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L’UNIONE SOVIETICA DI STALIN

Anni 20-30
Mediante la guerra di Spagna si riaffaccia al contesto internazionale l’Unione Sovietica, presentandosi con
nuove strutture istituzionali e sociali.
Essa viene guidata da Stalin, che:

• Si impose come dirigente indiscusso del partito comunista sovietico e della stessa Unione Sovietica;
• Difende la NEP (La Nuova Politica Economica: particolare sistema economico misto, caratterizzato da
un'economia di libero mercato nell'ambito della produzione agricola e del variegato complesso);
• Promuove:
‣ L’Industrializzazione del sistema produttivo;
‣ La collettivizzazione dell’agricoltura;
‣ Una pianificazione che si basa sulla definizione di obiettivi produttivi da raggiungere entro archi di
tempo determinati — piani quinquennali (1928, 1932, 1938)
‣ Sorgono città industriali e nuove fabbriche (siderurgiche, meccaniche, estrattive ed elettriche);
‣ Aumenta la migrazione delle famiglie contadine dalle campagne alle città industriali, con lo scopo di
trovare lavoro nelle fabbriche;
‣ Vengono migliorate le reti ferroviarie e le strutture educative, che hanno il compito di formare il
personale tecnico e direttivo delle industrie.

L’Unione Sovietica viene considerata come la terza potenza industriale al mondo, dopo Germania e Stati
Uniti, anche se le conseguenze sono molteplici:
• Prezzi in crescita e salari bassi;
• Abbassamento del tenore di vita della popolazione;
• Condizioni di vita misere;
• Livelli di consumo inferiori a quelli dei paesi occidentali;
• La produzione agricola declina ovunque.

Oltre a ciò, in conseguenza alla collettivizzazione delle aziende agricole, i contadini, soprattutto i kulaki
(proprietari terrieri arricchiti con la NEP), sono costretti ad associare le proprie aziende a cooperative
agricole, o a cederle ad aziende possedute e gestite dallo Stato — cosi che l’agricoltura abbia produzione e
prezzi fissi, per poter sorreggere l’industrializzazione.
I contadini e i kulaki che si rifiutano di sottostare a queste direttive vengono definiti nemici della rivoluzione,
deportati in Siberia o giustiziati, e di conseguenza le aziende vengono espropriate.

Altra negligenza da parte dello stato si verifica con la carestia d’Ucraina, che porta alla morte per fame di
milioni di persone, in quanto lo stesso decide di non intervenire.

Lo stalinismo è caratteristico per il suo stile politico, basato su paura e sospetto, in quanto chi ha paura cerca
di conformarsi al volere delle autorità (da cui nascono le figure di Eroi del comunismo), questo sistema era
mosso da:
• Pressione violenta ed intimidatoria;
• Costruzione di un culto della personalità di Stalin, per il consolidamento del suo potere:
‣ Propaganda;
‣ Costruzione di statue;
‣ Organizzazione di associazioni per la gioventù;
‣ Indottrinamento nelle scuole.
L’ideologia staliniana inculca nella mente della popolazione che i valori collettivi vengono prima di tutto.

Una legge del 1937 determina che oltre ai trasgressori, debbano essere arrestati e deportati anche i famigliari
dello stesso, in quanto colpevoli di non averlo denunciato alle autorità. Inoltre nello stalinismo vengono
identificate categorie più facilmente identificabili di altre come nemici dello Stato, come: kulaki, alcuni
gruppi etnici, preti ortodossi e capi comunisti opposizione a Stalin.
In conseguenza dell’arresto venivano attuate delle operazioni di allontanamento, chiamate purghe (in quanto
gli avversari venivano espulsi così come vengono espulse le feci), che con il passare del tempo diventarono
un vero e proprio sistema, in quanto chi si opponeva a Stalin, o subiva un processo giudiziario o veniva
deportato nei Gulag, ovvero campi di concentramento in cui svolgere lavori forzati, in condizioni di
reclusione pessime, con un altissimo tasso di mortalità.

Il nucleo operativo fedele s Stalin, che si occupava di questo sistema era la Direzione Politica di Stato,
ovvero una polizia politica:
• Dotata di ampi poteri;
• Con flessibili tecniche di indagine e repressione;
• Alle dipendenze del Commissariato agli Affari Interni, che fa capo allo stesso Stalin.

La svolta staliniana degli anni trenta si rafforza mediante due processi:


1. Vengono scoraggiate le forme d’arte precedentemente promosse negli anni venti, a favore di un realismo
socialista. Il partito pretende arti strutturate e standardizzate;
2. Si attua un’inversione di tendenza nelle politiche per la famiglia: dalla sperimentazione di modelli
innovativi di famiglia con una legislazione innovativa tentata dopo la rivoluzione di ottobre, Stalin vuole
ricomporre e rinsaldare la coesione delle famiglie.

A favore di ciò viene attuata una politica demografica, per controbilanciare le perdite subite negli anni
precedenti:
• L’omosessualità viene considerata reato;
• l’aborto viene vietato;
• Il divorzio viene reso più complesso;
• La maternità viene pubblicamente apprezzata ed incentivata.

La figura della donna viene elogiata dallo stesso Stalin per il loro contributo alla crescita e alla
trasformazione, evidenziando che il numero di donne occupate nelle industrie e nell’agricoltura è in
aumento. Ciò però consegue una crescita del numero degli aborti clandestini e una riduzione della natalità.

L’Unione Sovietica si ritrova fuori dai circuiti economici che collegano i paesi occidentali, e l’unico modo
per esercitare influenza è attraverso i partiti comunisti formati nei paesi occidentali, che ricevono direttive da
Mosca e dal Comintern, ma che spesso si rivelano contraddittorie:

• Viene enunciata la teoria del socialfascismo, del carattere reazionario dei partiti socialisti, ciò impedisce
una cooperazione tra il partito comunista e socialdemocratico tedesco. I comunisti tedeschi non si rendono
conto di quanto sia importante una collaborazione con i socialdemocratici, in quanto la situazione storica è
caratterizzata dall’ascesa del partito nazionalsocialista di Hitler;
• Vengono date delle direttive con lo scopo di cercare accordi con i socialdemocratici fronte del successo del
nazismo in Germania, rispecchiandosi in Spagna e Francia con la stagione dei Fronti Popolari.

La Russia rientra nelle relazioni internazionali mediante la Guerra civile spagnola, anche se senza successo e
sul fronte opposto a quello tedesco, le due troveranno poi modo di stringere un’alleanza diplomatica-militare
contro ogni aspettativa, in quanto paesi politica.

LA SECONDA GUERRA MONDIALE


Anni 30-40
La Germania Nazista ha lo scopo di rimettere in discussione gli accordi di Versailles ed assicurare al Reich
nuovi spazi e nuovi territori verso est:
• Puntano all’annessione dell’Austria, appoggiati dal partito nazista austriaco , in opposizione però con
l’opinione pubblica e con i partiti restanti;
‣ I nazisti austriaci decidono dunque di tentare un colpo di stato per abbattere il cancelliere Dollfuss, che
reprime l’attacco a costo della sua vita — le truppe tedesche decidono di non intervenire.

- In questa situazione Mussolini si trova contro l’espansione tedesca, atteggiamento che si modifica nel
momento in cui, dopo la missione in Etiopia, l’Italia si avvicina alla Germania, fino a sottoscrivere un
patto di alleanza (asse Roma-Berlino), a cui si unirà successivamente il Giappone.

‣ Per la seconda volta, i nazisti austriaci, affiancati dalla Germania tentano di far cadere il regime
austriaco, Hitler schiera l’esercito al confine, ed intimidito il nuovo cancelliere lascia il suo posto e si
instaura il governo nazista, che apre le frontiere all’esercito tedesco;
‣ L’Austria viene annessa alla Germania.



Al di fuori delle aspettative nessuno si oppose al comportamento tedesco, persino il governo britannico
decise di accettare il fatto compiuto per conservare la pace (mossa ritenuta debole dai tedeschi).

• Successivamente puntano ad annettere i Sudeti, che si trovano nel territorio di confine tra Germania e
Cecoslovacchia, appartenente alla Repubblica Cecoslovacca, ma con popolazione di maggioranza tedesca;
‣ Mussolini convoca una Conferenza internazionale a Monaco, per decidere se riconoscere o meno il
diritto di annessione dei sudeti alla Germania;
‣ Nonostante la mancanza di una rappresentanza del governo cecoslovacco, si decide, con i pochi membri
presenti si decide di riconoscere il diritto di annessione, con la speranza di una pace definitiva.

A seguito di ciò, le truppe tedesche invadono la Cecoslovacchia:


• Ungheria e Polonia annettono territori del nuovo Stato slovacco;
• l’Italia occupa l’Albania, trasformandola in colonia italiana.

Allo stesso tempo:


‣ i diplomatici tedeschi richiedono al governo polacco la cessione del corridoio di Danzica, che separa la
Prussia orientale dalla Germania;
‣ Il governo polacco rifiuta, con l’appoggio di Francia e Regno Unito, che si dichiarano pronti ad intervenire
in caso di attacco;
‣ La Germania sottoscrive il Patto d’Acciaio con l’Italia — secondo il quale se uno dei due paesi si trova
impegnato in guerra l’altro è obbligato ad intervenire militarmente in suo aiuto;
‣ Sempre la Germania firma successivamente il Patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop con l’Unione
Sovietica — l’Urss dà carta bianca alla Germania per l’annessione del corridoio di Danzica, mentre il
governo tedesco da all’Unione Sovietica la possibilità di occupare Lettonia, Estonia, Finlandia e Polonia
orientale.

Subito dopo le truppe tedesche attaccano la Polonia, e Francia e Regno Unito dichiarano guerra alla
Germania, ma non all’Urss, mentre l’Italia dichiara la non belligeranza, intesa come una temporanea
neutralità, in quanto impreparata militarmente.
Anche i sovietici successivamente attivano la Polonia, gli Stati Baltici e la Finlandia: dando inizio alla
seconda guerra mondiale.

• Mediante una guerra lampo, la Germania conquista Danzica e Polonia occidentale (in cui i Gruppi
Operativi tedeschi uccideranno migliaia di civili, ritenuti politicamente pericolosi, così da evitare ogni
forma di resistenza);
• La Russia attacca la Finlandia, che resiste fino ad arrivare ad un accordo per il quale concedevano un
lembo di territorio sud-orientale per mantenere la propria indipendenza;
• La Germania attacca e conquista anche Danimarca e Norvegia;

‣ Inizia l’offensiva tedesca contro la Francia, tramite l’aggressione a Belgio e Olanda per insediarsi nel
territorio francese, mediante cui riuscirono ad occupare Parigi;
‣ La Francia cede e viene divisa in due fazioni:
- Settentrionale: sotto il diretto controllo tedesco;
- Meridionale: sotto il controllo del governo collaborazionista francese, con capitale Vichy, affidato al
generale Pètain.

• In conseguenza a ciò, il Regno Unito, guidato da Churchill:


- Annulla gli accordi diplomatici con la Francia;
- Mette in atto un blocco navale antitedesco nel Mediterraneo e sull’Atlantico;
- Ciò scatena una serie di bombardamenti con obiettivi militari e civili da parte dei tedeschi con lo
scopo di indebolire il paese prima di tentare un’aggressione via mare;
- Il Regno Unito resiste, disponendo ottime difese antiaeree che riescono a limitare i danni degli
attacchi tedeschi.

Con lo scopo di assicurarsi nuovi territori, l’Italia apre nuovi fronti paralleli a quelli degli alleati tedeschi,
con l’intento di svolgere una guerra propria, dunque non subalterna agli obiettivi di Hitler.

Mussolini tenta di affrontare avversari da lui ritenuti alla loro portata, anche se i risultati sono tutt’altro che
brillanti:
• L’Italia attacca Somalia ed Egitto, sotto il controllo britannico, guidati dal maresciallo Graziani:
- Penetrano nel territorio egiziano;
- Vengono contrattaccati dagli inglesi, e spinti ad arretrare;
- Mussolini chiede aiuto alla Germania, trasformando la guerra da parallela a subalterna;
- L’esercito tedesco spinge i britannici oltre i confini egiziani.
• In un secondo momento, l’Italia tenta un attacco contro la Grecia, che viene contrattaccato e respinto:
- l’Italia viene respinta in Albania;
- Arrivano le truppe britanniche che sconfiggono flotta ed esercito italiano.
Si crea così il rischio che si inneschi in Grecia e nei Balcani un avamposto britannico, ed i tedeschi decidono
di attaccare i Balcani:
• Sostenuti da Italia, Ungheria, Romania e Bulgaria;
• Conquistano e sottopongono ad un regime di occupazione Grecia e Jugoslavia;
• Ed i territori vengono divisi tra Italia e Germania.

I paesi dell’asse controllano tutta l’Europa, ad eccezione di:


• Regno Unito: per il quale l’attacco risulta irrealizzabile;
• Unione Sovietica: la cui aggressione risulterebbe fattibile e utile, in quanto l’intento di Hitler era
quello di espandersi in:
- Ucraina: per la ricchezza agricola;
- Est slavo e bolscevico: possibile terra di espansione in cui la razza tedesca possa insediarsi come
“popolo padrone”.

Hitler decide dunque di avviare contro l’Urss l’Operazione Barbarossa attraverso:


• I paesi baltici ➙ verso Leningrado;
• Varsavia ➙ verso Mosca;
• Ucraina ➙ verso Kiev e le regioni meridionali.

Inizialmente l’insediamento risulta efficace in quanto i tedeschi riescono a tenere sotto il proprio controllo
Ucraina e Bielorussia. Successivamente però, la Germania si trova costretta a fermare l’operazione, senza
riuscire a conquistare Mosca in quanto:
• Le truppe non reggevano il gelido inverno russo;
• Il fronte era molto esteso, rendendo difficile procurarsi
- il carburante per i carri armati;
- I viveri;
- Le munizioni per i soldati.
• La popolazione sovietica, che collaborava con l’Armata Rossa, i gruppi di partigiani antirazzisti
membri del partito comunista sovietico ed i soldati della stessa armata, sabotavano i centri del
rifornimento dell’esercito nazista.

Per rispondere agli impedimenti trovati nell’Operazione Barbarossa, l’estate successiva i tedeschi
attaccarono il Caucaso, con lo scopo di bloccare e appropriarsi dei rifornimenti di carburante dell’URSS, ma
giunti a Stalingrado si fermeranno di fronte alla resistenza sovietica.

La guerra diventa mondiale con l’intervento degli Stati Uniti e del Giappone, che si ritrovano schierati nelle
due fazioni rivali.
Gli USA in un primo momento assumono una politica isolazionista, finche il presidente Roosevelt, dopo
essersi reso conto della gravità delle vicissitudini europee, decide di passare ad una linea di sostegno nei
confronti dei paesi che si oppongono alla Germania Nazista.
• Al congresso viene approvata una legge che prevede la concessione di materiale bellico ai paesi
alleati (Regno Unito, etc);
• Vengono interrotte le relazioni diplomatiche con Germania e Italia;
• Viene sottoscritta da Roosevelt e Churchill la Carta Atlantica ➙ documento che prefigura un nuovo
ordine interazionale che dovrà emergere dopo la sconfitta dei nazifascisti, basato:
- Sul rifiuto di politiche belliciste ed aggressive;

- Sul principio dell’autodeterminazione dei popoli;


- Sul principio della libera circolazione dei beni e dei capitali.
Il Giappone invece ha ampliato i suoi piani espansionistici, prefiggendosi come obiettivo la conquista della
Cina e dell’intera Asia sud-orientale.
Approfittandosi del crollo della Francia, mandano le truppe in Indocina (che occupa definitivamente), dove
installano delle basi militari, incoraggiati dalla Germania , che vede ciò come un diversivo che tiene gli USA
lontani dall’Europa.
Ad ampliare questo appoggio è la sottoscrizione del Patto Tripartito tre Germania, Italia e Giappone, in cui
quest’ultimo vede e conferma in loro le potenze dominanti in Europa, e le prime due riconoscono l’Asia
orientale come sfera d’influenza giapponese.

In reazione a ciò, Roosevelt:


• Impose l’embargo su petrolio e acciaio statunitensi destinati al Giappone;
• Sequestra i beni giapponesi presenti sul proprio territorio;
• Chiede al governo giapponese di ritirato le truppe da Cina ed Indocina.

In risposta l’aviazione giapponese attacca la flotta statunitense nel Pacifico, che si trovava ancorata alla base
di Pearl Harbor, distruggendola quasi completamente — e successivamente procedo all’occupazione di
Thailandia, Indonesia, Malesia, Birmania, Filippine e Nuova Guinea.
• Gli Stati Uniti dichiarano guerra al Giappone, e ad Italia e Germania, così come il Regno Unito;
• Mediante il loro apparato industriale producono rapidamente gli armamenti necessario per ricostruire
la flotta nel Pacifico;
• Paradossalmente, la loro economia supera definitivamente gli effetti della crisi del ’29:
- Disoccupazione riassorbita;
- Salari industriali in crescita.

Giappone e Germania controllano vasti territori in Asia ed Europa, conquistati in maniera molto simile tra
loro, spinti da un’ideologia basata sulla superiorità della propria razza rispetto ai popoli europei ed asiatici,
instaurando precise modalità di governo nei paesi conquistati.

In Asia, il Giappone predispone i suoi ideali sulla retorica antioccidentale e anticoloniale, con lo scopo di
formare una Grande Asia orientale, in cui tutti i popoli liberati dal colonialismo possano svilupparsi in
libertà. La realtà però è un’altra, infatti questi paesi sono sottoposti ad un regime di occupazione militare,
sfruttati e privati di risorse e materie prime necessarie allo sforzo bellico giapponese.

Le occupazioni nazifasciste invece si variano da zona a zona:


• Regimi di collaborazione: come in Francia meridionale, da cui i tedeschi ottengono contribuzioni,
risorse e materie prime;
• Regimi di occupazione militare: come nell’Est europeo, gestiti dalle autorità naziste, in cui vengono
reclutati o deportati uomini da impiegare come forza lavoro all’interno delle fabbriche tedesche in
sostituzione agli stessi tedeschi richiamati nell’esercito, in questo modo la popolazione tedesca non
risente eccessivamente della guerra:
- Si genera così maggior consenso nei confronti del regime;
- Non nascono forme di resistenza interna.
Il nazismo punta a creare un nuovo ordine europeo, sorretto dalla convinzione che esistano zone dell’Europa,
in particolare quelle orientali, popolate da razze di “sotto uomini” (Slavi, Zingari ed Ebrei).
Nelle zone ex sovietiche (Polonia centrale, Ucraina, Bielorussia), vengono attuati regimi più estremi:
• Zone sotto il controllo delle SS — che puntano alla colonizzazione dell’intera regione;
• Popolazioni locali sottoposte ad una selezione razziale — dove resta chi ha una discendenza tedesca;
• Gli Slavi “idonei” vengono sfruttati come manodopera, mentre il resto della popolazione è ritenuta
indesiderata in quanto non “germanizzabile” e dunque espulsa verso est.

La linea antisemita del Reich cambiava man mano che si incontravano comunità ebraiche sempre più
numerose. Nel 1939, alla conquista della parte occidentale della Polonia, i nazisti ordinarono la deportazione
degli ebrei dalle aree rurali in recinti appositi (ghetti).

Dal 1941 nei ghetti polacchi vennero mandati anche ebrei dell’Europa occidentale, ma l'dea di usarli come
luogo di reclusione permanente non durò a lungo.

Quando iniziò l’offensiva contro l’Unione Sovietica, e le truppe naziste incontravano comunità ebraiche,
entravano in azione le SS che eseguivano rastrellamenti della popolazione ebraica e fucilazioni di massa.
Questo, però, era giudicato poco efficiente, così gli ebrei iniziarono ad essere deportati nei campi di
concentramento costretti ai lavori forzati e nei capi di sterminio.
All’arrivo nei campi, gli ebrei venivano tolti vestiti e averi, poi spediti ai campi di concentramento e, se
sopravvivevano, venivano trasferiti in quelli di sterminio.

I gruppi destinati alla soppressione venivano denudati e condotti in locali che sembravano docce collettive;
una volta chiusi dentro, venivano asfissiati da un gas tossico, i corpi venivano ispezionati e poi bruciati nei
forni crematori. In queste operazioni vennero sterminati più di 6 milioni di ebrei.

