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ARDUINO CANTAFORA Le stagioni delle case Gli_spettacoli pomeridiani_nei giorni feriali_ hanno sempre un forte fascino, soprattutio per chi vittima i antichi moralisml e. sensi i colpa. Sciupare il tempo, che per definizione dovrebbe esse- re consacrato al lavoro, provoca stati d’animo confu- sionali, che, il pia delle volte, si risolvono in assurde Promeise alla maniera di Pinocchio. Normalmente la platea ne € pienamente consapevo- te lo dimostra dallo satoral imbarazzo che Paley ak lorquando gli ccchi di due sproveduti. spettator! si inerociano, ‘La Jogica del Iuogo ¢ guardare senza es- sere osservati 1 momenti di maggior difficolta sono i precedenti Vinizio dello. spettacolo, quando, entrando ‘alla. spic- ciolata, ci si pud sentire al centro dell'attenzione dei pit fortunati, che gia hanno preso. posto. I. veteranl 0 Chi_ostenta una eccessiva sictrezza, sfidano Tocchiata adi sfuggita di-chi @ gin accomodato, anticipandola. Non'va neppure dimenticato, che, Fentrare nel loca le senza dare nellocchio e superaré la cassiera, @ gid un "grosso problema. E' abbastanza improbabile che chi si avventura in siffatte matinées ‘non si. sia preventivamente munito di un giornale, normalmente di edizione pomeridiana, Schermo e stampella al proprio imbarazzo, Cos\ le teste affondano nelle pagine 'spiegate, sorrette da ambo le mnani-e un paravento.«culturale > cela Imbarazzante attesa. In pitt in tall locali la puntualita dellinizio & cosa da scordare, e'| venti minutl di ritardo rispetto all oratio indieato ‘sui manifesti rientra ‘nella normnale prassi Il fatto non ha alcuna spiegarione logica, ma & ine vitabile, In, tutto ‘cio da comunque ‘un senso dt irreate essere il passaggio dalla luce del giorno alla mor Ga" penombra delfinterno del locale, quando, supers to if pesante e'appena ruvido panneggio, vi si accede. Se la sala teatrale ¢ servita da'un corridoio, 1 passi di chi vi si muove hanno sempre lo. stesso suono, arredo @ caratteristica comune ed anche la tinteggiatura delle pareti varia poco dall'uno, allaltro. Uno. zoccolo i un metro di altezza, definito lavabile, rullato a. bue- cia diarancio, nel colore verde pastello 6 celeste chiaro, sopra cementite bianca. Cost almeno in origine, ora tut to'un po’ pitt scuro. Spiccano in questo anonimato Ia scritta «uscita di sicurezza », «exit», 0 alizo ¢ il biancore della massa. del refrigeratore per le bibite. Liodore € anche incontond- bile ede la Fisultante della’ sovrapposizione dell odore. di polvere, dello strofinaccio per pavimenti mal risciae ‘quato, del’ sudore dell'inserviente € di tante bombolette Spray’ che sisono accavallate le une sulle altre Una luce floc, pose ombre un pol ovungue, Fendend ancora pitt squallida Timmagine insieme © laggit fondo unvaltra luce, pero plu bianca questa, taglia pavimento diagonalinente; avvicinandosi e tendendo To Fecchlo, si pub percepire to scivlare detfaequa git per i orinatol. 8 Stanze di sollievo per vecchi prostaticl € per tacere i resto. La Casa del Sole nascente, per non tradire la tradi sione, di poco si scostava dalio’ schema di queste ar tetture ai'terea categoria © nulla nella faccisia palesava Inv sun destinazione ‘a sede teatrale. Solo unvinsegna a fmaito su lamicra ec infisea sobito al di sopra dal filo Gel coicione poteva. dare adios interpretazion dub- bie Sulfunitizzo ci tale eificio. Tale insegna dipinta alla maniera delle decorszioni da bottega displegava ‘una vasta prospettiva centrale di una sala per rappresentazion, con dae ordini dpa hi sovrappost, plocata in. tinte l'un rosso cupo. A contrasto, dal fondo del palcoscenico, splendevano i Faual df un sole sorgente. Un filo derpimento. igus drava ‘il tutto, per essere: a sun volta’ Incornictato da tng Tinta but, "he ‘completava la rimanenteporvione astra Va detto che ta pittura nell'insieme risultava grade- volments armnoniosa’ e che, ad un osservasione.attenta, veniva fatto i volerne. sapere qualche cosa di pit. ‘Acasa di tale insegna ormal per tutta Jaye del quartiere quella non'poteva che ‘essere la Cast del Sole Nascente Mae per la distanza, ¢ per le fronde di un enorme fico seWvafen, cresciuto 4 sismisura el giardinetto ante ante Hedfiio, non era facile per_un ovedsionale vane ante riuscire & coplere prima. vista il tema del di into e di conseguettza ad associarlo al ruolo della casa, isogna dire perd, ¢ cid tanto per fare un po' di sto- ria, che la Casa‘ del Sole Nascente, prima di diventare {ale ‘0 ‘comungue Trea su cul insisteva, era. stata. ben altra cosa. E come accade Spesso, andando ad indaga: fe intorno alle vicende anche a tmmapiccolissima por. Zione di teritorio, st finisce