporta (proporzionale a cos8), e quello di trasmettere alla centralina del- lo strumento la posizione sulla superficie del diodo (anch’esso dipendente da cosd), in cui si ha la concentrazione maggiore di raggi diffratti (Figura 4-32). Queste due informazioni vengono analiz- a7 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica zate dalla centralina cosi da calcolare in modo puramente statistico il valore dell’angolo (8) (Figura 4-31), che a sua volta varia in funzione della distanza fra i due corpi. Figura 4-32 La pos! sian ne del picco di radiazione assorbita varia con l’'angolo Nota * II dispositivo funziona se il pezzo di cui si vuole’ misurare'lo spostamento relativo ha una superficie con rugosita media maggiore della lunghezza d’onda del laser, che é nell’ordine dei 700 nanometri. Questa condizione & soddisfatta solo ed esclusivamente se non abbia- mo superfici a specchio poiché queste ultime non riescono a generare un fascio diffratto ma solamente riflesso che non fornisce alla centralina sufficienti informazioni per effettua- re l'analisi statistica per il calcolo dell’angolo 0; * Nel calcolo statistico dell/angolo di diffrazione viene omessa la condizione della superficie riflettente; ‘© Llemettitore in realta emette pil fasci laser cosi che la lente ricevitore, sempre statistica- mente, raccolga sicuramente qualche rageio diffratto; © Illaser & un’onda sinusoidale monocromatica che viene generata con una frequenza nota: il fotodiodo legge solamente le onde luminose di quella specifica frequenza cosicché radia- zioni solari e simili non interferiscano in alcun modo. Due grandezze importanti sono: + Distanza tra il fotodiodo ed il pezzo da misurare © Campo di misura Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Giocando con la distanza tra emettitore e ricevitore, si pud ottenere una combinazione infinita tra queste due grandezze (potenzialmente posso misurare qualsiasi distanza). 4.3.2.2. Vantaj * Euno strumento a non contatto molto versatile poiché non viene influenzato dal materiale del corpo di cui si vuole conoscere lo spostamento, ma solo dalla sua superficie. + Ecapace di misure molto precise sia in campi piccoli (dei 10 mm), sian quelli pit, ampi (cir- ca 20 metri) 4.3.2.3. Limiti ‘* Non misura correttamente se superfici estremamente riflettentie lisce * Haun costo molto elevato * Lostesso strumento non pud misurare distanze con ordini di grandezza diversi tra loro: ad esempio servono due strumenti diversi per misurare una distanza di 20 m o 10mm, proprio per come sono costruiti © Lamisurazione risente del mezzo in cui viaggia il laser, calibrato quasi sempre per viaggiare in aria atmosferica. Ad esempio, non possiamo misurare lo spostamento di un pezzo mec- canico in bagno d'olio (in questo caso sarebbe necessario usare un trasduttore a correnti parasite) 4.3.2.4 Caratteristiche © Raggio laser visibile (A 375 nm) * Spot di piccole dimensioni (0 = 0.1 + 1 mm), per evitare effetti di riflessione su altre super- fici © Poco sensibili alla rugosita superficiale e alle variazioni di colore del target 4.3.2.5. Valori Caratteristici © Portata: + 0.25 +1000 mm 49 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica © Distanza di misura: 5 + 340 mm. © Linearita: 2 + 600 um © Risoluzione: 0.1 + 60 um © Tempo di integrazione: 0.01 + 30ms 43.3. Trasduttori capacitivi 4.3.3.1 Principio di funzionamento & ad Figura 4-33 Struttura condensatore | trasduttori capacitivi sono basati sulle proprieta dei condensatori (Def. 54) le quali capacita sono calcolabili attraverso Fequazione (21). (21) E possibile notare come la capacita dipenda dalla geometria e dal mezzo: * "A": area utile delle piastre * "d": distanza tra le piastre © "e"; costantedielettrica del mezzo all’interno delle piastre Il principio di misura di questi trasduttori é la variazione della capacita del condensatore stesso in funzione dello spostamento relativo fra le due armature o il cambiamento del mezzo nel quale queste sono immerse. 