Novembre 2022 - n.

380 - Mensile - Euro 7,50

Mondo Arcade > step by step, la lunga e strana storia dei cabinati

ADOBE
AUDITION
CC 2022
L’applicativo

LACIE MO B I LE di editing audio

è il compagno ideale

DRIVE 202tile2:
di Premiere Pro
HI TECH SENZA SEGRETI
storage porta DEVICE TECH
RICONDIZIONATI
ed elegante Un mercato in rapida crescita:
vantaggi e consigli
PINNACLE STUDIO
26 ULTIMATE
Il montaggio video
versatile e adatto
all’appassionato evoluto

PC VINTAGE
Arrivano le GUI,
la guerra delle finestre
(seconda parte)

NEW GENERATION

Apple
iPhone 14 ma non solo: tutte le novità
Data edicola 27 Ottobre 2022

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 EDITORIALE
■ Fabrizio Ponciroli

Difficile battere una persona

che non si arrende mai
Facciamo nostra la citazione attribuita a Babe Ruth provando a offrire il meglio
ai lettori, con la forte volontà di innovare senza mai dimenticare la tradizione

I
nutile nasconderci: non è un
periodo facile, per nessuno.
Stiamo vivendo degli anni
complicati. Prima la pandemia,
ora crisi energetica e guerra.
Insomma, non proprio lo sce-
nario migliore. E dire che ci
sarebbero tutti i presupposti per
una vita decisamente meno “oscu-
ra”. Ognuno di noi sta affrontando
gli ostacoli che ha di fronte a suo
modo. Nessuno può permettersi
di giudicare le scelte altrui. Per-
sonalmente sono del partito di
chi continua ad avvalersi di que-
sto mantra: “Difficile battere una
persona che non si arrende mai”.
Gli storici attribuiscono questa
citazione a Babe Ruth, leggen-
da del baseball. Non so se sia
davvero frutto della sua mente
ma a me ha sempre infuso tanto coraggio. E, Lo dico a tutti voi cari lettori: nei prossimi
in questo periodo, ce ne vuole a secchiate… mesi faremo del nostro meglio per offrirvi
Basti pensare alla vostra/nostra rivista preferi- un prodotto all’altezza del nome (prestigio-
ta. In questi mesi è stata stravolta (buona parte so) della vostra/nostra rivista. Sto imparando
anche per colpa mia). C’è chi ha apprezzato a conoscervi (come detto più volte, risponde-
la nuova linea editoriale e chi no. Alcuni si la- rò a tutti quanti sempre) e a comprendervi.
mentano della distribuzione, altri del prezzo. Ho capito che ci tenete a PC Professionale e
Giusto, doveroso e, per quel che posso, cer- questo è più che sufficiente per il sottoscritto.
co anche di trovare delle soluzioni. Eppure, in Basta riflessioni filosofico/motivazionali, c’è
tanti, hanno sottolineato la verità più preziosa: un’intera rivista da leggere e commentare. Le
PC Professionale c’è ancora e non ha nessu- novità da Cupertino le abbiamo analizzate con at-
na intenzione di arrendersi. Non è una frase tenzione, così come abbiamo preparato contenuti
fatta, è, appunto, la verità. C’è la forte volon- significativi per mondo hardware e software. Non
tà di continuare e provare a fare qualcosa di poteva mancare la seconda parte sulle GUI e un
nuovo, diverso (senza mai dimenticarsi della po’ di sana nostalgia per i cabinati. Buona lettura
“tradizione”). Arrendersi non è un’opzione. e, mi raccomando, nessuno deve arrendersi!

4 PC Professionale | Novembre 2022

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SOMMARIO
www.pcprofessionale.it 380 Novembre 2022

048

003
EDITORIALE
Difficile battere una
persona che
non si arrende mai

072
>> PROVE << Pinnacle
074 076 Studio 26
Ultimate
Xplora X5 Play Ricondizionato
= come nuovo
080 082
TRUST-380 Adobe Audition
CC 2022

6 PC Professionale | Ottobre 2022

>> 008 NEWS 018
www.pcprofessionale.it
>> FIRST LOOKS 380 Novembre 2022
HARDWARE DIRETTORE RESPONSABILE
018 La stampante 3D va nel cloud Fabrizio Ponciroli
024 Più di un activity tracker fabrizio.ponciroli@pcprofessionale.eu

030 Lo storage elegante CONTATTI

redazione@pcprofessionale.eu
SOFTWARE rubrica.posta@pcprofessionale.eu
segreteria@pcprofessionale.eu
034 Camstasia, il riferimento 024
per la cattura dello schermo HANNO COLLABORATO
Luciano Costarelli, Filippo Marnati,
041 Proteggere la privacy Matteo Mattei, Dario Orlandi, Luca Marchesi,
dell’indirizzo email 030 Pasquale Poppa, Giorgio Rossi, Thomas Saccani,
Alessandro Siani & Game Over Club,
>> TOPIC DEL MESE Samuele Tremolada

060 LE NOVITÀ DI APPLE RESPONSABILE SOCIAL MEDIA:

Margherita Murgese
Iphone 14 Pro e non solo
IMPAGINAZIONE E COPERTINA:
>> RUBRICHE Davide Mazzucchi

092 PC VINTAGE
Arrivano le GUI, la guerra delle finestre 060 © 2022 Visibilia Editrice Srl. Sede legale e operativa:
seconda parte
110 Via Privata Giovannino De Grassi 12-12/a - 20123 Milano.
104 MONDO ESPORTS Pubblicazione registrata presso il Tribunale
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122 HOW TO tel (02) 540082.00
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130 APP...UNTARSELE ISSN 1122-1984

134 POSTA
138 PROSSIMO NUMERO 092

>> TERNA
008 L'innovazione prima di tutto

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PC Professionale | Novembre 2022 7

 Terna, innovazione driver
strategico per una rete elettrica
sempre più smart
La società che gestisce la trasmissione nazionale
investe 1,2 miliardi di euro in tecnologie digitali
D
ai droni alla ro-
botica, dal meta-
verso al quantum
computing, dalla
sensoristica per
l’Iot alla realtà vir-
tuale. In Terna, la
società che gestisce la rete elet-
trica nazionale in alta e altissima
tensione, l’innovazione è a 360
gradi. L’azienda guidata da Ste-
fano Donnarumma dedicherà,
infatti, circa 1,2 miliardi di euro
di investimenti, dei 10 miliar-
di di euro complessivi previsti
dall’aggiornamento del Piano
Industriale 2021-2025 ‘Driving
Energy’, alla digitalizzazione e
all’innovazione, concentrando
l’impegno sulle soluzioni più
8 PC Professionale | Novembre 2022
tecnologiche per il controllo da
remoto delle stazioni elettriche e
delle infrastrutture di trasmissio-
ne. Questo significherà prosegui-
re con le attività di installazione
di sensori, sistemi di monitorag-
gio e diagnostica, anche preditti-
va, al fine di migliorare la sicu-
rezza, l’affidabilità e la resilienza
delle reti elettriche, a beneficio
anche dei territori. È il contesto
che stiamo vivendo che richiede
questo impegno e investimenti
così ingenti: il sistema elettri-
co sta evolvendo rapidamente,
è in corso una trasformazione
epocale che necessita di azioni e
soluzioni rapide. La transizione
energetica è al contempo, però,
anche una grande occasione

↑ SOPRA: Attività di monitoraggio delle infrastrutture elettriche
da remoto.
← A SINISTRA E IN BASSO: Iot4TheGrid: sensori hi-tech installati
sui tralicci di Terna’.
di evoluzione tecnologica e le
infrastrutture energetiche e, in
particolare, le reti di trasmissio-
ne di energia elettrica, rivestono
un ruolo chiave perché rappre-
sentano uno degli strumenti per
contribuire al raggiungimento
degli ambiziosi target nazionali
ed europei di decarbonizzazione.
Solo in Italia Terna gestisce circa
75 mila chilometri di linee elet-
triche e circa 900 stazioni, asset
strategici per l’intero Paese. “La-
vorare per la realizzazione della
rete elettrica del futuro, sempre
più efficiente, sostenibile e smart,
significa anche pensare a come
gestire questa infrastruttura sem-
pre più tecnologica e sempre più
complessa” spiega Massimilia-
no Garri, Direttore Innovation &
Market Solutions di Terna. “Fi-
no a pochi anni fa in Italia era-
no presenti qualche centinaio di
centrali di produzione elettrica,
attualmente si contano oltre un
milione di punti di produzione,
su tutto il territorio nazionale, e i
cittadini sono diventati cosiddetti
‘prosumer’, un nuovo termine
che li identifica non solo come
consumatori ma anche produt-
tori di energia e, quindi, sempre
più coinvolti attivamente” pro-
segue Garri. Una complessità
che va gestita. Con quali stru-
menti? Tecnologie, competenze,
innovazione. Terna è il regista e
l’abilitatore del sistema elettri-
co nazionale e della transizione
energetica in quanto abilita la
transizione verso nuovi modelli
di produzione e consumo dell’e-
nergia elettrica. L’innovazione è
diventato uno dei pilastri su cui
si basa il business dell’azienda,
che ha 70 progetti attivi. “Il 70%
di questi progetti è dedicato al
core business, quindi alla ma-
nutenzione della rete nazionale
e alle attività di dispacciamento
dell’energia elettrica; il 20% dei
progetti è rivolto a soluzioni in-
novative afferenti ambiti ‘adia-
centi’ ma applicabili al settore
elettrico” continua Garri, come,
per esempio, l’impiego di giub-
botti di protezione, da sempre
usati per le competizioni della
Moto GP e oggi in sperimen-
tazione da parte del personale
operativo Terna nelle attività in
quota su traliccio. Il 10% è, infi-
ne, rappresentato dai progetti di
innovazione disruptive, come il
quantum computing o il meta-
verso. Nello specifico, l’innova-
zione applicata al core business
di Terna si concentra su quattro
aree tecnologiche: ‘Digital’, ov-
vero soluzioni intelligenti per la
gestione dell’energia e della po-
tenza, ‘Energy Tech’ e quindi so-
luzioni innovative che utilizzano
tecnologie più efficienti e green,
‘Advanced Materials’ cioè attivi-
tà di ricerca e sviluppo per l’uti-
lizzo di materiali eco-compatibili
a ridotto impatto sull’ambiente
e ‘Robotics’ per l’automazione
dei processi. Droni e robotica so-
no tecnologie che Terna utilizza,
sviluppando e sperimentando
soluzioni, e, sempre più, facendo
leva anche sulle competenze di-
stintive delle persone dell’azien-
da, in particolare sugli aspetti di
sicurezza e miglioramento delle
condizioni di lavoro del proprio
personale tecnico: proprio in
questi ultimi ambiti, Terna de-
tiene, infatti, diversi brevetti a
tutela della proprietà intellettua-
le sviluppata. Fra i progetti inno-
vativi legati al core business, vi
è l’adozione delle soluzioni più
tecnologiche per il controllo da
remoto delle stazioni elettriche e
delle infrastrutture di trasmissio-
ne. Sui tralicci di Terna sono stati
collocati innovativi strumenti di-
gitali: stazioni meteo, sensori di
tiro, accelerometri, inclinometri
applicati a cavi e funi, sistemi
di monitoraggio e diagnostica,
anche predittiva. “IoT4TheGrid
è il progetto che ci permette di
raccogliere ed elaborare i dati,
grazie a sensori brevettati e pro-
gettati in Terna, per efficientare
la manutenzione, gestire i flussi,
limitare eventuali disservizi e in-
crementare la sicurezza e la resi-
lienza della rete” conclude Garri.
Nell’ambito dell’innovazione,
l’approccio scelto da Terna è di
tipo sistemico e organico, basato
sull’accelerazione di un portafo-
glio di idee e progetti e incentrato
sull’open innovation: proprio in
quest’ottica si inseriscono diver-
si progetti di collaborazione
e interazione con uni-
versità, startup, PMI
innovative e centri
di ricerca.
Massimiliano Garri,
Direttore Innovation
& Market Solutions
di Terna
PC Professionale | Novembre 2022 9
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 NEWS

Samsung, e-skin per Future Technology Promotion

Project. Lo stesso luminare ha
fatto sapere che, nonostante
ancora più “reali” grazie a
sensazioni sempre più vici-
ne a quelle provate, normal-

“percepire” il metaverso sia molto complicato rendere

artificiale ciò che la pelle uma-
na “prova”, i progressi tecno-
logici rendono la produzione
mente da un essere umano.
Grazie ai passi in avanti della
E-Skin, si potranno avere be-
nefici anche in ambito medico

Una nuova tecnologia per attivare parti sensoriali di pelle sintetica possibile con
un programma a medio/lun-
umane nel nuovo mondo digitale go termine. Tutto per far sì che
come permettere alle persone
ustionate di tornare ad avver-
tire caldo e freddo tramite,

I
gli avatar possano diventare appunto, la pelle sintetica.

l metaverso è sempre più

vicino, ormai lo si può toc-
care con mano… Non è
una battuta ma il progetto
(ambizioso ma intrigante)
di Samsung. Come riportato
da Um News, Samsung sta
sviluppando una nuova tec-
nologia pensata per riuscire
a “percepire” il metaverso.
L’idea è quella di ampliare le
esperienze sensoriali all’in-
terno di esperienze virtuali in
VR. Denominata E-Skin, è una
sorta di pelle artificiale che
consente di provare sensazio-
ni come dolore, calore, pres-
sione e altre emozioni legate
all’essere umano. L'azienda
sudcoreana sta collaboran-
do, da diverso tempo, con
il professor Enryong Jeong
del Department of Materials
Science and Engineering at
POSTECH Research Institu-
te, all’interno del programma

Schede di memoria microSDXC da 2 TB con KIOXIA

Prototipi progettati
con 16 die da un terabit
La produzione di massa
è prevista a partire dal 2023
12 PC Professionale | Novembre 2022
K IOXIA Europe GmbH, leader mon-
diale nelle soluzioni di memoria, ha
annunciato lo sviluppo dei primi
prototipi funzionanti del settore di
schede di memoria microSDXC da 2 te-
rabyte. Utilizzando l'innovativa memoria
flash 3D BiCS FLASHTM e un controller
progettato internamente, le funzioni di
base dei prototipi funzionanti della scheda
di memoria microSDXC UHS-I KIOXIA
da 2 TB sono state confermate nella den-
sità massima dello standard microSDXC.
Mentre la capacità di registrazione dei dati
degli smartphone, delle action camera e
delle console di gioco portatili continua
ad aumentare, la necessità di schede di
memoria SD con capacità estremamen-
te alta per memorizzare tutti questi dati
non è mai stata più elevata. La specifica
SDXC dell'Associazione SD ha supportato
le schede di memoria fino a 2 TB per più
di un decennio, ma fino ad ora le schede
da 2 TB non sono state prodotte con suc-
cesso. Progettati utilizzando la tecnologia
produttiva proprietaria dell'azienda, i pro-
totipi funzionanti delle schede KIOXIA 2
TB sono costruiti impilando sedici die da 1
terabit di memoria flash 3D e raggiungono
uno spessore massimo di 0,8 mm nell'area
di montaggio delle die, rendendoli adatti
per applicazioni di registrazione dati ad
alta capacità. La produzione di massa delle
per quotidiani e riviste venga sul sito
eurekaddl.beauty schede di memoria
microSDXC da 2 TB KIOXIA è prevista a
partire dal 2023.
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 STEP scopri il futuro
che hai dentro
Al FuturAbility District è possibile fare un passo
deciso verso quello che ci aspetta in 10 tappe
C
osa ci attende
nel futuro? Cosa
cerchiamo, cosa
troveremo? Per
comprendere
meglio cosa ci
riserverà il fu-
turo e la rivoluzione digitale in
atto, a Milano, in Piazza Adria-
no Olivetti 1 è possibile visita-
re STEP FuturAbility District:
il nuovo spazio di connessione
con il futuro. Di fatto, STEP è un
nuovo spazio tecnologico (divul-
gativo ed esperienziale) che nasce
per connettere la comunità con
il prossimo futuro e dare a tutti
l’opportunità di intraprendere
un viaggio per acquisire una
maggiore consapevolezza sulla
trasformazione digitale in atto
e i suoi riflessi su tutti gli ambiti
della vita quotidiana, sia perso-
nale che professionale. Un luogo
pensato per approfondire i temi
16 PC Professionale | Novembre 2022
legati alle nuove tecnologie e aiu-
tare le persone a orientarsi in un
mondo in rapida trasformazione,
contribuendo alla costruzione di
una società digitale inclusiva do-
ve chiunque, nessuno escluso,
possa scoprire gli strumenti e le
competenze necessarie a costru-
ire il proprio futuro con fiducia.
STEP propone un’esperienza
personale e interattiva durante
la quale i visitatori saranno gui-
dati in un percorso coinvolgente
fra installazioni dinamiche, spazi
immersivi e pareti multimediali,
alla scoperta dei temi legati al fu-
turo digitale. Forward, creatura
virtuale e guida vocale, scandi-
rà le dieci tappe dell’itinerario
della durata di circa 45 minuti
dove il visitatore, utilizzando il
proprio smartphone, non sarà
un semplice spettatore passivo
ma un esploratore attivo di un
flusso di informazioni e contenuti
stimolanti grazie all’interazione
in tempo reale con l’ambiente
circostante.
Un’opportunità di approfon-
dimento delle conoscenze sui
nuovi mondi possibili abilitati
dalle nuove tecnologie – dall’in-
telligenza artificiale all’internet
of things, dal cloud computing
al 5G – e su come queste stiano
cambiando in meglio la vita di
tutti i giorni, oltre che ridefinendo
nuove professionalità e l’evolu-
zione del mondo del lavoro: dai
servizi più innovativi abilitati
dalle tecnologie, alle nuove for-
me dell’abitare che comportano
scelte di campo legate alla cura
STEAM BY STEP
Veri laboratori per le scuole
secondarie di I e II grado
(anno scolastico 2022-23)
S
TEP propone alle scuole
secondarie di primo e secondo
grado un ricco programma di
laboratori didattici pensati e creati
ad hoc per le classi, in collaborazione con
Civita Mostre e Musei.
Ilaboratori sono proposti ad integrazione
del percorso di visita di STEP, con
l’obiettivo di approfondire i temi legati
alla rivoluzione digitale toccati durante
il percorso e far acquisire una maggiore
consapevolezza sull’uso di internet e
delle nuove tecnologie. Essi si focalizzano
sull’apprendimento delle discipline
STEAM e delle tematiche legate allo
sviluppo della creatività del futuro
integrando cultura, intelligenza emotiva
e piattaforme educative digitali, con un
approccio didattico di tipo produttivo-
creativo basato sull’interazione e il
coinvolgimento attivo dei ragazzi.
La proposta di STEP conta oggi su un
programma completo di 13 laboratori
articolati in cinque macro-aree:
■ Pensiero Computazionale:
per imparare il linguaggio della
programmazione e diventare creatori di
contenuti digitali.
■ Galateo digitale: per imparare come
comportarsi online e le regole da
seguire con un’attenzione particolare
rivolta alla cyber sicurezza, al
fenomeno del cyber bullismo e delle
fake news.
■ Design thinking: per imparare a
sviluppare il pensiero creativo e
affrontare la complessità della realtà in
cui viviamo.
■ Identità digitale: per imparare a
gestire la propria identità digitale e
comunicare se stessi online.
■ Sviluppo Sostenibile: per imparare
attraverso una modalità “gaming”
come il digitale possa contribuire
alla salvaguardia dell’ambiente e al
raggiungimento degli obiettivi fissati
dall’ONU entro il 2030 relativi alla
sostenibilità ambientale, sociale ed
economica
del pianeta, dai nuovi paradigmi
di mobilità alle nuove modalità di
erogazione dell’assistenza sanita-
ria con l’aiuto della telemedicina.
Il viaggio in STEP non si con-
clude al termine della visita, ma
diventa il punto di partenza per
tracciare nuovi sentieri di cresci-
ta e di arricchimento personale.
Infatti, grazie alle semplici inte-
razioni che avvengono lungo il
percorso e che innescano pensieri
e riflessioni, l’app di STEP sarà
in grado di generare una map-
patura delle scelte che hanno
guidato l’ospite durante la visi-
ta e al termine ciascuno riceverà
la propria FuturAbility, ovvero
un profilo personalizzato sulla
propria attitudine al futuro e le
proprie competenze digitali. Al
profilo saranno associati i Next
step, ovvero indicazioni specifi-
che su corsi, workshop, laboratori
e utili consigli, per “allenarsi” al
futuro e diventare attore informa-
to e consapevole circa le infinite
opportunità di crescita che l’in-
novazione digitale ci prospetta.
Visitabile dal martedì alla do-
menica, dalle 9:30 alle 19:00,
STEP FuturAbility District è un
luogo in costante trasformazione
e una nuova destinazione urbana
di aggregazione sociale e cultu-
rale, dove particolare attenzione
viene rivolta al mondo dei ragaz-
zi, delle famiglie e della scuola.
STEP offre, inoltre, gratuitamente
la possibilità di partecipare a un
ricco programma di workshop e
convegni di carattere scientifico-
culturale, con relatori d’eccezione
sui temi legati al mondo digitale
e alle grandi questioni della so-
cietà contemporanea, per offrire
ai visitatori ulteriori spunti di ri-
flessione e di approfondimento.
Suddivisi per categoria in base
al loro contenuto gli incontri si
dividono in:
■ Incontri INSPIRING@STEP
che offrono uno spazio di con-
fronto sul futuro e su come
ognuno di noi può influire.
Futurologi, autori di libri,
imprenditori, esperti di neu-
roscienze, di fisica, ma anche
di filosofia e di molte altre di-
scipline affronteranno il tema
da punti di vista diversi.
■ Incontri DIGITALTALK@
STEP, finalizzati a fornire
competenze di base e stru-
menti per valorizzare l’uso
del digitale in ambito perso-
nale e lavorativo. Focalizzati
su contenuti di taglio speciali-
stico e verticale con i protago-
nisti della rivoluzione digitale
e del mondo della tecnologia.
■ Incontri FUTUREJOBS@
STEP con esperti sulle pro-
fessioni del futuro, per ana-
lizzare i fenomeni evolutivi
nel mercato del lavoro e gli
scenari per i prossimi anni.
■ Incontri THEGREENAND-
THEBLUE@STEP su come
il digitale plasmerà le nostre
vite e impatterà sul futuro,
sul modo in cui coltiviamo,
produciamo cibo, ci muovia-
mo, abitiamo, indagando la
relazione tra sostenibilità e
digitale.
Sul sito www.steptothefuture.
it è possibile consultare il ca-
lendario del palinsesto scien-
tifico-culturale, con la scheda
relativa a ciascun incontro,
una breve descrizione del wor-
kshop, l’indicazione del rela-
tore e la sua bio. A novembre,
tanti appuntamenti di grande
interesse come il work-shop
"Il futuro del lavoro" (9/11
con Marco Bentivogli) o "Noi
siamo Tecnologia" (19/11, con
Massimo Temporelli) o, ancora,
"Un mondo di dati" (24/11, con
Alessandro Donadio).
PC Professionale | Novembre 2022 17
 FIRST LOOKS
HARDWARE
■ Dario Orlandi
Giornalista con background
in Ingegneria Informatica,
segue il mercato IT da oltre
vent’anni.
La stampante 3D
va nel cloud
Il Creality WiFi Box consente di trasformare
una periferica tradizionale
in una accessibile anche da remoto
senza eccessivi sforzi economici
D
opo aver inizia-
to il suo percor-
so nelle aziende
e nelle attività
commerciali, con
funzioni di pro-
totipazione ra-
pida e realizzazione di piccole
serie, la stampa 3D è entrata
ormai da tempo nella vita di
molti appassionati di tecnolo-
gia, grazie a dispositivi econo-
mici che permettono di iniziare
a produrre oggetti unici e perso-
nalizzati con una spesa di poche
centinaia di euro. Grande pro-
tagonista del settore è Creality,
un’azienda di origine cinese che
ha realizzato alcuni tra i modelli
di stampante di maggiore suc-
cesso tra appassionati e hobbi-
18 PC Professionale | Novembre 2022
sti, come la CR10 o la Ender3.
Particolarmente interessante è il
bilanciamento tra prezzo e qua-
lità costruttiva, che permette di
acquistare dispositivi affidabili,
facili da installare, configurare e
mantenere, ma soprattutto ben
documentati e supportati grazie
anche alla comunità di utenti
che è cresciuta intorno a questi
prodotti. Proprio il lavoro delle
community e dei produttori di
terze parti ha permesso di risol-
vere (o per lo meno mitigare)
i difetti di costruzione, garan-
tendo ai prodotti dell’azienda
una longevità e un percorso di
aggiornamento capace di man-
tenere competitivi anche mo-
delli presentati ormai quattro
o cinque anni or sono.
Creality WiFi Box
39,00
EURO
PRO
Accesso remoto alla stampante 3D
Servizio di slicing nel cloud
Installazione e configurazione semplici
CONTRO
Manca l’alimentatore
Installazione un po’ disordinata
Produttore: Creality
www.creality.com
IN BREVE
Il Creality WiFi Box è un accessorio
destinato alle stampanti 3D e agli altri
La versione 2.0
dispositivi del marchio di origine
del Creality Box
cinese, che consente di controllarne le
si differenzia
funzioni anche da remoto, utilizzando
unicamente per
un’app per smartphone o un servizio
il supporto alla
basato sul Web realizzato con cura. Il
connessione senza
prezzo è molto conveniente e le sue
fili Bluetooth (oltre
funzioni possono risultare davvero utili,
che per uno sticker
sia pure con qualche limitazione nelle
aggiunto nell’angolo
opzioni più evolute e un’installazione di
in alto a sinistra).
base che risulta piuttosto disordinata
(con cavi lunghi e adattatori). Le
funzioni cloud sono ben realizzate e
adatte agli utenti meno esperti; chi è
abituato ai software più potenti
potrebbe invece trovare qualche
limitazione, per esempio nello slicer
remoto. Il dispositivo può però essere
aggiornato con un firmware di terze
parti per eseguire software di controllo
avanzati come OctoPrint o Klipper

Il Creality WiFi Box viene venduto in una
semplice e piccola confezione che include
soltanto due cavi Usb e un adattatore
Micro-Usb/Mini-Usb; manca invece
l’alimentatore.
Ma le stampanti 3D economiche
destinate agli appassionati de-
vono necessariamente prende-
re qualche scorciatoia per poter
essere offerte a prezzi sempre
più convenienti, specialmente
dovendo confrontarsi con un
settore in cui la concorrenza è
ogni giorno sempre più spietata.
Spesso i produttori, e Creality
non rappresenta un’eccezione,
hanno fatto economia sui det-
tagli più minuti, come la qualità
dell’alimentatore o delle ventole,
o ancora sull’interfaccia di con-
trollo. Le stampanti dell’azienda
hanno offerto per molto tempo
soltanto un semplice display mo-
nocromatico Lcd accompagnato
da una rotella di controllo per
scorrere tra le opzioni visualizza-
te, e una scheda madre con una
dotazione di connessioni ridotta
allo strettissimo essenziale: una
presa Mini-Usb e uno slot per
la scheda di memoria microSD
in cui salvare i file da stampare.
Chi immaginava connessioni
wireless, app di controllo per
smartphone o interfacce grafi-
che basate su schermi touch non
potrà che essere amaramente de-
luso: per lungo tempo, la grande
maggioranza delle stampanti 3D
economiche ha offerto un’inter-
faccia di controllo spartana, con
flussi di lavoro che sembrano
provenire direttamente dagli an-
ni ’80. Si prepara il file da stam-
pare con un computer, lo si copia
su un supporto esterno e poi lo
si sposta dal Pc alla macchina
per avviare la stampa tramite un’
HARDWARE FIRST LOOKS
La dotazione di porte è piuttosto ridotta: un’RJ45 per la rete Ethernet, due
Usb A per il collegamento alla stampante e a una webcam, la Micro-Usb di
alimentazione e lo slot per le schede microSD.
interfaccia rudimentale. Affidato
alla buona volontà dell’utente è La pagina iniziale dell’app Creality
anche il controllo dello stato del- Cloud mostra uno sterminato catalogo
la stampa e chiunque ha provato di modelli, intervallati da banner
una stampante 3D sa che non si pubblicitari dedicati ai prodotti e agli
tratta di un problema trascurabi- accessori del produttore.
le: i processi di stampa possono
infatti durare anche molte ore, e
possono fallire (spesso in modo
spettacolare) nel momento più
inatteso, magari perché un pez-
zo si stacca improvvisamente
dal piatto trasformando l’area
di stampa in un gomitolo di filo.
Negli ultimi tempi lo scenario
sta fortunatamente cambiando
e anche le aziende più ancora-
te alla tradizione (o attente al
contenimento dei costi) hanno
iniziato a rivedere i loro modelli
dotandoli di strumenti di con-
trollo al passo con i tempi. Chi ha
acquistato una stampante anche
solo un paio d’anni fa però quasi
certamente è rimasto indietro;
ancora oggi si possono trova-
re sul mercato (e nei listini dei
produttori) molti modelli con
limitazioni significative sotto
questo profilo. Inoltre, proprio
grazie all’estrema modularità
di molti modelli, non è raro che
anche una stampante 3D eco- ■
nomica sia poi stata aggiornata
e potenziata sostituendo gli ele- Il controllo
menti più critici e aggiungendo
nuovi accessori, in un processo
diventa remoto
di tuning continuo che ha miglio- Per portare anche i modelli me-
rato l’usabilità e la qualità delle no recenti nel nuovo millennio
stampe fino al punto di non far (con qualche decennio di ritar-
sentire l’esigenza di sostituire il do), Creality ha progettato e rea-
dispositivo con un modello più lizzato un accessorio chiamato
recente. Creality WiFi Box, un sempli-
PC Professionale | Novembre 2022 19
FIRST LOOKS HARDWARE

Basta selezionare il pulsante
+ per avviare la procedura
di configurazione del Box;
il primo passaggio prevede
l’indicazione del modello
esatto del dispositivo.
Le istruzioni di installazione
sono riportate anche
nell’interfaccia dell’app;
bisogna collegare i cavi,
alimentare il box e la
stampante e poi resettare
il dispositivo per iniziare la
configurazione.
Durante la configurazione
iniziale si può scegliere se
utilizzare il collegamento
cablato Ethernet (più stabile)
oppure la più flessibile
connessione WiFi (soltanto a
2.4 GHz).
Anche tramite l’interfaccia
dell’app si possono
visualizzare anteprime
tridimensionali ruotabili e
ridimensionabili dei modelli
caricati.

ce dispositivo che permette di
controllare da remoto la stam-
pante e monitorare il suo fun-
zionamento. Questo accessorio
è disponibile in due versioni,
con funzioni pressoché identi-
che tranne una piccola differen-
za: la variante più recente (2.0)
supporta anche la connessione
Bluetooth in aggiunta al Wi-
Fi. Il dispositivo costa attorno
ai 40 euro sui principali siti di
commercio elettronico italia-
ni, ma può essere acquistato
a prezzi molto più bassi (poco
più della metà) rivolgendosi
direttamente ai portali cinesi
come Aliexpress e simili, an-
che se in questo caso bisogna
mettere in conto tempi di con-
segna più lunghi, qualche euro
di spedizione e un supporto
post-vendita meno affidabile.
Segnaliamo, inoltre, che il box
vero e proprio è spesso offerto
in bundle con una webcam de-
dicata che ne completa la dota-
zione, poiché consente il mo-
nitoraggio visivo remoto dello
stato della lavorazione; questo
set è l’unico disponibile sul sito
ufficiale dell’azienda, al costo di
60 dollari Usa. La confezione
è compatta e la dotazione di
accessori al suo interno è limi-
tata allo stretto indispensabi-
le; oltre al box vero e proprio,
la scatola contiene una coppia
di cavi Micro-Usb/Usb-A lun-
ghi poco meno di un metro di
buona fattura, con superficie
esterna di guaina intrecciata,
un adattatore da Micro-Usb
a Mini-Usb e un semplice fo-
glietto di documentazione (in
inglese e in cinese) che spiega
come installare il dispositivo e
invita a scaricare l’app di con-
trollo, disponibile sia per iOS
sia per Android.
Il box vero e proprio è una scato-
lina di plastica rettangolare, nera
e poco appariscente, con quattro
led colorati sul frontale e una fila
di connessioni sul retro: una por-
ta Ethernet RJ45, due Usb di tipo
Ae una Micro-Usb. Il bordo sini-
stro, infine, propone uno slot per
la scheda di memoria microSD e
un foro per il reset del dispositi-
vo, che si attiva mantenendo per
alcuni secondi la pressione con
un oggetto appuntito (per esem-
pio la classica graffetta metallica).
L’installazione è piuttosto sem-
plice: uno dei due cavi in dota-
zione dev’essere collegato a una
delle due porte Usb-A del box,
mentre l’altro capo va connesso
alla porta della stampante (che
sarà di tipo Mini-Usb o Micro
Usb a seconda del modello),
mentre l’altro cavo dovrà sem-
plicemente fornire l’alimenta-
tore tramite la porta Micro-Usb

20 PC Professionale | Novembre 2022

 HARDWARE FIRST LOOKS

del dispositivo. Nella confezio- mento e integra un campo di ri-

ne manca, però, l’alimentatore: ■ cerca, ma dopo qualche iniziale
una scelta dettata dall’esigenza curiosità ci si abituerà presto a
di risparmiare sui costi e dalle Impostazione ignorarla per passare alla secon-
difficoltà logistiche nella gestione
dei molti formati di prese elet-
e monitoraggio da scheda, quella denominata
Devices. Qui si possono aggiun-
triche presenti nelle varie zone Una volta completata l’installa- gere tutti i dispositivi Creality
geografiche. Quest’assenza co- zione fisica, il passaggio succes- che supportano la connessione
stringe però a doversi procu- sivo prevede la configurazione al cloud: stampanti 3D a fila-
rare un alimentatore separato del software di controllo; tutte mento e resina e incisori laser.
da dedicare all’installazione, e le operazioni avvengono utiliz- Nell’app è prevista anche una
non un dispositivo qualsiasi: il zando l’app Creality Cloud. Il sezione dedicata al Raspberry
Creality WiFi Box richiede infatti primo impatto con l’interfaccia Pi, che consente di connette-
un’alimentazione da 5V 2,4A, un potrebbe essere un po’ spiaz- re all’app un computer single
requisito sottolineato anche nelle zante, perché il suo aspetto è board che esegue OctoPrint, gra-
istruzioni del dispositivo. Buo- molto diverso rispetto a quello zie a un plug-in dedicato.
na parte dei caricabatterie per dei normali software dedicati Per aggiungere il Creality WiFi
cellulari recenti soddisfa questi alla stampa 3D. Si viene infatti Box è sufficiente selezionare l’i-
requisiti, però è opportuno ve- accolti da una sorta di catalo- cona + e poi indicare il modello
rificare l’amperaggio per evitare go di modelli 3D e servizi di acquistato (prima o seconda ge-
problemi di stabilità durante il ogni genere: ci sono strumenti nerazione); l’app mostrerà tutti
funzionamento, specialmente se software e servizi 3D, come per i passaggi da compiere, che in
si preferisce utilizzare la connes- esempio quelli per trasformare realtà sono piuttosto semplici:
sione wireless (che consuma più una fotografia in una litofania bisogna inserire una scheda (for-
di quella cablata). (una stampa 3D che rivela un mattata Fat32) nel lettore micro-
Per completare il setup si può profilo in base all’incidenza del- SD, completare i collegamenti e
poi connettere una webcam la luce che la colpisce), pubbli- premere il pulsante di Reset per
(quella compresa nel bundle cità di dispositivi e accessori a almeno 10 secondi, in maniera
o un altro modello) alla presa marchio Creality e una selezione da ripristinare la configurazione
Usb rimasta vuota, permettendo di articoli realizzati dagli utenti di fabbrica e avviare la procedu-
così il controllo dello stato delle della community, che illustrano ra di pairing. Una volta comple-
stampe e la cattura di eventuali progetti di ogni genere. Questa tati questi passaggi non resta che
filmati time lapse. Se tecnica- sezione è organizzata per argo- inquadrare con la fotocamera
mente l’installazione è conclu-
sa con il collegamento di que-
sti cavi, organizzare l’insieme
in maniera ordinata potrebbe
essere piuttosto laborioso, a se-
conda dello specifico modello
di stampante a cui il box è abbi-
nato. Nel caso della Ender 3 che
abbiamo utilizzato per i test, ad
esempio, la porta Mini-Usb si
trova sul frontale della stampan-
te e la combinazione tra il cavo
e l’adattatore sporge in modo
pericoloso, facendo temere per
la robustezza del collegamento.
Probabilmente, per un’installa-
zione più pulita e sicura varreb-
be la pena di acquistare un cavo
Mini-Usb molto più corto con il
connettore a 90 gradi, e magari
posizionare il dispositivo sotto il
piatto, stampando un contenito-
re che lo mantenga nascosto alla
vista. In ogni caso serve un’ali- L’interfaccia basata sul Web del servizio cloud di Creality ripropone l’ampio
mentazione separata, che rende catalogo di modelli 3D accessibili anche tramite app.
il cablaggio un po’ più laborioso.

PC Professionale | Novembre 2022 21

FIRST LOOKS HARDWARE

dello smartphone il codice QR

riportato sull’etichetta applicata
al pannello inferiore del Box e
scegliere se configurare la con-
nessione alla rete cablata oppure
quella wireless. A seconda del
percorso, potrebbe essere neces-
sario connettere lo smartphone
temporaneamente alla rete Wi-Fi
esposta dal dispositivo e inserire
le credenziali di accesso alla rete
locale. Nel giro di pochi minuti e
senza particolari criticità (per lo
meno durante i nostri test) il box
è stato configurato correttamen-
te e ha segnalato la presenza di
un aggiornamento del firmware,
che può essere scaricato e appli-
cato direttamente tramite l’app
di controllo.
Una volta riconosciuto e confi- Tra le funzioni accessibili da remoto, anche via browser, spicca lo slicer, che
gurato il box, bisognerà indicare propone un’interfaccia amichevole e una discreta dotazione di parametri.
all’app la stampante a cui è con-
nessa per impostare automatica-
mente tutti i parametri di con-
trollo necessari. È importante
sottolineare che il Creality WiFi
Box è compatibile soltanto con le
motherboard ufficiali realizzate
dall’azienda; chi avesse sostitui-
to la scheda di controllo con un
modello compatibile, ad esem-
pio per migliorare le prestazioni
della stampante o per renderla
più silenziosa non potrà sfrut-
tare questo dispositivo, per lo
meno nella sua forma ufficiale.
Le funzioni di controllo dell’app
permettono di avviare e ferma-
re le stampe, caricare nuovi file
ma vanno anche molto oltre: il
servizio cloud integra anche uno
slicer remoto che permette di
lavorare in maniera davvero ra-
pida. Si può trovare un modello
interessante direttamente nella
vetrina dell’app (o su qualsiasi
altro sito Web), importarlo nello Cercando tra le impostazioni avanzate dello slicer cloud based di Creality si
slicer cloud e inviarlo alla stam- possono trovare diversi parametri interessanti, spesso ben illustrati tramite
pante senza dover mai passare miniature e anteprime grafiche.
da un Pc. Le funzioni di questo
modulo coprono bene le esi-
genze di base ma non hanno la consente il controllo dell’ese- individuazione automatica di
profondità e la raffinatezza dei cuzione (avvio, interruzione e eventuali problemi, come quelle
software dedicati più potenti ed pausa) e può anche visualizzare fornite da plug-in per OctoPrint
evoluti. il flusso di immagini provenienti come Spaghetti Detective. L’ac-
Durante la stampa, l’app mostra dalla webcam eventualmente cesso non è limitato alla rete lo-
tutti i parametri più importanti collegata al box. Mancano però, cale: il Creality WiFi Box, infatti,
(temperature, stato e così via), almeno per ora, le funzioni di si appoggia al cloud dell’azien-

22 PC Professionale | Novembre 2022


Alcuni progetti piuttosto ben documentati guidano gli utenti più avventurosi
nell’installazione di firmware alternativi, come OctoPrint o Klipper, sul
Creality WiFi Box.
da per consentire il controllo di
tutte le funzioni ovunque ci si
trovi; è sufficiente una connes-
sione attiva a Internet.
Il controllo tramite app è como-
do in molte circostanze, ma non
è sempre necessario: chi è già
davanti al computer può sem-
plicemente aprire un browser
e raggiungere il sito Web
www.crealitycloud.com; dopo
aver completato l’autentica-
zione con le stesse credenziali
utilizzate per l’app si accede a
un’interfaccia ottimizzata per il
Pc che offre sostanzialmente le
stesse funzioni: basta fare clic
sul pulsante Workbench, in al-
to a destra, e poi selezionare il
Creality WiFi Box nell’elenco dei
dispositivi configurati.
■ futuro
Oltre il cloud
Le funzioni proposte da Creali-
ty sono piuttosto interessanti e
consentono di rispondere molto
bene alle esigenze di flessibilità e
accesso remoto di molti posses-
sori di stampanti dell’azienda;
ma il Creality WiFi Box ha alcu-
ne doti nascoste che lo rendono
HARDWARE
un vero affare per chi è disposto
a perdere qualche ora: il firmwa-
re del dispositivo può infatti es-
sere sostituito con OctoPrint op-
pure con Klipper, trasformando
il device in un controller per la
stampa 3D molto più potente e
universale. La procedura esatta
va oltre lo scopo di questa recen-
sione (per maggiori informazio-
ni rimandiamo ai siti https://
github.com/ihrapsa/OctoWrt
e https://github.com/ihrapsa/
un passo
nel
L'utente riesce
a sganciarsi
da un flusso
di lavoro antiquato.
FIRST LOOKS
CARATTERISTICHE
Connessione alla
Micro-Usb
stampante
slot microSD, spazio remoto
Storage
nel cloud
app Creality Cloud per
Software
smartphone, servizio Web
Controllo della stampa,
Funzioni monitoraggio, archivio di
modelli, slicer
Ethernet, Micro-Usb, 2 Usb
Porte
Type
Wi-Fi 802.11 b/g/n, solo2.4 GHz
Alimentazione 5V 2.4A
Dimensioni 64 x 60 x 20 mm
due cavi Micro-Usb/Usb
Accessori A, adattatore Micro-Usb/
Mini-Usb
KlipperWrt), ma una valutazio-
ne complessiva delle potenzia-
lità di questo device non può
prescindere da un’opportunità
così ghiotta, specialmente con-
siderando l’attuale difficoltà di
procurarsi un computer single
board come il Raspberry Pi. Co-
me abbiamo già accennato, se-
guire questa strada non pregiu-
dica necessariamente l’accesso
alle funzioni cloud di Creality:
nel caso di OctoPrint, in parti-
colare, si può installare un plug-
in che ripristina la connessione
con il cloud del produttore. Nel
complesso, nonostante alcune
limitazioni nella compatibilità
e nella dotazione di funzioni,
il Creality WiFi Box è un pro-
dotto di sicuro interesse per chi
vuole sganciarsi da un flusso di
lavoro inutilmente laborioso e
antiquato. L’implementazione
potrebbe essere più efficace in
alcuni aspetti, ma la procedu-
ra di configurazione funziona
molto bene e l’esperienza d’uso
è perfetta per gli utenti meno
esperti. Chi volesse andare ol-
tre l’interfaccia e le funzioni di
default ha comunque a disposi-
zione alcuni percorsi di persona-
lizzazione molto allettanti, tra-
mite l’installazione di firmware
di terze parti.
PC Professionale | Novembre 2022 23
FIRST LOOKS HARDWARE

Più di un activity tracker

La nuova Band 7 di Huawei spinge al limite
la dotazione e le caratteristiche, superando
la consueta configurazione delle sport band
■ di Dario Orlandi

Q
uello delle
smart band è
un settore in
grande fermen-
to; il successo
raccolto dai
primi dispo-
sitivi ha spinto infatti un gran
numero di produttori a entrare
in questo mercato, con proposte
anche molto diverse tra loro. Al
contrario di quanto accade, per
esempio, nel molto più maturo
settore degli smartphone, que-
sti dispositivi variano in modo
significativo per forma, dimen-
sioni e funzioni, anche se la do-
tazione sta crescendo genera-
zione dopo generazione, fino a
lambire il dominio degli smart
watch. Queste due tipologie di
prodotto si stanno evolvendo al
punto da rendere difficile una
distinzione netta: se in passa-
to le smart band, sport band o
activity tracker erano sempli-
ci braccialetti dotati di qualche
sensore che permetteva di regi-
strare gli allenamenti e l’attivi-
tà fisica, oggi invece la grande
maggioranza di questi disposi-
tivi integra moltissime funzio-
ni non legate direttamente allo
sport, come la visualizzazione
delle notifiche, la gestione delle
sveglie o la misura dell’ossige-
nazione del sangue.
Uno dei migliori esempi di
questa tendenza è la Band 7 di
Huawei, lanciata sul mercato lo
scorso maggio, inizialmente sul
mercato cinese e poi resa dispo-
nibile in tutto il mondo. Il di-
spositivo è dotato di un display
Amoled di dimensioni piutto-
sto generose caratterizzato da
un fattore di forma allungato:
ha una diagonale di 1,47 pollici
per una risoluzione di 194 x 368 Huawei propone un’ampia selezione di
punti (con refresh a 60 Hz), per quadranti, con gli stili e le informazioni più
una densità di pixel di 283 dpi. Il svariate; ci sono varianti minimali ed eleganti
rapporto tra altezza e larghezza accanto ad altre molto più ricche di colori e
è quindi di quasi 2:1 (1,9:1 per di dati.
la precisione), una forma che

