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| 3 i Issn l MEZZI MILITARI-TECNICHE MODELLISTICHE- STORIA cpr are — Pete ta Orrosre - Novemsre 2002 ree Ay Un fantastico “Waffentriger” 2 Autocarretta OM 35 2 £2 CRIELMODEL ai Massimo Barto. R077] —_-Camionetta MORRIS C.s. 8 ‘con CANNONE da 65/17 t 8054 - FANTE F ¢ NOVITY | FAX +39 0639637653 info@crielmodeL it WWwW.CRIELMODEL.IT PRODLUZIONE EVE IN SCAT R081 | RO7L RO74- R076 RO77- O78. R079 - R080 - R081 - TA DI MODELL MILITARI DA. ASSEMBLARE DLE DI MONTAGGIO. SCALA 1/35 REALIZZATI IN RESINA Saat la prima versione delf$8 ed operd dalla Spagna alla Tr Guerra Mondiale. QUESTO MODELLO E INEDITO. sunsblindta AB AL €7179 Autocarr: keggero Fiat 15 Ter € 5061 sutscannone da 120/35 su SPA.9000— € 9245 Aulocannone MORRIS V8 con 65/17 € 6850 AS 42 Saiariana con Solothurn € 7500 AS 42 Sabariana con 47/32 € 7900 AS 42 Sabariana con Breda 20 € 8100 88cm. 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Pe eres Peet in esante russo erent Parner eee eat Pere eats) Inizia con un’analisi degli Peers Peers eeiimnt Coreen se Parra are cae ee es ear ets Pee ee ey erie tees er cues Sanaa PCat) een arenes corredato da numerose eet et onan aay eee ce Serer Pee eet ee Presenta il Panther in grande e mintizioso det taglio attraverso 362 foto nears Prose ey re pee eet Pee Coy Pe coh) 2.300 Bara Sieel Art con quest Model Time, Sky Medel e Soldatin Direttore Responsabile Thomas Abbond Editore ublishing International S.r. ‘al, Nuova N.S. al Monte 6-20 16143 Genov: Editing AB MEDIA - Genova Capo redattore Thomas Abbondi (T.A) Redattori Alessandm Bruschi (A.B.), Francesco Cortellini (EC) Sabrina Davi (S.D.) 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Inforn ‘abbo@aurigapublishing.it ssa scl di prodotti economic a dis mento, Dal tel Art a essere ben stampa sca recchaturesofisticat xgazznt non bada troppo al portato tezza (Come qu vith delle prossine edizoni ci saranno le rabrche dedicat i appassionai il cu soseg Distribuzione esclusiva per Italia sopip - "Angelo Patuze?" Sp. 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Questo volume, affiancato delle manutenzione e da Wheels & Tracl tituito lo mia nutrita documentazione. Dato lo re minimo delle parti, la fragilits della re 11 47/32 della Model interventi di migliori sparo, qualche catenell ito a far risaltare l'ottima ¢ la necessiti di apportare numerose modifche, ho ritenuto copportuno ricorrere ad un’autocostruzione quasi completa. Ho quindi selezionato gli element che avrei comunque poly to ullizzare, come la parte froniale del posto di guida ed una ruota, utlizzata per realizzare il nuovo “master” La costruzione @ iniziala dal posto di pilotaggio e pid preci- samente dal pezzo del kit che riproduce la pias frontale, comprendente la griglia di ventilazione. Ho swuotate il vano motore, sosituendo anche a griglia di protezione. Osservando il mezzo reole e le numerose foto, ho notate che la grossa ventola di raffreddamento era visi bile attraverso la grigio. Questa @ stata ripredotia con un ‘itoglio d’grigla fotoincsa della Aber, sagomata a dovere e rifnita cen dello stip per riprodure il profilo di sostegno | due fanali ad olio sone ricavati da tubetto in plastica colo calo su un supporto od “L" in filo di rame, mente il fonale eletrico centrale proviene da un set Royal Mocel per cart tedeschi. Questo & stato forato per rimuovere la mascherahy radi oscuramento e per riprodurre la porcbola, dipingendo quindi Vinterno con acrilco argento. II tuto & stato comple fato con una goccia di collante epossidico per rprodurre la lente | pezzi pit complessi do reaizzare per quests porte del ‘mezzo, sono stat il cofane motore ed i parafanghi. II cofe no é composto da due paret laterali in plasticard, su cui & incollata una striscia, dello stesso materiale; il tutto @ stalo Fin‘orzato negli spigoli de cianoacilato, ci ho oggiunto del bicarbonato che funge contemporaneamente de accelerate re e da corica inerte, Il tutto & stato quindi raccordato, per conferirg)i la caratteristica forma arrotondata. Le aperture di raffreddamento sone costivite do segment di stp, incolati sagomati opportunamente. II pezz0 é sostenuto da una strutura molto sotle che poggie sullo chassis e protegge la porte posteriore del motore Il resto della srutura & stato disegnato direttamente su fog di plasticard di spessore variabile tra 0,25mm e 0,75mm, a secondo del pezz0 da ripredurre. | parafanghi sono in pla sticard, sagomati a caldo, uflizzando come dima un tubetto metallic di diametro appropriato. Anche i support dei sedi- Ii sono in plasticard, mentre le imbottiture sono in Miliput bicnco,rifiite con lime e carte obrasiva Lantisdrucciolo delle pedane @ in resina, pid faciente lavo rabile rispetto alfotone fotoinciso; i pedali, il volante e le varie leve sono stati prelevati dalla banca dei pezzi e da residui di fotoincsioni. Lo costruzione del posto di guido & terminata con V'aggiunta dello schienale; sul lato posteriore ho collocato badile e piccone (in metallo bianco) uilizzando dele vecchie fotoincisioni per riprodurre le cingniote di fis soggio. Costruzione del cassone Il eassone @ costivito principalmente da listeli di legno per madellismo navale, tagliati o misura ed incollatio strisce di plasticard, precedentemente punzonate per riprodurre