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270) 2. vevotuzione dota vita J ) Le ere geologiche Nellarco di un miliardo di anni circa la Terra, da un immenso oceano di lava bollente qual era, si tras i 0”. Dall lava bollente qual forma im pianeta “vivo”. Dalla forma- zione nel brodo primordiale degli acidi nucleici, che segna cui_compare la vita, una Jenta evoluzione ha portato poi, mo, a tutte le forme di vita presenti Sulla Terra. ‘ome sappia- Da quella prima forma vivente, la storia della Terra ¢ la storia degli esseri viventl scorrono parallelamente secondo una duplice evoluzione fatta di eventi geologici e biologic! che si influenzano a vicenda. Questi grandi enti geologi logict, perfettamente documentati dal ritrovamento di fossili, hanno permesso agli scienziati di suddividere la storia della Terra ¢ dei viventi in cinque lunghi archi di tempo, le ere geologiche: ar- cheozoica, paleozoica, mesozoica, cenozoica, neozoica. i di anni fa. —> si forma la Terra, si delineano i futuri oceani e i primordiali continenti. > nasce la vita, si formano i primi pluricellulari acquatici, predominano protozoi ealghe. Era paleozoica: da 570 milioni a 225 milioni di anni fa. Eventi geologici > una serie di sconvolgimenti porta alla formazione della Pangea, l’atmosfera ~~ venta simile a quella attuale, la fascia dell’ozono protegge git la Terra dalle ra- diazioni ultraviolette. Eventi biologici_— esplode la vita nei mari, si sviluppano enormemente gli invertebrati, da questi — i primi cordati e successivamente i primi pesci e gli anfibi, Si afferma la vita sulla terraferma, compaiono gli artropodi e gli insetti, dagli anfibi si evolvono i primi rettili, la terraferma é invasa da felci ed equiseti. Scansionato con CamScanner 225 milioni a 65 Eventi geologici — inizia la separa: ; biologici caldo-umido yenti biologic’ —> 2 era dei rei Es e ie pera de seu che, con i dinosauri, colonizzano tutta la biosfera; compaiono sulle fess Epis Biante con fiori. § ul finire di quest’era scompaiono i dino- loro comparsa i primi uccelli ¢ i mammiferi. ilioni di anni fa. jone della Pangea e si delineano gli attuali continenti, Il clima& pterodattilo Archaeopteryx St ms tirannasauro Era cenozoica: da 65 milioni a2 milioni di anni fa. Eventi geologici —> i continenti ei mari assumono la forma attuale com la formazi catene montuose: Ande, Montagne Rocciose, Alpi e Himalai Eventi biologici > siaffermano uccellie mammiferi. Questi ulmi invadono tutta la biosfera con Te forme attuali fino alla comparsa dei primati ¢, alla fine dell'era, dei primi anjenati dell'uomo. alberi a fogtie banani, Scansionato con CamScanner Era neozoica: da 2 milioni di anni fa a oggi. Eventi geologici > il clima si stabilizza, si formano i grandi deserti c ha inizio l’assestamento del- Pattuale conformazione geologica. Eventi biologici —> flora e fauna si stabilizzano nell’aspetto attuale, adattandosi ai vari ambienti e __ formando i grandi biomi, Si sviluppa il processo che porta all’uomo moderiio, vegetali attuali Levoluzione delle specie I vari eventi che caratterizzano le ere ci confermano il graduale evolversi da forme di vita semplici in organismi con strutture se se che, diversificandosi, hanno dato origine alle varie specie. Ma che cosa ha causato la formazione di specie diverse fra loro, ma con caratteristiche fondamentali comuni? Qual é la storia comune che, studiando le caratte- tistiche delle singole specie, abbiamo chiamato storia evolutiva? Nel corso dei secoli naturalisti, filosofi ¢ scienziati hanno cercato di_ti- spondere a queste domande, ma é solo nel 1859 che si ha la prima rispo- sta attendibile a opera di un naturalista inglese, Charle: in, Nel suo libro Llorigine delle specie, frutto di