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cozione Vil g Rinascimento @ Maniera _g I Qvattrocento Ez 15.93 pint di Arezzo ¢ la loro ripresa dopoil viaggio ro- Smyareepatic dla ‘mano sicolloca, verosimilmente, la piccola Flagela zidnecli Urbino FR1893, un‘operache haricevuto 95:88). ‘molte attenzioni da parte degli studiosi e che a Gsogro ede coer dl ‘tt oggi viene variamente datata (1452; 1458-1460; paimerio dt oygato data fine anni Sessanta-inizio anni Settanta del Quattro. 9S" ‘ento) sopratturto perché non vi sono documenti che ne attest lallogazione, la committenza e uogo di conservazione. Due scene distinte, ma fra loro connesse, si svolgono una all'perto, a destra, ¢Yaltra in un interno, In una strada con edifii an. tichi erinascimentali tre womini colioquiano, men: {trea sinistra, in uno spazio perfecramente mistira to, & rappresentato il Cristo legato all agellato (il tema della Flagllazione & tratcato da Piero anche nel bordo del piviale del Sant‘Agostino i Lisbona, parte di un polittico smembrato realiz zato ra il 1454 ei 1469 Figs 1594). La tavola, nonostante le sue dimension ridot te (58,4X81,5 centimetri), mostra grandi spazi grazie all'applicazione magistrale della prospet: tiva Fig) 15981. Anz, il dipinto appare come I’e saltazione di questa conquista del Quattrocento italiano, Le fasce bianche, la pavimentazione, gli architrav, le ince i gronda degli edifci sembrano voler mostrare una sola verti: 'uicit del punto di fuga, proiezione del punto di vista (0 oechio, co ime dice Piero) sul quadro prospettico. Ledificio della agellazione é costituito da un portico di marmo~ quasi acecante ne suo bianco luminoso ~con colonne d’ondine composito dal fu sto scanalato e rudentato che reggono una trabea zione. Per acerescere la momumenraliti cla spazia lich dell'ambiente,allnterno nion vi sone cotonne intermedie e, agli mcroci degli aechitravia tre fa sce, sono collocati dei pendentf La grghia strutt rale determina campate quadrate coperte da super fil piane cassettonate e con rosoni. Sulla patete dt fondo, posta in risalto da due ampie specchiature di rmarmo rosso venato ¢ i serpentino verde, siapro- no due porte: quella di destra hai battenti serrat, Valera ¢invece apertae lascia intravedere delle scale che conducono a un piano superire. Un disegno complesso detinisce il pavimento lle tre campate in vista Fg: 1598: nella prima (la pill vicina) e nella terza (a pit Jontana) una stella centrale in marmo bianco é circondata daifater: narsi di marmo e porfido rosso; la campata media- na, invece, ha un grande cerchio di serpentino vee- de con angoli di contenimento in marmo rosa. Al centro del cerchio svetta una colonna sostiene un idolo d'oro: a essa é legato Gesti; di fianco a lui, seduto, sta Ponzio Pilato. Ghesterni invece, sono pavimentati conan caldo otto rosso inquadrato da fasce di marmo bianco. Mentre la porzione destra del piccolo dipinto & illuminata da sinistra Valtra lo é dalla parte oppo- sta, Non solo, allinterno del portico é ben chiara Ia presenza di una fone di luce aggiuntiva che i: lumina fortemente i cassettoni della campata cen: tale Fig. 41597. Evidentemente, con la doppia dire zione della luce, Vatista ha voluto suggerire una ‘qualche separazione (fsica? temporale? fra le due scene rappresentate Com’é consuetudine nei dipinti di Piero, i perso ‘naggi sono immobili ~ allo stesso modo delle ina rnimate architetture in mezzo alle quali agiscono =e fermatiin un attimo dell'azione in una specie di vitalita sospesa. I fustigatori appaiono irrigid ti con le braccia levate, per colpire Gest, dal cor po