24 PC Professionale | Novembre 2022


LAB
Sono quattro le
varianti di colore
disponibili: rosso,
verde, grigio scuro
(ossidiana) e oro,
abbinato a un
cinturino in silicone
rosa.
La Huawei Band 7 ha
trovato un compromesso
molto efficace tra
dimensioni e vestibilità; lo
schermo lungo e stretto
e lo spessore limitato lo
rendono adatto anche ai
polsi sottili.
consente di mostrare una buona
quantità di informazioni senza
dover portare al polso un ogget-
to troppo voluminoso e pesante.
Il peso è infatti di soli 16 g, che
crescono fino a 29 considerando
anche il cinturino. A proposito di
questo elemento, è realizzato in
silicone molto morbido e ragio-
nevolmente confortevole: grazie
alla leggerezza e alle dimensioni
compatte è facile dimenticarsi di
indossare la Band, con l’unica
eccezione dei momenti di caldo
più intenso, poiché il silicone
ostacola un po’ la traspirazione.
In ogni caso, il cinturino può
essere facilmente sostituito gra-
zie alle due levette di sgancio
integrate, che non richiedono
nessun accessorio specifico. Sui
siti di commercio elettronico è
facile trovare cinturini compati-
bili di ogni forma e dimensione,
da quelli esattamente identici
all’originale a varianti di terze
Il profilo della cassa non è piatto; lo schermo infatti mostra una
leggera curvatura che segue la naturale conformazione del polso; al
centro del profilo si può notare l’unico pulsante di controllo.
HARDWARE
parti molto più fantasiose, che
coinvolgono materiali “esotici”
come metallo e pelle, per con-
sentire agli utenti di modifi-
care e personalizzare l’aspetto
del dispositivo. La larghezza
del cinturino è di 16 mm (0,6
pollici), una misura piuttosto
comune per questo genere di
device. All’interno della cassa
è ospitata anche una batteria ai
polimeri di litio da 180 mAh, che
promette un’autonomia di circa
2 settimane.
■ CONTRO
Colore e
personalizzazione
A proposito di personalizzazio-
ne, la Huwaei Band 7 è disponi-
bile in quattro tonalità: nero (in
realtà grigio ossidiana), rosso,
oro (con cinturino rosa) e verde.
La cassa è realizzata in plastica, a
tutto vantaggio della leggerezza,
ma offre comunque una buona
impressione di robustezza. Lo
schermo non ha una superfi-
FIRST LOOKS
Huawei Band 7
59,90
EURO
PRO
Schermo ampio e luminoso
Ottima usabilità dell’interfaccia
Dotazione ricca di sensori e funzioni
Alcuni strumenti richiedono
lo smartphone
Qualche limite nella funzione
always on
Produttore: Huawei
www.huawei.com
IN BREVE
La Huawei Band 7 e l’ultima
incarnazione in una famiglia di smart
band nate per registrare l’attività fisica,
ma oggi caratterizzate da una
dotazione di funzioni molto più ampia
e versatile. Oltre agli strumenti per gli
sportivi e per il monitoraggio della
salute, infatti, questo dispositivo può
visualizzare le notifiche provenienti
dallo smartphone, controllare la
riproduzione multimediale o mostrare
le previsioni meteo locali. Lo schermo
è ampio e luminoso, la costruzione
ragionevolmente robusta e
l’autonomia consente di dimenticare il
caricabatterie anche per una decina di
giorni di uso intenso.
PC Professionale | Novembre 2022 25
FIRST LOOKS HARDWARE
Sul retro della cassa trovano posto i
sensori per la misurazione del battito
cardiaco e della saturazione dell’ossigeno
nel sangue, oltre alle due piazzole per la
ricarica magnetica.
cie completamente piatta, ma
segue invece la curvatura del
polso, per offrire una migliore
vestibilità. Inoltre, anche i bordi
del vetro sono arrotondati, in
perfetto stile Apple Watch; nel
complesso, l’aspetto è proprio
quello di un “fratello minore”
dello smartwatch di Apple,
con un’estetica piuttosto simile,
un’altezza praticamente identica
e una larghezza che supera di
poco la metà rispetto al modello
da 45 mm. Lo spessore, comun-
que, è significativamente infe-
riore, fermandosi appena sotto
i 10 mm; anche in questo caso,
la vestibilità ne trae giovamento.
Sul retro della cassa si trova
l’ormai tradizionale insieme
Il cavo di ricarica propone un sistema di
collegamento piuttosto efficace: i pin si
allineano automaticamente alle piazzole
collocate sul retro della cassa e vengono
mantenuti in posizione tramite magneti.
di sensori per misurare
variabili come il battito
cardiaco o la saturazione
dell’ossigeno (li vedremo in
dettaglio più avanti) e una
coppia di pin per il collega-
mento del cavo di ricarica. Il
sistema è proprietario e funzio-
na piuttosto bene: nella confe-
zione si trova, infatti, un cavo
di ricarica Usb-A che all’altro
capo integra una coppia di pin
montati su molle. Quando si av-
vicina questa estremità alla zona
di ricarica, viene attirata grazie
a un sistema di magneti contro
le piazzole collocate sul retro
della cassa e si allinea automa-
ticamente nella posizione giu-
sta. L’unico possibile problema
è l’eventuale sporcizia accumu-
lata sul retro dell’orologio che
potrebbe impedire un contatto
stabile con i pin di ricarica, ma
la Band segnala in modo mol-
to chiaro quando la ricarica è
attiva. L’unico piccolo difetto
è la lunghezza del cavo, che
raggiunge appena i 60 cm; una
dimensione a stento sufficiente
per appoggiare la Band sul tavo-
lo e collegarla a un caricabatterie
da muro collegato a una presa
bassa. Questo sistema di ricari-
ca magnetico è comunque una
caratteristica comune di un gran
numero di smart band prodot-
te da Huawei e Honor; questa
condivisione del formato rende
piuttosto agevole l’acquisto di
un eventuale ricambio, qualora
il cavo originale dovesse essere
smarrito oppure danneggiato. Si
trovano anche versioni più lun-
ghe, che permettono una mag-
giore flessibilità di collocazione
(ma richiedono, naturalmente,
una spesa aggiuntiva).
A questo proposito, navigando
sui portali di commercio elet-
tronico si può trovare una sor-
prendente varietà di accessori
di terze parti compatibili con
il device: da stand di ricarica a
pellicole e cover per protegge-
re il vetro o l’intera cassa, fino
(come abbiamo già accennato) a
una grande varietà di cinturini
di ogni forma e materiale.
■
Attivazione
e uso
Per inizializzare la Band 7 bi-
sogna scaricare l’app Huawei
Health, disponibile sia per iOS
sia per Android; dopo aver com-
pletato la creazione di un utente
Huawei (o l’autenticazione nel
caso in cui si disponga già delle
credenziali necessarie) è suffi-
ciente raggiungere la sezione
Dispositivi e poi selezionare Ag-
giungi per avviare la procedura
di pairing. Il processo si completa
nel giro di poche decine di secon-
di, seguendo semplicemente le
istruzioni riportate a video. L’app
consente anche di verificare la
presenza di eventuali aggiorna-
menti per il firmware, eventua-
lità quasi sicura alla prima con-
nessione; il processo di update è
piuttosto lungo, ma non richiede
alcun intervento da parte dell’u-
tente: basta lasciare la Band e il
telefono vicini e preferibilmente
connessi all’alimentazione e at-
tendere qualche decina di minuti.
L’app non serve soltanto per la
CARATTERISTICHE
Schermo Amoled da 1,47 pollici
Risoluzione 194 x 368 pixel
Rapporto d’aspetto 1:1,9
Densità dei pixel 283 dpi
ossidiana (grigio scuro),
Colore
oro, verde, rosso
Accelerometro, Giroscopio,
Sensori
sensore di battito cardiaco
pulsante laterale,
Input
schermo touch
connettore magnetico
Ricarica
a due pin Usb A
Resistenza all’acqua 5 atm (50 metri)
Connettività Bluetooth 5.0 (BLED)
Batteria LiPo 180 mAh
Autonomia 14 giorni di uso tipico
Dimensioni 44 x 26 x 9,99 mm
Peso 16 g (29 con il cinturino)
 HARDWARE
Prima di poter utilizzare
la Band è necessario
scaricare l’app Huawei
Health, completare
la registrazione (o
l’autenticazione) e
avviare la procedura di
sincronizzazione iniziale.
configurazione iniziale; al con-
trario, è il punto di contatto tra
il device e il mondo esterno: at-
traverso Huawei Health, infatti,
il dispositivo potrà comunicare
al sistema operativo mobile le in-
formazioni riguardanti l’attività
fisica svolta, che vengono regi-
strate sia all’interno dell’applica-
zione stessa sia inoltrati agli stru-
menti di monitoraggio dell’OS
(come per esempio l’app Salute
di iOS), naturalmente dopo aver
accettato la condivisione delle
informazioni tra i due ambienti.
Le funzioni di monitoraggio
dell’app di Huawei sono piut-
tosto ricche e facili da leggere; ci
sono dettagli sugli esercizi svolti,
sullo stile di vita, informazioni
puntuali sull’andamento della
frequenza cardiaca, dell’ossige-
nazione del sangue e della pres-
sione (che però non viene rilevata
direttamente dalla Band 7), oltre
a indicatori che sommano la let-
tura di sensori differenti come
quelli relativi alla qualità del son-
no o al livello di stress. Non man-
ca neppure una sezione dedicata
all’attività fisica e all’esercizio che
offre diverse informazioni inte-
ressanti; l’integrazione tra Band
e smartphone è particolarmente
utile per alcune discipline, co-
me la corsa, le camminate o la
bicicletta, ma l’app offre anche
l’accesso a sessioni di allenamen-
to generiche o corsa all’interno.
L’app Huawei Health
offre una ricca sezione
di informazioni sulle
rilevazioni dei sensori
integrati nella Band, che
offre spunti interessanti
sullo stato di salute del
proprietario.
FIRST LOOKS
Non mancano neppure funzioni
motivazionali come quelle per
impostare obbiettivi legati all’e-
sercizio o alla salute (numero di
passi giornalieri, minuti di eser-
cizio, calorie consumate e altro
ancora) e funzioni di logging co-
me il diario alimentare o l’elenco
degli allenamenti. Interessanti,
infine, sono i programmi di al-
lenamento specifici studiati per
guidare l’utente a raggiungere
nel modo più efficace specifici
risultati, dal completamento di
una corsa di 3 km fino alla mezza
maratona.
Esistono molte app specifiche
per gli appassionati di ogni
disciplina sportiva, che in ge-
nere offrono una dotazione di
funzioni e strumenti ancor più
ricca; la proposta di Huawei è
comunque un buon primo passo
in un mondo molto più vasto
e variegato. L’ultimo compito
dell’app è quello di consentire
la personalizzazione dei qua-
dranti: Huawei offre uno store
con centinaia di varianti di ogni
genere, capaci di mostrare molte
informazioni oppure limitate al
solo orario, analogico o digitale.
Non tutti i quadranti sono gratu-
iti: alcuni devono essere acqui-
stati, a prezzi anche piuttosto
elevati (si arriva fino alla soglia
dei 5 euro), ma è piuttosto sem-
plice filtrare l’elenco per mostra-
re soltanto quelli gratuiti, che
sono comunque molte decine e
coprono piuttosto bene tutte le
esigenze principali. Al contrario
di quanto accade, per esempio,
con Apple Watch, i quadranti
non possono però essere per-
sonalizzati nel contenuto infor-
mativo: ciascun layout è infatti
fisso non può essere modificato
in alcun modo, neppure nella
combinazione cromatica. L’app
offre una funzione per creare
un quadrante personalizzato,
selezionando un’immagine dal-
lo smartphone e aggiungendo
l’indicazione dell’orario in for-
mato digitale, ma siamo molto
lontani dalla flessibilità offerta
dai sistemi operativi per smart
watch più evoluti.
PC Professionale | Novembre 2022 27
FIRST LOOKS HARDWARE

■
Le funzioni
da polso
Finora abbiamo visto soltanto
le funzioni dell’app e quelle ot-
tenibili tramite l’integrazione
tra smartphone e band. Ma in
realtà, specialmente se non si è
appassionati di corsa o biciclet-
ta, la Huawei Band 7 può esse-
re utilizzata senza passare mai
dall’app per smartphone. Le sue
funzioni, infatti, sono controlla-
bili agevolmente anche agendo
sullo schermo touch, che è suf-
ficientemente ampio e leggibile
per garantire quasi sempre una
buona usabilità. Il device mostra
inizialmente il quadrante sele-
zionato, con l’ora ed eventual-
mente altre informazioni (passi,
calorie e così via), ma basta uti-
lizzare l’unico pulsante presente
sul dispositivo (al centro del lato
destro), per richiamare un lun-
go elenco di funzioni; scorrendo
verso l’alto o verso il basso si
possono individuare le icone per
richiamare le funzioni di mo-
nitoraggio (frequenza cardiaca,
livello di ossigeno nel sangue e
così via), i registri delle attività,
il tracciamento del sonno e altro
ancora. Si può anche avviare una
nuova attività fisica, scegliendo
tra una buona varietà di scenari,
o richiamare strumenti di utilità
come il timer, il cronometro, le
sveglie o la torcia (che mostra
uno schermo bianco a luminosità
elevata). Molto interessante è an-
che il supporto per le notifiche,
richiamabili anche trascinando
dal bordo inferiore dello scher-
mo quando è visualizzato il qua-
L’app di Huawei integra uno store che consente di selezionare i
drante principale. Lo schermo
mostra un elenco delle ultime quadranti preferiti in un catalogo con centinaia di varianti; non
notifiche ricevute dal telefono e tutte, però, sono gratuite.
consente di aprirle per visualiz-
zare il testo completo; in fondo
all’elenco è presente un pulsante utenti Android, invece, possono ne dello smartphone, e quella
per svuotarlo. Non si possono scegliere tra alcune risposte pre- per controllare la riproduzio-
invece eliminare soltanto alcuni confezionate. Molto interessanti, ne dei contenuti multimediali,
elementi e – nel caso della con- infine, sono la funzione Trova con pulsanti per interrompere
nessione con iPhone – non è sup- telefono, che avvia una suoneria o riprendere la riproduzione,
portata neppure la risposta; gli per semplificare l’individuazio- passare al brano successivo o

28 PC Professionale | Novembre 2022


precedente e regolare il volume.
Questa funzione si basa sugli
strumenti di controllo offerti dal
sistema operativo; la compatibi-
lità passa quindi dal supporto
delle Api di sistema da parte
del player.
Scorrendo invece con il dito dal
margine superiore si richiama
una schermata di opzioni e con-
figurazione che mostra informa-
zioni come il livello residuo della
batteria, ma soprattutto permet-
te di attivare o disattivare veloce-
mente opzioni specifiche. I quat-
tro switch consentono di attivare
o disattivare la modalità notte,
l’accensione permanente dello
schermo (per cinque minuti), la
chiamata (tramite lo smartpho-
ne) e le sveglie. Il quinto pulsan-
te richiama infine il menu delle
impostazioni, in cui si trovano
alcune opzioni interessanti e non
accessibili in altro modo. Qui si
può per esempio regolare il li-
vello della vibrazione, attivare il
rilevamento automatico dell’at-
tività fisica, configurare l’atti-
vazione della modalità notte,
cambiare quadrante, regolare la
luminosità e attivare la modalità
always on dello schermo. Questa
funzione è potenzialmente molto
interessante, poiché evita di do-
ver alzare il polso per attivare
lo schermo e leggere l’ora (e le
altre informazioni visualizzate).
L’implementazione però potreb-
be essere più flessibile: il sistema
permette di scegliere soltanto
tra una selezione di quadranti
dedicati, caratterizzati da uno
sfondo scuro e da un numero
limitato di pixel attivi, ma non
si può selezionare un quadrante
qualsiasi.
Per ritornare alla schermata
precedente basta uno swipe
dal margine sinistro, mentre lo
swipe da destra alterna la vista
tra il quadrante, il monitoraggio
della frequenza, la misurazione
dell’ossigenazione del sangue, il
meteo e i contatori relativi all’at-
tività fisica (i classici anelli ispi-
rati all’impostazione di Apple).
L’accesso agli strumenti e alle im-
postazioni offerte dalla Huawei
HARDWARE
Band è in
generale efficace e in-
tuitiva; i controlli sono
facili da padroneggiare
e ci si muove facilmente
tra una funzione e l’altra.
Nel complesso, l’usabilità
del dispositivo è molto mi-
gliore rispetto a quella di molti
concorrenti.
L’attivazione permanente dello
schermo, così come molte altre
funzioni di monitoraggio conti-
nuo dell’attività o della salute,
ha un impatto sull’autonomia
del dispositivo; si parte da cir-
ca due settimane di uso legge-
ro (con il dispositivo indossato
tutto il giorno ma senza funzioni
di monitoraggio continuo); si
può scendere anche sotto i 10
giorni nel caso peggiore. Una
settimana abbondante di auto-
nomia è comunque un risultato
molto interessante, specialmente
se rapportato con le 24-36 ore
di uno smartwatch completo.
Rispetto a questi dispositivi
manca qualche funzione, che
può essere trascurabile oppure
importantissima a seconda delle
specifiche esigenze di ciascuno:
La Huawei Band 7 non integra
infatti un altoparlante o un mi-
crofono, e non consente quindi il
trasferimento delle chiamate o il
controllo diretto degli assistenti
vocali, e non integra neppure
una connessione cellulare; biso-
gna quindi affiancare la Band a
uno smartphone per sfruttarne
le funzioni basate su Internet. A
questo proposito, la Band non
integra neppure un ricevitore
Gps; per tracciare con precisione
i percorsi degli allenamenti serve
quindi il telefono.
FIRST LOOKS
Huawei Band
mostra sullo
schermo le
chiamate e le
notifiche in arrivo;
se associato a
uno smartphone
Android consente
anche di rifiutare la
chiamata e inviare
risposte testuali
predefinite.
■
Conclusioni
Nel complesso, la Smart Band
7 è un dispositivo indossabile
davvero interessante, proposto
a un prezzo accessibile e ricco di
funzioni avanzate; vive in sim-
biosi con lo smartphone, che è
necessario per il Gps e le funzioni
connesse a Internet, ma offre una
notevole dotazione di strumenti
utili sia agli sportivi sia nella vita
quotidiana. Lo schermo ha una
dimensione ampia che garanti-
sce una buona leggibilità senza
risultare troppo voluminoso o in-
gombrante, mentre l’interfaccia,
pur non raggiungendo il livello
di raffinatezza degli smartwatch
più evoluti (e costosi), è quasi
sempre ben leggibile e facile da
utilizzare. L’autonomia è molto
buona: i 15 giorni reclamizzati
dal produttore sono un po’ trop-
po ottimistici, specialmente se si
sfruttano a fondo i molti sensori
di monitoraggio della salute inte-
grati o si vuole attivare il display
always on, ma durante i nostri
test abbiamo abitualmente messo
in carica il device una volta alla
settimana e non abbiamo mai
raggiunto livelli di batteria pre-
occupanti.
PC Professionale | Novembre 2022 29
FIRST LOOKS HARDWARE

Lo storage Il design arrotondato

e la scelta di materiali
come l’alluminio satinato

elegante
rendono il LaCie Mobile
Drive un compagno ideale
per i laptop moderni,
come per esempio i
MacBook di Apple.

La nuova generazione dei dischi esterni LaCie propone involucri delle unità, spesso si tende ad

un design rinnovato e prestazioni di ottimo livello

associare LaCie al mondo Apple e ai Mac;
ma le analogie possono eventualmente
riguardare l’attenzione per l’aspetto dei
■ Di Luca Mareschini prodotti, non certamente la destinazione.

I
l mercato delle unità di storage ester-
no non offre in genere grandi guizzi
di originalità: la maggior parte dei
prodotti è progettata e costruita cer-
cando il migliore compromesso tra
costi e risultati, scegliendo materiali
economici e linee semplici, senza trop-
pe attenzioni. Eppure, questi dispositivi
vengono spesso mantenuti in vista sulla
scrivania, accanto al computer. Da molti
anni, LaCie segue un percorso diverso
rispetto alla grande maggioranza dei pro-
duttori, progettando e realizzando unità
esterne che abbinano prestazioni e de-
sign; proprio per questa attenzione e per
la scelta di utilizzare l’alluminio per gli
Al contrario, i dischi di LaCie possono es-
sere utilizzati senza problemi con qualsiasi
sistema operativo desktop.
L’oggetto di questa prova è la nuova ge-
nerazione 2022 del LaCie Mobile Drive,
un disco fisso esterno Usb da 2,5 pollici,
il formato più diffuso e appetibile per la
maggioranza degli utenti, grazie all’ottimo
bilanciamento tra dimensioni, portabilità,
capienza e prezzo.

30 PC Professionale | Novembre 2022


Il design
della nuova
generazione del
Mobile Drive di LaCie
abbandona gli spigoli
vivi del passato ma mantiene
inalterata l’eleganza che ha sempre
contraddistinto questa famiglia di
prodotti.
Attualmente, infatti, sul merca-
to si trovano tre formati prin-
cipali di unità esterne: quelle
basate su dischi meccanici da
3,5 pollici hanno il vantaggio
di garantire capienze estrema-
mente elevate, che superano
spesso i dieci Tbyte (esistono
unità che raggiungono addirit-
tura i 20 Tbyte), ma richiedono
quasi sempre un’alimentazione
separata, con tutti gli svantaggi
legati alla portabilità che que-
sto vincolo comporta; inoltre,
si tratta di unità pesanti e vo-
luminose, poco adatte a essere
infilate in una borsa insieme
al laptop. All’estremo oppo-
sto si trovano le unità di me-
morizzazione a stato solido,
che hanno grandi vantaggi in
termini di prestazioni, legge-
rezza, robustezza ed efficienza
energetica. Spesso basate sulle
unità Nvme, hanno dimensio-
ni ridottissime e sono prive di
parti mobili; possono quindi
sopportare qualche maltratta-
mento, ma hanno prezzi per
Gbyte molto più elevati rispet-
to a tutte le altre tipologie e ca-
pienza piuttosto limitata. Tra
questi due estremi si collocano,
infine, le unità basate su dischi
da 2,5 pollici, di derivazione
mobile, come appunto il LaCie
HARDWARE
Mobile
Drive: si tratta
di unità compatte ed ef-
ficienti, che al loro interno ospi-
tano unità a piatti magnetici di
tipo tradizionale e propongono
un compromesso ben bilancia-
to tra prezzo, prestazioni e ca-
pienza. Il nuovo Mobile Drive,
in particolare, è disponibile in
quattro varianti, con capienze
che vanno da 1 a 5 Tbyte. L’uni-
tà oggetto del test è quella da 2
Tbyte (STLP2000400), che viene
venduta a un prezzo di listino
di 144,99 euro. La famiglia par-
te dai 105 euro della versione
da 1 Tbyte per raggiungere i
230 di quella da 5 Tbyte. Al
contrario di quanto spesso ac-
cade, le differenze tra il listino
e i prezzi disponibili online non
sono molto rilevanti: nel mo-
mento in cui scriviamo si può
risparmiare una decina di euro
rispetto al prezzo suggerito, ma
nulla di più.
Una delle principali novità del-
la versione 2022 è un design
completamente nuovo, che
si discosta in maniera netta
rispetto al passato pur man-
tenendo inalterato il family
feeling dell’azienda, anche
grazie alla collaborazione con
il designer Neil Poulton, che
lavora ormai da molto tempo
con LaCie. Al contrario delle
versioni precedenti, la nuova
generazione del Mobile Drive
abbandona gli spigoli vivi per
abbracciare linee più morbi-
de e arrotondate; dal punto di
vista dei materiali, il grande
protagonista rimane l’allumi-
FIRST LOOKS
LaCie Mobile Drive (2022)
144,99
EURO
PRO
Design elegante e funzionale
Software di backup incluso
Servizio di Data Recovery per 3 anni
CONTRO
Prezzo superiore alla media
Manca un cavo o un adattatore Usb-A
Produttore: LaCie
www.lacie.com
IN BREVE
Il Mobile Drive di LaCie è un disco fisso
esterno con interfaccia Usb-C 3.2 basato su
un’unità da 2,5 pollici a piatti magnetici.
Garantisce velocità di lettura e scrittura
superiori ai 130 Mbyte/s e propone un design
molto piacevole ed elegante, caratterizzato da
un gradevole abbinamento tra materiali
plastici e alluminio satinato. Ottima è anche la
dotazione di software e servizi, che
comprendono un’utility di backup e
sincronizzazione, un mese di abbonamento
alla Creative Cloud di Adobe e la copertura di
un servizio di Data Recovery per 3 anni
dall’acquisto.
La dotazione di connessione è ridotta
allo stretto indispensabile: il disco
offre soltanto una porta Usb di tipo C,
compatibile con la versione 3.2 Gen 1
dello standard.
PC Professionale | Novembre 2022 31
 FIRST LOOKS HARDWARE
I risultati registrati durante i test
confermano in pieno le specifiche dichiarate
dal produttore; il disco raggiunge e supera i
130 Mbyte/s sia in lettura sia in scrittura.
Registazione.png
Il file eseguibile presente nella cartella radice
dell’unità rimanda alla pagina Web del
produttore per completare la registrazione
del prodotto e poi installare la versione più
recente del LaCie Toolkit.
nio satinato, utilizzato per i due
pannelli principali dell’unità
(superiore e inferiore), mentre
i bordi laterali sono ora rea-
lizzati in plastica a contrasto.
La finitura di questa sezione
mostra una lunga fila di alet-
te che ricorda un dissipatore
di calore, ma in realtà la zona
in cui avviene gran parte del-
lo scambio è quella delle due
32 PC Professionale | Novembre 2022
superfici metalliche. A inter-
rompere il bordo laterale, lungo
uno dei due lati corti, si trova
l’unico connettore: una porta
Usb di tipo C che supporta la
versione 3.2 Gen 1 della speci-
fica; una connessione moderna
e veloce, che non rappresenta
un collo di bottiglia rispetto
alle prestazioni complessive
dell’unità. Accanto alla porta
è presente un unico led, di colo-
re bianco, che segnala all’utente
l’alimentazione e l’eventuale
attività del disco.
Il Mobile Drive è venduto in
una confezione di cartone piut-
tosto compatta e quasi total-
mente riciclabile, al cui interno
si trova, oltre l’unità vera e pro-
pria, una guida di installazione
rapida che riporta le indicazio-
ni principali sull’utilizzo del
disco e un semplice cavo Usb-
C/Usb-C da 50 cm in plastica
nera; considerando l’attenzione
al design e all’estetica spesso
dimostrata da LaCie, l’aspetto
del cavo avrebbe potuto essere
più curato. Rispetto al passato,
inoltre, manca invece un cavo
o un adattatore Usb-C/Usb-A,
che può tornare utile in qual-
che circostanza per garantire la
compatibilità con i computer
meno recenti.
Il disco è venduto pronto all’u-
so e formattato secondo lo stan-
dard ExFat, che consente un uti-
lizzo immediato sia in ambiente
Windows sia in macOS. Come
riporta la guida d’installazione
rapida, però, potrebbe essere
necessario riformattare l’unità
per sfruttare alcune funzioni
specifiche dei sistemi operativi,
come per esempio Time Machi-
ne in ambiente Mac. Il disco non
è però completamente vuoto: al
suo interno si trovano i pacchet-
ti di installazione per il software
di utilità LaCie Toolkit, nelle
versioni per Windows e macOS;
se lo si dovesse cancellare per
errore, il tool può comunque
essere scaricato dal sito ufficia-
le del produttore, all’indirizzo
www.lacie.com/it/it/support/
software/toolkit.
■
Strumenti
e prestazioni
Sulla confezione viene evidenzia-
ta una velocità massima di 130
Mbyte/s, che è stata conferma-
ta dalle nostre prove: Atto Disk
Benchmark, per esempio, ha
mostrato come il disco manten-
ga prestazioni sostanzialmente
allineate a partire dai pacchetti
di 32 Kbyte, con risultati analo-
ghi sia in lettura sia in scrittura.
Il benchmark dedicato alle me-
morie di massa di PCMark 10
ha invece riportato un risultato
che sfiora i 500 punti (490 per la
precisione), con una larghezza
di banda superiore a 74 Mbyte/s
e un tempo d’accesso medio di
320 microsecondi. Sono risultati
interessanti per un’unità esterna
di tipo meccanico, che mostrano
come il disco possa essere utiliz-
zato con profitto non soltanto per
il trasporto e il backup di grandi
quantità di dati, ma anche per
applicazioni più onerose.
Una delle caratteristiche che
differenzia i prodotti di LaCie
dalla maggior parte della con-
correnza, e ne giustifica in parte
il costo superiore, è la dotazione
di servizi e strumenti aggiun-
tivi, che vanno ben oltre quelli
di un disco generico: il nuovo
Mobile Drive include infatti la
copertura di un servizio di Data
Recovery per una durata di tre
anni dall’acquisto, una polizza
assicurativa che consente di sal-
vare sul Mobile Drive anche in-
formazioni importanti con una
certa tranquillità: nulla può ga-
rantire al 100% il recupero dei da-
ti in caso di eventi catastrofici, ma
questa offerta testimonia da un
lato l’attenzione del produttore
verso i clienti, e dall’altro la con-
fidenza nella qualità e nella robu-
stezza dei prodotti. In bundle è
offerto anche un abbonamento di
un mese alla versione completa
della Creative Cloud di Adobe,
per un valore di oltre 60 euro. La
scelta di proporre in abbinamen-

Il tool di backup è piuttosto completo e ricco di funzioni: consente
la selezione precisa dei file e documenti da mettere al sicuro, e la
pianificazione accurata delle operazioni di backup.
to la Creative Cloud dice anche
molto sul pubblico di riferimento
di questi prodotti, indirizzati ai
creativi e ai produttori di conte-
nuti. Come abbiamo già accen-
nato, la cartella radice del disco
contiene un paio di file esegui-
bili (per Windows e macOS), che
guidano l’utente nella registra-
zione del prodotto e poi nell’in-
stallazione del software di utilità
LaCie Toolkit (per installare il
programma bisogna prima com-
pletare la registrazione). Si tratta
di un’applicazione interessante,
che vale certamente la pena di
essere installata (a meno che non
CARATTERISTICHE
Modello STLP2000400
Usb-C
Porta di connessione
Standard: Usb-C 3.2 Gen 1
Cavo Usb-C/Usb-C 50 cm
Compatibilità host
Usb 4, Usb 3.0, Thunderbolt
4, Thunderbolt 3
Storage 2 Tbyte
Formattazione ExFat
Larghezza 85,3 mm
Lunghezza 118,3 mm
Spessore 10,4 mm
Peso 0,2 kg
HARDWARE
si utilizzino altre soluzioni con
funzioni analoghe). Questo soft-
ware, infatti, integra semplici
ma versatili strumenti di backup
e mirroring delle informazioni:
consente di pianificare il salva-
taggio dei documenti o di uti-
lizzare il disco come ponte per
sincronizzare grandi quantità
di informazioni tra un dispo-
sitivo e l’altro. L’interfaccia del
programma è molto gradevole
e intuitiva anche per gli utenti
meno esperti; per impostazione
predefinita salva, infatti, tutti i
dati importanti, ma le imposta-
zioni avanzate consentono di
specificare in modo più preci-
so le informazioni da mettere
al sicuro e la frequenza di ese-
cuzione. Entrambe le funzioni
(backup e sincronizzazione)
agiscono unicamente sui file; il
toolkit non include, invece, uno
strumento di imaging.
■ per un prodotto che dedica tanta
Conclusioni
Il nuovo LaCie Mobile Drive 2022
si colloca in una fascia di merca-
to non troppo affollata: il design
curato ed elegante, la dotazione
di software e servizi e, non ulti-
mo, il prezzo di vendita, lo posi-
zionano infatti sopra le unità di
FIRST LOOKS
Backup e Mirroring.png
Il software offerto in bundle con il LaCie
Mobile Drive offre semplici ma efficaci
strumenti di backup e sincronizzazione
delle informazioni.
primo prezzo che puntano tutto
soltanto sul costo per Gbyte. Du-
rante il test, le prestazioni si sono
dimostrate più che soddisfacenti,
anche se non possono raggiunge-
re quelle delle (molto più costose)
unità a stato solido. L’unico punto
debole è la dotazione di connet-
tori: manca, infatti, un cavo o un
adattatore per la connessione a
una porta di tipo A, inoltre il ca-
vo presente nella confezione è di
plastica nera; un piccolo difetto
attenzione alla cura del design.
Viceversa, il bundle di software e
servizi è molto convincente: il La-
Cie Toolkit può rappresentare una
reale alternativa ai programmi di
backup più complessi (almeno
per le esigenze di base), mentre i
tre anni inclusi per il servizio di
Data Recovery sono un dettaglio
da non sottovalutare.
PC Professionale | Novembre 2022 33
 FIRST LOOKS
SOFTWARE
■ Dario Orlandi

Giornalista con background

in Ingegneria Informatica,
segue il mercato IT da oltre
vent’anni.

Camstasia, il riferimento
per la cattura dello schermo
La release 2022
del software di Techsmith
aggiunge molte novità
che semplificano
e velocizzano
i flussi di lavoro
■ Di Luca Marchesi

S
ono molte le circostanze in cui
potrebbe essere utile catturare la
sequenza di azioni compiuta da
un utente a schermo, sul compu-
ter oppure su un dispositivo mo-
bile; basti pensare alla didattica,
alla creazione di documentazione
per un software o un servizio, alla standardiz-
zazione di una procedura o anche al semplice
salvataggio di sessioni per documentare passo
per passo ogni azione compiuta al fine di avere
una traccia dell’elaborazione o una prova del
lavoro svolto.
Nella maggior parte dei casi i passaggi vengono
salvati sotto forma di screenshot, ma quando
l’operazione da compiere è lunga o complicata
la sequenza di immagini può rapidamente di-
ventare troppo lunga, con il rischio di trascu-
rare qualche passaggio e compromettere così
l’efficacia della documentazione che si vuole
creare. Un’alternativa molto più efficace è la
registrazione delle sessioni di lavoro sotto forma
di video, una soluzione disponibile da molti an-
ni che però non è mai davvero entrata nell’uso
comune, se non in alcuni specifici settori. Le
motivazioni sono svariate: i software dedica-
ti a questo compito sono pochi e spesso non
troppo affidabili o poco efficaci nella dotazione

34 PC Professionale | Novembre 2022


LAB
di funzioni (specialmente quel-
li gratuiti), inoltre in passato le
risorse necessarie per registrare
la sessione incidevano in manie-
ra significativa sulla potenza di
calcolo residua disponibile per
il lavoro che si voleva registrare.
Oggi il panorama è cambiato sia
per le prestazioni superiori offer-
te da quasi tutti i computer mo-
derni, sia per l’arrivo di una serie
di strumenti software e hard-
ware pensati per la registrazione
e lo streaming delle sessioni vi-
deoludiche, un campo in gran-
de espansione. Queste soluzioni
SOFTWARE FIRST LOOKS
offrono un’ottima efficienza, ma
in genere non includono tutti gli
strumenti di post-produzione
necessari per trasformare una
semplice registrazione live in un
filmato completo e pronto per la
distribuzione, magari corredato Camtasia 2022
da una traccia audio di commen-
to, titoli, sovrimpressioni, transi-
zioni e così via. Bisogna quindi
349,85
L’interfaccia di manipolazione dei progetti
ricorda da vicino quella di un software di
EURO
montaggio video, con cui Camtasia condivide
gran parte dell’impostazione e delle funzioni.
PRO
Nuovi strumenti di editing
del cursore
Biblioteca di modelli più ricca
Funzione di esportazione
semplificata
CONTRO
La modifica del percorso
del cursore è laboriosa
Prezzo elevato
Produttore: Techsmith
www.techsmith.com
IN BREVE
Camtasia è un software dedicato
alla registrazione di quello che
avviene sullo schermo del
computer e poi all’editing del
materiale registrato per ottenere
video e filmati da destinare
all’istruzione, alla didattica o alla
documentazione di software,
servizi e procedure. Si tratta,
quindi, di un software pensato per
un pubblico molto specifico,
capace di soddisfarne le esigenze
con estrema precisione. Il
principale limite alla sua adozione
in contesti non professionali è il
costo della licenza, che rimane un
ostacolo piuttosto arduo da
superare. Le novità introdotte
nella versione 2022 includono
nuovi strumenti avanzati per la
gestione del cursore, una
funzione di esportazione
semplificata e una biblioteca di
modelli ed elementi pronti all’uso
più ampia e rinnovata nei
contenuti.
PC Professionale | Novembre 2022 35
FIRST LOOKS SOFTWARE
La finestra iniziale di Camtasia 2022 propone una notevole quantità di
informazioni e materiale didattico utile a migliorare la conoscenza del
software.
elaborare il video registrato con
un software di montaggio ge-
neralista, che non sempre offre
strumenti specifici e ottimizzati
per questo genere di prodotti
(pensiamo per esempio all’evi-
denziazione del clic del mouse
o all’indicazione della combi-
nazione di tasti premuta). No-
nostante il settore sia quindi in
crescita, chi ha l’esigenza di sal-
vare una sessione di lavoro di
tipo tradizionale farebbe ancora
meglio a rivolgersi a un software
specializzato.
Da molti anni, Camtasia di Te-
chsmith è il punto di riferimen-
to in questa particolare nicchia
di mercato: un pacchetto molto
potente e ricco di funzioni, con
l’unico grosso difetto di essere
proposto a un prezzo elevato,
che esclude quasi certamente
chiunque non debba utilizzare
le sue funzioni in ambito profes-
sionale. La licenza commerciale,
infatti, è venduta a 349,95 euro
e copre la versione attualmen-
te disponibile del programma
più un anno di abbonamento al
programma Camtasia Mainte-
nance, che garantisce l’accesso
gratuito alla versione successiva
del software, oltre a una serie di
strumenti didattici avanzati e un
programma di certificazione per
gli utenti. Una volta scaduto il
primo anno di abbonamento, il
rinnovo costa 58,31 euro e copre
ulteriori 12 mesi. Techsmith offre
anche licenze destinate al settore
36 PC Professionale | Novembre 2022
dell’educazione, ma i costi so-
no comunque piuttosto elevati:
il prezzo scende a 248,39 euro
mentre l’abbonamento Mainte-
nance costa 49,68 euro all’anno,
con il vincolo di non poter uti-
lizzare il software per finalità
commerciali. Le licenze sono di
tipo tradizionale (senza limita-
zioni di durata) e non manca
quindi l’offerta di upgrade per
chi ha acquistato in passato una
versione precedente e non ha
sottoscritto alcun abbonamento;
in questo caso il costo è pari a
163,26 euro. Camtasia è scari-
cabile gratuitamente in versione
trial (con una durata di 30 giorni)
dal sito ufficiale del produttore,
per toccare con mano tutti gli
strumenti e le funzioni dispo-
Durante la registrazione, l’interfaccia di controllo si riduce ulteriormente; il
tool può ritagliare la porzione di schermo relativa a una finestra, ma non
segue eventuali spostamenti o modifiche della dimensione.
nibili e decidere quindi in modo
più ponderato se mettere mano
al portafoglio; per evitare abu-
si, questa versione aggiunge un
watermark ai file esportati. Per
completare l’analisi dell’offerta
commerciale, segnaliamo che chi
acquista Camtasia può aggiun-
gere al carrello anche Snagit, un
software commerciale di ottimo
livello destinato alla cattura di
schermate, al prezzo scontato di
34,99 euro invece di 73,46.
■
La ricerca
della semplicità
Oltre al costo, difficile da digerire
per chi non intende utilizzare il
software per scopi eminentemen-
te professionali, un altro difetto
che in passato ha allontanato di-
Lo strumento di registrazione
può essere richiamato anche
senza aprire l’interfaccia
principale di Camtasia; si può
restringere la cattura a una
regione dello schermo o a una
specifica risoluzione.
 SOFTWARE FIRST LOOKS

versi potenziali utenti da questo

software era la sua complessità;
Techsmith ha però lavorato mol-
to negli ultimi tempi per smus-
sare la curva di apprendimento,
rendendo Camtasia più approc-
ciabile senza però rinunciare al-
la dotazione di funzioni evolute
che ne ha fatto la fortuna tra i
professionisti. La nuova release
2022 prosegue in quest’opera,
con diverse novità interessanti
sotto il profilo della semplifica-
zione del flusso di lavoro e con Tra i molti elementi visualizzabili in sovrimpressione è disponibile uno
un incremento nel catalogo degli strumento specifico per rappresentare la pressione di un tasto o di una
asset pronti all’uso; Techsmith ha specifica combinazione.
anche deciso di semplificare la
denominazione del software, ab-
bandonando la denominazione
Camtasia Studio che in passato
aveva differenziato la versione
Windows da quella per macOS;
oggi, invece, entrambe le varianti
portano semplicemente il nome
Camtasia.
Basta avviare il software una
volta per rendersi conto di co-
me la semplificazione sia stata
portata molto più in profondità;
l’utente viene infatti accolto da
una nuova finestra di benvenuto
che propone un accesso rapido
alle funzioni più importanti, alle
risorse di aiuto e agli strumenti
di autoapprendimento. Partico- Il software offre una funzione per nascondere porzioni dello schermo, utile
larmente interessante è la sezio- ad esempio per evitare la divulgazione di password o indirizzi personali.
ne Learn, con una notevole se-
zione di tutorial, webinar e altri
strumenti didattici avanzati che cennato) che consente di seguire precedenza o avviare una nuova
consentono di impadronirsi di un corso “self paced”, ossia senza registrazione con un paio di clic.
tutte le sfumature del program- scadenze fisse, per apprendere Questo pulsante, in particolare,
ma. Segnaliamo, in particolare, tutti i fondamentali dell’uso del è accompagnato da una freccia
un interessante percorso di cer- programma seguendo un per- che consente di accedere a tre
tificazione (a cui abbiamo già ac- corso strutturato che copre tut- diverse funzioni secondarie: la
te le caratteristiche e le funzioni registrazione “semplice” dello
rilevanti. Interessante è anche la schermo con Camtasia, la cat-
5 days challenge, con istruzio- tura delle schermate con Snagit
ni inviate quotidianamente alla oppure la registrazione audio e

sezione
mailbox dell’utente per appro- video con Audiate, un terzo soft-
fondire aspetti specifici dell’uso ware di Techsmith dedicato alla

learn del programma.

Tutorial, webinar e altro
per impadronirsi degli
strumenti del programma.
Oltre alle risorse per familia-
rizzare con il software, la nuo-
va home di Camtasia propone
una serie di pulsanti rapidi per
creare un nuovo progetto vuoto
oppure partendo da uno dei mo-
delli preimpostati; inoltre si può
aprire un progetto già creato in
gestione semplificata degli script
e alla manipolazione avanzata
dei clip. La funzione di registra-
zione è accessibile anche dal de-
sktop, senza essere costretti ad
aprire l’interfaccia principale del
software: basta cercare Camtasia
Recorder nell’elenco dei software
installati.

PC Professionale | Novembre 2022 37

FIRST LOOKS SOFTWARE

A Una delle novità della versione 2022 di Camtasia è il tool

dedicato alla correzione (o alla sostituzione) del tracciato
del cursore del mouse.

B L’interfaccia del programma consente di digitare o

incollare un copione completo per registrare una voce
fuori campo di commento al video.

C Non manca neppure un utile strumento destinato

all’inserimento dei sottotitoli, che possono essere aggiunti
come metadati oppure “marchiati” direttamente nel video.

