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2021, Nuovo Cobite Esotico in Piemonte
2021, Nuovo Cobite Esotico in Piemonte
ABSTRACT - The massive occurrence of a new alien loach species in Piedmont (NW Italy) (Actinopterygii: Cobitidae).
Most of riverine habitats of Piedmont plain have been colonized by an exotic loach of possible Danubian origin: this paper
reports the known occurrence sites of this new exotic species. We hypothesize that the invasion of this area began in the last
decades of the past century and it continues to the present day, leading to a widespread diffusion in the central-eastern Pied-
mont plain and almost certainly, also in other areas of the Po river network. The presence of this species went unnoticed for a
long time, perhaps thirty years. Only in the second decade of the 2000s, by means of the study of ichthyological collections
and numerous field samplings, the existence of this allochthonous fish had been confirmed in the waters of Piedmont. Analyz-
ing the morphological characteristics of this loach, with particular focus on the pigmentation, and comparing them with those
of the autochthonous species Cobitis bilineata and the other transalpine congeneric ones, we provisionally determined it as Co-
bitis cf. elongatoides. Our determination is purely indicative since this taxon could be distinguishable from another group of
European species only by means of molecular investigation; for this reason, a genetic study had been requested on Piedmont
populations in order to clarify the real systematic position of this exotic loach and to understand in detail some of its interac-
tions with the native species Cobitis bilineata. In Piedmont stations Cobitis cf. elongatoides mostly appears with the autochtho-
nous congeneric species Cobitis bilineata, but with very different percentages depending on the locality and the colonization
degree reached by the exotic taxon. Among the hundreds of specimens examined, rare specimens with intermediate characters
between the C. cf. elongatoides and C. bilineata had been observed and we consider them likely hybrids between the two taxa.
Both the consolidated acclimatization of this new transalpine loach, probably accidentally introduced together with other
Cyprinids species from Eastern Europe and the advanced expansion of the Asian weather loach Misgurnus anguillicaudatus in
the Piedmont plain, give rise serious concerns about the survival and conservation of the native species Cobitis bilineata due to
trophic, territorial and reproductive competition. Moreover we cannot rule out the possibility that C. cf. elongatoides, in par-
ticular environmental contexts, may also afflict other important indigenous entities.
KEY WORDS - Western Po River drainage, Cobitis cf. elongatoides, invasion, pest, endemic Cobitidae species conservation.
RIASSUNTO - Gli ambienti acquatici lotici di buona parte della pianura piemontese sono stati colonizzati da un cobite eso-
tico di possibile provenienza danubiana: in questo lavoro sono elencate le numerose località di comparsa di questa nuova spe-
cie alloctona per le acque dolci italiane. Si ipotizza che l’invasione di questa parte del bacino padano, iniziata negli ultimi de-
cenni del secolo scorso in seguito a introduzione di ciprinidi dall’Est Europa, sia proseguita sino ai giorni nostri, generando
una diffusione capillare nella pianura piemontese centro-orientale e, probabilmente, anche in altre aree della piana del Po. La
sua presenza è quindi passata inosservata per molto tempo, forse una trentina d’anni, sino alla seconda decade degli anni 2000,
quando sono stati finalmente individuati interessanti reperti nelle collezioni ittiologiche e numerosi campionamenti in natura
hanno confermato l’esistenza di questo pesce alloctono nelle acque del Piemonte. Analizzando le caratteristiche morfologiche
di questo cobite, in particolare la pigmentazione, confrontata con quella della specie autoctona Cobitis bilineata e con le altre
specie congeneri transalpine, riteniamo che potrebbe trattarsi di Cobitis cfr. elongatoides. Si tratta tuttavia di una determina-
zione provvisoria e puramente indicativa poiché questo taxon è distinguibile da un altro gruppo di specie europee solamente
con l’indagine molecolare; per questo motivo è stato sollecitato l’avvio di uno studio genetico su alcune popolazioni piemon-
tesi che sarà indispensabile per chiarire la reale posizione sistematica di questo cobite esotico, probabilmente approdato nelle
acque padane in modo accidentale, e comprendere nel dettaglio alcune sue interazioni con la specie nativa Cobitis bilineata.