50 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 43.3.2. Trasduttor con variazione dell’area utile delle piastre Figura 4-34 Pezzo libero di muoversi solo in direzione orizzontale Rendendo solidale una piastra del condensatore all oggetto di cui si vuole misurare lo spostamen- to relativo, € possibile misurare indirettamente la variazione dell’area utile attraverso la misura- zione della differenza di capacita (Figura 4-34). Questa a sua volta andra misurata indirettamente alimentando il condensatore con una tensione nota e misurando la corrente ‘A una vatiazione di area utile corrispondera.uno.spostamento félativo orizzontale dell’oggetto in questione. Nota: + _Enecessario verificare che “e” e siano fissate, cosicché ci sia una sola variabile: "A’ 51 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica ‘* La piastra collegata con l’oggetto dovra essere isolata elettricamente da quest’ultimo. .3.3.3 Trasduttori capacitivi con vari ne della distanza tra le piastre Utilizzando lo stesso principio di misura descritto nell’esempio precedente, @ possibile effettuare ina misura dello spostamento relative lazione'tra la distanza tra le piastre e la ca- a acita del condensatore (Figura 4-35). E necessario verificare che ¢ ed A siano fissati. s Prof. iovanni oschioni d=x, ‘igura 4-35 Pezzo libero di muoversi solo verticalmente Politecnico di Milano "a © Enecessario verificare che “e” e"A" siano fissate, cosicché ci sia una sola variabile: + La piastra collegata con loggetto in movimento dovra essere isolata elettricamente da quest’ 52 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica .3.3.4 Sensori dilivello: Trasduttori capacitivi con variazione del mezzo tra piastre Un ulteriore applicazione dello stesso principio sfrutta la variazione del dielettrico interposto tra le jiastre del condensatore (Figura 4-36). Questo principio é tipicamente utilizzato per la misura del ivello di riempimento di un serbatoio che varia in funzione della costante e. rima applicazione: condensatori in parallelo Dal punto di vista fisico, si hanno due condensator' in parallelo RS SY Figura 4-36 Dielettrico variabile: esempio di misura del livello di un serbatoio 53 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica conda applicazione: condensatori in serie N N N MG... . GQ QQ Figura 4-37 Dielettrico variabile: esempio di misura del livello di un serbatoio In questo caso l'armatura superiore del condensatore & solidale alla sommita del recipiente men- re quella inferiore & inserita nel recipiente stesso. II pelo libero (Def. 42) del liquido dentro il quale viene immerso Kelettrodo costituisce allo stesso ‘empo l'armatura inferiore del condensatore immerso in aria e l'armatura superiore del condensa- fore immerso nel liquido. iene quindi misurata variazione di capacita del sistema di condensatori che dipendera dalla di- tanza tra il pélo libero € la Sommita de! recipiente. Jota: 54 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica * Se il serbatoio fosse interamente metallico ed il mezzo fosse un conduttore, avremmo cor- to circuito fra le prime due armature de! condensatore (fra I'elettrodo inferiore ed il pelo libero), rendendo impossibile la misurazione con questo strumento; * Enecessario verificare che “d" eA" siano fissate; cosicché ci sia una sola variabile: "e' 4.3.3.5 Variazione del dielettrico come variazione di sensibilita Una volta acquistato un trasduttore'di spostamento capacitivo ® possibile farvariare la sensibilita dello strumento inserendo un materiale dielettrico. La sensibilita sara pari a: g 7 Nel caso dell’implemientazione con area variabile © S = e-A nel caso dell'implementazione con distanza variabile 4.3.3.6 Implementazione nei microfoni | microfoni “a condensatore” sono appunto'costruiti con un condensatore avente un’armatura ri- gida e fissa, ed una deformabile che, vibrando quando colpita da onde sonore, si deforma (Figura 4-38). Questa deformazione va a modificare la distanza fra le due armature, che a sua volta é pro- porzionale alla pressione sonora: in.questo modo viene convertito linearmente