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L'energia
L'energia
Le fonti di energia
Le fonti di energia sono tutte le sorgenti di energia che sono presenti sulla Terra. Le fonti di
energia si suddividono in due categorie:
- fonti rinnovabili ovvero le fonti energetiche che non sono destinate ad esaurirsi nel futuro
vicino, ma si rinnovano in tempi molto veloci.
- fonti non rinnovabili ovvero tutte quelle che fonti che sono destinate ad esaurirsi nel
futuro vicino. Queste fonti impiegano milioni di anni a formarsi.
Le fonti rinnovabili
L’ENERGIA EOLICA
L’energia eolica è quella che viene prodotto dal vento in movimento. Quest’ultimo è
generato dal Sole che riscalda diversamente alcuni punti della Terra, dunque si creano
di erenze di pressione tra le varie zone della Terra. Di conseguenza le masse d’aria calde,
essendo più leggere tendono a salire verso l’alto lasciando in basso “uno spazio” che viene
riempito da masse di aria fredda.
Ci sono diversi modi per sfruttare l’energia del vento:
- wind farm: un grande territorio ricoperto da molteplici pale eoliche;
- parco eolico o shore: una serie di pale eoliche disposte sul mare per poter sfruttare al
meglio l’energia del vento;
- minieolico: si tratta di un piccolo aerogeneratore utilizzato per produrre energia
direttamente nel luogo in cui verrà usata (rifugio in montagna, luoghi scarsamente
popolati in cui la rete nazionale non arriva, ecc…). Il minieolico produce una potenza di
qualche decina di kilowatt;
- microeolico: si tratta di piccoli impianti in grado di fornire meno di un kilowatt di
potenza. Il microeolico è usato ad esempio nelle barche a vela.
Solare termico
Il solare termico funziona con pannelli solari che scaldano l'acqua per usi domestici. Dentro
il pannello c'è una piastra nera assorbente con alcuni tubi in cui circola un uido (per
esempio miscela di acqua e antigelo). Essa assorbe il calore e lo porta in circuito chiuso al
serbatoio che contiene l'acqua da riscaldare. Esistono due tipi principali di collettori:
- pannello vetrato: una scatola piana che all’interno contiene l’assorbitore (una lastra
metallica costituita da tubi di rami tra loro saldati, verniciati di nero, dove circola il
uido). Il pannello ha un coperchio di vetro trasparente che permette l’entrata della luce.
Quindi la luce colpisce l’assorbitore e l’assorbitore riscalda il uido, che trasferisce
l’energia termica a un serbatoio.
- pannello a tubi sottovuoto: il pannello è formato da diversi tubi di vetro posti uno accanto
all’altro. Ognuno ha al suo interno un tubicino di rame verniciato di nero dove circola il
uido. Tra tubo e tubicino è stato creato il vuoto, cosi il raggio di Sole colpisce le alette
del tubicino di rame dove il calore resta imprigionato (il calore non si propaga nel vuoto).
I liquido circolante si scalda rapidamente e può trasferire il calore a un serbatoio o
integrare l'impianto di riscaldamento invernale.
I sistemi dish-Stirling
I sistemi dish-stirling sono degli impianti costruiti su una parabola ri ettente, in grado di
inseguire il movimento del sole, concentrando le radiazioni su un ricevitore, costituito da un
motore, detto “stirling”, a combustione esterna, collocato sul punto focale.
Vantaggi:
- lo stirling funziona con tutte le fonti di calore perché sfrutta le potenzialità di un gas a
ciclo chiuso;
- si può usare per alimentare utenze isolate dalla rete elettrica nazionale.
Solare fotovoltaico
Il fotovoltaico permette di produrre energia direttamente dal Sole. La cella fotovoltaica, una
lastrina di vetro blu scuro, produce corrente continua quando viene colpita da raggi di luce.
Collegando diverse celle in serie di possono ottenere potenze energetiche più grandi. Il
pannello costituito da un insieme di celle è detto modulo fotovoltaico.