perlaiceo, simbolo della sua purezza incorrotta Lamano sinistra dell'uomo con il trbante sembra ‘che non debba pi ricadergli lungo il ianco, Pilato, seduto, guard fisso dinanzi a sé, come fosse una ivinita areaica Acolloquio dei tre personaggi sulla destra sem. bra congelato, come lo @ il linguaggio muto della varia gestualit3 delle Tora mani, Anche in questo dipinto la ce costruisce i vol mie definisce i contorni Fig- 18.98, disegna i tur ‘ante ¢ i margini delle pieghe dell ‘aio del!" womo ‘veduto di spale, al pari dei profil delle mensole del tetto delledificio rosa, accende i rossi, fa brillare il sontuoso damasco azzurro € oro b dell'uomo alfestremita destra e screzia le nuvole sfilacciate che danno profonditi al cielo azzurro, Non casualmente il blu lapislazzuli del manto i Pilato Fazzurro intessuto d'oro del notabile a dlestrabilanciano cromaticamente ie episod raf- figurati nella tavola, collocati come sono alle estre- ‘mit di un'ideale diagonale che attraversa i dipinto in profondita. La presenza della scena evangelicain secondo piano (cioe in un piano arretrato, rispetto a quella che avviene allesterno del porticato) sug- _getise che i protagonist della tavola sino in effetti jonica che = Flagettazione ‘ernino con (ot ca opera tras (et fe dean 0 nia a = Pendemtt Orato ac 6 Nika (aa Noro, vr initia neconsere ae Cone Hd 1438-1488 patra ‘inte mnomra excl {eco tom into, Seve rot "= Allogazione Convssiono, 15.07 5 Fszone 30 a porto ole Figotazione IF Carereta e FP. D Teedoro reste, daF. Corea 2018, 15.98 1 Folie, Paricla {ene dopo la no vara ‘quia oesenta. Wvanni Bacet F900 00, Sha eee lover para doorasione cal Cappel tin rotates ‘Sa, ec cara ele Iinesone percia24 Darth Cesena» Cub, {due wominia desta el giovane che é tra loro, Nu- ‘merase sono state le interpretazioni del dipinto di Preto e ciascuna ha propesto unidentificazione dei tre personaggi congruente con linterpretazione (¢ ‘viceversa). E possibile, ad esempio ~ed @ una delle Jetture tra le pit argomemtate- che esi fossero (da sinistra verso destra) il cantinale Bessarione, Buon conte da Montefeltr, igho naturale di Federico, si ‘gnore di Urbino, e Giovanni Bacei. La Flagelazione 4 Cristo, allora, sarebbe unevocazione, cod 'argo- ‘mento di cui sta forse parlando il Bessatione Liidentiicazione di Ponzio Pilato con Fimperato- re d Oriente, Giovanni VII Paledlogo (1425-1443), svela inoltre, il probabile significato del dipinto, {in quanto I'argomento della discussione vertereb- be, in effet, sullimperatore stesso che, con la sua politica di condiscendenza nei confront del clero scismatico di Costantinopoli, aveva fatto si che la Chiesa greca si staccasse di nuovo da quella latina (Gopo la fragile siunificazione del 1438), Egliinoltce veniva ritenuto responsabile delle sofferenze inflite dai Turehi (che avevano conquistato Costantinopo- limel 1453) ai crstiani d’Onsence, tan’é che Piero lo rappresenta come un impassibile Ponszio Pilato che, senza muovere un dito, assste alla tortura di Cristo. probabile che la piccola tavolafosse stata inviatain dono a Federico da Montefeltro verost- milmente dal Bacci per convineerlo ad appoggiare la crociata propugnata da papa Pio Il Piccoldmini nel 1459 ¢ caldeggiata dallo stesso Bessarione, per ltherare Costantinopoli dai Turchi, Cid spieghereb- bela presenza el giovane Buonconte da Montefel- tro (scalzo econindosso una rossatunicaall'antica) il cu pallore lo caratterizza come git morto. Ila {g1220, dal voto enigmatico, amatssimo dal padee eamico del Bessarione (che deve comunque essere Rinascimento © Maniera_g I ‘sezione Vit 155 0000222 Sandro