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Giardinaggio Piante Officinali
Giardinaggio Piante Officinali
in Val di Lima
Val
Azienda Agricola
IL LAGO
2 IN QUESTA PUBBLICAZIONE
QUESTA
Dopo un sintetico Quadro Generale, come breve guida alla classificazione delle
piante, si elencano le specie vegetali ad uso officinale presenti sul territorio
dell'Azienda Agricola IL LAGO. Troverete descritte, ordinate in ordine alfabetico:
J ACHILLEA J MELISSA
J BARDANA J ORTICA
J BORRAGINE J PRIMULA
J FRAGOLA J ROSMARINO
J GINEPRO J SALVIA
J IPERICO J TARASSACO
J LAMPONE J TIMO
J LAVANDA
Pubblicazione promossa da
AZIENDA AGRICOLA IL LAGO
via di Castello, 9
Casoli Val di Lima - 55050 Lucca
Giugno 2001
Stampa Arti Grafiche Pezzini
Editing Animago - Lucca
Val di Lima
QUADRO GENERALE 3
La classificazione delle piante, data la loro enorme varietà, è più problematica di quella degli animali.
Grazie all’opera di studiosi la cui unica occupazione è scoprire l’ordine che lega forme diverse e permette
di distinguerle, anche il regno vegetale è stato classificato, dal generale alla singola pianta, in: divisioni,
sottodivisioni, classi, ordini, famiglie, generi, specie, sottospecie ed in ultimo gli individui. Le denomina-
zioni locali e regionali delle piante, talvolta legate ad immagini fantasiose o alle proprietà terapeutiche,
sono oggi affiancate da una nomenclatura internazionale. Il riconoscimento della pianta avviene innanzitutto
attraverso l’osservazione della radice, del fusto, della foglia, del fiore o dell’infiorescenza e dei frutti.
La radice
La radice è la parte sotterranea della pianta la cui funzione è ancorarla al terreno e assorbire l’acqua con
gli elementi minerali disciolti. Può essere la parte più attiva, sia per le proprietà terapeutiche, sia per la
tossicità. Nella classificazione scientifica si distinguono diverse forme di radice: a fittone; fascicolata;
radici avventizie.
Il fusto
Il fusto è l’organo che trasporta nei due sensi le sostanze nutritizie prodotte dalle foglie e assorbite dalle
radici. Il suo colore può essere verde o lignificato. Nelle piante erbacee prende il nome di caule. Il fusto
può essere: aereo, capace di stare autonomamente in posizione verticale, rampicante su sostegni, oppure
strisciante; sotterraneo, detto rizoma, sotto la superficie del terreno.
La foglia
La foglia è l’organo laminare verde di fondamentale importanza nelle piante. Contiene vari pigmenti, tra
cui la clorofilla, con la quale capta la luce solare e sintetizza gli zuccheri, le proteine e le altre sostanze,
compresa la maggior parte dei principi attivi. Si classificano in base all’attaccatura al fusto, alla forma, alle
nervature e alla disposizione.
Il fiore
È l’organo di riproduzione della pianta. Si dice ermafrodita se contiene gli organi maschili (stami) e quelli
femminili (pistilli). Si dice unisessuato se contiene gli organi sessuali di un solo tipo. Può essere solitario
oppure raggruppato in infiorescenze. Il fiore è detto completo quando è costituito dal calice, dalla
corolla, dagli stami e dal pistillo. Se manca uno di questi elementi è detto incompleto.
L’infiorescenza
Si tratta di un insieme di fiori, raggruppati su di un asse principale (rachide). A seconda di come i fiori si
inseriscono sul rachide abbiamo: il grappolo; la pannocchia; la spiga (grano); l’ombrella (ciliegio); il
capolino (margherita) ; il corimbo (achillea); la cima.
Il frutto
Il frutto si forma per l’ingrossamento dovuto ad accumulo di sostanze di riserva dell’ovario fecondato.
Ha il compito di proteggere e nutrire il seme e di favorirne o rallentarne la maturazione. Può essere
carnoso (ciliegie, albicocca, pesca, mela, pera) o secco (piselli, noci, nocciole).