A prescindere dalla modalità di
accesso, la funzione di registra-
zione offre diverse opzioni in-
teressanti; permette di scegliere
se catturare l’intero schermo, un
formato specifico (1080p o 720p),
un riquadro ottimizzato per la
pubblicazione sui social media
(in particolare Instagram) oppu-
re una regione personalizzata; il
tool sovrappone allo schermo un
riquadro tratteggiato che con-
sente di regolare facilmente e in
modo visuale la dimensione e
la posizione della registrazione.
La funzione di selezione della
regione consente di restringe-
re facilmente il riquadro a una
delle finestre aperte, ma non se-
gue l’interfaccia in caso di ridi-
mensionamento o spostamento.
Serve quindi una certa attenzio-
ne durante la registrazione per
evitare di finire “fuori campo”.
Oltre allo schermo, la funzione di
cattura può registrare anche l’in-
put proveniente da una webcam
o un’altra videocamera collegata
al sistema, l’input audio da un
microfono e naturalmente gli
effetti sonori di sistema. Un clic
sul grande pulsante Rec avvia
la registrazione, riducendo ul-
teriormente la dimensione della
barra di controllo per occupare
poco spazio sullo schermo, pur
mantenendo in evidenza le in-
formazioni e le impostazioni più
importanti.
Il software offre scorciatoie da
tastiera per mettere in pausa e
riprendere la registrazione, fer-
marla oppure aggiungere un
marcatore temporale (utile poi in
fase di post-produzione). Quan-
do si ferma la registrazione, lo
spezzone viene automaticamente
caricato all’interno dell’interfac-
cia principale di Camtasia, cre-
ando un nuovo progetto vuoto.
L’interfaccia di Camtasia è molto
simile a quella di un software di
montaggio video tradizionale,
ma molte delle funzioni dispo-
nibili sono specializzate per la
realizzazione di filmati basati
sulla cattura dello schermo.
■ di fotoritocco, come moltipli-
La fase di
post-produzione
Alcuni strumenti sono derivati
direttamente dai software di
montaggio video: in partico-
lare la timeline inferiore, che
può contenere un numero arbi-
trario di tracce di vario genere
(audio, video, elementi grafi-
ci), gli strumenti di controllo
del trasporto per muoversi
velocemente all’interno della
sequenza, e naturalmente la
biblioteca di effetti di transizio-
ne, che propone diverse decine
di alternative tra cui scegliere.
Ci sono poi gli effetti visivi, un
elenco di filtri piuttosto basila-
re se confrontato con i software
di montaggio video generali-
sti, ma comunque abbastanza
versatile per ottenere risultati
interessanti. Alcuni dei filtri
sono novità per la versione
2022 e aggiungono strumenti
piuttosto interessanti, come il
Blend mode che consente di
sovrapporre immagini e filmati
diversi sfruttando le ormai tra-
dizionali modalità di fusione
tipiche dei livelli dei software
cazione, esclusione, differenza,
saturazione e così via. Altre no-
vità presenti da qualche tem-
po per Mac ma ora disponibili
anche nella versione Windows
sono i filtri Spotlight, una sorta
di gradiente animabile verso il
nero, utile per evidenziare una

38 PC Professionale | Novembre 2022

 SOFTWARE FIRST LOOKS

zona o un oggetto specifico, e tratta quindi di una funzione

Outline Edges, uno strumen- utilissima per correggere di-

tool
to di evidenziazione dei bor- fetti circoscritti o creare pic-
di piuttosto tradizionale e di cole animazioni, ma ricreare

applicazione limitata.
Accanto agli effetti tradizionali
ci sono poi alcuni strumenti
specifici, come per esempio
quelli che inseriscono il filma-
to catturato nello schermo di
un dispositivo virtuale; si può
scegliere tra lo schermo di un
desktop, un iPhone, un Macbo-
ok Pro o un Google Pixel, ma
molti altri scenari possono es-
sere scaricati dal repository
online di Techsmith.
Camtasia ha sempre avuto fun-
zioni piuttosto evolute per la
cattura del cursore del mou-
se, ma la nuova versione 2022
ha ulteriormente ampliato e
potenziato questo aspetto. La
prima novità è la funzione di
sostituzione del cursore, che
permette di aggiungere ai vi-
deo una freccia di tipo vettoria-
le, ridimensionabile e ingran-
dibile a piacere senza perdita
di qualità. Camtasia consentiva
già in passato di smussare le
dedicato
Si possono eliminare
informazioni sensibili
che possono essere
sfocate o pixellate.
traiettorie del puntatore, in ge-
nere un po’ troppo nervose per
la riproduzione a video, ma la
nuova release integra un nuo-
vo strumento che consente di
creare o modificare liberamen-
te il percorso, per correggere
eventuali difetti o addirittura
per aggiungere da zero un’a-
nimazione nuova a una clip
(o a una semplice schermata)
che ne fosse priva. Modificare
il tracciato del cursore è però
un compito piuttosto onero-
so in termini di tempo richie-
sto e impegno necessario; si
completamente da zero tutti
i movimenti può diventare
rapidamente un’operazione
piuttosto laboriosa.
Sono disponibili anche altri
strumenti di annotazione e
manipolazione, come frecce,
riquadri, fumetti e forme di
ogni genere. Non manca nep-
pure un tool dedicato all’eli-
minazione delle informazioni
sensibili, che possono essere
sfocate oppure pixellate per
nascondere eventuali dati che
non devono essere condivisi.
Il software integra anche fun-
zioni avanzate per aggiungere
una traccia di commento audio
al progetto video: Camtasia of-
fre strumenti per registrare una
voce fuori campo dopo aver
completato il montaggio del
filmato; la seconda traccia può
essere utilizzata in sostituzione
di quella eventualmente cattu-
rata durante la registrazione,
oppure insieme a questa sfrut-

A Gli effetti e gli strumenti dedicati alla manipolazione

dell’audio sono piuttosto basilari ma coprono comunque le
esigenze più comuni.

B Camtasia 2022 propone una nuova finestra di esportazione

per il salvataggio locale che permette di generare il file
video in un solo passaggio; la vecchia procedura guidata
rimane comunque disponibile.

C La biblioteca di transizioni è molto ricca e variegata; quasi

tutti gli effetti possono essere personalizzati modificando
la durata e diversi altri parametri specifici

PC Professionale | Novembre 2022 39

FIRST LOOKS SOFTWARE

A Una novità della versione 2022 è il nuovo Effetto di

fusione (Blend mode), che offre opzioni simili a quelle di
sovrapposizione dei livelli tipiche dei software di fotoritocco.

B Accanto ai filtri e agli effetti più comuni, Camtasia

offre anche alcune opzioni specifiche, come quelle che
inseriscono il video nello schermo di un dispositivo virtuale.

C Ivarietà
video catturati possono essere arricchiti con una grande
di elementi grafici: fumetti, frecce, forme di ogni
genere e tipologia.

tando gli strumenti di assem- ne offre un elenco di preset già

blaggio e transizione.
Il complemento ideale per que-
sta funzione è quella dedicata
alla creazione dei sottotitoli,
un elemento troppo spesso
trascurato ma essenziale in
molti contesti. Oltre che per
garantire l’accessibilità e aiu-
tare eventuali spettatori non
madrelingua, infatti, i sottoti-
toli vengono utilizzati sempre
più spesso anche per facilitare
l’accesso ai contenuti in tutti i
casi in cui l’audio del computer
è disattivato e non si possono
o non si vogliono recuperare
cuffie o auricolari.
Sempre a proposito di gestio-
ne dell’audio, Camtasia offre
diversi strumenti interessan-
ti, come quelli per eliminare il
rumore di fondo, aggiungere
dissolvenze in ingresso o in
uscita, comprimere il livello
per garantire un volume più
uniforme e altro ancora. Una
volta completato l’editing del
filmato, si raggiunge infine la
fase di esportazione, che è sta-
ta semplificata moltissimo ri-
spetto al passato, specialmente
nella struttura delle finestre di
dialogo. Il menu di esportazio-
pronti all’uso che consentono
di salvare il video ed eventual-
mente caricarlo direttamente
su uno dei portali e servizi sup-
portati, come Vimeo, YouTube,
Panopto o Google Drive.
Naturalmente, si possono an-
che salvare i file video in locale,
utilizzando due diverse opzio-
ni: standard e legacy. La prima
propone una nuova interfaccia
che permette di completare l’e-
sportazione con un paio di clic:
basta selezionare la cartella di
destinazione, il formato del file
e fare clic su Export per avviare
la codifica, che richiederà qual-
che minuto (o decina di minuti,
a seconda della lunghezza del-
la clip e delle prestazioni del
proprio computer). La finestra
propone anche un collegamen-
to Advanced Settings che apre
un pannello di opzioni avanza-
te per modificare la risoluzio-
ne, i parametri di encoding e
altre impostazioni importanti.
L’esportazione legacy richiama
invece la tradizionale procedu-
ra guidata che consente di per-
sonalizzare i dettagli legati alla
creazione del file ma richiede
più tempo e attenzione.
■
Conclusioni
La versione 2022 conferma
Camtasia come punto di rife-
rimento per chi deve creare fil-
mati di ogni genere partendo
dalla cattura dello schermo. La
nuova release compie uno sfor-
zo notevole di semplificazione
e razionalizzazione dell’inter-
faccia, ma la profondità degli
strumenti disponibili richiede
comunque studio e attenzione
da parte degli utenti. Da questo
punto di vista, sono di grande
aiuto i supporti didattici offerti
dal programma, che vanno ben
oltre i consueti manuali e guide
per l’utente.
Le novità introdotte dalla nuova
release rendono Camtasia ancor
più ricco e completo; notevoli, in
particolare, sono gli strumenti
dedicati al cursore del mouse,
che richiedono però molto lavo-
ro per essere sfruttati a fondo. Il
prezzo elevato rimane il princi-
pale ostacolo all’adozione di un
software perfettamente efficace
per svolgere i compiti per cui è
stato creato.

40 PC Professionale | Novembre 2022


LAB
Proteggere la privacy
dell’indirizzo email
SimpleLogin è un servizio efficace per tutelare il proprio indirizzo
di posta elettronica ed evitare (o almeno ridurre)
la ricezione di messaggi spam
L
a posta elettronica è
uno strumento pre-
ziosissimo, che ancora
oggi e nonostante le
molte alternative di-
sponibili rimane un
caposaldo dell’espe-
rienza d’uso di Internet, sia nei
contesti privati sia in quelli pro-
fessionali. Come tutti gli utenti
di Internet ben sanno, però, le
caselle email sono un bersaglio
molto facile. Ci sono, natural-
mente, gli attacchi di social
engineering mirati oppure “a
strascico”, come gli ormai clas-
sici messaggi di phishing che
cercano di indurre gli utenti a
■ Di Dario Orlandi
rivelare informazioni personali
simulando comunicazioni con
enti come banche, poste o uffici
e agenzie statali. Ma in realtà
la grande massa dei potenziali
fastidi collegati alla posta elet-
tronica è rappresentata dallo
spam, i messaggi indesiderati
e non richiesti che riempiono
le caselle fino a rendere difficile
la selezione delle informazioni
davvero interessanti.
Nel corso del tempo gli algo-
ritmi di analisi e confronto dei
messaggi si sono fatti via via
sempre più efficienti, e oggi so-
no in grado di filtrare corretta-
mente la grande maggioranza
SOFTWARE FIRST LOOKS
SimpleLogin
A partire da
GRATIS
L’abbonamento premium
costa 4 dollari Usa al mese
o 30 dollari Usa all’anno
PRO
Funzionamento di base intuitivo
Ricca dotazione di funzioni
Gestisce anche i domini personali
CONTRO
La versione gratuita
è molto limitata
Costo non trascurabile
Produttore: SimpleLogin
www.simplelogin.io
IN BREVE
SimpleLogin è un servizio Dea
(disposable email address) che
consente di proteggere il proprio
SimpleLogin è un indirizzo di posta elettronica
servizio basato tramite la creazione di alias da
sul Web che comunicare all’esterno per
offre funzioni di controllare in maniera granulare
generazione e la provenienza di ogni messaggio
manutenzione di indesiderato ed eventualmente
indirizzi email usa- fermare la ricezione in modo
e-getta, perfetto rapido ed efficace. Le molte
per proteggere funzioni avanzate garantiscono
la casella di un’ottima flessibilità e coprono
posta elettronica un’ampia varietà di casi d’uso. Il
principale. servizio è offerto con formula
freemium, ma gli utenti della
versione gratuita devono
sottostare a limitazioni piuttosto
significative, che compromettono
in parte l’efficacia e la versatilità
del servizio.
PC Professionale | Novembre 2022 41
FIRST LOOKS SOFTWARE

interessante venga erroneamen- neratore automatico collegato

Per attivare il servizio è sufficiente
completare la semplice procedura di
registrazione e confermare l’indirizzo
email facendo clic su un collegamento
inserito nel messaggio inviato.
te catalogata come indesidera-
ta (specialmente se si tratta di
newsletter e messaggi auto-
matici). Il modo migliore per
eliminare lo spam è evitare di
riceverlo fin dall’inizio: un’af-
fermazione apparentemente ba-
nale, che però nasconde inaspet-
tate ricadute pratiche. Esistono,
infatti, soluzioni molto interes-
santi che consentono di evitare,
o per lo meno limitare, la rice-
zione di messaggi indesiderati,
e non solo. Un’altra fattispecie
fin troppo comune è la richiesta
di creazione di credenziali per
l’accesso ai servizi più vari: non
soltanto quelli d’uso comune e
frequente, per cui la registra-
zione è un’effettiva necessità,
ma anche una grande varietà di
strumenti non sempre affidabili.
Spesso si è costretti a creare un
account (e a divulgare un indi-
rizzo email funzionante) anche
soltanto per scaricare la versione
trial di un software, o per acce-
dere a una specifica informazio-
ne. La moltiplicazione degli ac-
count rappresenta un problema
da molti punti di vista: spesso,
infatti, gli utenti riutilizzano più
e più volte le stesse password
dopo aver esaurito l’immagina-
zione, ma anche chi – più sag-
giamente – si appoggia a un ge-
a un software di gestione delle
password dovrà comunque con-
segnare in molte mani il proprio
indirizzo email, moltiplicando le
occasioni in cui un servizio con
pochi scrupoli possa decidere di
fare cassa rivendendo il proprio
archivio di utenti, o ancora (in-
dipendentemente dalle buone
o cattive intenzioni del servi-
zio) una violazione di sicurezza
possa portare all’accesso non
autorizzato alle informazioni
personali degli utenti.
■
Indirizzi
usa-e-getta
Per fortuna, tutte queste casi-
stiche hanno una possibile so-
luzione: i servizi Dea (Disposa-
ble Mail Address) consentono
di proteggere la casella email
principale creando indirizzi usa
e getta da utilizzare in ogni occa-
sione. Esistono strumenti sem-
plici e limitati come 10 Minute
Mail (https://10minutemail.
com), che generano automati-
camente un indirizzo con una
vita di soli dieci minuti, giusto il
tempo utile per creare un nuovo
account o scaricare un software.

dei messaggi indesiderati; chi

utilizza una casella di posta of-
ferta da uno dei grandi provi-
der email (come Gmail, Yahoo o
Outlook.com) potrà apprezzare
l’efficacia e l’efficienza con cui i
messaggi spam vengono indi-
rizzati automaticamente nella
relativa cartella, per poi essere
eliminati dopo qualche settima-
na. Ma tutti questi filtri lavorano
su base statistica e non posso-
no garantire l’individuazione
di tutti i messaggi indesiderati,
o viceversa il riconoscimento di
tutte le missive potenzialmen-
te utili o interessanti. Infatti, di
Al primo accesso, SimpleLogin propone un breve tour di benvenuto
tanto in tanto capita che qualche
che aiuta i nuovi utenti a orientarsi tra gli strumenti e le funzioni
messaggio di spam raggiunga
dell’interfaccia.
comunque la casella della posta,
o più spesso che qualche mail

42 PC Professionale | Novembre 2022


La versione premium di SimpleLogin può gestire un numero illimitato di
caselle email; gli utenti free invece sono limitati a un solo indirizzo.
La pagina principale di SimpleLogin propone una dashboard che elenca tutti
gli alias generati e alcune informazioni statistiche sull’utilizzo del servizio.
Ma esistono anche soluzioni più
ricche e versatili, come quella
proposta da SimpleLogin, un
servizio proposto con formula
freemium e piuttosto ricco di
funzioni avanzate. I servizi di
questo genere hanno modalità
di funzionamento leggermente
diverse tra loro, con un bilancia-
mento variabile tra flessibilità e
difficoltà d’uso. Come il nome
suggerisce, SimpleLogin privi-
legia la semplicità e l’intuitività,
offrendo una serie di funzioni
SOFTWARE
di base subito utilizzabili senza
alcuna difficoltà.
Il servizio può essere considerato
come l’analogo digitale di una ca-
sella postale: offre infatti un indi-
rizzo email utilizzabile in qualsia-
si scenario senza timore di svelare
informazioni personali e mante-
nendo al sicuro l’account princi-
pale. In caso di compromissione
dell’indirizzo generato, è suffi-
ciente eliminarlo o bloccarlo per
interrompere istantaneamente il
flusso di messaggi indesiderati.
FIRST LOOKS
Dal punto di vista tecnico,
SimpleLogin crea indirizzi
alias che vengono immedia-
tamente reindirizzati verso la
casella corrispondente; come
abbiamo già accennato, il ser-
vizio è proposto con formu-
la freemium: ci si può quindi
iscrivere gratuitamente e ini-
ziare a sfruttarne le funzioni,
con alcune limitazioni piuttosto
significative. La principale ri-
guarda il numero di alias, che
sono soltanto 15, mentre inve-
ce gli abbonati premium non
hanno alcun vincolo; questa è
una limitazione piuttosto signi-
ficativa, poiché non consente di
generare un nuovo alias ogni
volta che viene richiesto l’in-
dirizzo email. Questa, infatti, è
la strategia più efficace per ga-
rantire la massima granularità
della protezione: se si iniziano
a ricevere messaggi indesidera-
ti è semplicissimo risalire alla
registrazione che li ha causati,
e si può decidere di intervenire
in maniera selettiva bloccando
soltanto l’alias corrispondente
senza invece perdere tutte le
altre comunicazioni e connes-
sioni. Gli utenti free non posso-
no generare nuovi alias offline
e sono anche vincolati a una
sola casella email di destinazio-
ne, mentre invece gli abbonati
premium possono gestire più
indirizzi; inoltre, mancano al-
cune funzioni avanzate come
il supporto Pgp e la gestione
dei domini personalizzati, una
possibilità molto interessante
per chi dispone di un domi-
nio aziendale o personale. Se la
versione gratuita dovesse con-
vincere al punto da voler passa-
re all’abbonamento premium,
il costo è piuttosto contenuto:
l’abbonamento infatti prevede
un esborso di 30 dollari Usa
all’anno, oppure 4 dollari al
mese per chi volesse testare la
versione commerciale soltanto
per qualche tempo; evidente-
mente, se si pensa di mantenere
sempre attivo l’abbonamento, il
pagamento annuale è sensibil-
mente più vantaggioso.
PC Professionale | Novembre 2022 43
FIRST LOOKS SOFTWARE
La pagina di creazione di nuovi alias offre diverse opzioni di
personalizzazione, come quelle per specificare un prefisso e selezionare un
dominio tra quelli disponibili.
La funzione di creazione rapida degli alias genera un nuovo indirizzo
unico, utilizzando parole casuali oppure una combinazione alfanumerica in
formato Uuid.
■ ciandogli una password robusta.
Access
web
Per creare un nuovo account è
sufficiente raggiungere la ho-
mepage del servizio, visitan-
do l’Url https://simplelogin.
io, e creare un nuovo account,
comunicando naturalmente il
44 PC Professionale | Novembre 2022
proprio indirizzo email e asso-
Come consuetudine, il servizio
invia un messaggio all’indirizzo
specificato per verificare l’esi-
stenza della relativa casella di
posta elettronica; dopo aver con-
fermato l’iscrizione con un clic
sul link presente nel messaggio,
SimpleLogin sarà subito pronto
all’uso. Il servizio consente di
utilizzare tutte le funzioni pre-
mium per una settimana dalla
registrazione, dopodiché inizia
ad applicare le limitazioni pre-
viste per gli utenti free.
Al primo accesso, il servizio
mostra un semplice tour di
benvenuto che illustra le sue
caratteristiche principali e i co-
mandi disponibili. Le funzioni
di base sono comunque molto
semplici: la dashboard, infatti,
mostra l’elenco degli alias creati,
ciascuno associato a una descri-
zione per orientarsi tra gli ele-
menti dell’elenco (il cui numero
può crescere rapidamente se si
utilizza il servizio in maniera
sistematica). A questo propo-
sito, sono molto interessanti le
funzioni di filtraggio per indi-
viduare più efficacemente l’a-
lias desiderato; si possono per
esempio includere soltanto gli
alias attivi o disattivati, quelli
coinvolti in un data breach, quel-
li aggiunti ai preferiti (pinned) e
molto altro ancora. Si può anche
effettuare una ricerca libera inse-
rendo una query personalizzata
oppure modificare l’ordine di
visualizzazione.
Due semplici pulsanti consen-
tono di creare un alias persona-
lizzato; il primo, New Custom
Alias, offre alcune opzioni per
“costruire” un alias su misura,
specificandone le caratteristiche
principali, come per esempio il
prefisso, il dominio associato e
naturalmente la mailbox perso-
nale a cui indirizzare i messag-
gi ricevuti. Il pulsante Random
Alias è ancora più rapido, poi-
ché la generazione del nuovo
indirizzo è istantanea: si può
scegliere se utilizzare un insie-
me di parole casuali, oppure una
stringa alfanumerica in formato
Uuid. Nell’angolo superiore de-
stro accanto a ciascun elemento
è presente uno switch per atti-
vare o disattivare l’inoltro dei
messaggi di posta elettronica.
I nuovi alias sono subito attivi;
basta copiare e incollare l’indi-
rizzo ovunque sia necessario per
iniziare a sfruttare il servizio.
Nel riquadro di ciascun alias si
trova anche un pulsante Con-
 SOFTWARE FIRST LOOKS

tacts, che nasconde una funzio-

ne molto interessante e origina-
le, per utilizzare SimpleLogin
non soltanto durante la ricezio-
ne dei messaggi, ma anche per il
loro invio. Questo tool è deno-
minato reverse alias e funziona
in modo abbastanza intuitivo:
basta infatti richiamare lo stru-
mento di creazione, aggiungere
l’indirizzo del destinatario e poi
fare clic su Create reverse-alias.
L’associazione tra l’indirizzo del
destinatario e l’alias è perma-
nente e può essere utilizzata da
qualsiasi software o servizio di
posta elettronica: basta inseri-
re il nuovo reverse alias come
destinatario del messaggio in Aprendo la sezione dei dettagli di ciascun alias si possono trovare
uscita per far sì che SimpleLo- alcune statistiche interessanti e un paio di opzioni per associare una
gin lo indirizzi automaticamente denominazione e per aggiungere l’elemento ai preferiti.
al contatto associato in fase di
creazione, nascondendo nello
stesso tempo il mittente e sosti-
tuendolo con l’alias di partenza.
Descrivere il meccanismo alla
base di questa funzione può es-
sere un po’ contorto, ma il suo
funzionamento quotidiano è
perfetto; dopo aver creato un
reverse alias si possono ricevere
e inviare messaggi in maniera
del tutto trasparente, senza però
che il corrispondente venga a
conoscenza del vero indirizzo
personale.

dotazione
più
ricca La funzione SubDomains permette di riservare un intero sottodominio
i cui indirizzi verranno automaticamente aggiunti agli alias associati
I sottodomini consentono all’utente.
la creazione automatica
di alias. la massima flessibilità. Abbiamo
■ già illustrato il funzionamento
dei reverse alias per l’invio pro-
Le funzioni tetto dei messaggi email, ma il
avanzate servizio offre molti altri tool in-
teressanti. Uno dei più recenti è
Se le funzioni di base di Simple- il supporto dei sottodomini, che
Login sono estremamente sem- consentono la creazione auto-
plici e intuitive, nel corso del matica di alias: è sufficiente im-
tempo il servizio ha arricchito la postare un nuovo sottodominio,
sua dotazione per coprire ulte- per esempio pcpro.simplelogin.
riori casistiche e garantire quindi com, e poi utilizzarlo per creare

PC Professionale | Novembre 2022 45

FIRST LOOKS SOFTWARE

automaticamente nuovi alias in

caso di necessità. Questa fun-
zione può tornare utile quando
bisogna comunicare l’indirizzo
rapidamente e non si ha il tempo
di generare un alias dedicato; si
può infatti “inventare” un in-
dirizzo completo di sottodomi-
nio (ad esempio nome@pcpro.
simplelogin.com) per far sì che
il relativo alias venga creato au-
tomaticamente quando si riceve
il primo messaggio. Questa fun-
zione è disponibile unicamente
per gli utenti premium, che pos-
sono creare fino a un massimo
di cinque sottodomini distinti.
A proposito di gestione dei do-
mini, SimpleLogin supporta an- La funzione directory lavora in modo simile ai suffissi di Gmail, ma la
che i domini personalizzati, co- flessibilità è ancora superiore; il tool consente di generare nuovi alias senza
me quelli legati a un sito Web o neppure dover aprire l’interfaccia del servizio.
a un server aziendale. Il servizio
può supportare la creazione di
alias specifici oppure può anche
supportare la generazione de-
gli alias sul momento, in modo
simile a quanto accade per la
funzione Subdomains descrit-
ta poco sopra; questa modalità
richiede però l’attivazione della
casella catch-all.
Un altro strumento molto inte-
ressante per automatizzare la
creazione degli alias è quello
delle directory: dopo aver im-
postato una directory, infatti, gli
utenti possono generare nuovi
alias semplicemente aggiungen- SimpleLogin può gestire anche eventuali domini personali
do un nuovo carattere separato- dell’utente; questa opzione è preziosissima per chiunque abbia
re (che può essere /, + oppure registrato un dominio di posta elettronica.
#) e poi una stringa personaliz-
zata. Per esempio, si può creare
una directory chiamata pcpro e
associata al dominio simplelo-
gin.com; per creare nuovi alias
basterà utilizzare un indirizzo
con il formato pcpro+testo@
simplelogin.com: l’alias verrà
effettivamente generato quando
il relativo indirizzo riceverà il
primo messaggio.
Le impostazioni offrono diver-
si altri strumenti interessanti;
per esempio, si può attivare
l’autenticazione a più fattori
attraverso un codice Totp op-
pure utilizzando una chiave Per consentire l’interazione con software e servizi esterni è necessario
di sicurezza hardware basata generare chiavi Api per autenticare la comunicazione.
sul protocollo Fido. Inoltre, il

46 PC Professionale | Novembre 2022


Le impostazioni di SimpleLogin comprendono diverse opzioni interessanti,
come quelle per modificare il comportamento predefinito o attivare le
funzioni di autenticazione a più fattori.
servizio offre una notevole e
interessante serie di opzioni
che permettono di persona-
lizzare molti aspetti del suo
funzionamento.
Oltre che tramite l’interfaccia
Web, le funzioni di base di Sim-
pleLogin possono essere uti-
lizzate anche con un’efficace
estensione disponibile per tut-
ti i principali browser desktop
(Chrome, Firefox, Safari) e con
un’app dedicata ai dispositi-
vi mobile. Segnaliamo, infine,
che il servizio offre chiamate
Api per integrarsi in maniera
trasparente con strumenti di
terze parti; un ottimo esempio
è il gestore di password Bitwar-
den, la cui funzione di genera-
zione può interfacciarsi auto-
maticamente con SimpleLogin
per creare nuovi alias subito
pronti all’uso, senza bisogno
di raggiungere l’interfaccia del
servizio. Per attivare la comu-
nicazione è sufficiente genera-
re una nuova chiave Api per
Bitwarden tramite l’interfaccia
Web di SimpleLogin (nella se-
zione dedicata al profilo dell’u-
tente) e poi incollare il codice
alfanumerico nel gestore di pas-
sword, all’interno della sezione
dedicata alla generazione degli
username.
SOFTWARE
■ io di eccezioni: in particolare,
Conclusioni
Nel complesso, SimpleLogin si
è dimostrato un servizio ecce-
zionalmente efficace, molto ben
strutturato e capace di abbinare
un funzionamento di base mol-
to semplice (addirittura traspa-
rente se si sfruttano le funzioni
di generazione automatica de-
gli alias) con una dotazione di
funzioni capace di coprire una
grande varietà di casi d’uso.
L’interfaccia è in genere piut-
tosto intuitiva, anche se non è
premium
e zata con profitto in alcune spe-
free
Il servizio gratuito
presenta limitazioni
sul numero
di alias utilizzabili.
FIRST LOOKS
Grazie all’esposizione di chiamate
e funzioni Api, SimpleLogin può
interfacciarsi con strumenti e servizi
di terze parti, come per esempio il
password manager Bitwarden.
tradotta in italiano, con un pa-
sarebbe stato meglio indicare i
reverse-alias più chiaramente
invece di costringere a un clic
su un non troppo esplicativo
pulsante Contacts.
Per sfruttare a fondo le fun-
zioni offerte da SimpleLogin,
l’abbonamento premium è
pressoché indispensabile; gli
utenti free, infatti, devono su-
bire limitazioni piuttosto si-
gnificative, in particolare sul
numero di alias utilizzabili, che
non consente l’implementazio-
ne della strategia migliore per
utilizzare questo tipo di ser-
vizi: generare un nuovo alias
per ogni interlocutore e nuova
registrazione. Questo non si-
gnifica, comunque, che anche
la versione gratuita di Simple-
Login non possa essere utiliz-
cifiche situazioni, ad esempio
per comunicare un indirizzo
usa-e-getta a servizi e interlo-
cutori che già in partenza non
si ritengono particolarmente
affidabili; in quest’ottica, il ser-
vizio può essere un’ottima al-
ternativa alla creazione (e alla
gestione) di un account email
dedicato alle comunicazioni
potenzialmente rischiose.
PC Professionale | Novembre 2022 47
 TOPIC DEL MESE

48 PC Professionale | Novembre 2022

Le tecnologie
più recenti per le
TV Il 2022 è un anno
di grande fermento
per i televisori.
Ai diffusi e conosciuti
dispositivi Lcd e Oled
si sono affiancati i nuovi
QD-Oled e microLed.
La battaglia per la
migliore tecnologia
di visualizzazione
è molto combattuta
■ Di Nicola Martello
D
opo molti anni di man-
canza di vere novità a
livello di tecnologie
di visualizzazione,
quest’anno chi vuole
comprare una TV ha a
disposizione ben quat-
tro possibilità di scelta: i più tradi-
zionali Lcd magari potenziati da
un filtro colore quantum dot e con
illuminazione miniLed, gli Oled, i
recentissimi QD-Oled, i costosissi-
mi microLed. Tutti questi sistemi di
visualizzazione puntano a esaltare le
caratteristiche che oggi sono ritenute
più importanti, ovvero un livello del
nero il più basso possibile, scene Hdr
(High Dynamic Range, gamma ad
alta dinamica) sempre più lumino-
se, colori più ricchi e saturi, grande
dimensione dello schermo.
PC Professionale | Novembre 2022 49
TOPIC DEL MESE TV E TECNOLOGIA

FULL ARRAY
LOCAL DIMMING
Per migliorare
il contrasto,
in alcuni pannelli Lcd
è possibile regolare
a gruppi i led.

Per quanto riguarda il livello del

nero, idealmente lo schermo di
un televisore dovrebbe essere BT. 2020
perfettamente buio quando la
scena mostrata lo richiede, una DCI-P3
caratteristica che i pannelli Lcd REC.709
classici non riescono proprio ad
avere, come vedremo meglio più
avanti. Questo difetto è uno dei
motivi che hanno stimolato lo
sviluppo di tecnologie alterna-
tive ai cristalli liquidi, ovvero
Oled e microLed. In compenso,
gli schermi Lcd vantano una lu-
minosità molto elevata, l’ideale
per rappresentare al meglio le
immagini Hdr, che contengo-
no zone estremamente brillan-
ti, come il sole, le luci, i riflessi
luminosi. Ma la luminosità non
è tutto in campo Hdr. Ugual-
mente importante è il contrasto,
ovvero il rapporto tra il valore
più elevato e quello più basso di
luminosità visualizzabili dallo
schermo. In questo caso gli Lcd,
proprio a causa del loro livello SPAZI COLORE cifiche degli standard di visua-
del nero piuttosto elevato, pos- Nel diagramma Cie 1931 lizzazione. Senza addentrarci
sono arrivare a un contrasto di lo spazio colore BT.2020 nella teoria dei colori possiamo
circa 3.000:1 senza ricorrere a è il più esteso rispetto dire che tutte le tinte percepi-
trucchi come spegnere parzial- a Dci-P3 e Rec.709. bili con il nostro sistema visivo
mente o in toto la retroillumi- sono raccolte nel diagramma di
nazione. Gli schermi Oled, QD- cromaticità Cie 1931, che ha una
Oled e microLed vantano invece preferire una TV a un’altra che forma a ferro di cavallo e che
un contrasto letteralmente infi- magari ha prestazioni migliori racchiude tutti gli spazi colo-
nito, poiché possono spegnere in altri campi. È inutile negar- re. I principali sono sRgb per i
completamente i singoli pixel. lo: un televisore che presenta monitor dei computer e Rec.709
Quindi possono offrire allo spet- scene con tinte brillanti e lumi- per la televisione (questi due
tatore immagini più dinamiche nose tende a essere il preferito spazi sono coincidenti), Dci-P3
dal punto di vista della lumi- nei negozi e nei grandi centri per il cinema digitale, BT.2020
nosità, anche se effettivamen- commerciali, dove è facile vede- per la televisione Ultra Hd e 8K.
te l’intensità della luce emessa re intere pareti riempite con TV Oggi tutti i televisori coprono
(soprattutto nel caso degli Oled accostate una all’altra. In termini senza difficoltà sRgb/Rec.709,
e dei QD-Oled) non raggiunge tecnici, l’insieme dei colori che ma solo i migliori raggiungono
i valori tipici dei migliori Lcd. uno schermo può mostrare è il Dci-P3, mentre per ora solo
chiamato gamut e in genere più alcuni proiettori laser riescono
La ricchezza delle tinte mostrate è ampio meglio è. Il gamut va a riprodurre tutte le tinte o quasi
allo spettatore è ovviamente un sempre riferito a uno o più spazi del BT.2020, lo spazio colore più
fattore fondamentale, tale da far colore, che fanno parte delle spe- esteso in assoluto.

50 PC Professionale | Novembre 2022

 TV E TECNOLOGIA TOPIC DEL MESE

La corsa all’aumento della di-

mensione dello schermo (mi-
surata per le TV in pollici sulla
diagonale) sembra non avere
fine. Se una decina di anni fa,
in pieno sviluppo dei televisori
a schermo piatto, la dimensione
di riferimento era di 42 pollici,
oggi lo standard è salito a 55”,
considerato ormai un entry le-
vel per la prima Tv di casa. Gli
schermi da 65” sono molto ri-
chiesti e pure i tagli più grandi,
75, 85 e anche oltre 90 pollici,
richiamano l’attenzione di un
numero sempre crescente di
acquirenti. Su questo fronte, le
diverse tecnologie si rincorro-
no e si superano a vicenda per
conquistare il primato di scher-
mo più grande. Attualmente gli tra Hd (3.840 x 2.160 pixel), uno MICROLED
Lcd arrivano a 98”, ma il primo standard erroneamente confuso Per gli appassionati di home theater
posto spetta ai microLed, con la con il 4K (4.096 x 2.160 punti) più danarosi sono disponibili
bellezza di 114 pollici. Da notare usato nel cinema digitale e per gli schermi microLed.
che diagonali così elevate fanno una manciata di proiettori Sony.
pensare a molti che il settore del- A onor del vero sono in vendita
le TV sta insidiando sempre di anche televisori 8K (7.680 x 4.320
più quello dei proiettori. I tele- pixel, Super Hi-Vision), ma, vuoi ■
visori hanno dalla loro la capa- per i prezzi elevati, vuoi per la
cità di mostrare immagini vivide quasi totale assenza di contenuti Lcd con quantum
anche in ambienti illuminati e di
essere più semplici da installare,
a questa risoluzione, non hanno
ancora ottenuto l’interesse del
dot e miniLed
ma di contro hanno prezzi - per grande pubblico. Ancora oggi i pannelli Lcd sono
le dimensioni più grandi - net- i più diffusi, non solo nel setto-
tamente maggiori di quelli dei Compiuta questa rapida car- re delle TV ma anche in quelli
proiettori entry level. rellata delle caratteristiche più dei monitor per computer, degli
Quando si considera la dimen- importanti dei televisori moder- smartphone, dei tablet. Per of-
sione del pannello è logico pren- ni, passiamo ora all’esame più frire prestazioni sempre miglio-
dere in considerazione anche la approfondito delle tecnologie ri e soprattutto per rintuzzare
risoluzione, ovvero il numero di oggi disponibili, cominciando la concorrenza della tecnolo-
pixel. Oggi il minimo è il Full Hd da quella più diffusa e che tie- gia Oled, negli ultimi anni gli
(1.920 x 1.080 punti), ma ormai ne banco da oltre dieci anni: i schermi a cristalli liquidi hanno
la maggior parte delle TV è Ul- cristalli liquidi o Lcd. fatto significativi passi in avanti

Pro e contro delle tecnologie dei pannelli per le TV

LCD
Pro Luminosità molto elevata
Assenza di burn-in
Prezzi relativamente contenuti
OLED
Livello del nero perfetto
Contrasto infinito
Pannelli estremamente sottili
Nessuna scia
QD-OLED
Livello del nero perfetto
Contrasto infinito
Pannelli estremamente sottili
Volume colore molto esteso
Nessuna scia
MINILED
Livello del nero molto ridotto
Contrasto molto elevato
Schermi di grandi dimensioni
Nessuna scia
Nessun burn-in

Contro Livello del nero elevato Rischio di burn-in Tecnologia non ancora matura Schermi solo sopra i 75”
Contrasto ridotto Volume colore limitato Pochi marchi disponibili Consumo di corrente elevato
Scie con scene veloci Prezzi sopra la media Prezzi estremamente elevati
Fald: aloni luminosi

PC Professionale | Novembre 2022 51

TOPIC DEL MESE
Quantum dot: relazione tra dimensione e colore
Luce blu
Quantum dot
Luce emessa
Intensità di emissione
Lunghezza d’onda (nm)
QUANTUM DOT
I quantum dot sono nanocristalli che emettono luce quando sono colpiti da
un elettrone o da un fotone ad alta energia (luce blu). La lunghezza d’onda
della luce emessa varia con la dimensione del nanocristallo.
in termini di qualità di visione,
soprattutto grazie ai quantum
dot e ai miniLed.
I quantum dot sono nanocristalli
semiconduttori di dimensioni
estremamente ridotte, con un
diametro pari a circa 10-30 atomi
(1,5-6 nanometri), e composti di
solito da un nucleo di seleniuro
di cadmio (CdSe) o di solfuro
di cadmio (CdS), circondato da
un sottile guscio di seleniuro di
zinco o di solfuro di zinco. In al-
ternativa al cadmio e allo zinco
è possibile usare indio oppure
piombo. Quando un quantum
dot è colpito da un elettrone
o da un fotone ad alta energia
(lunghezza d’onda nel blu o nel
vicino ultravioletto), emette un
fotone la cui lunghezza d’onda
è in relazione alla dimensione
del nanocristallo. Quindi, per
esempio, un quantum dot gran-
de 6 nm emette luce rossa men-
52 PC Professionale | Novembre 2022
TV E TECNOLOGIA
COME È FATTO UN QUANTUM DOT
Un quantum dot è composto da atomi
disposti a strati: di solito cadmio, zinco,
selenio e zolfo.
90-95%. Inoltre la luce emessa ha
una variazione della lunghezza
d’onda molto limitata, quindi la
luce prodotta è cromaticamente
molto pura, ideale per display
che devono avere un gamut
molto ampio.
In pratica, nei televisori moderni
dotati di un filtro quantum dot
i led bianchi di retroillumina-
zione sono sostituiti da led blu
(anche i led bianchi in realtà
sono blu, ma sono ricoperti da
fosfori che emettono nel giallo-
arancione, per produrre in defi-
tre uno con diametro di 2 nm nitiva luce bianca). Questa luce
genera luce azzurra blu. blu è filtrata da un sottile foglio
Questi nanocristalli hanno - posto subito dietro lo strato con
un’efficienza di conversione i cristalli liquidi - contenente i
molto elevata, che raggiunge il quantum dot che aggiungono i
Retroilluminazione con miniLed
Quantum Dot
Pannello a cristalli liquidi
IL TOP DEGLI LCD
La massima qualità di visione con un Lcd si ottiene usando una retroilluminazione
fatta con miniLed e un filtro quantum dot per la generazione dei colori.

FALD
La configurazione Fald consiste in una
griglia regolare di led disposta dietro il
pannello con i cristalli liquidi.
colori rosso e verde. La luce pas-
sa poi attraverso i soliti filtri Rgb
posti davanti ai subpixel con i
cristalli liquidi. Come abbiamo
detto, i quantum dot sono mol-
to efficienti ed emettono colori
molto puri, quindi non solo le
tinte sono più ricche e vivide,
ma sono anche più luminose
perché hanno una tonalità ben
coincidente con i filtri Rgb delle
cellette.
Per quanto riguarda i miniLed,
si tratta dell’evoluzione più re-
cente dell’architettura Fald (Full
Array Local Dimming) che con-
siste in una griglia di led posta
dietro il pannello a cristalli li-
quidi. Modulando l’intensità di
ciascun led (in realtà i led sono
LED EDGE
Le TV meno sofisticate hanno una
retroilluminazione fatta con led lungo i
bordi superiore e inferiore.
comandanti a gruppi) è possi-
bile ridurre la luce emessa dalle
zone più scure dell’immagine,
così il livello del nero in quel-
le aree si abbassa e il contrasto
percepito aumenta nettamente.
Si tratta di un miglioramento
importante, che risolve il difet-
to principale degli Lcd: il nero
che in realtà nero non è, perché
i cristalli liquidi non riescono a
bloccare tutta la luce generata
dal sistema di retroilluminazio-
TV E TECNOLOGIA
ne. A ben guardare, il controllo a
zone dell’illuminazione è possi-
bile anche con i più economici e
diffusi schermi led edge, in cui
i led sono allineati solo lungo i
bordi inferiore e superiore. Ma
queste zone di regolazione della
luce si riducono a pochi rettan-
goli verticali, stretti e alti la me-
tà dell’altezza del pannello. La
modulazione della luminosità è
quindi molto rozza.
Più è fitta la griglia Fald, miglio-
re è l’effetto ottenibile. Le prime
implementazioni Fald impie-
gavano normali led grandi 1-3
mm, che però comportavano un
elevato spessore del televisore
(diversi centimetri). Per ridurre
la profondità si è quindi passati
TOPIC DEL MESE
BLOOMING
Il difetto principale del sistema
Fald è la presenza di aloni
intorno ai dettagli molto
luminosi su sfondo scuro.
ai miniLed, grandi tra 0,1 e 0,2
mm, che impiegati a migliaia
(anche decine di migliaia) pro-
ducono un campo luminoso
molto più uniforme di quello
dei Fald con led tradizionali.
Quindi lo schermo può essere
molto più sottile, quasi come
un led edge.
Ma la configurazione Fald ha
un costo più elevato e un difet-
to importante: la presenza di
aloni visibili intorno ai dettagli
molto luminosi su sfondo scuro
(blooming). L’impiego di mi-
gliaia di miniLed potrebbe far
sperare di ridurre il blooming a
livelli impercettibili, ma questo
non è ancora possibile. Al mo-
mento i miniLed sono sempre
comandati a gruppi e le aree
modulabili superano di poco il
migliaio nei modelli di maggior
pregio (la TV QN800B da 65 pol-
lici di Samsung conta 1.344 zone
indipendenti).
Il limite che attualmente im-
pedisce un local dimming ve-
ramente capillare è costituito
dall’impossibilità per gli attuali
circuiti integrati che comandano
la modulazione dei mini Led di
gestire contemporaneamente sia
un elevato numero di diodi sia
PC Professionale | Novembre 2022 53
TOPIC DEL MESE
le potenze elettriche necessarie
per accenderli fino alla massi-
ma luminosità. La soluzione
a questo problema è già stata
mostrata in diversi prototipi e
consiste nell’usare mini Led a
matrice attiva, costituiti da un
diodo luminoso e da un tran-
sistor che una volta impostato
dall’elettronica di controllo re-
gola in autonomia il flusso di
corrente richiesto per produrre
la luce necessaria. In altre parole,
un’architettura di questo tipo
permette di separare i segnali
che modulano la luminosità dal-
la potenza elettrica necessaria,
potenza che per produrre imma-
gini Hdr da oltre 1.000 cd/m2
arriva tranquillamente a diverse
centinaia di watt.
54 PC Professionale | Novembre 2022
TV E TECNOLOGIA
■
Oled
Il primo televisore Oled è stato
messo in vendita nel 2012, pro-
dotto dalla coreana LG con un
pannello della controllata LG
Display. Il pregio principale di
uno schermo Oled è il nero, che
è veramente assoluto poiché i
pixel sono proprio spenti nelle
zone nere, non come con gli Lcd
tradizionali in cui queste aree
sono di un grigio più o meno
scuro. Con un’immagine com-
pletamente nera un televisore
Oled acceso è indistinguibile da
uno spento, mentre con gli Lcd,
per avvicinarsi a questo risul-
tato, è necessario impiegare un
TV LCD SAMSUNG
complesso e costoso impianto
Il modello QN800B arriva Fald. Inoltre la reattività di uno
a una luminanza di 1.500 schermo Oled è molto più eleva-
cd/m2 con una finestra del ta di un pannello Lcd, dato che
10% dello schermo. con il primo si parla di 0,01 ms,
mentre i migliori Lcd riescono a
fatica a raggiungere 1 ms.
Il lato debole degli Oled è la
luminanza massima, che con
la versione 2022 di LG Display
(Oled EX, arricchita con deute-
rio che migliora la stabilità del
materiale emissivo, con un au-
mento del 30% dell’efficienza
luminosa) raggiunge le 1.000
cd/m2 (in un’area pari al 10%
dell’intero schermo). È un ot-
TV LCD TCL timo valore, ma è sempre me-
La serie C93 ha local no delle oltre 1.500 cd/m2 dei
dimming a 1.920 zone per migliori Lcd. Per raggiungere
il modello da 78” e 1.080 luminosità elevate la tecnologia
zone nel taglio da 65”. Oled di LG (sviluppata nel 2004
da Kodak) impiega un quarto
subpixel bianco secondo una
configurazione chiamata Whi-
te Oled o Wrgb, che però impe-
disce di avere colori puri molto
luminosi.
In altre parole, il volume colore
è ridotto se paragonato alle altre
tecnologie di tipo Rgb puro. Ma
nonostante gli Oled siano meno
luminosi degli Lcd, il loro con-
trasto veramente infinito fa sì
che le immagini appaiano più
contrastate e quindi più belle,
più realistiche. Le zone lumi-
 TV E TECNOLOGIA TOPIC DEL MESE

nose, infatti, spiccano molto di

più proprio grazie al contrasto
infinito, quindi la percezione
di luminosità della scena non è
inferiore a quella che si ha con
i cristalli liquidi.
Più in dettaglio, in un pannel-
lo Oled ogni singolo subpixel è
composto da una cella che emet-
te luce propria, non serve quin-
di un sistema di illuminazione
posteriore. Ogni cella contiene
un composto organico, fatto
cioè da molecole a base carbo-
nio, che quando è attraversato
da una corrente emette luce.
Poiché questi composti hanno
efficienze di conversione elettro-
LG OLED EX ne-fotone e longevità diverse a
La novità 2022 di LG per le TV Oled è la tecnologia EX, che permette un seconda del colore che emetto-
aumento del 30% della luminanza massima. no, nella configurazione di LG il
composto organico è unico per
tutti e quattro i subpixel e pro-
duce sempre e solo luce bianca,
trasformata in blu, verde e rossa
da altrettanti filtri colorati, posti
Filtri subito sopra le celle. Poiché i
colore filtri causano un abbassamento
notevole della luce emessa (pari
a circa il 70%), si aggiunge un
quarto subpixel bianco, senza
Oled
alcun filtro frontale e incarica-
to di aumentare la luminosità
complessiva.