il suono in segnale elettrico variabile. Nei microfoni moderni, per aumentare la sensibilita, si interpone tra le armature un cuscinetto so- lido in materiale dielettrico, cos| da amplificare il segnale sonoro. Armartura fissa Figura 4-38 Rappresentazione del funzionamento del microfono 55 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica 14 Definizioni Def. 1 Trasduttore Def. 2 Sensibilita Def. 3 Misurando Def. 4 Indicazione Def. 5 Risoluzione Def. 6 Solenoide Def. 7 Rigidezza Il trasduttore & un dispositivo di qualsiasi genere destinato a convertire una grandezza fisica in un'altra, alterandone alcune delle caratteristiche che la identificano funzione di trasferimento che lega l’output con ur ofl (211) put. Aparita di input, tanto pit alta é la sensibilita, tanto pit @ alto output. Nota: un aumento di sensibilita comporta, una maggiore percezione delle piccole variazioni dell’input. & opportuno tuttavia effettuare una verifica che non Venga restituito un output eccessivo che rischia di uscire dalla scala massima dello strumento di misura. E necessaria quindi una buona taratura che garantisca una buona indicazione compatibilmente con la capacita di lettura. la grandezza che'si intende misurare (definizione del 2007) Uscita del sistema di misura, che consente la lettura del parametro che quantificail misurando IN OUT z—+| VM |— Minima variazione del misurando che determina variazione nell'indicazione della lettura (uscita) Bobina di forma cilindrica formata da una serie di spire circolari molto vici- ne fra loro e realizzate con un unico filo di materiale conduttore. usato generalmente come induttore per lo studio e le applicazioni dell’elettromagnetismo Capacita di un corpo di opporsi alla deformazione elastica provocata da una forza applicata. E una proprieta relativa del materiale a differenza del modulo elastico che @ una proprieta costitutiva 241 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Def. 8 Risonanza Def. 9 Oscilloscopio Def. 10 Effetto di carico Def. 11 Effetto Joule Def. 12 Correnti paras- site Def. 13 Estensimetro Def. 14 Taratura Def. 15 Gain Def. 16 Siviera Def. 17 Passivazione Condizione fisica che si verifica quando un sistema oscillante forzato viene sottoposto a sollecitazione periodica di frequenza pari all’oscillazione pro- pria w, del sistema stesso. Tale fenomeno provoca in genere un aumento dell’ampiezza delle oscillazioni-che cotrisponde ad un accumulo di energia alinterno del sistema sollecitato Strumento di misura elettronico che consente di visualizzare 'andamento nel dominio de! tempo dei segnali elettrici oltre che effettuare misure a let- tura diretta di tensione e periodo Ela perturbazione del-sistema»che viene inevitabilmente provocata nell'interazione tra lo strumento di misura e il sistema stesso nel proceso di misurazione Fenomeno per cui il passaggio di corrente elettrica, facendo resistenza con il conduttore, produce calore. Correnti che nascono nei materiali magnetici ogni qual volta che o sono in- vestiti da flussi magnetici variabili, 0 si muovono in campi magnetici co- stanti o entrambe le condizioni Strumento adoperato per'la misurazione di deformazione di organi mecca- nici od elementi strutturali sottoposti a un generico stato di sforzo derivan- te da carichi che possono essere sia statici che dinamici Procedimento che consiste nel confronto, in corrispondenza di definiti campi divariazione delle grandezze di influenza, tra un dispositive di misu- ra € un secondo avente caratteristiche metrologiche adeguatamente supe- riori al fine di ricavare l'insieme di dati di correzione e di incertezza del di- spositivo di misura di taratura Capacita del circuito di incrementare l’ampiezza o la potenza di un segnale, owero il rapporto tra la grandezza in uscita e quella in ingresso Detta anche sécchia di colata & un recipiente con a forma di una grande secchia costituita da un involucro di lamiera robusta rivestita internamente da materiale refrattario atta a contenere ghisa, un metallo fuso Fenomeno che interessa