anni di lavoro e di studio su del ma- teriale raccolto in un lungo viaggio intorno al mondo (dal 1831 al 1836), Darwin espone le sue rivoluzionarie idee parlando per la prima volta di selezione naturale ed evoluzione delle specie. Il materiale raccolto durante il suo viaggio ¢ i vari fenomeni biologici os- servati, permettono a Darwin innanzitutto di focalizzare alcuni aspetti: © enorme potenziale riproduttiv degli_esseri viventi che generano molti_pii-figli di quanti poi diventano adulti ¢ capaci, a loro volta, di riprodursi; © fratutti i nati di una generazione, infatti, diventano adulti solo i pid: adatti a vivere in quell’ambiente, quelli che per caso presentano una caratte -a che li avvantaggia nella lotta per la sopravvivenza; © tutti gli altri, i meno adatti, non sopravvivono in quanto la natura (ci- bo scarso, clima avverso, predatori ec.) opera una selezione; © i sopravvissut, i pitt adatti, riproducendosi trasmettono tile caratteristiche vantaggiose. — Ritratto ai Charles Darwin discenden- Scansionato con CamScanner In un ambiente dove vive una cucciolata di conigli selvatic, la presenza di una volpe cat seri una selezione naturale, Las volpe permetter’ infatti la sopravvivenza solo ai conigli pit adatti, quelli nati, ad esem- pio, con il pelo dal colore scuro che permette- 11 loro di mimetizzarsi meglio nell'ambiente circostante. Questi conigli sopravvissuti si riprodurranno dando vita a conigli dal colore scuro, che ri- sulteranno awantaggiati in partenza per la so- pravvivenza in quell’ambiente. “Tutti_gli esseri viventi si riproducono in quai ote possibilita di sopravvivenza e danno vita a individui fra loro differenti per alcune caratteristiche la cui comparsa & del tutto casuale. Nella lotta per la soprawivenza ambiente opera una selezione natu- rale, mantenendo in vita solo gli individui nati casualmente con carat- teristiche che li rendono pitt adatti Queste variazioni casuali sono ereditarie ¢ gli individui sopravvissuti le trasmettono alla discendenza. Attraverso gli incroci, le variazioni favorevoli si accumulano di discen- denza in discendenza, permettendo l’evoluzione della specie. Questo meccanismo porta alla differenziazione e all’origine delle va- tie specie, le cui forze generattici sono quindi la selezione naturale ¢ Yevoluzione. Scansionato con CamScanner ‘evoluzione della specie Homo J 9) La comparsa dei primati saminando l'evoluzione dei vertebrati, abbiamo detto che il loro cammino evolutivo ci avrebbe condotto all'uomo. Liue- mo infatti, comparso per ultimo sulla ‘Terra, nell’evoluzione degli esseri viventi rappresenta ultima tappa. Con il nome scientifico di Homo sapiens sapiens, troviamo I'womo pro- prio all'ultimo gradino della scala evolutiva dei primat Ma qual é la sua origine? Il proceso di ominazione, cio’ la comparsa ¢ lo sviluppo del- Tuomo quale & oggi, rappresenta uno degli episodi pitt affasci- nanti della lunga storia evolutiva. Ripercorriamone insieme le “probabili” tappe, partendo da circa 70 milioni di anni fa... quando, da alcuni mammiferi pla- centati, prende inizio il processo evolutivo che porta ai primati. Fra questi mammiferi placentati, piccoli animali notturni che vivono sugli alberi nutrendosi di insetti, 2 un piccolo roditore, il Purgatorius, che da inizio a questo processo evolutivo. Questi piccoli roditori prosperano nell’ambiente delle foreste tropicali e, per muoversi meglio sugli alberi, sviluppano op- portuni adattamenti: © mani prensili, cio® con pollici opponibili; © unghie piatte al posto degli artigli 60 milioni di anni fa queste caratteristiche si affermano e arri- viamo ai precursori delle proscimmie, animali simili alle attua- Ii tupaie, da cui si ritiene sia iniziata Peffettiva evoluzione che portera ai primati. La vita di questi precursori delle proscimmie si svolge ancora fra le lussureggianti foreste tropicali, ma diventa pian piano meno notturna e porta ad altri favorevoli adattamenti: © Tunghe braccia per lanciarsi da un albero all’altro; © piedi prensili con alluci opponibili © occhi frontali con una buona visione stereoscopica (con il sen- so della profondita). 