A SINISTRA: Con un forte ingrandimento

è possibile vedere i singoli subpixel di un
pannello Oled. Si nota il subpixel bianco,
che aumenta la luminanza.

A DESTRA: Il materiale organico di LG

emette luce bianca. È filtrata nei colori
Rgb in tre subpixel, rimane inalterata nel
quarto subpixel.

TV OLED LG
Un pannello Oled può essere così sottile
da essere flessibile, anche arrotolabile
come nella TV RX 65.

PC Professionale | Novembre 2022 55

TOPIC DEL MESE
TV OLED PANASONIC
La serie LZ2000 di Panasonic impiega i nuovi pannelli Oled EX di LG,
con luminanza di picco fino a 1.000 cd/m2.
TV OLED PHILIPS
Anche la serie 807 monta il
pannello Oled EX. Inoltre è dotata
del sistema di illuminazione
ambientale Ambilight.
Per accrescere l’efficienza di
emissione dei fotoni si suddivi-
de il composto organico in più
strati, drogati diversamente. L’e-
missione dei fotoni è infatti in
corrispondenza delle superfici
di contatto tra i diversi strati di
materiale organico. Più sono gli
strati maggiore è l’efficienza di
conversione, ma al contempo
aumenta la difficoltà costruttiva,
dato che ogni strato deve essere
depositato singolarmente e con
una precisione elevatissima: non
solo non deve sbordare nelle celle
56 PC Professionale | Novembre 2022
TV E TECNOLOGIA
adiacenti ma deve anche essere di
spessore uniforme. Proprio grazie
all’assenza di un sistema di illu-
minazione posteriore, il pannello
Oled è veramente molto sottile,
anche meno di un millimetro. In
pratica lo spessore di una Tv Oled
è determinato in larga misura dal
supporto posteriore e dalla pro-
tezione frontale, che devono ga-
rantire la solidità dello schermo.
La sottigliezza di un display Oled
permette di creare schermi fles-
sibili, arrotolabili come nel caso
del modello LG RX 65.
■
QD-Oled
QD-Oled (Quantum Dot-Oled)
è una tecnologia messa a punto
da Samsung (più precisamente
dalla sua controllata Samsung
Display) dopo anni di ricerche.
I primi televisori QD-Oled sono
apparsi in vendita nel mercato
consumer proprio quest’anno,
dapprima solo con il marchio
Samsung, poi anche Sony, la se-
conda azienda a montare questi
pannelli nei propri televisori.
Anche questa tecnologia si basa
sull’emissione di luce modulata
a livello di singolo pixel, luce
generata da un composto or-
ganico che emette fotoni quan-
do percorso da una corrente
elettrica. Ma a differenza degli
schermi prodotti da LG, questi
di Samsung emettono luce blu
pura, con una parte di questa
trasformata in rosso e verde da
filtri contenenti quantum dot.
I quantum dot, come abbiamo
già detto, sono nanocristalli fatti
con materiali semiconduttori,
dalle dimensioni che variano tra
1,5 e 6 nanometri, equivalenti a
circa 10 – 30 atomi. Le proprie-
tà elettroniche di questi cristalli
sono una via di mezzo tra quelle
classiche dei semiconduttori e
quelle delle singole molecole e
sono interpretabili grazie alla
meccanica quantistica. La ca-
ratteristica principale dei quan-
tum dot è quella di emettere luce
quando vengono colpiti da fo-
toni o da elettroni, luce centrata
su una lunghezza d’onda che è
direttamente proporzionale alla
dimensione dei quantum dot
stessi. In pratica, ogni pixel è
composto da tre celle Rgb, quel-
la blu non filtrata, quelle rossa
e verde dotate ciascuna di un
filtro contenente quantum dot
della dimensione opportuna. Il
sistema di conversione è molto
efficace, ma il materiale organico
che produce luce blu ha un’effi-
cienza limitata, inferiore a quella
della sostanza usata da LG per
 TV E TECNOLOGIA TOPIC DEL MESE

SUBPIXEL QD-OLED
Nei pannelli QD-Oled di Samsung i
subpixel sono disposti a triangolo e sono
circondati da una maschera nera.

SAMSUNG QD-OLED I QUANTUM DOT E I COLORI

L’architettura Oled sviluppata Il colore della luce emessa dai quantum
da Samsung richiede tre dot cambia in funzione della loro
subpixel Rgb, con il materiale dimensione.
Filtri organico che emette luce blu.
quantum
dot
generare luce bianca. Questo li-
mite non impedisce agli schermi
QD-Oled di raggiungere una lu-
minanza poco oltre le 1.000 cd/
m2, un risultato simile a quello
ottenuto dai più recenti pannelli
Oled EX di LG.
La differenza più interessan-
LG OLED te, a livello di prestazioni
Il sistema Oled di LG rispetto al sistema di
comprende quattro LG, è il volume
subpixel Wrgb,
con il composto
organico che emette
luce bianca.

TV QD-OLED SAMSUNG TV QD-OLED SONY

La serie S95B è
disponibile in tagli da
55” e 65”. La luminanza
supera le 1.050 cd/m2
sul 10% dello schermo.
Sony per il suo top
di gamma Bravia XR
A95K ha limitato la
luminanza di picco a
circa 930 cd/m2.

PC Professionale | Novembre 2022 57

TOPIC DEL MESE
colore molto più ampio, dato
che i pannelli QD-Oled sono
privi del pixel bianco, quindi
anche alla massima luminosità
la luce prodotta è sempre costi-
tuita dalle tre componenti Rgb,
non dalle quattro Wrgb. Perciò
anche con le scene Hdr più lumi-
nose i colori sono sempre ricchi e
saturi, mai slavati. Bisogna dire
però che questa differenza si no-
ta solo in casi Hdr molto estre-
mi (tramonti infuocati, fiamme,
luci intense e colorate). Durante
la visione normale, anche Hdr,
non ci sono differenze significa-
tive tra le due tecnologie: sono
entrambe ai massimi livelli di
qualità visiva, per quanto è pos-
sibile ottenere oggi.
■ i diodi luminosi devono essere
microLed
In un pannello microLed ogni
pixel è costituito da tre micro-
Led Rgb che emettono luce solo
quando sono alimentati dalla
corrente. I microLed consento-
no significativi miglioramenti
per quanto riguarda la lumino-
sità, il contrasto (possono essere
spenti completamente, a livello
di singolo elemento), l’efficienza
di conversione da energia a luce,
la velocità di risposta.
TV MICROLED SAMSUNG
La prima TV microLed ad arrivare in Italia dovrebbe essere grande 114 pollici, con
una risoluzione 8K.
PC Professionale | Novembre 2022
TV E TECNOLOGIA
Tampone di
trasferimento
microLed sul
tampone
Wafer di origine
MICROLED
IN ALTO: In un pannello microLed
piccolissimi, virtualmente
invisibili quando spenti.
I microLed sono diodi luminosi
grandi 10 micron o anche meno
e il loro principio di funziona-
mento è lo stesso di quello dei
classici led. I diodi luminosi sono
sostanzialmente costituiti da due
strati di materiale semicondutto-
re, drogati in maniera opportuna
per creare una giunzione di tipo
p-n. Si ottiene produzione di fo-
toni in un led quando gli elettroni
microLed depositati
Substrato finale
COSTRUZIONE CON TAMPONE
SOPRA: Per trasferire velocemente i
microLed dal wafer al supporto finale si
può usare un tampone, adesivo oppure
dotato di una carica elettrostatica.
passano da uno stato energetico
elevato (n) a uno più basso (p).
Con un’opportuna scelta dei ma-
teriali e delle sostanze droganti si
possono ottenere fotoni di diver-
se lunghezze d’onda, dall’infra-
rosso all’ultravioletto, passando
per tutta la banda visibile. L’effi-
cienza dei led è superiore a 100
lumen/watt, la vita media va da
30.000 a 60.000 ore.
Per una TV led è necessario ricor-
rere ai microLed perché questi fo-
todiodi da spenti devono essere
virtualmente invisibili, affogati
in un pixel dalla superficie to-
talmente nera.
Se i led fossero più grossi (come
è il caso delle installazioni com-
merciali led wall) ridurrebbero
di molto il contrasto, perché i led
spenti appaiono come piccole
cupole biancastre o colorate, in
ogni caso mai nere. Il principale
problema nella produzione indu-
striale di pannelli microLed per
le Tv è il trasferimento dei diodi
microscopici sul supporto finale.
I microLed, infatti, sono costruiti
con i normali processi fotolito-
grafici usati per i microchip, su
un wafer di silicio o di arseniuro

TV MICROLED SONY
Anche Sony offre schermi
microLed, con la sua linea
professionale Cledis
(Crystal Light Emitting Diode
Integrated Structure).
di gallio. Per ottimizzare il pro-
cesso, ovviamente i piccoli led
sono creati uno di fianco all’altro,
in una griglia molto fitta, così
da sfruttare al massimo l’area
disponibile sul wafer. I singoli
microLed vanno quindi trasferiti
sul pannello su cui sono già stati
preparati i transistor Tft e le pi-
ste per l’alimentazione elettrica,
sempre secondo una griglia, ma
molto più spaziata. La difficoltà
sta proprio in questa fase di tra-
sferimento: come spostare mi-
lioni di microLed (uno schermo
Full Hd richiede 6.220.800 foto-
diodi, che salgono a 24.883.200
per l’Ultra Hd e a 99.532.800 per
l’8K) in maniera precisa, veloce
ed economica.
Traferire uno per uno i diodi ri-
chiede troppo tempo. Lo sposta-
mento di grossi gruppi di micro-
Led è una soluzione migliore, ma
bisogna mettere in conto che al
contempo è necessario aumen-
tare la spaziatura tra i led. Un
sistema per il trasferimento di
massa dei microLed sviluppato
da X-celeprint si rifà al tradizio-
nale metodo di stampa con tam-
pone e inchiostro. In sostanza, un
TV E TECNOLOGIA
tampone in polimero è fatto in
modo che sulla sua superficie di
lavoro ci sia un reticolo di rilievi,
della dimensione dei microLed e
spaziati con lo stesso passo della
griglia del pannello del display.
Quando il tampone è appoggiato
sul wafer con i microLed disposti
fittamente, soltanto quelli in cor-
rispondenza dei rilievi rimango-
no attaccati, a causa della leggera
adesività del materiale. Subito
dopo il tampone è spostato sul
pannello di destinazione, che è
fatto in modo da avere un’ade-
sività superiore a quella del poli-
mero, così i microLed a contatto
con la superficie del pannello vi
aderiscono e rimangono nella
loro posizione finale. Ripetendo
questo ciclo più volte, sfasando
di poche decine di micron la pre-
sa dei led sul wafer e di frazioni
di millimetro il loro rilascio sul
display, è possibile completare
la costruzione dello schermo in
un tempo relativamente breve.
Con questo sistema è possibile
spostare fino a 500.000 diodi in
un colpo solo. LuxVue ha messo
a punto un sistema simile, dove
lo spostamento dei microLed è
TOPIC DEL MESE
assicurato da un tampone do-
tato di una carica elettrostatica
variabile a seconda della fase di
lavoro (presa e rilascio). Il me-
todo di trasferimento con tam-
pone è impiegato da Samsung
Display per la produzione dei
suoi pannelli microLed, che nei
modelli più grandi sono com-
posti da mattonelle accostate a
griglia, proprio come è il caso
dei led wall commerciali.
Ma c’è un altro problema: i siste-
mi di montaggio con tampone
non distinguono tra diodi fun-
zionanti e diodi morti presenti
sul wafer, li installano tutti quanti
sullo schermo finale. È quindi
importante che la resa produtti-
va dei processi fotolitografici sia
estremamente alta, dell’ordine
del 99,9999%, altrimenti il pan-
nello avrà troppi pixel difettosi.
Per alleviare questo problema
viene in aiuto il valore di Ppi
molto elevato dei moderni di-
splay, che hanno pixel pratica-
mente invisibili: è difficile che
l’utente si accorga della presenza
di pixel morti a meno che non usi
una lente contafili appoggiata
allo schermo.
PC Professionale | Novembre 2022 59
60 PC Professionale | Novembre 2022
 LE NOVITÀ DA CUPERTINO TOPIC DEL MESE

Iphone 14 Pro
E LE ALTRE NOVITÀ
APPLE
L'evento di Cupertino del 7 settembre
ha concentrato l’attenzione
sui dispositivi hardware
pensati per l’uso in mobilità:
protagonisti, oltre agli smartphone,
Apple Watch ed AirPods Pro
■ Di Dario Orlandi

S
eguendo una tradizione ormai molto consolidata,
all’inizio di settembre anche quest’anno Apple
ha organizzato un evento in grande stile per
presentare ufficialmente le nuove versioni di
alcuni dei suoi prodotti di punta; in particolare,
è stato il giorno dell’iPhone 14 (standard e Pro),
che è stato lanciato insieme alla nuova lineup di
dispositivi indossabili: gli orologi intelligenti Apple Watch, an-
che nella nuovissima versione Ultra, e la seconda generazione
di auricolari Airpods Pro. Abbiamo testato il nuovo iPhone
14 Pro, che presentiamo nelle prossime pagine insieme a un
approfondimento su tutte le altre novità presentate da Apple.

PC Professionale | Novembre 2022 61

 L’evoluzione degli smartphone
prosegue ormai da molti anni
lungo solchi tracciati da tem-
po, con una progressiva crescita
nella potenza e nella dotazione
che non si traduce più in un’e-
sperienza d’uso radicalmente
diversa rispetto al passato. Al-
cuni produttori stanno cercan-
do nuove strade proponendo
dispositivi pieghevoli e nuo-
vi fattori di forma, ma Apple
continua a tenere fede alla sua
reputazione di azienda molto
conservatrice, capace di rielabo-
rare tecnologie e soluzioni spe-
rimentate da altri offrendo ai
suoi utenti un’esperienza d’uso
62 PC Professionale | Novembre 2022
coesa e soddisfacente, ma certa-
mente non all’avanguardia nella
sperimentazione di innovazioni
rivoluzionarie. L’evento di lan-
cio dei nuovi iPhone conferma
in gran parte questa tendenza:
le novità ci sono, e sono anche
abbastanza significative, ma l’e-
voluzione prosegue per piccoli
passi, con miglioramenti incre-
mentali alle già ottime prestazio-
ni delle generazioni precedenti.
La responsabilità non è solo di
Apple: si tratta, infatti, di un
percorso piuttosto comune in
tutti i settori industriali, legato
alla maturazione della tecnolo-
gia e alla sedimentazione delle
Quasi tutti i dispositivi annunciati sono
nuove versioni di prodotti già presenti
sul mercato. L’unica novità assoluta è
l’Apple Watch Ultra, uno smart watch
di grandi dimensioni pensato per gli
sportivi più esigenti.
aspettative degli utenti: oggi chi
compra un nuovo telefono sa
abbastanza precisamente cosa
desidera e cosa può aspettarsi,
e nella grande maggioranza dei
casi non cerca novità. La mag-
gior parte degli utenti vuole un
sistema più rapido, uno schermo
più luminoso e fotografie mi-
gliori; esigenze semplici, a cui
LE NOVITÀ DA CUPERTINO
Apple ha saputo e sa rispondere
perfettamente.
Lo scorso 7 settembre molti di-
rigenti e tecnici di alto livello di
Apple si sono alternati sul palco
virtuale di un appuntamento che
negli ultimi anni ha assunto il ca-
rattere di un vero e proprio even-
to, con produzione televisiva di
altissimo livello, effetti speciali,
ambienti virtuali che si fondono
con presentatori in carne e ossa e
una regia fantasiosa e spettaco-
lare. La notizia più importante
dell’evento è stata sicuramente
l’annuncio, tutt’altro che inat-
teso, della nuova generazione
dell’iPhone; un aggiornamen-
to (come vedremo) abbastanza
significativo, specialmente per
la versione Pro, che però non
cambia le regole del gioco e non
rivoluziona l’esperienza d’uso
offerta all’utente.
ANDARE
SUL
SICURO
La maggior parte delle
novità presentate
mostra solo piccoli
aggiornamenti.
Il Ceo di Apple Tim
Cook ha fatto gli
onori di casa durante
la presentazione
dei nuovi dispositivi
dell’azienda e poi
nell’incontro con
la stampa che ha
seguito l’evento
trasmesso in
streaming.
TOPIC DEL MESE
Ma il nuovo iPhone non è sta-
to l’unica novità annunciata da
Apple; è stato rinnovato l’intero
settore dei dispositivi indossa-
bili, con l’Apple Watch 8, la se-
conda generazione dell’Apple
Watch SE, il nuovissimo Apple
Watch Ultra (di gran lunga il
device più innovativo tra quelli
annunciati) e gli Airpods Pro 2.
Ma l’impressione è che la vera
innovazione venga più dal soft-
ware e dalla sinergia con i nuovi
dispositivi, piuttosto che dalle
pure e semplici novità ripor-
tate nelle schede tecniche. Per
un approfondimento generale
sulle molte novità introdotte da
Apple nella nuova versione
dei suoi sistemi operativi per
i dispositivi mobile e indos-
sabili rimandiamo all’articolo
pubblicato sul numero 377 di
PC Professionale (agosto 2022),
mentre in queste pagine segna-
leremo soltanto le novità esclu-
sive scaturite dall’integrazione
tra il software e le caratteristiche
tecniche dei nuovi device. Gran-
de attenzione è stata riservata al
tema della sicurezza, declinata
in funzioni e caratteristiche dif-
ferenti a seconda del modello
specifico; è un tema che sta assu-
mendo un’importanza crescente
nell’attenzione e nella comuni-
cazione di Apple, che evidente-
mente ha raccolto risposte po-
sitive ai primi esperimenti su
questo fronte, che hanno coin-
volto principalmente le ultime
generazioni dell’Apple Watch.
L’azienda ha addirittura dedi-
cato l’ormai tradizionale video
“Dear Apple”, che racconta le
esperienze vere (o verosimili) di
alcuni utenti dei suoi prodotti,
ai molti modi in cui la tecnolo-
gia è intervenuta per cambiare,
migliorare o addirittura salvare
la vita degli utenti. Le novità su
questo fronte sono parecchie,
significative e in parte inattese;
sicuramente il loro impatto non
cambierà la vita quotidiana, ma
l’integrazione di alcune tecno-
logie (per esempio le comuni-
cazioni via satellite) è davvero
originale e innovativa.
PC Professionale | Novembre 2022 63
TOPIC DEL MESE LE NOVITÀ DA CUPERTINO

iPhone 14
e 14 Plus
La nuova generazione “standard” resta fedele al passato
con alcune piccole ma rilevanti modifiche ingegneristiche

Il passaggio di generazione av- 14 rimane uno smartphone di La palette di colori dei nuovi iPhone
venuto quest’anno tra l’iPhone alto livello, con ottime presta-
mostra un paio di novità rispetto
13 e il nuovo 14 potrebbe lasciare zioni e una dotazione capace di
allo scorso anno: accanto alle livree
piuttosto deluso chi si aspetta- confrontarsi senza timori con la
tradizionali si segnalano una nuova
va un’innovazione significativa, concorrenza.
tonalità di azzurro e un inatteso viola.
ma già da qualche settimana era L’aspetto estetico, dicevamo,
ormai chiaro che a questo giro è sostanzialmente identico al-
Apple avrebbe “giocato sul si- lo scorso anno e ricalca senza
curo”, proponendo un aggior-
namento piuttosto circoscritto.
In effetti, è difficile per il nuovo
modello catturare l’attenzione:
stesso design dello scorso an-
no, stesso schermo e addirittura
stesso processore. Quest’ultimo,
in particolare, è un cambiamen-
to piuttosto significativo nella
politica dell’azienda, che in anni
recenti aveva invece l’abitudine
di dotare tutti i nuovi model-
li del processore più recente e
veloce. Se si mettono da parte
le aspettative e i confronti con il
passato recente, però, l’iPhone

Dopo qualche anno di assenza, ritorna

a listino la versione Plus dell’iPhone,
per chi cerca un dispositivo di grandi
dimensioni ma non vuole spendere la
cifra richiesta per la versione Pro Max.

64 PC Professionale | Novembre 2022


guizzi il corso stilistico inaugu-
rato con la versione 12: i bordi
laterali sono squadrati, mentre
gli angoli mostrano una curva
molto dolce e accentuata, che
ben si raccorda con il genero-
so “camera bump” ospitato
nell’angolo superiore sinistro
del pannello posteriore. Anche
se le differenze esteriori sono
davvero ridotte, l’interno dello
smartphone è stato riprogettato,
portando alcune novità inge-
gneristiche piuttosto rilevanti.
Come ha mostrato un’indagine
condotta dal sito specializzato
Ifixit (https://it.ifixit.com) e al
contrario di quanto avveniva in
passato, infatti, ora sia lo scher-
mo sia il pannello posteriore (in
vetro) possono essere smontati
e rimossi svitando soltanto due
viti, garantendo un accesso più
semplice all’hardware in caso di
riparazioni. Questa novità non
impatta direttamente gli uten-
ti; al contrario, i costi di ripara-
zione sono addirittura cresciuti
rispetto al passato: cambiare la
batteria del nuovo iPhone 14,
per esempio, costerà 119 euro
contro i 75 del modello prece-
dente. Lo chassis e le dimensio-
ni fisiche non sono comunque
identiche: il nuovo modello è
leggermente più spesso rispetto
a quello precedente, e il camera
bump è più accentuato; queste
piccole differenze rendono in-
compatibili gli accessori. Nuo-
vi, in parte, sono anche i colori:
accanto a nero, bianco e rosso
(Midnight, Starlight e Product
RED nella denominazione uf-
ficiale), quest’anno arriva una
nuova tonalità di azzurro, più
pallida rispetto a quella prece-
dente, e una tinta di viola piut-
tosto originale.
Un’altra novità significativa dal
punto di vista ingegneristico è
il nuovo sistema di dissipazio-
ne che promette di garantire
un funzionamento migliore in
condizioni di stress e, più in ge-
nerale, una maggiore efficienza;
la nuova versione, infatti, recla-
mizza un’autonomia maggiore
rispetto al passato, che rende la
LE NOVITÀ DA CUPERTINO
versione Plus “l’iPhone con l’au-
tonomia migliore di sempre”,
per usare una definizione cara
a Apple. Cresce leggermente
anche le capacità della batteria,
che passa da 3.227 a 3.279 mAh,
mentre la versione Plus raggiun-
ge addirittura i 4.325 mAh (l’an-
no scorso questo modello non
era disponibile e non è quindi
possibile un confronto diretto).
Al contrario delle aspettative e
delle speranze di alcuni utenti
affezionati, l’iPhone 14 mantiene
anche lo stesso schermo dell’an-
no scoro: un ottimo display
Super Retina XDR Oled, nelle
due varianti da 6,1 e 6,7 pollici,
con risoluzione rispettivamente
di 2.532 x 1.170 e 2.778 x 1.284
pixel. Mancano però alcune fun-
zioni che erano e continuano a
essere esclusiva della versione
Pro: in particolare il refresh
rate variabile, che alcuni ana-
listi avevano immaginato fos-
se sul punto di sbarcare anche
sulla versione mainstream dello
smartphone. Uguale è anche il
notch, che in passato aveva subi-
to una leggera riduzione mentre
invece rimane invariato nell’ul-
tima incarnazione.
■ non hanno subito una riduzio-
Un catalogo
rinnovato
Abbiamo già accennato alla
nuova lineup, che prevede una
versione tradizionale da 6,1
pollici affiancata da un fratello
TOPIC DEL MESE
Le novità
integrate
nell’iPhone
14 sono ben
mimetizzate;
Apple ha
lavorato molto
sugli obbiettivi
delle fotocamere
posteriori, ma
le differenze
percepibili a
occhio nudo
sono davvero
minime.
maggiore da 6,7 pollici, deno-
minato Plus: questa, probabil-
mente, è una delle novità più
significative rispetto all’anno
scorso, poiché accanto alla ver-
sione “normale” non è più di-
sponibile il compatto iPhone Mi-
ni, mentre invece è ritornata una
variante di grandi dimensioni
più accessibile nei costi: lo scorso
anno, infatti, chi voleva un iPho-
ne di grande formato doveva
necessariamente rivolgersi alla
versione Pro Max e prepararsi a
spendere quasi 1.300 euro.
Non che i nuovi iPhone siano
smartphone economici: compli-
ce anche il generalizzato aumen-
to dei prezzi degli ultimi mesi,
infatti, la versione 14 parte da
1.029 euro per la variante da 128
Gbyte, mentre il 14 Plus parte
da 1.179 euro per raggiunge-
re i 1.569 della versione da 512
Gbyte. Come da tradizione Ap-
ple, rimangono a catalogo anche
alcuni tra i modelli precedenti:
iPhone 13 (anche nella variante
mini) e perfino iPhone 12, oltre
all’ultima versione dell’SE che è
da sempre sganciato dai cicli di
aggiornamento annuali dell’a-
zienda. Al contrario di quanto
avveniva in passato, però, gli
altri smartphone ancora a listino
ne di prezzo; mantengono in-
vece i cartellini precedenti, che
possono essere considerati più
“convenienti” soltanto a causa
degli aumenti imposti all’ultima
generazione.
A ulteriore sottolineatura
dell’approccio conservativo
PC Professionale | Novembre 2022 65
TOPIC DEL MESE LE NOVITÀ DA CUPERTINO

Finalmente anche la fotocamera

frontale, con tecnologia TrueDepth per
il riconoscimento biometrico FaceID,
integra una funzione di autofocus che
migliora la qualità dei selfie.

La nuova sezione fotografica, con sensori

più grandi e luminosi, consente di
ottenere scatti più belli e naturali anche
in condizioni di scarsa illuminazione.

adottato da Apple nella pro-

gettazione del nuovo iPhone 14
arriva anche la conferma ufficia-
le di una voce che era circolata
nelle ultime settimane prima del
lancio; l’azienda ha infatti deciso
di equipaggiare anche la versio-
ne 14 di iPhone con il processore
A15 Bionic: non si tratta esat-
tamente dello stesso modello
dello scorso anno, poiché ora
viene utilizzata la versione con
5 core Gpu (invece di 4), che lo
scorso anno era montata solo
sugli iPhone Pro.
La novità principale per l’uso
quotidiano è la nuova sezione
fotografica, che è stata aggior-
nata rispetto al passato: non
ci sono salti nella risoluzione
(come invece accade nel caso
dell’iPhone 14 Pro), ma entram- rinnovata e ottimizzata (che
bi gli obbiettivi posteriori – da Apple ha battezzato Photonic ■
12 Megapixel – hanno nuovi Engine), promettono di garantire
sensori: il principale ha una di- una qualità degli scatti migliore Sicurezza
mensione di 26 mm, un’apertura
di f/1.5 e funzioni stabilizzazio-
rispetto al passato, specialmente
in condizioni non ottimali. Gran-
e protezione
ne ottica, mentre quello ultra di novità si registrano invece per Un’altra novità molto signi-
grandangolare ha una dimen- la fotocamera frontale, anch’es- ficativa, che per ora riguar-
sione di 13 mm, apertura f/2.4 sa basata su un sensore da 12 da però soltanto il pubblico
e un campo visivo di 120 gradi. Megapixel con apertura f/1.9: nordamericano, è l’assenza
Le caratteristiche sono quindi per la prima volta nella storia dello slot per la scheda Sim: i
analoghe al passato e continua degli smartphone Apple, infatti, nuovi iPhone 14 accetteranno
a mancare uno zoom ottico, ma anche la cosiddetta “selfie ca- soltanto le eSim per la configu-
le migliori prestazioni dei nuo- mera” è dotata di un sistema di razione virtuale, ma la novità
vi sensori, unite a una pipeline autofocus, che migliora in modo non si estende, almeno per ora,
di trattamento delle immagini sensibile la qualità degli scatti. ai modelli in vendita nel resto

66 PC Professionale | Novembre 2022

LE NOVITÀ DA CUPERTINO
La novità più originale
e inattesa dei nuovi
iPhone è il supporto
per la comunicazione
d’emergenza via satellite;
il servizio però sarà
disponibile inizialmente
soltanto in Nordamerica.
del mondo (e in particolare nel
nostro Paese). Limitata a Stati
Uniti e Canada è anche un’altra
novità piuttosto interessante,
per lo meno sotto il profilo
strettamente tecnologico: il
nuovo iPhone 14, infatti, è in
grado di sfruttare la comunica-
zione satellitare per contattare
servizi di emergenza in caso di
necessità, anche se ci si trova
fuori dal campo di copertura
del tradizionale segnale cel-
lulare. Evidentemente non si
tratta di un’evenienza comune
(specialmente in un Paese re-
lativamente piccolo e densa-
mente popolato come l’Italia),
ma le zone in cui la copertura
latita non mancano neppure
da noi (pensiamo in particolare
alle aree montuose) e sareb-
be molto utile poter sfruttare
questa opzione in caso di reale
emergenza. Le dimostrazio-
ni offerte da Apple sono state
sicuramente interessanti: una
funzione software aiuta l’uten-
te a orientare il dispositivo in
maniera ottimale per seguire il
transito dei satelliti, supplen-
do almeno in parte all’assenza
di una sezione di trasmissione
dedicata, che rende i tradizio-
nali telefoni satellitari grandi
e ingombranti.
Peccato, quindi, che almeno
Grazie all’analisi
delle informazioni
provenienti dai sensori,
in particolare il nuovo
accelerometro high-g,
iPhone può intervenire se
coinvolto in un incidente
stradale, chiamando
automaticamente i
soccorsi.
TOPIC DEL MESE
per ora questa funzione non
sia disponibile fuori dal Nor-
damerica. Per completare il
discorso, bisogna segnalare
infine che l’accesso a questa
funzione prevede un servizio
di gestione delle emergenze
tramite operatori specializzati
e dedicati (questo, probabil-
mente, è uno dei motivi per cui
la funzione non è disponibile
in tutto il mondo); i posses-
sori dei nuovi iPhone avran-
no accesso al servizio per due
anni dalla data di attivazione
del dispositivo, ma non è sta-
to comunicato quale potreb-
be essere il prezzo una volta
trascorso quest’intervallo. È
possibile che Apple non abbia
ancora deciso come procedere
e che utilizzi questi primi due
anni per valutare i reali costi
di gestione. Le informazioni
non possono essere più precise
perché la funzione non è anco-
ra disponibile, neppure nelle
zone tecnicamente coperte:
sarà infatti introdotta con un
aggiornamento software pre-
visto per il mese di novembre.
Un’altra nuova funzione di
sicurezza, senza limitazioni
geografiche, è quella capace
di rilevare il coinvolgimento
in un incidente stradale (che
ritroveremo anche nei nuovi
Apple Watch): iPhone 14 incro-
cia le informazioni provenienti
dai molti sensori integrati, a
partire dal nuovo accelerome-
tro high-g (capace di registrare
accelerazioni fino a 265G), che
viene abbinato al barometro
(per rilevare la variazione di
pressione causata dall’apertu-
ra degli airbag) e ai microfoni
ambientali per rilevare le cir-
costanze di un incidente con
affidabilità ed evitando falsi
positivi. In caso di una collisio-
ne rilevata, l’iPhone inizia un
conto alla rovescia che porta a
inviare una chiamata automati-
ca ai contatti di emergenza re-
gistrati dall’utente e ai servizi
di pronto intervento, a meno
che l’utente non interrompa
la sequenza.
PC Professionale | Novembre 2022 67
TOPIC DEL MESE
iPhone 14 Pro e Pro Max
Il top della gamma offre novità significative e prestazioni eccellenti,
migliorando l'usabilità. Ma i prezzi sono davvero impegnativi
Se l’iPhone 14 non si segnala
per un particolare coraggio
nell’innovazione, il nuovo 14
Pro (e il fratello maggiore Pro
Max) integrano invece novità
più consistenti, sia nella dotazio-
ne sia nell’usabilità quotidiana.
Come gli iPhone tradizionali,
anche i Pro sono disponibili in
due versioni da 6,1 e 6,7 pollici,
con risoluzioni simili (ma
non identiche) a
Il viola è certamente il colore dell’anno,
per lo meno secondo i designer
Apple; anche l’iPhone 14 Pro è infatti
disponibile in purple, con una tonalità
più profonda rispetto a quella della
versione standard.
68 PC Professionale | Novembre 2022
LE NOVITÀ DA CUPERTINO
quelle dell’iPhone 14: entrambi
i modelli guadagnano una ven-
tina di pixel in entrambe le di-
mensioni. Gli schermi sono però
notevolmente diversi: così come
già l’anno passato, le versioni
Pro sono infatti dotate di display
capaci di adattare la frequenza
di refresh tra 1 e 120 Hz, garan-
tendo da un lato la massima
fluidità nello scorrimento e nelle
altre applicazioni che richiedono
un aggiornamento frequente, e
dall’altro ottimizzando i consu-
mi quando invece le immagini
sono statiche. Questa tecnologia
è alla base di una prima assoluta
tra le funzioni dello smartphone Grazie all’inventiva degli sviluppatori di
Apple: iPhone 14 Pro, infatti, of- Apple, la zona attorno alla fotocamera
fre la possibilità di mantenere lo frontale (Dynamic Island) è utilizzata per
schermo sempre attivo (always fornire informazioni e notifiche agli utenti.
on). Dopo un periodo di inatti-
vità la luminosità diminuisce
e lo sfondo viene scurito, però telefoni Android offrono da
le informazioni principali (sia tempo funzioni analoghe), ma
l’orologio sia eventuali notifi- l’implementazione risulta molto
che e complicazioni aggiunte convincente e un po’ spiazzante,
dall’utente) rimangono sempre poiché per i primi tempi si ha
visibili, a meno che non si giri sempre la sensazione di aver la-
il telefono a faccia in giù o non sciato acceso lo schermo. Nono-
lo si metta in tasca o in borsa. stante le ottimizzazioni, attivare
Si tratta di una novità soltan- questa funzione (che è control-
to per gli utenti Apple (diversi labile tramite le impostazioni)
Dopo molto tempo, Apple abbandona l’ormai iconico notch per inserire la
fotocamera frontale e l’elettronica di controllo in un foro a forma di capsula.

Il software di gestione
delle fotocamere
offre ora uno zoom
“ottico” 2X, ottenuto
ritagliando la parte
centrale dell’immagine
catturata dal sensore
principale: è il formato
ideale per i ritratti.
ha inevitabilmente un impatto
sull’autonomia: è difficile offrire
una quantificazione precisa, ma
durante i nostri test abbiamo
misurato una differenza percet-
tibile. Altre analisi condotte da
laboratori indipendenti hanno
quantificato l’impatto nel 6%
durante un periodo di 8 ore. In
ogni caso, le analisi condotte
oggi vengono inevitabilmente
effettuate su dispositivi nuovi,
con la batteria nello stato otti-
male; le valutazioni potrebbero
quindi cambiare nel corso del
tempo. Un’altra novità porta-
ta in dote dal nuovo display è
la luminosità massima, che ora
raggiunge addirittura le 2.000
cd/m2: tradotto nella pratica
quotidiana, il nuovo iPhone 14
La nuova sezione fotografica
dell’iPhone 14 Pro (e Pro Max) vede
per la prima volta da molto tempo
un incremento della risoluzione del
sensore principale, che passa da 12
a 48 Megapixel.
LE NOVITÀ DA CUPERTINO
Pro è utilizzabile senza difficoltà
anche sotto la luce diretta del
sole.
Come nel caso dell’iPhone 14,
il design è molto simile alla ge-
nerazione precedente; ci sono
comunque alcune minuscole
differenze che rendono la nuova
versione incompatibile con gli
accessori prodotti fino all’anno
scorso. Anche le tinte sono in
gran parte simili al passato: le
tonalità sono argento, oro e nero
siderale, a cui si aggiunge un
viola piuttosto scuro.
Nuova è anche la forma del
ritaglio nello schermo: invece
dell’ormai tradizionale notch,
Apple ha ricavato un foro a for-
ma di capsula (rettangolare con
i due bordi laterali arrotondati a
semicerchio), sfruttando questa
zona per una novità funzionale
piuttosto interessante: gli svi-
luppatori di iOS, infatti, hanno
infatti lavorato con le limitazioni
dell’area aggiungendo una serie
di funzioni di notifica caratteriz-
zate da animazioni molto grade-
TOPIC DEL MESE
voli, che Apple (con sprezzo del
ridicolo) ha battezzato Dynamic
Island. Il suo funzionamento è
semplice ma efficace: il software
“allarga” lo spazio dedicato al
foro aggiungendo una cornice
nera che, grazie anche alla tec-
nologia Oled del display, è so-
stanzialmente indistinguibile se
non in particolari condizioni di
luce. Questa zona viene utiliz-
zata per mostrare informazioni
puntuali su alcune attività in
corso, come la presenza di un
timer attivo, una chiamata in
ingresso, la connessione degli
auricolari, la ricarica e molto al-
tro ancora. La novità può sem-
brare poco rilevante, ma invece
cambia in modo significativo
l’uso del dispositivo, sostituen-
do e integrando in molti casi le
tradizionali notifiche di siste-
ma. Alcune app di terze parti
hanno già iniziato a utilizzare
le sue funzioni (specialmente
quelle che sfruttano le chiama-
te di sistema per controllare
la riproduzione multimediale
o veicolare le comunicazioni),
ma è plausibile che il suppor-
to cresca ulteriormente nel giro
di qualche mese. Nonostante
il poco spazio occupato sullo
schermo, questa zona gestisce
bene anche il multitasking: sup-
porta infatti la visualizzazione
di più notifiche e il passaggio da
un’informazione all’altra.
■
La sezione
fotografica
Un’altra novità davvero signifi-
cativa del nuovo iPhone 14 Pro
è la sezione fotografica, che per
la prima volta dal 2014 (anno
di debutto dell’iPhone 6) vede
crescere la risoluzione; il sensore
posteriore principale raggiunge
ora i 48 Megapixel, che vengono
però gestiti in maniera piutto-
sto intelligente. Normalmente,
infatti, la risoluzione rimane
a 12 Megapixel, con quattro
pixel fisici che contribuiscono
PC Professionale | Novembre 2022 69
TOPIC DEL MESE
Grazie allo schermo a refresh
variabile e alla migliore efficienza
energetica, iPhone 14 Pro offre
per la prima volta la possibilità
di mantenere sempre attivo lo
schermo; la luminosità diminuisce,
così come la frequenza di refresh.
a formare l’informazio-
ne cromatica per ciascun
punto della fotografia.
Questa impostazione per-
mette di catturare più luce
e ottenere un’immagine più
nitida, a tutto vantaggio della
qualità degli scatti; se si attiva
la modalità Raw, comunque, si
possono catturare tutti i dettagli
e ottenere immagini a risoluzio-
ne piena; il prezzo da pagare
è l’aumento delle dimensioni,
che rende poco pratico l’uso di
questo formato se non in circo-
stanze particolari. A questo pro-
posito, segnaliamo che la porta
di comunicazione continua a
essere in formato Lightning e
soprattutto limitata alla velo-
cità dello standard Usb 2.0: un
difetto non da poco per gli utenti
davvero Pro di questo disposi-
tivo, già manifestatosi lo scorso
anno con l’introduzione della
registrazione video in formato
70 PC Professionale | Novembre 2022
LE NOVITÀ DA CUPERTINO
ProRes e sfortunata-
mente non ancora
risolto in questa
generazione.
Il sensore principale, da 48 Me-
gapixel con apertura f/1.78, è
affiancato da altri due obbiettivi:
un grandangolare da 12 Mpi-
xel f/2.2 e un teleobbiettivo 3X
f/2.8. Il software dell’iPhone 14
Pro offre anche uno zoom ottico
2X, ottenuto tramite il ritaglio
delle informazioni catturate dal
sensore principale. Il risultato è
ottimo, con una fluidità perfetta
nel passaggio da un’imposta-
zione all’altra e un’ottima cor-
rispondenza cromatica tra i di-
versi sensori. Rinnovato è anche
l’obbiettivo frontale, che, come
nel caso dell’iPhone 14, guada-
gna la funzione di autofocus.
Anche il nuovo iPhone 14
(standard e Pro) mantiene
la porta di connessione e
ricarica Lightning, che
avverte ormai tutto il
peso dell’età: è limitata
allo standard Usb 2.0.
I risultati ottenibili
dal comparto foto-
grafico, grazie anche
alla nuova pipeline di
elaborazione delle immagini, so-
no globalmente eccellenti; iPho-
ne 14 Pro è in grado di catturare
immagini di altissima qualità
in molte circostanze e gestisce
anche condizioni difficili, come
per esempio quelle di scarsa
luminosità. È difficile stabilire
una classifica oggettiva di qua-
lità delle fotografie, ma il nuovo
iPhone è certamente in grado di
confrontarsi senza alcun timore
con qualsiasi altro smartphone.
Altrettanto notevole è la qua-
lità di registrazione del video,
che conferma ancora una volta
il ruolo dell’iPhone Pro come
punto di riferimento del settore.
A proposito di video, nuova per
questa generazione è la funzione
Action Mode, una stabilizzazione
molto aggressiva ed estrema, che

restringe in modo significativo il
campo visivo ma consente una
eccellente stabilità delle immagini
anche seguendo un soggetto in
rapido movimento. Per funziona-
re, però, questa modalità richiede
una notevole luminosità: è uti-
lizzabile con successo all’aperto
e di giorno, ma basta spostarsi
in interni per iniziare ad avere
qualche problema: la funzione,
infatti, non si attiva neppure se le
condizioni non sono ideali.
■ wireless a induzione MagSafe,
A16 Bionic
Il cuore dell’iPhone 14 Pro è il
nuovo processore A16 Bionic,
che quest’anno è stato riservato
esclusivamente alle varianti Pro:
leggendo i dati di targa, le presta-
zioni sono soltanto leggermen-
te superiori rispetto alla scorsa
generazione (10% circa), ma la
larghezza di banda dedicata alla
memoria cresce del 50%. I risul-
tati dei benchmark mostrano un
progresso significativo: le presta-
zioni single core in Geekbench
passano da 1.700 a quasi 1.900
punti, mentre il multicore sfon-
da per la prima volta il muro
dei 5.000 punti. Sotto il profilo
strettamente numerico, Apple ha
ormai distanziato la concorrenza:
lo Snapdragon 8 Plus non riesce
a sorpassare neppure l’A15 Bio-
nic dello scorso anno, mentre il
nuovo A16 allarga ulteriormen-
te il solco. Anche le prestazioni
grafiche misurate con 3DMark
mostrano un divario simile:
l’iPhone 14 Pro supera i 12.000
punti, mentre la concorrenza non
raggiunge i 10.000.
Il nuovo processore migliora
anche l’efficienza energetica,
che consente al nuovo modello
di ottenere un’autonomia con-
vincente, in linea con la gene-
razione precedente nonostante
l’introduzione della funzione
always-on. I dati di targa della
batteria crescono leggermente
rispetto al passato: 3.200 mAh
contro 3.095, mentre la versio-
LE NOVITÀ DA CUPERTINO
ne Max è leggermente inferiore:
4.323 contro 4.352. Un aspetto
su cui Apple non ha ancora
raggiunto la concorrenza è la
ricarica rapida: anche il nuovo
iPhone utilizza al massimo 20W,
che secondo l’azienda dovreb-
be garantire la carica da zero al
50% in 30 minuti. Durante i no-
stri test ci siamo però fermati al
45%. Valori accettabili, ma molto
lontani dalle prestazioni offerte
dai migliori dispositivi in questa
particolare metrica; completa la
dotazione il sistema di ricarica
che si conferma efficace e pratico
nell’uso quotidiano.
La versione Pro di iPhone con-
divide poi tutte le caratteristi-
Nuove frontiere
Non solo smartphone: dagli Apple Watch
alla seconda generazione degli auricolari
Airpods Pro, ecco tutti gli altri prodotti
presentati a settembre
Il nuovo Apple Watch Series
8 integra l’accelerometro
high-g che consente di
rilevare gli incidenti stradali,
attivando la procedura di
emergenza automatica.
TOPIC DEL MESE
che avanzate già illustrate nel
paragrafo precedente, come le
funzioni di rilevamento degli in-
cidenti stradali e di connessione
di emergenza via satellite (nelle
aree geografiche supportate).
Nel complesso, iPhone 14 Pro
si è dimostrato uno smartphone
di altissimo livello, capace di
offrire un’integrazione perfetta
tra hardware e software e una
dotazione che non lascia quasi
nulla a desiderare. La sezione
fotografica è eccellente, le pre-
stazioni non temono confronti e
alcune novità, come la Dynamic
Island e il display always on mi-
gliorano in modo significativo
l’usabilità quotidiana. I prezzi
sono però molto alti.
L’evento di settembre ha segna-
to il debutto dell’Apple Watch
Series 8 e del fratello minore
SE di seconda generazione. La
versione 8 è un’evoluzione della
generazione precedente, che ne
mantiene inalterata tutta la do-
tazione di funzioni già presente
in passato. La novità principale
è un sensore di temperatura cor-
porea che Apple ha ottimizzato
non tanto per misurare eventuali
alterazioni, quanto per tracciare
l’andamento al fine di individua-
re il periodo di ovulazione per
le donne in età fertile. Questa
informazione può essere prezio-
sa per chi cerca di avere (o non
avere) figli, ma il dato viene for-
nito solo in modo retrospettivo:
Apple Watch, infatti, può inviare
una notifica per segnalare che il
giorno precedente è probabil-
mente avvenuta l’ovulazione.
L’altra novità nella dotazione di
PC Professionale | Novembre 2022 71
TOPIC DEL MESE
sensori, condivisa con iPhone 14,
è il sistema di rilevamento degli
incidenti stradali, che funziona
in maniera del tutto analoga.
Oltre a questa nuova funzione
legata alla salute, l’Apple Watch
8 integra un nuovo processore
principale, chiamato S8; le dif-
ferenze nell’usabilità quotidia-
na sembrano però abbastanza
ridotte. Rimangono comunque
le ottime funzioni di ricarica ra-
pida che è necessaria per sfrutta-
re al meglio il monitoraggio del
sonno: se non si mette in carica
l’orologio la sera per ritrovar-
lo poi pronto il mattino dopo,
infatti, è essenziale che possa
essere ricaricato velocemente,
per esempio la mattina appena
svegli. A proposito di batteria,
watchOS 9 introduce una nuova
modalità a basso consumo che
può migliorare sensibilmente
l’autonomia in caso di necessi-
tà; non è però un’esclusiva dei
nuovi Series 8, poiché è dispo-
nibile a partire dalla versione 4.
Uguali al passato sono anche gli
schermi delle due versioni, con
diagonale di 41 o 45 mm, e le
funzioni di resistenza all’acqua
e alla polvere.
Accanto al nuovo Apple Watch
Series 8 è stata lanciata anche la
seconda generazione della ver-
sione SE, un’edizione economi-
ca e ridotta nella dotazione che
rappresenta un eccellente punto
di ingresso all’ecosistema Ap-
ple Watch per chi non è ancora
sicuro di voler investire la cifra
necessaria per i modelli più co-
stosi: Apple Watch Series 8 parte,
infatti, da oltre 500 euro fino a
superare i 2.000 per le edizioni
griffate Hermes.
Il nuovo Apple Watch SE condi-
vide con il resto della famiglia lo
72 PC Professionale | Novembre 2022
LE NOVITÀ DA CUPERTINO
stesso processore S8 ma man- schermo da ben 49 mm, capace
ca di alcune funzioni avanzate di raggiungere le 2.000 cd/m2
(display always on, elettrocar- di luminosità e protetto da un
diogramma e misurazione della cristallo di zaffiro per la massi-
saturazione dell’ossigeno, oltre ma resistenza agli urti. A questo
naturalmente al nuovo sensore serve anche la cassa in titanio
di temperatura); inoltre, non ha e le differenze nel design del-
la resistenza IP6X, ma l’usabili- la scocca, che ora raggiunge lo
tà complessiva è molto simile a schermo per proteggere gli ango-
quella del fratello maggiore e li e si estende lungo il bordo per
soprattutto garantisce un sup- difendere la digital crown dagli
porto a lungo termine per gli ag- urti. Alle dimensioni generose si
giornamenti software. Il prezzo associa un peso maggiore rispet-
è molto più abbordabile: Apple to agli altri modelli (61,3 grammi,
Watch SE parte, infatti, da 309 contro i 51 della versione in accia-
euro per la versione con schermo io dell’Apple Watch tradiziona-
da 40 mm. le), ma una volta indossato non è
tanto il peso a fare la differenza,
quanto piuttosto le dimensioni,
■ che non sono certamente adatte
a chi ha un polso sottile. Il di-
Apple Watch Ultra spositivo è proposto in una sola
colorazione (titanio, appunto,
Con il lancio di quest’anno la fa- senza finiture superficiali che
miglia Apple Watch acquista una potrebbero graffiarsi), mentre
nuova versione che si colloca al tre sono i modelli di cinturino,
top della gamma, per lo meno ottimizzati rispettivamente per
dal punto di vista tecnico. Apple il trail, la montagna e gli sport
Watch Ultra è lo smartwatch più acquatici.
grande e robusto mai prodotto La forma dello schermo è quella
da Apple ed è pensato per chi consueta, così come uguale è la
vuole indossarlo anche nelle dotazione di controlli, con un’im-
condizioni più estreme e per le portante novità: un secondo pul-
attività più impegnative. Que- sante, chiamato Tasto azione e
sto nuovo Apple Watch ha uno collocato lungo il bordo sinistro.
L’Apple Watch Ultra è proposto con tre diversi
bracciali, studiati e ottimizzati per gli sportivi, gli
escursionisti e gli appassionati di sport acquatici.
La cassa del nuovo Apple Watch Ultra è realizzata
in titanio mentre il vetro frontale è di zaffiro,
per garantire la massima robustezza anche
in condizioni estreme.