Nelle stazioni piemontesi di rinvenimento Cobitis cfr. elongatoides compare quasi sempre con la specie congenere autoctona
Cobitis bilineata, ma in percentuali molto diverse a seconda della località e del grado di colonizzazione raggiunto dal taxon
esotico. Tra le centinaia di esemplari visionati sono stati individuati rari soggetti con caratteri intermedi tra le specie C. cfr.
elongatoides e C. bilineata che interpretiamo come probabili ibridi tra i due taxa. A seguito della consolidata acclimatazione di
questo nuovo cobite transalpino, che si aggiunge al cobite di stagno orientale Misgurnus anguillicaudatus anch’esso in avanzata
fase espansiva in tutto il territorio pianeggiante regionale, sorgono serissime preoccupazioni sulla sopravvivenza e conserva-
zione della specie nativa Cobitis bilineata, sottoposta a competizioni di tipo trofico, territoriale e riproduttivo. Non si può inol-
tre escludere che questa specie possa costituire una minaccia anche per altre importanti entità endemiche.
* Museo Civico di Storia Naturale, Cascina Vigna, Via S. Francesco di Sales 188, 10022 Carmagnola (TO), Italia.
gbdelmastro@gmail.com; vannibalma@aliceposta.it
** Independent researcher “Zirichiltaggi” Sardinia Wildlife Conservation NGO, s.v. Filigheddu 62/C, 07100 Sas-
sari, Italia. stefano.bovero@gmx.us
*** Ittiologo, Via del Ricetto 6, I - 15077 Predosa (AL), Italia. ale.candiotto@libero.it
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Massiccia presenza di un nuovo cobite esotico in Piemonte (Actinopterygii : Cobitidae)
MATERIALI E METODI
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• 20 esemplari dallo stesso Rio Stura (Collez. It- raccolti in questo corso d’acqua, verosimil-
tiol. Balma-Delmastro, non catal.), in loc. Ter- mente con guade e retini, e poi tenuti vivi in
ranova, Casale M.to (AL) 45°09’31’’N cattività dal Prof. Elso Lodi dell’Università di
8°31’52’’E, m 100, 14 marzo 2018, G. A. C. Torino, che condusse importanti ricerche
Balma e G. B. Delmastro leg. sull’inversione sessuale e la biologia riprodut-
tiva di Cobitis bilineata (Lodi, 1967, 1968 e
• 1 esemplare (Collez. Ittiol. Balma-Delmastro, 1980; Lodi & Badino, 1981). Il materiale, a
non catal.) raccolto il 19 dicembre 2012 nel lungo conservato in un liquido preservante a
Fiume Bormida, presso il ponte sulla S.S. base alcolica (?) non meglio definito, non ap-
N°10 44°54’23’’N8°38’46’’E, comune di Ales- pare in perfetto stato di conservazione.
sandria (AL), m 90 s.l.m., A. Candiotto and G.
