You are on page 1of 10
ACanto XII Posizione 4° Cielo (Sole) Be Beatrice) Intelligenze motrici Potest’ Dante incontra san Bonaventura XK Sequenze narrative | J CHART] SECONDA CORONA DLBEATI | termine del discorso di Tommaso Ia corona di spiriti riprende a girare ¢ a cantare; ‘ima_che il giro sia interamente compiuto appare un’altra corona, che si dispone attorno accorda con _essa.il movimento «la voce alfaltra¢ CWE] SAN BONAVENTURA LODA SAN DOMENICO “Cessati il canto e il movimento, uno degli spiriti, che si rivelera essere il francescano san Bo- aventura da Bagnoregio*, si rivolge a Dante per parlargli di san Domenico, dal momento che il fondatore del suo Ordine @ stato elogiato in precedenza. E giusto infatti che si parli di, entrambi questi campioni della fede, che agirono con lo stesso fine di soccorrere la Chiesa. (#6105) VITA DI SAN DOMENICO (Come aveva fatto san Tommaso, anche Bonaventura sintetizza i momenti fondamentali della vie del santo: a sua nascita ¢ Ja sua vocazione, asta sapienza.c la sua decisa.azione per esti pare 'eresia |PIWTIES) SAN BONAVENTURA BIASIMA LA CORRUZIONE ATTUALE DEL FRANCESCANL “Terminato ’elogio di Domenico, Bonaventura esalta la grandezza di san Francesco e quindi biasima duramente la decadenza dei seguaci del proprio Ordine, diviso al suo interno tra le interpretazioni eccessivamente rigide o eccessivamente miti della Regola del fondacore.. (12718) GLI ALTRI SPIRITI DELLA SECONDA CORONA Infine, Bonaventura svela il proprio nome € quello degli altri spiriti della cotona; Iilumi- Spiriti sapienti (disposti in due corone concenttiche, ruotano intorno a Dante © a Paradiso, XI, 94-102, ministrs 4 Giovanni i Paolo, XV secolo, Ms, Yates ‘Thompson 36, 4.1508 Londra British Museum. lel [eee Cano XII nato ¢ Agostino, primi seguaci di san Francesco, Ugo di San Vittore, Pietro Mangiadss Pietro Ispano, Natan, san Giovanni Crisostomo, sant’Anselmo, Donato, Raban infine Gioacchino da Fiore, abate calabrese dotato di spitito profetico, ‘Temi e motiv Struttura del canto Come abbiamo gif osservato in precedenza, il canto XII, dedicato a san Domenico, va Ie in rapporto allintera sequenza del cielo del Sole e,soprattutto, al canto di san Francesco. gs ‘quale forma un dittico mirante a rilevare la complementariti di questi due grandi spiritin azione di soccorso da essi prestata alla Chiesa del tempo. opera congiunta dei due prina (Par.X1, 35) —I'uno animato da eardore serafico»e I’altro splendente di ssapienza cherubics uno qualificato con le coordinate simboliche dell’ Oriente (cfi, Par. X1, 49-54) e Faltro quelle dell’Occidente, quella parte ove surge ad aprire/ Zefito dolce le novell fionde (vv. 46-51 vento che spira appunto da ovest ~ & stata pidt volte sottolineata nel testo da san Tomm (Por. XI, 40-42 ¢ 118-120),alle cui parole fanno ora eco quelle di san Bonaventura*: Degas che, dov’é Pun, Valtro s"induca:/ siche, com’ elli ad una militar, / cost 1a gloria laro insieme luca ( 34-36); Se tal fu U'una rota de la biga/ in che la Santa Chiesa si difese/e vinse in campo la sua briga, / ben ti dovrebbe assai esser palese/ V’ecellenza de 'altra.. (vv. 106-111). Il canto procede in maniera simmetrica al precedente ~ riferimento al luogo di nascita (Ch 43-34; XII, 46-37); biografia del santo (XI, 43-117; XII, 46-105); biasimo delle condizio ni attuali dell'Ordine (XI, 124-132; XI, 112-126); imitatezza numerica dei proseliti rima= sti fedeli allo spirito originario del fondatore (XI, 130-132; XII, 121-123) -, dedicando a8 alcune sezioni anche un ugual numero di