Centrale fotovoltaica
Questa centrale è costituita da un grande campo ricoperto da grandi pannelli disposti per
le parallele, orientati nella stessa direzione. Ogni pannello è costituito da una struttura
metallica molto grande che è ricoperta da migliaia di celle fotovoltaiche. Il pannello è
sostenuto da un gambo meccanico che permette di seguire il Sole nel corso della giornata.
ENERGIA GEOTERMICA
L'energia geotermica proviene dal calore contenuto all'interno della Terra che risale in
super cie sotto forma di vapore caldissimo. Essa ha origine dal mantello di rocce fuse
(magma) che si trova sotto la crosta terrestre e che trasmette un intenso calore alle rocce
soprastanti. In alcune zone di origine vulcanica le rocce caldissime sono abbastanza vicine
alla super cie terrestre e formano un'area geotermica. L'acqua piovana che ltra nel terreno
si riscalda, evapora e diventa vapore in pressione che spesso esce dalle crepe del terreno
sotto forma di so oni.
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L'energia geotermica è al tempo stesso calore e forza meccanica e può alimentare una
centrale termoelettrica per muovere le turbine.
Centrale geotermica
La centrale geotermica è un impianto simile alla centrale termoelettrica convenzionale (a
carbone), con la di erenza che il vapore in pressione è un prodotto naturale prelevato dal
sottosuolo. Dopo l'utilizzo, il vapore viene ricondensato in acqua (in una torre di
ra reddamento) e reiniettato nel sottosuolo per mantenere la giusta pressione nel
«serbatoio». In Italia la geotermia è sfruttata da molti anni in Toscana nella zona di
Larderello.
BIOMASSE
La parola biomassa indica tutti i tipi di materiale organico, come piante coltivate e alberi ma
anche scarti dell'agricoltura e dell'allevamento. Essi possiedono il carbonio che è energia
stabilizzata nella loro massa. I principali tipi di biomassa sono:
- coltivazioni energetiche per la produzione di carburanti per autotrazione, come il
bioetanolo e il biodiesel, che sono in fase di espansione come sostituti dei combustibili
fossili;
- legname e scarti forestali per riscaldamento domestico e produzione di energia elettrica;
- frazione organica degli RSU (Ri uti Solidi Urbani), cioè scarti alimentari, di giardinaggio
ecc.
Bioetanolo e diesel
Il bioetanolo è un alcol ricavato da coltivazioni zuccherine come canna da zucchero e
barbabietola, e dai cereali come mais, grano e orzo. Può essere miscelato no al 30% alla
benzina senza fare modi che al motore. Il Brasile lo usa quasi puro come sostituto della
benzina e lo ricava dalle piantagioni di canna da zucchero. Il bioetanolo può essere estratto
anche da scarti agricoli, ma con un costo di produzione maggiore e pertanto nessuno usa
questa tecnica.
Il biodiesel è un olio combustibile ricavato da piante oleose come girasole, soia e colza. Può
essere miscelato no al 30% con il gasolio ricavato dal petrolio senza fare modi che al
motore.
E-FUELS
Gli e-fuels sono combustibili liquidi o gassosi, di origine sintetica, prodotti tramite processi
energivori alimentati da energia elettrica rinnovabile che viene dunque trasformata in
energia chimica. Il vantaggio degli e-fuels è che probabilmente possono assicurare un futuro
ai motori termici.
Produzione
L’acqua viene scomposta in idrogeno e ossigeno usando l’elettrolisi (alimentata da energia
ricavata da fonti rinnovabili). L’idrogeno viene mescolato con l’anidride carbonica e permette
la nascita dell’e-fuel. Sono de niti green perché si usa elettricità proveniente da fonti
energetiche rinnovabili, e si riemette la stessa quantità di anidride carbonica che era stata
precedentemente assorbita.