Questo nuovo elemento consente
l’accesso rapido a funzioni speci-
fiche che dipendono dal contesto
e dall’app aperta. Nel caso del
tracciamento degli allenamenti,
per esempio, lo si può utilizzare
per prendere intertempi, mentre
se si usa la bussola un clic ag-
giunge un punto di passaggio a
cui poi poter tornare in caso di
necessità. Basta tenerlo premuto,
inoltre, per attivare una sirena da
86 decibel capace di attirare l’at-
tenzione dei soccorritori in caso
di emergenza. Il dispositivo inte-
gra anche un doppio altoparlante
per garantire un maggior volume
di riproduzione delle chiamate e
dell’assistente vocale, mentre i tre
microfoni consentono di ottenere
una migliore registrazione della
voce, specialmente in condizioni
ambientali sfavorevoli (per esem-
pio in presenza di vento forte). Il
sistema Gps a doppia frequenza
promette una precisione superio-
re specialmente nelle condizioni
più difficili, come nelle foreste
oppure negli ambienti urbani
molto densi.
Le dimensioni più generose of-
frono spazio per una batteria
molto più capiente, capace di
offrire 36 ore di autonomia in
condizioni standard e fino a 60
ore utilizzando le funzioni di ri-
sparmio energetico più avanzate
(implementate con un prossimo
aggiornamento). Questa capien-
za superiore garantisce anche
una registrazione precisissima
di tutti gli eventi sportivi, anche
quelli più lunghi e impegnativi,
mantenendo sempre attivi tutti
i sensori più importanti.
Il nuovo Apple Watch Ultra pro-
mette anche di sostituire i diving
computer per gli appassionati
di subacquea, anche se i modelli
più evoluti offrono integrazio-
ni con l’attrezzatura che per ora
non sembrano disponibili per lo
smartwatch di Apple. Bisogna
però vedere quali accessori pro-
porranno i vari produttori del
settore. Il nuovo modello è infatti
capace di raggiungere i 40 metri
di profondità, e resiste a tempera-
ture che variano da -20 a 55 gradi.
LE NOVITÀ DA CUPERTINO
Lo stelo degli auricolari Airpods Pro 2 integra un
sensore a sfioramento che permette di controllare il
volume senza dover agire sul device collegato.
■
Airpods Pro 2
L’ultima novità annunciata du-
rante l’evento di settembre è la se-
conda generazione degli Airpods
Pro, gli auricolari true wireless
con funzione di cancellazione at-
tiva del rumore che nella prima
incarnazione hanno ottenuto un
grandissimo successo, non sol-
tanto tra i possessori di dispo-
sitivi Apple. La nuova versione
mantiene tutte le caratteristiche
che hanno decretato il successo
della versione precedente, come
il design immediatamente rico-
noscibile, la resistenza all’acqua
e la semplicità di associazione e
utilizzo (specialmente se abbinati
con i prodotti Apple). Aggiunge
però alcuni miglioramenti signi-
ficativi, tra cui una maggiore au-
tonomia, una quarta dimensione
per i gommini intercambiabili che
dovrebbe soddisfare anche chi ha
canali auricolari molto piccoli,
e soprattutto un nuovo senso-
re a sfioramento per controllare
il volume di riproduzione sen-
za dover agire sul dispositivo
connesso.
Novità significative sono evi-
denziate anche dalla custodia,
che ora integra un anello per il
collegamento di un cordino per
il trasporto e un piccolo altopar-
lante che semplifica l’individua-
zione del dispositivo in caso di
smarrimento. La nuova custodia
supporta la ricarica a induzio-
ne, e ora è compatibile con Mag-
Safe e può essere caricata anche
utilizzando il puck dell’Apple
TOPIC DEL MESE
La custodia dei nuovi Airpods Pro integra
un anello che permette di aggiungere
un laccetto, semplificando il trasporto e
l’individuazione.
Watch. Dal punto di vista tec-
nico, gli auricolari sono ora do-
tati del nuovo processore H2,
che migliora l’efficienza ener-
getica e le capacità di calcolo;
le prestazioni sono cruciali per
garantire una migliore funzio-
ne di cancellazione dei rumori
e una modalità di trasparenza
ancora migliorata. Questa impo-
stazione, che permette ai rumori
esterni di filtrare nelle cuffie per
garantire in ogni momento una
piena consapevolezza di quanto
accade nell’ambiente circostanze
(preziosa, per esempio, quando
ci si muove in città), ora è in gra-
do di individuare tempestiva-
mente i rumori più forti e fasti-
diosi (il clacson di un’auto, un
cane che abbaia), attenuandoli
per renderli meno invasivi. Le
novità tecnologiche sono sicu-
ramente interessanti, ma mai
come nel caso di un dispositivo
di riproduzione musicale quello
che fa la differenza è la quali-
tà dell’audio. Chi ha già avuto
modo di provare gli auricolari
ha restituito impressioni positi-
ve, ma ci riserviamo di ritorna-
re sull’argomento non appena
potremo testare i nuovi Airpods
Pro in prima persona.
PC Professionale | Novembre 2022 73
PROVE HARDWARE
Xplora X5 Play
Lo smartwatch pensato per bambini dai 5 ai 12 anni per avvicinarli
alla tecnologia. Senza Internet e con il controllo dei genitori
A
prire le porte della
tecnologia ad un
bambino è un
gesto complica-
to, da farsi con la
massima cautela.
Non è una scelta
facile e comporta riflessioni im-
portanti. C’è chi vorrebbe aspet-
tare tempi più maturi e chi, in-
vece, ritiene che la tecnologia
sia ormai parte integrante della
vita quotidiana di ogni essere
umano e, di conseguenza, va
spiegata il prima possibile. Per
un primo accesso (morbido) alla
vita digitale, ci sono diverse op-
zioni tra cui scegliere. Noi abbia-
mo testato Xplora X5 Play, uno
smartwatch pensato per una
fascia d’età compresa tra i 5 e i
12 anni. Di fatto, si tratta di un
primo assaggio di tecnologia ma
74 PC Professionale | Novembre 2022
■ Di Filippo Marnati
con un severo controllo da parte
del genitore. Parliamo di uno
smartwatch che non include, di
proposito, funzioni non adatte ai
più piccoli come l’accesso a In-
ternet, i social media e le appli-
cazioni legate ai giochi. Xplora
X5 Play è configurato e gestito
dall’app Xplora. Quest’ultima è
installata sullo smartphone del
genitore (compatibile con An-
droid e iOS). In questo modo, è
possibile da remoto aggiungere
o rimuovere i contatti tramite
l’applicazione e solo questi sono
visibili sull’orologio. È quindi
impossibile chiamare qualcuno
o ricevere chiamate indesidera-
te. Questo rende Xplora X5 Play
un modo sicuro e protetto per
dare al bambino il suo primo,
vero cellulare (ma con le neces-
sarie limitazioni).
Xplora X5 Play è uno smartwatch
leggerissimo con funzioni di cel-
lulare e 4G, in grado di riceve-
re ed inviare messaggi vocali,
messaggi di testo pre-salvati,
fotografie ed emoji. Consente
al bambino di restare in contat-
to con i loro genitori, parenti e
amici. Grazie al touchscreen e
all’interfaccia intuitiva, può fare
e ricevere telefonate in maniera
intuitiva. È anche presente un
pulsante SOS, sempre funzio-
nante, in modo che il bambino
possa, in caso di emergenza, en-
trare immediatamente in contat-
to con i genitori. Con la modalità
scuola, lo smartwatch passa allo
stato “silenzioso” e le funzioni
del telefono - a parte quella di
SOS - sono disattivate. Grazie al
chip GPS integrato, il genitore
conoscerà sempre dove si trova

il proprio figlio e potrà quindi
decidere se e dove lasciarlo libe-
ro di recarsi. È possibile anche
creare delle “zone di sicurezza”
che inviano notifiche al genitore
quando il bambino entra o esce
da queste aree prestabilite.
Grazie alla videocamera di X5
Play, il bambino può scattarsi
un selfie e condividerlo con i
contatti in rubrica. Momenti
divertenti, attività importanti e
incontri con gli amici possono
essere immortalati e condivisi,
in un ambiente controllato e si-
curo. È veloce e affidabile, resi-
stente all’acqua, alla polvere e
alla sabbia. Insomma, perfetto
per un bambino.
dimmi
dove
sei
Il GPS integrato
consente sempre
di monitorare
i movimenti.
■
Massima sicurezza
dei dati
Xplora offre il massimo livello di
sicurezza per i dati raccolti duran-
te l’utilizzo dei suoi smartwatch.
Gli smartwatch sono stati testati
e premiati dall’autorevole ente
di certificazione TUV. Le comu-
nicazioni sono criptate in moda
da impedire l’intercettazione di
informazioni come la posizio-
ne in cui si trova il bambino o
i messaggi tra lui e i genitori. Il
registro delle chiamate garantisce
sicurezza anche contro il furto di
identità: non è quindi possibile
che persone estranee contattino
il numero di telefono sotto falsa
identità. Xplora segue il principio
HARDWARE PROVE
“privacy by design” per la prote-
zione dei dati. Ciò significa che
non vengono raccolti più dati di
quelli necessari. Il trattamento
dei dati e tutti i prodotti Xplora
sono stati testati dalle autorità
preposte alla protezione dei dati
e sono conformi al regolamento
GDPR. Infine, la collezione di
smartwatch non include di pro-
posito funzioni non adatte ai più
piccoli come l’accesso a Internet,
i social media e le applicazioni le-
gate ai giochi: garantisce quindi il
primo accesso alla comunicazio-
ne digitale in sicurezza. In questo
modo si evitano la maggior parte
delle cyberminacce, virus e altri
attacchi al dispositivo. La com-
binazione di questi fattori ren-
de Xplora sicuro e quindi molto
adatto ai bambini.
■
Premi per i bambini
che fanno
più attività fisica
Xplora ha anche sviluppato
Goplay, una piattaforma bre-
vettata che, usata insieme allo
smartwatch e grazie a elementi
di gamification, incoraggia i pic-
coli a fare più attività fisica. Per
renderla sempre più coinvolgen-
te Xplora collabora regolarmente
con aziende dell’industria cine-
matografica e dell’animazione,
come ad esempio Paramount
Pictures, Sony Playstation e
Warner Bros. Goplay premia
i bimbi che si muovono di più.
Per ogni mille passi fatti, il
bimbo riceve delle monete, le
Xplora Coins, e insieme con i
suoi genitori, può decidere di
usarle per avere regali, servizi,
fare beneficenza, regalarle a un
amico. Inoltre, il bambino più
attivo può ottenere ulteriori re-
gali esclusivi, a seconda del suo
punteggio settimanale. Xplora
X5 Play è disponibile nei colori
nero, rosa e blu e ha un prezzo
consigliato al pubblico di Eu-
ro 149.99, IVA inclusa.
PC Professionale | Novembre 2022 75
PROVE HARDWARE

Ricondizionato
=
come nuovo
Sempre più utenti "concedono" una seconda vita agli smartphone
Un acquisto rischioso? Dipende da chi e cosa si sceglie...
■ Di Thomas Saccani

S
tiamo facendo i
primi (significati-
vi) passi in un’era
in cui ogni ogget-
to ha una secon-
da vita. Riciclare
è diventato un
mantra, oltre che una necessità
per un futuro migliore. Anche
in ambito tecnologico, affidarsi
a device ricondizionati non sem-
bra più tanto un azzardo, anzi…
Se fino a qualche tempo fa, gli
smartphone ricondizionati era-
no una scelta di pochi, oggi il
panorama è cambiato notevol-
mente. Acquistare smartphone
ricondizionato è un’opzione
che sta prendendo sempre più
piede. In primis, questa cresci-
ta esponenziale di richieste di
device ricondizionati è legata, a
doppio filo, all’aumento di piat-
taforme dedicate a questa tipo-
logia di new business. Trovare il
modello che si sta cercando non
è più una chimera come qualche
tempo fa. Il vantaggio è duplice:

76 PC Professionale | Novembre 2022


massima attenzione a concetti
chiave come sostenibilità, eco-
nomia circolare, con tanto di ri-
duzione dei rifiuti tecnologici e,
in secondo luogo, la possibilità
concreta di non dover rinuncia-
C
re alle prestazioni, senza dover
spendere una fortuna. Alcuni
dati sono da evidenziare: diver-
se fonti attestano che da qui al
2024 il mercato varrà non meno
di 65 miliardi e che entro il 2027
crescerà nell’ordine del 10.23%.
Tra i fattori determinanti del
successo dei ricondizionati vi è
sicuramente l’aumento costante
dei prezzi degli smartphone di
ultima generazione che, insieme
al risveglio della coscienza green
attenta all’ambiente, concorro-
no alla crescita del segmento.
Non c’è quindi da meravigliarsi
se sono sempre di più le realtà
che popolano questo settore e
offrono ai consumatori un’al-
ternativa alla classica telefonia,
più economica (si possono tro-
vare sconti sul prezzo originale
dal 15% al 70%) e consapevole.
Ma esistono dei rischi in questa
*1
Lo studio effettuato da CertiDeal è stato creato a partire da una stima dei volumi dei ricondizionati sul mercato italiano calcolata
partendo dai dati di acquisto in possesso dell’azienda per l’anno 2021.
HARDWARE PROVE
Il mercato dei ricondizionati:
in Italia vincono gli iPhone
ertiDeal, sito specializzato nella vendita di prodotti high tech
ricondizionati tra cui iPhone, Samsung, iPad e Mac, ha effettuato
uno studio1 di mercato dal quale emerge che gli italiani, già nel 2021
si sono interessati parecchio alla tecnologia ricondizionata: nello
specifico, Lombardia, Liguria e Lazio sono le regioni che presentano il
maggior numero di utenti (nella fascia 20-69 anni) per ordini di cellulari
ricondizionati, con la Lombardia in testa per numero di acquisti che
hanno interessato un buon 9.7% della popolazione regionale. Altro dato
interessante è rappresentato dal confronto con gli acquisti dello scorso
anno: le tre regioni hanno infatti raddoppiato la spesa di ricondizionati
rispetto al 2020. Dall’altro lato dello spettro, le regioni che meno si sono
avvicinate ai ricondizionati sono, in ordine percentuale, la Basilicata
(1,11%), la Calabria (1,32%) e la Campania (2.85%). Con l’eccezione della
Valle d’Aosta, altra regione che registra ordini molto bassi, questi dati
evidenziano un’interessante spaccatura del Paese – il Sud Italia, con un
bacino di potenziali utenti di oltre 720 mila consumatori, nel 2021 è apparso
più restio ad acquistare i ricondizionati. Una tendenza però che già nel
2022 sembra invertirsi a favore di un maggiore interesse. Un altro dato
curioso guarda alle differenze regionali negli acquisti tra uomini e donne.
Per esempio, le regioni che vedono le donne in prima linea nell’acquisto
di smartphone ricondizionati sono in assoluto la Campania, con il 57% di
click che proviene da utenti del gentil sesso, subito seguita dal Piemonte
(56%) e dalla Toscana (46%). Guidano invece gli uomini in regioni come la
Sicilia, in cui gli utenti della categoria raggiungono il 78%, seguita da Emilia-
Romagna (63%) e Lombardia (61%). Per quanto riguarda brand e modelli
preferiti, il mercato dei dispositivi ricondizionati non fa differenze di genere:
gli iPhone di Apple dominano indiscussi la scena, contando percentuali
decisamente superiori rispetto agli altri dispositivi ricondizionati in vendita
sulla piattaforma. In particolare, sempre secondo i dati
di acquisto del 2021, i device più acquistati
dagli utenti italiani sono stati iPhone 8 (20%),
iPhone X (9%) e iPhone 7 (6%). E pare che
iPhone rimarrà in tendenza anche per il 2022:
secondo l’analisi di CertiDeal, quest’anno
gli utenti resteranno fedeli a Apple
ma opteranno per un modello
più attuale come l’iPhone 11
e XR, in quanto caratterizzati
dalle specifiche più apprezzate
dai consumatori: fascia
alta, comfort nella visione
di materiale audiovisivo
e buona qualità della
telecamera, con un risparmio
fino al 70% del prezzo
rispetto al nuovo.
→ Nella foto Yoann Valensi
e Laura Cohen di CertiDeal
PC Professionale | Novembre 2022 77
PROVE HARDWARE

Prezzi bassi?
CertiDeal svela
tutti i segreti
del successo

C
ertiDeal, in prima linea nel mercato già
dal 2015, ha senza dubbio preso parte
all’ascesa del settore. Con un totale di oltre
300 mila iscritti e una stabile presenza
europea sui mercati italiano, francese, belga,
spagnolo, portoghese e svedese, CertiDeal si
pone infatti come promotore e testimone del
cambiamento verso i ricondizionati.
Salvatore Macrì, Country Manager di CertiDeal
racconta: “CertiDeal è nata da molteplici
esigenze: offrire dei prodotti affidabili e di
alta qualità a prezzi ragionevoli, con il minor
impatto ambientale possibile. Se da un punto
di vista commerciale la crescita del mercato
dei ricondizionati sostiene la nostra crescita in
Italia e in Europa, vedere sempre più persone
acquistare dei prodotti rigenerati è positivo
soprattutto dal punto di vista dell’impatto
ambientale. Con il ricondizionato si sta
spezzando il tabù dell’acquisto di un prodotto non
nuovo anche grazie ad imprese
come la nostra, che offrono
dei prodotti ricondizionati
certificati e con una
garanzia di 2 anni pari a
quella dei prodotti nuovi.
Ciò rassicura i clienti che
acquistano e rimangono
talmente soddisfatti
da rinnovare
l’esperienza con
noi”.

78 PC Professionale | Novembre 2022


scelta decisamente votata al ri-
sparmio? Meglio ricordarsi che
parliamo di smartphone che, in
taluni casi, sono stati riconsegna-
ti da clienti in quanto difettosi.
Altri sono stati semplicemente
venduti perché sostituiti con
nuovi modelli più aggiornati (e
costosi). Comunque sia, lo spie-
ga perfettamente la parola, ogni
smartphone viene “rigenerato”.
Dopo un lungo processo di con-
trolli e test, viene riportato alla
vita. Di fatto, viene rimesso a
nuovo, cancellando ogni segno
del passato. Ed ecco che entrano
in gioco due elementi chiave:
garanzia e affidabilità del ri-
venditore. Per non rischiare di
ritrovarsi per le mani un pro-
dotto con più difetti che pregi,
è fondamentale affidarsi a seri
professionisti del mercato e poter
contare su un periodo di garan-
zia significativo. Personalmente
abbiamo testato un iPhone X ri-
condizionato di CertiDeal, una
delle realtà più note nell’ambito
dei device ricondizionati. Per chi
è un amante della confezione
originale, meglio farsene subito
una ragione. Ogni smartphone
ricondizionato viene consegna-
to in una confezione ri-brandiz-
zata (in questo caso CertiDeal).
L’iPhone X in nostro possesso
ha confermato di essere di ot-
tima qualità. Ogni test eseguito
ha avuto esito positivo: batteria
funzionante al 100%, reattività
pulsanti e schermo perfetta, foto-
HARDWARE PROVE
camere funzionanti, connessione
senza problemi e nessun segno
di dati “antichi” all’interno del-
lo smartphone. Anche a livello
estetico, nessun difetto. Reduci
dall’era Covid 19, la paura che
un prodotto sia stato usato da al-
tri e quindi “sporco” è reale. Un
timore che è svanito nell’esatto
momento in cui abbiamo estratto
lo smartphone dalla confezione
CertiDeal. Inoltre, la garanzia
di due anni è decisamente in-
coraggiante (bene anche sotto-
lineare come, nel caso in cui il
dispositivo non fosse stato di
nostro gradimento, saremmo
stati “coperti” dal reso gratuito
di 21 giorni). Prova ampiamente
superata (e andrebbe aggiunto
il considerevole risparmio eco-
nomico), a conferma che, affi-
dandosi al partner giusto, uno
smartphone ricondizionato ha
un suo perché. La rigenerazione
è totale, praticamente vengono
riportati alle condizioni di fab-
brica. Chiaramente, per chi è un
fan accanito dell’ultimo modello
in uscita, la soluzione smartpho-
ne ricondizionato pare eccessiva
ma per chi ha esigenze diverse,
prendere in considerazione la via
dei ricondizionati è tutt’altro che
peregrina. La sensazione è che
questo mercato sia destinato ad
esplodere. Condizione sine qua
non è scegliere fornitori certifi-
cati che siano quindi in grado di
garantire il prodotto che si va ad
acquistare.
PC Professionale | Novembre 2022 79
PROVE HARDWARE

Trust: borsa per laptop

e base di raffraddamento
La Bologna
ecocompatibile
è sottile ma robusta.
La GXT 1125
tiene al fresco
i dispositivi
■ Di Giorgio Rossi

G
razie a Trust,
abbiamo ri-
cevuto due
accessori per
PC da “speri-
mentare” per
comprende-
re l’utilità. Nello specifico,
ci sono stati recapitati la
borsa Bologna e la base
di raffreddamento per
laptop GXT 1125. Partia-
mo dalla Bologna (nel nostro
caso di colore blu ma sono di-
sponibili altre tonalità, ossia
nero, rosso e verde). In primis,
si nota ad occhio nudo come la
borsa per laptop sia piuttosto
sottile ma decisamente robu-
sta. Come evidenziato da Trust,
si tratta di una borsa per laptop
da 16 pollici. La prima qualità
sta nell’essere ecocompatibi-
le. Infatti, questo prodotto è
stato realizzato con materiali
PET riciclati. Vi diciamo di più.
La borsa per laptop Bologna
16” Eco è quasi interamente
prodotta riciclando fino a 11
bottiglie in PET. Al tatto, salta
all’occhio la resistenza della
borsa e piuttosto leggera (430
grammi totali). Per quanto con-
cerne gli interni, abbiamo una
profondità di 3,8 cm, 26 cm di

80 PC Professionale | Novembre 2022

 HARDWARE PROVE

larghezza e un’altezza pari a

37,5 cm, misure perfette per
inserire, in totale comodità, il
proprio laptop da 16 pollici.
All’interno è presente un’im-
bottitura di colore grigio per
accogliere il laptop in completa
sicurezza. In realtà sono due
gli scomparti, così da poter
“ritirare” tutto il necessario e
preservarli da qualsiasi inci-
dente. Facile da indossare, ha
uno stile molto elegante e mo-
derno. Insomma, sicuramente
fa il suo dovere al meglio ed
è anche gradevole alla vista.
Approvata la borsa Bologna,
ora è tempo di “posizionare”
il nostro PC sulla base di raf-
freddamento per laptop GXT
1125. Considerato che la prova
la stiamo eseguendo a tempera-
ture ancora piuttosto elevate, la
comodità di avere una ventola
che “rinfresca” il proprio lap-
top non ha prezzo (flusso a 70 non è in discussione. Piuttosto Ovviamente, ognuno può re-
CFM). “Il supporto Trust GXT robusto, grazie alla struttura in golare il proprio supporto co-
1125 Quno Laptop Cooling alluminio, si adatta a diversi me preferisce. Sono presenti
Stand tiene al fresco i disposi- tipi di laptop (compresi quelli cinque possibili “angoli di let-
tivi in qualsiasi situazione. Con da 17,3 pollici). Poter mante- tura” (si arriva fino ad un’in-
l’aggiunta della luce blu alle nere il proprio laptop ad una clinazione di 190 mm). Trovare
5 ventole, puoi star fresco nel temperatura adeguata, aiuta l’angolatura esatta è importan-
vero senso del termine”, così enormemente nelle sessioni di te anche per preservare la pro-
recita lo slogan griffato Trust. lavoro (o gioco) impegnative pria salute, se si rimane molte
In effetti, la sensazione di fresco per avere prestazioni ottimali ore in postazione. Tranquilli, il
rischio che il PC scivoli non è
contemplato (struttura antisci-
volo e due “bolloni” a tenere in
sicurezza il dispositivo). Infine,
il vero colpo ad effetto è il sup-
porto (removibile) pensato per
il proprio smartphone. Pratica-
mente, mentre si lavora (o si
gioca), si può tranquillamente
buttare un occhio al cellulare
e non perdersi le comunica-
zioni più urgenti. Essere mul-
titasking è utile in determinate
situazioni…
A chiudere, possiamo tranquil-
lamente affermare che entram-
bi gli accessori Trust sono ben
congeniati e decisamente utili.
Anche i prezzi sono accessibili.
La borsa Bologna ha un prezzo
medio al pubblico pari a € 19,99
mentre la base di raffreddamen-
to per laptop GXT 1125 si aggira
attorno a € 59,99.

PC Professionale | Novembre 2022 81

PROVE SOFTWARE

Studio 26 Ultimate,
S
tudio si presen-
ta come un soft-
ware per il video

il montaggio video
editing avanzato,
dotato di tutti gli
strumenti che
possono servire

versatile
Il programma di Pinnacle offre un set di strumenti
particolarmente ricco, adatto per gestire video
fino a 8K, a 360° e multicam.
L’interfaccia è piuttosto stratificata,
non solo all’appassionato evo-
luto ma anche al professionista
attento al portafoglio. L’inter-
faccia è conforme allo standard
grafico di questa categoria di
programmi, ma si discosta un
po’ per la sezione Importa, de-
dicata al caricamento del ma-
teriale multimediale. In effetti
la presenza di questo modulo
rende evidente l’origine del pro-
gramma: Studio è nato in casa
Avid, l’azienda che ha di fatto

ma alla portata dell’appassionato con esperienza

creato uno standard per quanto
riguarda il montaggio video in
ambito professionale, sia televi-
■ Di Nicola Martello sivo sia cinematografico. Negli

82 PC Professionale | Novembre 2022


L’interfaccia di Pinnacle Studio 26
rispetta il canone stilistico di questa
categoria di applicativi, ma ogni spazio
libero è riempito con le icone degli
strumenti. È necessario un minimo di
pratica per non perdersi.
applicativi di livello più elevato
la gestione degli archivi con il
materiale in input è di importan-
za fondamentale, quindi devono
includere interfacce e funzioni
ad hoc. Questa logica di lavoro
è arrivata fino a Studio, dove è
implementata anche in questa
ventiseiesima edizione.
In Importa troviamo i pannel-
li non solo per navigare negli
archivi a cui il computer ha ac-
cesso ma anche per registrare
sia sequenze di immagini come
stop motion da una fotocamera
collegata sia tutto quello che ap-
pare a monitor (screen recording).
Quest’ultima funzione richiede
l’impiego del modulo MultiCam
Capture 2.0 Lite, fornito in do-
tazione con Studio 26.
Chi non vuole complicarsi la vi-
ta apprezzerà la possibilità di
caricare il materiale multime-
diale direttamente nella sezione
principale del software, Monta.
Basta infatti un clic con il tasto
destro nel pannello delle librerie,
SOFTWARE PROVE
in alto a sinistra, per importa-
re tutto quello che serve per il
progetto. Il software pensa da
solo a dividere i clip per tipo-
logia e per cartella, in modo da
presentare il materiale in ma-
niera molto ordinata. Sempre Pinnacle
in questa parte dell’interfaccia
sono visibili, in alternativa, gli
Studio 26
archivi con le transizioni, i filtri, Ultimate
gli effetti speciali, i clip audio
e così via. Sulla destra è posta
l’anteprima, mentre in basso si
trova la timeline, che non pone
limiti al numero di tracce. 129,99
I comandi sono numerosi e le EURO
relative icone sono raggruppate
sostanzialmente in tre gruppi: a Euro 89,99
sinistra lungo il bordo verticale, per l’aggiornamento da versioni
sotto l’anteprima e subito sopra precedenti
la timeline. A questi si aggiungo- Euro 59,99
no le voci sopra i pannelli della per Pinnacle Studio 26 Standard
libreria, per aprire in alternativa
le aree dedicate all’impostazione
Prezzi Iva inclusa
dei keyframe, delle maschere e
dei titoli. Di primo acchito que- Produttore: Corel,
www.pinnaclesys.com/it
La sezione Importa è dedicata al caricamento
del materiale multimediale. Il software offre
PRO
Funzioni molto complete per il
le opzioni per importare i file da lettore
montaggio video
ottico, memoria locale o direttamente da una
Tutti i filtri sono animabili con i key
fotocamera collegata via Usb.
frame
Gestisce progetti Ultra Hd e a 360°
CONTRO
Deludenti alcuni strumenti, come
il Tracciamento oggetti intelligente
e la stabilizzazione
I key frame non supportano
l’accelerazione
IN BREVE
Software per il montaggio video
amatoriale avanzato, ricco di
strumenti e di effetti speciali.
L’interfaccia, sebbene ben fatta,
non è delle più intuitive e richiede
un minimo di pratica. Gli strumenti
permettono di ottenere
praticamente qualsiasi risultato
visivo, ma non sempre sono
all’altezza.
PC Professionale | Novembre 2022 83
PROVE SOFTWARE

sta disposizione può apparire un oltre 200 scenari di crash segna- il rendering e la preview (ora è
po’ disordinata, ma basta poco lati dagli utenti. Questo ha com- possibile scegliere la qualità di
per prenderci la mano. portato anche un’ottimizzazione visualizzazione).
Completa l’interfaccia la sezio- del motore di rendering video, Pinnacle ha migliorato la funzio-
ne Esporta, dove sono elencate che ora è, a detta di Corel, più ne per modificare le proprietà di
in maniera ordinata tutte le op- veloce e performante di quello interi gruppi di keyframe, così
zioni per salvare il montaggio dell’edizione precedente. Sono da rendere più rapida la copia
video. Tra i formati disponibili stati ridotti i tempi di lancio di effetti visivamente complessi,
segnaliamo Hevc, AV1 e Xavc S. del programma e l’occupazio- per esempio. Le operazioni glo-
ne di memoria, è migliorata la bali di copia e incolla dei foto-
reattività a livello di interfaccia grammi chiave sono consentite
■ grazie all’eliminazione dei re- sia all’interno di un clip sia tra
fresh non necessari, l’importa- un video e l’altro.
Le novità zione e l’esportazione sono più
di questa edizione rapide. I file video in formato
Apple ProRes sono adesso gesti- ■
Corel ha lavorato molto per ren- ti come proxy (solo fino a 4:2:2 a
dere più stabile il programma, 8 bit per canale cromatico) per Le funzioni di
a cominciare dalla correzione di rendere più veloci il montaggio,
Pinnacle Studio
Pinnacle Studio Ultimate im-
Studio consente la regolazione con fotogrammi chiave di praticamente ogni porta i clip video a risoluzione
caratteristica dell’elemento caricato nella timeline. Peccato che i key frame 8K (7.680 x 4.320 pixel), che pe-
non permettano l’impostazione dell’accelerazione. rò sono esportabili al massimo

84 PC Professionale | Novembre 2022


come flussi video Ultra Hd a
3.840 x 2.160 punti oppure a
4.096 x. 2.176 pixel. Il program-
ma è anche capace di lavorare
sia i video a 360° sia di visua-
lizzare fino a sei flussi in con-
temporanea, così l’utente può
selezionare in tempo reale l’in-
quadratura migliore (multicam).
Per la regolazione delle tinte è
disponibile un set completo di
strumenti per un vero e proprio
color grading. L’utente può così
modificare le alte luci, le mezze
luci e le ombre.
Non altrettanto versatile è la
gestione dei keyframe. Se è vero
che è possibile modificare e co-
piare le impostazioni a gruppi
di fotogrammi chiave, da un
clip all’altro, è anche vero che il
software non consente di deter-
minare l’accelerazione in entra-
ta e in uscita. Di conseguenza i
movimenti del clip nell’inqua-
dratura, per esempio, sono
sempre molto a scatti quando
c’è un cambio di direzione. A
meno di impostare molti key
frame ravvicinati per un pas-
saggio graduale, un’operazione
laboriosa che richiede tempo e
molta precisione. In effetti, visto
il livello del programma, questa
carenza, che si trascina edizio-
SOFTWARE PROVE
Per il color grading sono disponibili nel programma le consuete ruote
colore, che permettono di stabilire la tonalità e l’intensità complessiva delle
tinte, delle alte luci, delle mezze luci e delle ombre.
ne dopo edizione, è veramente
La dotazione di
molto strana.
transizioni 2D e 3D Anche la stabilizzazione lascia
di Pinnacle Studio è parecchio a desiderare. Il soft-
notevole. Le tendine ware offre tre livelli di forza di
sono ordinate per intervento, ma anche con l’im-
tipologia in librerie postazione Estremo le oscilla-
separate, così l’utente zioni nell’inquadratura sono
può rintracciare più smorzate solo leggermente. An-
facilmente l’effetto cora peggio, in alcuni momenti
preferito. le oscillazioni corrette diven-
tano vere e proprie vibrazioni,
che visivamente sono ancora
più fastidiose. Interessante è
la funzione Tracciamento oggetti
intelligente. Lo strumento rile-
va in automatico i movimenti
nella scena della figura scelta
e adegua di conseguenza la
maschera di selezione, che l’u-
tente ha tracciato in preceden-
za con il pennello automatico.
Secondo Pinnacle, l’algoritmo
riconosce animali, automobili,
droni e altro ancora. Una volta
separato il soggetto dal resto
della scena, è facile modifica-
re i suoi parametri cromatici,
sfocare o deformare lo sfondo,
aggiungere elementi grafici co-
me titoli scorrevoli che passano
dietro la figura in primo piano.
Nelle nostre prove lo strumento
ha funzionato abbastanza bene,
ma la sua precisione lascia a
PC Professionale | Novembre 2022 85
PROVE SOFTWARE

desiderare. In effetti sono rari i

casi in cui la maschera generata
dal software è abbastanza pre-
cisa. Nella maggior parte delle
nostre prove il soggetto è stato
sì riconosciuto e inseguito, ma
i suoi confini sono stati definiti
in maniera approssimativa. Gli
unici casi in cui lo strumento ha
funzionato bene è stato con il
soggetto sostanzialmente im-
mobile e che occupa buona par-
te dell’inquadratura. In pratica
i casi di utilizzo reale, con una
qualità adeguata, si riducono
ai primi piani.
Per la sovrapposizione dei vi-
deo è possibile scegliere tra di-
verse modalità di fusione, che
consentono di produrre inte- Anche la sezione filtri è particolarmente ricca. Tutti gli effetti sono
ressanti effetti visivi quando si rappresentati da miniature animate e per applicare l’effetto selezionato
varia l’algoritmo che regola la nella libreria basta trascinarlo sopra il clip nella timeline.
visibilità di un clip video posto
sopra un altro nella timeline.
Queste modalità sono familiari La funzione tre è possibile nidificare interi
soprattutto a chi ha dimesti- Tracciamento oggetti progetti all’interno di una ma-
chezza con un programma di intelligente insegue schera. Il software converte le
fotoritocco, mentre i principian- l’oggetto, designato immagini vettoriali in raster e
ti devono soltanto sperimen- dall’utente con un consente di impiegare gli stru-
tare e trovare la variante che pennello intelligente, menti per la pittura secondo
preferiscono. quando si muove un ordine qualsiasi, fino all’ot-
Il programma permette di tra- attraverso la scena. tenimento del risultato deside-
sformare in maschere traccia Però la precisione di rato, senza dover ripartire da
nella timeline i clip usati co- tracciamento lascia a capo ogni volta. Nell’editor
me maschere e viceversa, inol- desiderare. dei titoli è possibile impostare
i fotogrammi chiave per la di-
mensione del font e per il colore
delle lettere, così da ottenere
sofisticati testi che cambiano
aspetto nel tempo.

■
Gli strumenti
per l’audio
La sezione audio include la
funzione Audio Ducking, che
riduce in automatico il volume
della musica quando una per-
sona parla, così da permettere
allo spettatore una comprensio-
ne migliore dei dialoghi. È poi
presente un filtro per la ridu-
zione del rumore, che lavora in
base a un profilo generato dopo
l’analisi di una parte priva di
musica, selezionata dall’utente.

86 PC Professionale | Novembre 2022


L’effetto consente di regolare la
forza di intervento, la sensibilità
e l’attenuazione. Peccato manchi
l’opzione per ascoltare il solo
rumore rimosso. Da segnalare
la possibilità di variare il tim-
bro della musica, variazione che
si aggiunge allo strumento per
cambiare la velocità di riprodu-
zione e quindi la durata del clip
musicale. Nell’interfaccia del fil-
tro è però assente l’opzione per
mantenere la tonalità originale
quando si varia la velocità, op-
zione disponibile nel pannello
Rimappatura tempo. A chi vuole
creare sofisticati effetti sono-
ri 3D, il programma offre un
mixer audio multicanale 5.1, che
consente di stabilire la posizione
virtuale della sorgente sonora
all’interno dello spazio defini-
to dai cinque altoparlanti posti
intorno allo spettatore. Notevole
è la possibilità di impostare i fo-
togrammi chiave per muovere
nel tempo le sorgenti virtuali.
■ per determinare in maniera completa il tipo
I programmi
di contorno
e le due versioni
Studio 25 Ultimate è fornito insie-
me a Pinnacle MyDVD e a Multi-
Cam Capture 2.0 Lite. Il primo è
un programma per l’authoring
di dischi ottici, ovvero Dvd,
AvcHD e Blu-ray. Sono dispo-
nibili numerosi template per
costruire menu interattivi a più
livelli e con un minimo di buo-
na volontà è possibile ottenere
dischi ottici di qualità profes-
sionale. MultiCam Capture Lite
serve per la cattura di tutto ciò
che appare a schermo, con even-
tualmente in sovrapposizione la
scena ripresa da una Webcam. Il
software è pensato sia per creare
corsi di autoistruzione e demo sia
per registrare le sessioni di gioco.
SOFTWARE PROVE
La sezione Esporta raccoglie tutte le opzioni
di compressione video e audio per l’output.
Sono disponibili i principali codec, tra cui
Hevc, AV1 e Xavc S.
Pinnacle Studio è disponibile in
due edizioni diverse: Ultimate
che abbiamo recensito e Stan-
dard. Rispetto a Ultimate, la
versione Standard non ha l’ela-
borazione video a risoluzione
Ultra Hd, dispone di una time-
line con solo sei tracce audio e
video (in Ultimate non ci sono
limiti), la funzione multicamera
è a due canali invece di sei, la
regolazione colore è solo di base.
Inoltre mancano il Tracciamento
oggetti intelligente, la maschera-
tura video, l’editing video a 360°,
la gestione del canale alfa. Sono
assenti anche la gestione dei mo-
vimenti dei clip nella scena e le
diverse modalità di fusione per
i video sovrapposti.
PC Professionale | Novembre 2022 87
PROVE SOFTWARE

Elaborazioni audio professionali

con Audition CC 2022
L’applicativo della suite Adobe Creative Cloud
per la pulizia dei suoni e delle colonne sonore
è il compagno ideale di Premiere Pro,
il software di montaggio video della stessa casa
■ Di Nicola Martello

A
udition è il programma
di Adobe per l’elabora-
zione a livello professio-
nale dell’audio digitale.
L’applicativo include
tutti gli strumenti non
da ripristinare la qualità dei suoni. Il
software in origine si chiamava Cool
Audition
Edit (esisteva anche la versione Pro) ed CC 2022
è stato creato da Syvntrillium. Adobe
lo ha acquistato nel 2003 e da allo-
ra ne cura lo sviluppo. Il motore di

EURO 24,39
solo per tagliare e in- rendering audio gestisce senza pro-
collare i clip sonori ma anche per eli- blemi fino a 128 tracce e ne registra un
minare disturbi di ogni genere, così massimo di 32 senza perdite di dati (il al mese per un anno
Euro 292,57
all’anno
Euro 36,59
al mese
Prezzi Iva inclusa

PRO
Interfaccia intuitiva e ben fatta
Efficaci i filtri
contro i rumori e i disturbi

CONTRO
Software non adatto ai principianti
Prezzo elevato sul lungo periodo

Produttore: Adobe,
www.adobe.it.com

IN BREVE
Programma per l’elaborazione
audio, in particolare quello delle
colonne sonore dei video.
L’elaborazione è anche
L’area di lavoro di Audition è dominata dalla finestra con la forma d’onda del file audio multitraccia. I filtri contro i rumori
selezionato. A sinistra sono raccolti i pannelli con le informazioni del clip sonoro e con le sono semplici da usare e ne
regolazioni dei filtri applicati. esistono di diversi tipi, con o senza
campionamento del solo rumore.