Erbe officinali
4 LE ERBE PRESENTI IN AZIENDA
Val di Lima
ti. Molti personaggi famosi sono stati vittime del “delirium tremens” provocato da questa bevanda: 5
Verlaine, Edgar Allan Poe. L’assenzio è utilizzato per la produzione di molti liquori, come il vermouth.
Le parti aeree dell’assenzio sono un vermifugo intestinale stimolante dell’appetito e dell’attività epatica
e uterina (e per questo usate per facilitare il parto). Contengono il Thujone, che conferisce alla bevanda
che se ne ottiene la proprietà per cui è nota.
Le parti aeree dell’artemisia sono un blando regolatore del sistema nervoso e delle mestruazioni, utile
anche per i problemi della menopausa. Rimedio digestivo/amaro che può essere usato in caso di raffred-
dore o febbre. In Oriente i bastoncini d’erba essiccata (ai ye) vengono usati nell’agopuntura per togliere
“il freddo” e “l’umidità”. Vanno raccolte durante la fioritura, alla fine dell’estate.
Frittata di Borragine - Si prendono delle foglie giovani di borragine, si lavano e si lessano in acqua
fredda. Quando sono ammorbidite si estraggono dall’acqua, si tagliano finemente e si saltano in padella
con un po’ d’olio extra vergine d’oliva e un po’ d’aglio. Quando il tutto sarà insaporito si lascerà
raffreddare. Si sbattono delle uova con un pizzico di sale e di pepe a cui uniremo la borragine con una
Erbe officinali
6 manciata di parmigiano. Il preparato si versa in una padella con olio già caldo.
Ratafià di Fragole di Bosco - 1kg di fragoline di bosco mature, 1kg di zucchero, 1 lt di alcool a 90°, 0,5
lt di acqua - Pestare le fragole con lo zucchero e mettere la pasta ottenuta a macerare con l’alcool per 10
giorni. Quindi aggiungere l’acqua, mescolare energicamente e continuare la macerazione per altri 10 giorni.
Filtrare con una garza o tela sottile spremendo bene il residuo solido. Lasciar riposare due giorni,
imbottigliare filtrando attraverso carta. Tappare con cura e invecchiare per qualche settimana.
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no pestilenze. Veniva associato alla purificazione e lo si impiegava al Solstizio d’Inverno, simbolo della 7
rinascita del Sole. I contadini irlandesi bruciavano piante di ginepro in rituali per tenere lontane le
malattie. Molte ricette mediche sono sopravvissute da papiri egizi datati 1550 a.C.
Le bacche mature, di colore blu, sono utilizzate per curare infezioni dell’apparato urinario e vengono
prescritte per eliminare i cataboliti nel caso di artriti e di gotta. Riducono le coliche e la flatulenza,
stimolano la digestione, favoriscono le contrazioni uterine durante il parto.
L’olio essenziale, ottenuto distillando a vapore le bacche mature, è un rimedio popolare per uso esterno
contro dolori artritici e muscolari. Per uso interno aumenta l’eliminazione dei cataboliti attraverso i reni;
è efficace contro molti batteri.
L’olio distillato dal legno è anche conosciuto come “catrame del ginepro”. Contiene fenoli ed ha una lieve
azione disinfettante, applicato per uso topico soprattutto per curare problemi cronici della pelle come
eczema e psoriasi.
In dosi elevate i frutti possono provocare irritazioni all’apparato urinario. È sconsigliabile l’uso per
applicazioni interne per più di sei settimane, è vietato a chi soffre di malattie renali e alle donne in
gravidanza perché è uno stimolante uterino, mentre può essere assunto durante le doglie.
Cura di Ginepro - È una cura molto semplice per trattare: arteriosclerosi, oppressione cardiaca, emicra-
nia, nervosismo e dolori renali. Si masticano i frutti senza inghiottirli, terminata la masticazione si sputa
la buccia. Il primo giorno si mangeranno 4 bacche, il secondo 5, il terzo 6 e così fino a 15. Quindi, al
tredicesimo giorno, si decrescerà fino alle 4 bacche iniziali. La cura termina quando si è ripetuta quattro
volte l’operazione. Il consumo delle bacche va ripartito nell’arco della giornata.