B. Delmastro leg.
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Massiccia presenza di un nuovo cobite esotico in Piemonte (Actinopterygii : Cobitidae)
• 5 esemplari (Collez. Ittiol. Balma-Delmastro, quelli del taxon transalpino Cobitis elongatoides
non catal.), pescati il 26 gennaio 2013 nel F. Bǎcescu & Maier, 1969, originaria dei bacini del
Po in località Gerbasso 44°52’22’’N7°40’35’’E, Danubio, Elba e Odra (Kottelat & Freyhof,
Carmagnola (TO), m 232, G. B. Delmastro le- 2007), ma a sua volta indistinguibile in base alla
git. sola analisi morfologica dalle altre specie più
orientali Cobitis pontica Vasilieva & Vasiliev,
• 18 esemplari, tutti [viv.], raccolti il 3 marzo 2006 e Cobitis vardarensis Karaman, 1928. Per
2018 nel Tor. Chisola 44°56’55’’N7°31’06’’E, complicare ulteriormente l’esatta determina-
comune di Volvera (TO), m 250, G. A. C. zione di questo cobitide veicolato nelle acque
Balma e G. B. Delmastro leg. padane, va ricordato come in Europa centro-
orientale esistano diverse popolazioni del genere
• 20 esemplari, tutti [viv.], raccolti il 31 marzo Cobitis, anche in questo caso indistinguibili
2018 nel Fiume Po 44°54’33’’N7°41’24’’E a morfologicamente, originate per ibridazione e
Carignano (TO), m 225, G. A. C. Balma e G. caratterizzate da ginogenesi; in questo com-
B. Delmastro leg. plesso fenomeno riproduttivo è coinvolta anche
Cobitis elongatoides e le altre specie europee C.
• 42 esemplari, tutti [viv.], dal Tor. Chisola a Vi- taenia Linnaeus, 1758 e C. tanaitica Bǎcescu &
novo 44°56’43’’N7°37’05’’E, m 228, 22 settem- Maier, 1969 (Bohlen & Ráb, 2005; Kottelat &
bre 2019, G. A. C. Balma & G. B. Delmastro Freyhof, 2007). Per questi validi motivi abbiamo
leg. cautelativamente determinato il cobite esotico
segnalato in questa nota nella Pianura Padana
Infine una trentina di altri esemplari preva- occidentale come Cobitis cfr. elongatoides, vista
lentemente viventi di presunti Cobitis bilineata, l’impossibilità di giungere ad una corretta identi-
quasi totalmente rappresentati da soggetti di ficazione con la sola analisi morfologica.
sesso maschile, rinvenuti con la specie alloctona Qui di seguito riportiamo l’elenco di altre sta-
nei corsi d’acqua precedentemente riportati (Rio zioni in cui abbiamo rilevato la presenza del co-
Stura, Fiume Bormida, Rio Spinetto, Tor. Cervo, bite alloctono Cobitis cfr. elongatoides, ma senza
Canale Vastronata, Fiume Dora Baltea e Roggia trattenute di campioni; i siti sono suddivisi per
del Re). provincia ed elencati in ordine alfabetico (co-
mune di pertinenza), con breve commento finale
sulla consistenza della popolazione e la contem-
RISULTATI poranea presenza della specie congenerica nativa
Cobitis bilineata.
Il confronto tra il presunto cobite esotico e la
specie endemica padana Cobitis bilineata evi-
denzia delle piccole ma costanti differenze di Provincia di Alessandria
pigmentazione nelle parti laterali di ciascun
esemplare: tali discordanze riguardano lo spes- • Alessandria, Fiume Bormida, loc. C.ne Clara e
sore e la disposizione delle macchie brune nelle Buona 44°52’18’’N 8°36’06’’E, m 90 s.l.m., 20
quattro fasce laterali definite da Gambetta agosto 2018, in questa stazione rinvenute Cobi-
(1934), ma, soprattutto, le macchie bruno-nera- tis bilineata e Cobitis cfr. elongatoides alloc-
stre presenti alla base della pinna codale. A que- tona, entrambe sporadiche, A. Candiotto obs.
sto proposito in C. bilineata, tanto nei giovani • Arquata Scrivia, Tor. Scrivia, ponte Varinella
quanto negli adulti di entrambi i sessi, si notano 44°41’16’’N 8°53’58’’E, m 215, 18 settembre
costantemente due macchioline ellittico-qua- 2019, qualche soggetto di C. cfr. elongatoides
drangolari (fig. 5 e 6), che solo molto raramente frammisto a moltissimi Cobitis bilineata, A.
possono presentarne una terza più piccola, in Candiotto obs.