88 PC Professionale | Novembre 2022

 SOFTWARE PROVE

Audition può funzionare anche in

modalità multitraccia, ideale per creare
mix di registrazioni di diversi strumenti
musicali oppure per sovrapporre a una
musica di fondo una o più tracce di
parlato.

campo della produzione video

e nel settore dell’audio finishing,
ovvero per la pulizia e per l’ot-
timizzazione degli effetti sonori
e delle colonne sonore di conte-
nuti video e podcast.
L’interfaccia principale del pro-
gramma è disponibile in due
modalità: mono e multitraccia.
Con la prima si lavora su un
singolo file audio (che può es-
sere stereofonico, mono o anche
multicanale), con la seconda si
caricano più file, ciascuno corri-
spondente a un canale diverso.
Con la prima modalità è possi-
bile attivare la vista spettrale,
ideale per individuare rumori
impulsivi come i clic delle ri-
produzioni di dischi in vinile o
i colpi di tosse durante le regi-
strazioni dal vivo. Il software,
naturalmente, dispone di un
filtro per eliminare questi di-
fetti, senza rovinare in maniera
udibile i suoni validi. La mo-
dalità multicanale serve ovvia-
mente per miscelare le diverse
sorgenti, che siano strumenti
musicali, dialoghi, effetti sono-
ri cinematografici.

La visualizzazione spettrale è utile per individuare i disturbi localizzati

(come i clic e i pop delle registrazioni da vinile), che appaiono come piccole
■
macchie più chiare. Il programma può cancellarli facilmente. Le caratteristiche
più recenti
software deve essere supporta- programmi in maniera fluida Con l’ultimo aggiornamento
to da un hardware con queste e veloce, senza la necessità di Audition gira in maniera nativa
capacità, naturalmente). Inoltre salvare ogni volta il file audio. nelle macchine con processore
Audition è fornito con parec- A ben guardare, in Audition M1 di Apple, così da sfruttarne
chie migliaia di brevi clip (loop) manca la sezione per comporre appieno la potenza di calcolo,
e con oltre 10.000 effetti sonori. musica, ma non è questo lo sco- in particolare durante le regi-
Il tutto libero da diritti d’autore. po dell’applicativo. Il software strazioni, il mix dei clip audio,
Il programma è pensato per il di Adobe è infatti pensato per il rendering degli effetti. L’ag-
professionista che usa normal- l’elaborazione della musica già giornamento della visualizza-
mente la suite Creative Cloud composta, non per la sua crea- zione in modalità spettrale è ora
(CC) di Adobe, in particolare zione da zero. Non per niente quasi in tempo reale. Adobe ha
Premiere Pro, dato che consente l’azienda propone Audition per ottimizzato il codice relativo agli
di andare avanti e indietro tra i accelerare i flussi di lavoro nel effetti audio in modo da rendere

PC Professionale | Novembre 2022 89

PROVE SOFTWARE

Controllo volume misura il livello audio

secondo le specifiche Itu, per verificare
che i suoni siano conformi agli standard
in vigore nel settore delle trasmissioni
televisive, per i podcast e per lo
streaming.

più veloci le operazioni anche

con computer Intel macOS e
Windows.
Audition offre la funzione per
riconoscere e rimuovere in au-
tomatico le parti del clip in cui
non ci sono suoni, senza però
perdere la sincronizzazione
con altri file audio affiancati
nella modalità multicanale. Lo
strumento è l’ideale per pulire
velocemente l’audio di intervi-
ste e podcast, per esempio. L’u-
tente può regolare la sensibilità
dell’algoritmo, così da adattarlo
a registrazioni con un rumore di Riduzione disturbo cancella i rumori continui, come i classici fruscii da fonti
fondo più o meno accentuato o analogiche. Lo strumento non richiede una calibrazione e ha un’interfaccia
con differenti livelli sonori tra le molto semplice. È possibile ascoltare i soli rumori.
voci registrate.

90 PC Professionale | Novembre 2022


Remix cambia la lunghezza di un clip musicale senza che si sentano tagli
né salti bruschi. L’utente deve solo indicare la nuova durata e poi lasciar
fare al software, che in pochi secondi adegua la durata del brano.
Una novità recente è il Control-
lo volume (Loudness Meter in
inglese), che misura il livello
audio secondo le specifiche Itu
(International Telecommunication
Union), utile per garantire che i
suoni siano conformi agli stan-
dard in vigore nel settore del-
le trasmissioni televisive, per
i podcast e per lo streaming.
Il Controllo volume sostitui-
sce il precedente Radar volume
(Loudness Radar) ed è attivo
sia a livello di intero progetto sia
di singola traccia, passando per
bus e submix. Sono disponibili
anche diversi preset, come Ebu
per le produzioni europee e Atsc
per quelle statunitensi. A questi
si aggiungono le preimpostazio-
ni per Spotify, Apple Podcast,
Netflix e YouTube.
■ intervento dell’algoritmo. Se i
Gli strumenti
principali
Audition offre naturalmente un
set completo di funzioni per l’e-
laborazione dei suoni. Tra questi
citiamo Rimuovi riverbero, che
serve per ridurre gli echi e i ri-
verberi dalle registrazioni audio
effettuate in ambienti non tratta-
ti per quanto riguarda l’acustica.
Riduzione disturbo cancella i ru-
mori continui, come i classici
fruscii da fonti analogiche e i
ronzii dovuti a una messa a terra
fatta male o del tutto assente.
Il filtro lavora in tempo reale e
consente di ascoltare in antepri-
ma non solo i suoni ripuliti ma
anche i soli rumori rimossi. A
differenza di Riduzione rumore,
questo strumento non richie-
de la calibrazione fatta grazie
al campionamento di un trat-
to di registrazione con il solo
rumore da eliminare. Inoltre
l’interfaccia di impostazione è
più semplice, dato che non ha
le regolazioni relative alla fre-
quenza di intervento e al livello
in dB: con Riduzione disturbo
basta stabilire solo la forza di
risultati ottenuti con questo fil-
tro non soddisfano, è sempre
possibile ripiegare su Riduzione
rumore, che calibra l’algoritmo
sui disturbi individuati in un
tratto del clip privo di musica (o
di voci). L’efficacia è veramente
notevole, già con le impostazio-
ni di default del filtro.
SOFTWARE PROVE
Anche Rimozione audio è inte-
ressante, grazie alla capacità di
eliminare in maniera trasparente
rumori casuali come quelli do-
vuti allo sfogliare delle pagine
o persino di una sirena d’al-
larme in lontananza, catturata
durante una sessione effettuata
all’aperto.
La funzione di auto ducking ab-
bassa in automatico il livello so-
noro della musica quando c’è un
dialogo, ma è comunque pos-
sibile impostare il tempo di in-
tervento e i fotogrammi chiave.
Le persone alle prime armi ap-
prezzeranno il pannello Audio
essenziale, che il software popola
di volta in volta con i filtri di
uso più frequente in funzio-
ne del tipo di mix (il pannello
è attivo solo con la modalità
multitraccia) che l’utente ha se-
lezionato all’inizio del lavoro.
È naturalmente possibile acce-
dere anche al set completo di
strumenti: Audition ne possie-
de più di cinquanta.
Un’altra caratteristica interes-
sante del programma di Adobe
è Preferiti, che raccoglie le macro
per eseguire in automatico se-
rie di operazioni sul file aper-
to, come la normalizzazione del
livello sonoro o la conversione
in una diversa combinazione di
frequenza di campionamento e
profondità di bit di quantizza-
zione. Le macro sono applicate
dal software anche in modalità
batch, così da lavorare in auto-
matico più file sonori.
Proprio come Premiere Pro,
anche Audition dispone di uno
strumento, Remix, per cambiare
la lunghezza di un clip musica-
le senza che si sentano tagli e
salti bruschi. L’utente deve solo
indicare la nuova durata e poi
lasciar fare al software. L’effet-
to analizza la musica, dopo di
che la allunga o la accorcia. È
possibile stabilire se in fase di
elaborazione l’algoritmo deve
privilegiare spezzoni brevi uniti
con transizioni lunghe o vicever-
sa, se deve dare la precedenza
alle parti più ritmate o a quelle
più melodiche.
PC Professionale | Novembre 2022 91
RUBRICHE PC VINTAGE
Arrivano le
GUI Seconda parte
LA GUERRA DELLE
FINESTRE ■ Di Luciano Costarelli
R
iassunto della puntata precedente: alla
fine del 1968 un brillante ingegnere di
nome Douglas Engelbart mostra in una
demo il futuro dell’informatica, fatto di
GUI (Graphical User Interface), fine-
stre, puntatore, mouse, teleconferenza,
chat, elaborazione di testi cooperativa.
Tutto questo è l’oN Line System, che gira su un
network basato sul mainframe SDS940. Nei suc-
cessivi quattro anni, al centro di ricerca PARC della
Xerox, brillanti ingegneri portano buona parte di
queste innovazioni su una Workstation, lo Xerox
Alto. Alla fine degli anni 70, in cambio di un diritto
di prelazione sulle azioni Apple per un milione
di dollari (che frutterà alla Xerox 18 volte tanto),
Steve Jobs ottiene una dimostrazione completa di
questa interfaccia grafica. Ispirandosi a questa, la
Apple dota di una sua interfaccia grafica prima il
92 PC Professionale | Novembre 2022
Lisa nel 1983, poi il Macintosh 128k nel 1984. Il Mac
porta finalmente la rivoluzione delle GUI fuori dai
centri di ricerca, sulle scrivanie di un’utenza pro-
fessionale e personale. La “windows war” diventa
feroce l’anno successivo, quando scendono in cam-
po Commodore e Atari. La prima strappa a Jack
Tramiel, nuovo proprietario di Atari Compu-
ters, il progetto Amiga, ma questi conquista co-
munque il mondo consumer riuscendo a pro-
durre l’Atari 520 ST prima dell’Amiga 1000 e a
venderlo ad un prezzo sensibilmente inferiore.
Macintosh nel frattempo si espande, con il 512k,
nel settore professionale e la casa di Cupertino
comincia a intravedere di nuovo i tempi d’oro
dell’Apple ][. Il 1985 termina con Steve Jobs e
Jack Tramiel che osservano fiumi di denaro en-
trare nelle casse delle loro rispettive società. Cosa
poteva mai andare storto?
PC Professionale | Novembre 2022 93
RUBRICHE PC VINTAGE
■
Quando gli amici
diventano nemici
Facciamo un passo indietro. Al
CES di Las Vegas del 1979, per
la prima volta appare un pic-
colo stand di Microsoft, con il
suo fondatore che pubbliciz-
za la loro versione di Basic
per Apple ][. Gates all’epoca
era solo un giovane e geniale
programmatore che mostrava
molti meno anni della sua età,
con la passione per i computer
e la guida spericolata di auto
veloci. Famoso come la sua
società, solo nella cerchia dei
pionieri dell’informatica per-
sonale. Jobs, suo coetaneo, era
già una star dell’imprenditoria
americana, un giovane rampan-
te alla guida di una società che
fatturava milioni di dollari ogni
mese. Gates però seppe subito
farsi notare da lui. Ci sono di-
verse testimonianze della loro
amicizia, prima della rivalità
degli anni successivi. Microsoft
realizzò nel 1980 il suo primo
hardware in assoluto, proprio
per Apple ][: si trattava di una
MACINTOSH
OFFICE
Uno dei prodotti
Microsoft più
famosi di
sempre è stato
sviluppato prima
per Macintosh
che per PC.
94 PC Professionale | Novembre 2022
BILL THE KID
Nel dicembre del 1977,
un giovanissimo Bill Gates
fu arrestato per guida senza
licenza. Nonostante l’età, già
da un anno e mezzo era però
saldo alla guida di Microsoft.
Un’amicizia complicata, la
sua con Steve Jobs, fatta di
rivalità, colpi bassi ma anche
di stima reciproca e soccorsi
inaspettati.
scheda con processore Z80
che permetteva di far gi-
rare applicativi CP/M
(all’epoca il sistema
operativo più diffuso)
sul computer di Jobs e
Wozniak, rendendolo an-
cora più competitivo nel se il più famoso dopo Win-
settore professionale. Gra- dows: Microsoft Office. Tra le
zie a questa collaborazio- prime pubblicità stampate di
ne, proficua per entrambe Macintosh spunta proprio la
le società, quando Apple faccetta furba di Gates come te-
lanciò Macintosh, Micro- stimonial per il nuovo fantasti-
soft era nella squadra. Il co sistema a interfaccia grafica.
team di Gates sviluppò Bill sapeva bene che quello sa-
per Mac una suite che rebbe stato il futuro. Si dice che
destinata a diventare durante lo sviluppo del Mac,
in seguito uno dei cominciò a fare domande agli
suoi prodotti di sviluppatori. Tante domande.
punta, for- Troppe. In un’occasione Jobs
avrebbe intimato brutalmente
ad un suo collaboratore di sta-
re zitto, perché aveva intuito
che c’era qualcosa di strano in
 PC VINTAGE RUBRICHE

← ARRIVA WINDOWS!
La scatola contenente i
dischetti di Windows 1.0,
messo in commercio il 20
novembre 1985.
→ VISION
Due anni prima di Windows,
VisiCorp rilasciò una GUI che
girava sotto MS-DOS. A causa
dell’alto costo e delle richieste
di sistema elevatissime
per l'epoca, non ebbe però
successo.

lancio del Mac. Probabilmente

FINESTRE, PRIMA DI TUTTO
Già dal nome, si comprende l’importanza
che veniva data alle finestre rispetto al
resto degli elementi della GUI. D’altra parte,
nel primo Windows non c’erano icone.
quell’interesse. C’è un litigo tra
i due diventato famoso per un
significativo scambio di accuse.
Jobs, furioso, avrebbe accusato
Gates di avergli rubato le idee.
Al che Bill per tutta risposta
avrebbe detto “Non ti ho co-
piato, diciamo che avevamo
un vicino di casa in comune e
quando sono entrato a fregargli
il televisore, mi sono accorto
che l’avevi già fatto tu, così ho
preso lo stereo”.
In genere si pensa che questo
sia avvenuto con l’uscita di
Windows 1.0 o, secondo la ro-
manzata ricostruzione del film
“I Pirati della Silycon Valley”, al
invece avvenne molto prima.
Un aspetto poco noto è che
qualcosa di molto simile alla
GUI di Microsoft era già stato
realizzato da VisiCorp nel 1983.
Si trattava di VisiOn, un’inter-
faccia grafica per computer IBM
e compatibili, che girava sotto
MS-Dos. In realtà Windows
1.0 presentava molte più simi-
litudini con VisiOn, annuncia-
to fin dal 1981, anno di uscita
del primo PC IBM e messo in
commercio due anni dopo. E c’è
un altro fatto: il numero di no-
vembre del 1983 di InfoWorld
dedica la copertina e l’articolo
centrale a Windows 1.0 presen- SBATTI MICROSOFT IN PRIMA PAGINA
tato da Microsoft al Comdex di La rivista di informatica Info World
Las Vegas ad appena due setti- dedica la copertina alla beta di Windows
mane dall’uscita di VisiOn (in presentata al ComDex nel novembre del
realtà Windows uscirà solo due 1983, due mesi prima della messa in
anni dopo), fornendo una com- commercio del Mac 128K.
pleta descrizione di quello che
sarà e mostrando anche alcune
schermate della beta. Durante prannome “Jackintosh” ovvero
lo sviluppo di Office, che uscì la versione di Jack Tramiel del
prima per Mac che per PC, Macintosh. Insomma la cosa era
Gates aveva anche proposto ad talmente risaputa da ipotizzare
Atari il porting della sua GUI: che la famosa litigata avvenne
Windows avrebbe dovuto esse- nel novembre del 1983. Quel-
re sviluppato prima per Atari lo che è certo di tutta questa
ST, ma i tempi di produzione storia è che Apple e Microsoft
non coincidevano con la gara non ruppero i rapporti. Se os-
di velocità che Jack Tramiel serviamo la Beta mostrata in
stava ingaggiando con Com- fiera, notiamo una differenza
modore, in procinto di uscire importante con quanto uscì due
con Amiga, per cui preferì av- anni dopo: sono presenti, in for-
viare una collaborazione con ma rudimentale, delle icone. Si
Digital Research, che oltretutto può pensare che per continuare
realizzò qualcosa di incredibil- la proficua collaborazione tra
mente simile a Mac OS, tanto le due aziende, Gates escluse
da appiccicare all’Atari ST il so- momentaneamente lo sviluppo

PC Professionale | Novembre 2022 95

RUBRICHE PC VINTAGE
↑ LA BETA DI WINDOWS
Immagini tratte da un raro filmato
del Comdex del 93 in cui si vede una
dimostrazione di Windows. Le icone
erano già presenti nella parte bassa
dello schermo, poi tolte nella versione
messa in commercio.
↓ WINDOWS 1 E WINDOWS 2
Per due anni Microsoft non utilizzò icone
nella sua GUI, queste apparvero solo due
anni più tardi, con Windows 2.0.
96 PC Professionale | Novembre 2022
di questo importante elemento. Restavano
altre similitudini tanto che nel 1985 John
Sculley, il CEO di Apple voluto da Jobs,
strinse un accordo scritto per permettere a
Windows di utilizzare alcuni elementi già
presenti Mac Os, evitando che Gates inter-
rompesse lo sviluppo di software per Ma-
cintosh come minacciato. L’accordo costò
inoltre la perdita della causa che l’azienda
di Cupertino fece a quella di Redmond nel
1988, quando in Windows 2.0 apparvero
finalmente le icone.
Windows 1.0 non fu per niente un successo,
ma costituì una svolta perché portò a sem-
plificare l’utilizzo dei Personal Computer
basati su Intel X86 che aumentarono il mer-
cato con l’arrivo le prime versioni stabili
ed evolute del’OS di Microsoft, soprattutto
con Windows 3.1.
Come successo pochi anni prima con gli ho-
IBM PC XT
Il primo modello di PC IBM
su cui girò Windows fu il
PC XT che, a differenza del
predecessore IBM 5150, era
dotato di Hard Disk di serie.
 PC VINTAGE RUBRICHE

solo l’utilizzo di applicazio- caparbietà di Tramiel nel vendi-

NON SON BELLO, MA PIACCIO!
Per contenere il prezzo di un PC 286 o
386, la prima ad essere sacrificata era
sempre l’estetica. Per gli acquirenti, il
design non contava quanto i MHz del
microprocessore.
ni specifiche per loro e che
era disposta a spendere di
più per un sistema chiuso
in cui non dovesse mettere
toppo le mani, costituiva, ad
essere generosi, un decimo
del totale. Dalla fine degli anni
80 Macintosh perse continua-
mente quote di mercato in tutti
i campi tranne che nel Desktop
Publishing, dove mantenne la
sua leadership perfino durante
il periodo più buio degli anni
90, prima del ritorno di Jobs,
nel frattempo estromesso dalla
società, proprio da Sculley.
carsi dei torti ricevuti, quando
buttò fuori Texas Instruments
dal settore Home Computer,
ripagandola di quanto subito
anni prima, quando la sua Com-
modore produceva calcolatrici
elettroniche. Tramiel acquistò
Atari Computers perché vole-
va rientrare in campo con un
brand conosciuto e si ritrovò un
accordo per sviluppare il proget-
to di un sensazionale compu-
ter dotato di interfaccia utente
dal nome accattivante: Amiga.
Continua a pag 99 →

IL BALUARDO DELLA STAMPA
Grazie a Software come Aldus Pagemaker
(oggi Adobe), il Desktop Publishing è
sempre stato un feudo Macintosh.
■
La rinascita
di Amiga
Se la nemesi di Steve Jobs era
l’ex amico Bill Gates, Il nemico
di Jack Tramiel era la Commo-
dore che lui stesso aveva fonda-
to anni prima.
Tramiel era stato cacciato dal
suo stesso consiglio di ammini- BOING!
strazione, anticipando la sorte La palla a scacchi rimbalzante, renderizzata
che avrebbe atteso il fondatore in tempo reale da un prototipo di Amiga, fu
di Apple pochi anni dopo. Ab- una delle attrazioni del CES del 1984.
biamo imparato a conoscere la

me computer, i PC compatibili
IBM entrarono in milioni di case
e, grazie al loro prezzo sempre 500 È MEGLIO DI 1000
più accessibile, diedero luogo ad Se Amiga 1000 perse
una più profonda informatizza- la sfida con Atari 520 ST,
zione di massa durante gli anni fu ampiamente vendicato
90, cambiando radicalmente la da Amiga 500, perfetto
società moderna. La maggior come form-factor e
parte di chi, in preda al trend del
rapporto prezzo-prestazioni.
momento, comprava un compu-
ter, si divideva tra esperti, per
cui era parte del gioco trafficare
sulla macchina per installare i
driver più adatti e ottimizzare la
macchina, e chi ci capiva poco o
niente ma era attratto dal prezzo
dei compatibili IBM assemblati
da decine di nuove e aggres-
sive realtà commerciali (molti
di voi ricorderanno le onnipre-
senti pubblicità di catene come
Vobis). Un certo tipo di utenza
professionale, a cui interessava

PC Professionale | Novembre 2022 97

RUBRICHE PC VINTAGE
I file perduti e ritrovati di Andy Warhol
D
urante la presentazione
di Amiga al Lincoln
Center, i programmatori
assistettero con il fiato
sospeso all’esibizione di
Andy Warhol. Erano riusciti a
completare tutto per tempo
e tutte le funzioni di Pro
Paint erano perfettamente
implementate. Tutte tranne
una. La funzione “Fill” che
permetteva di riempire una
campitura, un’area delimitata
da linee con un unico colore,
una volta su quattro faceva
impallare il computer. Era
un problema che non erano
riusciti a risolvere per tempo
e l’evento non poteva essere
rimandato. E ovviamente,
durante l’esibizione, Warhol
la usava in continuazione.
Per uno di quei miracoli
della storia dell’Informatica,
il computer non si impallò
mai e l’esibizione entrò
nella storia. Finito lo show, i
dischetti contenenti la prima
computer art della storia,
furono messi in una scatola
e dimenticati per decenni
tra gli scaffali di un museo,
finché nel 2014 l’artista Cory
Arcangel, rendendosi conto
del valore storico e artistico
di quei file, li recupera
grazie all’aiuto di Matt
Wrbican, un’autorità nello
studio e nelle catalogazione
della vita e delle opere di
Warhol. A questo punto i
reperti, apparentemente
illeggibili, vengono portati
ad una associazione di
studenti del Carnegie Mellon
University dove grazie
a moderne attrezzature
come il “KryoFlux,” vengono
decodificati e visualizzati
attraverso un emulatore
Amiga. Grazie a questi Guru
98 PC Professionale | Novembre 2022
dell’Amiga, l’Arte perduta
è infine ritrovata. Ci fanno
anche un documentario...
che vicenda entusiasmante!
Peccato che mi ricordassi
qualcosa di un po’ differente.
Se ne parlò molto nei
forum di retrocomputing
nel 2008: questi file di
Warhol erano già stati
ritrovati e aperti. Dopo aver
rinfrescato la memoria
grazie all’impagabile lavoro
documentaristico di Carlo
Santagostino di Archeologia
Informatica, recupero anche
nuovi particolari sulla
vicenda. Sei anni prima
del ritrovamento del buon
Arcangel, dei dischetti
originali con la copia di
quel lavori erano in mano
a Don Greenbaum, nel 1985
dipendente Commodore.
Li aveva ancora perché
nei mesi precedenti alla
presentazione, Warhol si
era cimentato nel realizzare
delle opere d’arte su Amiga
condividendo poi i risultati
con l’ufficio Marketing
Commodore attraverso delle
copie dei file. Ricordatosi
dei dischetti, Don ne copia il
contenuto e prova ad aprire i
file. Inutilmente. Non perché
danneggiati, o su vecchi
supporti, ma perché nessun
Amiga, fisico o emulato
riesce a leggere quel tipo
di file. Greenbaum allora
fa la cosa più naturale del
mondo per un informatico:
chiede aiuto in rete. Viene
contattato, tra gli altri,
da un fotografo italiano,
Alessandro Berteletti,
esperto di immagini
digitali ed appassionato di
retrocomputing Commodore.
Conquistata la fiducia di
Greenbaum, Berteletti riceve
una copia di un dischetto
contenente 9 immagini e
un file chiamato “Andy”.
Dopo un po’ di tentativi su
macchine dell’epoca, trova
la chiave: Warhol utilizzava
dei prototipi di Amiga,
pertanto anche il software
per disegnare non veniva
lanciato dal Kickstart (il
software su dischetto che
lanciava il sistema operativo)
poi uscito in commercio,
ma da una versione beta.
Tramite la comunità di
appassionati Amiga, il
fotografo italiano riesce a
recuperare l’esatta versione
della beta usata da Warhol e
lanciando il file “Andy” trova
una versione beta anche
del programma di grafica
Pro Paint, che salvava i file
in modo differente. Nessun
fantomatico dispositivo o
emulatori, ma la macchina
e il software esattamente
usato all’epoca. L’uovo
di Colombo, ma non così
semplice da immaginare.
A questo punto, prima di
pubblicare le immagini
recuperate, Greenbaum
chiede il permesso alla
Warhol Foundation che
invece blocca tutto. I file
rimangono nell’oblio, finché
non arriva la narrazione
dell’artista caparbio che fa
il recupero del secolo... Già
fatto sei anni prima! I file
provengono sicuramente
dalle copie conservate
dall’Amiga Foundation,
probabilmente per evitare
dei problemi di proprietà
delle immagini, è sicuro che
abbiano utilizzato questo
metodo per ottenerle, pure
se conoscevano benissimo
qual era la strada più
semplice per ottenerli, ma
in questo modo la storia
del primo recupero venne
ignorata. Mi piacerebbe
farvi vedere le immagini in
questione, ma visto il tema
dell’articolo, non penso
che otterrei il permesso
della Warhol Foundation.
Si trovano comunque
facilmente in rete e alcune
sono comunque visibili sul
sito della fondazione (basta
una ricerca con warhol.org
e Amiga). Curiosamente si
tratta esattamente degli
stessi file recuperati da
Alessandro Berteletti, ma
sicuramente si tratta di una
mera coincidenza!

→ ATARI VS
COMMODORE
Jack Tramiel in
un’intervista durante
la quale presenta
l’Atari ST, realizzato a
tempo di record dopo
aver perso il progetto
Amiga.
↓ UNA GRAFICA FARAONICA
Il più evidente vantaggio di Amiga sulla concorrenza era la grafica. Nessuno
poteva vantare la sua palette di colori e la potenza dei suoi software di
disegno e ritocco fotografico.
→ Segue da pag 97
Esattamente quello che serviva
per farla pagare a quei tradi-
tori della Commodore! La sua
spietatezza commerciale questa
volta però gli giocò a sfavore. Il
team dell’Amiga era sempre in
gravi difficoltà economiche a
causa del lungo e complicato
sviluppo della macchina e Jack
pensò di approfittarne, come
era nella sua natura. Volendo
tirare un po’ troppo la corda
dal punto di vista economico,
Tramiel però fece finire gli svi-
luppatori nelle braccia della sua
ex vecchia società, che acqui-
stò Amiga Corporation a 4,25 $
per azione e fornì al gruppo di
Jay Miner un milione di dollari
per saldare il debito con
Atari. Nacque così,
nel 1984, Commo-
dore Amiga Inc.
con una dotazione
di ben 27 milioni di
dollari per completare lo
sviluppo del computer.
ma Miner e i suoi si ri-
trovarono ad avere a che
fare con un ambiente aziendale
ben più ingerente che in Atari. Il
progetto iniziale della Commo-
dore prevedeva di sviluppare
parallelamente due macchine
ben distinte: un computer più
economico, destinato al settore
consumer e uno più potente de-
stinato all’utenza professionale.
Il team originale si dedicò alla
versione consumer, un Team
tedesco a quella pro. Ma per
contenere i costi di produzio-
ne, licenziarono il team origi-
PC VINTAGE RUBRICHE
nale e produssero, con il nome
di Amiga 1000 il progetto tede-
sco. Le ingerenze e gli errori di
marketing del solito manage-
ment ottuso del periodo furono
tante e tali che i programmato-
ri inserirono un easter egg nel
sistema operativo: premendo
una combinazione di tasti ap-
pariva il testo “We made Ami-
ga, they fucked it up”. Volendo
dare ragione ai programmatori,
appena scoperta la vicenda, il
management Commodore fe-
ce ritirare tutte le macchine in
distribuzione per toglierlo dal
sistema, rallentando le consegne
della macchina e comprometten-
do ulteriormente le vendite. Già,
perché nonostante le sue carat-
teristiche hardware innovative,
commercialmente l’Amiga 1000
non stava andando per niente
bene. Per il lancio non avevano
badato a spese: fu uno dei più
spettacolari della storia dell’in-
formatica, un evento organiz-
zato il 23 luglio 1985 al Lincoln
Center di New York, dove Andy
Warhol realizzò dal vivo la pri-
ma opera d’arte digitale della
storia, disegnando su Amiga il
ritratto di Debbie Harry, cantan-
te dei Blondie e una delle icone
degli anni 80 nel suo periodo di
massima popolarità. La gente
assistette sbalordita alle capacità
grafiche della macchina ma, fini-
to lo stupore, non mise mano al
portafoglio. Troppo caro e privo
di software videoludico per la
fascia consumer, non abbastanza
convincente per i professionisti
che preferivano i sistemi MS-
DOS per le applicazioni office
e il Macintosh per il Desktop
Publishing.
Nel 1987 si ritornò al progetto
originale: due macchine, l’A-
miga 2000, più potente e molto
espandibile, destinata ai pro-
fessionisti e una versione più
LA GUI A COLORI
Anche se non elegante quanto quella
del Mac, la GUI di Amiga era
a colori, ben progettata e
per di più multitasking.
PC Professionale | Novembre 2022 99
RUBRICHE PC VINTAGE

Specifiche a confronto
APPLE MACINTOSH 128K ATARI 520 ST AMIGA 500 PC IBM XT
Produttore Apple Computer Atari Corporation Commodore International IBM
Paese USA USA USA USA
Anno 1984 1985 1985 1983
CPU Motorola 68000 Motorola 68000 Motorola 68000 Intel 8088
Clock 6 MHz 8 o 16 MHZ 7,09 -7,16 MHz 4,77 MHz
RAM di serie 128K 512 KB / 1 Mb 512 Kb 128 Kb
RAM massima 512K 4 Mb 1 Mb 640 KB
Input Tastiera, Mouse 1 tasto Tastiera, mouse a 2 tasti Tastiera, mouse a 2 tasti Tastiera, mouse a 2 tasti
Output Monitor integrato B/N Monitor / TV Color Monitor a colori Monitor Colori /fosfori verdi
Floppy Disk 5”1/4,
Memoria di massa Hard Disk, Floppy Disk 3,5” Hard Disk, Floppy Disk 3,5” Floppy Disk 3,5”
Hard Disk 10/20 Mb
S2 Joystick/mouse; 2 Joystick/Mouse, 1 seriale,
8 Slot personalizzabili
Tastiera, Mouse, Floppy aggiuntivo, Seriale RS232-c; Centronics, 1 parallela, 3 audio
Porte I/O con diverse schede
stampante, modem, speaker Midi In; Midi Out, Monitor, ACSI, (mono, right, left),
(3 utilizzati, 5 disponibili), tastiera
Floppy aggiuntivo, Cartridge 1 floppy aggiuntivo, Video RGB
IBM BASIC, PC DOS 2.0, MS
OS Mac Os Atari TOS Amiga OS 1.2, 1.3
DOS / FreeDOS / Windows 1.0-3.0
MDA 80 X 25 caratteri
monocromatico,
320 x 200 a 16 colori; 640 x 200 320 x 400 pixel a 4096 colori,
CGA 160×100 pixel 16 colori,
Grafica e colori 512 x 342 pixel B/N a 4 colori (palette di 512); 640 x 400 pixel a 16 colori
320×200 pixel a 4 colori,
640 x 400 pixelB/N da una palette di 4096
640×200 pixel 2 colori,
(nero + uno da una palette di 16)
Suono monofonico campionato Chip MOS Technology 8364 “Paula”
Sonoro Chip Yamaha YM2149 Speaker 1 canale, 1 bit onda quadra
a 8 bit Audio stereo a 4 voci
Dimensioni
34,5 x 24,4 x 27,7 cm 6 x 47 x 24 cm 45 x 10,8 x 33 cm (case) 14 x 50 x 41 cm (case)
(A x L x P)
Da alcuni documenti IBM si
possono ipotizzare 250.000 unità
Unità prodotte/
70.000 2.100.000 4-6.000.000 a seconda delle fonti. solo negli stati Uniti, una piccola
vendute
percentuale rispetto alla massa dei
compatibili.
$ 749,99 monitor B/N
$ 999,99 monitor a colori
$ 2.495 $ 699 $ 4.995
Prezzo di lancio Italia: 1.064.000 Lire
Italia: 4.489.350 Lire Italia: 1.121.000 Lire Italia: 12.000.000 Lire
383.000 Lire monitor B/N
923.000 Lire monitor a colori
Valore
Alto Basso Medio/basso Medio/alto
collezionistico

economica, l’Amiga 500, sempre a colori e multitasking. Spetta-

con processore 68000, con ben
512k di Ram, che poteva essere
espansa a 1 Mb. Come ampia-
mente sperimentato nel settore
Home Computer, si proponeva
agli utenti una macchina base
ad un prezzo contenuto, che
poteva essere eventualmente
espansa anche attraverso una
porta proprietaria, per esem-
pio connettendo un Hard Disk
esterno, cosa mai vista prima su
una macchina di questa fascia di
prezzo. Amiga 500 era dotata
tra l’altro di una moderna GUI
colari infine erano le potenzia-
lità grafiche e sonore, già viste
sull’Amiga 1000. Grazie alla po-
tenza di calcolo del processore
a 16 bit, al set di coprocessori
che ne alleggerivano il carico
portando la grafica e il suono a
livelli inarrivabili per i personal
computer della sua generazione,
l’Amiga 500 si può definire a
tutti gli effetti il primo computer AMIGA 500
gaming della storia. Come gli Riuscì nell’ardua impresa di sostituire
attuali, si tratta di una macchina il Commodore 64 nel cuore degli
appassionati.
Continua a pag 102 →

100 PC Professionale | Novembre 2022

 PC VINTAGE RUBRICHE

I 12 giochi Amiga più iconici

S tillare una classifica di giochi Amiga 1 2

è impossibile, tra le migliaia di titoli
suggeriamo una dozzina di giochi iconici
e differenti tra loro, solo per cominciare ad
assaporare o riassaporare l’atmosfera del periodo.
Figura 1: Defender of the Crown, Cinemaware, 1986,
Figura 2: Indianapolis 500, Papyrus Design, 1989,
Figura 3: Shadow of the Beast, Psygnosys, 1989,
Figura 4: Xenon 2 Megablast, Bitmap Brothers,
1989, Figura 5: The Secret of Monkey Island, 3 4
Lucasfilm Games, 1990, Figura 6: Another World,
Delphine Software International, 1991, Figura 7:
Civilization, Microprose, 1991, Figura 8: Lemmings,
DMA Design, 1991, Figura 9: Turrican II: The Final
Fight, Factor 5, 1991, Figura 10: Cannon Fodder,
Sensible Software, Virgin Interactive, 1993, Figura
11: Frontier: Elite II, GameTek, 1993, Figura 12:
Sensible World of Soccer, Sensible Software, 1994

5 6 7

8 9 10

11

IL PRIMO
12
PC GAMING
Amiga 500 ebbe come punto di forza e di debolezza
insieme la sua straordinaria biblioteca di giochi:
l’aspetto videoludico mise in secondo piano
le eccezionali caratteristiche hardware
che avrebbero potuto surclassare i PC
anche nelle applicazioni professionali.

PC Professionale | Novembre 2022 101

RUBRICHE PC VINTAGE

← LA STAR DELLA TV
Le caratteristiche
multimediali dei
computer Amiga
venivano ampiamente
sfruttate negli anni 90
in ambito broadcasting.

KICKSTART
A differenza dell’Amiga 1000 che necessitava ↓ MUSICA MAESTRO!
di un floppy disk, Il bios, chiamato kickstart, Cubase, un software
nel modello 500 risiedeva nella ROM, divenuto standard
velocizzando l’avvio del computer. in campo musicale,
ambito in quel periodo
dominato da Atari ST.
→ Segue da pag 100

in grado di spingere le potenzia-

lità multimediali al massimo e, al
tempo stesso, essere in grado di
assolvere efficientemente qua-
lunque compito. E come per gli
attuali l’utilizzo videoludico era
assolutamente preponderante.
Tuttavia con una frazione del suo
costo si poteva avere a disposi-
zione un computer che non ave-
va nulla ad invidiare al PC IBM
(semmai il contrario) e con una
GUI più moderna e performante
del Macintosh. Amiga 500, un
po’ per l’aspetto che richiamava
sfacciatamente la vicinanza con il
Commodore 64, un po’ perché i nale notò alcune caratteristiche sivi furono utilizzati in ambito di
giochi migliori erano prodotti per della macchina Commodore che post-produzione ed effetti spe-
Amiga, rimase immeritatamente sembravano pensate proprio per ciali. Curiosamente l’Atari ST,
confinata all’utenza casalinga, quel settore. Grazie alla presenza in particolare nelle versioni 1024
che comunque permise a Com- del Genlock e alla grafica estre- e MegaST trovò il suo utilizzo
modore di vendere, secondo le mamente evoluta, Amiga 500 professionale in ambito musica-
stime più favorevoli, addirittura venne ampiamente utilizzata le, anche grazie a software come
6 milioni di unità, esattamente per inserire grafica e testo nelle Notator e Cubase. Questo pro-
il triplo del rivale Atari ST. Solo trasmissioni televisive, mentre lungò la vita della serie ST fino
uno specifico campo professio- il modello superiore e i succes- al 1993. Anche Amiga concluse
il suo percorso nello stesso pe-
riodo, un anno dopo. L’avvento
DOOM della grafica VGA e delle schede
I primi FPS come Doom o Wolfstein Sound Blaster, fecero terminare
3D, mostrarono le vere potenzialità di la supremazia della macchina di
gioco dei PC e iniziarono ad erodere la Jay Miner in campo videoludico,
popolarità di Amiga. principale motivo di acquisto.
Dei due vincitori della windows
war degli anni 80, fu uno solo
a sopravvivere negli anni 90, il
PC, mostrando la superiore adat-
COREL DRAW tabilità ai tempi delle macchine
Con Corel Draw anche gli utenti aperte e degli standard, rispetto
PC potevano dilettarsi a realizzare ai sistemi chiusi e macchine pro-
grafica, ma gli standard del settore prietarie. Tuttavia Amiga avrà
lo tennero lontano dagli ambiti sempre un posto speciale nella
professionali legati alla stampa. storia dell’informatica e nel cuore
degli appassionati.