Erbe officinali
8 incantesimi e sortilegi.
Liquore di Iperico - 80gr di fiori essiccati di iperico, 2 lt di acquavite (40-50°), 2 limoni tagliati a pezzi
- Far macerare i fiori nell’acquavite, in un barattolo di vetro ben chiuso per 15 giorni, al sole o in un luogo
caldo. Filtrare e aggiungere 150gr di zucchero, scuotere bene affinché lo zucchero si sciolga.
Grappa al Lampone - 2 manciate di lamponi, uno strato di miele, 2 chiodi di garofano, un pizzico di
cannella, 1 lt di grappa - Porre sul fondo di un vaso di vetro due manciate di lamponi ben maturi. Versate,
fino a ricoprirli del tutto, del miele precedentemente riscaldato a bagnomaria, aggiungete un paio di chiodi
di garofano e un pizzico di cannella. Quindi versate la grappa secca. Ponete il vaso chiuso a macerare
senza rimestare. Dopo 40 giorni sarà pronta.
Aceto di Lampone - Immergete 500gr di frutti in 1 lt di aceto di vino per due settimane. Quindi filtrate.
Questo liquido, spesso e rosso, può essere aggiunto ai preparati contro la tosse o usato come collutorio
per curare le infiammazioni della gola.
Val di Lima
Meridionale. È coltivata in ampie distese a scopo industriale, ma si trova anche negli orti e nei giardini. Le 9
varie specie di lavanda esistenti mostrano le medesime proprietà medicinali. La fioritura è in giugno-
luglio, il periodo più adatto per la raccolta delle infiorescenze.
Catalogata tra le erbe medicinali più popolari dai tempi antichi, viene usata come espettorante e
antispasmodico nella medicina araba, mentre nella tradizione europea è considerata utile per le ferite e un
rimedio contro la parassitosi nei bambini. Negli erbari medievali abbondano i riferimenti all’acqua di
lavanda. Pare che trascorrere molto tempo a contatto con le essenze desse più probabilità di sopravvivere
alle epidemie. Alcune autorità religiose condannavano la pratica come frivola o addirittura immorale.
Nell’uso casalingo le infiorescenze di lavanda (a mazzetti o chiuse in sacchetti di garza) si mettono tra la
biancheria per profumarla. Un tempo questa usanza era parte di un rituale: particolare doveva essere la
posizione del sacchetto e la cucitura che lo chiudeva. Talvolta i sacchettini venivano portati al collo come
portafortuna. Viene usata anche come insetticida contro pidocchi e tarme. Nel XVIII secolo veniva usata
contro le malattie nervose.
L’olio essenziale di lavanda è uno dei più aromatici ed è utile nella cura di molti disturbi, sia per uso
interno che esterno. È antispasmodico, ma eccitante se preso a dosi eccessive, è analgesico e calmante
dell’eccitabilità cerebro-spinale, è un ottimo antisettico e battericida, è diuretico e sudorifero. Inoltre è un
buon tonico, ha proprietà antireumatiche, utile contro le emicranie, aumenta la secrezione gastrica ed è un
ottimo vermifugo. Esternamente ha proprietà cicatrizzanti, antisettiche, parassiticide ed insetticide.
Meno potenti dell’olio essenziale, i fiori sono utili per esaurimenti nervosi, mal di testa, coliche e disturbi
digestivi. Si consiglia di raccoglierli verso la fine della fioritura, quando i petali iniziano ad appassire.
Biscotti alla Lavanda - Amalgamate 125gr di burro con 100gr di zucchero, un uovo sbattuto, 150gr di
farina, un cucchiaio di fiori di lavanda essiccati e una punta di lievito in polvere. Impastate e spianate la
pasta, poi ricavatene i biscotti con delle formine. Disponete i biscotti sulla placca del forno imburrata e
cuoceteli a 170° C per 15’-20’ o finché non saranno ben dorati.