Uranio
L’uranio è un metallo di colore bianco argenteo che pesa più del doppio del ferro e può
essere sfruttato come combustibile. L'uranio si ricava dall'uranite, un minerale che contiene
due tipi di elementi: 238U (uranio 238) che è uranio comune, non ssile, cioè che non si
«rompe», e 235U (uranio 235) che è uranio radioattivo, ssile. Il rapporto è di circa 99% di
238U e 1% di 235U, Con un procedimento di arricchimento si può aumentare la percentuale
di uranio ssile per due diversi impieghi:
- reattore nucleare (nelle centrali termonucleari viene utilizzato uranio arricchito al 3%
per produrre energia elettrica);
- bomba all'uranio (detta comunemente bomba atomica, contiene uranio arricchito al 90%
che viene usato per liberare un'enorme quantità di energia con un terribile potere
distruttivo).
Fissione nucleare
Se accanto al nostro atomo di uranio 235 ve ne sono molti altri, si ottiene una certa quantità
di materiale ssile.
- Reazione a catena: inizia dalla rottura del primo nucleo dove si libera energia, ma escono
anche tre neutroni (pallini rossi); essi rompono a loro volta altri tre nuclei vicini, che
liberano energia, e ciascuno di questi fa uscire altri tre neutroni, e così proseguendo.
- Controllo della reazione: avviene inserendo o estraendo dal reattore le barre di controllo,
capaci di catturare parte dei neutroni liberi e di limitare il numero delle nuove «rotture» e
della relativa cessione di energia
Centrale nucleare
È una centrale termoelettrica che ha come «caldaia» un reattore nucleare per la produzione
del vapore. La centrale nucleare ad alta pressione funziona tramite tre circuiti principali.
Il circuito primario ad alta pressione fa circolare nel reattore acqua che, attraversando
l'uranio, viene scaldata dalla reazione nucleare. Viene così creato vapore ad alta pressione ma
radioattivo. Il circuito secondario fa girare il gruppo turbina-alternatore con acqua non
radioattiva. Questa infatti nello scambiatore acquista il calore ceduto dal vapore del circuito
primario diventando vapore surriscaldato. Il circuito di ra reddamento contiene acqua presa
da un ume o dal mare che entrando nel condensatore serve a ra reddare il vapore in uscita
dalla turbina.
Idrogeno
L'idrogeno è l'elemento più leggero esistente in natura e per questo è stato utilizzato no
agli anni Quaranta del secolo scorso per gon are i dirigibili. Anche nella fusione nucleare si
utilizza l'idrogeno: facendo fondere, cioè unire, due suoi isotopi (atomi con lo stesso numero
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di elettroni ma diverso numero di neutroni) si ottiene l'elio. Nel contempo sparisce una
parte di materia che si trasforma in energia.
Per fare la fusione servono condizioni eccezionali: i nuclei devono essere sottoposti a una
fortissima pressione ed essere scaldati a una temperatura superiore a 100 milioni di gradi
centigradi. Queste condizioni si veri cano in natura solo nel Sole e nelle stelle. Infatti
l'energia che irradiano nello spazio deriva da una reazione termonucleare che porta alla
«fusione» dell'idrogeno.
Nel 1954 fu esplosa la prima bomba H, ovvero una fusione «incontrollata» dell'idrogeno, che
polverizzò l'atollo di Bikini in pieno Oceano Paci co.
Reattore a fusione
Fino a oggi sono stati costruiti alcuni reattori sperimentali per la fusione nucleare, come
l'inglese macchina ZETA, il russo Tokamak, il JET europeo. Il problema è come realizzare
un contenitore capace di mantenere «con nato» l'idrogeno alle temperature estreme che lo
trasformano in plasma. Il plasma è formato dalla fusione dei nuclei di deuterio e di trizio.
Novità
Gli scienziati sono riusciti a produrre 59 MJ di energia in soli 5 secondi usando il reattore
dell’European Fusion Experiment JET e stabilendo il nuovo record di generazione e
mantenimento della fusione nucleare.
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