i fori dele vit; i bordi sono stati rinforzati con strip ca 0,25mm, ‘opplicati con colla vinilca. La costruzione del fendo é stato velocissima, mo non @ stalo cosi per le sponde lateral, dato il profilo circolare dei parafanghi. Una volta ricavata la sagoma, ho realizzato il giro ruota vero e propro mediante strsce e fogli di plesticard da 0,25mm, tenuti assieme dal collante epossidico Finforzato con bicarbonate Una base di stucco Tamiya diluito in acetone, mi ha permesso di raccordore il tutto e, allo stesso tempo, di chiudere le piccole fessure. La spondo pesteriore ha richiesto qual: che ora di lavoro date le microscopiche dimensioni dei numerosi particolari che lo completano, cone le chiusure, le cer niere, le pedane e le rivetiature. | mate: rioli utiizzati per il dettaglio compren: dono strisce di lamina di piombo e di rome, vecchie fotcincisioni e rivet ft con la fustellatrice Historex Ruote e congegno aderenza Le ructe erano cestitvite da due anell semipneumatici semplici muniti di una scanalatura periferica centrale per op: plicazione dei congegni di aderenza; questa scanolatura & stata ripassata con uno scalpellino, per incrementarne I'am: piezza e la profondita. II cerchione & stato assotiglato, mon: tondo la ruota su un supporto per discheti abrasive facen: dola rvotare sul frapanino, con una lama di cutter ho quindi asportato lo spessore in eccedenza dalt'interro. Il foro per montare la ruota sul minitrapano é stato praticato attraverso il mozzo, che une volta terminato Vassotigliamento @ stato ricostruto in plasticard, contornato da un anello in rame e do aleuni rivet rcalizzati con la fustellarice. | fori di alleg gerimento di diametro minore sono stati praticati con il to pono, mentre quel di diametro maggiare scno stati sola- mente ollargati fecendo rvotare con le dita una punta da 4mm attraverso i fori gid presenti. La nucva ruote & stata clo: nota, ricorrendo © gomma siliconica e resina poliesere. Consultando la documentazione, ho notato come olcun mezzi montassere un congegno di aderenza, costtvto da element’ in acciaio applicati sugli anelli semipneumatici e fis: Satto: Altre due viste che mostrano interventi radicali di miglioria. Sopra e sotto: Il motore @ stato autocostruito completamente. Sopra: | muso dell’autocarretta é stato forato in corrispondenza della griglia del radiatore. ‘Sopra: In alto a di guida @ stata ricostruita plasticard raccordando i vari elemen con cola cianoacrilica e bi Bedi me 9 sati ai cerchi per mezzo di catene e tensio- natori, al fine di migliorare ‘Yaderenza” dell autocarreta Questa @ probabilmente la chicea del modello, ma é stata anche una delle fasi pid. impegnative. Dover realizzore il master di un pezz0 cosi piccslo e dete gliato, riprodurlo in grandi quantita (60 pezzi), infine, realizzare la strutura di catene, anelli e maglie metall che diretta mente sulle rvcte, ha richiesto parecchio tempo. Il master & in plastcard sotilissimo; la forma od “U" @ stata otfenuta ammorbidendo la plast ca in acqua calda e pressandola su una apposita cima, Quatro pezzi di plosticard, sagomati ed incollai @ gruppi di due lungo i bardi, hanno costivito gli “tigi”, menire alcuni riveti e due fori, per linserimento degli anelli di congiunzione fra tensionatorie cctene, hanno completato l'autocostruzione. Tulle le copie necessarie sono state realizzate in metallo bianco, tramite microlusione. Per il montaggio ho utilizzato delle catene sottlssime di filo di rome a sezione quadrata, da inserire nella scanalatura dela ruo's, e parecchi anelli di filo di rame. Gli anelii sono cpalicati su entrambi lati della ruota € al loro interno sono state fate possare le catene, tenute in tensione dai tensiona Sotto: Il modello appoggiato sui disegni in tori, postilungo i fori di diametro minore del cerchione della 1/25 tratti dal volume “Autocarrette del Regio; yotc, hanno costituito la base di un complesso Costru: ne del motore Dato che la grossa ventola di raffreddamento ed alcuni altri elementi del motore sarebbero stati porzialmente visibili medello ultimato, ho deciso di autocostruire il motore, sep: pure in versione semplificata. ll grosso del corpo motore & stato realizzato in Milliput bianco, sul quale sono stati incol: lavoro di autocostruzione e correzione. lati 4 tubeti, per simulare la sede dei clindri nella parte anieriore @ stata collocata la ventola di raffreddamento, la cui “gabbio" & reolizzata con dischett in plasticard, entroi quali sono inserite lamelle in lamina di rame. | cablaggi sono pezzeti di elastco uilizzato nel bungee jum ping, mentre le tubazioni pid grosse sono segmenti di rod. Sotto: Le sponde autocostruit. confronto con quelle fornite dal kit. 70 ‘jos Boat A sinistra: ricevere la ricca dotazione di accessori. plast il cerchioligrafo, il nastro adesivo ed i cutter. Il motore @ stoto dipinto con una base di nero acriico, sulle quale sono state opplicate, o seconda delle parti, differenti miscele di gun metal. Un drybrush con ‘argento e alluminio ha ultimate il pezzo mettendo i risolto gli spi- goli, Infine il motore, collocalo nella sua sede @ slto sigillato con tna griglia in fotcincisione Aber. Il cannone da 47/32 II pezzo al traino @ un cannone da 47/32 (Elefantine) in resina, pro dotto dalla Model Victoria. Dato che si tratta di un otfimo