versi. Tale analogia strutturale non toglie pers specificiti al canto, allo stesso modo in cui il diverso ambito d'azione dei due santi con= verge verso un fine comune. Lo stacco piit evidente & quello relativo alla biografia dei due protagonisti. Mentre nel canto XI Ia figura di Francesco rrisulta dominante, costruita per rnuclei narrativi presentati come moment esemplati dell'allegoria delle nozze mistiche com madonna Poverti, nel XI quella di Domenico & invece assai meno rilevata, pid povera di clementi propriamente narrativi, mentre abbonda di procedimenti retorici, che coprono € allo stesso tempo sublimano il profilo umano del protagonista, Tale scelta di innalzare la tessitura stilistica del canto & dovuta in parte alla minore dispo- nibilith di materiale biografico e iconografico riguardante Domenico (la biografia ufficia~ le, la Legenda, entrata nella liturgia gii alla meti del Duecento, @ opera di Umberto di Romans), di contro a quello abbondantissimo relativo a Francesco, ¢ in parte salla volonti di sperimentare una poesia che si serva di poche immagini, di motivi ripresi ¢ intrecciati come in uno spartito musicale» (C. Deleorno) San Domenico, «santo atleta» e «agricola» 1 panegirico* di san Domenico & caratterizzato da due campi metaforici fondamental relativo alla guerra e uno all'ambito agricolo-vegetale. La terminologia militare, gia affacciata~ caudtast. « paid gi con Francesco (cft.X1,58-59, 61,91) enella quale il santo di Assisi & ancora coinvolto, & pre- ~ | ponderante nella parte iniziale e finale dell’elogio di Bonaventura (ad una militar, v.35; L’es- serito di Cristo, v.37; farmar, "nsegna, v.38; ‘mperador, v.40; milizia v.41; campioni v.44; santo atle- 1a/ benigno a suoi e a” nemictcrudo, vw. 56-57; licenza di combate, v. 95; ne li sterp eetcipercosse/ Pimpeto suo, vv. 100-101) ¢ ben rispecchia il carattere combattivo dei Domenicani (secondo Let tuna delle etimologie medievali applicate a questo nome, essi etano Domini canes, osia i custo~ i i, i guardiani della volonti di Dio), diretto ne li step! eretice in particolare contro gli Albige- L'von si*,come erano chiamatii Catari* nel sud della Francia. due santi verranno infine ancora ac~ Pom comunati, peril loro spitito di combattiviti, nellimmagine che li vede come le ruote de la bi- Bibli CS SIEESCe “°C Canto XI EEE in che a Santa Chiesa si difese/e vine in campo ta sua civil brga (wv. 106-108). o Domenico ¢ che attraversa l'intero canto XILé tale, di evicente derivazione scritturae, annunciata dalle novlleronde (v.47) che “) 1. a guisa del parlar similtudine® rier taal canto della corona, ment a prima lo ta al movimento, in precisa corrsponder: 2a colv. 6 (e moto a moto e canto a canto) © quella vaga: si tratte dela ninfa Eco. Seconds il racconto di Ovidio (Metamorfo- 5i Il, 339-510), la fancula si innamord & Narciso, ma, non essendo ricambiata, 5 consumo di dolore fino a ridutsi alle 0:8, he furona pai trasformate in sa5s0; cos lei rimase Solo la voce vagante nelfaia eco, appunto) 17-48. perlo patto...s'allaga: a promes- s34iDio a Noe, suggeliata con apparizione riflette- |a complessa simi- nedetta di tl), Ia giro (nel ti la circonda) ovimento ea aradisiaci Ge > dagli stess ella Iride & forma per tesso modo quella sage eri al sole; wwomini (le 86 (puore iterne rss) sso modo ento e nel ne deltar- 13 addi canto del message terra per assa99i0 norfost | 2, 606) sinismi* dares), rite prima lo ponden- mor di ata, si le 05s, cos slaia romes- izione Poi che "| tripudio e Valtra festa grande, S del cantare e si del