col trovaFsi impelagaty in tuna ‘matassa i interrelerioni, che continuano a timan- Gare a date sempre pit anterior. Alla fine ci si trove ai fronte ad tn materiale che, mediante quel piccollssi mo episodio inquisito, parla di cose ben pit vaste; come Se tutta Ta Stora o quasi fosse passata necessariamente anche attraverso quelle quattro mura. In questo caso, riordinando i documenti dal_ punto i partenza, dobbiamo tisalire al 1368 per trovare una prima traccia della nostra. Casa, quando sotto il nome fi Ospizio della Carita fungeva a ospedaletto extra Per la precisione era un lebbrosario, uno dei, tanti hs el teh delle Crociate, aevano eosteliato Euro a." Non aveva nulla a che spartire per-importanza 0 Empiezza ‘con un SaintGermain 0. SaintLazare, tanto et Fcordare ‘gi episod pi, macroscopiel-rigntrava Piuttosto in quel genere di Ospial periferic, afidatl alla Pieta ai Contraternite religiose, quali: quelie della Mit sericordia, dello Spirito Santo, della Beata Vergine ecc., in questo caso appunto a quella della Carita . ;ppiamo anche da documenti di comprovata atten- dibilita che, a punta massima di ricoverati ospitati fu nel numero di ventinove. Ma all'inizio del XV secolo le ragioni di destinazio- ne d'uso stavano venendo meno e non troviamo che solo tre ricoverati La lebbra’ si ritraeva lentamente dall'Europa, per lasciare posto, molto presto, anzi prestissimo, ad’ altre forme di morbi contagiosi © non, che avrebbero Tias- sunto il medesimo ruolo di maledizione divina a puni- zione e purificazione degli umani peccati «Amico mio, Nostro Signore vuole che tu sia infet- to da questa malattia, e ti ia una grande grazia quando fa una grande grazia quando ti vuole punire dei pec- cati che hai commesso in questo mondo...» Alla lebbra il cambio Yavrebhero dato le malaitie jeato di isolamento. ed exclu. revs Is sifide Zatebbe entrata sotto if dizetto dominio della medicina € quindi per ‘amore oper fora avrebbe fatto il suo Ingress nelle oral cosiuendo gi stabilizate strut {ue ospedaliere. Combing natesa det verifcarsi di quest event il nostro Ospisio veniva convertito in siflocomie, con- Hnuando a mantenere la primitiva disione a Ospisio della Carita. Ma. per proseguire ordinatamente nella, successione degli eventiy dobbiamo fare un" passo"indietro. Tnfatth fncor prima di venire soppresso ‘come lebbresario, ‘nel 1366 ‘per donazione ci AV" git era stato atflancato un locale, quale ricovero. per ‘pellegrini iS fon crel nessura meraviglia, glacché se per un onesto cittadino era sacrosanto e morale diritto seaccla. fe dalla propria porta un lebbroso, salvaguardando. in tai ‘modo anche fa al lu, salverea’ spiriuale, per d Pellegrini, penitenti per definizione, e il cul domani Poteva risuitare quanto mai incerto, Paccostare la car ‘Re martoriata dalle plaghe non sola incttcva in evidenza i'decadimento del corpo e del sens), ma dava la misura in‘senso taslato del degrado’ a cul poteva wlungere Ta. hima nel peceato stimolando pertatio la penitenza ed Una, pil, aceesa.spiitualita ‘A questa motivarione di ordine spirtuale, per la loca lizzazione dell Ostello, se-ne aggiungeva uniaitra dina {ura topogratica, Trovandosi infatti il nostro Ospizio al di fuor! della cinta df mura del quadrante occidentale bene si adattava, secondo le conswetudint ormai invalse su buona parte del teritorio europeo, ad accogliere pet iegrint dirett al Santuario 4! S. Giacomo di Compostela, Cosi anche qui iniziava a brillare Ia luce di una’ piccola stella ‘della vastissima Costcllaione, che aveva riempito Pressocché {ulti't boraht ¢ clita Europa, con. th Hone costante presso le porte occidentall ¢ sulla diret Ge dOccidente, di-puntt d'spprodo per {pil pellegrini dirotti al grande. Santuario’galliego Giungevano qui ancora probablimente alla spicciolata, prima di organtzzarsi in-grossl grup! compatt, che Exrebbero formali in terror francese, second le qua fro. strade canoniche come s chemins ‘de St. Jacques», la’prima chiamata Via Tofosana che partiva dalla Pro- vewza e che toveava 1 Santuari dl SaintGilles, Saint Gattem,“ SointSernin dt Toloxa, Saintoaudens la Seconda’ che’ inizava in Borgogna’ ¢ che passava’ per Giuny, NotreDame de Puy, Saintefoy_ de Conde Moistac, st congiungeva alla prima a Tolosa, la te za anckiessa borgognona, mache transitava per VE lay, Saint Martial di Limoges, SaincFront ‘de Pe Figueux, SaintSever, ed in fine fa quarta, Ia pit classica Hieca di Santuan, che toccava Orleans, ‘Touts, Poitiers Saln-Seurin dh Bordenus Tur quest inert super: vano i colli i Gize edi Roneisvalle nei Pirenel ¢ quindi Frosensvano verso ‘Burgos, Sahagun e Lon, seguendo Teamino frances. Gil Oxpie della Confraternita di S. Giacomo