kit, mi sono limitato ad aggiungere qual- che piccolo pariicolare come il cordoncino di sparo, qualche catenella e la leva del bloceo di culatta. Il cannone @ state dipinto con un fondo grigio new tro, per verificare l'uniformité delle superficie Veventuole presenza di fessure. Con aero grafo ho spruzzaio una mono di verde Scuto lifecolor, per creare una base adatta 4 riprodurre le ombre. A colore asciutic ho caricato l'aerografo con del grigio-verde scuro, sempre Lifecolor, diluito ol 50%; @ essenziale ui lizzare il dilvents Lifecolor per ottenere dei buoni risultat con questo tipo di colo Fi, evitare assclutamente l'alcool. Ho spruzzato il modello cercando di metter in Fisalto i punti soggetti alla luce dirett. Con del nero ad oli, dilvto con la trementine ol punto tale da sembrare inchiostro, ho contornato i 3 dettogli e scurito uberiormente le parti moggiormente in ombra. le scrostature sono in Nero Notte della Mislr Kit, opplicato con un pennello sotile. Questo colore si presta oftimamente ‘onche come base nelariproduzione della gomma dei pneu matici in quanto non @ un nero primario, bensi grigio scuro Ce EAE eae ol Grappa e vive a Romano d'Ezzelino (Vi Lavora come Analsta - Programmatore. Si & avvicinato al mondo del modellismo o coura del fratello Oe rhe eee ere lo.e di conseguenza gli ha attaccato questo “vizio” Il primo modello che ha costruito era un Catalina in scala 1/72, che ha leHeralmente devastato con Vinavil e carta vetrat. Ama iv mezzicorazzati ee eee eae eee sas ee eng ee q o ee che una volta axciugalo rende l'effeto di gomma surat, Colorazione dell’autocarretta Lastocorretta é sata verniciaa con un grigio nevtro a smal to, dilute con une piccola percentuale di dilverte nitro. Ho utilzzato questo solvent al fine di rendere la pitura logger mente aggressiva, vista la variela di material utlizzat durante la costruzione. Volevo infat evtare di rtrovarmi a vere delle patil cui colore tendesse a sfoglarsi a causa del tipo di superficie sotostante. Questo primer fatto in casa ® servilo anche per verfcare la presenza di imperfezioni nella costuzione e nelle stuccature. Il primo verde spruzzato ad cerografo @ un verde chicro della Air Model, otima gamma di colori per cerografo; ho quind! steso una mano di verde scuro della medesima marca, nelle consessita, nelle rieniranze e nello zone d’ombra in generale. Infine, con pressione bassissima, ho spruzzato due tonalita di verde-gri- gic lifeccler, per schiarire le pennellature e ricreare leetto. delle zone colpite dalla luce direta. Le scrostolure per le patti metaliche sono in Panzer Grey della Tamiya, mentre quelle riprodote sulle tavole del cassone sono in grigio chic ro della Vallejo, Per opplicazione delle scrostature mi sono basato su alcune foto, dalle quali ho notato che nelle part in legno trasparivano delle macchie di un colore mattone, che ho cercato di simulare qua & la con un miscela di terre di Siena bruciatae rosso primario. Con del tera d Siena bru cia e del terra d/ombra ad clio ho profilato tut i dettagli del modello, cercando di ricreare un senso di profonditi nelo stesso tempo di metere in rilievo i particolari pid minu fi Gli spigolie le parti pid soggette ad usura sono stati pas- sali con lo mina di una matta morbidissima; trovo che que sto sistema riproduca in modo molto realistco I'espeto delle patti metaliche usurate. le magle del sistema di aderenza ed giro ruota sono stati sporcai con gesset discal in una mistura di petrolio bianco e qualche goccia di vernice tre sperenle opace, applicondo la pastlla otenvta zon un vec: chio penrello. Dopo aver ateso Fascivgatura, he carteggic: to a superficie de sistema di aderenza per scoprie il metal: lo nei punt soggeti a maggior usura. Cotene e anelli sono stati dipinti con colori acrilicie rifiti con colore ad olio dikito a fine di riprodurre ruggine ed ossido, Base e ambientazione la sceneta & stata realizzaia o portire da uno base di Polipan (materiale anclogo allo Styrofoam, utilizzato in edi- lizia come isolante) che ben si presta ad essere incollato con olla vinilica e od essere sagomato con carta velrata e tagierino. ‘Su un primo strato ho incollato dei blocchetti dello stesso materiale, per realizzare i volumi della strade e della pare- te. Dopo aver corretto le forme e raccordato i blocchetti con caria abrasiva di grana media, ho incollato dei pezzeti di sughero al fine di simulare lo parete rocciosa. Per le rocce pid piccole, ho invece selezionato un altro tipo dicorteccia @ cioé quella comunemente utilizzata per mantene'e |'umidi nelle aivole e che si acquista in sacchetti nei negozi di mate- riale per giardinaggio. Per uniformare il tuto, oltre che per coprire le parti in Polipan, e per realizzare la skada, sono ricerso olla pasta di legno. Per raccordare le rocce pi gran: ‘Sopra: Queste viste della scenetta permettono di apprezzare appieno i numerosi particol di ho opplicato un primo stato, di una densité paragonabi lea quella della ceta, che mi ha permesso di lavorare con le dita, mentre per il resto della scena ho usaio deg stati di 2-3mm abbastanza flidi, opplicati une sull’cliro mediante una spatola, dopo aver ateso il fempe di asciugatura (di solito 24 ore). La poste di legno pub essere lisciate quando 2 ancora umida, utlizzando un pennello bognato, ma pre