102 PC Professionale | Novembre 2022


■ ↙ IL CUBO MAGICO
Gli altri sistemi:
NeXT STEP
Steve Jobs non partecipò diretta-
mente alla guerra delle finestre.
In quel periodo non era più in
Apple, licenziato dallo stesso
John Sculley che aveva convin-
to ad entrare in Apple due anni
prima. Nel 1985, libero da qual-
siasi controllo manageriale, Jobs
investì le sue risorse e quelle di
alcuni finanziatori nell’azienda
NeXT che, nei suoi intenti, dove-
va rivoluzionare di nuovo il mon-
do dell’informatica. Va da sé che
dovesse essere dotata di una GUI.
Apple inizialmente mosse causa
a Jobs per appropriazione in-
debita di informazioni com-
merciali, salvo poi fare marcia
indietro temendo un crollo di
immagine, vista la popolarità del
fondatore. Steve ebbe così mano
libera nello sviluppo del suo OS
di nome NeXT STEP. Dominato
dalla sua mania di perfezionismo,
Jobs ancora una volta si prese tut-
to il tempo necessario per curare
ogni dettaglio, esattamente come
avvenuto con il Lisa, le cose non
andarono nel verso sperato.
Questa volta però il sistema ope-
rativo era estremamente veloce e
non aveva niente che non andava:
era un solidissimo sistema multi-
tasking Unix-Like, che introduce-
va nel mondo delle GUI novità sia
grafiche che strutturali.
Graficamente si appoggiava su
un potente motore grafico 2D
PostScript. L’interfaccia utente
era molto avanzata: le finestre
potevano essere ridimensionate
ed espanse istantaneamente, ag-
ganciate con il mouse, trascinate
velocemente con tutto il loro con-
tenuto, che si trattasse di icone,
testi o immagini a 32 bit, ad un
refresh video impressionante.
Questo può apparire banale oggi,
ma fu stupefacente da vedere alla
fine degli anni 80. Per la prima
volta venivano gestite da sistema
cose come i livelli di trasparenza
delle immagini, la gestione del
colore per la tipografia e il sistema
PostScript per le f o n t .
Le icone avevano un ine-
dito aspetto tridimen-
sionale, c’era un menu
Workspace fluttuante
che si adattava alle fine-
stre e ai programmi che
stavi utilizzando e compa-
riva per la prima volta un Dock
dove sotto forma di icone alline-
ate, si potevano richiamare file e
applicazioni. Inoltre si potevano
per la prima volta lanciare veri
filmati all’interno delle finestre.
Dal punto di vista strutturale, si
trattava di un sistema orientato
agli oggetti, principale novità di
questa GUI. Era anche integra-
to un sistema che permetteva di
creare interfacce e applicazioni in
modo semplice e intuitivo.
Con Jobs fuori dall’azienda,
Gates cercò di aumentare la sua
influenza in Apple. Bill amava
sinceramente il Macintosh e pro-
vò a convincere l’azienda ad ab-
bandonare il dogma del sistema
chiuso, proponendosi di aiutare
a commercializzare Mac OS su
altre macchine. La proposta ri-
mase inascoltata da Sculley, ma
paradossalmente fu invece Next
PC VINTAGE RUBRICHE
← NEXTSTEP
Per oltre un decennio, NeXTSTEP fu la
GUI più avanzata disponibile.
All’avanguardia sia per la tecnologia che
per il design, la workstation NeXTCUBE
fu un fallimento commerciale a causa
dell’alto prezzo. Anche il successivo
modello NeXTSTATION, più economico,
non riuscì comunque a coprire una quota
rilevante di mercato.
Step di Jobs ad aprirsi al mondo.
Nato per girare sulle poten-
ti workstation NeXT cube e
NeXT Station, dotate di un
Design strepitoso e un costo
altrettanto stupefacente, si po-
teva però installare su Sun
Microsystems, Sparc, HP Pa-
Risce addiritturaIBMcompatibili.
Se il software costituiva una carta
indubbiamente vincente, i proi-
bitivi costi di sviluppo
e il costoso hardware,
troppo curato nell’este-
tica per un’utenza profes-
sionale poco interessata a
questo aspetto, affossaro-
no l’azienda nonostante
la bontà dei suoi prodot-
ti. Buoni ma decisamente
troppo costosi, dato che
il modello base veniva
venduto a 6500 $ e, per
una dotazione completa
di stampante laser e altri acces-
sori, si potevano superare i 10.000.
Nello stesso periodo con 1500 $ ci
si portava a casa un PC Compati-
bile IBM. Nonostante la stampa
descrivesse l’azienda come vin-
cente, in un anno, alla fine del
1989, erano stati venduti meno di
400 modelli di Next Cube!
C’è da dire che in qualche modo
NeXT riuscì sul serio a rivoluzio-
nare il mondo dell’informatica:
il primo Web server della storia
fu installato su NeXT Cube e su
questa macchina venne realizzato
il primo browser. Richiamato da
una Apple in seria difficoltà, nel
1996 Jobs si sollevò a sua volta dai
problemi economici vendendogli
NexT, la cui tecnologia confluì
tutta nel moderno sistema Mac
OS X, dotandolo delle caratte-
ristiche che lo hanno reso tanto
avanzato negli anni 2000.
PC Professionale | Novembre 2022 103
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RUBRICHE
■ Di Matteo Mattei
ESPORTS

TWITCH, LA CASA
DEGLI ESPORTS
Superata YouTube come piattaforma prediletta
dagli utenti per guardare e condividere contenuti live

D
all’EsportsDigital
Overview 2022,
Twitch risulta la
piattaforma pre-
ferita per la frui-
zione in Italia di
contenuti legati
agli eventi digitali e contenuti
esports. L’indagine è stata con-
dotta da 1 IIDEA Italian Inte-
ractive Digital Entertainment As-
sociation in collaborazione con
Nielsen per analizzare eventi,
canali e comportamenti dei fan
degli esports in Italia. I valori
raccolti e registrati da Twitch per
total hours watched, total views
e total airtime, sono sensibilmen-
te superiori a quelli di YouTube
che precedentemente era la piat-
taforma prediletta. Le visualiz-
zazioni su Twitch continuano a
crescere. Nel 2021 ha raggiunto
oltre 6 milioni di ore di streaming
e 1176 milioni di visualizzazio-
ni complessive. Nello specifico e nazionali continua a crescere
sono oltre 24 minuti in media ■ come l’interesse per il settore.
nel 2021. Gli utenti trascorrono Dall’analisi fornita dall’Esports
anche sempre più tempo sulla I più visti in Italia Digital Overview 2022, dalle
piattaforma sia per guardare che dieci competizioni più seguite
condividere contenuti live. Nel 2 League of Legends World in Italia nel 2021, emerge come i
2021, i primi 3 videogiochi su Championship 2021 è stato primi tre eventi in classifica ab-
Twitch coprono oltre il 31% del l’evento internazionale più se- biano accumulato oltre 800 mila
totale ore. Al primo posto per guito in Italia nell’ultimo anno ore viste totali, realizzando un
numero di visitatori Call of Duty con oltre 2,2 milioni di ore viste. incremento significativo rispet-
Warzone mentre scende al secon- Seguono LEC Spring 2021 e LEC to al dato del 2020, arrivando,
do posto perdendo il primato, Summer 2021 rispettivamente nello specifico, al 112% in più
League of Legends. Entrano in con oltre 947 e 600 mila ore viste per League of Legends World
classifica anche Rocket League ciascuno. La fruizione a livello Championship. Per quanto ri-
e Call of Duty Modern: Warfare. di ore di eventi internazionali guarda invece gli eventi di cara-

104 PC Professionale | Novembre 2022


© Unplash Mateo
© Unpash M. Jonietz
tura nazionale ottimi i risultati
del PG Nationals Rainbow Six
Siege Spring 2021. È l’evento
che ha registrato la crescita
© Unplash C. Rubin
più elevata in termini relativi,
seguito da PG Nationals Lea-
gue of Legends Spring 2021.
Entrambi gli eventi si aggirano
sulle 300 mila ore di visualiz-
zazione. Domina comunque la
classifica dell’evento naziona-
le più seguito il PG Nationals
League of Legends Summer
2021.
■ risulta quello dei Fan Token. I
Affinità al mondo
fintech e crypto
Sempre dai dati elaborati da II-
DEA e Nielsen, i fan del mon-
do esports sono molto affini ai
nuovi trend in ambito fintech.
Ma non solo, anche categorie
come sportswear, telco e food
& snack presentano un livello
di affinità superiore alla media.
L’affinità tra chi segue esports e
l’universo fintech risulta molto
più marcata rispetto a quella de-
gli altri cluster in benchmark.
L’incertezza legata alla novità
di questo sistema resta ancora
un fattore determinante e fa sì
che il settore sia ancora in fase di
esplorazione. Tra le applicazioni
degli NFT nel mondo esports,
tra i più sviluppati al momento
possessori hanno la possibili-
tà di influenzare le sorti della
squadra attraverso sondaggi
online e su app. Tra le principali
partnership sviluppate negli ul-
timi anni ad esempio il contratto
quinquennale da 15 milioni di
ESPORTS RUBRICHE
1 IIDEA
IIDEA Italian Interactive Digital
Entertainment Association è
l’Associazione di categoria dell’industria
dei videogiochi in Italia. Fondata agli
inizi degli anni 2000, i soci erano
principalmente multinazionali del
settore con sede in Italia. Dal 2011, con la
nascita di numerosi studi di sviluppo di
videogiochi anche in Italia, la base
associativa si è allargata alle imprese
italiane che producono videogiochi, che
oggi rappresentano la larga
maggioranza dei suoi soci. Attualmente
riunisce oltre 90 soci che comprendono
produttori di console per videogiochi,
editori multinazionali di videogiochi,
sviluppatori italiani di videogiochi e
operatori del settore esports. A livello
internazionale aderisce dal 2002
all’Associazione di categoria europea
ISFE (Interactive Software Federation of
Europe) con sede a Bruxelles e dal 2005
è membro del Board of Directors della
medesima. A partire dal 2020 fa parte
anche della federazione EGDF
(European Game Developer Federation).
Inoltre IIDEA è membro del
Management Board del PEGI, sistema di
classificazione dei videogiochi che
aiuta i genitori a compiere scelte
consapevoli durante l’acquisto.
2 League of Legends World
Championship 2021
Il campionato mondiale di League of
Legends 2021 è un torneo internazionale
di eSport giunto all’undicesima edizione
e organizzato dallo sviluppatore del
gioco, Riot Games. Il torneo si svolge
annualmente a Reykjavík, in Islanda.
dollari tra Fnatic e Crypto.com.
Un contratto che non prevede
solo un logo sulle maglie della
squadra, ma la creazione degli
NFT di Fnatic, contenuti di gio-
co ed esperienze in-game. Anche
Ferrari ha “sondato” il settore e
si è affidata alla società svizzera
Velas, nuovo title sponsor della
Ferrari Esports Series e del team
dedicato che competenella F1
Esports Series.
https://iideassociation.com
PC Professionale | Novembre 2022 105
 RUBRICHE ESPORTS

Il trono
del Racing

R azer 1 ha ufficialmente
presentato la Razer Enki
Pro Williams Esports Edi-
tion. Un’innovativa sedia
gaming creata per il comfort di
gioco tutto il giorno. Il produt-
tore promette comfort e durata
superiori alla media. Esclusi-
va finitura a doppia texture e
morbido materiale Alcantara
sullo schienale e sulla base del
sedile. Bordi esterni rivestiti in
morbida similpelle sostenibile
per resistere meglio all’usura
quotidiana. Il tutto per una sen-
sazione premium a tutti coloro
che la utilizzeranno. Le nuove
sedie sono state ufficialmente
fornite alla Williams Racing
Esports 2 nella lounge di Gro-
ve (Oxfordshire UK) per aiutare
i piloti del team a migliorare le
proprie prestazioni.
© Unplash F. Shah
La sedia da gioco Razer Enki Pro
garantisce una distribuzione ot-
timale del peso per un comfort
duraturo durante le maratone
di gioco. Fondamentale la com-
binazione dei suoi esclusivi
archi per le spalle e la base del
sedile ultra larga da 21 pollici.
La curva lombare sostiene de-
licatamente la parte bassa della
schiena e incoraggia a sedersi
in una posizione neutra. Tutto
ciò permette di mantenere la
postura corretta e di sentire la
schiena meno affaticata quando
si è seduti per lunghi periodi o
lunghe sessioni di gioco. Presente
anche l’ammortizzazione dello
schienale per un comfort mirato
della schiena. Il meccanismo del-
la sedia da gioco consente anche
un’inclinazione intuitiva e rego-
lata in base al peso in modo da
potersi appoggiare all’indietro e
rimanere supportati senza dover
effettuare regolazioni manuali.
In alternativa, un quadrante di
facile accesso consente di otte-
nere l’angolo di reclinazione de-
siderato per un posizionamento
flessibile del sedile.
Razer Enki Pro - Williams Esports

Edition è sul mercato al prezzo di

1,299.00 dollari americani.

www.razer.com

1 Razer
Razer™ è il marchio di
lifestyle mondiale
caratterizzato del serpente
a tre teste. Uno dei loghi
più riconosciuti nelle
comunità globali di giochi
ed eSport. Con una base di
fan che abbraccia tutti i
continenti, l’azienda ha
progettato e realizzato il
più grande ecosistema
mondiale di hardware,
software e servizi
incentrato sui giocatori.
Fondata nel 2005, Razer ha
due sedi centrali a Irvine
(California) e Singapore
con sedi regionali ad
Amburgo e Shanghai.
Razer ha 19 uffici in tutto il
mondo ed è riconosciuto
come il marchio leader per
i giocatori negli Stati Uniti,
in Europa e in Cina. La sua
piattaforma software
ospita oltre 175 milioni di
utenti. Molto apprezzato il
suo hardware
pluripremiato che include
periferiche di gioco ad alte
prestazioni e Blade
gaming laptops. (https://
www.razer.com)
2 Williams
Esports
Racing
La Williams Racing
Esports è stata creata
all’inizio del 2018 per
competere nel panorama
delle corse sim, con
attività in nove diversi
giochi di corse su tutte e
tre le piattaforme. Il suo
quartier generale è
posizionato
nell’Oxfordshire, Regno
Unito. Il team offre al
pubblico e ai giocatori
nuove e innovative
soluzioni di gioco per
competere al meglio e
vincere anche negli
esports. (https://www.
williamsf1.com/esports).

106 PC Professionale | Novembre 2022


Tutti
a scuola
S
empre più istituti nel mon-
do scelgono di inserire
gli esports nel loro piano
studi o tra le attività dei
propri studenti. Per la prima
volta, gli alunni britannici del
Perthshire potranno allenarsi e
competere l’uno contro l’altro
su attrezzature di gioco all’a-
vanguardia. È il caso della Stra-
thallan School, diventata una
delle scuole nel Regno Unito a
ospitare attrezzature per eSport
di livello d’élite: per gli studenti
la possibilità di crescere oltre le
proprie passioni.
Josh, pilota competitivo di
Esports e fondatore di Sim
Staff 1 , ha aiutato a installare i
quattro sistemi di gioco compe-
titivi a Strathallan. Il player ha
dichiarato dalle pagine ufficiali
dell’istituto: “Questa è un’oppor-
tunità davvero entusiasmante
per la scuola. Strathallan ora ha
quattro simulatori di corse, su
cui gli studenti possono giocare
ESPORTS RUBRICHE
1 Sim Staff
Fondata nel 2021, SimStaff è un fornitore chiavi in mano per
marchi, privati e organizzazioni che stanno cercando di approfondire
il mondo del Sim Racing o del Digital Motorsport. SimStaff offre una
profonda comprensione dei tecnicismi, dei comportamenti
commerciali e delle competenze organizzative necessarie per
massimizzare il coinvolgimento con il pubblico.
a un’ampia varietà di giochi e
familiarizzare con i fondamenti
degli eSport e le opportunità che
questo offre". Josh, la cui azien-
da Sim Staff ha fornito suppor-
to a marchi come Samantha Tan
Racing, Gfinity e Formula One,
ha aggiunto: “Gli eSport sono
cresciuti enormemente negli ul-
timi anni passando dall'hobby a
carriere a tempo pieno, borse di
studio e partnership globali con
i principali marchi. Il potenziale
è enorme. La Formula 1, le squa-
dre impegnate e altri organismi
sportivi offrono opportunità a
pagamento ai giocatori di com-
petere virtualmente con loro. Si
spera che, nel tempo, vedremo
ancora più opportunità disponi-
bili per la prossima generazione
di giocatori”.
www.strathallan.co.uk/
PC Professionale | Novembre 2022 107
RUBRICHE ESPORTS

La F1 battaglia per conquistare il

titolo. Il Pro Championship
Il primo evento si è tenuto tra
la pista virutale del Bahrain,

è anche
di quest’anno è suddiviso di Imola e Silverstone. Il se-
in 12 round composti da condo ha visto la competizio-
quattro 4 eventi ciascu- ne svilupparsi tra il Red Bull

Esportiva no. In essi tre sessioni di

qualificazione e gara in tre
Ring, Spa-Francorchamps e
Zandvoort. Il campionato pro-

I
n pieno corso di svolgimen-
to il campionato 2022 F1
Esports Series Pro, presenta-
to da Aramco. Sono 10 i team
esports ufficiali e 30 i piloti che
da settembre si stanno dando
giorni separati. Il tutto su
videogioco ufficiale di For-
mula 1 di Codemaster 1 .
Oltre al titolo, è in palio un
enorme montepremi in de-
naro per la squadra e i piloti
che accumulano più punti
durante la stagione.
segue tra le piste virtuali di
Monza, Mexico City e Austin
negli USA. Infine rispecchian-
do quasi in pieno il campionato
di F1 del mondo reale, l’evento
e la stagione si concludono con
l’ultimo evento che si terrà a
dicembre con i Gp di Suzuka

108 PC Professionale | Novembre 2022


(Giappone), Interlagos (Brasi-
le) e Yas Marina (Abu Dabhi).
Al campionato esports par-
tecipamo: l’Alfa Romeo Ra-
cing OrlenF1 Esports Team
con Daniel Bereznay, Nicolas
Longuet e Tomasz Poradzisz;
Alpine Esports con Filip Pre-
snajder, Luke Smith e Patrik
Sipos; Aston Martin Aramco
Cognizant F1 Esports con John
Evans, Manuel Biancolilla e Si-
mon Weigang; Haas F1 Esports
con Matthijs van Erven, Piotr
Stachulec e Thomas Ronhaar;
la McLaren Shadow con Bardia
Boroumand, Lucas Blakeley
e Wilson Hughes; Mercedes-
AMG Petronas Esports con
Dani Moreno, Jake Benham
e Jarno Opmeer; la Red Bull
Racing Esports con Frederik
Rasmussen, Liam Parnell e
Marcel Kiefer; la Scuderia
AlphaTauri Esports con Joni
Tormala, Josh Idowu e Seba-
stian Job; Scuderia Ferrari Ve-
1 Codemaster
Codemasters è
un’azienda britannica
sviluppatrice e editrice di
videogiochi. La società fa
parte del gruppo Electronic
Arts ed è una delle più
antiche produttrici di
videogiochi britanniche.
Inizialmente era molto attiva
nel produrre videogiochi a
basso costo per gli home
computer. In seguito
sviluppò titoli anche per PC e
console. Tra i titoli principali
del mondo del racing, Colin
McRae Rally e Formula 1.
ESPORTS RUBRICHE
las Esports con Brendon Leigh,
David Tonizza e Fabrizio Do-
noso; infine Williams Esports
con Alvaro Carreton, Daniele
Haddad e Shanaka Clay. Nel
complesso due team e tre piloti
rappresentativi dell’Italia che
stanno tenendo alto il nome
dell’eSport italiano.
■
Equipaggiamento
Le scuderie esports e i suoi piloti
gareggiano esclusivamente con
attrezzature ben definite. PC e
monitor, cuffie e/o auricolari
e/o microfono, racing rig, vo-
lante e pedali. Le cuffie devono
essere posizionate direttamente
sulle orecchie del pilota e devo-
no rimanervi per tutta la durata
di ogni sessione.
Tutte le postazioni sono le stesse
sotto tutti gli aspetti materiali. I
piloti hanno configurato la pro-
pria attrezzatura entro i parame-
tri preimpostati consentiti com-
prensivo di: regolazione della
distanza del pedale dal sedile
e/o dalla ruota; altezza e incli-
nazione della ruota; imposta-
zioni del firmware della ruota;
e resistenza del pedale.
https://f1esports.com
PC Professionale | Novembre 2022 109
 RUBRICHE MODALITÀ ARCADE

L'EVOLUZIONE

110 PC Professionale | Novembre 2022

deiCABINATI
Tutti, almeno una volta nella vita, ci abbiamo giocato.
Ancora oggi, il loro fascino è enorme.
una magia che va oltre il tempo...
■ Di Game Over Club e Alessandro Siani

■ dare la precedenza a macchine come i

Le origini
Non solo i videogiochi e le sale giochi
hanno subito l’avanzamento tecnologico
dato dal normale progredire del tempo,
anche gli stessi cabinati, quei macchi-
noni di legno, schermo e pulsanti che ci
consentivano di immergerci in lunghe
avventure, sono evoluti anno dopo an-
no, fino a prendersi una pausa e tornare
nei tempi moderni con modelli sempre
più innovativi e differenti rispetto alla
classica forma del passato.
Dobbiamo però specificare un punto
importante: le macchine per l’intratte-
nimento a gettoni, hanno una storia ben
più antica rispetto a ciò che la maggior
parte di voi ricordano, è infatti corretto
jukebox e i flipper, come reali antenati
dei cabinati arcade che ricordiamo. Era
infatti uso comune, soprattutto negli Stati
Uniti, trovare nei bar e nei “Diner” una di
queste macchine, come abbiamo potuto
vedere in serie tv molto vecchie come
la più famosa “Happy Days”: iconica,
infatti, la scena di Fonzie e del jukebox.
Il primo vero cabinato dedicato al
gaming di cui si ha traccia risale al 1971,
quando nella università di Stanford ap-
pare Galaxy Game, un cabinato creato
dagli studenti per l’intrattenimento dei
compagni di scuola all’interno delle sale
comuni dell’università. I due creatori,
Hugh Tuck e Bill Pitts, si erano basati su
un’architettura PDP-11\20 della DEC e
avevano creato un cabinato che permet-
teva partite da due giocatori.

PC Professionale | Novembre 2022 111

RUBRICHE MODALITÀ ARCADE

dello spazio era dettato dall’al-

tezza della struttura, costruita
per permettere all’utente di gio-
care in piedi. Gli spazi occupati
internamenti invece ospitavano
l’enorme scheda madre prin-
cipale, la parte elettronica, le
casse e la parte elettrica, oltre
che ovviamente uno spazio per
le monete.

■
Gli anni 70
Lungo il decennio 1970-1980,
la struttura dei cabinati rimane
per lo più identica, salvo qual-
Cabinato di Computer Space. che videogioco specificatamente
differente di cui vi parleremo a
breve, le differenze sostanziali
Dopo soli due mesi viene svi- decenni a venire e dettò la for- che le software house propone-
luppato Computer Space, che ma standard per quella tipolo- vano per i diversi videogiochi,
viene universalmente ricono- gia di videogiochi, strutturati erano dettate dal pianale di gio-
sciuto come il primo videogioco appunto da due laterali in le- co, che proponeva una serie di
a gettoni realizzato: i due creato- gno, una cassa frontale a farne pulsanti e il classico joystick, op-
ri, Nolan Bushnell e Ted Dabney, da supporto e dettarne l’altez- pure le rotelle per il movimento
l’anno dopo fondarono la società za, un piano per i pulsanti, in- o addirittura, in alcuni rari casi,
ATARI. cavato verso l’interno per creare solamente pulsanti, anche per il
uno spazio ergonomico per gli movimento. Era appunto nel-
utenti e infine, una cornice per la plancia di gioco che vergeva
■ lo schermo. Diverso il discorso principalmente la differenzia-
per l’interno del cabinato, per lo zione fra le tipologie di cabinato
Pong (Atari, 1972) più vuoto visto che gran parte classico di quegli anni.
il primo grande
successo a gettoni
Il gioco era una simulazione di
una partita di ping pong, come
il nome può suggerire. Gioco
che in quell’epoca aveva un’im-
portanza politica non indifferen-
te, visto che proprio nel 1971,
per la precisione il 10 aprile, gli
Stati Uniti venivano accolti per
la prima volta a Pechino per i
campionati di ping pong. Questi
fatti sportivi portarono ad un
avvicinamento diplomatico im-
portantissimo fra le due nazioni,
storicamente rivali, e hanno ispi-
rato la creazione del videogioco
che tutti noi ricordiamo come il
primo grande videogioco Arca- Cabinato
de della storia. di PONG.
La sua silhouette in legno, ico-
nica, rimase molto simile per

112 PC Professionale | Novembre 2022

 MODALITÀ ARCADE RUBRICHE

Pac-Man, schermata di gioco.

Diverso il discorso invece per

quelle tipologie di gioco che ri-
voluzionavano appunto il con-
cetto di cabinato.
In questa categoria entrano gio-
chi sportivi come Speed Race
(Taito, 1974), grande successo
automobilistico che cambiava
completamente la struttura del
cabinato classico, andando in-
nanzitutto a sostituire la pul-
santiera con un grosso volante
nero, quindi, riduceva l’altezza
dell’intera struttura per permet-
tere al videogiocatore di fruire
dell’esperienza comodamente in
piedi, pur non avendo un reale
appoggio e dovendosi necessa-
riamente piegare per control-
lare il grande volante. Quindi
lo schermo, orientato quasi in
orizzontale, era appena inclinato
verso il giocatore, offrendo un
punto di vista innovativo per
l’epoca
Rientrano poi in questo genere
molti altri titoli usciti in quel pe-
riodo, che cambiano la pulsan-
tiera in vari modi diversi, man-
tenendo però simile la struttura guaggio macchina era necessa-
del cabinato, uno di questi era rio renderlo leggermente più ■
Fonz (Sega, 1976), un videogio- semplice tramite un converti-
co che sostituisce il volante con tore chiamato Assembler, che Gli anni 80
un manubrio da motocicletta. ne permetteva la traduzione in
Dobbiamo invece attendere il un linguaggio più intelligibile. Il decennio volge al termine e si
1979, con l’uscita di The Driver Insomma, rispetto ad oggi, va aprono le porte degli anni 80, ve-
(Kasco, 1979) per poterci sedere detto che non era per nulla fa- ra e propria Golden Age dell’u-
su un vero e proprio sedile da cile la programmazione di un niverso Arcade con l’uscita del
pilota. In questa nuova versione videogioco a quell’epoca, e do- gioco più famoso e conosciuto
un simulatore di guida, entra- vremo attendere ancora qualche nel panorama videoludico PAC-
no in gioco anche i pedali, oltre anno prima che qualche casa di MAN, divenuto un classico dei
che un nuovo e più realistico produzione decida di produrre nostri tempi .
volante. le schede che vedremo successi- Anche in questo decennio, la
Nel 1978, Atari Football (Atari, vamente e che semplificheranno struttura base rimane la stes-
1978) cambia invece la prospetti- ulteriormente il lavoro. Quindi, sa che abbiamo conosciuto ben
va dei videogiochi calcistici, per- ci basterà sapere che gli addetti dieci anni prima, modifican-
mettendoci una visuale dall’alto ai lavori si suddividevano fra il do esclusivamente il pianale
con uno schermo completa- sistema PLATO della Control di gioco, introducendo pianali
mente in orizzontale, un vero Data Corporation, utilizzato per più grandi per permettere di
e proprio tavolo da gioco con lo più negli ambienti universi- giocare fino a quattro giocatori
controlli ai quattro angoli della tari, e il sistema DECUS, della contemporaneamente e dando
struttura per permettere sfide Digital Equipment Corporation, spazio, per la prima volta, alle
mozzafiato due contro due. più utilizzato in scuole e istitu- armi da fuoco.
I videogiochi, in questo decen- zioni statali. Le sale giochi diventano luoghi
nio, venivano programmati con Fortunatamente per noi e per chi di culto per giovani di ogni fa-
un complicatissimo linguaggio doveva lavorarci a quei tempi, scia d’età, e visto questa enor-
macchina, di cui vi abbiamo gli anni 80 erano vicini e avreb- me affluenza di utenza di ogni
parlato per esteso in preceden- bero portato non pochi cambia- genere, anche i videogiochi si
za. Data la complessità del lin- menti nel settore. trasformano offrendo ogni sorta

PC Professionale | Novembre 2022 113

RUBRICHE MODALITÀ ARCADE
di tipologia di intrattenimento
e questi luoghi meravigliosi co-
minciano a prendere la forma
e i colori che ricordiamo nella
nostra memoria legata a questi
ambienti.
Gli anni 80 furono l’era dei beat
‘em up, i picchiaduro a scorri-
mento di cui Double Dragon ne
era il capostipite, videogiochi
che utilizzavano la struttura
classica standard con joystick
e pulsantiera da due, tre o più
raramente, quattro pulsanti. Ma
le vere novità erano altrove, a
partire dall’avvento di Pac-Man
(Namco, 1980) che proprio a ini-
zio decennio fa il suo esordio
con un cabinato che avevamo
già apprezzato precedentemente
in versione calcistica, ci veniva
riproposto nella sua forma oriz-
zontale per ospitare le partite a
questo gigantesco classico.
■ Audio
Gli anni 90
MVS di SNK
vs CPS di CAPCOM
Sistema CPS
Dopo l’uscita dello standard
JAMMA, argomento discusso
in un altro numero, le aziende
come Capcom modificarono i lo-
ro sistemi per potersi adattare a
quello standard. In casa Capcom
era stato creato il CP System,
un sistema per arcade con stan-
dard JAMMA uscito nel 1988
con il gioco Forgotten Worlds
(usci con solo composto da 2
PCB scheda madre con sistema
e scheda rom)
Il CPS era un sistema a 16 bit
creato dalla base dello Sharp
X68000 (Cpu Motorola 68000)
composto da 3 schede:
■ scheda madre contenente il
sistema
■ una scheda con la rom, cioè
le informazioni di gioco
■ una scheda per la gestione del
display, la protezione dei bo-
otleg e la configurazione tasti.
La parte audio era costituita da
114 PC Professionale | Novembre 2022
uno Zilog Z80,
accompagnato
con i chip Yamaha
YM2151 e Oki 6295.
Un sistema molto
avanzato per i cabinati
dell’epoca, ma la concor-
renza non aveva intenzione
di rimanere indietro, di fatto
SNK andava subito a rivaleg-
giarlo lanciando a sua volta un
nuovo sistema chiamato MVS.
SPECIFICHE TECNICHE CPS
■ Processore: Motorola 68000 con
clock a 10 MHz (12 MHz dal 1991 e
l’uscita di Street Fighter 2)
■ CoProcessore: Zilog Z80
con clock a 3.579 545 MHz
(6 MHz per le versioni QSound )
■ Chip: Yamaha YM2151 con clock
a 3.579 545 MHz
■ OKI MSM6295 con clock a 1 MHz
(campioni a 7.575 757 kHz)
o QSound con clock a 4 MHz
Visualizzazione
■ risoluzione dello schermo:
384 x 224 pixel (59,629 4 Hz)
■ Formato pixel:12 bit RGB + 4 bit
di luminosità
■ Tavolozze: 128 tavolozze
di 16 colori su 4096
■ Piani: 3 (512x512, 1024x1024,
2048x2048 pixel)
■ Piastrelle: 8x8, 16x16, 32x32 pixel
(15 colori + trasparenza)
■ Sprite: 256 per linea
di scansione (16x16 pixel,
15 colori + trasparenza)
■ Memoria ad accesso casuale
(RAM)
■ Processore: 64 KB
■ Audio: 2 KB
■ Display: 192 KB
■ Memoria di sola lettura (ROM)
■ Primario: 8 MB (64 Mb )
■ Esempi: 256 KB
CPS1 con 1941:
Counter attack
MVS
Inizia così la guerra tra le due
case produttrici SNK e Capcom
che si danno battaglia nelle sale
giochi con i nuovi sistemi per i
cabinati arcade e non solo.
Il 26 aprile 1990 la società giap-
ponese SNK rilascia il Neo-Geo
MVS (Multi Video System), ap-
positamente progettato per le
sale arcade, un sistema compa-
tibile con lo standard JAMMA
che permetteva l’inserimento
di giochi diversi, anche in con-
temporanea, su un’unica sche-
da madre. Con questo sistema i
gestori delle sale traevano gran-
de risparmio acquistando solo
la cartuccia del gioco anziché
tutta la scheda comprensiva di
hardware. L’MVS era un sistema
che ricordava molto il funziona-
mento a cartucce delle console di
quel periodo come NES, SNES,
Mega Drive e la allora nuova
console di casa SNK, il Neo-Geo
AES, dotato di un hardware pari
a quello presente nei cabinati
MVS.
Il Neo-Geo AES di fatto viene
fatto uscire in contemporanea
con l’architettura MVS, la conso-
le era in grado di riprodurre gli
stessi videogiochi su cartuccia
dei sistemi MVS comodamente a
casa, ciò era possibile grazie alla
sua configurazione hardware,
che era di fatto quasi identica a
quella dei cabinati MVS.
Il Neo-Geo AES era un siste-
ma a 16 bit (anche se era stato
commercializzato come uno
da 24) che funzionava in con-
 MODALITÀ ARCADE RUBRICHE

Alcuni dei giochi più famosi usciti su CPS e CPS Dash: ■ Chip audio: Yamaha YM2610
DATA TITOLO GENERE con clock a 8 MHz
Dicembre 1988 Ghouls ‘n Ghosts Platform ■ 3 voci PSG
Marzo 1989 Strider Platform ■ 4 voci FM
Dicembre 1989 Final Fight Picchiaduro ■ 7 voci PCM
Febbraio 1990 1941: Counter Attack Sparatutto ■ 1 voce ADPCM a 4 bit
Febbraio 1991 Street Fighter II: The World Warrior Picchiaduro da 1,8 a 44 kHz
Luglio 1991 The King of Dragons Picchiaduro
Settembre 1991 Captain Commando Picchiaduro ■ 6 voci ADPCM a 4 bit da 18 kHz
Novembre 1991 Knights of the Round Picchiaduro
Luglio 1991 The King of Dragons Picchiaduro Memoria
Febbraio 1992 Cadillacs and Dinosaurs Picchiaduro ■ Memoria principale: 64 kiB
Marzo 1992 Street Fighter II: Champion Edition Picchiaduro ■ Memoria video principale: 74 kiB
Ottobre 1992 Warriors of Fate Picchiaduro ■ Memoria video: 64 kiB
Dicembre 1992 Street Fighter II' Turbo: Hyper Fighting Picchiaduro ■ Pallet di memoria: 8 kiB
Luglio 1993 Saturday Night Slam Masters Wrestling ■ RAM video veloce: 2 kiB
Aprile 1994 The Punisher Picchiaduro ■ Memoria sonora: 2 kiB

Neo-geo MVS
comitanza ad un coprocessore
Zilog Z80 a 8 bit, la risoluzione
era la stessa di un Mega Dri-
ve (320x224). I competitor del
tempo non avevano deciso di
Visualizzazione
■ Risoluzione del display:
320 × 224 pixel
■ Tavolozza dei colori: 65.536
■ Colori simultanei: 4.096
■ Sprite simultanei: 380
■ Dimensione minima dello sprite:
1×2
■ Dimensione massima di uno
sprite: 16 × 512
■ Sprite simultanei per linea
raster: 96
■ Numero di piani di
visualizzazione: 3
■ Livello di sfondo: 0
■ Formato: 4: 3
■ Uscita A/V: RF, video composito ,
RGB

il
fare falsa pubblicità anche se
avevano un hardware simile Media
■ PCB ROM fino a 330 Mibit
neo-geo
a quello dell’AES, quello che
vendeva la burla di SNK era- (~ 40 MiB ) e 730 Mibit

(multi
no i chip grafici proprietari di (~ 90 MiB ) per quelli più recenti
qualità eccelsa, che restituiva- ■ Scheda di memoria rimovibile:

video
no prestazioni al tempo inarri- scheda JEIDA ver.3 68 pin
vabili dalla concorrenza. o 2 kiB o equivalente

system) SPECIFICHE TECNICHE

Progettato MVS ■
per le sale arcade,
un sistema Processore Evoluzione
multi-cartucce
■ Processore centrale: Motorola
68000 con clock a 12 MHz
del CPS
con vari slot ■ Coprocessore (e processore
audio): Zilog Z80 A con clock
La battaglia tra SNK e Capcom
si spostò dalle sale arcade ai sa-
a disposizione. a 4 MHz lotti degli appassionati di vide-
ogiochi, infatti Capcom provò a
Audio stare dietro al Neo-Geo AES di
■ Processore audio (e SNK, facendo uscire nel 1994 il
coprocessore): Z80A con clock CP System Changer (Capcom
a 4 MHz Power System Changer), una

PC Professionale | Novembre 2022 115

RUBRICHE MODALITÀ ARCADE
console casalinga tecnicamente
identica al CPS ma dotata di due
joystick e un uscita video per la
tv. Per il CPS Changer vennero
rilasciati solo 10 giochi, la con-
sole non ebbe successo e venne
abbandonata il poco dopo. Nel
1992 a dicembre, Capcom decide
di rilasciare una revisione del
CPS, il CPS Dash, anche noto co-
me CPS1 QSound, che permet-
teva agli utenti di beneficiare di
un audio stereo grazie al nuovo
chip Qsound inserito.
Il CP Dash era una sorta di
“mega cartuccia” contenente
quattro PCB, una in più rispet-
to al CPS e con all’interno chip
proprietari al fine di combatte-
re il bootleg. Sulla quarta PCB
era presente una pila a tampo-
ne detta "batteria suicida" che
alimentava la RAM contenente
una parte di codice configu-
rato manualmente. Quando
la tensione scendeva sotto i
+2 V il codice memorizzato nella
RAM alimentata dalla suddet-
ta batteria veniva cancellato. A
quel punto la CPU tentava di
eseguire un ciclo di istruzioni
per la visualizzazione grafica sui
registri hardware cancellati, ov-
viamente non avendo successo e
rendendo di fatto inutilizzabile
il gioco.
La maggior parte delle PCB
CPS1 non avevano questa prote-
zione delle “batteria suicida” ad
eccezione dei giochi QSound co-
me Three Wonders, The King of
Dragons, Knights of the Round,
Captain Commando, Quiz and
Dragons: Capcom Quiz Game,
Capcom World 2: Adventure
Quiz, e infine Varth: Opera-
zione Thunderstorm (versione
giapponese).
Essendo un sistema molto fa-
cile da aggirare, i sistemi suc-
cessivi al CPS1, cioè il CPS2 e
CPS3, vennero dotati di una
maggior protezione, inserendo
nelle PCB chip proprietari con
pezzi di codice che controlla-
vano la visualizzazione grafica
e il funzionamento del codice
stesso del gioco. Questo perché
nel CPS1 anche senza la batte-
116 PC Professionale | Novembre 2022
ria bastava modificare le ROM
del programma non criptate per
poter continuare a giocare o ad-
dirittura bastava programmare
le EEPROM con il codice delle
ROM di programma e fare un
ponte con un filo tra due punti
specifici della scheda.
■
Dal 2000
ad oggi
Il nuovo millennio ha proba-
bilmente visto sia l’apice che
il fondo del mondo dei video-
giochi arcade e dei cabinati.
Questo periodo è caratterizza-
to da un’evoluzione tecnolo-
gica tale da proporre molti dei
migliori giochi del millennio
precedente, in versioni avanza-
te, rivoluzionarie e nettamente
migliorate. Al contempo però,
questa evoluzione netta ed
evidente, non è sufficiente a
convincere la nuova utenza a
frequentare questi luoghi ap-
partenuti alle generazioni pas-
sate, infatti, la sempre più vasta
disponibilità di console dome-
stiche e personal computer ha
lentamente reso le sale giochi
obsolete.
Questa situazione ha fatto chiu-
dere centinaia di sale ma anche
definito nettamente la regione
Emilia Romagna come la culla
finale di questi luoghi. È infatti
risaputo che nelle località ma-
rittime, soprattutto sul litorale
romagnolo, siano attive e fun-
zionanti ancora oggi alcune sale
giochi che non hanno smesso
di rinnovarsi e proporre novità
alla loro fidata utenza.
■
Arcade home
console
Come abbiamo visto, le sa-
le giochi resistono a stento
e sono molto distanti da ciò

che ricordavamo, offrono co-
munque esperienze di gioco
molto particolari, evoluzioni
di ciò che abbiamo conosciuto
nella nostra adolescenza, ma
decisamente troppo distante
per noi della vecchia scuola.
Soprattutto negli ultimissimi
anni, i ragazzini che a fine an-
ni ’80 spendevano la paghet-
ta per provare a infrangere il
proprio record su Arkanoid,
ormai diventati uomini, ven-
gono colpiti da un’emozione
tanto bella quanto brutta, ossia
la nostalgia. In molti volevano
rivivere le emozioni delle sale
giochi di una volta, ed ecco
perché negli ultimi anni sono
diventate disponibili sempre
più tecnologie che ci permetto-
no di fare un tuffo nel passato
e rivivere le emozioni dei bei
tempi andati.
Questa forte voglia di rivivere
i bei tempi portano alla nascita
di varie console commemora-
tive e allo sviluppo di softwa-
re per emulazione dei vecchi
giochi. Un esempio è stato
l’enorme successo avuto dal
software MaMe32, nei primi
anni 2000, che consentiva di
giocare sul proprio PC a mi-
gliaia di titoli del passato. Il
grande successo di questo
software ha successivamen-
te portato alla realizzazio-
ne di specifica tecnologia
per questo tipo di utilizzo,
o allo sfruttamento della
tecnologia esistente. Un
esempio può essere quel-
lo dei Raspberry, mini PC
dalle caratteristiche basiche
che venivano inizialmente
sfruttati per sistemi di allar-
me domestici e aziendali o
per la creazione di piccoli
sistemi di media center.
Installandoci un siste-
ma Linux e un software
specifico, alcuni tecnici
con la passione per il
retro gaming, crea-
rono delle vere
e proprie mini
console, dando
al Raspberry un
MODALITÀ ARCADE
nuovo senso di esistere. Il
mini PC si evolve e migliora
le sue caratteristiche, diven-
tando il punto di riferimento
degli appassionati del mondo
arcade.
Tutto questo interesse per il
retrogaming da parte della
community attirò le case pro-
duttrici, che annusando un
possibile guadagno, iniziaro-
no a considerare la possibilità
di creare console con software
ufficiali.
Cominciarono ad essere com-
mercializzate alcune console
ufficiali adibite esclusivamente
al retro gaming, con regolare li-
cenza software dei videogiochi
più famosi apparsi negli anni
passati nelle sale giochi. Una
delle più famose è la Capcom
Home Arcade, ma nella rubrica
di oggi abbiamo scelto di par-
lare di dispositivi forse meno
conosciuti ma che per i nostal-
gici sono sicuramente un must,
ossia i mini cabinati.
I mini cabinati, come si può
intuire benissimo dal nome
non sono altro che cabinati
in miniatura completamente
funzionanti ed utilizzabili, con
all’interno svariati giochi in
MIni cabinati
nostalgia
RUBRICHE
Mini cabinato
Sega fedele
riproduzione
del Sega
Astro City.
base alla casa produttrice del
cabinato stesso. Alcuni esempi
sono il NEO-GEO mini SNK,
o l’Astro City della SEGA,
che portano nelle case degli
appassionati i migliori titoli
delle rispettive case, in versio-
ne compatta.
L’Astro City Mini è stato rila-
sciato sul mercato nel dicembre
del 2020, dotato di una pulsan-
tiera ed un joystick in formato
mini totalmente funzionanti,
casse integrate ed uno scher-
mo LCD, è una riproduzione
fedele all’originale in scala 1:6,
perfetto per chi vuole rivive-
re le emozioni dei cabinati in
formato tascabile. Per chi poi
vuole fare le cose in grande il
effetto
Le case produttrici
hanno ricreato in scala
i gioielli del passato
completamente funzionanti.
Mini cabinato
commemorartivo per i 40 anni
della Neo Geo.
PC Professionale | Novembre 2022 117
RUBRICHE MODALITÀ ARCADE
Scheda madre
Sega Astro City mini.

mini cabinato presenta anche

una porta HDMI con il quale
può essere collegato alla TV,
in’oltre si ha la possibilità di
collegare 2 joystick esterni ren-
dendo il “cabinatino” una vera
e propria console retrò. L’har-
dware interno può essere pa-
ragonato ad un tablet android
di fascia bassa, nel particolare
la CPU è una ATM7013 single
core con frequenza di 1,1 GHz,
la GPU è la Vivante GC800 e
per quanto riguarda la RAM
è una DDR3 da 1Gb. Parlando
in fine del parco giochi si può
scegliere tra 36 titoli diversi, i
più famosi sono sicuramente
Golden Axe e Virtua Fighter,
per i più meticolosi trascrivia-
mo l’intera lista:

■ Cotton
■ Shinobi
■ Shadow Dancer
■ Cyber Police ESWAT
■ Crack Down
■ Gain Ground
■ Puyo Puyo
■ Columns
■ Bonanza Bros.
■ Puzzle & Action Ichidant-R
■ Wonder Boy
■ Wonder Boy
in Monster Land
■ Wonder Boy III: Monster Lair
■ Virtua Fighter
■ Fantasy Zone
■ Golden Axe
■ Golden Axe:
The Revenge of Death Adder
■ Alien Storm
■ Alien Syndrome
■ Columns II
■ Puzzle & Action Tant-R
■ Dark Edge
■ Altered Beast

Insomma, anche se il periodo

d’oro delle sale giochi è oramai
morto e sepolto continua comun-
que a vivere nei cuori della ge-
nerazione che ne ha fatto parte.
Per fortuna il mercato del retro-
gaming ultimamente sta facendo
faville e le nuove console dedi-
cate ci aiutano a tenere accesa la
piccola fiamma che abbiamo in
petto tutti noi nostalgici.

118 PC Professionale | Novembre 2022

 anni 2000
la fine
e la rinascita
L'era dei cabinati è giunta
al termine ma la nostalgia
degli appassionati ha riportato
alla luce i vecchi giochi
sotto altre forme.

PC Professionale | Novembre 2022 119

RUBRICHE
■ Di Samuele Tremolada
LIBRI DEL MESE

Per una buona lettura!

Un mondo in crisi.
Gas, nucleare, rinnovabile, clima: è ora di cambiare
(edizioni Dedalo)
■ Nicola Armaroli

N egli ultimi anni è succes-
so veramente di tutto, a
partire dalla pandemia
di Covid-19, che pur-
troppo tante vittime ha mietuto
in ogni parte del pianeta, fino
ad arrivare alla guerra che la
Russia ha scatenato in Ucraina
pochi giorni dopo la conclusio-
ne delle Olimpiadi Invernali
di Pechino: il tutto è capitato
e sta capitando sullo sfondo
dell’emergenza climatica e
ambientale nella quale conti-
nuiamo ad annaspare. Non ci
possiamo nascondere che ci
troviamo immersi in una crisi
strutturale e sistemica e soltan-
to con azioni immediate, quan-
to decise, possiamo coltivare la
speranza di venirne fuori nella
maniera migliore. La radice dei
nostri mali, sostiene l’autore di
questo interessante volume, va
ricercata in un sistema energe-
tico ormai indifendibile. Non ci
salveremo con un irrealizzabile
ritorno al nucleare o una tecni-
ca ingegnosa per estrarre gas
e petrolio come il fracking, lo
sfruttamento della pressione Autore Nicola Armaroli
di un fluido, in genere acqua, Editore Edizioni Dedalo
per creare e poi propagare una Pagine 151
frattura in uno strato roccio-
so nel sottosuolo. È giunto il
Prezzo € 16,15
momento di sfruttare gli im-
mensi flussi rinnovabili che la Ma non ci si ferma lì, perché
natura, con la sua generosità, vengono proposte soluzioni
ci sta mettendo a disposizio- autorevoli e chiare per fare in
ne. All’interno di questo libro modo di non passare da una
vengono raccolti e aggiornati crisi all’altra: si tratterebbe di
otto anni di riflessioni incre- un incubo senza fine che deve
dibilmente attuali sui proble- essere evitato agendo tempe-
mi che rischiano di mettere stivamente e nella maniera più
in ginocchio la nostra civiltà. opportuna.