che dap- prima erano sorti solo sulla strada di Compostela, fi Fono pot per essere costrutt su tutte le grant sirade rellgione ‘Una costellazione terrestre allinsegna della sacra con- chiglia, che, oltre presso le citta, aveva Semato f punt Strategic di ‘passaggio con Tomitorvlocande, dotmnitori rani © piccall forterze-conventi, dal Gran San Bernar- do al Moncenisio, al colle di Somport, fino ad Aspres in fondo alla vallata di Ossau e pol ancora Yabbazia di Santa Cristina e pia in alto in comunicazione con_il colle che si chiama appunto dei Monaci lospizio di Ga- bas, per arrivare all'agostiniana abbazia di Roncisvalle e Tannesso ospizio di Orlando a Tbanela. Anche S. Bia- gio presso Olron rientrava In questo sistema di asili. E poiché fu una stella a fermarsi sul luogo dove ri. posava il corpo dell/apostolo Giacomo e ad indicare i Cammino da seguire per raggiungerlo e venerario, lintie- ra Via Latiea venne assunta quale protettrice del lun- ghissimo camming, riferendosi in senso concreto al si Stema di ospizi disseminati lungo 1 percorsi. «...sulla soglia si offre del pane a tutti i viandanti le loro’ barbe e i loro capelli sono tagliati, e le vesti ram- ‘mendate; se sono malati vengono curati » Un documento del 1377 ce lo presenta gia sotto la du- plice veste di ospizio della Carita e di S. Giacomo e come tale sarebbe rimasto per circa ottant’anni. ‘Si & precedentemente accennato come all'inizio del XV secolo e precisamente tra il 1407 e il 1415 venisse trasformato in sifilocomio ver la parte che riguardava la porzione sanitaria, con una curiosa appendice, vale a dire la disponibilita ‘ad accogliere in un numero impre- cisato di posti letto individui non meglio qualificath se non, come « lunatici », Poco posteriormente a questa data B. certificava la donazione allospizio della Carita e di S. Giacomo « de alveo et fundo alvei fluminis M. et ripis jllius alvei » Come é facilmente visibile nella pianta generale atle- ta, si trattava di quel canale, che corre lungo la stra- da fiancheggiante Ia Casa del Sole Nascente, la Casa del- Acqua, Ospedale. Questo rio ha tina storia assai vecchia e con quasi assoluta certezza pare risalire al primo secolo avanti Cristo, quando, una. gens M. apri nel terrotorio di L- un Canale al fine di irrigare il proprio agrum. Quellantichis- simo corso d’acqua, detto sin d’allora acqua M. sarebbe appunto da identificare con il citato canale della M. Del fluvio M. si riparia in atti del 1123, ma tratiasi sempre del vecchio corso d'acqua, forse riordinato ad opera di monaci agricoltori nei_secoli precedenti. All'altezza dellospizio della Carita ¢ ormai anche di S. Giacomo negli anni 1476 e 1477, a causa di un arricchi- mento d'acqua, veniva realizzato’ un particolare edificio idraulico ,che nel tempo per voce popolare sarebbe di- ventato «Casa dell’Acqua», destinato a regolare la di- stribuzione delle acque nel, prosieguo del canale ed a funzionare da scarico per l'acqua sovrabbondante, che, da questo, veniva immessa in un fossato espletore. Con le’rendite annue derivanti dalle gabelle imposte sulluso delle acque del canale o per irrigazione agricola, © per alimentazione d'opifici (poco pita valle vi erano molini ¢ conc te dell'ospizio della Carita e di S. Giacomo ormai sempre pit citato solo con il secon- do nome dovevano consolidarsi sufficentemente, tanto da consentire nel 1503 Tacquisto di una vasia ortaglia contigua, _E' da notare che tanto pit Vospizio diventava di S. Giacomo, ‘tanto meno vi affluivano pellegrini, essendo quasi sui finire lo stimolo ad una feligiosita errante, Tetaggio dell’ormai tramontato Medio Evo. Ma | cento: cinguant’anni di presenza periodica di stranieri che, per petiod! pio meng iunghi Vi avevano stazionato, doveva sciare il segno. Va aggiunto anche che quella ‘sorta di maledizione, che aveva gravato sull'area ai tempi della lebbra, veniva nel tempo sempre meno avvertita, proprio per Vormai garantita scomparsa del morbo. Cosi quando le prime mercanzie vennero timidamente ailineate lungo il ciglio della strada, nessuno dei locali ebbe nulla a che ridire ed anzi si affrettarono essi stessi a cogliere F'oc- casione portando a loro volta merce di scambio, Si sara trattato di mercanti aggregati a gruppi di pel- legrini oppure saranno stati i pellegrini stessi, sem: pre meno ascetici? Chi pud dirlo, sta di fatto che atiorno a questo ospizio inizio ‘periodicamente un mercato di libero scambio, con mercanzie esotiche che vi arrivavano, e con Jocali che partivano, dirette a mercati analoghi, posti piu ad occidente. Tutto prosegui per moltissimo tempo a cielo ap. to, senza’ la minima struttura architettonica, ma si sa. quanto riesca a radicarsi