senta anche il vantoggio di poter essere carteggiata una volta asciuta, Applicato Fulimo strato di pasta e prima che fosse completamente asciutl, ho cosporso lc superficie di calla bianca dilvita con acqua al 50%, per poter stendere uno strato di pieruzze e sabba fine. Per evitare che le pietre pid grosse sembrassero appoggiate al suolo, ‘e ho pressate leggermente. Un’sltima passota con polvere di mattone ha completoto la coskuzione; il tuto @ stato fissate con ccqua e Vinavil applica con uno spruzzatore. Perla colorozione ho uscto colori acrilici Maimeri, dilviti in alcool bianco ed copplicati ad aerografo. Perla terra ho applicato una base di ‘cra, schiarita in seguito con passoggi successivi di ocra e bianco. Il colore delle rocce @ il risultato di perecchi possog gi sovropposti di drybrush, applica su una oase di grigio bluastro (bianco + nero + blu in porti uguali). Per incollare lerbetta, generalmante stendo una mano sot le di colla vinilica, che cospargo con un primo strato di cerbetta in fibre; questa viene quindi dipinta ad aerografo con dei verdi piutosto scuri. Ad essiccazione ultimate cospargo nuovamente di erbetta le aree interessate, fissan dola per® con lacca per capelli. Sempre ad aerografo, copplico vari toni di verde e di marrone chiaro, per poi effet tuore un drybrush leggero con ocra e giallo, per le zone pid secche. | figurni, tui della Model Victoria, sono stati pint a interamente ad acrilico, AUTOCARRETTA OM 32 diCARLO SETTE ‘Museo Storico della Motorizzazione Militare (Roma) Concepite per il rasporto dite su tut i Franti, dimostran eccezionali. Progettata dolla materiale e personcle su ter- do, quando utilizzate in Ansaldo, lAviocarretta 32, modo proprio, di possedere capostipite dello serie, fu caratteristiche di mobilita — invace pradotta dalla OM di reno cccidentato, le auto” carrette sono stale impiega Brescia, Vavlocerretta spin ta da un motore da 161 écc, erogante una potenza si 20CV ed era dotata di quat fro rvole morici e sterzanti, inizialmente con gommaty 10 semipneumatica. La velo cit ~massima era di 25km/h, mentre lo portota massima era di 800kg ae A sinistra: Il cassone dell’autocarretta. Sulle ruote sono r a vista posteriore mostra il sistema di trasmissione e dello sterzo del retrotreno. I cinque fori su traversina telaio erano destinati al gancio di traino. Sopra e a destra: Queste due immagini danno idea piuttosto disposizione degli organi Sotto: Il tozzo muso della OM32, questo esemplare @ sfortunatamente privo dei La manovella d’avviamento jaramente visibile fra i due ganci anteriori. istra la vista posteriore del cassone. tratta del tipo leggero, con cerchi a sette raggi. FABRIZIO FAG IN rodotto. su licenze dalla 3reda, si trata di un proge ‘0 della austriaca Bohler. esto piccolo pezze dart glieria ha costivite Forma dell'intero conflito. Era Impiegoto su tuti i fronti & slalo trasportate in vari medi, fra cui il traino, che venne ufficialmente vietato un‘arma di indubbio valore all'inizio delle ostilita, ma con il rapido incremento dello spesscre delle corazze ontrocarti e d/accompa- ha rapidamente perso la gnamento standard dell’e- propria efficacia nella lotta sercito italiano per la durata ai mezz corazzati. A destra: la coda dell'affuso; i terminali muniti | di vomeri potevano essere ripiegati verso Vesterno per mezzo dello snodo in primo piano. Iz0. Sotto: Dettaglio del tamburo dell i piattaforma d’appogs ratta; in basso si intravede balestra della ruota di sinistra. > posi appena | | & dea una circolore del seb tembre 1942, @ causa della scarsa robustezza dei fusi dassale, Sotto: Vista della culatta, completa di cordone di scatto @ leva d yertura del blocco. 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Uesposizione é spe- cifica per i mezzi militar... non poteva essere che cosi. | modell presenti erano circa duecento, in maggioranza di partecipanti francesi, unica eccezione gli ieliani, i rogazzi del Red Devils di Thiene, che hanno fatto tra laliro man basso di premi. Il Best of Show @ andato « JB. Verlhac con il svio famo abbandonato, Levento & caldamente consiglia- tb, se non altro per il contesto. Per chi saré accompagnato dol gentil sesso, rammentiamo che Saumur @ un paesino molto bello e ricco ¢i cose da vedere, il museo si rova a pochi chilometri dal centro, non occorre dire altro. 1 y Ae 1) Stefano Garbin - Cadillac Cage V- 100 Commando - 1/35 2) J.B. Verthac - “Pellegrinaggio del modellista” - 1/35 3) Xavier Guillott - Marder Ill - 1/35 4) Lester Plasskitt - Panzer Ill a Kursk - 1/35 5) Xavier Guillott - “Cacciatore di carri”- 1/35 6) Paolo Sette - Deacon - 1/35 7) Stephane Legleuer - FT-17 radio- comandato - 1/9 8) Xavier Guillott - Whippet MKA - 1/35 9) Mickael Masseteau - “Normandia 1944". 