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8 Sarah Catalano Teaureta in Architettura con Ia ts} Lina Bo Band arcittto (1914-1992), lpegro clitoral e dda, sexnlats al premio ravionale AAAJIealia 2006 per la sezone “anal storico-ciica a partre da un archivo ‘i atchitettura contem poranea”. Dorinda in Storia all Architeturs € ‘Conservazione dei Beni Achitetonci press i Dipartimento di Steria Progetto ell Architete di Palermo, "Lina Bo, Carlo Pagani, Cau sul mare di Sc, in Domus n, 152 agosto 1540, p30, 1 Ling Bo Bardi (Roma 1914 Sio Palo 1992) sudinalla Fact di Achitture di Rea © subito dopo la aurea, onset nel 1939 in Salas atv profes Sionale « Milano. Dal 19a6 ke ehvora in Brae. Le sue achitee ‘mente sete dla ci (che recensite dala stam pe internaionale. Mala onoseenza difusa dell sun epera, da parte del srande pubblico ed toc dalla maggioranca ‘ep adden ai vor, ¢ tun Fenomeno piuttosto recente success all ‘more delfarchitero € ‘edit dalla organizes Fone dl imporane ‘Sposzioni e dalla pub Inheaione di aleune Signifietve monogei In partcolre, un ruolo dilpatvo detrminan tea auto a mostra Lina Bo Bard, ops: ata dal stu Lina Bo PM, Bard e asompn pata dal omonimo ‘atalog, che partie nel Settembre 1993 da Sao Paulo ha toccat in de anni ke maior ta ‘uropee, Pia recente ‘mente opera di Lina Bo Bard estas presen tata alla Biennale @Architetura dk Veneria del 2005, ricerche “Casa sul mare di Sicilia”, progetto d’esordio di Lina Bo Bardi e Carlo Pagani ‘41 suolo siciliano @ sacro: la Magna Grecia ovunque vivente; nell’atmo- sfera, nel paesaggio, nel ricordo. Noi non vogliamo per esso un‘architettura assente da questo clima mitico, sorprendente, affasci- nante. L’architettura deve essere la chiave del paesaggio, trasformarsi nel paesaggio, diventare essa stessa paesaggio».* Primo progetto pubblicato della giovanis- sima Lina Bo', Casa sul mare di Sicilia — redatto con il collega Carlo Pagani - trova spazio sulle pagine della rivista “Domus” nel- Tagosto del 1940. Larticolo testimonia I della collaborazione di Lina, allora venti- seienne, con Gio Ponti, editore del periodico fin dal 1928, Laureatasi nel novembre 1939 presso la Facolta di Architettura di Roma, Lina si trasferisce a Milano poco dopo, in cerca di un ambiente professionale pitt dina- mico ed aperto al nuovo, prendendo le distanze dal classicismo propugnato dalla scuola romana. E d'altronde gia Ia sua tesi ha costituito una precisa presa di posizione. Razionali sono infatti le linee del progetto “maternita per madri nubili”, con cui si pre- senta all’esame di laurea ¢ che le “costa” un voto piti basso. Cosi la decisione di trasferrsi porta con sé delle precise scelte cultural. inserimento nel capoluogo Lombardo la conoscenza con Ponti sono probabilmente ‘mediati da Carlo Pagani, milanese d'origine, amico e collega d'universitd di Lina, che in questi anni lavora costantemente con lei. I primi passi nella nuova realtA professionale sono lapertura di uno studio in via del Gest. ¢ la partecipazione anonima alla VIL ‘Triennale, diretta dallo stesso Ponti. Ma lo scoppio del II conilitto mondiale obbliga Lina ad abbandonare il campo della “prati- a” per quello della “teoria”. Ed in questo ambito si inserisce avvio della sua attivita a “Domus”, che ha come esordio - appunto - Varticolo Casa sul mare di Sicilia, nel numero speciale sulla casa al mare? Si tratta di un progetto di fantasia, ideato per rispondere alle esigenze editoriali della rivista, che non rinuncia, nonostante la guerra, a dedicare il consueto fascicolo estivo alle strutture per le vacanze. II uogo & «{...J un promontorio selvaggio, battuto dal mare e dai venti caldi del sud», una lingua di terra circon- data dal mare, sta di fronte Vsola di Stromboli, Lintervento proposto dai due gi vvani architetti non @ certo mimetico rispetto all'intorno e costruisce una nuova realta antro- pizzata che si confronta e dialoga con quella naturale, interpretandola, II “genius loci” d’altronde ha una grande influenza sul proget to, come pli autori stessi dichiarano: «I Templi sperduti nelle lande selvagac, gli scogli che si zgettano nel mare profonds, il vento snervante, ifioriafricani, il ciclo intenso e cupo, le case bianche aggrappate alle rocce, sono prepotenti ed indimenticabili richiami del luogo. Cid spieghera questa nostra casa [...J>.’ Un recinto rettangolare, caratterizzato da alte mura bianche, “include” la casa, il giardi- no ¢ le strutture accessorie. Vi si aprono solo dei varchi: a nord 'ingresso carrabile, a sud gli accessi al mare. Liabitazione - a tre livelli, ¢ dal caratteristico impianto quadrato - @ al cen- t1o del lotto, Al piano terra si trovano i locali di servizio, la cucina e la cisterna, Una scala rettlinea, serrata tra due pareti, conduce al primo piano dove intorno ad un patio coper- to, che diventa fulcro della vita domestica, si dispongono le camere, i bagni, il soggiomo- pranzo con la terrazza che si affaccia sul mare. 1. Casa ul mare Sica, Planta del conde velo, 2. Planimetria 2 Per una icosrusione Sorcoertic dll at 18 pubbliistia di Lina Bo Bari si veda Sarah Catalano, Lina Bo Bard srdieto (19141992), Inpegio editorse ide, Tes i Laurea fn Archit, Facolth dd Architetara di Palermo 22 2005-2006, telatore Prot Arch ‘ALL Lima. T yliame & rossima pubblcazione. 3 Lina Bo, Calo Pagan, (Gos mare d Sis, ‘Arditett Lin Boe Carlo Payart op. ct, p30. 4 Laneta divsione tr fread serio al primo Un'ulteriore scala porta al giardino pensile posto sul tetto. Da un punto di vista planime- trico, palese é il riferimento alla tipologia delle pitt ricche dimore della Grecia antica, caratterizzate da un impianto quadrato, in cui le stanze si aprivano su un portico interno. Il linguaggio architettonico utilizzato @ razionalista, declinato in una versione medi- terranea, che presta attenzione alle condizioni climatiche locali ed al rapporto con il paesag- gio: un volume stereometricamente definito, puro, superfci lisce e bianche, segnate da srandi bucature che si aprono sul mare. Allinterno oggetti e colori conferiscono all'insieme un'aura di austera classicita. Intomo allabitazione: un padiglione peri riposi estivi con le forme della “capanna primi- tiva” di Laugier, un giardino chiuso ~ recinto dentro il recinto ~ con capanne di bambi e piante esotiche, un obelisco, un ruscello che sfocia in un piccolo lago, piante, anfore e fram- enti, E quasi in una visione onirica questi ele- menti prendono vita in una dell illustraziot mescolandosi ai personaggi dell’Odissea, ai frammenti di anfore e statue greche, alle con chiglie, ad alcuni arredi da giardino modem. E impossibile, allo stato attuale degli studi, distinguere nel progetto 'apporto di Lina da quello di Carlo Pagani. Inolire non trascurabile deve essere anche influenza diretta 0 indiretta delle idee di Ponti sulle SETTEMBRE DICEMBRE 2008 PER 22 ville al mare. E d'altronde alcune scelte archi- tettoniche — le nicchie scavate nelle pareti la balaustra con il motivo a clessidra, per assicurare 'ombra ~ ed alcuni particolari =Ie sedie in ferro battuto, le figure di donne sono conformi a quelli utilizzati in quegli anni dallarchitetto milanese. Sorprende comungue affinita tra aleune soluzioni individuate in questo progetto ed altre analoghe riscontrabili in successivi pro- getti di Lina Bo in Brasile*. Finita la guerra, infatti, 'architetto sposera Pietro Maria Bardi’ e lascera Italia. I! Brasile, che avreb- be dovuto essere soltanto la prima tappa di tun Jungo viaggio attraverso I'America Latina, diventera il loro Paese d’adozione. Qui infatti Ja coppia