Nascono movimenti di resistenza per ostacolare il nazismo i Europa, come:


• FRANCIA: con De Gaulle, che sprona la popolazione a non arrendersi al potere nazista, nonostante
l’esercito nazista crolla all’avanzamento delle forze naziste. Il portavoce fugge a Londra:
- crea una stazione radiofonica, con cui invita i francesi a resistere e ad opporsi ai tedeschi;
- Costruisce le “Forze armate francesi libere”, con l’appoggio dei britannici, che operano sia nel
Regno Unito che nelle colonie francesi in Africa, ribellate al governo di Vichy;
• POLONIA: in conseguenza alla devastazione data dalle occupazioni:
- si organizza un gruppo di resistenza coordinato all’Esercito Nazionale, fedele al governo polacco
in esilio a Londra
- in concorrenza troviamo l’Armata Popolare comunista, sostenuta dall’URSS
- Quest’ultima in contatto con i gruppi partigiani che operano nei territori ex sovietici occupati dai
nazisti
• JUGOSLAVIA:
- in Croazia operano gli Utasa - nazionalisti croati sostenuti dai nazisti, che attuano una politica di
aggressione sistematica contro serbi ed ebrei.
- In Serbia ci sono i Cetnici - serbi filofascisti e nazionalisti in duro conflitto con gli Utasa - che
puntano alla ricostruzione di una Jugoslavia di dominanza serba
- Guidati da Tito, numerosi partigiani di orientamento comunista con un’ottima organizzazione
militare — non trovano appoggio in Stalin, che ritiene Tito troppo esibizionista, ma fanno capo
alle forze anglo-americane
• GRECIA: nasce la formazione partigiana del Fronte di liberazione nazionale, formata da membri del
partito comunista greco.

In Europa le operazioni partigiane vengono represse dalle forze di occupazione naziste, che prendono di mira
le popolazioni civili anche mediante arresti ed esecuzioni sommarie di mass — innescando, oltre a quella tra
eserciti o formazioni combattenti, anche una guerra contro i civili.

Quadrante oceano pacifico:


Gli USA organizzano la flotta e l’aviazione contro il Giappone, mediante tre battaglie:
1. Mar dei Coralli: scontro navale in cui gli aerei attaccano le flotte, gli statunitensi respingono i
giapponesi;
2. Isole Midway: dove i giapponesi attaccano la base di Midway, contrastati efficacemente dagli
statunitensi;
3. Isola di Guadalcanal: dove i Marines americani sbarcano, e dopo sei mesi di combattimenti
costringono i giapponesi ad abbandonare il territorio.

Quadrante russo: a Stalingrado l’esercito sovietico sferra una controffensiva che circonda l’assedio nazista,
che è costretto alla resa.

Quadrante nordafricano: italiani e tedeschi cedono all’offensiva britannica e vengono definitivamente


sconfitti a El-Alamein, indietreggiandosi verso la Libia. Nel mentre un corpo di spedizione anglo-americano
con a capo Eisenhower sbarca in Algeria (dal Marocco), procede e circonda i nazi-fascisti costretti alla resa
in Tunisia. Da qui gli anglo-americani possono preparare lo sbarco in Sicilia.

Le truppe alleate arrivate in Sicilia non trovano resistenza in quanto:


• Mussolini ha perso consenso;
• Si diffondono scioperi:
• L’esercito italiano si ritrova impreparato.
➡ Il regime crolla per un colpo di stato a cui presero parte anche il Re Vittorio Emanuele III e massimi
esponenti del fascismo: nel corso di una riunione del Gran Consiglio del Fascismo viene proposta e
approvata una risoluzione alla situazione italiana da parte di Dino Grandi, che consisteva nel:
• Riattribuire il controllo delle forze armate al Re;
• Ripudiare la dirigenza di Mussolini - arrestato ed imprigionato sul Gran Sasso;
• Nominare un nuovo presidente del consiglio: il Generale Badoglio — che deludendo l’entusiasmo e
le aspettative di una fine della guerra, decide di continuarla mediante trattative segrete con gli anglo-
americani.
➡ Viene firmato l’Armistizio di Cassibile reso noto dopo lo sbarco degli alleati a Salerno.
➡In Italia regna il caos, soprattutto nell’esercito, che non sa se combattere o unirsi all’esercito alleato.
➡Il Re, Badoglio e altri membri del governo, lasciano Roma per raggiungere gli alleati a Brindisi
➡I tedeschi riescono a liberare Mussolini portandolo a nord, dove annuncia la costituzione del nuovo stato
fascista repubblicano: la Repubblica Sociale Italiana con capitale a Salò - che dispone di un esercito e di
un corpo di polizia - ma dipendente dalle decisioni prese dalle autorità militari tedesche.

L’Italia si ritrova spaccata in due:


• Meridione: Regno del Sud, dove si trovano il Re e il governo Badoglio, sostenuti dagli anglo-
americani
• Centro-Nord: Repubblica Sociale Italiana di Mussolini sostenuta dalle truppe naziste - anche se
contemporaneamente si formano gruppi armati di resistenza anti nazifascismo:
- Fin dalla costruzione del regime fascista hanno diffuso un messaggio morale e politico che si
ritrova nell’ideologia di pensiero partigiana;
- Questi gruppi confluiscono nel comitato di liberazione nazionale -CLN- inizialmente in conflitto
con il Re e con il governo Badoglio, in quanto in parte responsabili del successo del fascismo;
- Ciò crea uno stallo, in quanto gli anglo-americani invece riconoscono solo il governo Badoglio;
- Togliatti (leader storico del Partito Comunista italiano) propone di liberare la penisola dal
fascismo come uno scopo comune - seguito dalla svolta di Salerno;
- Si forma il primo governo di unità nazionale.
La militanza alla resistenza italiana oltre a non essere di massa, consegue una guerra antipartigiana da parte
delle truppe naziste, soprattutto contro i civili, scatenando il terrore tra la popolazione — mentre
contemporaneamente l’Armata Rossa sovietica dopo Stalingrado, riacquista terreno verso est.

Anni 40
Roosevelt, Churchill e Stalin (capi dei principali paesi anti nazisti) si incontrano a:
- Teheran per valutare complessivamente la situazione strategica:
• Stalin vuole che gli anglo-americani avviino un’offensiva anche dalla Francia, così da occupare
l’esercito tedesco su tutti i fronti — poco dopo inizia lo sbarco in Normandia, che porta alla
conquista di Parigi da parte degli alleati, e all’efficace offensiva nei confronti dei tedeschi;
• La Germania sta per crollare, sia dal punto di vista industriale (bellico) e sia dal punto di vista della
sicurezza civile, in quanto molte città tedesche vengono pesantemente bombardate
- Yalta, in Crimea:
1. per suddividere la Germania in 4 zone di influenza: sovietica, britannica, statunitense, francese;
2. Accordarsi sulla formazione dei governi provvisori: Jugoslavia, Romania, Bulgaria e Polonia.

➡Nel 1945 l’esercito tedesco crolla, e parallelamente in Italia, le truppe partigiane liberano le principali città
della valle Padana (25 aprile);
➡Mussolini nel tentativo di sfuggire viene riconosciuto ed ucciso da un gruppo di partigiani (insieme
all’amente Clara Petacci, con colpi di arma da fuoco in una provincia di Como);
➡Hitler si uccide dopo aver nominato come come suo successore Goebbels, che si suicida poco dopo;
➡Nel maggio dello stesso anno i responsabili dell’esercito tedesco firmano a Reims la resa senza condizioni.

Nonostante il crollo della Germania nazista, il Giappone continua a combattere:


• L’esercito statunitense ha riconquistato i territori fino alle Filippine
• La resistenza giapponese si basa sui kamikaze
• Roosvelt ➙ Tuman

Truman organizza una conferenza a Potsdam in cui:


• Il Regno Unito spinge sul contributo di Stalin anche se ancora non ha dichiarato guerra al Giappone;
• Gli USA vogliono impiegare tutte le forza belliche degli alleati sul fronte giapponese — idea che viene
seguita:
- Truman sgancia la bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki;
- l’URSS dichiara guerra al Giappone ➙ che offre una resa senza condizioni.
Il 2 settembre 1945 viene firmato l’armistizio e la guerra finisce contando più di 50 milioni di morti.

IL SECONDO DOPOGUERRA
Anni 40-50
Il 25 aprile 1945 - a Los Angeles - i rappresentanti di 50 paesi approvano lo statuto dell’ONU (Società delle
Nazioni Unite), con l’obiettivo di:
• Mantenere pace e sicurezza internazionale;
• Sviluppare, tra le nazioni, relazioni amichevoli basate su rispetto dei diritti e dell’autonomia dei popoli e
sul principio di uguaglianza;
• Cooperare per:
- Risoluzione dei problemi economici, sociali, culturali o umanitari;
- Promuovere il rispetto dei diritti e delle libertà di ogni uomo, senza distinzione di razza, sesso, lingua o
religione;
• Costruire un centro per il coordinamento delle attività comuni delle nazioni.

L’anno dopo l’ONU - a Londra - tiene la sua prima Assemblea generale:


‣ Viene ufficializzata New York come sede centrale;
‣ Si decide che le assemblee avranno luogo una volta l’anno;
‣ Nasce l’organo fondamentale: il Consiglio di Sicurezza:
- composto dai rappresentanti dei cinque paesi permanenti: USA, URSS, Cina, Regno Unito e Francia;
- E da altri dieci rappresentanti eletti temporaneamente.
- Ha il potere di prendere decisioni vincolanti per i paesi membri;
- Può autorizzare l’intervento delle sue forze armate
La liberazione dal nazifascismo e la fine della guerra sono affiancate da violenza, vendetta, esecuzioni
sommarie, assassini politici nei confronti dei collaborazionisti e di ex fascisti.
La repressione violenta è data dalla volontà di vendicarsi dell’occupazione nazi-fascista e del tentativo
fascista di italianizzare la Jugoslavia:
• 1943: dopo la caduta del fascismo, Istria viene occupata dal movimento partigiano comunista jugoslavo,
che giustiziano 600 militari italiani, gettandoli nelle foibe (grotte);
• 1945: Trieste, Gorizia e Fiume vengono occupate dalle truppe jugoslave del movimento comunista di Tito -
giustiziando coloro che vengono considerati del “nuovo potere”;

Trattato di Parigi
• 1947: Tito raggiunge il suo obiettivo con la firma del trattato di pace di Parigi, per il quale:
- L’Istria va alla Jugoslavia;
- Trieste è un territorio libero ➙ anche se in realtà essa è divisa in due parti: quella che include la città
viene assegnata all’Italia, mentre la restante zona viene amministrata dalla Jugoslavia. Di conseguenza
a ciò, gli italiani decidono di lasciare la città trasferendosi in Italia.

Si formano due principali blocchi politici contrapposti:


✦ Occidentale: gravitante attorno all’USA ➙ diventata la più grande potenza economica del mondo per
produzioni avanzate tecnologiche e belliche;
✦ Orientale: gravitante attorno all’URSS ➙ noto di grande prestigio morale per la lotta contro il
nazifascismo, con un grandissimo e determinato esercito.

- La Russia ingloba Estonia, Lettonia e Lituania


- La Germania, cosi come Berlino, viene suddivisa in 4 zone: orientale intorno destinata all’URSS, quella
occidentale all’USA, Regno Unito e Francia.

1944 ➙ Conferenza internazionale a Bretton Woods, per definire le modalità dei rapporti finanziari:
- I paesi partecipanti accettano di basare le emissioni monetarie sul dollaro (in sostituzione della sterlina
come valuta internazionale);
- Viene costituto il fondo monetario internazionale (a cui non aderiscono Cina e URSS);
- Viene fondata la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo;
➡ Piano Marshall (1947/1951): elaborato dal segretario degli Stati Uniti Marshall, da cui prende il nome,
che prevede la concessione di prestiti convenienti ai paesi inclusi nel programma di aiuti ➙ per essere
inclusi bisogna accettare l’alleanza con gli USA e aderire ai principi di democrazia e libero mercato.

Aumenta la distanza ideologica, economica e sociale tra USA e URSS, in quanto la prima è una democrazia
in cui vige la libertà di iniziativa e di mercato (capitalismo), mentre la Russia è un paese comunista a partito
unico con un’economia pianificata.
Queste differenze si trasformano ben presto in una tensione diretta che sembra sul punto di degenerare in uno
scontro militare, che porterebbe ad una guerra (nel peggiore dei casi atomica), questo astio viene anche
alimentato dalle reciproche accuse del mancato rispetto dei patti sottoscritti durante la guerra, volendo
sottomettere altre aree al loro potere.
• L’URSS avvia una pressione diplomatica sulla Turchia per ottenere delle basi sullo stretto dei Dardanelli
• Gli Stati Uniti mandano una flotta a difesa della Turchia (sotto la sfera di influenza occidentale)
• Regno Unito e USA intervengono in Grecia per fermare l’espansione del comunismo
- Si tengono poi le elezioni vinte dal fronte monarchico, e un referendum che approva il ritorno di re
Giorgio I
- I partigiani comunisti cercano di rovesciare il governo di Atene (con l’appoggio della Jugoslavia
comunista)
- Inizia una guerra civile tra le truppe comuniste e quelle regolari (appoggiate dagli USA)
Dottrina Truman: 1947 - concedere il massimo aiuto finanziario e militare a Turchia e Grecia per fermare
l’avanzata del comunismo, sostenendo i popoli liberi contro le minoranza armate e le pressioni straniere.

Le azioni intraprese da Truman vengono colte da Stalin come gesti di dichiarata aggressione, e contrattacca
chiudendo le tre zone occidentali di Berlino, con lo scopo di non far arrivare approvvigionamenti nella zona,
costringendo americani, britannici e francesi, a cedere la parte ovest della città all’Unione Sovietica: dando
inizio alla Guerra Fredda, caratterizzata da tensioni e minacce, che non si riflette però in una vera
dichiarazione di guerra:
• Gli stati uniti organizzano un ponte aereo per rifornire la zona;
• Stalin, data l’inutilità della sua azione riapre gli accessi a Berlino ovest;
• Successivamente le tre alleate decidono di unire le tre aree della Germania a loro affidate, formando la
Repubblica federale tedesca, con capitale Bonn, dotata di una costituzione democratico-parlamentare;
• Stalin fa della Germania est uno stato autonomo, con capitale Berlino est, caratterizzato da una struttura
istituzionale di una repubblica socialista, e dominata a partito unico da quello socialista unificato tedesco.

➡In Europa, nelle aree liberate dagli anglo-americani si formano democrazie parlamentari, mentre in quelle
liberate dall’Armata Rossa si compiono colpi di stato per instaurare delle democrazie popolari (stati
comunisti a partito unico).
➡L’URSS crea un organo di coordinamento e controllo dei partiti comunisti di nome Cominform, che va a
sostituire la Terza internazionale.
➡In Jugoslavia, Tito forma uno stato socialista a partito unico che vuole però difendere la propria autonomia
dall’URSS — che lo accusa di essersi allontanato dall’ortodossia comunista — nonostante ciò la
Jugoslavia si conquista la propria autonomia e politica estera
• Federazione di sei repubbliche con capitale a Belgrado (Serbia)
• divisa in due aree con differenze linguistiche e religiose, che portano a tensioni attenuate però da Tito e
dalla fiducia nel socialismo autonomo

L’allontanamento tra Urss e Jugoslavia condiziona la guerra civile greca in quanto nel momento in cui i
comunisti greci devono scegliere se dare fiducia alla Russia o a Tito, scelgono la prima, conseguendo il
cessato sostegno della Jugoslavia, anche se nemmeno Stalin decide di aiutarli, quindi procedono con il solo
aiuto albanese — i comunisti greci vengono sconfitti dall’esercito regolare, ed il partito comunista viene
considerato fuori legge.

I blocchi politico-territoriali-militari sono delineati dalle alleanze tra i paesi con URSS e USA:
• 1949, Washington:

- viene firmato il Patto Atlantico ➙ alleanza difensiva per la quale un attacco ad uno dei paesi firmatari
viene considerato indirizzato a tutti gli altri
- formazione della NATO ➙ organismo permanente di coordinamento militare tra i paesi aderenti
• 1955, Russia:
- Patto di Varsavia ➙ trattato di alleanza militare con i paesi europei a regime di democrazia popolare.

STATI UNITI
La politica estera statunitense si basa sulla dottrina Truman, l’intervento americano con lo scopo di fermare
l’avanzata comunista dal punto di vista diplomatico e militare (politica del Containement) mediante:
• CIA: agenzia di intelligente che coordina i servizi di spionaggio, informazione e sostegno all’azione
militare e diplomatica statunitense nel mondo

La Guerra fredda porta allo sviluppo di un’ossessione anticomunista, ne è l’esempio il senatore repubblicano
McCarthy (fenomeno del maccartismo), che dichiara di trovarsi in possesso di liste di comunisti introdotti
nell’amministrazione pubblica e nei vertici delle forze armate, l’indagine fu affidata all’FBI. La polemica
scaturitane fa nascere dubbi sulla fondatezza della campagna anticomunista, una persecuzione fondata sul
sospetto, e viene abbandonata.
La carriera di McCarthy viene danneggiata dall’idea che lui abbia manipolato o inventato le accuse, e dopo
aver subito un voto di censura al Senato, termina la sua carriera.
Nonostante ciò, il sentimento di diffidenza anticomunista rimane per anni — In Europa occidentale invece i
tradizionali partiti di sinistra, comunismo compreso, mantengono significativo peso e seguito politico.

REGNO UNITO
1945 — prime elezioni politiche del dopoguerra, in cui i conservatori di Churchill perdono contro i laburisti,
e Attlee diventa primo ministro, attuando delle riforme:
‣ Organizza il servizio sanitario nazionale;
‣ Organizza un sistema assicurativo finanziato con i contributi statali;
‣ Procede alla nazionalizzazione della banca d’Inghilterra e delle industrie.

Questo insieme di riforme viene soprannominato Welfare State, che ha come obbiettivo il raggiungimento di
un livello di benessere e protezione sociale per tutti i cittadini.
La problematica del Welfare sono gli elevati costi, che cerca di fronteggiare con una forte tassazione
progressiva, che fa diminuire il consenso nei confronti dei laburisti, fino a farli perdere nelle elezioni
successive, vedendo i conservatori di Churchill come vincitori.

FRANCIA
Il regime collaborazionista di Vichy, durante la guerra, abolì le norme costituzionali, provocando una rottura
nella continuità costituzionale.
Dopo la guerra, si tiene una doppia elezione (a cui partecipano anche le donne), con cui:

• Si deve eleggere un Assemblea Parlamentare e decidere se darle una funzione costituente;

• Viene formato un governo di coalizione presieduto da De Gaulle, tra Movimento Repubblicano Popolare,
Partito Socialista e Comunista — in cui nascono fin da subito discussioni, in quanto i partiti vorrebbero un
sistema parlamentare con un Presidente dotato di scarsi poteri, mentre De Gaulle preme per un sistema
simile a quello statunitense, per avere ampi poteri, non potendo far prevalere il suo volere, si dimette;

• Viene nominata una nuova Assemblea Costituente che:


- attribuisce notevoli poteri al parlamento bicamerale, (e scarsi al Presidente);
- Stabilisce una legge proporzionale per l’elezione del Parlamento — nessun partito si assicura la
maggioranza dei seggi, creando frammentazione nel quadro politico.

In seguito al deterioramento delle relazioni tra paesi occidentali e URSS, il Partito Comunista viene escluso
dalla maggioranza e passa all’opposizione.

GERMANIA FEDERALE
1949 — divisa in stato comunista e democratico: la Repubblica Federale tedesca, che ha il ruolo strategico di
contrapposizione tra blocco occidentale e comunista, dunque per dargli la possibilità di ricostruire

rapidamente i suoi apparati produttivi, gli USA non gli chiedono riparazioni di guerra, e lo includono nei
paesi che possono fruire del piano Marshall.
Viene redatta la Costituzione, e alle elezioni vincono i partiti cristiano-democratici.

Dopo guerra in Italia


Esce dal fascismo e dalla guerra economicamente distrutta, con tensioni politiche, fenomeni di malavita e
occupata dalle forze alleate, per i quali l’unica agevolazione è la presenza del movimento di resistenza
antifascista. Viene affidato il compito di formare governi provvisori di coalizione, che includano anche
socialisti e comunisti, al Comitato di Liberazione Nazionale (CNL):

• 1945 ➙ Governo Parri: che ha vita breve, data la sua volontà di epurare la società da chi è stato coinvolto
nel fascismo, seguendo una politica economica che non ammette concessioni agli imprenditori;
• 1946 ➙ Governo De Gasperi: presieduto dal dirigente della Democrazia cristiana, che organizzò:
- delle elezioni in cui venne eletta l’assemblea costituente, innocui primeggiarono la Democrazia
cristiana di De Gasperi, il Partito Socialista e quello Comunista;
- un referendum costituzionale, in cui gli elettori scelsero la Repubblica, abbandonando al passato la
Monarchia;

➙ Da cui si formò un governo di coalizione presieduto da De Gasperi in coabitazione con comunisti,


socialisti e moderati — situazione che diventava sempre più difficile.
➙Marshall infatti preme sul fatto che De Gasperi si debba liberare di comunisti e socialisti, se vuole
continuare ad usufruire degli aiuti statunitensi.