alcuni metalli come Zinco, Alluminio, Titanio e 242 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Def. 18 Sforzo Def. 19 Deformazione Def. 20 Costantana Def. 21 Estensimetro ‘Autocompensato Def. 22 Incertezza Def. 23 Precisione Def. 24 Accuratezza Def. 25 Dinamometro Def. 26 Piezoelettricita Rame, che reagiscono all’aria umida formando una patina protettiva solida € compatta che protege il metallo sottostante da ulteriore ossidazione Nella meccanica dei sistemi in un generico punto costituisce la risultante delle forge. interne che sicesercitano /attraverso l'elemento rapportato alarea dello stesso Cambiamento della configurazione geometrica del corpo che porta ad una variazione della sua forma, deformazione angolare, e delle sue dimensioni, deformazione lifearé) in.seguito al’applicazione di Una sollecitazione in- ‘terna e/oesterna Lega binaria di Rame al.60% e Nichel al 40%. II nome deriva dalla propriet’ della lega di mantenere invariata la propria resistivita al variare della tem- peratura (sempre entro un certo limite di questa) Estensimetro la cui risposta termica k; risulta nulla (entro certi range di temperatura definiti dal costruttore). da notare che talvolta i produttori dichiarano come autocompensati estensimetri per i quali viene compensa- ta solo la deformazione apparente dovuta ai diversi coefficienti di dilata- zione termica del supporto e del filo metallico costituente I’estensimetro E la stima legata ad un risultato di prova che caratterizza l’escursione dei valori entro cui $i suppone che Cada il valore vero del misurando Capacita di uno strumento di fornire risultati di misura poco discosti tra lo- ro Grado di concordanza tra il risultato di una misurazione ed il valore vero del misurando Strumento di misura utilizzato nella meccanica per determinare lentita di una forza applicata. Esiste un’ampia gamma di strumenti di questo tipo che pus sfruttare principi fisici differenti per effettuare la misurazione Proprieta di alcuni materiali cristallini di polarizzarsi generando una diffe- renza di potenziale, causata da una ridistribuzione della carica sulla superfi- ie, quando sono soggetti a una deformazione meccanica. | materiali pie- zoelettrici possono essere sfruttati NON come generatori di tensione, ma 243, Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Def. 27 Sensore Def. 28 Cremagliera Def. 29 Portata, Def. 30 Piazzole Ausi- liari Def. 31 Idraulica Def. 32 Portanza (Lift) Def. 33 Punto di gno Def. 34 Turbolenza pill propriamente come generatori di carica Dispositivo che interagisce in maniera diretta con il sistema misurato, in particolare riferito alla sola componente che effettua la trasformazione del- la grandezza in ingresso inun segnale dialtra natura Ingranaggio lineare che assieme alla ruota dentata viene utilizzato in mec- canica per la conversione di un moto rotatorio in uno lineare continuo o vi- ceversa (il sistema ingranaggio-cremagliera @ anche detto rocchetto- dentiera) Quantita disostanza di fluido (liquide 0 aeriforme) che attraversa nell’unita di tempo una sezione di area. Pud essere espresso come portata massica 0 come portata volumetrica. avendo rispettivamente una grandezza dimen- sionale in *# Piccole piazzole che vengono incollate sul pezzo di misura vicino all'estensimetro in modo che la saldatura con i cavi che vanno alla centrali- na di condiaionamento avvenga su queste. In questo modo si preserva Vestensimetro da possibilirotture causate da movimenti bruschi (usate so- prattutto per estensimetri con terminalia filo) Branca della fluidodinamica che studia lutilizzazione dei liquidi (in partico- ai lar modo Facqua) per la tisoluzione di problemi relativi all’equilibrio e al moto dell’acqua Componente. della forza aerodinamica globale calcolata in direzione per- pendicolare alla direzione relativa'del vento che consente il sostentamento in volo di velivoli ed uccelli quando questa risulta maggiore o uguale alla forza peso cui la velocita istanta- In fluidodinamica @ un punto del campo di flussi nea locale @ nulla (punto di singolerita), & un punto notevole usato come ‘condizione al contorno nell’equazione di Bernoulli Moto di un fluido in cui le forze viscose non sono sufficienti a contrastare le forze d’inerzia generando un moto che NON @ casuale, ma caotico e che non segue dunque traiettorie ordinate 244 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Def. 35 Plenum Raccordo metallico (generalmente alluminio) di mandata per climatizzatori che serve per convogliare ed incanalare (aria caldo o fredda dall’apparecchiatura alle singole stanze Def. 36 Grandezza Qualsiasi proprieta fisica di un materiale o di una sostanza che dipende dal- Estensiva la dimensione del campione e quindi dalla massa. Esempi di grandezze estensive sono massa, peso, lunghezza, volume, energia, . Def. 37 Taratura dina- E l'operazione di stima della funzione di trasferimento attraverso mica individuazione'di patametri caratterizzanti V'ordine della funzione. Per uno strumento del primo ordine i parametri sono la sensibilita statica S e la co- stante ditempot Def. 38 Strumento E un oggetto, uno strumento o un sistema di misura destinato a fornire un campione riferimento rispetto ad una o pili grandezze. Definisce, realizza, conserva e riproduce l'unita di misura della grandezza rappresentata dal campione Def. 39 Tolleranza Rappresenta i limiti accettabili delle variazioni di una dimensione fisica o di un sistema. Detta anche résistenza elettrica specifica corrisponde all’attitudine di un materiale ad opporre resistenza’al passaggio di cariche elettriche Def.41 Anemometro _Strumento di misura frequentemente utilizzato in meteorologia per la mi- ne dal vento surazione della velocita o pressi Def. 42 Pelo libero Superficie di contatto tra fluido ed atmosfera ed essendo tale ne presenta lo stesso valore di pressione Def. 43 Voltmetro Strumento per la misura della differenza di potenziale elettrico tra due punti di un circuito Def. 44 Effetto doppler Fenomeno fisico che consiste nel cambiamento apparente, rispetto al valo- re originario, della frequenza o della lunghezza d’onda percepita da un os- servatore raggiunto da un’onda emessa da una sorgente che si trovi in mo- Vimento fispetto all’osservatore stesso Def. 45 Vortici dion cia di configurazione caratterizzata dal distacco alternato di vortici che si Karman verifica in alcuni corpi tozzi. Possono essere viste solo allinterno di un dato intervallo di numeri di Reynolds 245 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Def. 46 Numero di Strouhal Def. 47 Trigger Def. 48 Tubo di Pitot Def. 49 Venturimetro Def. 50 Perdita di cari- co Def. 51 Segnale analo- gico Def. 52 Segnale digitale Def. 53 Tempo dicon- versione Def. 54 Condensatore Def. 55 Interruttore a terra Def. 56 Amplificatore Def. 57 Campionamen- to Numero adimensionale utilizzato nella fluidodinamica nel caso di un flusso non stazionario rappresentante il peso dei termini convettivi In italiano “scatto”, & un termine che si utiizza per indicare segnali di co- mando di dispositivi elettronici Strumento utilizzato per misurare la velocita macroscopica di un fluido (so- litamente un gas) Strumento che serve a misurare la portata di una condotta sfruttando Ieffetto venturi he sfrutta 'equazione di Bernoulli della fluidodinamica Differenza-di carico idraulica tra due punti presi inconsiderazione, pud es- sere lineare lungo una condotta a causa dell’attrito con essa oppure pud essere concentrata laddove ci sono punti di singolarita come valvole, gom 4, convergent restringimenti allargamenti o divergenti Segnale i cui valori utili che lo rappresentano sono in stretta analogia con il ) Segnale discreto che pud assumere soltanto valori appartenenti ad un in- fenomeno che li genera e spesso sono continu me discreto Misura di quanto tempovimpiega il convertitore analogico digitale per ef- fettuare una singola conversione elet- Componente elettrico che lha fa capacita di immagazzinare 'energi trostatica associata a un campo elettrostatico. Nella teoria dei circuiti il condensatore @ un componente