Acqua di Lavanda - Mettete 200/500gr di fiori di lavanda, in un litro di alcool o di acquavite a 45° in
infusione per un mese (minor tempo per quantità minori). Aggiungete alcune gocce di essenza di limone
e di cedro, dopo aver filtrato. Lasciare riposare ancora una settimana. Quest’acqua può fortificare i
muscoli, eliminare i dolori reumatici, guarire le distorsioni e lenire infinite piccole affezioni della pelle.
Elisir di Melissa - 100gr di foglie di melissa, 1 lt di alcool a 90°, 100gr di zucchero, 300 ml di acqua -
Erbe officinali
10 Fate macerare per 15 giorni le foglie fresche di melissa con l’alcool in un vaso a tenuta ermetica, agitandolo
periodicamente. Il sedicesimo giorno filtrare con una garza le foglie e strizzarle bene. Intanto a fuoco
basso sciogliere lo zucchero nell’acqua e togliere dalla fiamma al primo bollore. Far raffreddare lo scirop-
po ottenuto, quindi unirlo all’alcool. Mescolare bene e imbottigliare, tappando accuratamente. Può
giovare a cefalee e insonnia. Per gli adulti è consigliato un bicchierino, per i bambini sopra i sei anni 2-3
gocce su una zolletta di zucchero quando sono irrequieti per disturbi o piccoli malesseri.
Tè di Menta - Si pone un cucchiaino di foglie di menta essiccate in una tazza e si versa sopra dell’acqua
bollente. Si lascia riposare per 10’, si filtra e si serve. Ha proprietà digestive e rinfrescanti, soprattutto
d’estate.
Rosolio Di Menta - 300gr di menta, 15gr di melissa, 8gr di zenzero, 5gr di macis, 1,5 lt di alcool a 95°,
1,5 kg di zucchero, 1,5 lt di acqua - Si pestano insieme tutte le droghe e si pongono in un vaso a tenuta
ermetica. Si versa sopra l’alcool e 0,5 lt di acqua. Si tappa e si ripone al buio per 8 giorni, scuotendo con
cura almeno due volte al giorno. A caldo si prepara uno sciroppo con lo zucchero e l’acqua restante.
Quando è ben freddo, si filtra l’alcool aromatizzato dal residuo vegetale per tela sottile, strizzando bene,
e si mescolano i due liquidi. Si imbottiglia e si tappa con cura. Prima di servire attendere almeno due mesi.
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radice era impiegata dai contadini nelle renelle e nell’idropisia. I Romani flagellavano con ortiche le 11
articolazioni reumatiche e sfregavano le foglie sul corpo per riscaldarsi durante gli inverni rigidi: l’irrita-
zione provocata dall’acido formico contenuto nei peli urticanti stimola la circolazione sanguigna. Le varie
specie di ortiche sono ancora adoperate in medicina per ottenere un tonico depurativo primaverile e come
ortaggio nutriente (previa bollitura) se raccolte quando le foglie sono tenere.
Alcuni contadini preparano pastoni per galline (per aumentare la produzione di uova) utilizzando le
foglie tenere tritate. In agricoltura biologica un macerato d’ortica da spruzzare sulle piante serve come
anti-parassitario.
Le foglie sono ricche di sali minerali; le parti aeree sono un efficace tonico per l’anemia; l’alto contenuto
di vitamina C assicura che il ferro venga assorbito in modo adeguato. Eliminano l’acido urico, perciò
possono alleviare la gotta e le artriti. La loro azione astringente blocca le emorragie. Si raccomanda la
raccolta mentre sono in fiore.
La radici, da raccogliere in autunno, sono tradizionalmente usate per prevenire la caduta dei capelli e per
la forfora. Bollite in un po’ d’aceto sono un tonico del cuoio capelluto. Per frizioni contro la caduta dei
capelli si può usare un macerato di 50gr di radice d’ortica, 50gr di rosmarino in 1 lt di acquavite.