50 milioni di anni fa queste caratteristiche si affermano e por- tano alle proscimmie, ormai simili alle attuali proscimmie qua- Iii galagoni, i lemuti e i tarsi. 40 milioni di anni fa, con l’affermazione delle proscimmie, sia- mo all’effettiva comparsa dei primati. Ricostruzione di Purgatorius (in alto), il piccolo roditore simile alle tupaie (in basso), daa cu’ si pensa sia derivata la linea evolativa dei primati. Temun oggi soprawivono i solo in Madagascan Scansionato con CamScanner ) Dai primati agli ominidi Siamo cos! arrivati a 40 milioni di anni fa; il clima ¢ 'ambiente sono an- cora quelli della foresta tropicale: alcune proscimmie abbandonano la vi- ta prettamente notturna, inctementano lo spirito gregario ¢ accentuano Tuso di gesti e grida per comunicare fra loro. Alcune, in particolare, svi- luppano un sistema di locomozione che le porta ad assumere una postu- ra eretta (riescono a sedersi sugli alberi mantenendo la schiena diritta), incrementano le cure parentali ¢ sviluppano una visione a colori. 40 milioni di anni fa queste caratteristiche si affermano in un tipo di proscimmia che da origine agli antropoidei (scimmie di aspetto simile alle scimmie attuali), che porteranno alle scim- mie antropomorfe (o pongidi) ¢ agli ominidi. La ricostruzione evolutiva che porta agli ominidi @ nel suo complesso alquanto incerta per la mancanza di reperti fos- sili; seguiamone l’ipotetico percorso, 30 milioni di anni fa alcuni antropoidei migliorano la po- stura eretta e iniziano un’ulteriore evoluzione che porter), 20 milioni di anni fa, al Dryopithecus africanus, una primitiva scimmia antropomorfa simile agli attuali scim- panzé, i cui reperti fossili, trovati in Africa, ne hanno per- messo una ricostruzione. Dai 15 ai 10 milioni di anni fa in Africa si verificano enormi cambiamenti delle condizioni ambientali. Un lungo periodo disicciti, il clima sempre piti freddo, la frattura della crosta terrestre che dari otigine alla Great Rift-Valley riducono sempre pit la foresta che lascia il posto alla savana. 9 milioni di anni fa, forse a causa di questi cambiamenti, si estingue il Dryopithecus, che viene considerato il punto di divergenza da cui si evolveranno il ramo delle scimmie an- tropomorfe ¢ il ramo degli ominidi. Tl ritrovamento in Kenya (Africa) di alcuni resti fossili di- mostra l’esistenza, tra i 14 ¢ gli 8 milioni di anni fa, di una scimmia antropomorfa, il Ramapithecus. a Questa scimmia antropomorfa vive sia sugli albert sia a terra, dove tiesce a camminare sulle due zampe posteriori, pog- giando perd al suolo le noche di quelle anterior; il suo ap- parato masticatorio presenta grossi canini c l'arcata dentaria Ende a diventare parabolica come quella dei futuri ominici, nj di anni, dovuto alla mancanza di ritrovamenti Un salto di quasi 7 milio dovuto canza di c Ta icostruzione di quel periodo, ci porta a4 mi- fossili che non permette lioni di anni fa. ; I ritrovamento di parecchi anni fa, di un nuovo genere, fossili ci testimonia la comparsa, 4 milioni di l'Australopithecus. Scansionato con CamScanner Levoluzione della spe t e Homo J) I resti fossili di australopitechi sono particolarmente importanti perché si possono attribuire in maniera certa ai primi nostri “parenti”, gli ominidi; gli austra- lopitechi sono infatti individui bipedi, presentano cio? elemento che caratterizza