Botticelli (1445-1510) L’esaltazione della linea Sand di Mariano di Varni Filippi, detto del Boticel- lo.o Botticéli perché ~ come serive Vasari ~ da fanciullo aveva lavorato presso un maestro orafo chiamato Botticello, o meglio, stando ai do- cumenti, perché quello era il soprannome del fra- tello maggiore Giovanni, fa 'esponente di punta della cultura figurativa fiorentina del tempo di Lo- renzo il Magnifico. ‘Nato a Firenze nel 1445, stette brevemente a bot- tega dal Ghiberti, poi da Filippo Lippi e quindi da ‘Andrea del Verrocchio, dove ebbe per compagno il pi giovane Leonardo da Vinci fu pittore indipendente, ebbe cioé una sua bottega artistica, Lavord per i Medici e fu esecutore fedele della loro politica culturale, Dal 1481 al 1482 risie tte a Roma per breve tempo, al fine di dipingere nella Cappella Sistina E Saccessivamen- te, inpreda a una profonda crisimistica, aden senza riserve al movimento religioso del frate domenica- ho ferrarese Gerolamo Savonardla (1452-1498). 1 suo profondo e inguieto sentiment religioso spiro le opere eseguite fra lo scadere del secolo e il 1510, Yano della sua morte a Firenze. Nella produzione i quest'ultimo periodo Botticelli sidifferenzid in ‘modo notevate dal suo stile abituale, ornando per sino a iconografe medievalierinnegando le rappre- sentazioni mitologiche e prospettiche fino ad allora predilette, Interessato a quanto & in primo pianoe alla figura, Botticelli trascura Vindagine del paesag.- Bio. E per questo che Leonardo lo giudiea molto severamente: *Quello non fia! universal? che non ama equal- mente tute le cose che si contengono nella pittu- +8; come se uno nom li piace li paesi’, esso stima ‘quelli essere cosa di brieve e semplice investiga: zione', come disse il nostro Bottcella, che ta- Je studio era vano, perché col solo gittare d’una spunga’ piena di diversi color in un muro, ess0" lasciava in esso muro una maechia, dove si vedeva un bel paese [...]E questo tal pitore fece trists- si paesis (Libr di pttur, Parte Seconda, 60, aisegno £ alla meta del Quattrocento che s af- ferma la convinzione che Midea sia superiore al ‘real Di conseguenza il disegno, inteso come aterializzazione grafica dell dea, pet Ia sua im rediatezza& pit vicino al pensiero,allideazione, alPinvenzione artiscica, di quanto non sie Vopera rossa, para @ aque fon tmeggature d Dacca, ‘$7325. em. Lond Sieh Museum, nv 1805, oorsaaz. Mlovopnestnpe s6.120 finita. 1 disegno, dunque, assume in quel momen: {0 una propria dignita e autonomia indipendente- ‘mente dall opera a cui si iferisce. Per Sandro Botticelli disegno &principalmente linea di contorno, quella che Alberti aveva defini- 10 «circoncrizione» dello spazio, Una linea decisa, flessuosa, agile, leggiadra, che citconda morbida- ‘mente il soggetto spiccandolo dal fondo. E quanto si nota, per esempio, nel disegno, eseguito a pietra nera ¢ rossa ¢ acquerello e Iu- rmeggiato a biacca, dell'Allegoria dell abbondan- 2a Fig. A825, soggetto tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (IX, 85-92). La dea accompagnata da put- tini,alcuni pid defini alti appena abbozzati a pie- tra nera ~ incede verso sinistra, movimento le scompiglia i capell che svolazzano assieme ai na- stri che i adormano, mentre anche la veste leggera « velatale aderisce alle earn e sembra ondeggiare corpo della funciulla, geomerricamente acteg: giato secondo una «i eu effetto€ replicato spe ‘cularmente dalla gorsione del comno del abbondan- ‘a autunnale (cioé ricolmo di frutti dell'aucunno), @ delimitato da una linea continua che ne disegna le forme delicate Fig 18128. Anche la veste, del re