ideale che pud mantenere da carica energia accumulata al’infinito Circuito che tramite un sistema di switch on/off @ in grado di effettuare una messa a terra del sistema, owero @ in grado di portare un elemento metal- lico al potenziale elettrico del terreno Dispositivo atto a variare 'ampiezza di un segnale di un fattore moltiplica- tivo comunemente indicato come guadagno ed espresso Solitamente in dB Tecnica che consiste nel convertire un segnale continuo nel tempo oppure nello spazio in un segnale discreto, valutandone lampiezza a intervalli temporali o spaziali solitamente regolari 246 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Def. 58 Frequenza di @ la misura espressa in hertz del numero di volte al secondo in cui un se- ‘campionamento gnale analogico viene misurato e memorizzato in forma digitale Def. 59 Aliasing Detta anche distorsione da campionamento lento, & il fenomeno per il qua- le due Segnali-analogici diversi possono diventare indistinguibili una volta campionati. Questo é un problema importante che si riflette direttamente sull'uscita del sistema in esame alterandone la veridicita Def. 60 Frequenza di —_Parametro di definizione delle proprieta dei filtr elettrici,@ la frequenza al- taglio la quale il.rapp6rto fra 'ampiezza del segnale di uscita e quello di ingresso Def. 61 Termoresisten- Detta anche RTD é un sensore di temperatura che sfrutta la variazione del- za la resistivita di alcuni materiali al variare della temperatura Def. 62 Termostato Componente costituito da un interruttore la cui azione on-off & comandata da una variazione di temperatura di un elemento sensibile che & parte del componente stesso Def. 63 Tubo di Bour- Trasduttore di pressione con una tipica forma ad uncino il cui principio di don funzionamento @ basato)/sull’'aumento del proprio raggio di curvatura all'aumentare della pressione interna al tubo Def. 64 Transitorio Variazione temporanea di tensione e/o corrente di un circuito elettrico che ha subito Un disturbo. Per uno strumento di misura il transitorio mostra la risposta dello strumento in funzione del tempo ad assumere il valore pre~ posto del fenomeno studiato Def. 65 Costante di Costante che caratterizza la frequenza di risposta di un sistema dinamico tempo lineare (stazionario). E un parametro che caratterizza fortemente il feno- meno da cul dipende Espressione quantitativa dell’attitudine di un conduttore termico ad essere scambio percorso da corrente termica|per scambioyconvettivo, conduttivo © nel ‘cambiamento di fase allinterfaccia tra un fluido e un solido Def. 67 Ordine del fil Numero di poli della sua funzione di trasferimento. E rappresentativo della tro pendenza con cui awiene la fase di transizione di un filtro Def. 68 Campo di misu-_ E I’insieme dei valori di una grandezza fisica su cui uno strumento pud fare 247 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica ra una misura. In alcuni testi viene anche indicato come portata mentre in al- tri viene fatto coincidere col concetto di scala Def. 69 Grandezza Proprieta misurabile di un fenomeno, corpo o sostanza, che pud essere di- stinta qualitativamente e determinata quantitativamente. Def. 70Trasduzione _Processo attraverso il quale un segnale fisico (generalmente di natura mec- canica o termica) viene convertito in un fenomeno di tipo elettrico, per comodita un‘indicazione in tensione Def. 71 Fufizioné di Funzione che cafattefizza il comportamento di Un sistema dinamico tempo- trasferimento invariante nel dominio della frequenza, mettendo in relazione t'ingresso Vuscita. Pud essere defi per descrivere sia sistemi lineare che sistemi non-lineari. Nella dispensa il termine funzione di trasferimento @ stato spesso utilizzato per indicare una qualsiasi funzione che lega I'uscita all'ingresso trattando il mezzo come una scatola chiusa (non rendendola quindi specifica per il trasferimento nel dominio delle frequenze come av- viene solitamente con |’analisi di Fourier) Def. 72 Circuito poten- Circuito utilizzato per. la.costituzione del principio