1/35 At stello. Saumur ospita il pid famoso museo di mezzi corazzati del mondo, meta ambita di tutti i modellisti e appassionati. Anche se l'area espositiva é veramente impressionante, non @_ sufficiente per mostrare nella sua comple- tezza I’enorme collezione di veicoli di questa istituzione. Steel Art, in questo servizio esclusivo, @ andata a curio- sare dietro le quinte del Musée des Blindés. Sotto: Panzer Kampfwagen Tiger Ausf. B “Kéenigtiger” Nel primo dopoguerra la AMX, un’azienda statole franc di FRANCESCO CORTELLINI alizzata nell> studio e nella prod di mezzi npi di bot foto: Alessandro Bruschie Francesco Cortellini ali allievi della: anf per la fonda: mpiuto nel 1965 con l'isituzione c Blindés), il nente arricchita di materiale conato doi produttori e nbiato con altri n Il museo custodisce attualmente circo 900 wali funziononti, con circ dov ind ed un 4 dallo Hummel al Ki Marder Il. Accont anche quakosa di conten fico ed aleuni Sopra: Tre dei soggetti esposti nella sala delle curiosita: una Vespa con cannone S.R. da 57mm un VLB potrainato tedesco. {i dalla ex Repubblica Democrotica Tedesca fanno bella ‘mostra di se; uno dei due & una versione ddattica, cosftuta dal solo telaio, dalle apparecchioture e dal'ormamento, ma totalmente prive di corazza, La sala seguente confiene una vasta collezione di materiale alleato, dal Matilda Mark It ol Churchill, per giungere allo M3A3 Stuart ed al GMC DUKW. Segue quindi una bella porate di mezzi in servizio presso le forze armate francesi, che comprende moterile di origine ‘americana, come un IVT 4 Alligator, un semicingolato M2, dotalo di mitragliatrici francesi MAC 31 ed un carro legge- ro M24 Chatee; oltre al “vecchiume” di origine americana e britannica, la sala contiene materiale francese piuttosto recente, come il piccolo autoblindo Panard VBL, I’MBT ‘AMX30 ed addiritura uno dei prototipi del MBT Leclerc, entrato da poco in servizio, Abbandonando temporanec dell'ex Patto di Lentrata rievoca caduta del muro di Berlino costituiva I'ultimo baluardo del “mondo Ii A destra: Unt-72 "nudo’ si tratta di un esemplare didattico; una volta tanto é je vedere per intero Vinterno di un carro armato. @ completamente propulsori. mente il mondo dei veicoli, ci si pud inoltrare in un lungo corridoio, nel qucle son disposti numerosi pezzi d'artigle rio compole, controcarri e contraerea, dove, l'unico pezzo postbellico & lottimo obice aviotrasportabile © someggiabile italiano Oto Melcra 105/14. Uultima scla cortiene materia- le occidentale dalla fine degli anni cinquanta ci giorni nostri, fra cui lo Stridsvagn 1038 svedese, un raro MI1AAI, Leopard Ie Il ed un M60. Alluscita del musso si trova un fornitisimo “Gift Shop”, che oltre a numerose pubblicazioni specializzate ei solii sou venir quali cartoline, spille e coppeliri, dispone anche di tuna buona selezione di modelli Tamiya, Italeri e Dragon, fra cui si possono hovare, passatemi Vespressione, dei veri e propri pezzi da museo come I'M 13/40 ed il 75/18 Tamiya ed altro ancora, A destra: jsta panoramica del museo, I'M 60 ed il Centurion, sono esposti anche Leopard 1e2, un M114 A1 ed un Lynx. Sopra: Una bella panoramica di di artiglieria conservari nel museo. Dietro le quinte Approfittando della gentilezza del personale civile e militare del centro, primo fra tui il colonnello Olmer, un piccolo gruppo di fortunati, redazione di Model Time in testa, ha visitare le sale del tesoro: overo le avuto la possibilita d ‘oree normalmente chiuse al pubblico come lofficina dove il personale del C.D.E.8. restaura i mezzi ed il deposito nel quale, addossati gli uni agli ari, sono stivati centinaia di mezzi militari di ogni epoca, tipo e nazionali, fra cui akeu- ni interessanti autocorri come uno Chewolet catturato dall’ Afrikakorps, uno Sherman recupero, un ‘itanico LVT(A)S ced altri tre Panther. Ale spalle del capannore principale, in A sinistra: Uno dei mezzi pili interessanti esposti nella sala dedicata alle forza armate francesi é questo AMX-30 sminatore. Questo é I’unico esemplare esistente dotato di tale apparato. Sopra: In occasione del concorso, alcuni dei “dinosauri d’acciaio” custoditi nel museo hanno ripreso vita e, accompagnati da un maderno MBT Leclerc, arrivato dalla vicina scuola di cavalleria, hanno condotto una serie di dimostrazioni dinamiche. Sopra: Un AMX 30 del 1961. A sinistra: Ht Renault FT 17, del 1917, ha dato inizio all sferragl rumorosamente lungo Vassolato piazzale istante il museo. Nonostante la monotematicita lella dimostrazione, @ stato interessante vedere mezzi e tecnologie appartenenti ad epoche diverse. visita nella zona riservata. un piazzale non accessibile ai comuni mortal sono conser vate, speriamo ir atfesa di restauro, alcune vere e proprio chicche come Sherman D.D, (Duplex Drive), il cosiddetio Sherman anfibio, dotato di due eliche edi una speciole strut tura telonata che ne gorantiva il galleggiamento; a poca distonza giace un rimorchio Sd.Ah.16, come dite? Si, pro- prio quello trainato dal Sd.Kfz. 9 (FAMO)}!! Durante la visi fo, il nostro accompagnatore, Capitane Grimaud, ha intrat jone. tenvio il piccolo gruppo con la storia dello sviluppo del MBT Leclerc, del quale abbiamo potuto vedere l'utimo esemplore di preproduzione nell fficina del centro. =a et Cn Ree cou Per eae Ra eee enti ec Pen eae) uniformi storiche. La struttura @ visita Peer Oe as Per A destra: Un autocarro Mercedes-Benz in colorazione Afrika Korps; questa veicolo @ i pressoché perfette. A sinistra: Sono numerosi attesa delle amorevoli cure dei competenti tecni giace in un piazzale alle spalle del deposito. Due Panther nascosti nel deposito del CDEB. Comprendendo le oni speciali, la stima Sorte mezzi in avanzato stato deterioramento. Chissa se i tecnici francesi Sopra: Due panorai A destri Questo stupendo Cheftain in colorazione urbana era in uso presso il contingente