sto, ha un suo preciso contorno e la nea, ani, la descrive a meandri, a curve serpentinate, ad anse ¢ a pieghe ondulate Botticelli ripete qui una tipologia di fattezze che aveva eavrebbe ancora impiegato, con minime va. riazioni, per quasi cutte le figure feraminili. Allo stesso tempo il disegno rende manifesti quelli che ‘sono i caratteri del tio unano predileto da Sandro (ia perle figure femminili sia per quelle maschili) tun volto regolare dal morbido modellato, i capellt resi con ciocche consistenti e ondulate, uno sguar: do pensoso e l'espressione dolce (a quest'ultima ccontribuisce in maniera notevole la lieve inclina: zone della testa da un lato) Fig. 18127 Aequeroite Trica pion m Allegota Da! 0. a homey pment eoiratt tn. agorainy, eae. Lat lerghe ve teraronteogien ce fun son laggura gamma Scorer af. Sitce on fraben, avosteln krstne ch otersa 9 ua regu. {ese stabimartestisuppore no ha, ur apprsertrce un (ecesompo cara) coool: cara soposto wused fate ‘Sporzene dela grewe quacssactaie 48.127 6 Tpoumera pedo Gasandm bores 2 Forze, 1470, O19 ‘sitaenia, 187587 em, Franzo, Gator deck Utes Poco me, 85-92 «|. N6 gi bs 1 Jn ret ma tenance: Irateto fsa com oan Invorce sia cesea buco 8 Ipsvese dente. Guest, 195-100 em. Beno, ‘Stontiche Nheeen, Gemaidoyaere Porcolre, .Pafade 0 centaur, ‘31 1462F'483 Tempera uta, 207-443. om Fron, Gara cock Ut Perot, a. Reet eos brn at ‘Stones Vspuce a 76. Clo ou, Bt ex54 em Fancotore, Stéaei Museum Parteoar feet. Msorne dl Distorana, 1478 Tempra gu tala, damota 125.5. Franza, Calla cool d ia, Parola La Primavera Si deve a Sandro Botticelli 'aver ri- portato in vita 'interesse per i soggetti mitologici, ‘comunque car alla culeura umanistica del Quattro Cento, A.un pubblico abituato a vedere in prevalen- za sopgetti sacri, Sandro propone gli dei antichi ela oro corte di esseri mitici di cui i poet classciaveva- ‘no cantato le gestae gliamori, Ma lo strappo non é Taoave:9 uaa nets insta — 1s {SDer di son wid 2.onivaraal: comet Siechincon sparse eavone 3 poesk pnesoan Sena lato. yore Satis Fett cc Fearn 1935) ‘ Tavestigzone!insoone. S spungatsurra, Boose tere ers tna purge i : is : : i i 2 5 i 4 3 : violento: in conformita alla flosofia neoplasinica, molto diffusa negli ambienti culeurali Rorentini del tempo, il mito & rivissuto e proposto in chiave cri stiana e ha, comunque, un alto valore morale Atterno al 1478 (0, secondo alcuni, nel 1481/1482) Sandro dipinse, per la residenza fioren- tina in via Larga di Lorenzo di Pier Francesco de’ Medici (1463-1503), cugino del Magnifico, la tavo- la rappresencante la Primavera Figg. 15.428-15:192. 11 dipinto venne portato nella Villa di Castello, poco lontano da Firenze, dopo il 1516, Lilo vide Giorgio Vasari che per primo ne derte una suecinta desert zione ¢. foriscono dinotando! quale opera é unive Jet cosi un’atra Venere, che le Grazie la Ih titolo con Jeseta meolatonta0 i cu posarcce oct ® siete $ eran 15.28 pera tire, Galeria oooh Un, B Stanze por fa sles nag le, quindi, all'espressione del Vasari, mentre in un inventatio del 1498 8 ricordata come «Uno quadro dilignamo’{...] nel quale é depinto* nove figure de donne ch’omini La scena @ ambientata in una radura verdeg. giante, punteggiata di innumerevoli piante e fio 1 Fig 15.182, La delimitano, come farebbe un fon dale dipinto da teatto, alberi @arancio, con fiori ¢ frutti maturi, mirto e fronde ineurvate di alloro, 7 ainotando- retard 2tgnaro: ogra fina anor coat fe S.Sdnpimo tor dp tay misstep ice Mura jit Xededonte ohana La lestura de dipinto avviene da destra asinistra (€ non al contratio, com'é rego sia per gl