1948 — entra in vigore la nuova Costituzione:


• l’Italia è fondata su un parlamento bicamerale, diviso in camera dei Deputati e Senato, entrambi eletti a
suffragio universale;
• il Parlamento possiede il potere legislativo e elegge il Presidente della Repubblica, cui viene conferito un
mandato di 7 anni;
• tra i limitati poteri del Presidente c’è quello di eleggere il Presidente del Consiglio, che deve formare il
governo sulla base della maggioranza che si è creata in Parlamento;
• viene istituita una Corte Costituzionale, che ha il compito di verificare la coerenza delle leggi approvate
dal Parlamento con i principi e le regole stabilite dalla Costituzione stessa.

E dopo la sua approvazione vennero organizzate le prime elezioni, in cui la Democrazia Cristiana vinse
contro la sinistra, in quanto:
• Gli aiuti statunitensi furono da tutti visti come un successo democristiano;
• L’intervento del pontefice pio XII, che ammonisce pubblicamente chi non va a votare o vota liste e
candidati che non rispettano i diritti di Dio, della Chiesa e degli uomini;
• Venne utilizzato il colpo di stato comunista nella Cecoslovacchia a sfavore della sinistra.

1953 — Stalin muore, e il culto della sua immagine raggiunge l’apice.


La Russia continua a caratterizzarsi per il controllo della società, dato dalla politica del terrore, che porta ad
una rapida ricostruzione delle industria pesante e bellica.
➙ Nello stesso anno effettua il test atomico e mette a punto la bomba a idrogeno, successi per la
competizione con gli USA nella guerra fredda.
➙ Ad unirsi alla politica del terrore è lo sfruttamento della manodopera operaia, in quanto i lavoratori sono
sottopagati, e costretti ad un basso tenore di vita;
➙ Gli impianti industriali vengono ricostruiti in modo tale da poter risparmiare sul superfluo, come le misure
di sicurezza;
➙ Il settore agricolo rimane il punto debole del settore produttivo, a causa di annate negative e di scarsa
fiducia dei contadini, nei confronti del sistema economico e politico sovietico;
➙ I funzionari del partito godono di retribuzioni e favori, che li inseriscono in un’élite privilegiata:
Nomenklatura

Anche nei paesi dell’est Europa, sotto il controllo sovietico, la situazione è la stessa:
• Instaurazione di regimi a partito unico;
• Terra espropriata e ridistribuita ai singoli coltivatori per la costruzione di fattorie collettivizzate;

• Le fabbriche vengono espropriate e gestite dallo stato;


• I piani produttivi vengono regolati sulla base delle priorità economiche del paese-guida;
• Lo stile politico è caratterizzato dalla repressione dell’opposizione;
• Le condizioni di vita di operai e contadini peggiorano rispetto agli anni precedenti.

Nel 1937 viene stretto un accordo tra i comunisti di Mao e i nazionalisti di Kai-Shek per bloccare l’avanzata
giapponese in Cina. Poco dopo, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale porta il Giappone ad allentare la
pressione militare sulla Cina, in quanto impegnato nello scontro contro gli Stati Uniti, permettendo ai
nazionalisti di rielaborare i piani d’attacco contro Mao per estirpare la loro presenza mediante una guerra
civile.

Nella loro area, i comunisti conquistano l’appoggio delle masse contadine a cui distribuiscono le terre
confiscate ai più ricchi, differenziandosi da Kai-Shek:
• I comunisti riescono ad entrare a Pechino, proclamando la nascita della Repubblica popolare cinese (non
riconosciuta dagli USA);
• I nazionalisti fuggono sull’isola di Taiwan e creano la Repubblica democratica cinese:
- Riconosciuta dagli Stati Uniti;
- Ammessa al consiglio di Sicurezza dell’ONU
• Mao procede alla nazionalizzazione delle banche e delle medie e grandi imprese - e stipula un trattato di
amicizia e mutua assistenza con l’URSS.

Guerra di corea
La Corea viene occupata a nord dall’Armata rossa sotto un regime comunista, e a sud dagli Stati Uniti con un
governo nazionalista, in cui le truppe nordcoreane, con l’appoggio dei sovietici, attuano un’invasione.
A questo punto Truman, per evitare l’espansione del comunismo, chiede l’intervento dell’ONU che autorizza
l’azione militare a protezione della Corea, occupandola da nord fino al confine con la Cina comunista, che a
sua volta invia rinforzi militari, costringendo gli americani a rientrare nel confine del sud, ristabilendo la
situazione precedente alle ostilità

L’amministrazione americana prende in considerazione l’uso della bomba atomica per attaccare la Cina, ma
Truman non è d’accordo, e avvia le trattative di pace che si concludono con l’armistizio del 25 luglio 1953;
nonostante ciò rimane perenne il rischio di una crisi mondiale, date le tensioni delle due superpotenze.

Durante la seconda guerra mondiale inizia il processo di emancipazione delle colonie europee da parte dei
paesi asiatici e mediorientali. Viene condotto da dirigenti e movimenti che combinano tradizioni e culture
locali con modelli di organizzazione politica e quadri ideologici di matrice occidentale, con due differenze:
• India induista e paesi musulmani ➙ Movimenti nazionalisti: basati sul patriottismo di matrice europea con
identità religiosa e culturale locale
• Asia sud-orientale ➙ Movimenti che eleggono a modello l’esperienza comunista cinese

INDIA
• Nel Regno Unito si forma il governo laburista di Atlee;
• viene convocata l’elezione per l’Assemblea Costituente indiana, che redige la costituzione per l’India
indipendente;
• Nonostante ciò si crea una spaccatura tra la Lega musulmana e il Partito nazionale del Congresso induista;
• Per evitare contrasti, il governo britannico opta per una Partition (divisione) del territorio:
- Pakistan ➙ stato musulmano;
- Unione indiana ➙ stato indù.
Che si trovano subito in contrasto, attuando anche degli spostamenti tra stati, accompagnati da terribili
disagi e violenze interreligiose.

‣ L’Unione Indiana, sotto la guida di Nerhu, adotta un assetto costituzionale democratico, dichiarandosi,
mediante Ghandi, favorevole ad una divisione delle risorse patrimoniali inglesi con il Pakistan;
‣ La proposta che non venne apprezzata da alcuni indiani, portando un’estremista ad assassinare Ghandi,
affermando che la vittima avesse tradito gli interessi dell’India;
➙ Poco dopo viene eletta l’Assemblea costituente, redatta una Costituzione con alla base uno stato indiano
laico e democratico

Il Pakistan è diviso in due territori in tensione (che condiziona la politica pakistana), ed è costituito da diversi
gruppi etneo-linguistici accomunati solo dalla religione:
• Da una parte le autorità religiose islamiche, che vorrebbero uno stato basato sulla Sharia - codice etico
derivato dal Corano e dalla Sunna;
• Dall’altra gli esponenti della Lega musulmana, appoggiati dall’esercito e favorevoli ad uno stato laico

INDOCINA
1945 — Ho Chi-Minh, capo del movimento comunista, proclama l’indipendenza dalla Francia e la
formazione della Repubblica democratica del Vietnam:
• La Francia non riconosce il nuovo stato e ne occupa la parte meridionale;
• Inizia una lunga guerra, vinta poi dai vietnamiti;
• Vengono siglati gli accordi di Ginevra, che decretano:
- il ritiro dei francesi;
- la divisione del Vietnam in Repubblica comunista a nord e monarchia filoccidentale a sud;
- formazione dei due stati indipendenti di Laos e Cambogia.

Conferenza di Bandung
1955 — si riuniscono i rappresentanti di 29 stati per promuovere un coordinamento afro-asiatico che si
opponga al tradizionale imperialismo occidentale e al neoimperialismo sovietico:
➙ nasce il movimento dei non allineati - o del Terzo Mondo - né filoccidentale ne filosovietico.

Il Medio oriente comprende paesi arabi e mussulmani: Iraq, Iran, Afghanistan, Palestina, Arabia Saudita,
Siria, Libano (no arabo) e Israele (no arabo-musulmano), che sono caratterizzati da ricchezze e disponibilità
di materie prime.
L’Islam si ramifica in due interpretazioni:
• -sunniti ➙ che riconoscono la discendenza di Maometto come depositario della tradizione islamica, i loro
testi sacri sono il Corano e la Sunna, e detengono un’organizzazione religiosa orizzontale strutturata sui
califfati;
• -sciiti ➙ non riconoscono Maometto come depositario della tradizione islamica, e detengono
un’organizzazione religiosa gerarchica e piramidale.

PALESTINA
Tra le due guerre il Regno Unito cerca di mantenere una posizione equidistante tra arabi ed ebrei, finché, per
mantenere buoni rapporti con gli arabi, decidono di limitare l’accesso degli ebrei che cercano di uscire
dall’Europa nazista, scatenando un rafforzamento delle formazioni paramilitari ebree, ed attuando attentati
contro arabi ed inglesi.
• Viene organizzata la lega araba, che dichiara di volersi adoperare a favore della formazione di uno stato
palestinese;
• Il Regno Unito rinuncia al mandato sulla regione e passa la questione all’ONU — che formula un piano
per la creazione di due stati;
- Ebraico di Israele;
- Arabo di Palestina;
- Con Gerusalemme città libera.
• Poco dopo iniziano gli scontri tra i due, con la distruzione dei villaggi palestinesi e l’allontanamento della
popolazione ebraica;
• Il leader sionista Gurion proclama la nascita dello stato d’Israele riconosciuto da URSS e USA;
• La lega araba attacca il territorio israeliano ed inizia una guerra, vinta da Israele che amplia i suoi confini;
• La popolazione palestinese viene cacciata verso Libano, Striscia di Gaza e Cisgiordania.

Da allora la questione palestinese diventa un grande problema politico e risveglia il radicalismo politico e
religioso islamico.

DEMOCRAZIE OCCIDENTALI E COMUNISMO


Anni 50-70

Nel secondo dopoguerra le economie europee, come Germania Ovest e Italia (nasce il triangolo industriale:
Torino-Milano-Genova), si riprendono con grande rapidità, tanto da definirsi un “miracolo economico”,
soprattutto grazie:
• Alla spinta dinamica impressa dal sistema economico statunitense ➙ data dalla crescita della spesa statale
per gli armamenti, che ricade su tutti i settori industriali, e crea effetti economici positivi sul sistema
economico statunitense, riflettendosi anche su quello europeo;
• Al Piano Marshall ➙ i cui crediti e forniture di beni rivitalizzano i sistemi economici rimettendo in moto
domanda ed investimenti — parte dei prestiti sono stati utilizzati per ricostruire strade, edifici ed impianti
industriali siderurgici e meccanici in centro, ma soprattutto nel nord Italia;
• Alla rete di accordi economici che fondano l’inizio di un’Europa comunitaria, una vasta area di paesi
collegata dalla comune sottoscrizione di accordi istituzionali:
‣ Comunità europea del carbone e dell’acciaio ➙ accordo tra Shuman e Monnet (in rappresentanza di 6
paesi eu) per coordinare produzione e scambio
‣ Comunità economica europea ➙ nata con la sottoscrizione del Trattato di Roma, con lo scopo di
formare un Mercato europeo comune mediante:
- L’abbassamento delle barriere doganali;
- La facilitazione della circolazione di merci e individui;
- Il coordinamento delle politiche agricole e industriali;
- Il sostegno delle aree depresse
‣ Comunità europea dell’energia atomica ➙ organismo collettivo che coordina e incoraggia le ricerche
per l’utilizzo dell’energia atomica a scopi civili.

Aumenta il numero dei lavoratori da impiegare, ma la popolazione risulta decimata dalla guerra, e si decide
di conservare ed aumentare i livelli di impiego femminile e migratorio, infatti aumentano:
• Flussi migratori esterni ➙ paesi meno sviluppati che offrono manodopera a quelli in pieno sviluppo;
• Flussi migratori interni ➙ la popolazione si sposta da un’area meno sviluppata verso una in via di
sviluppo, ma nella stessa nazione.

✴ Molte nazioni europee subiscono una contrazione demografica data dalla formazione di una vasta cintura
urbanizzata intorno alle capitali ➙ megalopoli, caratterizzate da case a basso costo e condizioni di vita
più piacevoli;
✴ Cresce anche la richiesta d’impiego anche nel settore terziario, che è in espansione in quanto aumentano i
servizi offerti dallo Stato;
✴ Viene sollecitata la crescita ed il miglioramento delle strutture educative e formative;
✴ Diminuisce la disoccupazione e aumentano i salari ➙ permettendo alle famiglie di acquistare una
maggiore quantità di beni di consumo;
✴ Nasce il fenomeno del Consumismo ➙ propensione all’acquisto di beni di consumo proprio della cultura
economico-sociale dell’Occidente del secondo dopoguerra;
✴ Il rilancio dei consumi viene stimolato da
- Innovazioni tecniche industriali: che riducono il costo dei beni;
- Pubblicità: che spinge verso gli acquisti promettendo una nuova qualità di vita lontana dalla guerra;
✴ I maggiori beneficiari della crescita economica sono dirigenti ed azionisti delle grandi imprese
armamentari, petrolifere e in quelle delle autovetture e delle telecomunicazioni.

Miracolo economico
La crescita dei redditi porta la gente a risparmiare per potersi concedere dei “lussi”, in un mondo che sembra
essere diventato un villaggio globale:
• Il televisore ➙ che fa esplodere la dimensione della comunicazione virtuale, già esistente dagli anni ’30,
ha un prezzo accessibile e fornisce nuove trasmissioni televisive che:
- Negli USA appartengono a network privati
- In Europa sono gestite da agenzie statali che inizialmente trasmettono produzioni televisive autoctone,
ma successivamente ogni compagnia televisiva comincia a comprare programmi prodotti in altri paesi,
mediante cui cominciano a farsi largo le produzioni televisive americane;

• Il cinema ➙ presenta un processo di americanizzazione più netto, in quanto le pellicole cinematografiche


statunitensi attraggono molti più spettatori — le cinematografie europee invece si contraddistinguono per il
loro approccio letterario, in quanto ispirate a opere letterarie con registi che sono anche grandi artisti;
• L’automobile ➙ che diventa un:
- Imperativo sociale per andare a lavoro, accompagnare i figli a scuola, andare a faee la spesa;
- Luogo dell’immaginario, da quando i sindacati dei lavori hanno conquistato le ferie retribuite.
• I voli aerei ➙ le cui linee si moltiplicano e i cui costi si abbassano (per i più abbienti).

I mezzi di trasporto necessitano di carburanti, che portano all’aumento della richiesta di petrolio, che viene
usato anche su navi, locomotrici e per i riscaldamenti domestici.
‣ La domanda viene soddisfatta con una grande crescita della produzione grazie alla scoperte di nuovi
giacimenti, permettendo al prezzo di essere in costante discesa;
‣ Produzione che è dominata da 7 compagnie euro-statunitensi principali (si sottrae l’URSS, che è orientata
a soddisfare solo i propri bisogni economici);
‣ Si creano nuove compagnie nazionali che entrano in concorrenza con le sete principali;
‣ Nasce l’ OPEC (l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio):
- Fondata nel 1960 dai rappresentanti di Iran, Iraq, Kuwait, Arabia Saudita e Venezuela
- Con lo scopo di creare un coordinamento tra i maggiori paesi produttori non occidentali
- Al fine di contrastare il dominio delle 7 compagnie euro-statunitensi.

Le flessioni demografiche provocate dalla guerra vengono controbilanciate dall’aumento delle nascite,
definito il Baby Boom, determinato da:
✴ Programmi di Welfare state ➙ assistenza pensionistica, sanitaria e di sostegno alle famiglie, che portano:
- Alla diminuzione della mortalità perinatale;
- Programmi di vaccinazioni contro una serie di malattie diffuse, che abbatte i tassi di mortalità
giovanile, allungandola speranza di vita.
✴ Le famiglie dispongono di redditi maggiori ➙ possono garantire una migliore alimentazione ed
educazione ai figli, che spesso continuano a studiare oltre il ciclo scolastico dell’obbligo;
✴ C’è entusiasmo per la fine della guerra, e ottimismo collettivo diffuso il “miracolo economico”.

Dall’altra parte della medaglia però:


‣ La guerra fredda minaccia continuamente la pace mondiale e nei due blocchi persistono disuguaglianze
sociali e rigidità politica;
‣ I neri d’America, una popolazione povera e tra le meno beneficiate dalla crescita economica, danno vita a
un grande movimento politico, che provoca reazioni e tensioni negli Stati Uniti.
‣ La nuova categoria sociale dei giovani, definisce i suoi contorni ed entra prepotentemente nella scena
politica;
‣ Settori importanti delle classi operaie, sia a Ovest sia a Est, protestano per ottenere migliori condizioni di
vita e un maggiore peso politico.

Nel 1953 viene eletto presidente Eisenhower, ex militare ed esponente del partito repubblicano, che
rappresenta le posizioni dell’opinione pubblica bianca, conservatrice e nazionalista:
‣ Promuove il Social Security Act: concessione si sussidi e pensioni anche ai lavoratori agricoli;
‣ Nomina il giudice Warren come presidente della Corte Suprema ➙ che emette una sentenza che giudica
incostituzionale la segregazione razziale nelle scuole

Nonostante ciò, la discriminazione razziale nei confronti della popolazione nera continua a far parte della
società americana, in contrapposizione all’idea di libertà, benessere e progresso americana, molti
afroamericani:
• Vivono in appositi ghetti in condizioni disastrose;
• Hanno retribuzioni più basse rispetto a quelle dei bianchi;
• Vengono colpiti per primi e per più tempo dalla disoccupazione;
• La segregazione è rigorosa: servizi, locali pubblici, posti a sedere sui mezzi pubblici distinti.

Kennedy
Ma nel 1955 a Montgomery, Alabama, una donna di colore che milita nell’Associazione nazionale per il
progresso della gente di colore, Rosa Park, si siede su un sedile di un pullman riservato ai bianchi,
rifiutandosi di abbandonare il posto, conseguendone il suo arresto.
➙ La comunità nera di Montgomery boicotta i servizi pubblici locali andando a lavorare a piedi, con mezzi
privati usati in gruppo o affittando pulmini;
➙ Nasce un vero e proprio movimento, con a capo Martin Luther King;
➙ I neri cominciano ad entrare nei locali dei bianchi, chiedendo di essere serviti, ed in caso di rifiuto vi
restano seduti per protesta;
➙ Si scatenano reazioni di protesta da parte di bianchi razzisti che si riversano in aggressioni e omicidi;
➙ Il Partito democratico così come un’importante parte dell’opinione pubblica, è favorevole all’integrazione
razziale tra bianchi e neri;
➙ Grazie a ciò alle elezioni del ’60 vince il suo esponente Kennedy, promettendo un rinnovamento della
società americana:
- Maggiore giustizia sociale;
- Espansione e rafforzamento del Welfare state.
➙ Purtroppo non riuscirà a realizzare gran parte del suo programma per il mancato consenso in Congresso.

Dopo pochi anni Washington si riempie di persone di colore che sostengono il movimento per i diritti civili,
per il quale Martin Luther King tiene un discorso che rimarrà nella storia, dove dice di sognare un mondo in
cui bianchi e neri possano vivere in pace, discorso condiviso e apprezzato da Kennedy, che purtroppo venne
assassinato il 22 novembre del 1963, a Dallas, senza poter far nulla.
Viene sostituito dal vicepresidente Jhonson che continua sulle orme di Kennedy:
• Approva la “Legge sui diritti civili” dichiarando illegale ogni discriminazione di sesso, razza, etnia e
religione;
• Crea la “Commissione per le pari opportunità d’impiego” che ha il compito di combattere le
discriminazioni sul mondo del lavoro;
• Istituisce delle borse di studio e dei corsi scolastici per i figli e le figlie delle famiglie più povere;
• Stanzia fondi federali per le scuole pubbliche;
• Vara un programma di assistenza medica gratuita per anziani;
• Attua un programma di aiuto per madri con figli a carico.