nella testa della gente Videa di utilizzo specifico di un sito e come questo 9 utilizo prosegua anche quando le ragioni storiche che Jo avevano motivate vengono. a cessare. A volte © su ficiente Ia. ola indicasione toponomastica, E cosh “an- che quando non si pario pit dl pellegrini ¢ tanto men di mercanzie.glunte ‘da terre Jontane attraverso quel cammino, per sempre quella. rimase unarca fatta ap: posta per Trattare compravendita. Ma di queste ‘cose Re potremo Tiparlare successivamente. Si era detio che oltre agli affetti da malattie vene- ree subenifat? agli Seomparstebbrost, leneament i hostro ospisioaveva dichlarsto a disponteikta ad ac- Copliere uel ‘novero det ricoveradl suche" sogget «tur oa Gusto fatto inizialmente tanto lontano da qualun- que forma ai sviluppo architettonico ‘eal pit, interno Ai apporto. fra” sceets uflcile © « civerd oy saietbe invece” diventato “causa “di una ‘civstiia particolare proprio del settore at citth di ui cf stiame occupar: fo, investendo ‘aspetti e forme urbane "al ben sao Toa Segucttlo la storia dei fatti ¢ pit ancora che que!- la def fart) Tanaloga’ dele coscledve, agit aibon! della rmuova evita, posslamo vedere come. qualcosa. si stia uovendo e" In questo qualcosa, “qudato. clvengano central rvoli e ireciprod rapporticanche se Sapp. fo che dowra trascorrere tutto il XVI secolo © parte Gel Successivo; pesche mondo “dell'erdine » fossa Srtivare’ a razionalizzare’ con Tucidits il problems 4 collocare in rigide categorie iuoghi staolizeall tat comportament! che in-qualche imisura usclvano datle regole dalla norma: e dal senso ‘comune, quella, sorta ifmacabro baliite che fl Rinescloente tappbeta menos: Samente’ con la fli, ct da gia la misure dell por. tanza"del problema Al subenteante «apirito ai conser: Vatlone' Gru apperso morbose al punto da sentir la hecessth di reclderlo:seccamentc c aena pict, pesico foe quasto "una, mali, contagiosa, ‘Una sofa specchio magico in cui ciascuno poteva, vedere riflessa if° propria Inmagine fascinate” deforma fost quelle’ prime anaotazioni ‘sla ‘presenza nelfallora ospisio della Carita di posti letto per inet Vidi affetth da” distro sociales inguletanti Hit Vastagglo, ton Guecento anni at amcipor dt Gb She ‘sarebbe ‘accaduto ai templ del grande’ “isterns. mento Ma se quel rendiconti di spese parlano di posti let to,on ci‘possono clare ne ndmero‘¢ taro meno Pigant ‘dale’ presence Si trattava probablimente di una sorta di area di quatantenay in Culy subito fuott porta, won. st dimnentt Ghi Tubicatione’ del nostro. ospito, venivano: sehiuma: fi'tutth quel diversi, Teul comporiamentl ia, Glas do: vera" rittnere. particolarmente opportuni, prima Si ecidere. se asdimilast in tattare nou, eppeaie ma consolidate, 0 alomtanaril definitvamente, jaan tte‘ sale" atiesasnelintr rognofra ciuta"'e catmpegna; da cui, per alcun S poteves porte Ba Mah Pe SPE Fo Gio ancora ‘lia foglen ell scusione” att fur eon interoamente Anche. se non aoblamo,alcuna documentazione al riguardo ed anche se cl pu apparireimprobablte, ye rebbe fatto di assimilare quelle partenze a corse’ dae. ‘qua “tangente, Fospizio. Un distacco dalle ioe. della terra ‘forma, tung le’ silenzioseacque. del canales in tinaltra "piccola "Narrenschif{ che. aveva ga soleata tutte Te vie ct naviganione ¢tEuropa. Una Narrenachiff che a Glona o dal anito degli Argonaut! a « folle Geirtlhsse dantesco'e Fingead evab 0 aM il vecchio-€ ii mate, ha ‘sempre legato. follia ¢.e. Vigaalone, Il ‘rito ‘che’ ai celebra al ditaceo alla ‘ban: chine ‘dl_un ‘porto.'© ‘per’ ‘anslogia alla pasteraa ‘dal ‘marciapiede df un trend, forse eoutinuanc ad egercite Fe quesia.insensata'attrazione per il diverso, Fignoto, fn Gut il viaggio © on Tapprode rappresenta, ft mo: Tenia pit: furtemente.evocativa, I seutral tut Tepe: ti, oceasionali compagni di viaggio, al senso di respon- bile del pilots, alia sua periaa © tecnica consent tn abbandono totale poche’ comings ta, vighanes sarebbe assolutamente nut E come in quel navicula’stultiferum ai Bosch, ci si pus ascestare per far fradione di campo. eqarvaiente su? "Gursts del agg io in una febbricitante stoltez- za. I comportamenti del resto lo manifestano: ‘sonno- Jenza da oblio in orari impensabili, vanilogui che ces- 10 sano repentinamente non appena sta per essere rag: Giunta fa'"meta, una smania inconfessata dellavven- ‘ura, tutti atteggiamenti, e solo per citarne alcuni, in- terai_allidea ‘stessa di viagsio. Mi capilo tempo addietro un tale in treno che per cingue ore tenne’ banco, spaziando in ‘conversazion! a Yentaglio, come una mitragliatrice. Nulla era stato. tra lasciato, "dai sentimenti pill intimi alle question’ di fondo. Ltnfame, sbarcato' dal