scrtt ssa per la composizione di immagini, in base alle posture, al’orientamento e alle andature dei vari personagg. All'strema destra Zéfiro Fig 15:12 7, vento primaverile, bruciante di passione, inse sue a ninfa della terra Cv, che, unitasi con nu ime, viene trasformata in Fra, la personiicazione stessa dela Primavera, Bottel, dungue, raffigura per due volte la fanciull: sa, appena vel lori , dalla cui bocca spuntano dei for, sa co ime Flora 86g. 1180 .In questo secondo caso es sa indossa una veste ornata di fio, gli stessi che, in ghirlande, lecicondano il colloe la testa e in tralia stringono poco soto il seno; mente, sci 1, le riempiono il grembo da dove essa li prende spargendoli dintorno. Al centro, incorniciata come in una nicehia dai ram piegati deg alberi, Vene re Fg 98:129,4 (connessa all primavera) campexgia contro una pinta di mito (essenza che le & sacra) ¢ avanza con passo cli danea ofiendosi a chi guar da, Cupido 9 le volteggia sopra mente scagla una freccia infuocata in divezione di una delle tre Gra ‘He 26 Fig.15198, Questedenzano intrecciando leg jiadramente le mani, men:re Mercurio 9.18129, 1 (dio dei venti, fra gl alti atributi, e anch’esso connesso con la primavera}, al margine sinistro, al Jontana le nuvole dal giardino con ilsuo caducéo. iver dele Stanze perf gisra del pi influente poeta dela cerchia medices, Agnolo Poliiano, & fata trata, probabiimente, da un paso dell Aino fom lromanza di Lucio Apulio, uno srtor la tino del I secolo dC, Nelbranoinquestone viene narrato come il potagonista del re 48.1305 [eine felvoto a Ho 38191 > LaBare, Prteoie salts Graz, Zio di Pride, nella quale compaiono tutti perso ‘naga’ cipint dal Bottcel a preseria di Venere nella tavola in posizione centrale é un invito a Lorenzo di Pier Francesco a scegliere anche lui Venere come gia fece Parie. Sceghiere Venere voleva dite, secondo la filosofia di Marslio Ficino, scegliere Phuonanitas, termine latino che comprende allo stesso tempo i signi cati di raffinatezza, culeura, educazione e civil Su tal qualith Marsilio Ficino, in una lettera del 1477/1478, esorta il quindicenne Lorenzo a fare affidamento per avere sucesso ¢ affermarsi nella vita, puttosto che rimertersi al favore del destino Sitratta dungue di un soggetto dal valore pe- dagigico, la cui forza di persuasione stain cid che si vede. 1 Fiino, al cui ambiente spetta il sugge timento del tema al Botticelli, riteneva, come gi Cicerone, che i glovani si lascassero convincere a facilmente dalle dimostrazioni visive che dai troppi discorsi. Nulla di meglio, dunque, che mate are nella bellissima Venere loggetto del! in. segnamento. Questo nascondere dietro le rappre sentazioni mitologiche messaggi e significa chiar solo a una ristretta cerchia di dott eal des dell opera é tipico della pittura botticeltiana, come pure lo sara per quella dei veneti Giovanni Belk: ‘nt PESTER e Giorgione [ERTIES Una recente interpretazione (e sono mokte quel le che nel corso di pit di un secolo sono state pro: poste per 'enigmatica e seducente tavola di San. dro) vede il dipinto come la raffigurazione delle nozze tra Filologia, una fanciulla che verra resa immortale, e Mercurio, secondo quanto ne aveva scritto Marziano Capélla (IV.V secolo 4.C.). In ba sea tale interpretazione la Primavera sarebbe da identificare con la RetSrica, corpi, asimilitudine degli abiti che liivestono, non hanno peso. Tutti =a aT WSIS GOS GUTH BT OBES Sezione Vil Rinascimento © Maniera personagei caleano il prato dal verde brillante, ma paiono appena sfiorarlo, L'llusione prospettica & ridotta all'essenziale mentre il paesaggio, che