Accanto al movimento dei diritti civili si forma un movimento che propone una separazione tra comunità
nera e società americana, basata sull’idea dell’orgoglio nero e sulla riscoperta delle comuni radici africane:
promuove la formazione di gruppi di attivisti neri più radicali che vogliono conquistare nuovi spazi anche
con il ricorso alla violenza.
‣ Dopo l’assassinio di Malcom X, il suo successore Carmichael prova a radicalizzare il movimento cercando
il sostegno dal Black Panther Party ( Partito della Pantera nera ➙ gruppo politico estremista dotato di
formazioni paralilitari), ma subisce una dura repressione dall’FBI;
‣ Nel 1968 Martin Luther King viene assassinato.

Il processo di eliminazione della segregazione e del razzismo, con la presidenza di Johnson, porterà una
sostanziale parità dei diritti tra bianchi e neri.

Contemporaneamente (con Kennery ancora vivo) in politica estera, il problema principale è la possibile
superiorità missilistica e spaziale dell’URSS, inizia cosi la corsa allo spazio:
• 1957 ➙ URSS lancia in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik;
• 1958 ➙ l’Amministrazione americana fonda la NASA — agenzia governativa incaricata allo studio di
veicoli spaziali;
• 1961 ➙ i sovietici lanciano un missile in orbita intorno alla Terra con un pilota a bordo: Yuri Gagarin;
• 1969 ➙ gli USA arrivano sulla Luna con Neil Armstrong e Edwin Aldrin.

Guerra di Cuba
Inoltre a Cuba il regime filoamericano di Batista viene rovesciato da Fidel Castro:
‣ Espropria delle terre e delle piantagioni possedute dalla United Fruit (azienda americana che domina il
commercio della frutta esotica);
‣ Nazionalizza le raffinerie petrolifere, rendendo più complessi i rapporti con gli USA;
‣ Cerca il sostegno diplomatico dell’URSS;

‣ Di conseguenza Kennedy autorizza un’operazione organizzata dalla CIA in cui degli esuli cubani
anticastristi armati sbarcano alla Baia dei Porci, con lo scopo di istigare la popolazione alla ribellione
anticomunista — ma si rivela un fallimento;
‣ Castro si avvicina all’URSS ➙ che installa una base missilistica sull’isola;
‣ Kennedy chiede ed ottiene dal governo sovietico, sotto minaccia di attacco missilistico, lo smantellamento
dela base;
‣ Iniziano le trattative tra Russia e Stati Uniti ➙ firma di un trattato contro i test nucleari marittimi e
atmosferici.

Guerra del Vietnam


Dopo la morte di Kennedy, Johnson sfrutta uno scontro navale contro il Vietnam avvenuto nel ’64 nel golfo
di Tonchino, per ottenere l’autorizzazione per prevenire ulteriori aggressioni:
✦ Attua l’offensiva dell’escalation: aumento progressivo di bombardamenti sulle basi comuniste (Viet Cong)
nel Vietnam del nord, in Cambogia ed in Laos, per distruggere le basi militari ed indebolire la popolazione
civile;
✦ I comunisti resistono e contrattaccano mediante l’offensiva del Tet: attaccando simultaneamente più di 100
città del Vietnam del Sud, infliggendo gravi perdite agli americani;
✦ Gli USA tentano di fermarle tramite rappresaglie, ma si ritrovano a colpire molti civili innocenti;
✦ Le notizie di massacri e bombardamenti arrivano in occidente grazie ai servizi giornalistici e televisivi,
dove si forma un grande movimento pacifista contro le ingiustizie e l’inutilità di questa guerra;
✦ Dato ciò Jhonson non si ricandida e le elezioni vengono vinte da Nixon;
✦ Lui ritira le truppe dal Vietnam ma continua i bombardamenti, e ordina un’offensiva in Cambogia senza
successo;
Gli USA firmano un’armistizio e la capitale del Vietnam del sud, Saigon, cade sotto l’offensiva comunista.

Paesi europei con dittatura di destra:

PORTOGALLO secondo dopoguerra


Sotto la guida dittatoriale di Salazar, rimasto neutrale nella seconda guerra mondiale, è riuscito rapidamente a
riprendere i rapporti con gli USA, venendo inseriti nel Piano Marshall e nella NATO.

SPAGNA anni 50
Sotto la dittatura di Francisco Franco, rimasta anch’essa neutrale, ma l’intervento dei nazifascisti durante la
guerra civile in aiuto del dittatore rende complesso il suo inserimento nel blocco occidentale. Nonostante ciò
stringe un accordo militare bilaterale con gli USA, ed entra nell’ONU.

GRECIA anni 70
Sotto una dittatura di destra dopo un periodo di instabilità politica, guidata da una giunta militare che
riprende le relazioni con gli stati uniti.

Paesi europei a maggioranza democratica:

FRANCIA-Algeria
Presenta un’instabilità politica della Quarta Repubblica, aggravata dalla situazione dell’Algeria:
• Il fronte di liberazione nazionale algerino inizia una guerriglia urbana per cacciare le truppe francesi;
• Riescono a riprendere il controllo della città ricorrendo ad esecuzioni sommarie e torture dei prigionieri;
• C’è la possibilità che il governo francese ceda e proclami l’indipendenza dell’Algeria
➙ Ma un gruppo di militari francesi minacciano un colpo di stato richiedendo di affidare l’incarico di
capo del governo a De Gaulle
➙ De Gaulle accetta e assume la carica senza garantire di rispettare i loro termini
➙ Redige una nuova Costituzione che da notevoli poteri al Presidente della Repubblica:
- Assumere pieni poteri nel caso di minaccia alla stabilità del potere;
- Nominare il Primo ministro;
- Scogliere le Camere;
- Proporre Referendum;
➙ La costituzione viene approvata da un referendum.

• De Gaulle diventa presidente della Quinta Repubblica ➙ caratterizzata da scarsa alternanza politica in
quanto il partito comunista, all’opposizione, non riesce a costruire alleanze politiche a causa del legame
con l’URSS;
• Per quanto riguarda l’Algeria decide di abbandonare il controllo, reprimendo un secondo colpo di stato
militare e avviando un piano di indipendenza per l’Algeria, 62:
- Approvato dalla popolazione algerina con un referendum;
- Apprezzato dall’opinione pubblica francese che lo rielegge alle successive elezioni.
• De Gaulle cerca di svincolarsi dall’eccessiva tutela statunitense:
- Autorizza i test nucleari per consentire al suo esercito di dotarsi della bomba atomica;
- Si oppone all’ingresso del Regno Unito nella CEE, in quanto considerato troppo legato agli USA;
- Ritira le sue truppe dal contingente a disposizione della NATO, ma rimanendovi all’interno.

REGNO UNITO
I conservatori di Churchill cercano di far convivere le riforme del Welfare State con una dinamica economica
poco brillante, privatizzando l’industria siderurgica e cancellando una parte delle spese sanitarie.
Il bilancio statale però resta in deficit a causa:
- Degli impegni nelle ex colonie;
- Della partecipazione alla guerra di Corea;
- Del progetto di dotare l’esercito della bomba atomica.
I conservatori perdono consensi e, alle successive due elezioni, vengono battuti dai laburisti con Wilson.

GERMANIA FEDERALE
‣ Fino al 1966 il quadro politico era dominato dall’alleanza fra i partiti cristiano-democratico, cristiano-
sociale e liberale con un piano di costruzione di un sistema sanitario e pensionistico sul modello britannico.
‣ Politicamente, ci fu il Congresso di Bad Godesberg dove il partito social-democratico abbandonò
l'impronta marxista, accettando l'economia di mercato.
‣ Nel 1956 il partito comunista tedesco venne messo fuori legge dalla corte costituzionale così il partito
social-democratico restò senza concorrenti a sinistra.
‣ Nel 1966 la coalizione tripartitica si spaccò, perché i liberali si opposero all'incremento delle imposte reso
necessario dall’aumento del deficit pubblico, determinato dalla crescita delle spese per il sistema sanitario,
scolastico e pensionistico.

Italia 48-63
In Italia dal 1948 al 1969 furono caratterizzati dalla trasformazione della società e del sistema produttivo.
Aumentarono gli addetti all’industria e ai servizi, che superarono gli addetti all’agricoltura, portando grandi
flussi migratori della popolazione che dal sud e dalle campagne alpine si trasferirono nei centri urbani del
nord.
- Questo fu caratterizzato da una politica di maggioranza della Democrazia Cristiana.
- Elemento essenziale, era l'esclusione dal governo del partito comunista.
- Questa caratteristica della politica italiana è stata definita bipartitismo imperfetto dove ci sono due grandi
partiti con orientamento opposto (DC Democrazia Cristiana e PCI Partito Comunista Italiano) che attirano
a se i partiti affini ma non c’è alcuna alternanza alla guida del governo.
- Nonostante questo il sistema politico italiano non fu immobile, tanto che si possono distinguere 3 cicli
caratterizzati dal variare delle coalizioni e dei programmi dei governi guidati dalla Democrazia Cristiana.

Primo ciclo politico italiano


Dal 1948 al 1957 si formarono prevalentemente coalizioni centriste, ovvero alleanze tra Democrazia
Cristiana e partiti repubblicano, liberale e social-democratico.
I governi centristi attuarono riforme a favore delle richieste dei contadini privi di terra con la promessa di
una modernizzazione dell’agricoltura meridionale.
- L’intervento più importante fu la riforma agraria, che espropriò e ridistribuì 750.000 ettari di terra.
- Venne istituita la cassa per il Mezzogiorno, col compito di coordinare i finanziamenti e i sostegni alle
regioni meridionali per la costruzione o il miglioramento delle infrastrutture.
- Venne creato il ministero delle partecipazioni statali, col compito di coordinare le attività produttive delle
imprese statali.
- Il governo di De Gasperi propose la legge elettorale, dove lo schieramento dei partiti alleati che
conseguiva il 50% dei voti gli veniva automaticamente assegnato il 65% dei seggi in parlamento. Ma la
legge durò pochi mese e venne abrogata.

Secondo ciclo politico italiano


‣ Tra il 1957 e il 1960 la Democrazia Cristiana, iniziò ad orientarsi verso maggioranze di centro-destra, con
coalizioni che in questo periodo includevano il movimento sociale italiano.
‣ La scelta comportò problemi politico perché il movimento sociale italiano si presentava come partito con
ideali del regime fascista, quindi sia il partito socialista che quello comunista criticarono quello che
sembrava essere un tradimento delle basi ideali su cui era nata la Repubblica Italiana.
‣ L’esperimento di centro-destra proseguì fino a quando nel 1960 il Presidente della repubblica, Giovanni
Gronchi, diede a Fernando Tambroni (esponente democratico) l’incarico di formare un nuovo governo.
Tambroni ricevette critiche dal suo stesso partito e diede le dimissioni.
‣ Gronchi insisté volerlo alla guida del governo, cosicché Tambroni si presentò nuovamente al parlamento.
‣ La situazione divenne critica quando si diffuse la notizia che il movimento sociale avrebbe tenuto il suo
congresso a Genova. L’autorizzazione concessa dal governo Tambroni fece esplodere una violenta rivolta
popolare che travolse Genova.
‣ Alla fine il movimento sociale italiano decise di non tenere il suo congresso a Genova mentre Tambroni, fu
costretto alle dimissioni.

Terzo ciclo politico italiano


• Dal 1960 la maggior parte dei dirigenti Demo-cristiani si orientò verso una possibile apertura del governo
al partito socialista.
• Nel 1962 il Partito socialista italiano votò la fiducia al governo democristiano di Amintore Fanfani.
• Dal 1963 al 1968 i ministri socialisti entrarono a far parte di governi di coalizione guidati dal
demo-cristiano Aldo Moro, aprendo la fase del centro-sinistra, inaugurata da due significative riforme:
- La nazionalizzazione dell’energia elettrica con l’Enel
- La costituzione della scuola media unificata

I paesi comunisti attraversarono una fase di cambiamenti.
Viene incoraggiata la crescita demografica per colmare i vuoti lasciati dalla guerra, i miglioramenti del
sistema sanitario favorì l'abbassamento del tasso di mortalità, soprattutto infantile.
Inoltre le città danneggiate vengono ricostruite e riorganizzate, le scuole vengono potenziate per garantire a
tutti una regolare istruzione.
Così come nell’Occidente, anche nell’Est comunista la ripresa economica viene trainata dalla crescita della
spesa per gli armamenti, insieme alla ricerca di combustibili e di fonti energetiche.

L’URSS è tra i primi paesi a fare un piano per la costruzione di centrali atomiche e per la produzione civile
di energia elettrica, sottovalutando l’impatto ambientale.
La ripresa economica avviene con una compressione dei redditi e dei consumi, mentre il divario tra operai e
contadini, da un lato, e funzionari dello Stato e del partito, dall’altro, si allargava.

L’unione sovietica di Chruscev


Nel 1953, Stalin muore e viene sostituito da Nikita Chruscev nel 1955, che ritiene impossibile continuare a
governare col sistema del terrore e durante un congresso del Partito comunista sovietico del 1956, denunciò
lo stalinismo, i suoi brutali sistemi repressivi ed il culto della personalità di Stalin.
Chruscev smantellò i Gulag, i campi di concentramento organizzati in età staliniana, suscitando perplessità,
ma anche grandi aspettative, perchè molti pensano che ora sia possibile avere spazi di libertà.

Infatti, nel 1956, in Polonia gli operai scioperano chiedendo retribuzioni migliori.
Mosca riabilita uno dei dirigenti del comunismo polacco, Gomulka (espulso dal partito comunista polacco
nel 1948), per andare incontro alle proteste.
Gomulka riafferma la fedeltà della Polonia all’URSS e procede con alcune riforme:
- privatizza numerose aziende agricole
- riconosce i consigli operai autonomi
- riapre il dialogo con la Chiesa Cattolica.
Sull’esempio polacco, ad ottobre del 1956, in Ungheria si protesta contro le condizioni economiche e la
mancanza di libertà imposta dal regime comunista.
Viene così richiamato al potere Nagy (espulso dal partito comunista ungherese nel 1955), il quale prospetta
un radicale mutamento per l’Ungheria, annunciando la possibile uscita dal Patto di Varsavia. Il governo

sovietico decide di mandare l’Armata Rossa per invadere il paese chiudendo l’esperienza ungherese nel
sangue, uccidendo le speranze accese dalla de-Stalin-izzazione.

Inoltre dopo il 1949, i collegamenti tra Berlino est e Berlino ovest vengono riaperti e tantissimi tedeschi si
spostarono della Germania comunista a Berlino ovest.
Il flusso migratorio viene visto dall'occidente come scarso consenso al regime comunista.
Per bloccarlo il governo della Germania comunista, d’accordo con quello sovietico, decise di costruire un
Muro con postazioni di guardia intorno alla parte ovest di Berlino.
Il Muro viene fatto nella notte tra il 12 ed il 13 agosto 1961, diminuendo il flusso migratorio drasticamente.
Nel 1964, la parziale liberalizzazione del sistema politico sovietico di Chruscev si interrompe e lui venne
accusato per le rivolte e per l’esito della crisi dei missili cubani, viene poi, privato di tutte le cariche e
sostituito da un triumvirato, composto da Breznev, Kosygin e Podgornij.
Con loro la repressione del dissenso interno riprende, affidata alla polizia politica che viene organizzata
come Comitato per la Sicurezza dello Stato (KGB).

L’inizio degli anni 60 è caratterizzato da una parte da pessimismo:


- Negli USA molti uomini politivi vengono uccisi, come Martin Luther King e i fratelli Kennedy;
- Nel Sud-Est Asiatico la guerra impiega le truppe americane contro i guerriglieri comunisti affiancati da
Cina e URSS,
- nell’Est Europa le promesse di rinnovamento di Chruscev vengono smentite dai metodi brutali di
repressione del dissenso.

Mentre dall’altra si intravede una svolta:

STATI UNITI
Le nuove mode culturali, linguistiche, di abbigliamento, definiscono le giovani generazioni come un gruppo
differenziato da quello degli adulti.
• Aumenta il numero di studenti e studentesse che frequentano l’università, in cui vige il sistema di
residenzialità:
- Che sollecita l’aggregazione separata degli studenti;
- Permette di elaborare linguaggio, miti, progetti propri.
In California, alla Berkeley nascono gruppi di discussione favorevoli al movimento per i diritti civili,
contribuendo a diffondere una controcultura sostenuta dai giovani hippies, caratterizzati da:
• Nuove esperienze sessuali e uso di droghe psichedeliche;
• Capelli lunghi, maglie colorate e blues jeans;
• Atteggiamento polemico e critico verso famiglia e società;
• Dichiarazione di pacifismo con proteste:
- Come quella contro la guerra nel Vietnam che porta dalla loro parte anche la maggioranza dell’opinione
pubblica americana;
• Si forma e diffonde la musica rock ➙ incrocio tra il blues afroamericano, la canzone popolare anglo-
irlandese o quella tradizionale di protesta americana, trattando argomenti come:
- Amore, sesso, droghe;
- Insoddisfazione verso famiglia e istituzioni;
- Dolore e insicurezza dell’essere giovani;
- Giusta e pacifica convivenza nel mondo.
Nonostante ciò, il movimento giovanile americano comincia a diventare intollerante per le autorità.

FRANCIA
• Si forma un movimento giovanile di protesta, con gli studenti dell’Università di Nanterre che occuparono
l’istituto chiedendo il riconoscimento del loro diritto di esprimersi in merito al governo dell’università.
‣ Ne seguono scontri con la polizia per interrompere l’occupazione.
• La protesta si estende alla Sorbona di Parigi
‣ Anche qua la polizia attacca violentemente gli studenti;
‣ Poco dopo il movimento acquista una connotazione politica ➙ palesando simpatie per la sinistra
estrema, per un comunismo utopistico e libertario;
• Le proteste si estendono anche agli operai che scioperano a sostegno del movimento;

• Il partito comunista e il sindacato francese si distaccano dal movimento;


• De Gaulle decide di proclamare lo scioglimento del Parlamento e la convocazione delle elezioni, che vince
confermando il dissenso da parte della popolazione nei confronti del movimento.

Italia 68
Gli studenti occupano le Università di Trento, la Cattolica di Milano e l’Università di Torino, protestando
contro:
• Condizioni di studio;
• Autoritarismo dei professori;
• Riforme che vorrebbero rendere l’Università più selettiva.

1968, L’autunno caldo — Viene occupata anche l’Università di Roma


‣ La polizia interviene e la fa sgomberare;
‣ Gli studenti cercano di prendere la Facoltà di Architettura - ma vengono aggrediti dalla polizia;
‣ Dopo ciò, gli studenti scendono in piazza pronti allo scontro;
‣ Nascono gruppi politici che si strutturano sul modello del partito rivoluzionario leninista
➙ sinistra extraparlamentare;
‣ Identificano nelle fabbriche il luogo dove l’azione di lotta può estendersi e diventare rivoluzionaria;
‣ I rappresentanti dei gruppi si accordano con gli operai di Milano e Torino dando vita a numerose proteste;
‣ I sindacati reagiscono indicendo uno sciopero dei metalmeccanici che conduce all’approvazione:
- Dell’abbassamento dell’orario di lavoro;
- Degli aumenti salariali;
- Della possibilità di organizzare assemblee in fabbrica;
- Di uno statuto dei lavoratori.

Primavera di Praga
BLOCCO SOVIETICO
Dubcek al congresso del partito comunista chiede più democrazia, affinché si costruisca un socialismo più
umano:
• Viene nominato primo segretario del Partito comunista cecoslovacco;
• Abolisce la censura;
• Introduce il voto segreto nelle votazioni del Congresso del partito;
• Autorizza la ricostruzione del Partito socialdemocratico
1968, La primavera di Praga — i carri armati sovietici occupano la Cecoslovacchia:
‣ La popolazione mette in atto una resistenza non violenta:
- rimuovendo i segnali stradali;
- rifiutandosi di vendere i propri beni;
- Circondando pacificamente i carri armati;
- Uno studente arriva a darsi fuoco, seguito da altri.
Tutto ciò non serve a nulla, Dubcek viene rimosso dal partito e le sue riforme vengono cancellate.

I MONDI POST COLONIALI


Negli anni 50 si avvia un processo di decolonizzazione in scala planetaria, riuscendo a far fallire ambizioni
neoimperialiste come la sconfitta degli USA in Vietnam, anche se le maggiori potenze occidentali continuano
a nutrire tali ambizioni per Africa, America Latina e Medio Oriente, e ci riescono mediante forme indirette
come controllo economico e sostegno finanziario e militare.