britannico a Berlino durante gli anni della guerra fredda. Sotto: Altro scor dei gigantesco deposito al coperto del CDEB. operative” sono utilizzati ps manifestazior paese; alcuni veicoli vengono esposti a rotazione, questa politica, utilizzata anche per ovvi mo! di spazio, fa si che sitando il museo in momenti diversi, possibile visionare diverso materiale. ole quite! A sinistra: Per un modellista appassionato di militari & Prova passeg! tra file e file di carri armati, veicoli trasporto truppe, pezzi d’artiglieria semovente e mezzi per usi specifici A dostra: Un M32 Recovery Veh ilo Sherman, completo di tutte le Come si evince matricolazione di questo soggetto, ‘buona parte del forze armate francesi Sotto: Questo Pz.IV Ausf.J, presenta un‘improbabile insegna dell’Afrika Korps, i veicoli del CDEB @ file di contenitori pieni di sono spesso utilizzati in produzioni le meccanico di varia provenienza. cinematografiche, non sempre accurate. Sopra e sotto: La quantita di pezzi varie accatastati nel museo @ veramente notevole. Sopra: Questa torretta di Panther presenta i colori della Francia Qualche tempo fa il carro completo faceva bella mostra all'ingresso del museo dell’Armée di Parigi Forse lo scafo a pié pagina a sinistra é il suo. Sotto: @ ormai giunta al termine e, jsitatori si apprestano | disastrososbarco a Dieppe aveva dimostrato ka inerobilté dei mezzi da sbarco, durante le operazio: 1i di sbarco dei carti arma 4. La necessité di ura solu tione che permettesse di Sotto: struttura dalle tubature dell’ari Jettaglio dei punti d’ancoraggio dei gonfiabili che consentivano I'innalzamento della galleggiamento. Erano coll di FRANCESCO CORTELLINI ‘Musée des Blindés Saumur (Francia) disporre di mezzi corazzati durante i primi critic momenti di uno sbarco portd alla sperimentazione di un sistema per rendere onfibi i carti attualmente @ disposizione. La soluzione . Questo dei gati fra loro sgiunse con un ingegnoso ‘opparato che consentiva il galeggiamento e la propul: sione in ccqua del pid diffu so caro alleato: lo Sherman. Tale sisterra era costituito da la parte telata; Sotto: La struttura telor Partie da questa “chit sebbene lateralmente e posteri in semplice bordo cui di una vera e pro} secondo c Sherman DD, conservato nel wzzale esterno Museo di Saumur, in attesa di un auspicabile restauro. questa foto mostra lo snodo di uno dei jimento in tubolare metallico. cilindri si intravedono ancora frammenti ti tela gomme i notano anche gl da oltretant tela: in tubola- da un solo strato; 13 mon anelli di re metallic, La sezione infe- tani melalici vertical forni- delle tubature riore era formcia do tre vano al tutlo la necessaria dell’aria compressa. strati sovropposti di tela solidi. La propulsione_in gommata, quella mediona acqua era assicuraia da due se alle rote fll da due ¢ quelle superiore cliche controrotonti connes- Non era necessorio Hocca un “sottoscafo” in metallo, corrente oi lati della sovre: struttura del carro e termi ante anteriormente in una rele eliche, dato che il peso lungo tutto il sorta di prua, A al sotto- stesso era sufficiente a perimetro del scafo erano fissati 36 cilin tenerle in posizione. sottoscafo, dri gonfiabili, che permetie- vane di erigere una struttura in tela gommota del ctezza di cirea quatiro metri. Tale strutura era costivita da tre sezioni, tenute in posizione servivano a fissaggio della struttura telonata. A sinistra e sotto: Tre diverse viste della sezione prodiera. Sfortunatamente sono assenti i montanti verticali ed i tre ai izzontali che ivano la struttura di rinforzo. Dopo operazioni di sbarco, gli equipagg rimuovevano in toto la parte telata, che impediva 1 mezzo coer GESCHUTZWAGEN f\ \ > f\ Per la riproduzione di questo mezzo poco conosciuto é stato utilizzato il kit della Azimut in resina e fotoincisioni Dati i numerosi difetti del modello di partenza sono sta! necessari parecchi interventi atti a correggerne gli errori e colmarne le lacune. Il risultato finale, sebbene ottenuto a prezzo di ore di duro lavoro, ha sicuramente ripagato l‘autore degli sforzi sostenuti. I PoK 43. 1/71 tedesco @ stato uno dei migliori pezzi con- ‘rocarri dela Il GM, era potente e ben proteto do uno scudo ~angolalo; nonostante cid non era privo di diet di progetta- zione. Era infati montato su affusto cruciforme, che ne limi- tava alquanto la metilita; di conseguenza, ala Ardeltwerks, presso Eberswalde fu commissionato lo svilvapo di una ver- sione semovente, La Ardeltlavord su numerose possibili con- figurazioni peril veicolo e, nel 1944, uno dei prototpi del 8.8m PaK 43 Wolfentriger fu accettato per la produzione. {A quanto pore la produzione non ha mai avute inizio, ma esistono alcune fotografie che mostrano aleuni veicoli in azione, per cui ritengo che almeno un limitato quantitative di f-\ BVa' a (GW) 638/18 SF MIT 8,8 PAK 43 LiL CACCACARRI FANTASMA mezzi di preproduzione sia stoto completo. II mio modello @ basato su una foto cke rilrae un veicolo abbandonato di fronte al municipio della citta di Brondeburgo. Il modello II progetto ha avuto origine dal kit in mutimedia della Azimut, composto da uno scafo in resina, da parti peril ear none in resina e metallo bianco, da una piccola lastra di foloincisioni per il cannone, da una canna in clluminio tor- nito, dallo scudo per