Minestra di Ortica - Fare rosolare una cipolla in un po’ di olio, quindi aggiungere 500gr di foglie di ortica
e continuare la cottura per 10’. Aggiungere una patata tagliata a pezzetti, un po’ di basilico e di timo, un
chiodo di garofano, 1 lt di acqua e sale. Cuocere per 30’, quindi passare il tutto al passaverdura e
aggiungere 4 noci di burro; cuocere ancora 10’ e servire con crostini e parmigiano.
Decotto per la Pertosse - 1 cucchiaino da caffè di radice di primula - Far bollire la droga per due minuti
Erbe officinali
12 in una tazza d’acqua, spengere e fare riposare per dieci minuti prima di filtrare. Berne 3 tazze al giorno tra
un pasto e l’altro.
Marmellata di Petali di Rosa - 1,3 lt di acqua, 1,5 kg di zucchero, un limone, petali di 20 rose -
Sciogliere in 1,3 lt di acqua 1,5 kg di zucchero su fuoco moderato. Quando sta per bollire aggiungere il
succo di limone e i petali di rosa. Cuocere a fiamma bassa fino a che i petali non saranno diventati
trasparenti (circa 20’).
Sciroppo di Rosa Canina - 200gr di petali di rosa appena colta, 50gr di alcool a 90°, 900gr di zucchero,
un bicchiere d’acqua - Sul fuoco basso preparare uno sciroppo denso con l’acqua e lo zucchero e far
bollire per 20’. Nel mortaio pestare accuratamente i petali di rosa con
l’alcool. Unire allo sciroppo il succo d’alcool e rose passato attraverso una
garza. Mescolare e continuare a cuocere per qualche minuto. Imbottigliare
a caldo e tappare non appena si sarà freddato. Si usa come dissetante
allungato con acqua e ghiaccio oppure per farcire torte o preparare il sorbet-
to di rose.
Val di Lima
mai visto né potuto vedere; mi ha fatto tanto bene che sono subito guarita e ho recuperato energie e 13
ognuno mi giudica sana”. La ricetta era un alcoolato di rosmarino, conosciuto in seguito come “acqua
della regina d’Ungheria”. Fu proprio allora che l’alchimista e mistico catalano Raimondo Lullo distillò per
la prima volta l’essenza di rosmarino. Nel Medioevo veniva coltivato nei giardini e nei conventi. Si
riteneva che avesse il potere di proteggere dagli spiriti maligni e per questo era largamente usato in
occasione di matrimoni e funerali. Il suo aspetto sempreverde l’aveva eletto a pianta della fedeltà coniu-
gale, capace in un sublime anelito di superare anche la morte.
La pianta è un tonico per eccellenza, un completo stimolante ed è dotata di benefico effetto energetico.
Gerard afferma che “conforta il cuore e lo rende felice”.
Le parti aeree, raccolte fresche durante tutto l’anno, sono ideali contro l’esaurimento nervoso, la debolez-
za e la depressione; aumentano la circolazione, stimolano la digestione e sono utili per le condizioni
“fredde”, come raffreddamenti e reumatismi. Sono efficaci per quei mal di testa alleviati dall’impiego di
asciugamani caldi.
L’olio essenziale può essere utilizzato per massaggi stimolanti nel caso di problemi artritici; viene anche
adoperato come tonico dei capelli, di cui favorisce la crescita e ripristina il colore. Gli estratti di questa
pianta sono comunemente presenti negli shampoo commerciali. È controindicato alle donne in gravidanza
e deve essere usato solo dietro prescrizione medica, perché in forti quantità può causare sintomi d’avve-
lenamento e crisi epilettiche (rispettare scrupolosamente le dosi indicate e non impiegare per periodi
troppo lunghi).
I fiori del rosmarino attirano in gran numero le api, che ne producono un miele dalle proprietà e dal sapore
eccellente.