di misura di un poten- ziometrico ziometro: @ costituito da-un generatore di tensione collegato ad una resi- stenza su cui fa contatto il tastatore in modo da renderla variabile a secon- da del punto di applicazione deta punta dello stesso Def. 73 Morsetti Struttura terminale (generalmente a coccodrillo) di uno strumento come il voltmetro che permette di collegarlo al circuito di misura nei due punti in cui si yuole valutare la differenza di potenziale Def. 74 Collegamento _Collegamento utilizzato per la lettura dell'indicazione in uscita di un LVDT in opposizione difase che permette di ottenere un’indicazione proporzionale alla differenza tra le spire impegnate nei due secondari. in questo modo nel momento in cui i due secondari hanno lo stesso numero di spire impegnate non otteniamo tunuscita pari al doppio di quella rilevata dal singolo secondario, ma un'uscita nulla che ci permette di discernere lo spostamento relativo del nucleo ferromagnetico rispetto alla posizione diriferimento centrale Def. 75 Portante Segnale elettrico, generalmente sinusoidale, con caratteristiche di frequen- 248 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Def. 76 Modulata Def. 77 Demodulata Def. 78 Fotodiodo Def. 73Metodo per az- zeramento Def. 80 Metodo per de- flessione Def. 81 Modulo elas © 2a, ampiezza e fase note, che viene modificata da un segnale modulante, in genere contenente informazioni, per essere poi trasmessa via cavo. La por- tante ha una frequenza molto pid alta rispetto a quella della modulante per due métivi:il:primo.® che pud-poi essere eliminata tramite un filtro passa passo in modo da lasciare soltanto il segnale d’interesse e secondo per ab- bassare i costi dell'amplificatore. Quest’ultima affermazione deriva dal fat- to che costa meno un amplificatore con un guadagno sua stretta banda di segnale rispettd/ad do che ha guadagno.costante su tutta la banda delle frequenze infatti il costo & proporzionale a - E'il segnale in uscita dal prodotto matematico tra la portante e la modulan- PUB osservare come iil segnale della portante é ancora ben riconosci- bile (essendo a una frequenza ben pill alta), ma @ modulato sui valori mas- simi dal segnale della modulante Segnale in uscita dal demodulatore che ci permette di ricostruire il reale sviluppo del segnale (indistinguibile nella modulata). Ottenuto per semplice moltiplicazione della’modulata con la portante mostra quali porzioni di queste due sono in fase tra di loro (risultante positiva) e quali sono in op- posizione di fase (risultante negativa) Particolare tipo di diodo fotorilevatore che funziona come sensore ottico sfruttando l'effetto fotovoltaico, in grado cioé di riconoscere una determi- natalunghezza dell’onda elettromagnetica incidente e di trasformare que- sto evento in-un segnale elettrico di corrente applicando ai suoi estremi un opportuno potenziale elettrico é la misura per la quale lo strumento di misura viene tenuto in prossimita dello zero e la cui quantificazione del misurando avviene tramite valutazio- ne dello sforzonecessario per riportarelo strumento allo stato iniziale Ela zione di riposo & proporzionale all'ampiezza del misurando ura per la.quale lo scostamento dell'indicazione rispetto alla posi- Grandezza caratteristica di un materiale che esprime il rapporto tra tensio- ne e deformazione nel caso di condizioni di carico monoassiale ed in caso di 249 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Def. 82 Gauge Factor Def. 83 Ponte equili- brato Def. 84 Amperometro Def. 85 Modulo resi- stente W Def. 86 Fondoscala Def. 87,Disturbo comportamento di tipo elastico (lineare) del materiale Espressione della sensibilita di un estensimetro e rappresenta il rapporto tra la variazione relativa di resistenza elettrica sulla deformazione meccani- ca: spy, (212) AR/p AR/p OFT L +2v+— é Il ponte di Wheatstone viene definito equilibrato quando la diagonale di misura con jl voltmetro segna una differenza di potenziale nulla, configura- zione raggiungibile quando le resistenze sono tutte uguali tra