fammeggiarsi luce con luce gaudiose ¢ blande, insieme a punto e a voler quetarsi, pur come li occhi ch’al piacer che i move conviene insieme chiudere e levarsi; del cor de Puna de le luci nove si mosse voce, che l'ago a la stella © parer mi fece in volgermi al suo dove; © comincid: L’amor che mi fa bella mi tragge a ragionar de altro duca per cui del mio si ben ci si favella. Degno é che, dov'é l'un, Paltro s'induca: si che, com’elli ad una militaro, cosi la gloria loro insieme luca. Lessercito di Cristo, che si caro costé a riarmar, dietro a la “nsegna % si movea tardo, sospeccioso e raro, quando lo ‘mperador che sempre regna provide a la milizia, ch’era in forse, per sola grazia, non per esser degna; e, come é detto, a sua sposa soccorse con due campioni, al cui fare, al cui dire 48 lo popol disviato si raccorse. Canto XII > [W2245} SAN BONAVENTURA LODA SAN DOMENTCO ‘Quando i danza (tipudio)e Valea grande festa, consistente nel cortispondersi del canto (x de cantar) e nel reciproco ravvivat= si (fiammeggians) delle luc gioiose (gaudiase) ¢ amorose (Wande), si fermarono (quetarsi insieme nello stesso istante (a punto) e ‘con equatnine volonti (a vole), proprio (pur) come le palpebre degli occhi, che devono (convene) chiudersie aprirs (levas) insieme secondo il desiderio che le muove (che i mow); dallinterno (del co) di una delle nuove anime (lei nor) si levd (si masse) una voce, che mi fece sembrate simile (pare) all'ago della bussola diretto verso a stella polare (ela) nel rivolgermi verso di le (a! suo dov); ¢ comincid: “L'amore per Dio, che mi rende (fa) luminosa (Gell), spinge (tage) a parlae dell altro principe della Chie~ $2 (duca:san Domenico), per celebrare il quale (pera) qui (¢) si € parlato(sfiellz)cosi Bene del mio (san Francesco). E givseo (Degne) che, dove si parla (dov"2) di uno, si ricordi (G"inda) anche Paltro:in modo che, come essi comibatterono (rer) per ng ee caus (al con riled (a) La cristanit (eserito di Crist), che cost caro prezzo costd per essere redenta (¢ rarmai), si muaveva dietto la croce (la 'se~ gna) Tenta (larde), poco sicura (cospeciose) e scarsa di fedeli (v2), quando Dio (lo ‘mpentdor che sempre regna), solo per Ia sua ‘misericordia (gntzia) e non perché ne forse degna, soccorse (Qrovide) ta sua comunita (milizia), che era in pericolo (in foo e,come é gi stato detto,sostenne la Chiesa (sua spo) con due campioni, per le cui opere (fare) e per le eui parole (dir) la eri~ stianiti (popo) smarria (disraw) poté ravvedersi (1 mars). (WED) _viTa DI SAN DOMENICO Nella parte (a Spagna) in cui il dolce vento Zefiro si leva (surge) per far nascere (ad aprir) la nuova vegetazione prima verile (novell fone) di cui vede rivestesi "Europa, rnon molto lontano (lume) dal battere (peruote) delle onde dito alle quali, durante il solstizio estate (talvulta), quas, stanco per il lango percorso (ga), il sole si nasconde agh si ova (sed) la fortunata Calaruega, sotto la protezione del re «fi Castiglia, nel cui stemma (cad) il leone da un lato si tov sotto (nggiace) ¢ dal altro sopra (sguigga) jn questa cittd (dentro) nacque Vappassionato amante (dude) della fede cristiana, il santo combattente (atleta) benevolo con 4 suoi seguaci (a’ sie) e spietato (endo) con i nemici: appena creata, la sua anima (mente) fix arricchita (rpletd) di virta tanto potente (vim) che rese profetica la madre mente, fra ancora nel suo grembo (ne la madi) Dopo che fr celebrata l'unione (sponsaizi) tr Ini ela Fede al fonte battesimale dove (u') si diedero in dote (dota) la sale vvezza reciproca (inutla), 46. quella parte: nella penisola iberica, precisamente nella Vecchia Castiglia, sul goifo di Guascogna, dove sorge, in prosi- rit dal Atco, Calaruega, cit natale isan Domenico (hato nel 1170) 47. Zefiro dolce: leggero vento cccidenta- le, avonio» dagl antic, che lo cons- © atleta: il termine ha nel poema questa unica occorenza,colsigrificato dh «difenso- rex, ecombattente por la giustacausay (fr, ‘Monarch ve vi), nella Legend maior (i 2),san Bonaventura® usailtermine athle- tain aferimento asan Francesco, beni ‘gno...crudo: il chiasma" del verso mette in ‘lievoildverso, contrastante atteggiamenta di san Domenico nei confront de: Buon cr- stianie degli ereticls 58. repleta: dal latino repletum (= «rcol- mo»), frequente nefe Sacre Scriture (ct lea i, 15: asara pieno di Spirto Santo fin dal seno di sua madres) 60. ne la madre... profeta: riterimento alla leggenda secondo cui la madre [WY05-125] SAN BONAVENTURA BIASIMA LA CORRU~ ZIONE ATTUALE DEI FRANCESCANI Se questa fi una delle ruote del carro (biga) in cui la Santa Chiesa si diese e vinse sul campo la sua guerra (briga) civile 90. colul che siede:riferimento a pepa Bonifacio Vil, che Dante rene responsa bile cel proprio egho (cr. Par XV, 49-51), 93. decimas... Del. le decime, che appat- tengono ai poveri di Dio: formula latina Propria det linguaggio dei canonisti (cf. ‘Monarchia® IX, 13). La decima ea lt buto, corrspondente al diei per cento del ‘edtito, che citadinidovevano vesare ala Chiese affinché questa lo distribusse ai 34. mondo errante: gl exec, in patico- ite gli Albigesi*, contro cu, nel 1205, Domenica chiese éd ottenne da papa inno: enzo Il permesso a predicare in Lingua. doca. LOrdine domenicano venne approve: '2 solo informalmente da Innocenzo Il nel 41215 (i concifo Laterano avevainfatti pro Dito la fondazione ot nuow ori), e uff Galmente anno successivo, ad opera di roto i 95. lo seme: il seme deli fede, da cu ger- ‘moglano i ventiquatio spirit che forrena due corone attorno a Dante 540 98. Fotfcio appostolice: 'autorts, con- ferita a san Domerico da innocenze ll, dh precicare contro eresia catara 99. quasi torrente... prem: ci: aia $9, 18 (eegl verrd come un flume imuentes) ¢ Yirglio*, Eneide I, 305-306 (ecome volen- to torrente montano /fiacca | camp, facea i seminati fers), 100, sterpieretici:ramisecchiesterili de! Heresia,in opposizone ai arbuscell vigor. 5i(\. 105) che designana i buon rstiany 101-102. quivi.. grosse. in. Provenza, centro di dffusione deleresia catara: con: tto gl Albigesi* Innacenzo I bandh nel 1208 una crociata, che condusse a vislonze 2 a massac 103. diversi rivi: i monasteri domenican} ppure le tre distinziona'interno dell Or: dine: i Predicator, le Domenicane € 1 Terz‘Ordine 104, Forto catolico: la Chiesa, come gia al 72; fe, Pa XX, 64-65, 105. arbuscell: ‘buon cistiany, in contra ‘to con li sterpierticl del . 100, 106-108. Se tal. briga: Is Chiesa, impe- ‘hate nella sua battaga (cil riga) contro gli eretici, viene rappresentata come un ato da guerra (biga), le cui ruote sono , nel 1317 e nel 1318, scomu- "ico come eretic solo alcuni tra gli Spntual, ma Dante accomuna, nel inguaggio oscuro Gella profezia, entrambe le opposte fazion| ‘ei francescani* 121-123, chicercasse...soglio:la metafo- el fondatore ‘a de volume e delle pagine indica come, interno delOrdine francescano,aleunifra- ali tisiano rimasti fede alla Regola onginaria 124, da Casal: Ubertino da Casale (1259-127. dopo il 1325), capo degl Spiritual. Sco municato da Giovanni Xi nel 1317, passo nel Ordine benedettino, ma