Acqua della Regina d’Ungheria - Vi servirete delle sommità fiorite di tre piante aromatiche, nelle
seguenti proporzioni: 100gr di origano, 100gr di lavanda e 400gr di rosmarino. Le metterete in infusione
per 10 giorni in un litro di alcool o di acquavite a 45°, in un barattolo di vetro all’ombra di un porticato.
Quindi le filtrerete e aggiungerete alcune gocce di olio essenziale di bergamotto. Far riposare una settima-
na e l’acqua sarà pronta.
Erbe officinali
14 alcun problema. La salvia contiene tuione, che può indurre convulsioni negli epilettici.
Vino di Salvia e Rosmarino - 20gr di miele integrale, 20gr di foglie di rosmarino, 20gr di foglie di
salvia, 1 lt di vino rosso - Tagliuzzare la salvia e il rosmarino e mettere con il vino in un recipiente,
possibilmente di terracotta. Mettere a bagnomaria e, quando il vino inizierà a scaldarsi, aggiungere il
miele, mesolando. Continuare il riscaldamento per mezz’ora, evitando che il vino prenda a bollire.
Spegnere la fiamma, coprire il recipiente e lasciare raffreddare completamente. Utilizzare una tela per
filtrare e recuperare tutto il liquido. Imbottigliare e tappare con cura. Questo vino è un coadiuvante nelle
cure ricostituenti, nei casi di astenia, nei casi di frigidità ed impotenza.
Val di Lima
TIMO (Thymus – famiglia Labiate) 15
Ama i terreni solatii, le colline sassose e aride. Si rinviene con frequenza nelle zone mediterranee, lungo i
litorali e le coste. È diffuso dal piano al monte. Si utilizzano le foglie e i rametti fioriti, raccolti da maggio
a luglio.
Il Thymus vulgaris è l’equivalente coltivato del Thymus serpyllum, ossia il timo selvatico. È un’erba da
cucina comune e uno dei più utili rimedi casalinghi. Il timo selvatico deve il suo nome al portamento della
pianta, simile al serpente: il verbo latino serpo significa “strisciare”. Il T. serpyllum si differenzia dal T.
vulgaris per le foglie distese e per la mancanza, nella pagina inferiore, del tipico aspetto cotonoso. Le due
varietà hanno proprietà medicinali molto simili e sono utilizzate in
erboristeria come antisettici.
I Crociati lo indossavano come simbolo di forza e coraggio. Plinio lo
raccomandava come antidoto per le morsicature e il mal di testa. A questo
proposito scrive: “per il mal di testa un decotto preparato in aceto viene
applicato sulle tempie”. I Romani bruciavano la pianta credendo che i
fumi tenessero lontano gli scorpioni.
Le parti aeree del T. vulgaris sono usate come espettorante antisettico;
sono ideali per infezioni polmonari caratterizzate da catarro spesso e
giallo. Sono utili per l’apparato digerente, per i colpi di freddo allo stoma-
co e la conseguente diarrea. Si consiglia la raccolta prima e durante la
fioritura in estate e lo scarto dei fusti lignificati.
Le foglie e i fiori del T. serpillum hanno proprietà simili, ma sono lieve-
mente più stimolanti ed efficaci nel prevenire gli spasmi. Si possono
assumere anche per i dolori mestruali.
L’olio essenziale è un potente antibatterico e antifungino, è un ottimo
stimolante del sistema immunitario. È una forma concentrata dell’erba
medicinale, utile per i problemi respiratori e digestivi. Sono in commercio
Timo (Thymus)
diversi tipi di olio di timo, che però hanno tutti un’azione simile. Si
consiglia di limitarne l’uso durante la gravidanze, in quanto è uno stimolante uterino. Inoltre può irritare
le membrane mucose, quindi è opportuno diluirlo prima dell’uso. In campo estetico l’olio di timo viene
utilizzato sulle pelli grasse per la capacità di penetrare in profondità, dove svolge un’interessante azione
antisettica utile nei casi di foruncolosi. Serve inoltre a preparare sciroppi contro i raffreddori.
Erbe officinali
L’ elenco completo delle specie vegetali presenti sul territorio della
Val di Lima.