di loro (molto comoda) a meno delle rispettive incertezze (eliminate con una resistenza di bilanciamento): Ry* Ry = Roe Ry (213) R, = R, = Rs =Ry Strumento di misura dell’intensita di corrente elettrica che percorre una sezione di un conduttore. Viene solitamente utilizzato per ottenere misure estremamente precise aumentandone il costo ed aumentando il rischio di rottura (se viene inserito in parallelo al circuito) E una proprieta geometrica della sezione definita come il rapporto tra il moment6\d’inerzia @ la distanza rispetto ad un asse baricentrico (principa- le) del punto pili lontano della sezione: ‘Bh? ; (214) ger Seaioite rettangolare piena nd® “yy er sezione circolare piena Rappresenta il valore massimo che pud essere misurato da un determinato strumento di misura Detto anche rumore @ I'insieme di segnali imprevisti e indesiderati che si ‘sOvrappongono al_segnale utile, trasmesso o da elaborare, tipicamente presente sul canale di comunicazione tra due o pi apparati elettronici. Il rumore provoca una perdita di informazione o un‘alterazione del messag- gio trasmesso 250 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica Def. 88 Isteresi Def. 89 Interpolazione Def. 90 Regressione li- neare Def. 91 LSB Def. 92 Frequenza di Nyquist Def. 93 Frequenza ap- parente Def. 94 Banda Def. 95 Calibro Fenomeno per cui il valore assunto da una grandezza dipendente da altre @ determinato, oltre che dai valor istantanei di queste ultime, anche dai va- lori che avevano assunto in precedenza. Si pud notare dalle curve differenti di carico @ scarico che sigenerano Si intende un metodo per individuare nuovi punti del piano cartesiano a partire da un insieme finito di punti dati, nell'ipotesi che tutti i punti si pos- sano riferire ad una funzione di una data famiglia di funzioni di una variabi- le reale Rappresenta un metodo di stima del valore atteso condizionato di una va- riabile dipendente dati i valori di altre variabili indipendenti che seguono un modello lineare owvero,rappresentabili come una retta. La regressione formalizza e risolve il problema di una-relazione funzionale tra le variabi misurate sulla base di dati campionari estratti da un'ipotetica popolazione ifinita E la posizione occupata dal bit nel sistema numerico binario che fornisce il valore dell’unitd’@\che determina se il numero @ pari o dispari. Nei sistemi di misure coincide con larisoluzione in tensione del convertitore analogico digitale Definita come [a meta della frequenza di campionamento, é la frequenza oltre la quale awviene il fenomeno dell’aliasing con specchiatura dei segnali su sé stessa Frequenza che si genera per aliasing di tutte quelle frequenze al di sopra della frequenza di Nyquist. Se la frequenza apparente coincide con una fre- quenza in cui é presente un segnale di interesse si sovrappone ad essa ren- dendo le due indistinguibili e alterando conseguentemente il segnale Non @ altro che una sezione dello spettro elettromagnetico, ovvero un in- Sieme di frequenze che possono essere rageruppate perché si comportano in maniera simile Strumento di misura della lunghezza, adatto a misurare la larghezza e lun- ghezza di un oggetto, la distanza tra due face piane o la profondita di un 251 Misure Meccaniche e Termiche Prof. Giovanni Moschioni - Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica foro Def.96 Micrometro _E un calibro ad alta precisione, con sensibilita tipica del centesimo di mili- metro. E in grado di effettuare misure di esterni, interni e profondita, ma per ciaSciina di tali misure esiste una forma specifica e anche nell’ambito della stessa tipologia ciascuno strumento ha un campo di misura limitato Def.97Comparatore —_Strumento di misura utilizzato per misure di spostamento lineare. Basa il suo funzionamento sulla lettura dello spostamento di un‘asta cilindrica mobile che scorfe allinterno di.una guida tubolare Def. 98 Normativa Testo con valore legale che regola'un dato campo'di studi o-una specifica applica, 252

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