posizione centrale sull’asse delle precedenti; • Bosco Marengo, Tor. Orba, C.na S. Michele
nella specie esotica la pigmentazione alla base 44°48’54’’N 8°38’38’’E, m 105, 09 luglio 2019,
della codale si riduce ad una macchia sola, Cobitis bilineata sporadico, C. cfr. elongatoides
spesso nera, di forma ovale o sub-circolare, pari presente, A. Candiotto obs.
alla grandezza dell’occhio o della pupilla, sem- • Casale M.to, Canale Lanza 45°07’26’’N
pre disposta alla base superiore della pinna 8°26’45’’E, m 112, 11 febbraio 2019, C. cfr.
(figg. 1-4). I caratteri riscontrati negli esemplari elongatoides sporadica, non rinvenuta C. bili-
di questa specie esotica bene concordano con neata, A. Candiotto obs.
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• Casale M.to, canale in sin. Po, loc. Popolo specie alloctona fra molti C. bilineata, A. Can-
45°09’39’’N 8°26’02’’E, m 115, 15 marzo 2019, diotto obs.
cobite esotico abbondante, A. Candiotto obs.
• Casale M.to, Fiume Po a valle del ponte ferro- Provincia di Asti
viario 45°08’50’’N 8°28’11’’E, m 102, 08 otto-
bre 2018 e 08 aprile 2019, Cobitis bilineata • Canelli, Tor. Belbo, loc. Marmo 44°42’48’’N
sporadico, C. cfr. elongatoides è risultato ab- 8°16’20’’E, m 150, 25 settembre 2018, C. cfr.
bondante nella prima data, sporadico nella se- elongatoides sporadica e frammista alla specie
conda, A. Candiotto obs. nativa, A. Candiotto obs.
• Cassano Spinola, Tor. Scrivia 44°45’45’’N
8°50’59’’E, m 170, 07 agosto 2018, 03 settem- Provincia di Biella
bre 2018 e 28 agosto 2019, rinvenute Cobitis • Cossato, Tor. Strona, loc. C.na Colombera
bilineata e C. cfr. elongatoides, in consistenza 45°33’04’’N 8°10’57’’E, m 226, 17 maggio
variabile (da sporadica ad abbondante) a se- 2018, C. cfr. elongatoides e C. bilineata pre-
conda della data, A. Candiotto obs. senti con rari esemplari, S. Bovero obs.
• Castelletto d’Orba, Tor. Arbara, a valle piscine
Lavagello 44°41’30’’N 8°41’51’’E, m 160, 03 e Provincia di Pavia
04 dicembre 2018, C. cfr. elongatoides spora-
dica, C. bilineata molto abbondante, A. Can- • Palestro, Fiume Sesia, a valle della diga di
diotto obs. C.na Brida 45°16’60’’N 8°32’15’’E, m 105, 03
• Felizzano, Fiume Tanaro, ponte str. prov. 77 luglio 2018, cobite esotico sporadico, A. Can-
44°53’17’’N 8°26’46’’E, m 92, 15 giugno 2016, diotto obs.
rinvenute entrambe le specie, quella introdotta
sporadica, A. Candiotto obs.
• Occimiano, Tor. Rotaldo, ponte str. prov. 31
45°04’18’’N 8°29’03’’E, m 112, 24 ottobre
2018, rinvenute C. cfr. elongatoides e C. bili-
neata, rispettivamente presente e sporadica, A.
Candiotto obs.
• Predosa, Tor. Orba, a valle traversa di Freso-
nara 44°46’06’’N 8°40’12’’E, m 115, 28 maggio
2018 e 30 maggio 2019, C. cfr. elongatoides ab-
bondante con sporadici esemplari di C. bili-
neata, A. Candiotto obs.
• Predosa, Tor. Orba, traverse Fresonara e S.
Michele 44°46’42’’N 8°39’36’’E, m 112, 03 ot-
tobre 2019 entrambe le specie abbondanti, A.
