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2014-2015 ( )

: PAZZAGLIA MARIO, Letteratura


italiana, vol. 2- Dal Rinascimento allIlluminismo, Zanichelli, Bologna
20023 . 2-10, 15-17,19-20, 27-28, 36-37, 38-39, 5055, 66-68, 131-134, 137-140, 162-164, 227, 229, 236, 238, 240, 248-249,
273-275, 278-279, 281-284, 316-318, 337-338, 340-344.
:
Baldesar Castiglione: La corte di Urbino, La grazia, Il fine del perfetto
cortigiano (), . 20-24
Giovanni Della Casa: Bellezza e grazia, . 29-30. O dolce selva
solitaria, amica, . 239.
Ludovico Ariosto: Canto primo (Orlando Furioso), . 55-56, 132, La follia di Orlando, . 108-112.
Niccol Machiavelli: Quanto possa la fortuna nelle cose umane, et in che
modo se li abbia a resistere (Principe), . 160-162
Pietro Bembo: Crindoro crespo e dambra tersa e pura, . 238.
Gaspara Stampa: Mesta e pentita de miei gravi errori, . 241
Francesco Berni: Chiome dargento fine, irte ed attorte, . 249
Pietro Aretino: I cortigiani innamorati, . 277-278
Torquato Tasso: Canto I-Protassi, invocazione e dedica, (Gerusalemme
liberata), . 344-345.
: .
, . La
scrittura e linterpretazione, voll. 2, 3,
.

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