Ne consegue che i mondi postcoloniali siano condizionati dai modelli di organizzazione economica e politica
occidentale, che hanno imparato a conoscere ed utilizzare, come lo Stato-nazione, in grado di garantire
un’organica strutturazione interna.
Anche nel mondo islamico si formano stati laici dominati da élite militari con regimi autoritari, ma che
aspirano ad un allontanamento dall’occidente e dalla sua storia.

GIAPPONE

Si trova sotto il controllo degli USA dopo la fine della guerra, ma il quadro politico rispecchia la
collocazione geopolitica giapponese:
‣ Il generale MacArthur impone una nuova costituzione che prevede un parlamento rappresentativo, il
mantenimento simbolico dell’imperatore;
‣ La nuova politica si basa su regole democratiche e pluralismo;
‣ Il partito dominante è quello liberal democratico;
➙ quello socialista si trova all’opposizione;
➙ mentre quello comunista ha una presenza simbolica.
‣ Il rapporto con gli USA permette il decollo economico, in quanto il Giappone fornisce macchine,
componenti e vari manufatti, e gli Stati Uniti non chiedono il pagamento dei danni di guerra
➙ avviando un programma di sostegno economico e finanziario per favorire la ripresa del paese.
‣ Il Giappone torna ad essere una delle massime potenze economiche mondiali:
- Piena occupazione e crescita dei salari
➡ Si sviluppa però una conflittualità sociale (ma non sindacale) con lo sviluppo di un movimento
studentesco agguerrito, dovuta a:
✴ Persistente dominio della morale scintoista che sollecita a lealtà, cooperazione, ubbidienza, spirito di
sacrificio per il bene della comunità

INDIA
Dopo la Partition, al governo troviamo Nehru, leader del Partito del Congresso, che ha l’obiettivo di far
diventare la India la più “grande democrazia al mondo”.
È un’area prevalentemente agricola, con alti livelli di analfabetismo, povertà, disuguaglianze sociali,
linguistiche e regionali.
• Viene approvata la Costituzione ➙ con cui si stabilisce un sistema a rappresentativo democratico
➙ uguaglianza giuridica e parità giuridica tra i sessi.
• È presente un’apertura alle tradizioni liberal-democratiche - nel partito del Congresso sono presenti:
- Gruppi moderati: favorevoli alla valorizzazione del nazionalismo indù;
- Gruppi inclini alla realizzazione di riforme di ispirazione socialdemocratica.
• Politica economica: riforma agraria per redistribuire parte delle proprietà terriere ai contadini;
• Politica estera: Conferenza di Bandung - costituzione del fronte dei paesi non allineati.
1962 — Dissensi tra Cina e India portano ad una breve guerra, in cui la prima sbaraglia le truppe indiane e
conquista il Tibet meridionale.
Alla morte di Nehru la direzione del governo passa a sua figlia Indira Gandhi che decide di adottare uno stile
politico autoritario, in quanto:
• I rapporti con il Pakistan diventano ostili:
- Già nel ’65 avevano combattuto una guerra per il controllo del Kashmir, rimasta in sospeso;
- Nel ’71 interviene militarmente a favore del Pakistan orientale chiedendo l’indipendenza della parte
occidentale;
- L’esercito pakistano occidentale interviene per reprimere il movimento bengalese;
- Indira fa intervenire l’esercito indiano al fianco dei ribelli orientali;
- La guerra termina quando l’esercito pakistano viene battuto;
- Si forma il nuovo Stato indipendente del Bangladesh.
• La guerra provoca una crisi nei rapporti diplomatici tra India e USA perché il Pakistan è uno dei pochi
alleati islamici degli Stati Uniti
- Rompe la politica di non allineamento;
- Stringe un accordo di collaborazione con l’URSS;
- Compie il primo test per dotare l’esercito della bomba atomica.
• Dopo un periodo di mancato consenso, riesce a rilanciare il Partito del Congresso:
➙ Riesce a far coabitare le riforme a favore delle classi più povere con il nazionalismo indù inteso come
chiave identitaria fondamentale;
• In campo economico rilancia l’agricoltura mediante l’utilizzo di sementi, fertilizzanti e il miglioramento
della produzione casearia ➙ Aumenta la produttività eliminando le cicliche crisi agricole
• Indira e il Partito del Congresso vincono le successive elezioni
➙Ma i giudici di un tribunale riscontrano gravi irregolarità a responsabilità di Indira;
➙Lei proclama un’insurrezione interna per mantenere il potere;
• Alle successive elezioni vince un nuovo partito: Janata Party ➙ federazione di raggruppamenti politici
uniti dall’ostilità nei confronti del tentativo di svolta autoritaria.



CINA
Dopo la guerra civile, Mao avvia un primo piano quinquennale:
• Riforma agraria e ridistribuzione delle terre ai contadini;
• Nazionalizzazione delle miniere e delle industrie pesanti ➙ per l’industrializzazione dell’economia cinese
(anche se a scapito della produzione agricola);
• Politica estera: inizialmente al fianco dell’URSS, con cui firma un trattato di collaborazione;
• Punta all’egemonia della Cina su tutta l’Asia
- Interviene in Corea a sostegno del regime comunista impegnato contro la Corea del Sud e le truppe
dell’ONU
- Annette il Tibet e offre collaborazione e sostegno al Vietnam del nord.
Secondo piano quinquennale:
- Raddoppiare la produzione agricola e industriale;
- Collettivizzazione nelle campagne delle aziende agricole.
• Risultato disastroso ➙ chiude i rapporti diplomatici con l’URSS e viene annessa nell’ONU
• Opposizione interna del partito comunista cinese
- Mao invita gli studenti a realizzare una rivoluzione culturale, mettendo in discussione i dirigenti del
partito;
- I giovani reagiscono con entusiasmo creando un movimento definito le guardie rosse che attacca tute le
autorità del partito che sono contro Mao;
- Una volta raggiunto il suo risultato, Mao decide di bloccare il movimento ormai fuori controllo,
facendo intervenire l’esercito per far cessare le incursioni politiche.

Gli Stati Uniti hanno paura che il comunismo arrivi anche in America Latina.
Nel 1948 nasce l'Organization of American States, attraverso il quale gli Stati Uniti coordinano e controllano
l’America centro-meridionale, con diversi strumenti indiretti:
- la cooperazione economica, con investimenti di compagnie statunitense impegnate nello sfruttamento di
materie prime;
- l’addestramento e il finanziamento delle forze armate;
- il collegamento della CIA con gruppi di militari latino-americani, disposti a colpi di Stato quando
l’evoluzione politica diventa minacciosa per gli interessi americani.

CUBA
‣ Dal 1933 al 1944 la vita politica di Cuba è stata controllata da Batista, che guidò il paese in dittatura;
‣ Dal 1944 al 1952 ci fu una breve reintroduzione di un sistema costituzionale e pluralista, ma nel 1952
Batista con un colpo di Stato per ristabilisce un potere dittatoriale.
‣ Contro Batista si schiera Fidel Castro, che nel 1953 prova ad attaccare la caserma militare, fallendo e gran
parte degli insorti viene uccisa e altri tra cui Fidel Castro e il fratello Raul, vengono incarcerati, ma poi
liberati ed esiliati nel 1955.
‣ Castro scappa in Messico, dove organizza un movimento di esuli cubani per di tornare a Cuba e abbattere
il regime di Batista. Così fece, ma vennero scoperti e alcuni furono uccisi, altri si salvarono andando sulla
Sierra Maestra.
‣ Nei 3 anni seguenti, conquistano la simpatia dei contadini e costituiscono un esercito.
‣ Nel 1959 i guerriglieri di Castro travolgono l’esercito di Batista, che fuggì verso gli USA.

➡Castro fece subito una riforma agraria (a danno dei grandi proprietari terrieri e della United Fruit), che
promise ai contadini per garantirsi il consenso.
Il suo regime provoca la diffidenza degli USA, ma Castro dice di non essere comunista, anche se dopo il
tentativo di aggressione organizzato dagli Stati Uniti nel 1961 (Baia dei Porci), Castro aderisce al modello
comunista, intrecciando rapporti commerciali e diplomatici con l’URSS, scatenando conseguenze come:
- il governo di Castro si trasforma in una dittatura comunista , che affida all'esercito il compito di
reprimere ogni dissenso verso il nuovo regime;
- Cuba diventa un esempio per gli indipendentisti e anti-statunitensi attivi in America
Latina.

AMERICA LATINA ➙ La diffusione di gruppi guerriglieri comunisti alimentò l'idea di risolvere le tensioni
politiche con colpi di stato autoritari, propria delle forze armate e delle élite conservatrici.

Ora però anche la classe media appoggia le giunte militari, a loro volta sostenute finanziariamente e
militarmente dagli USA.

CILE ➙ Nel 1970, si forma un governo di unità popolare col socialista Allende, che tentò di nazionalizzare,
danneggiando quindi alcune compagnie americane e provocando l’ostilità degli USA verso il nuovo governo.
Nel 1973, il suo governo viene rovesciato da un colpo di stato del generale Pinochet, che guidò il paese fino
al 1988.

ARGENTINA ➙ Nel 1973, ritorna al governo Peron, che morì l'anno successivo e al suo posto viene messa
la terza moglie, Isabel Martinez de Peron.
Nel 1976 un nuovo colpo di Stato rovescia il governo di Peron e arriva l'ennesima dittatura con operazioni
brutali contro gli oppositori.

Africa
Diversamente dall’Asia e dall’America Latina, negli anni '50 gran parte dell’Africa è sotto il dominio
coloniale, che però non può durare a lungo perché:
- i movimenti indipendentisti sono più determinati a lottare;
- le potenze europee non hanno più le risorse per controllare aree ormai inquiete.
Tra la fine degli anni '50 e l’inizio degli anni '60, la maggior parte dei paesi africani conquista
l’indipendenza, costruendo stati con assetti artificiali: gruppi etno-linguistici diversi, uniti dai confini delle
precedenti aree coloniali e dalla cultura di origine occidentale.
Si formano soprattutto dittature autoritarie, con frequenti lotte interne tra i diversi gruppi etno-tribali che si
scontrano con i governi per maggiore autonomia e influenza.

A complicare tutto, ci sono gli interventi diretti o indiretti delle potenze occidentali, che cercano di
assicurarsi lo sfruttamento delle risorse economiche degli Stati Africani Indipendenti:
• in Kenya gli inglesi danno vita ad un regime razzista e dal 1953 al 1959 una setta nota come Mau Mau
combatte contro le autorità inglesi, che si oppongono con una violenta resistenza militare e si orientano
verso il riconoscimento dell'indipendenza, sancita nel 1963.
• il Congo Belga, sotto la guida di Lumumba ottenne l’indipendenza dal Belgio nel 1960:
- La regione del Katanga tenta una secessione, incoraggiata da Belgio e USA, i quali hanno interessi
diretti sui giacimenti minerari
- Scoppia una guerra civile, in cui Lumumba viene ucciso.
- La guerra civile finisce nel 1964, con la repressione del tentativo secessionista del Katanga e si formò
un governo dittatoriale con Mobutu, favorevole agli interessi americani e belgi.
- Nel 1971 rinomina il paese con il nome di Zaire.
• la Nigeria ottenne l’indipendenza nel 1960, ma nel 1966 la regione del Biafra, ricca di giacimenti
petroliferi, tenta una secessione favorita dagli USA.
- Quando finisce la guerra civile si mantiene l’unità del paese.
• Nell’Africa meridionale la de-colonizzazione è particolare, qui sono le élite bianche a guidare
l'indipendenza della Repubblica Sudafricana e la Rhodesia.
• Nel Sudafrica l’indipendenza e l’autonomia del Commonwealth britannico sono proclamate nel 1960
- Da tempo in Sudafrica c'è l’Apartheid, ovvero la segregazione razziale (restrizione diritti civili) della
popolazione nera, contro il quale si oppose l’African National Congress (ANC).
- L’ANC diventa fuori legge, così i suoi leader passarono alla lotta armata.
- Nelson Mandela, maggiore leader, viene incarcerato, lo stesso accade a resto dei leader.
• la Rhodesia proclama la sua indipendenza dal Commonwealth britannico nel 1965, grazie al Primo
ministro bianco Ian Smith.
- Il nuovo Stato è dominato dalla minoranza bianca che introduce legalmente la segregazione razziale e
priva la popolazione nera di ogni diritto politico;
- Il regime bianco, venne però minacciato da due movimenti nazionalisti neri fondati nel 1962-63, che
organizzarono azioni di guerriglia contro il potere bianco.

La de-strutturazione degli imperi coloniali tocca anche i paesi islamici.


Dagli anni '50 ai '60 sembra dominare la costruzione di Stati laici, gestiti da élite militari che optano per
regimi autoritari, quasi sempre a partito unico, con orientamento socialista (con riforme agrarie volte a
ridistribuire le proprietà terriere tra i contadini poveri).

Invece, i movimenti basati sulla Sharia nonostante la grande influenza, sono destinati a restare senza seguito,
segnalando 3 dinamiche:
➙ La laicizzazione dell'Iran provoca l'opposizione del movimento dagli ayatollah sciiti (autorità religiose
locali), che attirò su di sé un grande interesse tra fedeli sia dentro l’Iran che altrove.
➙ Anche in Algeria gli ulema sunniti (massime autorità religiose locali) protestano per la laicizzazione,
trovando il sostegno della popolazione insoddisfatta del regime laicizzante nato dopo l’indipendenza dalla
Francia;
➙ L'Egitto, che cercò di essere leader tra i paesi islamici, è in conflitto con lo Stato d'Israele, ma le sconfitte
subite rianimano l'opposizione interna dei gruppi islamici radicali che rimisero in discussione la legittimità
e il valore dello Stato Laico Egizio.

Il processo di de-colonizzazione dell’area islamica iniziò dagli anni '50 con la Libia, quando l’Italia, dopo la
sconfitta della seconda guerra mondiale la diede a Francia e Regno Unito.
‣ L'ONU stabilisce che la Libia può essere uno Stato indipendente, con una monarchia costituzionale: così
nel 1951 venne dichiarata l’indipendenza e incoronato Idris I.
‣ Vengono scoperti giacimenti di petrolio, che cambiano profilo e ruolo della Libia.
‣ La gestione delle ricchezze derivate dal petrolio, suscitò critiche, ritenendo che il regime di Idris sia
incapace di curare gli interessi dei libici, visto che solo poche élite beneficiano dei vantaggi del petrolio
libico.
‣ Nel 1969 con un colpo di stato militare organizzato da un gruppo di ufficiali militari, il potere viene
assunto dal Consiglio della Rivoluzione, presieduto da Gheddafi, che organizza una dittatura militare di
ispirazione islamica: per questo la Libia non è uno Stato islamico ma uno Stato influenzato dall’islam, nel
senso che la legislazione è modellata sulla morale coranica.

➡Il Marocco e la Tunisia ottengono l’indipendenza dalla Francia nel 1956.


Il nuovo stato marocchino è una monarchia costituzionale sulle norme della Sharia, mentre quello tunisino
ha un sistema politico a partito unico, il Destur, a connotazione laica, riconoscendo la parità dei diritti agli
uomini e alle donne, abolendo la poligamia e gestendo i divorzi e i matrimoni nei tribunali civili.

➡L’Algeria diventa indipendente dopo un processo molto più complesso, che causò ripercussioni sulla
politica della Repubblica francese.
- Nel 1954 in Algeria venne fondato il Fronte di liberazione nazionale dell'Algeria, e scoppia una
guerriglia tra il Fronte di liberazione e l'esercito francese locale, che si concluse con la sconfitta del
Fronte algerino.
- La minaccia di un colpo di stato delle forze armate francesi in Algeria, che temono che la Francia dia
l’indipendenza al paese, portò De Gaulle ad accettare la presidenza della Francia, convinto che la
Francia non può più conservare la colonia, concede l’indipendenza all’Algeria nel 1962.
- Il primo presidente eletto fu Ahmed Ben Bella, con una costituzione di impronta socialista, con il
Fronte di liberazione nazionale come partito unico.
- Ma il suo potere durò poco, rovesciato da un colpo di stato di Boumédienne, che instaurò una dittatura
militare socialista e laica, scontrandosi con la resistenza delle autorità islamiche locali, che non ebbero
benefici né dall'industrializzazione attuata dal generale, né dai giacimenti di petrolio e gas naturale.
- Quindi le élite religiose e contadine si unirono nel movimento di opposizione per la creazione di uno
Stato religioso islamico.

➡La zona del Medio Oriente diventa importantissima, dove si scontrano programmi politici, interessi
economici e identità religiose contrastanti.
Gli elementi che alimentano il contenzioso sono:
- la formazione dello Stato ebraico di Israele, in un’area a dominanza arabo-islamica;
- la valorizzazione economica dell’area, legata al canale di Suez e ai giacimenti petroliferi in Iran e in
Iraq.

Gli stati islamici tentarono spesso di coordinarsi per avere più peso nel contesto internazionale.
Grande fu il tentativo della Lega degli Stati Arabi, dove aderirono Egitto, Iraq, Giordania, Libano, Arabia
Saudita, Siria e Yemen.
‣ Questa Lega intervenne militarmente contro lo stato di Israele, ma si rivelò un disastro.

Di altra finalità è l’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio), fondata nel 1960 da Iran,
Kuwait, Arabia Saudita e Venezuela, per ottenere migliori condizioni commerciali per chi produce petrolio e
aderisce all'associazione, ma non incise sul prezzo del petrolio che continuò a scendere.

L’Iran è uno dei membri più importanti dell’OPEC e lotta politicamente per il controllo e la
commercializzazione delle riserve di petrolio iraniano.
‣ Nel 1951, il sovrano Mohammad Reza Pahlavi nomina Primo ministro Mosadeq, che è per la
nazionalizzazione della Anglo-Iraniana Oil Company, che controllava estrazione e commercializzazione
del petrolio iraniano.
‣ Le potenze occidentali però, cercarono di impedirlo con l’appoggio del sovrano e dell’esercito,
organizzando un colpo di stato che rovesciò Mosadeq.
‣ Nonostante sia una monarchia parlamentare, ne uscì un regime incentrato sul sovrano, che comanda
esercito, polizia segreta e nomina il governo.
‣ Questo regime, in cambio dell’appoggio di USA e Regno Unito, blocca la nazionalizzazione e fonda un
consorzio di aziende per l’estrazione e la commercializzazione del petrolio, dove una parte dei profitti va
alla compagnia petrolifera iraniana ed una parte (più grande) va alla compagnia britannica.
Pahlavi avvia anche un processo di modernizzazione del paese con:
- riforma agraria — provoca opposizione da parte delle autorità islamiche sciite, gli ayatollah, che
posseggono terre che gli verrebbero espropriate con la riforma agraria.
- istituzione della scuola pubblica
- e trasformazione delle relazioni tra uomini e donne nella società e nella famiglia
‣ Tra gli ayatollah, Khomeini è uno dei primi ad opporsi alle riforme del sovrano, affermando che il futuro
dell’islam è uno stato fondato sulla Sharia e per far ciò bisogna dare potere politico all'élite religiose,
quindi rovesciando la monarchia.

➡L’Iraq, prese forma nel 1958 con un colpo di stato militare che abbatté la monarchia ed diede vita ad un
regime politico militare, guidato da Saddam Hussein che instaurò una dittatura militare nel 1968
d'ispirazione socialista e con l'obiettivo di la nazionalizzare i giacimenti petroliferi, compiuto nel 1972.

Crisi di Suez, 56
L’Egitto, dal 1952 ha una dittatura militare con Nasser, che vuole porsi alla guida di un movimento di paesi
arabi che abbatta Israele ed allontani la presenza occidentale.
• Questo portò ad una prima crisi con le potenze occidentali: tutto iniziò quando Nasser chiese aiuti a USA
ed Regno Unito per costruire la diga di Assuan e regolare il deflusso delle acque del Nilo. I due stati
finanziarono in parte il progetto, ma poi l’Egitto si accorda con l’URSS per importare grandi quantità
d'armi e gli USA, per ritorsione, si ritirarono dal progetto.
• Nasser decise di nazionalizzare il canale di Suez e usare i ricavati per costruire la diga di Assuan,
danneggiando la Compagnia del Canale, a prevalenza francese.
• Così, nel 1956, Francia e Regno Unito intervengono contro l'Egitto, affiancati da Israele che ha un forte
risentimento verso l’Egitto perchè ha chiuso il Canale di Suez e qualsiasi altro porto alle navi israeliane.
• Nel 1956, l’esercito israeliano attacca e sconfigge quello egiziano, occupando gran parte del Sinai, mentre
l’aviazione anglo-francese occupa il Canale di Suez.
• L’URSS minacciò azioni di guerra contro i 3 paesi, mentre gli Stati Uniti, per evitare una guerra mondiale,
condannano la loro iniziativa e le truppe si ritirano dall'Egitto.

