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Stato Pontificio
Stato Pontificio
Lo stato pontificio
I baroni dell’area laziale, i comuni cittadini in Italia e i sovrani Normanni
all’estero si opponevano alla crescita del potere pontificio.
Alessandro III riuscì ad ottenere la concessione delle regalìe,
riconosciute poi anche ai comuni cittadini. L’espansione papale si fermò
momentaneamente sotto Enrico IV. Innocenzo III, appoggiato da signori
locali e comuni, riuscì a scacciare i rettori imperiali.
Tratti territoriali dello stato pontificio delineati da Innocenzo III: 4
province maggiori=>Campagna e Marittima, patrimonio di Tuscia,
ducato di Spoleto e Marca di Ancona. Dal 1278 anche la Romagna. In
questi territori lo stato pontificio concedeva autonomie fiscali,
giudiziarie, militari e i rettori di nomina pontificia presiedevano ai
parlamenti locali.
Funzione strategica importante dello stato pontificio=>al centro
dell’Italia e separava regno di Sicilia e Italia centro-settentrionale.
Urbano IV sollecitò Carlo d’Angiò a intervenire in Sicilia, che però si
sciolse dalla tutela pontificia. L’influenza degli Angiò si indebolì solo con
la perdita della Sicilia, passata agli Aragonesi.
Il difetto dello stato pontificio era la mancanza di una dinastia che ne
tutelasse la continuità nel tempo e dell’appoggio di ampi strati sociali.
Il papato ad Avignone
Nel 1300 Bonifacio VIII stabilì il primo giubileo, con il quale concesse
l’indulgenza a chiunque avesse visitato Roma e i suoi luoghi santi in stato
di grazia (confessato e comunicato).
Il papa era in lotta con Filippo IV il Bello re di Francia. La Francia
tendeva ad una chiesa nazionale e sottoposta al reame (aveva sottoposto
a tassazione anche il clero) e il sovrano rispose alla Unam Sanctam con
una campagna di discredito e con l'organizzazione di una spedizione ad
Anagni, in quel momento sede della curia, per catturare il papa e
processarlo per lesa maestà.
Nel 1309, dopo la morte di Bonifacio e del successore, Filippo riuscì a far
eleggere Clemente V, un suo protetto che portò il papato ad Avignone. In
questo periodo avignonese, la chiesa perfezionò il suo apparato
burocratico.