treno, fece fata di. non uudire’‘una richiesta di informazione, che gli era stata Tivolta da uno’ dei suoi sfortunati compagni di viaggio. Chissa. che in noi non vivano ancora quegll stessi stati d’animo che, ai tempi delle «navicelle » doveva aver provato la toltitudine di curiosi che si era act caleata. per vederli salpare. Forse allora nei loro occhi, da_normali, attraver- so lo sguardo stralunato del folle, era trapassato tutto il mondo” "dt esperienze edi coie diverse a. cul proprio perché diverso, poteva andare incontro. Llavran. fo provata si una bella Invidia. Loro che lo scaceiavano, hon potevano che rimanere legati a percorsi consueti dinar e avrebbero ‘potuto solo. immaginare eid che per_un commesso viaggiatore alla Arthur Miller era Ssperienza quotidiana. Ma Ja fredda ragione dei fatti, dicevamo, non con- gente di comprovare nulla di quanto in via ipotetica & stato tentato. ‘Una inspiegabile carenza di dati d’archivio ci fa balzare da quelle notazioni da economato della meta del XV secolo al 165, data, davvio dei lavort per la Senusione ab un Ospedale in parrocchia dS Chiusa con cocrenze: Stradone' del canale della M., orta- glia con casa d'affitio di tale Encora ortaglia dei PP. di SF ‘Nel 1659, a'sei anni di distanza dalf'inizio dei tavo- i, viene inaugurato un vasto -ospedale.intitolato a 5. Giacomo e che da" subito accoglie centododic! ri Goverath per scompensi mentall Ti-nuavo Ospedale, voluto dalla « pubblica pieta » ed edificato su guelloriaglia. acquistata nel. 1303" daghi allora decani’ dell ospizio ‘della Carita.¢ di S, Giacomo € realizzato mediante if contribute di lasciti, donazio- elemosine © proventi ppropri, altro non era che la huova e pit _contona sede del nostro vecchio. ospizi Di quello’ infatti aveva conservato gli ordinamenti € il nome e,ciot di &. Giacomo, tralasciando il pil ants cor dela Carita mat, dimentiata f Osservando la scritia ‘che campeggia sulla planta generale, si pud notare come 1a Casa del Sole Nascem tee TOspedale di S Giacomo (St, James nel testo, errore dovuto al fatto di essere stata stampata a Lon: Gra) rimangano legati ‘indissolubilmente ancora a “dr Stanza dicosl tanto tempo. Infatti Tiscrizione & testual- mente + La Casa det Sole Nascente e tannesso Ospeda- tera St, James». Mase Taggetivg‘annesso er ogico ai tempi in cui allospizio della Carita e di S Glaco- mo. realmenteefa stato annesso un niovo Ospedale dedicato alla memoria ‘el’ medesimo Apostolo, appare ora per lo meno strano, come due edificir che nel tempo Sone anda incontro. ‘a. vicende tanto. ‘differenti, con Unuino 2 mantenerst legati a doppio filo e soprattutto ii"Secondo nel riguardi ‘del primo. Nella parlata ‘di gergo, ancora oggi, riferendosi al- VOspedale di 8, Giacomo, 0 si- detinisce pin. breve metic e cemplicemente "sTannesso», «8 andato’ at Hnneasp..n "8 stato rigoverato-altansesson ©” cos via, anche "ge" praticamente quasi nesstino possa spic- fai perché un sito di dolore debba essere proprio fegato ad un teatrino, Plaitesteyner Giuseppe € L’antico ospizio di S. Giacomo nel tempo ver’ no- minato sempre meno, fino a quando verra definitiva jente soppresso. Un documento notarile del 1813 cer- tifica la céssione di proprieta di un deposito, di fieno presso la Chiusa dell/Acqua al canale della M.'e circa Hel'Arena maggiore, che molto probabilmente pro- prio il nostro vecchio ospizio. E tanto cadra nel stlen- io il primitive, altrettanto crescera nel tempo ill se- condo e ormai definitive Ospedale di S. Giacomo, andando tuttavia incontro, come tutte le cose, ad al: terne fortune, a guasti, incendi, acquartieramenti di truppe in transite. ‘A circa cento anni di distanza dalla data di fonda- zione, 'allora deputazione alla Sanita pensd di trasferi- re i ricoverati in altra sede pid consona ai nuovi tem- Pi, spazialmente pitt distanziata dalla citta, che ormai aveva raggiunto © sorpassato il nosocomio. Non va escluso Tipotesi che T'erigenda’ Scuola di Equltazions coperta, cid che impropriamente verra chiamata Arena, a causa di corride di tori, che vi si svolsero. per un certo periodo alla manicral brava dei nobili di Spagna, dicevamo non va esclusa l'ipotesi che a sua presenza, che avrebbe visto per quelle contrade un va © vieni di carrozze cariche della migliore glo- venti nobiliare, non finisse con Timporre una defini tiva_purificazione dell‘area_con Tallontanamento di te le presenze © memorie infette, che per cost tanti se- coli vi avevano gravato. T pazzi, unitamente @ quelli di altre tre differenti case, furono traslati in un ex convento cistercense, ex abbazia, ex commenda, in quegli anni laicizzato. Ma eliminazione della follia da quelle contrade, non escluse Ja