venne nuove mente condannato nal 1325; dopo questa data non si hanno pit notzie dt lui. Fu a Firenze, a Santa Crace, dove conobe Pie- tto di Giovanni Oi, e insegnd per nove anni teologia” a Pari; @ autore di un’op= fa mistica*, Arbor vitae crvcifixae Jesu, in ‘cul divide la storia della Chiesa in sette etd € identifica nel papa Bonifacio Vil le mala bestia» dell Apocaise* (vedi SC 0, 45). @ d’Aequasparta: Matteo d'Acqua- sparta, generale dell Ordine francescano dal 1287. Nominato cardinale nel 1288, fu inviato da Bonifacio Vil come legato ap0- stolico a Frenze, col compito di stable la pace tva Bianchi e Neri, ma egliinvece Sostenne le mire papa suila cit, Dante lo Canto XII ti dovra sembrare ormai ben chiara (palse) eccellenza del- Yaltra ruota, verso la quale (dic) Tommaso (Toma) prima che venissi io (dinanzi al mio venir) si dimoser® tanto cortese Ma il solco (Vovbita) che lascié (che f&) Ia parte superiore (comma) del cerchio di tale ruota (san Francesco) & traseurato (deel), tanto che ora c'& la muff (la corruzione) dove prima c’era il tartaro (le gromma, essa la santit) 1 suo Ondine (famiglia), che segui (si mosse) revamente (drit- 1a), paso dopo passo (i pied). le sue orme (Vinsegnamento, di san Francesco), ora & tanto sviato (volta) che procedono, all'ndietro (quel dinanzi a quel di seo git) «© presto (osc) si valuteri (si dni) la eativa (mali) coleara dal raccolto (rite), quando il loglio si lamenteri (i lagnerd) di non essere stato messo (li sia fol) nel granaio (arc). Afermo perd (Ben dis) che chi esaminase fogio per foglio il nostro volume (uno per uno i frati dell Oxdine francesca- no}, ne woverebbe (nerd) ancora qualeuno (cata) in eu () poterleggere “To sono quello che ero solito essere (alia); ‘ma non vers (fi) né da Casale né da Acquasparta, hoghi da cui (Li onde) provengono (regen) seguaci della Regola (rte tur) cost scorret (a) che gli uni la rendono troppo blanda (la fg) e gh akri la ievigdiscono (la coat) > (ReT27W5] Guu actu spiRrT1 DELLA SECONDA CORONA 1 sono Tanima (la vita) di Bonaventura da Bagnoregio, che negitincaichi important (egund offi) sempre misiin secon ddopiano (pospuos) interese (cr) peri beni mondai (snist), considera il capo dela fazione dei Conven- 126, coarta: dal latino coartare (= «estrin= eter, wirigiren) jonaventura: san Bonaventura da Bagnotegio (1217 ca- 1274), generale del> Ordinefrancescano dal 1256, per 'ardore {el su0 misticsmo* fu detto Dottore seaf- <0, E autore di numerase opere mistico-fic- sofche, tra ci tinerarium mentis in Deum (iaggio della mente a Dio), ben noto 2 Dante. Compose inaltre due biograte di san Francesco (Legendia maiare Legenda mina Cui siattiene Dante nel panegiico* delsanta nel canto x 129. pospuosi la sinistra cura: coerente- mente con questa dichiarazione, Bonaven- ture s presenta solo ora all fine de! pane- giricot di san Domenico. La sinistra cura @ Finteresse per i beni mondani, come si legge in san Tormaso*, Summa theologiae 1.t, Cl, 4 la sapienza e ol alt beni spi- ual setae al desta, ben temporal alla sinistra» SH Illuminato ¢ Augustin son quici, che fuor de’ primi scalzi poverelli 152 che nel capestro a Dio si fero amici Ugo da San Vittore é qui con ell, € Pietro Mangiadore e Pietro Spano, 155 lo qual gid luce in dodici libelli; Natin profeta ¢ ‘I metropolitano Crisostomo e Anselmo ¢ quel Donato 138 ch’a la prim’arte degnd porre mano. Rabano & qui, e lucemi dallato il calavrese abate Giovacchino 141 di spirito profetico dotato. ‘Ad inveggiar cotanto paladino mi mosse T'infiammata cortesia 