il cannone in plasticard termoformato, da rote e cingoli del Pz. 38(!) Dragon e da dettagli fotoin «isi por le ruote mori. Esaminando il modello é apparso subito chiaro che avrebbe Fichiesto una immensa mole di lavoro. Mole delle parti in resina e metallo baanco erano inutilizzabili a causa di difet- ti di stompaggio ¢ fusione; le porti termoformate sarebbero servite solamente per ricavarne le dimension Azimut @ stato aggiungendo ‘autocostruendo diJENS KRONVOLF FREDERIKSEN modello:elaborazione del kit Azimut accessori: ModelKasten, Tamiya, Verlinden, New Connection,Wolf ‘materiali:plastica, resina, fotoincisio- ni, metallo e plasticard Mi trovavo di fronte ad un‘opera alquanto complessa e, data a sostituzione dei cingoli con quelli Modelkasten, altrettanto costosa, Lo scafo Lo scafo @ costtvito da un unico blocco di resina ¢ quello nella mia scatola era piagalo da numerose bolle d'oria sul fronte e sul retro, Ho stuccato il retro, ma la piastra frontale era talmente coperta di piccoli fori, che si @ rivelato pit sem- plice coprirla con un sete strato di plasticard. Inotr, le gri- Sotto: Una ruota del treno di rotolamento modificata ed una ruota motrice. I denti autocostruiti coincideno con i cingoli Modelkasten. 1 WAFFENTRAGER 8,8cm Pak 43 Seala 1/35 ©A. Brieschi ‘02 | Una specica risolente a febbroio 1944 delineava le caratersiche per una piat | taforma per pezzi d'ertigheria odatta al CE) test obi de 10cm, conon g da 15cm © del pezzo controcarro da 88cm Pak43, ei tre prototipi appronta~ fi, quello realizzato dalla KruppSteyer ‘rx rmontava il reno di rotolamento del tro: re cingolalo RSO; quello proposto dalla Rheinmetall-Borsig monlave il reno d rotolamento del Panzerjager 38(t) ed era dotato di casamatta. II prototipo Ardelt riprendeva anch’esso il treno di rctolamento del cacciacarricecoslovacco, sostonziclmente modificato onde ridurre Valtezza complessiva e quindi la sagoma del mezzo, Questo protofipo fu ac:eltato per la pproduzione di serie dopo aver subito gi inevitabili affinamenti ra \ qual pit appanscent Tisullono essere a rlocazione del sistema di blocco della canna e Vaggiunta dalle staffe per le dotazioni di bordo. 1 disegni in questione fanno rferimento cllesemplare custodito presso il Museo di Kubinko, in Russia e descrivono aspeto finale del veicalo, in condizioni operative. ‘Sopra: Prova a secco del montaggio del comparto di guida finito ma non comparto di guida. Ml pavimento ha ricevuto una mano di fondo rossa. I quadranti sono stati amano, ji sono stati realizzati con una goccia di Clear Fix Humbrol. lie sulla sommité e sul retro del vano motore erano dan- neggiate e malamente stampote, costringendomi 9 ricorrere all’ eutocostruzione in plasticard Dato che sul mezzo reale il motore & parzialmerte visible attraverso il vano di guido, ho dowuto swotare a corrispon- dente parte di scafo con una fresa Ritengo che alcuni Watfenirager fossero mossi da un moto re Maybach HL 42, (lo stesso utilizzato per lo Se Kfz 251) Le ventole e porte del motore uiilizzate provengeno dal set Verinden per il detaglio dello Sd.Kfz 251 La marmitta e numeresi alti piccoli dettagli sono stati miglio- rat o comoletamente sosfituiti con parti autocostnite in pla- sticerd, profilati Evergreen e ofone. I foro Bosch & un accessorio in metallo bianco di produzio ne Modelkasten. Il vane di guide @ stato completato con pedoli, leva del freno «@ mano, leve del cambio e leve dello sterzo, il tuto in sera ch la piostra posteriore presenta quattro ganci, dei quali ho solo recentemente scoperto la funzione; osservando le foto di un Waffentréiger catturato dai sovietici, mi sono reso conto che i quatto gancitrattenevane uno scaline pieghevole, rea lizzato con lo stesso tipo di lamiera antisdrucciolo utlizzata per i parafanghi. Dalle stesse immagini ho potuto constata- re che i parafanghi posteriori comprendevano piaste rea- lizzote con questo matericle Dato che © quel punto il modello era gid stato ullimato e che non sono -iuscito @ procurarmi dell'antsdrucciolo dal dise {gpe correlto, focciamo finla che questi pezzi siono andi persi in azione! Ooops! nei compartimenti di guida © motore sono stati tenuti separ Treno di rotolamento Le bolestre dei carrellie le ruote sone di produzione Dragon, queste utime sul mezzo reale erono interamente in accioio, senza anello gommato; ho uindi rimosso tut i dettogli superficial, inclusi i rmozzi, che ho sostivito con copie in resina di quelli presenti sulle rote del Marder Il Taiyo Le rvole folli di tipo tardo provengono del set ‘Modelkasten comprendente le ruote moticie fol per il Pz. 38{t). Anche i bracci delle ruote fol provengono dallo stesso set e costt/scono un grosso vantaggio, dato che danno lc possbilté di odaguore la posizione, in modo da ottenee i correo effetto peso dei cingol. Le uote motci del kt Azimut ‘non sono compatbicon i cingoli Modelkasten, per ui ho dows to sostituire i bordi in otfone fotoinciso, con altri autocostruiti in plasticord. Le ruote motrici hanno quindici desi ognuna, ho quindi assem bilo un anello composto da quindici mogle e ne ho misurato it diamero; per confrie a dent lo forma conretta sono st neces sari un socco di empo e fanlssimo plasicard! Seon ricordo male, ul di rnvio provengono dagl avanzi di un carro giapponese Type 97 della Tamiya. Sotto