necessita di farvi sopravvivere un'isti- tuzione assistenziale, che anzi venne claborato un pro- gett di nuovo Ospedale, sempre intitolato alla memo- Tia di S. Giacomo, assai pitt dilatato del precedente. Non solo venine messa mano alla fabbrica, dividen- dola in due corpi, per i maschi e per le feminine, ma anche Vintiera area su ‘cui poggiava, fu risistemata con la creazione di un giardino, compreso fra le due ali perpendicolari alla facciata, ed un parco, al di la del ronte dell'Ospedale. te Futong, sistemate anche le rive del canale, dotando. le di ponti in muratura, e in pitt tutto il. Iuego risentl della ‘presenza della Scuola ‘di Equitazione coperta, che, con la ventata di nobilta che si era_trascinat aveva, forse pitt ancora dell’Ospedale, portato alla creazione dei giardini © del parco. Ma lasciamo che il vento ci ripeta « corti... corti: » come quando calava veloce dallo Jutland sui castelio di Borreby e lasciamo che gli anni scorrano con il calendario sfogliato rapidamente innanzi alla macchi- na da ripresa, come incerta cinematogratia america: na anni quaranta, ricordando solo una ballata di quel- Yultimo scorcio di XVIII secolo che Ospedale di St. James ispird ad un ignoto compositore: Un mattino i buon‘ora passai per Tospedale ai Una mattina di buon'ora nel mese di maggio; Quando guardai attraverso la finestra Vidi_un caro uomo, vidi un caro tomo freddo come argilla Vieni, siediti accanto a me e ascolta questo triste canto, Vieni, siediti vicino a me e canta questa canzone Il mio triste cuore mi si sta spezzando Perché la mia, povera testa mi duole Sono un pover'tomo e so di aver sbagliato Chiamate il dottore che guarisca il mio corpo, Chiamate il prete che proghi per la mia anima, T mio triste cuore si sta spezzando La mia povera testa mi. duole, Sono un pover'uomo € Vinferno & il mio lestino Prendete sedici fanciulle per portare la mia bara, Prendete sedici fanciulle per cantare questo canto E dite che portino alcune di quelle Tose odorose Affinché non sentano il mio odore mentre mi accompagnano. Suonate piano i tamburi e piano suonate il piffero, ‘Suonate la marcia funebre mentre mi portate E sulla bara gettate mazzi di gigli Se ne va un pover'uomo e sapeva di aver sbagliato (1). Cid che rimane delle vicende dei luoghi fin qui de- seritti storia raccontata dai nonni, dai padri'e vis suta in prima persona, Attraversare un mereato nelle prime ore del pome- riggio, quando gli ultimi rivenduglioli si affrettavano a riporre sui carri la rimanenza delle mercanzie trat tate nella mattinata, finiva col dare uno strano. senso di disagio. 12 Si era costretti ad assumere quella strana andatu ra igeagante per cercare di evitare i-resti delle orta: tlie mondate precedentemente che, in attesa del pas: Saevio degli sutomerri della Nettczza Urbana erano sparse un po! ovungue. ‘Non Ho’ mal sopportato di sentirmi sotto 1a. suola delle scarpe tna foglia at lattuga ole Tamette di fi nocshio, "Tra, questi resti_cfera chi si_muoveva agilmente alla'ricerea di qualcosa. che ‘avesse una ‘parvenza commestibile. A “mondaturaseguiva mondatura, se: ont di quarti-di'mela, meze srance, gamb\ ai car Ciofo, strisce di foglie di sedano. Non era gente molto Sngorda, al massimo ho visto riempite due sporte ‘Alte’ aceatastavano le cassette ‘che avevano conte nujo frutti € verdure che. giacevano con I fondi sta. Sciatic. la’ geomettia dVfnsieme gravemente com: Dromessa. ‘Sarcobero. state trasferite in quel deposit Gi°periferia, dove se ne accumulano pile enormi, per esstre rticilate, quando il lavoro di ripararione si Se" dimostrato” logico, successivamente. Avicinandost alie pescherle Yodore ‘si faceva pungenie © incontondt Bile. "ui erano sia slate getiate- delle scechiate duc. quae dal’ pavimento, chiazzato d) macchie dumidit, Asplendeva Puna miriade di punti luminescentt dala Colorazione canglante; scagliette dorsalie ventrali- dt innumerevoll pesel, che. si eraio sovrapposte € acco- state da un mercato all’altro, e che la ramazza del Aettarbino ‘non era, riuscita, ‘ad asportare completa- mente. Da queste parti erano i gatti ad avere un bellim- pegno, nel tentative ‘dl squafciare ed ‘estrarre dal sac- EhFinterfora o teste che, se. per ventura capitava loro i conguistaze, trasportavano’ velocemente. chissh -do- ts per consumatle in un. pasto il meno ansioso_ pos "ile rima leccano in ungo e in largo con quela ore Plecola lingua rosa, pot trano, strappano, deglutendo fon colplitmict del capo. La stessa scena poteva ripetersi tra le pollerie, dove, quando il silenzio [o-consentiva, qualche Tenta. leccata sicamiccio venato ai cangue delle peli rivoltate dei Conigli non veniva disdegnata ° : Penne remiganti e timoniere di vari gallinacei, can- didi ‘plumaggi ai oche, il tutto in una fnstatiea pose, Soggetta at colpi di vento. Eos sul pavimento.a dama della piazza del merca to 0 tra le" cellette dei banchi det 'mercato. coperto. Pcancelli delle «camicerie» all'ingrosso, sullo. stondo della ‘piazaa. del mereato, in. queste ore erano” git hiusi"I'frigorifert-conservavano-quarll appesl ¢ pol domani ne sarebbero gitati atv Certo Tanimazione del mattin era ben altra cosa, quando ci si muoveva a stento fra. a moltitudine che sVaccalcava. in un va Vien! disordinato. 