gli ominidi: cammina- no perfettamente eretti su due piedi. Labbondanza dei ritrovamenti fossili ci permette inoltre di ricostruire con precisione le caratteristiche di questi primi ominidi: scheletro e arcata plantare adatt all'andatura bipede; capacita cranica di circa 400-500 cm?; statura bassa; buona coordinazine fra cervello, mani, oechiesche letro, LAustralopithecus é probabilmente il primo antenato dell'uomo in grado ] L “Homo habilis a camminere in stazione Circa 2 milioni di anni fa si estinguono gli ultimi australopitechi ¢ com- pare il nostro diretto antenato, I'Homo habilis, che ha gia caratteristi- che tipicamente umane. II suo cranio ha una capacita di circa 700 cm’, la mandibola é piccola, i denti sono simili a quelli dell’'uomo attuale, la sua stazione é esclusivamente eretta e 'andatura umana. 5 inoltre capace di scheggiare le pietre, costruire utensili primitivi e, per vivere, organizza strutture di tipo abitativo ben precise. Oltre ai ritrovamenti di fossili di Homo habilis (a Sterkfontein e Swartkrans, in Sudaftica, nel lago Turkana in Kenya ¢ in Olduvai in Tanzania) sono stati trovati anche degli utensili, ciottoli lavorati detti choppers, che hanno valso a questo antenato del- LPuomo il nome di habilis. I choppers sono pietre di selce o di ossdiana scheggiate su una o entrambe le facce e con un bord liente. taglien robabilmente I'Homo habilistagliava i brandelli di carne di cui si eibava; la de" Con essi molto p! n ‘ . bilis dimostea, infatt, che da vegetatiano era diventa owe Bi ‘ cura dell'Homo to onto Scansionato con CamScanner ee Pall Homo erectus... a noi Cirea 1,5 milio ni di i che, Fino aire 100 ee sil ome Lubils discende tomo ereetus E un omtnide mioko incline, he lions aeons igente, la cui seat Costruisce ormai volume di 1000 em; sta” pitt importante, il fuoco, che util lontano gli animali rigine ai primi rapporti so comunica gia con i suoi aniew ha raggiunto un jionati e fa la “conqui- re il cibo ¢ per tenere sce in gruppi, dando o- ali «1 organizzato in bande ¢ forse iim Ser snl con un primitive linguaggio parlato, Con eae ae imi in cui il maschio provvede a procurare il cone tte € la femmina accudisce i piccoli e si prende 100 1 per cucina roc; intorno al fuoco sirius g Probabili percorsi seguiti d dall’Homo erectus nelle sue migrazioni 4 I ritrovamento pid importante di Homo eretus lo scheletro quasi com- plete ¢ perfetramente conservato di un ragazzo, il ragezzo di Turkana, a venue sulle rive del lago Turkana, in Kenya; parecchi altri ritrova. eae cong avutl in altre zone del? Africa, a Giava, in Cina, in Indone- ala ein Europa. / - : Trelncamclte di fossil in zone cost lontane fra loro @ la prova che con Guests specie ini a diffusione degl ominid in ttt i Vecchio Mondo, frvorita secondo gli espert, da fatori quali » ospostart “intligente” clin modo cauto lento dell Homo erecta 2 eteeediclima glaciale chen quel priodo avea fatto emergere dl ma- daa pn commerce, che rappresentarono “pont natural” di mi grazione; ; / - ek .rta del fuoco, fattore sicuramente determinante: potersi riscalda- eo ee ontanace gli animali predator, poterscheggjare re, eyocere i Pe troie strumenti sempre pit adat hanno asiurato meglio la Pi eer ada ala sua sopravvivenzae ala sua migrazio- i Agere ij altri ambienti per una popolazione in continua erescita, ned Scansionato con CamScanner eases Scheletro del ragazzo i Turkana B Verso ’'Homo sapiens sapiens Delano erectus vive nel Vecchio Mondo per pid un milione dt ann Durante tutto questo periodo continua In sua trasformazione: "8c denti diventano pit piccoli, la fronte diventa pit ampia, il mento svt centua e la scatola cranica si ingrandisce determinando un ulteriore s luppo del cervello € dell'intelligenza. Da 