Candiotto obs.
• Sarezzano, Tor. Grue, ponte str. prov. 120,
44°51’32’’N 8°56’07’’E, m 155, 17 gennaio
2019, anche in questa stazione entrambe le
specie, quella alloctona sporadica, A. Can-
diotto obs.
• Tortona, Tor. Scrivia, a valle del ponte ferro-
viario 44°53’49’’N 8°50’47’’E, m 105, 24 ago-
sto 2018, C. cfr. elongatoides sporadica e fram-
mista a numerosissimi C. bilineata, A. Can-
diotto obs.
• Tortona, Tor. Scrivia, loc. Rivalta Scrivia
44°51’38’’N 8°50’24’’E, m 128, 19 febbraio Fig. 5 - Cobitis bilineata ( 110 mm circa LT) nel
2020, Cobitis bilineata prevalente, con qualche Torrente Chisola a None (TO), fotografia in natura
C. cfr. elongatoides, A. Candiotto obs. (G.B.D., 12 dicembre 2015).
• Villalvernia, Tor. Scrivia, a valle del ponte, de-
Fig. 6 - Cobitis bilineata ( 70 mm circa LT, in livrea
rivazione Maghisello 44°48’34’’N 8°50’56’’E, nuziale) fotografato (G.B.D., 13 febbraio 2019) in na-
m 150, 02 luglio 2018, pochi soggetti della tura nel Torrente Chiamogna, loc. Alberetti (TO).
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Fig. 7 - Distribuzione di C. cfr. elongatoides nel bacino occidentale del Fiume Po. Stella rossa: segnalazione biblio-
grafica (“presso Casale M.to”: Riina et al., 2012). Triangoli: località inedite riportate in questo lavoro (1 - Rio Stura,
Terranova; 2 - F. Bormida, Alessandria; 3 - Rio Spinetto, Tina; 4 - Tor. Cervo, Castelletto C.; 5 - Canale Vastronata,
Borgomasino; 6 - F. Dora Baltea, Villareggia e Vische; 7 - Roggia del Re e fossato adiacente, Fontanetto Po; 8 - Tor.
Scrivia, Arquata S.; 9 - Tor. Orba, Bosco M.; 10 - F. Po e Canale Lanza, Casale M.; 11 - Tor. Arbara, Castelletto O.;
12 - Tor. Scrivia, Cassano S.; 13 - F. Tanaro, Felizzano; 14 - Tor. Rotaldo, Occimiano; 15 - Tor. Orba, Predosa; 16 -
Tor. Grue, Sarezzano; 17 - Tor. Scrivia, Tortona; 18 - Tor. Scrivia, Villalvernia; 19 - Tor. Belbo, Canelli; 20 - Tor.
Strona, Cossato; 21 - F. Sesia, Palestro; 22 - Canale Cavour, Chivasso; 23 - risorgiva in sponda destra del Tor. Orco,
Foglizzo; 24 - Tor. Malone, Front; 25 - Naviglio di Ivrea, Ivrea; 26 - Tor. Sangone, Nichelino; 27 - Fiume Po, San
Mauro T.; 28 - Corno Chiaro, Verolengo; 29 - Doretta, Galli; 30 - Canale Grivassola, Vinovo; 31 - Lama Lunga e
Roggia Fenale, Albano V.; 32 - F. Sesia, Motta de’ Conti). I punti interrogativi evidenziano l’urgenza di verificare la
probabile presenza di questo pesce alloctono anche nella Pianura Padana centrale.