1 ichiami Nocalt det ivendiior fra ch, Stern conguistat un posto coperto e chi cra ambulante nella plaza, si fa Eevano eco Tun altro ‘Accovacciati sulle ginocchia, con a meticolosa_os- servansa alla legge di Most eal precettt del. Talmud, degit seiocher ‘esercitavano il loro uificio su. piccoll Snlimaii da. cortle con la stessa cura e-gravith, che Avrebero impiegato per macellare tort 0 giovenche Bra solo Ia dimensione. dello. strumento mortale che variava, gli una lametta da barba, lav lo sclachor.— ‘Tra tno. sbattere di alucce dalla. profonda ferita seotgavano una dh seguito allaira goece di sangue ros So aio, pet disperdersi tra il pumageio. dll rio ne sottostante, Con una leggera’ pressione del-pollice © dallindice, il saerificante separava. la. traches Wane Sista. dat tessuticontigns, per insufflarv! aria, acco” Standola alla bocca. Negli hitim! spasimi dell‘agonia, ie'due medesime dita serravano. la-via respiratoria, per. mantenere Tarla. ‘nei polmoni delVanimale, forzo: Exmente espanst. Guesta procedura che, allindifferenza con cul un comtne macellatore da Ta morte alle propre vittime, Sostitulva un rituale di ttvaltra’ sacrallta, st inne: Stava-in-modo strano fra i banchi del mercato, came tin elemento. paralielo, disperso tra la generale cristia- ha noncuranza, L Estate e Tlnverno, sempre cos! sulla piazza ‘del mercato o nella. galleria’ dai banchi di ven Gita in muratura, prima che arrivasse Tarehiteltura ¢ dope, a tancre in forme complute e di bello stile quar to fossero ormal git «casas'e «piano i gest quot dianamente™ ripetti per generavion! di venditer ed sltrettante’ di compratori In quelle ore del matting la Casa del Sole Nascen- te non poteve assumere un‘aria di, grande crediil non vi si svolgevano mai neppure delle prove di spe tacoli da mettere in scena, che coinvolgessero un mi- ime impeino, da parle della troupe 0, che ne so, del tecnico uel, La sciattaggine delle due rappresentazioni _pome- ridiane e delle altrettanto successive serali, non con- templava tie Gi fal genere, Le ragnzze che vi ordi calpestario.chissa quante volte sullimpiantito di palcoscenicl uguall a questo. La presentazione ele mu Biche erano registrate e facevano corredo con la seg glolina smontabile ‘carica di lustrii. Per un mese continuative gli stessi «numeri », poi ii_mese’ successivo camblavand le ragazze, ma la 'So- Stanza rimaneva. identica Eppure poteva capitare, anche se assai_raramente, che Succedésse qualcosa di diverso, ¢ che gli spettator ai lludssero che quella rola’ le sappFesentaion| fossero realmente per oro. Allora gli occht cercavano Complici quell defattmce, ‘per sentirei dedicato in exclusiva 1) spettacolo: Ce una casa a... chiamata del Sole Nascente E’ stata la rovina di molte povere anime ed io, oh Dio, ne sone una se"avessi ascoltato le parole della mamma. a casa Oggi» Ma‘ cro giovane ed, inesperta, povera, ragazza, € un iocatore d'azzardo ha potuto traviarmi Mia madre fa la. sarta, cuce juovi blue jeans Inui oro un ‘wbrticone, Signore Tddo, Riem| bicchie E Tunico piacere che prende dalla vita & da una ‘citta allaltra . Le ‘tiniche cose di cul un debosciato ha bisogno sono una. valigia e un baule E Tunico momento in cui, @ abbastanza soddisfatto & quando si sta ubriacando, val Glia mia soreina di non fare mai quello che oho. fatto Attenta a quella casa git a... Sole Nascente Un piede sulla piattaforma, un piede sul treno Me he sto tornando git a". a fiprendere 1a'mia catena La ola ita € quasi alla fine, la mia corse & siunta al termine sto tornando git a... ’sole Nascente (2) eresta fino allorlo ¢ li fa girare F Vogabondare la chiamano it a quella casa del Nella fredda luce del primo mattino bianchi. garzo- ni di macellai trasportano a passi frettolosi dalle gt hocehia rattrappite pesanti carcasse di maiali dalla tremolante grassella lungo la fenditura praticata nel ventre. Contrasta buffamente Ia stecchita positura de- Gi arti posteriori con i cappi dei legacei gia infilzati al garretto. Nelle strade la rigida logica, rettilinea e perpendi- colare, non consentiva momenti di sinuoso abban- dono; che ‘se pure ci si muoveva per