Guerra dei sei giorni, Palestina


Il momento più delicato è in Palestina, dove la nascita dello stato di Israele viene vissuta dagli arabi come
un atto di invasione occidentale, in più negli anni '50 Israele ha stretto rapporti di amicizia e collaborazione
con gli USA e gli arabi vedono Israele come un corpo estraneo.
- Il risentimento si manifesta con attacchi terroristici da parte di profughi palestinesi in Giordania, Gaza e
Libano, che organizzano gruppi di guerriglieri, sostenuti dall’Egitto.
- Dopo lo scontro del 1956, le tensioni tra Egitto ed Israele si intensificano, infatti i disaccordi tra Israele e
Siria portano alla guerra nel 1967.
- Nasser mobilita le truppe egiziane a favore della Siria, mentre Israele attua una rappresaglia militare con
l'aviazione israeliana che attacca l'Egitto, la Giordania e la Siria nella guerra dei Sei Giorni
impadronendosi del Golan, Sinai, della striscia di Gaza e della Cisgiordania.

- L’ONU chiede a Israele la restituzione dei territori sottratti agli arabi per evitare una crisi internazionale,
ma rifiuta.

Guerra in Kippur, 73
➡Nel 1973 scoppia un altro scontro, la guerra del Kippur, in cui Egitto (con Sadat) e Siria attaccarono ancora
Israele, che contrattacca e neutralizza i nemici.
- A fine guerra Israele mantiene il controllo del Golan e della Striscia di Gaza, ma accetta di iniziare una
graduale restituzione del Sinai all’Egitto.
Questa breve guerra regionale ha 2 conseguenze:
- fa rinascere il radicalismo islamico in Egitto, dove la corrente islamica dei Fratelli Musulmani fu
repressa durante lo stato laico di Nasser.
- trasforma i conflitti tra i paesi arabi ed Israele in una questione mondiale.
Infatti durante la guerra di Kippur, l’OPEC sostenne lo sforzo bellico di Siria ed Egitto aumentando il
prezzo del petrolio grezzo, per danneggiare l’economia occidentale; e provocando lo shock petrolifero
(1973), che chiuse un ciclo economico espansivo e ne aprì uno di crisi economica occidentale.

L’OCCIDENTE DAL 1970 AD OGGI


All’inizio degli anni 70 sorgono dei problemi nel sistema dei campi monetari, regolati dal 1944 dal sistema
di Bretton-Woods, in cui il dollaro statunitense diviene la moneta di riferimento per gli scambi internazionali:
• Le banche internazionali però chiedono spesso la conversione nel dollaro in oro
➙ Dimezzando le risorse auree negli USA;
• Il presidente Nixon decide di sospendere questa convertibilità, provocando:
➙ Una svalutazione del dollaro e delle monete legate economicamente agli USA;
➙ Aumento dell’inflazione e prezzi che tendono a salire.

Negli stessi anni insorge uno shock petrolifero:


‣ L’aumento del prezzo del petrolio fa aumentare i costi di trasporti e prodotti collegati
➙ Generando una spinta inflazionistica;
➙ Che fa ledere la domanda dei beni - perché i consumatori comprano meno - ma non diminuiscono i
prezzi;
➙ Le industrie producono meno e licenziano gli operai - determinando una stagnazione economica;
➙ Inflazione e stagnazione insieme provocano la Stagflazione.

Così come in Europa anche gli Stati Uniti vengono colpiti dalla crisi, la crescita diminuisce e le importazioni
superano le esportazioni ➙ perché devono affrontare la concorrenza con Germania e Giappone che hanno
avuto una ripresa economica strabiliante.
‣ Le amministrazioni presidenziali che si susseguono non sanno come affrontare tale crisi, in quanto
sopraffatte dai problemi politici interni legati alla diminuzione del consenso nei confronti di Nixon:
• Gli USA abbandonano il Vietnam, e Nixon passa come il presidente della sconfitta;
• Con la guerra in Kippur l’OPEC scatena l’offensiva petrolifera;
• Gli USA vengono accusati di aver sostenuto il colpo di stato in Cile, che avrebbe poi generato in regime
dittatoriale brutale;
• Nixon viene inoltre accusato di condotta politica scorretta nello scandalo di Watergate
- complesso residenziale in cui ha sede un’organizzazione politica del partito repubblicano;
- Mentre è in corso una campagna elettorale per le presidenziali cinque uomini vengono mandati per
spiare i repubblicani;
- Vengono scoperti e collegati a Nixon;
- Trapela che sempre lui ha organizzato campagne di disinformazione per screditare gli avversari
politici con l’aiuto dell’FBI.
• Alla fine del 1974 Nixon si dimette dalla carica di presidente (unico);
• Viene sostituito dal vicepresidente Ford in carica fino alle successive elezioni vinte da Carter;
• Lui vuole risollevare gli USA dalla crisi morale con un successo internazionale:
- Organizza un incontro tra il presidente egiziano Sadat e il primo ministro israeliano Begin;
- Vengono firmati gli accordi di Camp David
➙ Ritiro delle truppe israeliane dal Sinai;

➙ Libero accesso al canale di Suez per le navi israeliane;


➙ Conclusione dello stato di guerra tra i due paesi;
➙ Ripresa di normali rapporti diplomatici.
• Ne segue un operazione disastrosa:
➙ In Iran, il regime dello Shaah, appoggiato dagli USA, viene abbattuto dalla rivoluzione iraniana
- 52 cittadini americani presi in ostaggio - tentativi di liberarli disastrosi
• Carter decade e vince il repubblicano Reagan, sotto cui vengono liberati gli ostaggi.

Stagione di piombo, anni 70
Diversi paesi europei sono scossi da una crisi economica e sociale, che provoca la diffusione del terrorismo
politico, e per questo si parla di anni di piombo, col terrorismo che diventa:
- terrorismo nazionalista, come in Irlanda del Nord e nel Paese Basco;
- terrorismo eversivo di estrema destra e sinistra, attivo in Germania e in Italia.
Si parla di un terrorismo che intimidisce e spaventa colpendo persone comuni ed innocenti, anche se nessuna
organizzazione terroristica riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati.

IRLANDA
Dopo la costituzione dello stato irlandese, l’Ulster rimane nel Regno Unito all’interno del quale c’è ancora
una minoranza irlandese cattolica, percepita dai protestanti dell’Ulster come componente estranea.
• Nasce un corpo para-militare protestante che attacca i quartieri cattolici della regione. I nazionalisti
cattolici creano l’esercito repubblicano irlandese;
• Il governo britannico manda l'esercito nell’Ulster per presidiare il territorio;
• Seguono poi, anni di scontro violento, che si placano nella metà degli anni '90, quando Gerry Adams prese
la dirigenza del movimento nazionalista irlandese cattolico, mostrandosi favorevole all’abbandono delle
azioni militari e terroristiche e a Trattare con il Regno Unito;
• Viene firmato un'accordo tra Regno Unito, Repubblica d’Irlanda e Ulster, stabilì che la riunificazione
dell’Irlanda può avvenire solo pacificamente e con l’assenso della popolazione, sia dell’Ulster che della
repubblica irlandese.

SPAGNA
Le azioni terroristiche basche sono compiute dall’ETA, un’organizzazione paramilitare fondata nel 1959 per
conquistare l’indipendenza del Paese Basco dalla Spagna.
Le sue azioni erano contro funzionari, magistrati o poliziotti spagnoli e rimase attiva anche negli anni '80 e
'90, perché raggiunse un buon radicamento nella società basca, anche se non riuscì nell'obiettivo della
secessione.

GERMANIA OVEST
Dal 1970, il gruppo terroristico di estrema sinistra, la RAF, con orientamento marxista rivoluzionario vuole
creare una crisi del sistema politico tedesco e una rivoluzione comunista, con azioni terroristiche, senza però
conquistarsi l’appoggio dell’opinione pubblica.
Nei primi anni '80, attaccata più volte dalla polizia, la RAF cessa la sua attività.

Italia, anni 70
Anche l’Italia è attraversata da terrorismo politico di estrema destra, che usa l'attentato di massa, esplodendo
bombe in luoghi pubblici frequentati, primo fu quello di Piazza Fontana a Milano, del 1969.
L'obiettivo è quello di creare paura e associare questa violenza ai gruppi di sinistra, per diminuire i loro voti
ed indirizzare l’opinione pubblica verso i partiti di destra.

I gruppi terroristici di sinistra sono le Brigate Rosse, i Nuclei armati proletari e Primalinea: composti da
studenti, esponenti della sinistra extraparlamentare, del partito comunista o della milizia sindacale, con la
strategia di colpire personalità in vista, per formare un partito armato che possa rovesciare le istituzioni
repubblicane e fare una rivoluzione proletaria.
‣ Le Brigate rosse sfruttando la crisi economica e volevano bloccare l'apertura del partito comunista verso la
Democrazia cristiana, infatti, Berlinguer, segretario del partito comunista elaborò il compromesso storico,
suggerendo che il partito comunista deve trovare un accordo per cooperare con la Democrazia cristiana,
per far si che i possibili governi sostenuti dai comunisti realizzino una politica più riformista di quella dei
governi di centro-sinistra.
Questa proposta risultò plausibile perchè:




- il partito comunista, dopo il 1968, si è allontanato dall’URSS e Berlinguer introdusse l’euro-
comunismo;
- Berlinguer ed il partito sono distaccati davanti al terrorismo di sinistra, ecco perché quest'ultimi non
ottengono il consenso delle masse;
- la crescita elettorale del partito comunista dopo le elezioni del 1976 ne fa una forza politica di
prim’ordine, che non si può più ignorare.

‣ Favorevoli all’apertura verso il partito comunista anche diversi dirigenti della Democrazia cristiana, tra cui
il suo presidente, Aldo Moro.
‣ Il compromesso storico avvenne nel 1978, con un governo presieduto dal democristiano Andreotti e soli
democristiani, governo che, per la prima volta, nasce con il voto favorevole dei parlamentari comunisti.
‣ Le Brigate rosse rapiscono Moro e lo uccidono dopo 2 mesi, per rompere il l'avvicinamento tra
Democrazia Cristiana e partito comunista.
‣ Durante il sequestro, i comunisti decisero di non trattare con le Brigate rosse, le quali ne uscirono molto
indebolite, perdendo consensi che già non avevano, già ad inizio anni ’80 non hanno più alcun rilievo.
La loro azione ha avuto qualche ripercussione sulla collaborazione tra Democrazia Cristiana e partito
comunista non più possibile per il clima di sospetto che si è diffuso.

Alle elezioni del 1979, il partito comunista subisce una flessione, che critica l’idea del compromesso storico,
e si ritrova confinato all'opposizione.
Nei primi anni '80, la prospettiva è quella di un nuovo centro-sinistra, anche perché ora a capo del partito
socialista è salito Craxi, decisamente anticomunista.

Gli anni '70 si sviluppa anche il movimento femminista, che mette in discussione le relazioni che legano le
donne agli uomini, ed è favorito da 2 fattori:
- le democrazie post-belliche danno il diritto di voto alle donne;
- le strutture educative si aprono anche alle ragazze, infatti il movimento parte dall'università, come
risposta all’eccessivo maschilismo del movimento studentesco.

Il movimento femminista prende tre direttrici di riflessione:


- il privato è politico: i rapporti privati incorporano rapporti di potere che devono poter essere discussi;
- la differenza sessuale: le donne vivono il sesso diversamente dagli uomini, ma non per questo inferiore.
- separatismo femminile: le più radicali vorrebbero l'indipendenza psicologica e sociale dagli universi
maschili.
- Dagli anni '80, il movimento femminista perde forza, ma comunque ha impatto sui costumi e sulle
legislazioni dei paesi occidentali, dove le donne vengono ammesse nei posti di lavoro sempre di più, se
pur sempre in percentuale limitata.

Gli anni '70 trova anche rivolte pacifiche o semi-pacfiche che spezzano le dittature di destra di Portogallo,
Grecia e Spagna.

Portogallo - rivoluzione dei garofani


Le colonie africane chiedono l’indipendenza, ma Salazar non la concede, mandando l’esercito a fermare le
rivolte. Con la morte di Salazar, arrivò Caetano, che causò il malcontento dei militari e dell’opinione
pubblica, perché è una guerra inutile, dispendiosa e senza risultati.
Così nel 1974 scoppia la rivoluzione dei garofani (non violenta) dove i militari democratici fanno un colpo
di stato e rovesciano il regime di Caetano e la popolazione festeggia offrendo garofani ai militari. Dopo una
fase di transizione, nel 1975, nasce un governo civile, che proclama l’indipendenza delle colonie e la
convocazione di un’Assemblea Costituente.
Il nuovo governo viene guidato alternatamente da socialisti e da coalizioni di centro-destra.

GRECIA
La dittatura greca vuole annettere Cipro e ci prova nel 1974, nonostante sull’isola vive una minoranza turca
e la Turchia non permette che questa passi sotto il governo greco.
Comunque, i greci provano il colpo di stato a Cipro e la Turchia intervenne occupando la parte nord
dell’isola, così in Grecia si diffuse la paura per una guerra contro la Turchia.

La situazione si risolse richiamando un politico mandato in esilio dopo il colpo di stato del 1967, che indice
libere elezioni facendo diventare la Grecia una repubblica, la cui vita politica si struttura sull’alternanza al
governo della Nuova democrazia e del partito socialista.

SPAGNA
Nel 1975, Franco muore e arriva il principe Juan Carlos di Borbone, nuovo re di Spagna, che avvia la
transizione non violenta verso la democrazia nel 1976, quando nomina primo ministro l’ex franchista
Suarez.
A dicembre col referendum gli elettori votano a favore della Democrazia e nel 1977 ci sono le elezioni per
l’Assemblea Costituente.
Questa però, non è una fase del tutto tranquilla, perché sono in azione i terroristi baschi, ma comunque
l’Assemblea Costituente si forma e crea una Costituzione in vigore poi nel 1978.
L’Assemblea Costituente è composta da:
- unione di centro democratico (partito di Suarez)
- partito socialista (di Gonzalez)
- partito comunista
- alleanza popolare
- partito nazionalista basco
- patto democratico per la Catalogna.
Nel 1981, il colonnello Terejo tenta un colpo di stato, che fallisce grazie alla solida democrazia Spagnola.
L’anno dopo, alle elezioni, vince dal partito socialista di Gonzalez e negli anni seguenti, la politica della
Spagna si alterna tra governi socialisti a governi del partito popolare (formazione di centrodestra).

Durante gli anni '70, nessun governo fa politiche economiche che rispondano con efficacia alla crisi dallo
shock petrolifero.
La situazione è complicata dal voler conservare il welfare state, difficile da mantenere durante una
stagflazione, così politici di destra criticano il welfare state, come spreco di denaro pubblico non adatto ad
un periodo di crisi.
Nel Regno Unito, nel 1974, i laburisti hanno l’intenzione di:
- mantenere il welfare state
- frenare l’inflazione
- rilanciare l’economia
- mantenere buoni rapporti con i sindacati
- non far aumentare la disoccupazione
- e proteggere le retribuzioni
Troppi obiettivi e contrastanti tra loro, per questo, nel 1979, vincono i conservatori, di Margaret Thatcher in
carica dal 1979 al 1990, pronta ad innovare economicamente quanto più possibile, per far uscire il Regno
Unito dalla crisi, a costo di sacrificare il welfare state.

In politica economica, ha un'impostazione neoliberista (libertà d’azione degli imprenditori e fermare il


welfare state):
- privatizzando le aziende possedute o gestite dallo stato;
- confrontandosi con i sindacati operai, per limitarne il peso e la forza contrattuale.
Nel 1985, chiuse o privatizzò le miniere dello stato, scatenando i sindacati, con uno sciopero lungo mesi.
Alla fine, i sindacati sono sconfitti e la loro capacità contrattuale venne ridimensionata;
- contenendo la pressione fiscale sui redditi più alti e aumentando le tasse sui servizi ed i beni di
consumo. Per lei, se gli imprenditori con redditi alti vengono tassati meno, hanno a disposizione più
risorse per nuovi investimenti in innovazioni tecnologiche.
- tagliando i finanziamenti per il welfare state.
La Thatcher guadagnò consenso tra le classi medie e gli imprenditori, ma anche la classe operaia le
simpatizza.

USA, anni 80
Reagan intanto sostiene che il nemico degli USA è l’Unione Sovietica e il mondo comunista, ma nuovi
nemici sono in vista, come i radicali islamici dell’Iran.
Attua così una politica economica simile alla Thatcher, la "Reaganomics" con:
- l’abbassamento dell’imposizione fiscale sui redditi più alti;

- il ridimensionamento della spesa per il welfare state, ma non su armamenti;


- il controllo della circolazione monetaria, con innalzamento del tasso di interesse, contro l'inflazione;
- Lo snellimento e l'eliminazione delle norme che limitano l'imprenditoria.
Le politiche neoliberiste hanno sia effetti positivi come:
- il tasso di inflazione contenuto
- il PIL riprende a crescere
- le economie hanno un ottimo impulso.
Questo, è dato anche dalla diminuzione del prezzo del petrolio e il Regno Unito potè fare affidamento anche
sui giacimenti scoperti a largo della Scozia.

Le politiche neoliberista ebbero anche effetti negativi come:


- si allarga il divario tra gruppi sociali ricchi e gruppi poveri
- il tasso di disoccupazione e quello di sottoccupazione rimangono alti
- negli USA la destrutturazione del welfare state provoca un peggioramento del sistema sanitario.
Nonostante questo, la linea neoliberista rimase a lungo in Occidente e solo nel 2008, si verificò da un lato
un'inaspettata crisi economica che colpì le economie europee e statunitense; dall’altro, alle elezioni
statunistensi, vinse il democratico Obama con una politica economica che sembrava ormai dimenticata:
- aumenta la tassazione dei redditi più alti
- impone sanzioni fiscali alle imprese inquinanti
- rilancia il sistema sanitario, interviene a sostegno delle aziende in difficoltà.
Inoltre, la sua vittoria sancì la piena uguaglianza tra neri e bianchi negli USA.

Tra il 1970 ed il 1989, il sistema sovietico subisce una crisi.


Lo shock petrolifero colpì anche l'Unione Sovietica che vide il crollo del sistema comunista.
Il sistema economico comunista si rivela inefficiente con industrie obsolete costruite senza norme di
sicurezza e l’agricoltura è da sempre il punto debole.
Per questo i paesi dell’Est devono importare i beni alimentari dall’estero, a prezzi crescenti per la
stagflazione. In più, questo disastro economico e politico avviene durante l'irrigidimento dei controlli e
della repressione, altra divaricazione tra gente comune e membri della Nomenklatura (burocrati).
Il disagio aumenta nel 1979, quando l’URSS interviene in Afghanistan dove c'è una dittatura di sinistra che
vuole laicizzare lo stato; appoggiata dalla Russia.
I mujaheddin organizzano una resistenza armata e appoggiati dagli USA, scaturendone una guerra lunga e
complessa, con enormi costi e che diminuisce il consenso del regime sovietico.

Polonia 1980
Intanto, nel 1980, in Polonia si forma un sindacato libero, non comunista, che indica la debolezza dei regimi
comunisti.
Inizialmente il governo non fa niente, ma poi, proclama stato d'emergenza e scioglie il nuovo sindacato,
arrestandone i capi, ma ciò nonostante, il sindacato sopravvive clandestinamente negli anni seguenti.
Nel 1985, la crisi arriva ad una svolta: Gorbacev diventa segretario del partito comunista sovietico: è
giovane, e estraneo all’esperienza staliniana, convinto di rinnovare e liberalizzare il sistema politico ed
economico. Lanciando 2 parole chiave:
- trasparenza, attenuando la censura, rianimare il dibattito politico, rendere pubbliche e criticabili le
decisioni dell'élite politica e burocratica;
- ristrutturazione, lanciata dopo il disastro nucleare di Chernobyl del 1986 dicendo si rinnovare il sistema
economico con nuove tecnologie ed il miglioramento degli impianti.

Gorbacev
Le riforme di Gorbacev ampliano il campo politico e nel 1988 fa approvare una nuova Costituzione, che
non destruttura il sistema a partito unico, ma apre relativamente il sistema politico. Nel 1990, Gorbacev
diventa presidente dell’Unione Sovietica, le 3 repubbliche baltiche proclamano l’indipendenza dall’URSS
e Gorbacev non riesce ad inviare truppe per fermare il processo, essendo travolto dalle critiche dei
riformisti di Eltsin.