400000 anni fa in poi questi cambiamenti determinano la comparsa di una muova specie che, 200000 anni fa, si afferma ovunque: I'Homo Sapiens arcaico, che soppianta completamente I' Homo erectus. Cosi chiamato per la sua piti importante caratteristica, l'Homo sapiens ia caico presenta un particolare sviluppo dellintelligenza: il suo cervello ha infatti un volume di 1500 cm’, " Secondo le ultime ipotesi, 100000 anni fa, dall’Homo sapiens arcaico si e- volvono in Europa I'Homo sapiens di Neandertal che, citca 35 000 = ni fa scompare improvvisamente senza lasciare traccia, ¢ in Africa Ho- mo sapiens vero e proprio che, 30000 anni fa, si evolve definitivamente nell’Homo sapiens moderno 0 Homo sapiens sapiens, la specie a cui noi apparteniamo, 100000 - 35000 anni fa in Europa Capacita cranica = 1500 cm? 400 000 - 100000 anni fa Capacita cranica = 1200 - 1300 cm?| Da 130000 anni fa in Africa Da 40000 anni fa ‘in Europa e Asia Capacita cranica = 1450 cm? II pid antico Homo sapiens sapiens @Puomo di Cro-Magnon, i cui resti sono stati trovati nel 1868 in una grotta a Cro-Magnon, in Francia, Esso presenta caratteristiche gia pit simili alle nostre: testa tondeggiante ¢ fronte alta, mascelle meno robuste ¢ arcate sopracciliari meno sporgeni Scansionato con CamScanner Come i stoi antenati Gome | Suol antenat, anche Homo sapiens sapiens ha origin in Africa Dal continente af a “culla del'womo”. del mondo, Taeine] Home sapiens sapiens iniziala sua conquista oan el Non ene Asia, Australia infine FEaropss dalla Siberia fa occupa tutte le peo bo te Suaamiericg e tra i 25000 i 15000 anni fa occupa tute le regiontabitabili dela Terra e a questo punto, padrone , incomincia la sua “scalata al successo”. Le <=» correnti di popolamento © 4 BZ evoluzione culturale Una profonda evoluzione ha portato dunque dall’ Homo habilis al- PHomo sapiens sapiens ¢, successivamente, allinterno della specie Homo sapiens sapiens, all'wome modemo, cic’ a noi. Cid che ha prodot- to l'uomo moderno é stata pero soprattutto l'evoluzione culturale, un'e- Voluzione esclusivamente umana che continua tuttora in modo sempre pit veloce. Ma che cosa si intende per evoluzione culturale? Gi antropologi danno il nome di evoluzione culturale all’accumulo, equin- dial progressivo aumento, di abilta pratiche (costruire, produrre e trasfor- mare) edi conoscenze trasmesse attraverso migliaia di generazioni sia in modo diretto (esempi e insegna- do indiretto (documenti scritti mento orale) sia in mo ‘ alcune tape di quest’evolu- immagini), Osserviamo zione culturale. | L’uomo, 9000 anni fa, si trasforma da cacciatore in a- grcoltore, impara a coltivareframento ¢ orzo ¢poi an- eealtre plante, qualiillino e alcuni legumi. Sfruta le piante anche per ricavamne fibre, corteccia ¢legno, ¢ fon quest ultimo costruisce case imbarcazioni seo prei metallieimparaalavoratli = Risccono i primi villaggi, che modificano l'ambien- ter Tageicoltore diventa anche allevatore di bestia ve Bopara ad addomesticare€ a selezionare gli ax nimali secondo le proprie necesita. Scansionato con CamScanner Inventa il trareanahng usssio seritto, mediante i quale pud Siamo cos giunt ai grand popoli Call, Celt canae cos guna grand popoli:i Gall, iCelti,i Me- otamici ¢ tanti altri ancora che fondarono grandi ci- vilta ¢ si combatterono per secoli, Con essi 'uomo or- mai é il padrone assoluto della Terra che sfrutta a suo vantaggio imponendo scelte sempre pitt razionali, Nell’arco di poche migliaia di anni, 'evoluzione cul- turale ha portato al modemo sviluppo tecnico-scien- tifico, che interessa tutti i campi della vita umana. Progressi, scoperte e tecniche prima inimmaginabili ora sono attuali, e il processo di continua evoluzione tecnologica sembra inarrestabile. 