contrade cosi riscaldate dalla Storia, nessuna manifestazione di « pic- ta> visi poteva scorgere. La lontana ed omogenca cortina della Casa d'affitto bloccava, muro estremo del di dentro. del di fuori, tutti i pensieri che quella Sorta di cittadella si era ‘autoelaborati ¢ che la Follia della Ragione settecentesca aveva cosi rigidamente for- malizzato. La ex Scuola di Equitazione, inutilizzata or- mai da molto tempo, era frequentata solo da bande di ragazzini, resident! nella, Casa, d'affitto unitamente ai figli del custode della Casa del Sole Nascente e det Sovraintendente alla chiusa della Casa dell’ Acqua. Con piccola ed incosciente crudelta collaborav: non poco ad accrescere i guasti che il tempo e Tis furiagi di per sé sovrapponevano, ; Per loro era un vero gioco da ragazzi insinuarsi fra muro.e inferriate, scalzate dai piedritti dei finestront del piano terreno, Dei corridoi, echeggianti le alte strida e i ruzzoloni della gazzarra ‘infantile e dell'aréna dell’anfiteatro, venuta humus di una bizzarra vegetazione, sviluppatasi abbondantemente sotto l'effetto serra prodotto dalle ve- trate della copertura, avevano fatto il foro quartire ge nerale, I listelli delle balaustrate avevano fornito molto ma teriale per improvvisate spade da combattimento ¢ itt tra Je felci dell Arena si sumulava Yandatura di caval 11 in. combattimentt forsennati, Tra Maggio ‘e Giu- gno-e per tutta I'Estate nelle lunghe ore del crepue scolo per quei ragazzi il tempo volava velocemente, seivolando fra giochi, subito rincorsi da altri e alto spazio coperto della Casa si trasformava nel ventre di una grande madre che accoglieva tutta la loro inco- T locali di servizio ¢ le ex scuderie si erano trasfor- mate in depositi dortolani e sui portoni mani incerte avevano tracciato scritte sbilenche — Lasciare libero il passaggio anche di notte — in smalto bianco sul ver- de’ degli antoni. Allfaitezza della sezione sul fronte dell Ospedale, ri: volgendo le spaile alla fitta macchia del parco e guar dando fissi innanzi a sé, nelle ore di massima luce, non Si riusciva a scorgere’ il fronte opposto della ‘Casa Gaffitto; Yombra profettata dalla vasta mole della vec- chia Scuola d’Equitazione creava un muro di buio in cui lo sguardo si sperdeva, accomodandosi a stento nel contrasto della Iuminosit’’ del giardino, Avviandosi-¢ seguendo quella direzione, bisognava giungere fino al cantone delle scuderie ed immettersi-nellombra. per Tiuscire a vedere distintamente il portone del finale fronte, della casa. Stetto budello buio e sempre fresco, chiuso tra il muro continuo della Casa dell’Acqua, della Casa del Sole Nascente e ill fronte sud dellAréna. Fermandosi, nel silenzio delle ore pitt segrete, si sentiva il ribollire deltaequa sotto pled costrettadallo stretig pertugio della chiusa a sciabordare contro le pareti del canale coperto, che attraversava, in questo ‘stato, la_strada e da sud a nord la vecchia Scuola di Equitazione. E non so perché, ma fermandomi con le mani in tasca propre sopra questa liguidita celata, Fimmagine della ‘asa daffitto sullo sfondo, di cui se ne vedeva una pic- colissima_porzione, dissima malinconi ‘Non che il fronte, con un bel portone a due battenti e tre gradinetti per accedervi o | vani delle finestre o i serramenti dei due ordini di piani sovrapposti o la coloritura ‘bianca’ delfintonsco) Stonassero "in qualche cosa, che anzi le proporzioni generali erano gradevolis- sime. Era che, come un riflesso condizionato, mi ve- nivano in mente le domeniche mattina ¢ come la gente idente in quella Casa e soprattutto i figli di quegli in- quilini, anche se solo con. un gesto, nellabbigliamento Sottolineavano lo stato di festivita. E mi veniva in men- te anche l'atrio con le due ramne di scale, per la verita tun’po' enfatiche, che portavano al pianerottolo dell’am- mezzato e come in quell’atrio nelle cassette della po sta con i soliti nomi scritti su questo genere di caselle, al di fuori della rara corrispondenza del piu stretio cir: cuito familiare, non. giungesse mai niente. E poi, le cu- cine e i bagni ‘che in questo tipo di case sono Sempre molto stretti e bui, e facilmente sono provvisti di un sop- paleo da adibire ‘a ripostiglio, spazi della fisiologicita pit intima. T vecchi fra i locali di queste abitazioni si sanno muovere molto bene ed hanno tutto un loro. garbo, quando da seduti, guardano fuori dalla finestra. iniva ‘Sempre per darmi una gran- NOTE, (1) La versione riportata da St. James Hospital & sta ta registrata nel Texas da John Lomax con la voce di James Baker, nel 1934, (@) The House of the Rising Sun & di ed @ cantata da Woody Guthrie. B

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