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Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, I discepoli di Giovanni e i


farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da
lui e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni
e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi
discepoli non digiunano?». 
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare
gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro?
Finché hanno lo sposo con loro, non possono
digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo
sarà loro tolto: allora, in quel giorno,
digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa
grezza su un vestito vecchio; altrimenti il
rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa
vecchia e lo strappo diventa peggiore. E
nessuno versa vino nuovo in otri vecchi,
altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono
vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!
Meditando sul Vangelo di oggi, ho pensato al Salmo 39
e al prefazio comune numero quattro.
Nel salmo 39, il salmista dice a Dio : “Tu non hai voluto
sacrifici e offerte, non hai chiesto di bruciare animali
sull'altare, o di offrire sacrifici per togliere i peccati”. Quindi
Dio non ha bisogno dei nostri sacrifici, dei nostri atti di
penitenza. Il nostro rapporto con Dio non è uno scambio
come si fa nel commercio. In altre parole, non è giusto
pensare che Dio ci ascolti perché preghiamo a lungo o
perché digiuniamo.
Nel prefazio comune numero quattro, è detto questo :
“Tu non hai bisogno della nostra lode (…) I nostri inni di
benedizione non accrescono la tua grandezza, ma ci
ottengano la grazia che ci salva. In questo modo,
comprendiamo che Dio non ha nemmeno bisogno delle
nostre preghiere e che lo scopo di questa attività non è quello
di fare cosa gradita a Dio ma di aiutarci ad avvicinarci a Lui.
Dobbiamo capire che Gesù non proibisce ai suoi
discepoli di digiunare. In quel tempo, la gente digiunava
perché aspettava il Messia. Gesù è lo sposo, cioè il Messia.
Lo stesso, Gesù non ci proibisce di digiunare. Se lo scopo del
nostro digiuno non è quello di aiutarci ad amare il prossimo, allora
il nostro digiuno non è gradito al Signore. Meditiamo su questa
parola di Dio data dal profeta Osea :“Voglio l'amore e non il
sacrificio” oppure su questa parola di Dio presa dal libro di Isaia:
“Per digiuno io intendo un'altra cosa : digiunare significa dividere
il pane con chi ha fame, aprire la casa ai poveri senza tetto, dare un
vestito a chi non ne ha, non abbandonare il proprio simile”. Che
Dio ci aiuti a digiunare in questo modo!
Messa del Giorno
SANT'ANTONIO, ABATE – MEMORIA

Colletta
O Dio, che a sant’Antonio abate
hai dato la grazia di servirti nel deserto
seguendo un mirabile modello di vita cristiana,
per sua intercessione
donaci la grazia di rinnegare noi stessi
e di amare te sopra ogni cosa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Sulle offerte
Accogli, o Signore,
le offerte del nostro servizio sacerdotale
che poniamo sul tuo altare
nella memoria di sant’Antonio,
e concedi che troviamo solo in te la nostra ricchezza.
Per Cristo nostro Signore.

Dopo la comunione
O Signore, che hai reso vittorioso sant’Antonio
nel duro scontro con il potere delle tenebre,
concedi anche a noi,
di superare le insidie del maligno.
Per Cristo nostro Signore.

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