11 nostro futuro Possiamo dire che nel corso della sua storia 'uomo si @ dimostrato non solo ’erede dell’ Homo sapiens, lo scopritore delle leggi pitt profonde che regolano i fenomeni naturali, ma anche l'erede dell’ Homo habilis, che u- tilizza le sue conoscenze per costruire macchine sempre pitt sofisticat dalla leva... all’astronave. Levoluzione culturale ci ha portato a un eccezionale progresso tecnico- scientifico in tutti i campi e questo ci ha reso capaci di controllare l'am- biente, gli esseri viventi che ci circondano ¢ la nostra stessa esistenza; da questo potere dipende adesso il nostro futuro. La superiorita che abbiamo acquistato e la capacita di scegliere e decidere devono portarci a rispettare € proteggere noi stessi, gli altri ¢ la natura, non certo a cancellare e distruggere quanto la “vita” ha costruito in 4 miliardi e mezzo di anni. Tl benessere della nostra societa é frurto di molteplici fartori biologici, ambientali, industriali, economici e tecnologici, e quindi dipende da una corretta gestio- ne di tutti questi fattori. Le conoscenze che abbiamo acquisito sono in grado di assicurare tale controllo, ma i processi estrema- mente avanzati della nostra tecnologia sono di tale vastita che spesso sfuggono al nostro controllo creando seri e gravi problemi. ‘Abbiamo visto, durante questi anni di studio, i tanti problemi che gia affliggono V'ecosistema Terra: inquinamento dell’atmosfera, dell'idrosfera ¢ del sndlo. sconvolgimento e distruzione di ecosistemi, estinzione di specie animali ¢ vegetal, piogge acide, Cffetto serra, riduzione dello strato di ozono ¢ impo- cenimento delle risorse naturali sono aleune conse- suenze negative dell'opera dell'uomo. Scansionato con CamScanner purtroppo questi non sono gli unici pro- a s 1 ble soluzioni: siamo infatti gia coinvolti in Gs ja crescita numerica unt jemi legati alla rapida crescita nun Mia popolazione mondiale, all'indiscrimina- de jeuttamento delle risorse, all incontrollata oie del tervitorio, all’enorme divario tra we industrializeati e Paesi sottosviluppati e Tle implicazioni etico-morali derivanti dal- Yapplicazione dellingegneria genetica. Nei Paesi sviluppati, in particolare, cresce il fabbisogno di energia e cid investe sia aspetti economici e politici legati all’approvvigiona- mento delle fonti, sia aspetti sociali legati alla qualita della vita e alla sicurezza delle perso- ne. Aspetti, come vedi, che esigono risposte in termini di utilizzazione ¢ razionalizzazione degli impieghi di energia, di risparmio delle risorse, di rispetto dell’ambiente, di riduzio- nee controllo dei rischi per la vita stessa. Se non vogliamo assistere passivamente all’inesorabile deterioramento dell’ambiente ¢ al peggioramento delle condizioni di vita, dobbiamo puntare a forme di sviluppo sostenibile per l'ecosistema Terra. Che cosa, altrimenti, pud riservarci un futuro gia cosi gravemente compromesso? Il futuro sta nelle nostre mani ¢ sara il prodotto delle decisioni attuali reduci da tanti errori di cui stiamo ancora pagando le conseguenze, sare mo cost itresponsabili da ripeterne altri ancora pitt gravi? Sicuramente no! Attiviamoci allora perché: © si ripopolino gli ecosistemi; © si salvaguardino le specie; si rifertilizzino i suoli; sidisinquinino le acque, Paria ¢ il suolo; si riciclino i rifiuti in modo intelligente e utile; © sipuntia tutte le possibili fonti alternative di energia; ° si sfruttino le tecniche dell’ingegneria genetica salvaguardando tutti i principi etici e morali che essa comporta. Tutto cid senza fermare il progresso, ma cer- cando le strategie di sviluppo pid adeguate a difesa della “vita”. Scansionato con CamScanner

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