Nel 1990, Eltsin diventa presidente della Repubblica russa e due mesi dopo, l’ala conservatrice del governo
e del partito comunista tenta un colpo di stato per bloccare la disgregazione dell'URSS, intanto Gorbacev
viene rimosso da segretario del partito e viene proclamato lo stato d’assedio, poi sventato.

Da li, Eltsin guadagna consenso e poco dopo l’URSS si dissolve: la Russia, l’Ucraina e la Bielorussia
proclamano l'indipendenza e fanno la Confederazione degli Stati Indipendenti, insieme con Armenia,
Azerbaijan, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Georgia.
Nella Russia di Eltsin sia il partito comunista che la polizia politica vengono sciolti.

Contemporaneamente, l'occidente va in frantumi.


Tra il 1989 ed il 1990, i paesi dell’est comunista vivono crisi che smantelleranno le istituzioni comuniste e
introdurranno di sistemi democratici e pluralisti, con principalmente processi pacifici, a parte la Romania.
Nella Germania dell’est, il processo è scandito da due eventi:
- evento simbolico: nel 1989 viene abbattuto il muro di Berlino così i cittadini possono passare
liberamente da una parte all’altra della città e della Germania.
- evento politico-istituzionale: nel 1990, il cancelliere della Germania Ovest ricompone le due parti della
Germania in un unico stato, chiamato Repubblica federale di Germania.

Nelle repubbliche nate dalla separazione dall’URSS la situazione non è tranquilla con scontri etnico e
religioso in Tagikistan, Azerbaigian e in Georgia.
In Russia, dopo che Gorbacev, Eltsin guida la nuova federazione russa con difficoltà.
L’economia non si riprende e la corruzione politica dilaga, così come la mafia.
Eltsin inizia una sanguinosa guerra contro la Crimea.
Nel 2000, Eltsin fu sostituito da Putin, che cercò di rilanciare il prestigio internazionale e l’autorità politica
della Russia, mandando l’esercito in Cecenia per condizionare l’evoluzione politica Ucraina.
Intanto deve anche risolvere problemi sociali: la maggior parte della popolazione è sotto la soglia della
povertà e osservatori internazionali criticano la democrazia della politica russa.
Nel 1993, la Cecoslovacchia si divide pacificamente in 2 stati: la Repubblica Ceca e la Slovacchia.
La Jugoslavia pur non facendo parte della vecchia URSS, venne coinvolta nello scioglimento con la crisi
dello stato comunista jugoslavo, facendo nascere di movimenti nazionalisti che vogliono l’indipendenza,
anche se tutti i tentativi vengono ostacolati dalla Serbia, di Milosevic, che vuole rendere la Serbia
predominante nella Jugoslavia.

Nonostante l'opposizione, negli anni '90, molti stati diventano indipendenti:


- Slovenia: dichiara l’indipendenza nel 1991 e subito Milosevic manda l’esercito, iniziando una guerra
veloce che finisce con la riconoscenza serba del nuovo stato sloveno.
- Croazia: dichiara l’indipendenza nel 1991, e anche qui Milosevic manda l’esercito, ma la guerra risulta
lunga e complicata. Le minoranze serbe in Croazia organizzano bande che combattono con l’esercito
Serbo, ma l’esercito croato vinse, attuando poi una pulizia etnica dei gruppi serbi locali. Dopo 4 anni, la
Serbia riconosce lo stato indipendente di Croazia.
- Macedonia: dichiara l’indipendenza nel 1991.
- Bosnia-Erzegovina: dichiara l’indipendenza nel 1992 scontrandosi con l’esercito serbo in una guerra
terribile, dovuta alla convivenza di 3 gruppi etnici: i bosniaci (musulmani), i serbi (ortodossi) ed i croati
(cattolici). Alla proclamazione d'indipendenza, i serbi e i croati in Bosnia, furono appoggiati dai rispettivi
stati organizzandosi militarmente e dando vita ad una guerra a tre, conclusa nel 1995 con la costituzione
della Bosnia-Erzegovina, articolata in due unità distinte ed autonome: la Federazione Croato-Musulmana
e la Repubblica Serba.
- Kosovo: qui nasce un conflitto tra la comunità albanese-kosovara e quella serbo-kosovara minoritaria
ma appoggiata dalla Serbia. Gli albanesi da anni chiedono l’indipendenza dalla Serbia, il cui governo si
rifiuta di concederla, e anzi, revocare anche l’autonomia amministrativa del Kosovo. Il gruppo albanese si
oppone a ciò senza violenza, ma dal 1996, creò gruppi terroristici. La Serbia rispose con esercito e
gruppi paramilitari per allontanare gli albanesi e nel 1999, la NATO, spinta da Clinton, bombarda la
Serbia facendo ritirare i militari serbi dal Kosovo. Intanto, in Serbia, la sconfitta subita dalla NATO ed il
peggioramento della situazione in Kosovo costringono Milosevic alle elezioni, poi vinte dal liberal-
democratico Kostunica. Alla fine, nel 2008, il Kosovo dichiara l’indipendenza, non riconosciuta però
dalla comunità internazionale.
- Montenegro: nel 2006, dichiara l’indipendenza

Il crollo dell’Europa dell’Est non portò ad un'altra guerra mondiale solo perché il resto dell’Europa
coopera ed è unita in una unità istituzionale sovranazionale, con la formazione della CECA (Comunità
Europea del Carbone e dell’Acciaio) nel 1951 e della CEE (Comunità Economica Europea) nel 1957.



Col tempo, altri paesi oltre i fondatori entrarono e nel 1995 la comunità divenne Unione Europea.
Numerosi sono gli accordi che l’hanno preceduta:
- nel 1979 accordo monetario che regola i rapporti di cambio tra i paesi membri;
- nel 1986 accordo che trasforma il mercato comune in mercato unificato, in cui merci e persone possono
circolare liberamente;
- nel 1992 il trattato di Maastricht introduce la moneta unica (l’euro, che ha corso legale dal
2002), una banca comune europea e lo status di cittadino europeo.

La nascita dell’Unione Europea non è facile anche per le resistenze di alcuni verso certe circostanze (es:
non tutti i membri hanno adottato l’euro).
L’Unione ha passato anche momenti di crisi, come nel 2002, quando Francia e Olanda si schierarono contro
una costituzione valida per tutta Unione Europea.
La crisi si è risolse approvando il trattato di Lisbona nel 2007 che conferma l’esistenza delle istituzioni
europee e migliora i rapporti tra queste e i parlamenti dei paesi membri, ma l'Unione non può imporsi sui
singoli governi. L'attuale struttura dell’Unione Europea comprende:
- Commissione europea, con potere esecutivo ed ha sede a Bruxelles.
- Consiglio dell’Unione Europea, con potere Legislativo ha sede a Bruxelles, è formato dai ministri dei
governi membri e conclude accordi internazionali tra l’UE e altri paesi.
- Parlamento europeo, eletto a suffragio universale dai corpi elettorali dei membri, ha sede a Strasburgo e
Bruxelles ed ha potere legislativo.
- Consiglio europeo, composto dai capi di stato membri, insieme ai ministri degli esteri: esamina questioni
relative al processo di integrazione europeo o al rapporto tra UE e altri stati o organizzazioni
internazionali.
- Corte di giustizia europea, ha sede a Lussemburgo ed è composta da un giudice per ogni stato membro.
Tratta dei contenziosi tra uno stato membro e l’UE in merito all’applicazione delle norme approvate dagli
organi legislativi dell’Unione.
- Banca centrale europea, ha sede a Francoforte e delinea ed esegue la politica monetaria degli stati membri
che hanno l’euro.

Falcone e Borsellino

Negli anni '80 il terrorismo di sinistra viene represso, ma torna la criminalità organizzata, specialmente al
Sud. La lotta contro la mafia viene condotta da Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino, tutti uccisi da attentati delle organizzazioni mafiose.

L’esperienza del compromesso storico si è chiuse nel 1979; il partito comunista è all’opposizione, quello
socialista di Craxi, è l’unica soluzione per una maggioranza.
Dal 81 al 82, il governo di Spadolini fu il primo Presidente del Consiglio non democristiano;
e dal 83 al 87, il governo di Craxi.

Comunque questi governi sono sempre coalizioni di centro- sinistra, come negli anni '60.
Il sistema politico si sblocca tra l'89 e il '95, grazie:
- al crollo del sistema comunista sovietico, con impatto sul partito comunista italiano, che già i primi anni
'70, manifestò distacco;
- nel 92, da Milano parte l’inchiesta Mani Pulite (Tangentopoli) sulla corruzione politica, dove vengono
documentate pratiche di corruzione e di concussione di tutti i principali partiti politici ed imprenditori.
Minando la credibilità di politici di rilievo (come Craxi), dalle tangenti che intascavano. I più coinvolti
cambiarono leadership, nome e strutture, senza successo.
TANGENTOPOLI: Il sistema politico-amministrativo nel quale è prassi normale dare e ricevere tangenti
(poi, per antonomasia, lo scandalo delle tangenti e il mondo che vi è implicato).

Si parla intanto di cambiare il sistema elettorale.


Nel 93, il Parlamento approva nuove leggi elettorali per la Camera e per il Senato basate sul principio
maggioritario (ottiene il seggio chi prende più voti nella specifica circoscrizione elettorale).
Nel 91 ed nel 95, la politica italiana cambia:
- nel 91, dalla federazione di diverse forze neo-nazionaliste nasce la Lega Nord, con Umberto Bossi, pronta
a difendere l'identità nazionale padana e gli interessi economici dei ceti medi e imprenditoriali del nord
Italia;
- nel 94, Berlusconi fonda Forza Italia, con programmi neoliberisti;




- nel 93, il Movimento sociale italiano muta in Alleanza Nazionale con Gianfranco Fini, che abbandona gli
ideali fascisti diventando un partito democratico di destra.

Dal 94 al 2006, si stabilizza un sistema politico bipolare, intorno a due coalizioni:


- quella di centro-destra, chiamata Casa delle Libertà: con Forza Italia, Alleanza Nazionale, raggruppamenti
di ex democristiani e Lega Nord;
- quella di centro-sinistra, chiamata Ulivo: con formazioni post comuniste, post democristiane, liberal-
democratiche, social-democratiche (margherita) ed altre formazioni minori.

Per la prima volta, il sistema politico italiano ebbe una regolare alternanza di governi di centro-destra e di
centro-sinistra. Uno dei principali leader attuali di centro-destra fu Berlusconi, osteggiato a sinistra da
Prodi.
Dal 2007, si cambia, perché le due coalizioni sono troppo composite.
Margherita e democratici di sinistra si uniscono a Veltroni nel Partito Democratico;
Berlusconi fonde Forza Italia e Alleanza Nazionale, nel Partito del Popolo delle Libertà.

Queste, si scontrarono nel 2008 alle elezioni, per la sfiducia del Senato al governo di Prodi centro-sinistra. Il
centro-destra trionfò con Popolo delle Libertà e da Lega Nord.
Così Berlusconi preside e nonostante la solida maggioranza, fatica a governare, per crisi, scissioni interne,
problemi giudiziari e crisi economica.
Nel 2011, il governo Berlusconi si dimette e fu sostituito da un governo tecnico con Mario Monti.

CRAXI
I socialisti furono il primo partito di massa della storia politica italiana
Il craxismo iniziò portando una novità, gli incontri venivano fatti in hotel, il primo fu nel 1976 all’Hotel
Midas Palace, un allegrone per turisti americani.
• Presidente del consiglio dall’83 all’87

FIGURA MEDIATICA
Sapeva sfruttare i media, nel 1991 venne pizzicato dai giornalisti durante un pranzo di famiglia, e li
raggiunse per rilasciare dichiarazioni. Riusciva ad attirare l’attenzione del pubblico, con un mix di autorità e
impazienza. Comprese subito che l’attenzione della platea diminuiva, ed era necessario suscitare l’interesse
del pubblico attraverso titoli accattivanti, fu da lui che i giornali iniziavano ad entrare nella vita privata del
politico.

HOTEL RAFAEL
La sera del 30 aprile del 1993, esattamente 25 anni fa, il segretario del Partito Socialista Italiano Bettino
Craxi decise che non si sarebbe fatto intimidire dai manifestanti che protestavano di fronte all’ingresso
dell’Hotel Raphael, l’albergo dove abitava quando si trovava a Roma. Ignorò chi gli consigliava di uscire dal
retro dell’hotel e scelse di affrontare i contestatori.

Poche ore prima, la Camera aveva respinto quattro delle sei autorizzazioni a procedere per corruzione e
ricettazione che la magistratura aveva richiesto contro di lui. I manifestanti erano lì per contestarlo: dopo
dieci mesi a seguire le vicende dell’inchiesta Tangentopoli, consideravano Craxi il simbolo più importante
del malcostume e della corruzione diffusa in tutto il paese.

Così non appena Craxi uscì dalla porta partirono prima i cori e poi, quasi subito, una pioggia di oggetti: sassi,
sigarette, pezzi di vetro e soprattutto monetine. Chi non lanciava nulla – alcuni la definirono
“un’aggressione” – teneva in mano banconote da mille lire e cantava “Bettino vuoi pure queste?”. Secondo i
molti che raccontarono l’episodio, quella scena non mise fine soltanto alla carriera di Craxi come uomo
politico, ma a un’intera stagione politica.

FORMA FISICA
Era enorme, alto 1,89cm e massiccio, più che grasso ➙ veniva definito il Gigante.
Con una testa rotonda senza capelli, ma con un petto peloso e portava degli occhiali con una spessa
montatura, con al collo una catena d’oro. Dopo il ciclo mussoliniano du il primo a mostrare il proprio corpo,
a torso nudo su una spiaggia tunisina fasciato da un’esotico pareo, mostrato in una foto, intento a calciare un
pallone, era anche molto forte fisicamente, sapeva di far paura alla gente.

FORMICA
Alfiere del craxismo responsabile della cassa del Psi, vestito sempre di scuro, e d’inverno con un cappotto in
stile militare, cinta, bavero e spalline. Caratteristici erano gli occhi mobili e furbi distro le lenti opache spesse
come due cocci di bottiglia, la sua erre moscia, voce gracchiante, sempre profumatissimo, e attirava
l’attenzione con i suoi sottili e profondi discorsi, e per il suo gusto per teatro e parolacce.
Denunciò e pilotò lo scandalo della Eni e battagliò attorno alla P2.

DE MICHELIS
Aveva i capelli lunghi e unti, gli arrivavano lettere che parlavano di questo invece di parlare di pensioni,
salari o disoccupazione. Era solito organizzare balli a tema in grande stile nella sua dimora, fuori dalla quale
si trovavano giornalisti e paparazzi.
Venne travolto dallo scandalo quando si venne a sapere di una storia con una giovane ragazza che nel
contempo stava con un siciliano poco raccomandato che venne arrestato.

Desideri e paure
14.1 Il dominio dei monitor

Nel secondo dopo guerra non erano molti coloro che sanno parlare l’inglese, sono rimasti pochi
coloro che possiedono ancora un’abitazione tanto meno una televisione, mentre la situazione
familiare è una situazione ancora patriarcale. La declinazione al maschile è d’obbligo ed è difficile
che le donne possono uscire da sole.
Sessant’anni dopo la situazione è differente, tanti hanno appreso la lingua inglese, la radio si ascolta
di meno e domina la potenza ipnotica dei monitor: televisione e computer. Anche i ritmi della vita
cambiano, il fine settimana è dedicato alle uscite e alle discoteche, le ragazze escono da sole e la
settimana è scandita dai programmi televisivi.
Dal punto di vista delle comunicazioni i tempi cominciano a cambiare dagli anni ’70 quando la
televisione si impone dovunque, dapprima nelle famiglie americane ed euroccidentali poi in quelle
dell’Europa dell’est per arrivare in quelle extra occidentali. In Occidente le stazioni televisive si
moltiplicano dagli anni Settanta. In Europa le televisioni sono pubbliche e offrono un numero
limitato di canali ai quali si affacciano quelli privati, che seguono il modello statunitense, fino ad
arrivare negli anni Ottanta – Novanta quando la tecnologia televisiva esplode: si moltiplicano le
reti, mentre nascono i canali satellitari a pagamento. Oltre alla struttura organizzativa statunitense si
impongono in Europa i programmi prodotti negli Usa, o perché ne acquistano i format o perché
acquistano film televisivi prodotti in Usa = americanizzazione della cultura europea.

Altro trionfo importante è quello del cinema che si comincia dagli anni Ottanta in poi, delle mega
produzioni spettacolari che vengono fatte in America, la parte preponderante del mercato
cinematografico è occupato dai film americani, con un dominio che è raddoppiato dalle
videocassette e dvd. Processo rafforzato dall’imposizione della lingua inglese come lingua
dominante. “Invasione degli ultracorpi”: la grande maggioranza dei dischi di musica pop, rock, jazz
è di provenienza anglo – americana. Stessa cosa per la produzione di libri, rimangono sempre in
testa i libri scritti in lingua inglese e non italiana o greca, perché i costi di traduzione sono più
elevati, in quanto lingue minori. La televisione e il cinema incidono fortemente anche sui sistemi di
informazioni, immagini e servizi di attualità sono l’essenza del giornalismo televisivo, che ha
progressivamente marginalizzato il quotidiano stampato.
Altro tsunami tecnologico è quello provocato dal computer. Il primo lento, pesante e rumoroso
computer è stato utilizzato nel 1943 dai servizi segreti inglesi con il nome di Colossus. Negli anni
’60 – ’70 per il suo costo elevato il computer era presente solo in uffici statali o grandi aziende


private. Dagli anni ’90 i prezzi diventano accessibili e le famiglie hanno la possibilità di comprare
computer fissi e portatili.
Altro elemento importante è internet (sistema integrato di interconnessione tra computer che
permette la trasmissione di informazioni a livello mondiale), sistema efficacie e disponibile per tutti
coloro che si dotino di un modem a connessione telefonica o con fibre ottiche. Nasce così il
“villaggio globale”.

14.2 Le narrazioni commerciali

Come la stampa, i mezzi di telecomunicazione iniziano a pubblicizzare i prodotti di consumo. Già


dagli anni’50 lo spazio pubblicitario esiste, ma in una piccolissima parte che occupa al massimo
qualche minuto al giorno. Dopo gli anni Settanta lo spazio occupato dalla pubblicità aumenta
notevolmente, ora sia le televisioni private che pubbliche guadagnano sui proventi che derivano
dall’affitto degli spazi pubblicitari. Tutto questo diventa oggetto di dibattito sociale, ma anche
politico, tra chi supporta e chi va contro a questo meccanismo poiché impone una sorta di schiavitù
psicologica forzata degli spettatori. Ora le pubblicità raccontano delle storie con un grande impatto
visivo a volte esplicito, a volte allusivo. Alcune di queste sono firmate da famosi registi
cinematografici e mostrano come protagonisti attori con grande fama.
Talvolta emergono messaggi contrastanti tra loro soprattutto per quanto riguarda la descrizione dei
comportamenti privati e delle relazioni affettive. Vengono affiancate al prodotto immagini di ogni
tipo, dalla famiglia felice a figure di erotismo, a volte improbabili.

14.3 Gli affetti in famiglia

Fino agli anni ’60 il modello di famiglia che domina lo scenario italiano è quello patriarcale
all’interno della quale la voce autoritaria dell’uomo è una voce indiscussa e il rapporto genitore –
figlio è un rapporto formale, anaffettivo, dove talvolta viene usata la violenza come mezzo per la
formazione della prole. Dagli anni Settanta lo scenario si trasforma, dovuto dai baby boomers,
ovvero di coloro che nascono dopo gli anni ’50 – ’60, sono coloro che partecipano ai movimenti
giovanili, coloro che mettono in discussione l’autorità dei propri genitori, sono coloro che non si
accettano di avere un rapporto lontano e distaccato con i propri figli. Anche il rapporto tra i genitori
stessi è diverso, il modello della famiglia felice inizia a rimodellarsi: si spezza il filo che tiene legata
la coppia alle dinamiche gerarchiche e si lega quello della complicità e affettiva. Questo nuovo
modello è senz’altro sollecitato da cinema e televisione che lo ritiene giusto perché “al passo con i
tempi”, cosicchè le famiglie che non si uniformano alla nuova visione vengono emarginate, talvolta
disprezzate. Non sempre questo risulterà positivo.