146 di fia Tommaso e ’l discreto latino; © mosse meco questa compagnia», Canto XIT Vi sono quit (quie) i fati Muminato e Agostino, che farono (jon) cra i primi poverell scalzi che, cingendosi col cordone (nel capesto), divennero (si fee) amici di Dio. Qui con loro (ell) sono Ugo di San Vittore, Pietro Mangia- dore e Pietro Ispano, il quale ® noto (ue) in terra (gi) per dodici libri (libel; il profeta Natin e il patriarca. (metropaizana) Crisostomo, Anselmo e quel Donato che si occupd (degnd porre mats) di igrammatia (la pra) Vi é qui Rabano Mauro e al mio fianco (dallato) brilla (luce- imi) Vabate ealabrese Gioacchino, dotato di sprito profeico, ‘Ad esaltare (imveggiat) un cos grande paladino della fede (san Domenico) mi ha spinto (ni mosse)V'ardence (infiammata) cor- tesia di fia Tommaso e il suo saggio (dst) discorso (lating) f insieme a me (meee) ha spinto (moss) anche gli alti beati (questa compagia)e 130. Illuminato e Augustin: furono trai opere, tra cui una monumentale Historia studio della grammatica latin, a gramma- primiseguacidisan Francesco, insiemeaBer- scholastica. ® Pietro Spano: Pievolsoan tice era la primate, ossia fa prima Gale Art nardo, Egido e Sivestro, che sono gia stati (nquantonativodiLsbona, 1226ca-1277), del vio". ‘icordat nel canto precedente (Par Xi,73.@ eletto papa nel 1276 col nome di Giovanni 139. Rabano: Rabano Mauro (776-856), 24) XX. E autore delie Summulae logical, un benedettino del monastero di Fulda evesco- 132. capestro:ilcordone del'abito france. manuale per insegnamento cella logics, in. vo di Magonza, la sua grande eruclzione sano, ct Par Xi, 87 12 lib (i det hibel qui ricardo. Confluineioperaenciclopedica De univers. 133-141. Ugo da San Vittore... dotato: 136, Natam-iiprofetacheaccusd Daviddel- 140. Giovacchino: Gioacchino da Fiore Bonaventura passa cra in rassegna glisprti 'adulterio con Betsabea edelluccisione di (1130 ca - 1202), orginano dh Celico, in sapienti dela seconda corona, personaggiUria, maritodilei(cr.2 Samuele 12, -25e 1 Calabrier monaco cistercense*, fond nel ‘2ppartenentiad epoche ifferent:la tecnica Re, 1-0) 1189 Ordine florense (dal monastero di Gell enumerazione @utlizzata anche in alti 137. Crisostomo: san Giovanni Crisasta- San Giovanni in Fore, sulla Sil), Nel suo casi-adees per elencare glispiritimagni del moW(345 ca 1407), padre dela Chiesa commento all’Apocalisse profetizd av- Limbo" Uf 1,855.) es lussuriosidel secon greca, patrarca di Costantinopoli nel 398. vento di una nuova era, in cul si sarebbe docerchio int. V, 525. Crisostomo (in greco = «bocca dro») & reaizato un radicale rinnovamento della 133. Ugoda San Vittore: abate del'abbe-soprannome dovuto ala sua eloguenza. ® Chiesa, Lespressione di spnto profetico za d San Vitore, ne press diParigi(1097- Anselmo: Anselmo d'Aosta (1033-1109), _dotato€ riresa cirettamente dallantifona 141); autorelimportantioperemistiche, teologo benedettino, autore, ra le altre dei Vespr, rectata nei monasteri flores! i tracull Didascaicon. opere, del Monologium, assai noto nel 29 maggio, giomo dedicato ala festa di 134, Pietro Mangiadore: teologo del XII Medicevo. © Donato: Elo Donato, cele- Gioacchino, secolo, soprannominato Comestor, ossia bre grammatico del IV secolo, maestro d| 142. Invegglar: il verbo significa propria {Givoratore» di libn, Mori nel monastero di san Girolamo*. La sua Ars gramatica fu nel mente «invdiare» (dal provenzale envejar San Vitor nel 1179; @ autore di numerose Medioevo Uno dei testi fondamental per 10 Finvidia come mativo clade,

You might also like