120 PC Professionale | Novembre 2022


Vivere il metaverso. Vita, lavoro
e relazioni: come trovare
benessere ed equilibrio
nel futuro di internet (ROI edizioni)
I
■ Alessio Carciofi
nutile girarci tanto intorno: il metaver-
so è già diventato realtà. Veri e propri
colossi quali Microsoft, Nvidia eApple
stanno investendo e continueranno a
farlo, probabilmente ogni giorno di
più. Airbnb già immagina di affittare
case in questa mixed reality che sta af-
fascinando in tanti: anche nel turismo
si sta riscrivendo in un certo senso il
concetto di ospitalità. Bloomberg ha
fatto due calcoli e si aspetta che nel
2024 il giro d’affari legato al metaver-
so salirà addirittura a 800 miliardi di
dollari e che entro fine decennio si
raggiungerà l’incredibile cifra di un
miliardo di utenti. Numeri da capogi-
ro, insomma. Il suo sviluppo procede
a ritmi esponenziali: è ormai arrivato
il momento di fermarsi a pensare, di
farsi delle domande su quello che sta
succedendo. “Vivere il metaverso”
è un’interessante guida che si pone
l’obiettivo di fare chiarezza sul futuro
della tecnologia e che porge al lettore
l’invito a riflettere su questa trasfor-
mazione radicale. Le domande che ci
possiamo porre sono molteplici. Per
esempio, come cambieranno famiglia,
lavoro, istruzione, cultura? E poi come
gestiremo gli aspetti normativi ed eti-
ci? Chi sarà a usufruire dei vantaggi? E
quali sono i modi per vivere al meglio
questa realtà? L’avvento del metaverso
è l’opportunità di ripensare la nostra
realtà imparando dagli errori che sono
stati commessi in passato per cercare
di non ripeterli nel futuro. E la sfida
più grande che ci attende in questa
transizione epocale è quella di non
perdere l’umanità e di tenere il più alta
possibile l’attenzione sui temi legati al
benessere, ma anche all’inclusione e
alla sostenibilità.
Autore Alessio Carciofi
Editore ROI Edizioni
Pagine 258
Prezzo € 20,90
LIBRI DEL MESE RUBRICHE
Nikola Tesla
Un genio moderno
(Diarkos)
■ Marco Trevisan
P ochi scienziati hanno avuto attorno a sé un’aura di
leggenda come Nikola Tesla. Fisico, scienziato, inven-
tore, Tesla incarna la figura del genio moderno. Nato
nel 1856 da famiglia serba (nell’attuale territorio della
Croazia) durante il periodo
dell’Impero austriaco, na-
turalizzato statunitense nel
1891, era dotato di un’incre-
dibile immaginazione e di
una prodigiosa memoria,
tanto è vero che visualizza-
va e ideava le sue macchine
nei minimi particolari senza
doverli disegnare su carta o
prendere appunti. Elaborò
e costruì la bobina di Tesla,
le cui impressionanti scari-
che elettriche sono tutt’ora
il simbolo del laboratorio
dello “scienziato pazzo”, e
fu grande rivale di Thomas
Edison, contendendo diversi Autore Marco Trevisan
brevetti attribuiti a Gugliel- Editore Diarkos
mo Marconi. Tante le diatri- Pagine 256
be che lo hanno visto come
protagonista: per esempio
Prezzo € 18,00
la scoperta del campo ma-
gnetico rotante fu descritta in una nota presentata il 18
marzo 1888 all’Accademia reale svedese delle scienze dallo
scienziato italiano Galileo Ferraris, ma Tesla rivendicò la
priorità di tale scoperta, che finì nelle aule giudiziarie, dove
si stabilì che la paternità dell’invenzione spettava a Ferraris.
Depositò nell’arco della sua carriera tra il 1886 e il 1928 un
totale di 280 brevetti in 26 nazioni diverse, 109 i brevetti
presentati negli Stati Uniti: Tesla è stato uno dei grandi
innovatori della fisica moderna, seppur senza ottenere mai
il premio Nobel, e un inventore geniale, animato da una
passione sfrenata per l’elettricità, che la leggenda narra si
manifestasse anche sotto forma di convulsioni e allucina-
zioni che avrebbero contribuito ai suoi “lampi di genio”.
Al suo funerale a New York, nel gennaio del 1943, erano
presenti oltre duemila persone, tra cui diversi premi Nobel.
Una vita come un romanzo quella di Nikola Tesla: la sua
genialità accompagnata da una forte eccentricità sono al
centro di questo libro.
PC Professionale | Novembre 2022 121
 HOWTO
■ di Dario Orlandi

SISTEMI OPERATIVI
WINDOWS

1Invertire la
selezione dei file
Come la maggior parte dei siste-
mi operativi moderni, Windows
offre ai suoi utenti molte opzioni
per selezionare con la massima
precisione i file desiderati anche
quando si trovano in un lungo
elenco. Molte di queste funzioni
hanno in realtà un campo d’ap-
plicazione più generico e pos-
sono essere applicate a tutte le
liste di elementi visualizzate nel
sistema operativo e nelle appli-
cazioni. La maggior parte delle
funzioni di selezione prevede
l’abbinamento tra il mouse e
la tastiera: tenendo premuto il
tasto Maiusc, per esempio, ba-
sta fare clic sul primo e l’ultimo
elemento di un gruppo per se-
lezionare anche tutti quelli in-
termedi. Se invece si mantiene
premuto il tasto Ctrl, ogni nuo-
vo clic aggiunge l’elemento alla
selezione senza eliminare quelli

precedenti. Preziosa, infine, è
la scorciatoia da tastiera Ctrl+A
che seleziona automaticamente
tutti gli elementi di una lista.
Esplora file aggiunge poi una
serie di funzioni specifiche, che
possono aiutare a ricavare una
selezione con estrema precisio-
ne e rapidità; poniamo il caso,
per esempio, che si vogliano
mantenere soltanto alcuni file
all’interno di una cartella mol-
to popolata, cancellando invece
tutti gli altri. Per ottenere il ri-
sultato desiderato bisognerebbe
selezionare tutti gli elementi con
Ctrl+A, per poi escludere dal-
la selezione i file da mantenere
con la combinazione Ctrl-Clic.
Un’alternativa spesso molto più
rapida è quella che prevede la
selezione dei file da mantenere,
e poi un clic sul pulsante con
i tre puntini nella barra degli
strumenti (in Windows 11), per
poi selezionare la voce Inverti
selezione nel menu a discesa.
Lo stesso menu offre anche due
1
utili comandi per selezionare e
deselezionare tutti gli elementi,
preziosi per chi non ricordasse
le scorciatoie da tastiera.
Questi comandi sono disponibili
naturalmente anche in Windows
10, ma l’interfaccia di Esplora fi-
le non è altrettanto pratica: biso-
gna infatti raggiungere la scheda
Home nella barra multifunzione
per poi trovare le funzioni de-
siderate nella sezione Seleziona.

122 PC Professionale | Novembre 2022

 HOWTO RUBRICHE

WINDOWS

2Ilterminale
nuovo
L’aspetto e le funzioni della tradi-
zionale finestra a riga di comando
di Windows sono ormai fermi
da molti anni: le ultime release
hanno aggiunto alcune piccole
novità, ma nel frattempo altri
ambienti (in particolare Linux)
hanno visto una grande evolu-
zione di questi strumenti. È cer-
tamente vero che l’utilizzo della
riga di comando in Windows
non è frequente quanto in altri
contesti, ma questo non significa
che gli strumenti relativi debbano
essere necessariamente spartani
o scomodi da utilizzare. Micro-
soft sta lavorando da tempo a
un successore per il prompt dei
comandi (e anche per il termi-
nale di Powershell, che attual-
mente è separato): il nome del
nuovo progetto è semplicemente di utilità e soprattutto sui pro-
Windows Terminal ed è dispo- fili. Così, infatti, si chiamano le
nibile in doppia versione: stabile preimpostazioni di configurazio-
oppure anteprima. ne del terminale (come quelle re-
Per scaricarlo basta aprire il lative al Prompt dei comandi o a
Microsoft Store, individuare Powershell) richiamabili poi in
la versione preferita tramite il una nuova sessione.
motore di ricerca e fare clic sul
pulsante Ottieni per avviare lo
scaricamento e poi l’installazio- MACOS

ne. Nel giro di qualche decina di
secondi, il nuovo terminale sarà
pronto per essere utilizzato: basta
richiamarlo dal menu Start. La
prima novità evidente è il sup-
porto per l’interfaccia a schede,
che semplifica la creazione di ses-
sioni di lavoro multiple. A que-
sto proposito, un clic sulla freccia
verso il basso, accanto all’ultima
scheda aperta, richiama un menu
a discesa che permette di deci-
dere il tipo di sessione da aprire:
prompt dei comandi, Powershell
o Azure Cloud Shell. Molte altre
impostazioni sono accessibili se-
lezionando Impostazioni, sem-
pre nello stesso menu a discesa:
si aprirà infatti una finestra di
configurazione molto avanzata,
3Muovere
il cursore
senza mouse
Da quando i mouse senza fili
hanno soppiantato quelli tradi-
zionali, può capitare di trovarsi
nella spiacevole situazione di
esaurire la carica proprio nel
momento meno opportuno, e
non riuscire neppure a salvare i
documenti aperti, chiudere i pro-
grammi e spegnere il computer.
Il problema non è molto grave se
si utilizza un portatile, poiché si
può sempre fare affidamento sul
trackpad integrato, ma invece è
uno scenario davvero fastidioso

2
che permette di intervenire sul per chi usa un computer desktop;
funzionamento dell’interfaccia, e in particolare per i possessori di
sull’aspetto, sulle impostazioni un Mac, poiché il mouse di Apple

PC Professionale | Novembre 2022 123

RUBRICHE HOWTO

ha la presa di ricarica collocata

nel pannello inferiore e non può
quindi essere utilizzato mentre si
sta ricaricando.
Per ovviare a questo genere
di problemi, e per garantirsi
un’ancora di salvataggio in ca-
so di problemi hardware, si può
comunque configurare macOS
per controllare i movimenti del
cursore anche con la tastiera; ve-
diamo come fare. Aprite le Pre-
ferenze di Sistema, per esempio
facendo clic sull’icona a forma
di mela in alto a sinistra e poi
sulla voce Preferenze di Sistema
nel menu principale, raggiungete
la sezione Accessibilità e scorrete
l’elenco di sinistra fino alla voce
Controllo puntatore, nella sezio-
ne Capacità motorie, verso la fine
della lista. Passate poi alla scheda
Metodi di controllo alternativi e
aggiungete un segno di spunta
accanto alla voce Abilita “Tasti
mouse”. Facendo clic su Opzioni
si apre un’ulteriore finestra di
impostazioni con l’opzione che
permette di attivare o disattivare
la funzione premendo per cin-
que volte di fila il tasto Opzione
sulla tastiera (utile per evitare
di mantenere i tasti mouse sem-
pre attivi). Una volta abilitata, la
funzione è piuttosto semplice da
controllare: basta utilizzare i tasti
2, 4, 6 e 8 del tastierino numerico
(oppure i tasti 8, K, U e O) per
muovere il cursore, mentre 5 (o
i) e 0 (o Ctrl+M) simulano rispet-
tivamente i tasti sinistro e destro.

Continua a pag 126 →

3
124 PC Professionale | Novembre 2022

A WINDOWS
Scoprire l’indirizzo Mac
I
l Mac (Media Access Control)
è l’indirizzo fisico che il suo
produttore assegna in modo
univoco a ogni scheda o
B apparato di rete. Al contrario del più
comune indirizzo Ip, che in genere
viene assegnato dal router e può
cambiare ogni volta che si accende
il dispositivo, l’indirizzo Mac è una
caratteristica di ogni singola scheda
di rete e in genere rimane identico
per tutta la vita del dispositivo. In
realtà esistono strumenti software
che consentono la sua modifica, ma si
C tratta di un’operazione piuttosto rara
e non molto utile nella maggior parte
dei casi. Il Mac viene normalmente
scritto come una sequenza di sei
coppie di caratteri, intervallate dai due
punti: AA:BB:CC:DD:EE:FF, in cui una
parte (i primi tre byte, in notazione
esadecimale) indicano il produttore
del dispositivo, mentre i secondi
tre sono assegnati univocamente
D a ciascun device. Questa struttura
consente di individuare piuttosto
agevolmente il produttore di ogni
dispositivo semplicemente utilizzando
il suo indirizzo Mac: basta inserirlo in
un archivio online, come per esempio
quello proposto alla pagina https://
macaddress.io (figura A). L’indirizzo
Mac è un’informazione che viene
utilizzata internamente dal sistema
operativo e dai dispositivi di rete, e di
HOWTO RUBRICHE
solito non viene richiesta all’utente;
ci sono però alcuni casi in cui è
importante conoscerla, ad esempio
per scoprire il produttore della scheda
di rete (come abbiamo già visto),
per attivare le funzioni di Wake-
on-Lan (che richiedono appunto la
conoscenza dell’indirizzo fisico per
inviare un Magic Packet capace
di risvegliare il device) o ancora
per configurare opportunamente
alcune funzioni del router, come per
esempio l’assegnazione permanente
di uno specifico indirizzo Ip tramite il
protocollo Dhcp (figura B).
Per scoprire l’indirizzo (o gli indirizzi)
Mac del computer in Windows 10
bisogna aprire le Impostazioni (figura
C), raggiungere la sezione Rete e
Internet (figura D), individuare la
connessione attiva, che può essere
cablata (Ethernet) oppure wireless
(Wi-Fi), e fare clic sul relativo pulsante
Proprietà. In fondo alla pagina che si
apre si possono trovare tutti i dettagli
sulla connessione selezionata, tra
cui quello che ci interessa: Indirizzo
fisico (MAC) (figura E). Un’alternativa
più rapida prevede il passaggio dal
terminale: basta aprire una sessione
del prompt dei comandi e digitare
la riga getmac /v per elencare tutte
le connessioni disponibili, ciascuna
affiancata dal relativo indirizzo fisico
(figura F).
F
PC Professionale | Novembre 2022 125
RUBRICHE HOWTO
→ Segue da pag 124 come una semplice alternativa
alla stampa in formato cartaceo.
LINUX Invece, offrono una grande fles-
4
sibilità e possono essere adattati
Creare a molti contesti. Per esempio,
e combinare molte operazioni di creazio-
documenti Pdf
ne e manipolazione in Linux
possono essere svolte diretta-
mente dalla riga di comando,
I documenti Pdf sono da molti un’opzione che apre la porta
anni la soluzione più diffusa alla creazione di automazioni
per distribuire le informazio- anche molto evolute.
ni in formato elettronico, ma Un’ottima soluzione per que-
il loro utilizzo è spesso visto sti scopi è Pandoc, un tool che
4 documentazione disponibile
126 PC Professionale | Novembre 2022
consente di generare documenti
Pdf a partire da informazioni
di puro testo oppure utilizzan-
do standard di formattazione
moderni, come per esempio
Markdown. Scopriamo come
installarlo e usarlo. Prima di
Pandoc è necessario installare
Texmaker, perché al suo interno
si trovano alcune librerie relati-
ve allo standard Latex che sono
necessarie durante il processo
di creazione dei file Pdf. Per
installare tutto il necessario, in
Debian e derivati, basta aprire
il terminale, digitare sudo apt
update per aggiornare l’elen-
co dei pacchetti e poi inviare
la coppia di comandi sudo apt
install texmaker e sudo apt install
pandoc. Dopo qualche minuto,
apt avrà completato il down-
load e l’installazione di tutti i
software necessari (Texmaker,
in particolare, è piuttosto vo-
luminoso) e il software sarà
pronto all’uso.
Per creare un nuovo documento
Pdf a partire da un file di testo
(oppure da un file Markdown)
è sufficiente utilizzare il coman-
do pandoc -o documento.pdf testo.
md, sostituendo naturalmente
testo.md con il nome del file di
testo da convertire.
Un altro software molto utile per
lavorare con i file Pdf da riga di
comando è qpdf; anche questo
tool è installabile come di con-
sueto, con il comando sudo apt
install qpdf. Una volta completato
il setup, il comando può essere
utilizzato ad esempio per combi-
nare più documenti in uno, con
la sintassi qpdf --empty --pages
doc1.pdf doc2.pdf -- risultato.pdf.
Qpdf consente anche di estrar-
re pagine e intervalli dai docu-
menti sorgente, con la sintassi
qpdf --empty --pages sorgente.pdf
1-2,4-5,8-13 -- destinazione.pdf. Il
comando offre anche funzioni
per dividere un documento in
pagine singole, ruotarle e molto
altro ancora; per maggiori infor-
mazioni rimandiamo all’ottima
all’indirizzo https://qpdf.readthe-
docs.io/en/stable/index.html.
APPLICAZIONI
WORD

1Stampare
una busta
Anche se l’utilizzo della posta
tradizionale è oggi molto meno
frequente rispetto al passato, ci
sono ancora circostanze, special-
mente in ambito professionale,
in cui è necessario inviare docu-
menti all’interno di una busta
affrancata. E anche se non si uti-
lizzano le poste per spedire i do-
cumenti, capita di dover inserire
un foglio stampato all’interno di
una busta per proteggerlo.
Molto spesso, però, non si dedi-
ca alle buste la stessa attenzio-
ne riservata alla formattazione
dei documenti; ed è un errore,
perché inserire un preventivo in
una busta anonima, o peggio an-
cora scrivere a mano l’indirizzo
del destinatario, offre una prima
impressione negativa dell’azien-
da o del professionista.
Eppure, come vedremo, basta-
no pochi minuti per creare una
busta professionale ed elegante
almeno quanto i documenti che
contiene; basta infatti sfruttare
le funzioni di un editor di testi
evoluto come Microsoft Word.
Per prima cosa bisogna aprire il
programma ed eventualmente
fare clic su File/Nuovo per rag-
giungere la finestra di selezione
dei modelli. Se non c’è nessun
documento aperto, basta un clic
sull’icona Nuovo, nell’elenco di
sinistra, per raggiungere la stes-

1
sa finestra. Qui si trova il motore
di ricerca dei modelli di Word,
che può essere organizzato e fil-

PC Professionale | Novembre 2022 127

RUBRICHE HOWTO

trato in vari modi; raggiungete

la casella di ricerca e digitate Bu-
sta per visualizzare un elenco
di modelli pensati proprio per
quest’esigenza.
Scegliete l’impostazione che pre-
ferite e apritela con un clic per
visualizzare una finestra di detta-
glio con un’anteprima più larga e
alcune informazioni aggiuntive.
Se il modello vi convince fate clic
su Crea per importarlo e aprirlo
nell’interfaccia del programma.
Non resta quindi che persona-
lizzare il contenuto sostituendo
il testo preimpostato con i dati
relativi al mittente e al destina-
tario. Naturalmente, si può an-
che compilare soltanto la parte
sinistra della busta e poi salvare
il file come nuovo modello, in
modo da avere un design sempre
pronto per essere utilizzato inse-
rendo soltanto i dettagli relativi
al destinatario; basta fare clic su
File/Esporta, selezionare Cambia
tipo di file e poi la voce Modello
nell’elenco di destra.

VLC

2Catturare
fotogrammi
Il player video Vlc offre un vasto
arsenale di funzioni avanzate,
spesso però nascoste all’interno
di menu e finestre di configu-
razione difficili da raggiungere.
Questo non è necessariamente
un male, perché l’interfaccia di
base del software rimane così

molto pulita, lineare e poco impe-
gnativa anche per gli utenti meno
esperti. Ma a volte le funzioni
evolute sono nascoste talmente
bene da rendere difficile la loro
individuazione.
Per esempio, potrebbe capitare di
voler catturare una schermata del
video in corso di riproduzione,
per fini didattici, per riferimen-
to o per qualsiasi altro motivo.
L’operazione si può completare
semplicemente utilizzando la
scorciatoia da tastiera Maiusc+S,
oppure selezionando la voce Vi-
deo/Cattura schermata nel menu
principale. L’immagine verrà sal-
vata nella cartella delle immagini
dell’utente (per default C:\Uten-
ti\Nome_utente\Immagini), con il
prefisso vlcsnap seguito da una
stringa che riporta data e ora.
Il comando funziona sia quan-
do il video è in corso di ripro-
duzione sia mettendolo in pau-
sa, ma centrare esattamente il
fotogramma desiderato non è
sempre semplice; per muoversi
con precisione all’interno del vi-
deo si possono però sfruttare le
1
funzioni di avanzamento frame-
by-frame. Per impostazione pre-
definita, si può avanzare di un
fotogramma premendo il tasto E,
ma si può anche richiamare una
barra di strumenti aggiuntiva se-
lezionando Visualizza/Controlli
avanzati, per rendere visibile una
seconda riga di pulsanti lungo il
margine inferiore dell’interfaccia,
tra cui appunto si può trovare
quello per avanzare la posizione
fotogramma per fotogramma.

128 PC Professionale | Novembre 2022

 HOWTO RUBRICHE

A
OUTLOOK

I modelli di firma
di Microsoft
U
n tempo aggiungere informazioni formattate con
Html o peggio ancora file grafici ai messaggi di
posta elettronica era considerato una pratica
poco educata, poiché una parte degli utenti
visualizzava le mail utilizzando client testuali o comunque
non compatibili con il linguaggio di descrizione della
B
pagina. Oggi, ormai, questi scrupoli sono stati sorpassati
e una firma elegante, professionale e ben formattata
è considerata un segno distintivo che contribuisce a
un’impressione positiva sull’interlocutore.
Tra i moltissimi modelli disponibili per le applicazioni di

C
Office, Microsoft propone anche un’interessante galleria
di formati per la firma da inserire in calce ai messaggi
email; la procedura per utilizzarle è però un po’ laboriosa:
vediamo quali sono i passaggi da compiere.
Per recuperare il modello, infatti, bisogna coinvolgere
un’altra applicazione della suite, come per esempio
Word: aprite quindi l’editor di testi e fate clic su Nuovo
per raggiungere la pagina di ricerca dei modelli (figura
A). Digitate Raccolta firme di posta elettronica nella
casella di ricerca per individuare il modello realizzato da
Microsoft con i template per le mail (figura B). Fate clic
sull’anteprima per visualizzare i dettagli (figura C) e poi
sul pulsante Crea per scaricare e aprire il modello.
Il testo del modello include alcuni paragrafi di testo che
suggeriscono come utilizzarli; innanzi tutto bisogna
scegliere una delle varianti proposte e poi personalizzarla
aggiungendo le proprie informazioni personali, come
nome e cognome, recapiti e collegamenti ai social
media. Una volta completata questa operazione bisogna
selezionare tutti gli elementi relativi alla firma modificata,
facendo clic sul testo e poi sull’icona a forma di quattro
frecce visualizzato nell’angolo superiore sinistro del
riquadro (figura D); in questo modo, tutti gli elementi della
firma vengono selezionati e possono essere copiati con la
consueta scorciatoia da tastiera Ctrl+C.
D
Non resta, quindi, che passare ad Outlook e iniziare a
scrivere un nuovo messaggio; incollate la firma in fondo al
testo, aggiungete eventuali altri elementi standard per tutti
i messaggi (figura E) e poi fate clic su File/Salva con nome
per aprire la tradizionale finestra di dialogo di salvataggio.
Nella casella Salva come selezionate Modello Outlook,
digitate un nome significativo e salvate il documento.
Per richiamare il modello bisogna fare clic sull’icona
con la freccia verso il basso, accanto al pulsante Nuovo

E
messaggio di posta elettronica, selezionare la voce Altri
elementi/Scegli modulo (figura F) e indicare il nome del
modello appena creato.

F
PC Professionale | Novembre 2022 129
RUBRICHE
■ Di Pasquale Poppa
APP...UNTARSELE
CI SONO MILIONI DI APPLICAZIONI DISPONIBILI NELL’ETERE.
ALCUNE SONO STRAORDINARIE, ALTRE DECISAMENTE INTRIGANTI.
OGNUNA NASCE CON UNO SCOPO MA NON TUTTE LO RAGGIUNGONO.
PER OGNI CATEGORIA NE ESISTONO MIGLIAIA, DIVERSE SONO NOTE
DA TEMPO, ALTRE SONO STATE APPENA IDEATE. TROVARE L’APP GIUSTA,
CHE RISPONDA ALLE PROPRIE NECESSITÀ, È UN ESERCIZIO COMPLICATO
E FATICOSO. QUALCHE CONSIGLIO POTREBBE RISULTARE UTILE

a pagamento per “ampliare” le

proprie conoscenze della volta
celeste come gli Strumenti di os-
servazione e il Calendario). Per
il resto, le stelle sono a portata
di smartphone. Basta guardare
il cielo e scoprire tutto quello che
c’è da sapere su costellazioni, po-
sizione dei pianeti e tanto altro
ancora. Il tutto con una serie di
informazioni molto dettagliate
che rendono lo “studio del cielo”
ancor più stimolante. Ci sono
diverse opzioni per mappare
il cielo: Griglie e Linee, Costel-
lazioni, Paesaggio, Atmosfera,
Etichette e Modalità Notturna.
Quest’ultimo è da sperimentare
nelle ore in cui è già comparsa la
luna per godere dell’effetto sce-
nico e, perché no, fare colpo sul
proprio partner. La sensazione
che si prova è quella di essere un
giovane esploratore delle stelle
che scopre, in maniera agevole,
i segreti delle meraviglie che si
trovano sopra alle nostre teste.
Peccato per i tanti (troppi) servizi
a pagamento. È pur vero che,
se uno inizia ad appassionarsi
alla volta celeste, non sarà certo
fermato da pochi euro (c’è anche

STELLARIUM
una prova gratuita di 7 giorni nel
una posizione decisamente fa- caso). Per concludere, Stellarium
vorevole. Beh, in attesa di poter, – Mappa Stellare è un’applicazio-

MAPPA un giorno, avere la stessa for-

tuna, ci si può accontentare di
ne con cui vale la pena interagire
almeno una volta, tanto per farsi

STELLARE una buona applicazione che ci

permetta di godere delle stelle
con i piedi ben piantati per ter-
un minimo di cultura su stelle,
costellazioni e pianeti. Basta pun-
tare lo smartphone verso il cielo e

I
n questo periodo, in tanti so-
gnano di essere dove si trova
Samantha Cristoforetti, Astro-
nauta dell’Agenzia Spaziale
Europea. Lei le stelle le vede da
ra. Tra le tante disponibili, deci-
samente intrigante Stellarium
– Mappa Stellare. Disponibile
per iOS/iPadOS e Android, è
completamente gratuita (anche
se ci sono dei possibili upgrade
il gioco è fatto. Domanda sempli-
ce: dove si trova la costellazione
denominata Gru? Ecco, non lo
sapete perché non avete ancora
maneggiato Stellarium – Mappa
Stellare.

130 PC Professionale | Novembre 2022

 APP...UNTARSELE
MIMIC
N
ella vita serve anche un
pizzico di irriverente di-
vertimento. Ogni tanto,
sapersi prendere in giro,
fa bene alla propria salute men-
tale. Mimic è una app con un
fine piuttosto chiaro: lasciarsi
andare e farsi un paio di risate.
Appena la si scarica, il messag-
gio di benvenuto è piuttosto
eloquente: “Scatta una foto,
scegli un brano e guardati
mentre canti a squarciagola”.
Ora è chiaro l’intento, vero?
L’utilizzo di questa applica-
zione è molto semplice e in-
tuitivo. Si parte con l’invito a
“… far cantare i tuoi selfie”.
Si parte con la scelta del bra-
no musicale che si vuole, per
così dire, interpretare. Diver-
se le categorie tra cui si può
scegliere come, ad esempio,
la lista dei brani “90s-00s”.
Visto che si scherza, andia-
mo con Sexbomb, brano an-
no 1999. A questo punto ci
sono due opzioni: scegliere
RUBRICHE
una foto dalla propria galleria
o scattare una nuova foto con
la propria fotocamera. Andia-
mo con la seconda per essere
il più “lucidi” possibile… Pri-
ma di potersi godere la propria
(imbarazzante) interpretazio-
ne musicale, c’è da scegliere
se cancellare la pubblicità. Ad
un costo di € 37,99 all’anno,
nessuna advertising, la rimo-
zione della filigrana e l’accesso
ai brani Premium. C’è anche la
possibilità di una prova gratu-
ita di tre giorni. Per comodità,
andiamo con l’accettazione della
pubblicità durante la riproposi-
zione del video: “La tua imita-
zione sta per essere creata…”.
In effetti, il video è spassoso,
soprattutto se lo si fa con spirito
fanciullesco o, meglio ancora, se
si punta a mettere in imbarazzo
qualche amico. Mimic è una app
molto frivola. Il suo pregio sta
proprio in questo. Non aspet-
tatevi chissà cosa ma una risata
potrebbe strapparvela. Ora me-
glio ascoltarsi Sexbomb nella
versione originale...
PC Professionale | Novembre 2022 131
RUBRICHE APP...UNTARSELE
CAPCUT
VIDEO
EDITOR
O
rmai produrre contenuti
per i propri profili social
è un affare quotidiano.
Chi lo fa di mestiere, si
affida a programmi di montag-
gio di elevata qualità ma, per chi
vuole un risultato più che discre-
to in tempi ragionevoli, ci sono
diverse soluzioni. Tra le app più
usate, va menzionata CapCut.
Di base, parliamo di un’appli-
cazione che ha come obiettivo
finale quello di modificare dei
filmati. In realtà è molto di più.
Parliamo di un software che
velocizza e vivacizza i video da
caricare sulle pagine dei propri
social network, in particolare,
essendo stata creata dai proprie-
tari di TikTok, strizza l’occhio al
“ritocco” di video registrati in
4K e HDR. L’app è ricca di filtri
che aiutano nel rendere più
gradevole l’immagine. Ci
si può sbizzarrire con in-
132 PC Professionale | Ottobre 2022
terventi di taglio, modifica della
velocità di riproduzione. Inoltre,
grazie all’accesso ad una vasta
libreria di brani musicali, è pos-
sibile “accompagnare” il video
con della buona musica, oltre che
con testi personalizzati, adesivi e
emoji di ogni tipologia e forma.
La vera forza di CapCut è che
non necessita di una conoscenza
da mirabile content creator per
essere sfruttato al meglio. Tutto
è facilmente comprensibile e le
operazioni possono essere gesti-
te con pochi tocchi delle dita, in
maniera semplice e intuitiva. Nel
tentativo (goffo) di realizzare un
video, abbiamo sperimentato an-
che le opzioni “rimuovi sfondo”
e “slow motion” e, in effetti, dopo
circa cinque minuti di lavorazio-
ne, il video finale risulta estre-
mamente ben realizzato, merito
esclusivo di CapCut sia chiaro.
L’interfaccia di questa app (scari-
cata da oltre 200 milioni di utenti
e in continua evoluzione) è ac-
cessibile a qualsiasi tipologia di
utente, anche da chi non si è mai
cimentato con l’editing video.
Sempre da ricordare che, per po-
ter utilizzare al meglio tutte le
opzioni presenti nell’interfaccia
di CapCut, è necessario dare il
consenso per l’accesso dell’app
ai contenuti multimediali del
proprio dispositivo.
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base invece del tuo consenso espresso e specifico, il titolare potrà effettuare attività di marketing indiretto e di profilazione. Il titolare del trattamento ha nominato DIRECT CHANNEL SPA, responsabile del tratta-

→ TELEFONA al N. 02 49572007 mento per la gestione degli abbonamenti alle proprie riviste. Potrai sempre contattare il titolare all’indirizzo e-mail privacy.pressdi@pressdi.it nonché reperire la versione completa della presente informativa
all’interno della sezione Privacy del sito www.abbonamenti.it, cliccando sul logo della rivista da te prescelta, dove troverai tutte le informazioni sull’utilizzo dei tuoi dati personali, i canali di contatto del titolare del
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.0 trattamento nonché tutte le ulteriori informazioni previste dal Regolamento ivi inclusi i tuoi diritti, il tempo di conservazione dei dati e le modalità per l’esercizio del diritto di revoca.

Rilascio Nego il consenso per le attività di marketing indiretto Data P001

Rilascio Nego il consenso per le attività di profilazione
RUBRICHE
■ Di Luca Marchesi
POSTA

Come sincronizzare browser differenti

Chi è costretto a utilizzare programmi ↑ IN ALTO: L’estensione

ufficiale per iCloud,
e sistemi operativi diversi tra desktop realizzata da Apple,
consente di sincronizzare
e dispositivi mobile, ha bisogno di qualche i preferiti tra gli ambienti
accorgimento per integrare almeno le funzioni Mac e iOS e i principali
browser per Windows.
più importanti tra le varie piattaforme
↓ IN BASSO: Per rendere
funzionante l’integrazione
con il cloud di Apple, serve
anche il client iCloud per
Windows, che può essere
scaricato direttamente dal
Microsoft Store.

D opo alcuni anni, sono ritornato a

Windows dal Mac per necessità
professionali e mi sono scontrato con
un piccolo ma persistente fastidio:
l’assenza di Safari in Windows,che mi
costringe a browser diversi sull’iPho-
ne e sul computer. Qual è la strada
migliore per ovviare al problema?
ERCOLE LORI
via Internet
Purtroppo, l’assenza di alcuni
browser su specifiche piatta-
forme è un problema significa-
tivo, che non ha una soluzione
univoca ma che può fermare
l’adozione di un progetto al-
trimenti molto promettente.
Oltre al caso illustrato dal let-
tore, che probabilmente è il
più comune, esistono anche
situazioni opposte, in cui è il
browser desktop a non avere
una controparte diretta sui
sistemi operativi mobile. È il
caso, per esempio, di Vivaldi,
un progetto molto interessan-
te che però non offre un’inte-
roperabilità diretta con iOS.
In realtà è notizia di poche
settimane fa che lo sviluppo

134 PC Professionale | Novembre 2022


della versione iOS di Vivaldi
è iniziata, ma è difficile pre-
vedere quando gli sforzi degli
sviluppatori porteranno un
frutto tangibile.
Tornando al caso specifico
proposto dal lettore, la solu-
zione più semplice sarebbe
quella di adottare anche su
iOS lo stesso browser scelto
per il sistema Windows; se
si escludono Vivaldi e po-
chi altri prodotti di nicchia,
infatti, quasi tutti i browser
principali (Chrome, Firefox,
Edge, Opera, Brave e così via)
↑ IN ALTO: La finestra di
configurazione del client
consente di scegliere con
la massima granularità
quali informazioni
sincronizzare in remoto.
← A SINISTRA Dopo aver
installato le relative
estensioni, questa
finestra permette di
scegliere i browser
di terze parti con cui
condividere i Preferiti di
iCloud.
sono disponibili anche per il
sistema operativo mobile di
Apple. In realtà, le versioni
iOS dei browser non hanno
molto a che spartire con quelle
desktop, perché Apple impo-
ne delle restrizioni piuttosto
pesanti alle app di terze parti.
In particolare, gli sviluppatori
sono costretti a utilizzare il
motore di rendering Webkit
di Apple (lo stesso di Safari),
a cui al massimo possono ag-
giungere interfacce e funzioni
di utilità personalizzate. Non
si possono quindi implemen-
POSTA
tare funzioni avanzate come il
supporto per le estensioni, ma
i browser per lo meno sono in
grado di offrire un’esperienza
d’uso abbastanza confortevo-
le ai loro utenti, per esempio
sincronizzando le informazio-
ni memorizzate come i prefe-
riti o i dati di autenticazione.
Chi non volesse rinuncia-
re a Safari in ambiente iOS
(magari perché il browser è
utilizzato anche su un Mac),
ha comunque a disposizione
alcune strategie interessanti,
che consentono di ottenere
un livello di interoperabilità
soddisfacente con browser di
terze parti. Il fulcro dell’inte-
grazione è rappresentato da
iCloud, il servizio cloud di
Apple che consente, tra le al-
tre informazioni, di memoriz-
zare in remoto anche i segna-
libri, le password o i contatti.
Le informazioni sono subito
disponibili all’interno di iOS,
macOS e del browser Safa-
ri, su tutti i dispositivi colle-
gati allo stesso account. Per
estendere questa integrazione
anche ad altri ambienti e soft-
ware serve invece un po’ di
lavoro: Apple realizza, infatti,
PC Professionale | Novembre 2022
RUBRICHE
alcune estensioni pensate pro-
prio per collegare iCloud con
gli archivi di altri browser. Il
plug-in è disponibile sia per
Firefox sia per Chrome e de-
rivati; per installarlo è suffi-
ciente raggiungere il Chrome
Web Store (https://chrome.go-
ogle.com/webstore) oppure la
pagina dei preferiti di Mozilla
(https://addons.mozilla.org/it) e
sfruttare le funzioni di ricerca
per individuare il componen-
te Preferiti iCloud. Non resta
poi che scaricarlo e attivarlo
come qualsiasi altra estensio-
ne; nel giro di pochi secondi
il tool sarà pronto all’uso e
riconoscibile tramite un’ico-
na aggiunga alla barra degli
strumenti, in alto a destra. Il
lavoro, però, non è ancora
concluso: l’estensione, infat-
ti, non fa altro che veicolare
le informazioni su iCloud, il
cui client dev’essere installa-
to nel sistema. Qualora non
fosse ancora presente, biso-
gna quindi aprire il Microsoft
Store e individuare il pacchet-
to iCloud per Windows. Do-
po aver completato l’instal-
lazione bisogna effettuare
l’autenticazione con il proprio
Apple ID per raggiungere un
pannello di configurazione
che consente di selezionare
il tipo di informazioni da sin-
cronizzare. Per i nostri scopi
è sufficiente spuntare la voce
Segnalibri (ed eventualmente
Password, se non si utilizza un
password manager separato);
il pulsante Opzioni, accanto
alla voce, richiama una fine-
stra di dialogo per indicare
quali tra i browser installati
(e supportati) includere nella
sincronizzazione delle infor-
mazioni. Come abbiamo già
accennato, iCloud può sincro-
nizzare anche le credenziali di
autenticazione; il nostro con-
siglio è comunque quello di
utilizzare a questo scopo un
servizio dedicato, che garan-
tisce in genere una flessibilità
superiore e una dotazione di
funzioni più ampia.
135
RUBRICHE POSTA

Cambiare la porta per il desktop remoto

C onl’iniziodelnuovoannoscolasti-
co, si ripropone purtroppo il tema
della didattica a distanza; per fortuna
le sessioni di massa sono ormai un
ricordo del passato, ma potrebbe ca-
pitare ancora di dover lavorare da re-
motoquandoqualchealunnononpuò
venire in aula per un periodo lungo.
Durante gli ultimi due anni abbiamo
imparato a utilizzare Zoom, ma persi-
stono alcune difficoltà nella gestione
dellacondivisionedelloschermo,spe-
cialmente se dobbiamo condividere
con gli altri partecipanti alla lezione
contenuti di tipo multimediale. Come
si possono evitare video saltellanti e
audio catturati con il microfono delle
cuffie?
NORMA SAGGESE
via Internet
Come la maggior par-
te degli strumenti di
videoconferenza, Zoom offre
molte funzioni interessanti per
la condivisione delle informa-
zioni; non tutte, però, sono im-
mediatamente visibili, e spesso
si ricorre a strategie intuitive ma
pochissimo efficaci. Per esem-
pio, quasi tutti gli utenti del ser-
vizio hanno ormai imparato a
utilizzare la condivisione dello
schermo, che permette di mo-
strare a tutti gli altri partecipanti
una presentazione di Power-
Point, un foglio di OneNote o
qualsiasi altro software sia pre-
sente sul desktop del presenta-
tore (ci sarebbe molto da dire
sulle precauzioni da prendere
per evitare di lasciare sullo sfon-
do icone imbarazzanti o riceve-
re notifiche inopportune). Ma
la condivisone dello schermo
funziona bene con i software
prevalentemente statici, mentre
invece non è ottimizzata per vi-
sualizzare animazioni, video e
audio, come ha potuto notare la
lettrice: lo streaming infatti non
è quasi mai fluido, neppure in
caso di prestazioni ideali della
connessione a Internet. Per im-
postazione predefinita, inoltre,
l’input audio rimane collegato
al microfono dell’utente, com’è
logico che sia: questa funzione è
pensata per effettuare una pre-
sentazione, quindi si suppone
che il presentatore aggiunga un
proprio commento vocale alle
immagini provenienti dalla scri-
vania del suo computer.
Le funzioni di condivisione
dello schermo offerte da Zoom
sono però moltissime, e vale la
pena prendere confidenza con
le diverse opzioni disponibili
per offrire ai propri interlocu-
tori la migliore esperienza pos-
sibile. Per esempio, facendo clic
sulla voce Condividi schermo si
apre una finestra molto ricca,
che offre diverse opzioni inte-
ressanti: come molti avranno
notato, oltre a condividere l’in-
tero contenuto dello schermo
del computer si può anche se-
lezionare una sola finestra (che
deve però essere aperta prima
di richiamare la funzione). Inol-
tre, in basso a sinistra si trova
un’opzione spesso trascurata
ma fondamentale, Condividi
suono, per inviare a tutti gli in-
terlocutori i suoni generati dalle
applicazioni. Accanto all’opzio-
ne è presente una freccia che
consente di scegliere tra l’audio
mono e quello ad alta fedeltà,
mentre alla destra dell’opzione
c’è un’altra voce interessante,
per ottimizzare la connessione
con l’obbiettivo di visualizzare
clip video e animazioni.
Queste due impostazioni po-
trebbero già essere sufficienti
per migliorare la qualità dei
contenuti multimediali trasmes-
si durante le sessioni da remo-
to, ma se si passa alla scheda
Avanzate si può trovare anche
un’ulteriore pagina di opzioni
interessanti, tra cui una funzio-
ne dedicata alla riproduzione
dei video. Dopo aver fatto clic
sul pulsante è sufficiente sele-
zionare il file da trasmettere
(con estensione Mp4 oppure
Mov) per aprire una finestra
di streaming che consente di
controllare la riproduzione in
locale e in remoto.

↑ SOPRA: L’opzione Condividi suono, un po’ nascosta

nell’angolo inferiore destro della finestra di condivisione,
consente di inviare a tutti gli interlocutori l’audio proveniente
dal computer del presentatore.

Nella sezione Avanzate della finestra di

condivisione si trovano funzioni molto
interessanti; in particolare, preziosissima
è quella che consente lo streaming di un
video (con estensione Mp4 oppure Mov).

↑ A SINISTRA: Un’altra impostazione cruciale per la corretta

visualizzazione delle animazioni e dei video è Ottimizza per
clip video, anch’essa collocata lungo il margine inferiore
sinistro della finestra di condivisione.

136 PC Professionale | Novembre 2022


La modalità fuori-ufficio
Q uest’estate sono partito per le ferie pensan-
do di poter continuare a visualizzare e gesti-
re la posta elettronica via smartphone: ormai le
app consentono di fare tutto e non pensavo avrei
avuto alcun problema. Invece mi sono ritrovato a
passare le vacanze in una zona non coperta dalla
rete cellulare, costretto a collegarmi al Wi-Fi di un
albergo vicino per controllare di tanto in tanto la
corrispondenza.Questo non mi ha neppure permes-
so di sfruttare la modalità di risposta automatica
che avevo impostato sul software di gestione della
posta, perché i messaggi non arrivavano al mio
dispositivo se non una o due volte a settimana.
FLAVIO ARCURI via Internet
Quella del lettore non è tanto una vera e
propria domanda quanto un’amara con-
statazione: siamo ormai così abituati a una
connettività pervasiva e ad altissima velo-
cità da trovarci spiazzati nei nostri progetti
quando invece l’accesso a Internet non è
disponibile o è comunque troppo lento per
essere sfruttato come di consueto. Nel caso
specifico, l’errore più grave probabilmente
è stato quello di impostare la risposta au-
tomatica a livello di client; è una soluzione
semplice che offre un’ottima flessibilità (per
esempio si può rispondere con un messaggio
ad alcuni mittenti, inoltrarne altri o fornire
risposte personalizzate), ma come riscontra-
to questa strategia non funziona se il client
non è sempre connesso a Internet e non ri-
esce quindi a rispondere tempestivamente
ai messaggi in ingresso. Per assicurarsi una
rete di sicurezza, la soluzione più semplice è
impostare una risposta automatica a livello
di server, capace cioè di entrare in azione non
appena un messaggio raggiunge la casella di
posta elettronica del proprio provider.Anche
quest’approccio, però, ha qualche punto de-
bole: innanzi tutto, non sempre il servizio di
posta elettronica offre una funzione di rispo-
sta automatica. L’opzione è disponibile quasi
sempre, ma non è una dotazione standard
e potrebbe quindi capitare di non trovarla,
specialmente con i vecchi sistemi custom
installati in alcune aziende. Per ovviare al
problema si può comunque configurare il
polling periodico da parte di un servizio
esterno (per esempio Gmail), in modo da
trasferire automaticamente i messaggi da
un server all’altro e sfruttare poi le funzioni
di filtraggio e risposta automatica. Questo,
naturalmente, nell’ipotesi che le policy di
sicurezza aziendali consentano il trasferi-
mento dei messaggi su un’infrastruttura
diversa da quella ufficiale.
1
3
Per implementare lo scaricamento automa-
tico bisogna raggiungere l’interfaccia Web
di Gmail, aprire le impostazioni facendo
clic sull’icona a forma di ruota dentata e
selezionando poi la voce Visualizza tutte le
impostazioni. Nella pagina di configurazione
selezionare poi la scheda Account e importa-
zione e fare clic sul collegamento Aggiungi
un account email, nella sezione Control-
la la posta da altri account. Una semplice
procedura guidata consentirà di impostare
le informazioni sull’account da scaricare
(serviranno tutti i dati relativi alla connes-
sione Pop3) e configurare il sistema. Tra le
molte opzioni disponibili si può configura-
re l’integrazione per eliminare i messaggi
dalla casella originaria (utile, per esempio,
se lo spazio è poco e tende a riempirsi du-
rante il periodo di assenza), e per associare
un’etichetta specifica ai messaggi scaricati
dall’account. Questa opzione può essere
preziosa per configurare poi la funzione di
risposta automatica se si vogliono utilizzare
filtri personalizzati.
Una volta che i messaggi vengono scaricati
su Gmail, creare una risposta automatica
è piuttosto semplice: il servizio offre una
funzione dedicata, che si trova in fondo
all’elenco delle impostazioni della sezione
Generale. Basta impostare il primo giorno
di assenza (ed eventualmente l’ultimo, per
disattivare automaticamente il risponditore
al rientro), aggiungere un oggetto persona-
lizzato e un messaggio automatico. Si può
completare l’impostazione attivando l’op-
zione Rispondi solamente a persone incluse
nei miei Contatti (per evitare, ad esempio,
di inviare messaggi di assenza agli indirizzi
delle newsletter), e infine attivare la funzione
POSTA RUBRICHE
2
4
1 Per sfruttare le funzioni di Gmail
con qualsiasi account di posta
elettronica è sufficiente configurare la
funzione di scaricamento automatico,
tramite la voce Controlla la posta da
altri account.
2 La procedura guidata di
configurazione del polling di caselle
esterne è piuttosto semplice, ma
richiede comunque la conoscenza di
tutti i parametri di configurazione
dell’accesso Pop3.
3 La funzione di risposta automatica
integrata in Gmail è estremamente
semplice da utilizzare, ma non offre
molte opzioni avanzate; per ottenere
una maggiore flessibilità bisogna
affidarsi ai filtri.
4 Il risponditore automatico non è
un’esclusiva di Gmail; al contrario, è
disponibile invece in quasi tutti i servizi
di posta elettronica, come per esempio
Outlook.com.
selezionando Attiva risponditore automati-
co e poi Salva modifiche. Questa funzione
non è, naturalmente, esclusiva di Gmail; al
contrario, è disponibile sotto varie forme
in moltissimi altri servizi di gestione della
posta elettronica. Nel caso di Outlook.com,
ad esempio, bisogna fare clic sull’icona a
forma di ruota dentata, selezionare la voce
Visualizza tutte le impostazioni di Outlook,
raggiungere la sezione Posta/Risposte au-
tomatiche e configurare i campi disponibili
esattamente come nel caso di Gmail.
PC Professionale | Novembre 2022 137
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138 PC Professionale | Novembre 2022