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Marchel duchamp

Marchel duchamp mentre scene le scale


Con il dipinto intitolato Nudo che scende le scale n° 2, Marcel Duchamp si mise in opposizione con gli artisti cubisti con
i quali condivideva le teorie fino a quel momento. Si rifà al suo quadro Nudo che scende le scale. La figura che si nota
somiglia piuttosto ad un manichino di legno.

Ruota bicicletta

è un celebre ready-made che dal 1913 l’artista replicò più volte durante la sua carriera. Ruota di bicicletta offre un
elemento dinamico che lo distingue dai ready-made successivi. Lo stesso Duchamp dichiarò che il movimento
rotatorio della ruota costituiva per lui un elemento di rasserenamento e di apertura mentale oltre la materialità della
vita quotidiana.

Aria di Parigi

L'artista utilizza un'ampolla di vetro per usi medici. “l’opera d’arte è solo un concetto nella mente dell’artista”.

Le opere dadaiste come questa fanno ancora discutere per la loro carica provocatoria.
Fontana di mr mutt

Opera immorale. L’operazione di Duchamp rimane ad oggi una grande provocazione sul ruolo dell’arte e dell’artista.

Marcel duchamp in Rrose Selavy

rrose sélavy era uno degli pseudonimi dell'artista marcel duchamp nella sua versione femminile. Serve a far
confondere le persone o addirittura per confondere lo stesso artista. Marca il suo lato femminile. Usò queto nome
pure per firmare alcune suo opere (“perché non stanutire”).

La sposa messa a nudo da i suoi scapolini

In alto la sposa. Nuda. Immobile. una nuvola con tre riquadri che forse rappresentano i suoi pensieri, la natura,
l’elevazione verso l’alto. Qualcosa di sottile, come la sua sagoma: due gambe secche attaccate a un bacino un po’ più
largo. Qualcosa di fragile. In basso invece gli scapoli. Manichini, abiti, divise. i sono solo dei vestiti a rappresentarli che
sembrano uniformi(di Categorie maschili), che girano intorno a una giostra in movimento. Aventi e indietro. Una
macinatrice che riduce in polvere della cioccolata. La cioccolata rappresenta il desiderio. Duchamp rappresenta un
rapporto tra uomo e donna enigmatico. Un rapporto tra una sposa in alto senza il suo vestito e degli scapoli in basso
senza i loro corpi su sue lastre di vetro.

Il meccanismo che macina il cioccolato, ovvero il desiderio, fa parte anche di un libro illustrato chiamato il bambino
con la scatola verde. Illustrato da Daniela Iride Murgia dedicato a Duchamp Bambino, dove si viaggia nella mente
bambina dove il lettore si può riconoscere.

Dancing around the Bride.

Collaborazione. La mostra era una produzione di cinque artisti (Jasper Johns, Merce Cunningham, John Cage, Marcel
Duchamp e Robert Rauschenberg). Musica, danza, pittura, sono presenti in questa mostra. Gli artisti mostrano il
l’opera di duchamp in modi diversi. Che siano le composizioni di Cage le coreografie innovative di Cunningham, gli
assemblaggi di Rauschemberg e le scenografie di Johns. Questa mostra mette in scena il legame di questo gruppo.

Scatola in valigia

Una valigia di pelle contenente copie in miniatura, riproduzioni a colori e una fotografia delle opere dell’artista con
segni a matita, acquerello e inchiostro. l’idea del trasportare, del nomadismo e le relazioni con altri temi di Duchamp,
come: l’indifferenza, il “portatile” che conducono tutti all’idea del viaggio. Dentro viene riprodotto una miniatura del
famoso orinatoio rovesciato, Fontana del 1917 addirittura anche, L.H.O.O.Q.
Etant donnés

Quando il suo lavoro fu ultimato, l’autore incise titolo, le date e la sua firma sul braccio destro della figura di donna
nuda che costituisce l’elemento centrale dell’istallazione, e procedette alla preparazione di un Manuale d’Istruzioni
che servisse allo smantellamento o al riassemblaggio dell’opera. Una donna nuda adagiata tra rami ed erbacce, con le
gambe spalancate a mostrare i genitali, sorregge una vecchia lampada a gas del tipo Bec Auer mentre dietro di lei si
apre un paesaggio forestale lussureggiante che sale verso l’alto, mostrando in lontananza una sfavillante cascata. Il
suo volto non è visibile e la posa scomposta lascia disorientati, con troppi interrogativi: musa ispiratrice o vittima?
La porta di quercia è, infatti, chiusa e solo da una piccola distanza è possibile notare due fori posti all’altezza degli
occhi attraverso cui sbirciare nell’inaspettato spettacolo che ci attende oltre la soglia. l fruitore si ritrova a vestire i
panni di un curioso voyeur(Guardone), che posa gli occhi su una scena proibita.

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