ap. pena s intravede, costretto nei pochiinterstzi fra 4 tronchi d’albero, La niechia che accoghe Venere &,invece, visivamemte di grande effetto perché, at traverso il semicerchio che circoscrive un lembo di cielo azzurto, fa convergere sulla dea V'attenzione di chi guarda, Su tutti personaggi, perd, aleggia luna sottile tristezza che rende severa anche la leg giadra danza delle Grazie, Le te fanciulle, rel vapore lieve dei veli che lerivestono, con le loro. ‘maniallacciate ora portate in basso, ora all'altezza delle spalle, ora sopra le teste seandiscono il ritmo stesso della danza, All'armonia cadenzata del ballo sembrano contribuire anche gli altri sei personaggi attraverso le loro maven wwvokte Nascita di Venere Alla Primavera siricollega con ‘un uguale intento pedagogico la Nascita di Vene re Figg. 15:188-18.198 Eseguita attorno al 1484/1485 (secondo aleuni attorno al 1490) per la villa di Castello di Lorenzo di Pier Francesco de” Medici, anche questa tavola propone un soggetto che ha strett legami con aleu. ne font classiche: con le Metamorfasi di Ovidio, con Ja Naturalis historia ci Plinio (XXXV, 88.91), con uno. Stn Batol, Nasco Tempera eu a, Gata cag Uh Frere, 83: 18195 9 Schema rfl movment e dota p degli Ini omerici (V1, 1-6), ma, soprattutto, con le Stanze pet la giostra di Poliziano (1,99.5:9), tema scelto sta a mostrare il significato spit tuale che la filosofia neoplatonica atribuiva alla boellezza, cioé a Venere. f tramite essa, infatti, che Vuomo si aveicina a Dio ed & sull'amore che Muni verso intero si regge. I carattere spirituale della Venere é suggerito dall'aecostamento al tema profano di un icono- ‘grafia di tipo sacro, quella solitamente riservata al eBattesimo di Cristo», In essa il soggetto principa le (esti) sta al centto della composizione in pos zione eretta, affiancato, a destra, da una seconda figura (i Battista) che gli tiene un braccio sollevato sop Ja testa, ment altre due o we figure astan: 11 (gli angelireggitiica) sono collocate a sinistea ‘Venere, appena nata dalla schiuma del mare, ma ‘gid’ donna, nuda su un’enorme conchiglia, viene sospinta da Zefiro, abbracciato’a Clon, verso il I torale deil'sola di Cipro, dove Flora (0 una delle Ore) ~ che indossa una veste bianca ornata di fio dalisi~ V'accoglie porgendole un mantello rosso cosparso di margherite per coprinla,Dietro Flora degli aranct in fore protendono i rami verso Ye neve ei mare. La composizione, nel suo comple 0, tende ala forma tiangolare con Venere quale asse Fig. 5184. Se gi la Primavera si era mostra ta parca di madellate, coe con poche gradazioni di chiaroscuro, con la Nascta di Venere fl puro gioco Iinearediventala dominante del cipinto. I paesaggio & marginale, le onde del ma re sono delle levi, ornamental inerespature a Vs Fg-18196, 1: costa & una linea spezzata, chet pete ed enfatizza le curve del manto che Flora por xgealla dea, In tal modo Vattenzione dellosservato- re si concentra sui personaggi - quasi espressioni bidimensional- sallntreecio dei corpi avvinghia ti diZefiro, che soffia, di Clo, che sparge fio di +osa Fig: 1497, sua ninfa che é sulla sponda, ma, soprattutto,sullimmobile e rosea Venere. Atteg sata come la Venere de’ Meiici, cunque come una statua classica, ladoke figura della dea dello: re tivela un evidente ¢ innaturale sbilanciamento ‘verso destra,appena riequilibrato dal volgere della testa sinistea Fig 18395 Ala parte destra dela figura di Venere, dom rata dalla sfrangiatura dei lunghi,belssimi,bion- Ai capelli mossi dal vento e portati pudicamente a

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