decidera di stabilirsi in seguito alla proposta fatta a Bardi da Assis Chateaubriand, magnate dell'informazione brasiliana, di fondare un Museo d’Arte. Da allora, @ il 1946, tutta la poliedrica attivita professionale di Lina si svolgera in questa Nazione. E da essa mutuera anche I'uso di aggiungere al proprio cognome quello del marito, diventando nota come Lina Bo Bardi. Molteplici ed eterogenet i campi in cui Lina profonder’ il suo impegno: dall'architettura al disegno di gioieli e costumi, dalla scenografia alla museografia, dalla didatticaallativita edi- toriale, al design di arredi e cosi via. Il suo esor dio sara Fallestimento della prima sede del Tieloespario abitaivo al seconde ela modalita di acceso ap ambi ‘Somes travers ine Scala autoncma, sono ‘dae ide che verrno approfendite nella Casa de Video iardino pense ~raslto med terrane del eto girl to lecorbuserang~ ard I protagonista dela res dono det Bard a Si ‘ie Sola sxione a Super eo mao per isan do Chane chee nese moms diated ons aca are wl Co sal Ca zal 5 Petro Maria Bard (La Spin 00-0 Palo 1959) achat © serra, ‘Tarte, progetita e tante iretore di spat opeattoseteitore € ‘iensore dela del Tarchiterra moderna autre ta alto del Tibreto Rapport sal Arcbitetans (er Mussolini) e del collage dal alo “Tavolo del ‘orzo, entrmbi pre ‘cota ll mets del ‘Mine (0952). 19 20 3. Museo de arte de Sao Patio (1957-1958) 4. SESC Fabrica da Pompéia (1977-1986) 5 Seniss {6 Lina Bo Bar Propedetcs ao Encino Sho Pro, Habitat Editor, 1957, ed Propedéntcs ao Enno dl Tora da Aruna de Lina Bo Bardi, Insist Lina Bo P.M. Bard, Sio Paulo, 200 7 Contenut espe elf di insegna ‘ent condita da Lina Bo Barc sono sit approfonditi pera ‘prima vot i Sarah Galan, Lia Bo Bard arhitcto (19141992), 1 editorial ¢ ricerche co d Arte di Sao Paulo (1947), ma la prima architettura realizzata ex novo sari la Casa de Vidro (1950-1951), Vabitazione per sé ed il marito, in cui - con esti ori nali-& assimilata lalezione dei maestt, insieme allattenzione per Varchitettura rurale del luogo ed allesplicitarsi della ricerca sul rapporto tra architettura e natura. In realta Lina, improntando il suo lavo- ro ad un fine etico, abitazioni private, tetture pubblich alizzera soltanto poche eferendo realizzare archi di cui fica 1968) tiviil Museo de Arte de cil Sese Fabrica da Pompéia (197-1986) Entrambe etichettate dai criti ste”, esse rispondono in realta come “bruta id una nec di semplifcazione ed autentcit, acquis attraverso Pesperienza umana e professionale rata nel Nordest del Brasile (1958-1964). I principi che stanno alla base del suo “fare architettura” troveranno una formulazione teorica gi nel 1957, quando Lina pubblichera il volume Contribuigdo Propec sutica ao Ensino da Teoria da Arguiteturd®, In questo testo, redatto per partecipare ad un concorso per Vinsegnamento universitario ed inteso come una lettera aperta agli studenti della facoltd di architettura’, Lina Bo Bardi esplicitera la pro- pria visione etica del progetto. Tra i fonda. ‘menti individuati vi sono: l'attenzione per Puomo e le sue necessti, la volonti di realiz zare un'architettura colletiva con la collabora zione attiva dei futuri fruitori, economia degli incerventi caratterizzati da semplicita e creat vita, il disinteresse per i dettagli, il dialogo con preesistenza, lunitarieta di architettura ¢ urbanistica, il rispetto delle con dizioni ambientali e dei materiali di costruzio- ne locali, 'impiego delle innovazioni tecnolo- siche, 'approfondimento del rapporto tra architettura e natura, Tematiche queste, di cui gi il progetto Casa sul mare di Sicilia costitui sce una prima importante e significativa rifles sione, punto di partenza per successivi appro- fondimenti e sperimentazioni, t

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