La riservetta autocostruita in plasticard e ottone. Sopra e a sinistra: Prima della colorazione il modello stato tempor: A destra: | proiettili New Connection e Tamiya. Le ogive non sono ancora state dipinte. Notare le ventole di raffreddamento e leve di comando. Il cannone |Nlavoro pid faticoso e complesso &, senza dubbio, costivito dolla realizzazione del cannone. | pezzi del kit Azimut man: ano di numerosi detagli ed i component metallic essendo ‘sompati fuori registro, erano totalmente inservbili. Le uniche parti che sono riuscito a recuperare, e quindi ad utilizzore sul mio modell, sone afusto, la cua, la cclata, il pedole edi sistema di puntomento; nonostante tuto, per poter usare vest component, ho dovuto sottoporl a pesanti modifiche la canna in alluminio molto bella ed @ stato necessario coterla de freno di bocca di un Tiger della Tamiya. La culat fa slala dettagliata con la leva di chiusura dal blocco e con Se de ee Veil, in Danimarca, dove lavora come desigrer « masterista per la LEGO. Trale sve opere le serie Lego Stor Wars ed Harry Potier. Il suo esordio nel mondo CO eed era Pe ec eae Poem ee Puoces eel ei Ce ened Pe ee ee 2» ina) Sia altri piccoli detagl. II meccanismo del- ‘levazione & stato ricostuite in plost cord, mentre i vlantini dllclzo e del brandeg- gio sono in ottone soldat. Sul mezzo reale, il seggiclino del puntatore era in lamie~ ra sotile, per cui ho dovuto scartare quello in retina del kit, «@ causa dello spessore eccessivo. Per reolizzare il nuovo sedile ho modificato quello della Flak 37 Tamiya, che ho quindi ullizzato come dima, per termofor marne uno in plasticard da 0,25mm; per lo schiencle ho utlizzato tondino dottove e lamie Fino. Lo seudo @ stato ricostvito con plasticard do 0.40mm, basandomi sulle misure del pezz0 Azimut. Lo parte frontale & costivita da due stra 4, fra i quali si trova un‘intercopedine di Imm; | bulloni a testa coniea provengono da un set Modelkasten, mentre i rivetti sono stati realizzati con un punch & die. Cid che mi ha causato i mag giori problemi @ la riservetta di munizioni di pronto impiego fissala sul lato interno dello scudo. Non disponevo di foto che mostrassero questo partico- lore aperto, la dsposizione dei cinque proieti era pura- mente speculativ. Dofo aver terminato il modello, mi @ giunta una fotografia che mostrava chiaramente il detaglio in questione e, con mio grande orrore ho scoperto che conteneva sei e non cin- que proietil! Grosso errore! Purroppo nen mi & stato possibile retifcarlo, essendo riservetta saldomente fissata allo scudo! 1 proietli con bossolo in allumi Connection, mentre quelli con bossolo in otfone sono un col lage di ogive New Connection e bossoli Tamiya, sono della New La pittura Lo foto cui mi sono ispirato mostra un veicolo dipinto in un colore scuro, sv cui sono slale spruzzate strsce irregolari pivtosto strete, con un colore pid chiaro Moll veicoli tedeschi durante gli ltimi mesi di guerra erano dipinti in verde scuro; ritengo che questo sia i caso del ‘Wolfentréiger in questione. I madello @ stato dipinto con smalti Humbrol; dapprima ho epplicato numerose mani leggere di Matt Light Ove 86 leg germente scurito, allo scopo di omogeneizzare i diversi material uilizzati nella costruzione. Su questa baie ho quin di opplicato le sottli strisce mimetiche in Matt Brown Yellow 94.1 vano di guida é stato dipinto in grigio scuro con il ppavimento in primer rosso. Il reno di rotolamento e la pare inferiore dello scudo sono staf impolverati con una miscela di diversi marreni, lo stes- 0 colore uflizzato per i cingoli. Tute le supertci metalliche del cannore, delle ruote e dei cingoli sono state dipinte a pemnello cppure od aerografo con il Polished Steel 27003 della Humorol e lucidati con un panno soffce. Vinvecchicmento @ stato elfettuato con pesanti lavaggi di nera e marrone ad lio, seguiti da drybrush di colori pit chiar. Con i pastel ho riprodoto l'aspelto di polere e rug gine, mente i graffi e le scrostature sono state riprodote con diversi toni di grigio e d'acciaio. | quattro pale fissati allo scudo sone dipint in bianco e rosso della Andrea ffentriiger a confronto, rivelano le dimensioni minute del mezzo. Il figurino Il figurine @ di preduzione Wolf ed ha ssbito ke sostituzione della mano sinisira, con una della Verlinden, mentre la testa @ stata rimpiazzaia con una Hornet; la gamba desta & stata tagliata € riposizionato, affinché il soggetto assumesse una posa pil naturale, |l volto © le mani sono stati dipinti con gli oli Winsor & Newion, il resto con gli smalti Humbrol II berretio do campo @ siaio dipinto nello schema mimetico italiano, mentre i pantaloni sono nella versicne autunnale. con il fipico disegno Waffen-SS a foglie di quercia, con il bianco del lato insernale che fa capoline attraverso la pata Insegne Le uniche insegne presenti sul modello sono le croci bianche «i lat dello scudo; queste provengono del foglia Archer (Art ‘AR35043), e sono state modificate, separancone i quattro aangoli ed awicinendone i vertc. Conclusione Questo modello si & rivelato pid. complesso do realizzore rispetto a quanto cvrei mai potuto immaginare ma ne @ vera: mente valsa la pena Sopra: E' f ro di modifica, et rende il modello piil simile a un‘autocostruzione.

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