14.4 La rivoluzione sessuale e le sue implicazioni

Fino agli anni Settanta i ragazzi e le ragazze arrivavano al matrimonio con alle spalle fuggevoli
esperienze sessuali, in genere i ragazzi avevano avuto qualche reale esperienza prima ma perché a
pagamento.
Dagli anni Settanta in poi l’esperienza prematrimoniale diventa la regola. Tra fattori incidono in
questo cambiamento:

• L’evoluzione delle tecniche anticoncezionali, come il perfezionamento della pillola


contraccettiva; sempre di più il sesso viene considerato un atto senza finalità produttiva e la donna


diventa protagonista assoluta del controllo della propria sessualità. Fino agli anni ’80 quando
arriva la minaccia dell’Aids che sembra contrastare fortemente l’evoluzione della rivoluzione
sessuale, ma in realtà consiglia un uso più accurato dei contraccettivi;

• Movimenti giovanili come quello studentesco, femminista ma anche la nascita delle contro
culture come quella hippy quanto quella veicolata dal rock. Tutte accomunate dall’obiettivo
polemico il proibizionismo tradizionalista delle famiglie autoritarie.

La rivoluzione sessuale è causa di effetti contrastanti per esempio, si manifesta una tolleranza
maggiore nei confronti degli omosessuali, fino ad allora considerati “diversi”. Negli stati occidentali
come Regno Unito o Germania viene abolita la pena di morte per questo “reato” e nel 1973
l’Associazione di Psichiatri Americane abolisce l’omosessualità dal Manuale Statistico e
Diagnostico delle Malattie Mentali. Dagli anni ’80 gli spettacoli cinematografici scandiscono il
cammino verso una piena comprensione e accettazione degli omosessuali. Dagli anni ’70 si
diffonde che l’idea che la coppia per essere stabile deve essere accompagnata da grande affinità
emotiva ed erotica, quest’ultima considerata come essenziale per un buon rapporto affettivo. Le
tensioni che ne derivano iniziano a rendere non solo le coppie ma anche i matrimoni più instabili.
Diventa una soluzione legittima il divorzio. Questa soluzione dà vita ad un altro mutamento: la
struttura interna alle famiglie. Ne derivano tre tipi:

1. Le famiglie ricostruite, dove almeno uno dei due partner ha già avuto un matrimonio e talvolta
con figli;
2. La convivenza di fatto, talvolta usata come esperimento, altre volte usata perché le coppie non
vogliono sposarsi ma desiderano stare insieme. La seconda è molto diffusa nell’Europa centro –
settentrionale, dove le norme hanno equiparato i figli nati dalle coppie di fatto, prima
considerati illegittimi, a quelli nati all’interno del matrimonio;
3. Famiglie costituite da unioni permanenti di omosessuali. In Europa non tutti gli Stati hanno
dichiarato legittimo il matrimonio omosessuale. In Francia nel 1999 è stato introdotto il Pacs
(Pact Civile de Solidarité), che regolarizza le unioni di fatto, sia eterosessuali che omosessuali.
All’interno del progresso tecnologico nascono nuove tecniche di fecondazione, per la prima
volta utilizzata nel Regno Unito nel 1978 dove una bambina, Louise Brown, viene concepita
attraverso la fertilizzazione in vitro. La tecnica apre dibattiti pubblici accesi, relativi soprattutto
a quale sia il limite raggiunto dal livello di manipolazione artificiale di un processo naturale
fondamentale come la riproduzione.

14.5 Questioni etiche e risposte sociali

I maggiori interventi sistematici fatti a proposito della struttura della famiglia sono stati fatti dalla
Chiesa cattolica, i quali nel tempo hanno subito delle trasformazioni al loro interno. Giovanni XXIII
ha un pontificato che va dal 1958 al 1963, duranti questi anni introduce una linea pastorale aperta al
dialogo con le società contemporanee. Durante il concilio ecumenico Vaticano II che ha inizio
nell’ottobre 1962 (che durerà fino al 1965) viene introdotta la messa in volgare, in ogni nazione
deve essere celebrata la messa usando la lingua del paese in modo da abbandonare il latino e avere
una partecipazione attiva dei fedeli.
Papa Paolo VI pronuncia l’enciclica Humanae Vitae il 25 luglio 1968 dove esplicita la sua posizione
verso il mondo omosessuale, dove esalta il matrimonio e parla dell’atto sessuale legittimo solo al
fine della riproduzione, condanna così ogni tipo di metodo contraccettivo e ogni atto sessuale che
interrompe il ciclo riproduttivo.


Tanto come Paolo VI anche Giovanni Paolo II mantiene la linea dell’Humanae Vitae, il secondo più
dei suoi predecessori si impegna pubblicamente nella critica netta e inappellabile nei confronti dei
regimi comunisti, sia per i loro risvolti spirituali che per il loro totalitarismo. Giovanni Paolo II sarà
vittima di un attentato il 13 maggio 1981, che lo ferì gravemente ma non lo portò alla morte così
che gli fu possibile continuare il suo papato anche dal letto di ospedale.
Anche il pontefice che succede a Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, il quale ha iniziato il suo
papato nell’aprile 2005, rimane saldo sui fondamenti del nucleo familiare e sessuale. Nel 2008
approva il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica dove dichiara immorale il rapporto
omosessuale. Essendo l’Italia sede della Chiesa cattolica ha un’opinione pubblica nettamente
influenzata dalle opinioni di questa. Alcuni paesi come Italia, Portogallo e Spagna hanno tassi di
fertilità e numero di figli per donna tra i più bassi d’Europa, perché le politiche sociali ritengono che
la cura della famiglia debba essere curata dalle reti parentali e non dallo Stato, così che le donne
preferiscono avere un numero minore di figli.

14.6 La violenza contro le donne

Il processo di liberazione dei costumi ha fatto nascere il problema della pornografia. Quest’ultima
non è semplice da definire; di sicuro non è possibile definire pornografico un nudo da Tiziano in
avanti. Possiamo definire invece materiale pornografico storie che offrono una rappresentazione di
un incontro sessuale come una relazione totalmente anaffettiva, nella quale il corpo viene
considerato un oggetto. Secondo Giddens, sociologo contemporaneo, questo materiale è sensibile
all’occhio maschile che sentono il bisogno di una compensazione psicologica, l’emergere di donne
come soggetti attivi mette in discussioni il plurisecolare dominio maschile su quello femminile
infatti “se si escludono le situazioni di guerra, gli uomini oggi sono forse più violenti con le donne
di quanto lo sono fra di loro”. Secondo una ricerca statistica dell’Istat in Italia nel 2006 sono circa
dieci milioni di donne che hanno subito violenze, molestie o ricatti sessuali e le principali vengono
compiute da amici, conoscenti o ex fidanzati. Non solo l’Italia è colpita da questo fenomeno, la
Romania è quella che presenta il numero più alto di omicidi, 12,65 per ogni milione di donne.

14.7 Per sempre giovani

Il XX secolo ha un’importante peculiarità: l’esaltazione della bellezza come attributo assoluto alla
giovinezza. È costantemente presente nei media l’immagine della famiglia perfetta e della vecchiaia
che diventa solo un’utopia. Questo culto è appunto dettato da cinema, pubblicità e sport, anche se
molto spesso questi tre elementi si mescolano. Tanta valenza ha la pubblicità diretta quanto quella
indiretta. Altro punto importante è l’ossessività per le vacanze, dimostrazione di un corpo scultoreo.
Tutto questo provoca il problema delle persone anziane, coloro che invecchiano sentono sulle loro
spalle questa specie di stigma sociale e diventano uno straordinario mercato.

Esplode così il mercato delle diete, delle cure termali, della cosmesi e soprattutto della chirurgia
plastica. Tutto questo acuisce la questione della morte che diventa un qualcosa da nascondere, come
da nascondere è la tristezza che dopo poco deve essere assorbita e apparentemente abbandonata,
perché la sofferenza e le lacrime sono ormai considerate cose da plebei. Questo accade sicuramente
anche a causa dei regimi totalitari che hanno segnato l’Europa dal ’39 al ’45, che lasciano spazio a
reazioni differente, ad un ottimismo talvolta isterico, ma ciò che colpisce in modo maggiore in
Occidente è la negazione della morte. Sicuramente aiutata dalle nuove tecnologie mediche che
riducono i tassi di mortalità infantile e permettono una vita più lunga.

15. Scenari di Globalizzazione - concetti fondamentali


Globalizzazione

Il fenomeno della globalizzazione prende avvio nel XVI secolo, quando iniziano a formarsi circuiti
di mercato integrati su scala planetaria. Per 4 secoli si seguono 3 direttrici di sviluppo:
• Si parte da integraz. sempre più stretta e diretta dei merc. e delle strut. prod. occidentali con
diversi mercati extraocc.;
• Una sistematica superiorità economica, tecnologica e produttiva dell'Occidente sul resto
mondo;
• Superiorità di carattere militare.
• Nelle macroaree dell’emisfero Nord le trasformazioni degli ultimi trent’anni comportano tre
ulteriori sviluppi:
• L’integrazione dei mercati si intensifica;
• Superiorità economica Occidente si attenua per la dinamicità superiore dimostrata dal
nordamerica e Eu;
• Superiorità politica e militare dell’Occidente subisce delle sfide significative. Il processo di
globalizzazione è stato guidato da princìpi economici neoliberisti, sperimentati nel Regno Unito
della Thatcher e negli USA di Reagan: privatiz, riduz dei deficit statali, lib. di comm e di
investim, aboliz delle barriere protez.

Nel corso del XX secolo, la globalizzazione riguarda mercati ed economie che appartengono
all'emisfero Nord. Per quanto riguarda la crescita demografica, la crescita europea è stata rallentata
mentre altrove è schizzata verso l'alto; il rallentamento europeo è dovuto dalla flessione del tasso di
natalità dovuto all'abitudine alla pianificazione demografica (anticoncezionali), viceversa
l'esplosione demografica asiatica e africana è dovuta da una diminuzione dei tassi di mortalità. Un
impatto lo hanno dato anche i flussi migratori: spostamenti di popolazioni dai paesi più densamente
popolati e meno economicamente sviluppati a quelli meno popolati e più eco.te sviluppati; Nord
America, Europa, Penisola araba e Australia sono fra le destinazioni principali di flussi che in gran
parte si muovono dall'Asia. Flessibilità è la necessaria adattabilità dei giovani aspiranti lavoratori a
frequenti cambiamenti di lavoro; i giovani sono assunti con contratti temporanei di formazione o
con dei progetti formativi(apprendistato), i quali comportano che l’assunzione riguardi periodi di
tempo ridotti, con retribuzioni basse e con coperture assistenziali limitate/inesistenti.

Delocalizzazione

Delocalizzazione riguarda le imprese occidentali trovano conveniente aprire impianti di produzione


in parti del mondo dove la forza lavoro costa pochissimo e dove non esistono normative ambientali
o sindacali che aggravino i costi di produzione. Nel settore dell'intermediazione commerciale sono
in atto processi diversi, caratterizzati dalla formazione di catene commerciali o di grandi magazzini
collegati a un'unica azienda che ne detiene la proprietà o che concede il proprio marchio a negozi
locali, a determinate condizioni.
Tutti questi processi sono resi possibili dalla grande trasformazione nei sistemi di elaborazione e di
comunicazione delle informazioni prodotta dalla rivoluzione informatica (la produzione industriale
può essere programmata e gestita attraverso un computer che attivano strumenti automatizzati).
Dagli anni Novanta comincia diffondersi un sistema planetario di collegamento dei singoli
computer che diventano in grado di dialogare tra loro o di collegarsi al server che ospitano pagine




informative costruite da privati, da ditte commerciali o da istituzioni statali. Inoltre Internet
consente la comunicazione diretta tra i singoli utenti che vogliono scambiarsi messaggi attraverso la
rete telematica, cioè la posta elettronica. Tutto ciò porta a una maggior efficienza della
delocalizzazione e permette di effettuare collegamenti finanziari con grande rapidità grazie anche ai
mezzi di pagamento telematici (carte di credito).
E' l'avvento della società post-industriale: diminuisce il numero dei lavoratori industriali e aumenta
il numero degli addetti ai servizi. Politiche di deregulation consistono nell'eliminazione di regole e
proibizioni relative alle attività imprenditoriali attenuando le normative relative alla tutela ambienta
che porta ad inquinamento marino e atmosferico e a effetti permanenti gravi da riguardare l'intero
globo(effetto serra, cioè mancata dispersione delle radiazioni che vengono dal suolo terrestre, e
riscaldamento globale, che riduce eventi atmosferici insoliti e potenzialmente molto pericolosi)

Tigre Asiatica

Il Giappone (tigre asiatica insieme a Thailandia, Indonesia, Corea del Sud, Malaysia, Taiwan,
Singapore, Hong Kong) è caratterizzato dall'adozione di strumentazioni e tecnologie high-tech, ad
alta tecnologia, applicate agli strumenti produttivi, inoltre gli altri paesi negli ultimi vent’anni
registrano una crescita economica, con l’avvento di multinazionali che cominciano ad impiantare
fabbriche e filiali commerciali un po’ ovunque nel mondo.
In Cina si introducono riforme che liberalizzano le attività economiche, vengono ammesse
differenze salariali tra gli operai in misura delle qualità delle loro prestazioni, si introducono sistemi
tecnologicamente innovativi e le aziende agricole attraversano una fase di liberalizzazione. Negli
anni seguenti l’economia cinese continua a svilupparsi secondo regole di tipo capitalistico.
In Vietnam e in Laos si assiste a una liberalizzazione delle attività economiche.
La Cambogia negli ultimi 10 anni ha aperto il suo mercato agli investimenti esteri, sebbene le
condizioni del paese restino critiche: una larga parte della popolazione vive in condizione di
assoluta povertà, la mortalità infantile è alta e il tasso di alfab. è ancora molto basso.
In India, dal 1991, le imprese pubbliche sono state privatizzate, gli scambi commerciali liberalizzati
e le possibilità di investimento straniero in India sono state incoraggiate; dal punto di vista
economico la crescita è stata scandita da un rapido incremento del Pil; i settori trainanti sono quello
industriale e dei servizi. Nonostante tutto ciò l'India resta ancora un paese in via di sviluppo.
Nell'Africa sub-sahariana si assiste alla diminuzione del Pil, comunicazioni scarse, impianti per le
telecomunicazioni scarse, livello di analfabetismo alto, livelli di conflittualità tra i più alti e
distruttivi al mondo.
Nello Zimbabwe si assiste a condizioni economiche e sociali che vanno incontro a un collasso,
drastica riforma agraria (i proprietari bianchi che ancora possedevano il 70% delle terre sono stati
espropriati e redistribuite secondo criteri clientelari e senza esperienza agricola).
In Sudafrica nel 1992 viene abolito l'apartheid, nel 1994 si tengono le prime elezioni a suffragio
universale, uguaglianza di tutti i cittadini; dal punto di vista economico ha il miglior Pil pro capite
di tutta l'Africa, ma la ricchezza è distribuita in modo ineguale.
L’America Latina è stata coinvolta parzialmente dai circuiti della globalizzazione, gran parte degli
Stati ha cercato di attuare politiche neoliberiste sia nell'organizzazione dei rapporti produttivi interni
e sia nelle relazioni commerciali e finanziarie con l'estero (soprattutto con gli Stati Uniti). Nascono
il Fondo monetario internazionale, la Banca Mondiale e la World Trade Organization
(organizzazione mondiale per il commercio 1995); l'obiettivo del WTO è quello di regolare i
rapporti commerciali tra gli Stati, favorendo la massima libertà di circolazione di capitali e di merci.
E' il periodo del G8, struttura informale di rapporti diplomatici che culminano in incontri annuali tra
i rappresentanti dei governi degli 8 paesi (Usa, Giapp. Germ. Fra. GB, Italia, Canada, Russia)







economicamente più sviluppati; si esaminano le questioni internazionali, economiche, politiche e


militari.

Medio Oriente

Nel 1987 si assiste all’Intifada che si concretizza in manifestazioni di protesta e in aggressioni


contro la popolazione e l'esercito israeliano. La formazione di uno Stato islamico non è accolta
positivamente da tutto il mondo musulmano, la nascita dell'Iran islamico è malvista dall'Iraq di
Saddam Hussein il quale attacca militarmente l'Iran nel 1980 con lo scopo di controllare i pozzi
petroliferi iraniani; non ci sono vincitori né vinti. Nell'agosto 1990 l'esercito iracheno invade il
Kuwait, l’iniziativa suscita una reazione violenta internazionale, le Nazioni Unite con l'appoggio
dell'Urss di Gorbacev autorizzano l'intervento di un corpo di spedizione multinazionale guidato
dall'esercito americano affinché l'invasione irachena del Kuwait sia sventata; alla fine del febbraio
1991 l'Iraq si ritira (prima guerra del Golfo).
Nel 1996 viene costituito l’Emirato islamico di Afghanistan, i talebani (musulmani sunniti) danno
vita a uno Stato che è più rigidamente teocratico di quello iraniano: le donne in pubblico devono
indossare il burqa che non lascia visibile alcuna parte del corpo, a esse sono precluse le attività
lavorative ed è impedito l'accesso a scuole che non siano scuole di istruzione religiosa.

Nel 1988 viene fondata Al-Qaeda, un’organizzazione che il compito di unificare i vari gruppi
islamici radicali dispersi nel mondo musulmano, Al-Qaeda ha un ruolo chiave nella diffusione
dell’idea di martirio come momento culminante del Jihad; arriva Osama Bin Laden, il quale
predilige una lotta contro gli Stati Uniti, Israele, Occidente e contro tutti i nemici dell'islam.
L'azione più clamorosa e sconvolgente concepita da Al-Qaeda viene compiuta l'11 settembre 2001:
4 aerei statunitensi di linea vengono dirottati da gruppi di militanti islamici, 2 aerei vengono fatti
schiantare contro le Torri Gemelle (New York), un altro contro il Pentagono (Ministero della
Difesa) e l'ultimo forse indirizzato contro la Casa Bianca precipita in Pennsylvania.
Nell'ottobre 2001, George Bush organizza un'azione di risposta che si concentra sull'Afghanistan,
egli ottiene l'appoggio dell'ONU, della NATO, del Pakistan e dell'Arabia Saudita: si abbatte il
regime talebano. Nel 2003 Bush, appoggiato dal Primo ministro britannico Tony Blair, progetta un
attacco all'Iraq: Saddam Hussein viene catturato e condannato a morte (2006).
Nel 2002, Stati Uniti, Unione europea, ONU e Russia propongono un piano per l'assetto di Gaza e
Cisgiordania che dovrebbe portare al completo ritiro di insediamenti e postazioni militari israeliani
e alla costituzione di uno Stato affidato all'Autorità palestinese; punto essenziale perché gli accordi
siano accettati è che le autorità palestinesi si impegnino a far cessare gli atti di terrorismo compiuti
dai gruppi palestinesi, primo fra i quali Hamas. Nel 2006 Hamas dichiara di non voler recedere né
all'uso della violenza né dall'obiettivo di riconquistare le terre perdute in Palestina. Il 27 dicembre
2008 l'esercito israeliano lancia una offensiva contro gli insediamenti palestinesi nella striscia di
Gaza con l'intenzione di indebolire o eliminare leader e militanti del movimento islamico
oltranzista; il 3 gennaio 2009 l'esercito israeliano invade l'area; il 18 gennaio 2009 Hamas e Israele
annunciano la cessazione delle ostilità e il 21 le truppe israeliane si ritirano da Gaza.

Dalla metà del 2008, il quadro dell'economia globale sembra prendere altri contorni, il primo
elemento che sta mutando le dinamiche della globalizzazione è la recessione economico- finanziaria
che dalla metà del 2008 ha colpito le economie occidentali e quelle asiatiche; alle origini della
recessione attuale c'è l'andamento del prezzo del petrolio, il prezzo delle materie prime e dei
prodotti al consumo cresce, diminuiscono il consumo e la produzione delle merci(stagflazione:
diminuzione delle domanda e della produzione; inflazione: aumento dei prezzi).






Il 2008 è anche caratterizzato da una crisi finanziaria americana, crisi di liquidità delle banche. Nel
corso del 2008 e 2009 un'ondata di sfiducia si è abbattuta sulle principali borse valori di tutto il
mondo che sono state investite da richieste di vendita di titoli e di azioni degli istituti finanziari e
delle aziende produttive ritenute in difficoltà. Il governo di Obama del 2009 è caratterizzato da un
aumento delle entrate del bilancio federale attraverso un incremento della pressione fiscale sui
redditi dei super-ricchi, introduzione di tassazioni applicate alle imprese più inquinanti, una
riduzione del bilancio militare, rilancio del sistema sanitario statale e il sostegno alle aziende in
difficoltà.

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