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raramente (14.3%) è stata rinvenuta da sola, ma esemplari maschi riconducibili alla specie nativa
in alcuni di questi limitati casi bisogna conside- e i rimanenti 5 maschi, in parte (2 exx.) ritenuti
rare che il campionamento era condotto in con- maschi di “elongatoides” in parte ipotizzati
dizioni ambientali non ottimali (ad esempio ibridi. Questi conteggi, anche se approssimati
grande portata, acque profonde e con scarsa tra- per l’impossibilità di ottenere la certezza
sparenza) o con mezzi inadeguati per analisi dell’identificazione con la sola analisi morfolo-
quantitative di precisione (guadino a mano); per gica, appaiono davvero preoccupanti dal mo-
questo si può concludere che, con rare ecce- mento che quantificano in modo indiscutibile la
zioni, “elongatoides” e bilineata si presentano sostituzione di C. bilineata con il cobite esotico,
sempre in sintopia ma con percentuali molto di- testimoniando come in tali siti questo processo
verse a seconda della località e del grado di colo- sia iniziato da tempo, e oggigiorno abbia rag-
nizzazione raggiunto dal taxon esotico. Il feno- giunto uno stadio molto avanzato. L’assoluta do-
meno della contemporanea presenza di questi minanza di femmine del cobite esotico, contrap-
due taxa è molto interessante anche sotto posta alla scomparsa o fortissima riduzione di
l’aspetto ecologico ed evolutivo poiché sembra quelle della sp. bilineata, verificata in diverse al-
strettamente correlato con le possibili modalità tre stazioni qui riportate, rafforza notevolmente
riproduttive della specie giunta nelle nostre ac- l’ipotesi che l’insediamento di Cobitis sp. della
que, riportate e discusse nel prossimo capitolo. Pianura Padana occidentale comprenda ceppi
danubiani ibridi che si riproducono per ginoge-
nesi (Janko et al., 2007) e che devono convivere
CONCLUSIONI con popolazioni naturali di Cobitis in modo da
poter disporre dei loro maschi per la procrea-
La corretta determinazione di questo cobite zione, fenomeno denominato “sperm parasitism”
di probabile origine danubiana tramite l’analisi (Hubbs, 1964). Questa insolita tipologia ripro-
genetica, che attualmente rappresenta l’unico duttiva non esclude che, sia pur raramente, si
mezzo a disposizione in grado di raggiungere possa verificare introgressione tra i due, situa-
questo scopo, è propedeutica e di fondamentale zione che riteniamo di aver osservato nel nume-
importanza per programmare tutti i passi succes- roso materiale studiato (fig. 8). D’altro canto
sivi, soprattutto in funzione della gestione e con- nella specie Cobitis elongatoides p.d. Bohlen et
servazione. Inoltre, questo studio molecolare, al. (2008) hanno verificato un rapporto numerico
che ci auguriamo sia velocemente terminato dai tra i sessi perfettamente bilanciato, contraria-
colleghi d’oltralpe, potrà anche evidenziare la mente alla nostra esperienza sulle popolazioni di
corrispondenza tra genotipo e alcuni fenotipi di C. cfr. elongatoides che stanno invadendo la Pia-
dubbia interpretazione riscontrati in natura, in nura Padana. In conclusione, e in base a queste
modo da poter seguire e comprendere le future nostre osservazioni, molto preliminari per i pro-
fasi della colonizzazione della piana del Po, ma blemi ripetutamente evidenziati, la massiccia e
anche programmare nel dettaglio azioni di conte- capillare presenza di Cobitis cfr. elongatoides
nimento e controllo di questa ennesima specie it- nelle acque padane sembra comportare competi-
tica indesiderata. Al contrario, oggi dobbiamo zioni trofiche, territoriali e riproduttive con la
ammettere che ci troviamo in una fase conosci- specie nativa Cobitis bilineata, con conseguenze
tiva molto approssimata, che contrasta feroce- davvero nefaste per la sua sopravvivenza.
mente con la situazione in natura; così, Cobitis Analoghe e grandi preoccupazioni sono an-
cfr. elongatoides, passato inosservato per molto che giustificate nei confronti del cobite masche-
tempo, si è diffuso in buona parte del reticolo rato Sabanejewia larvata, endemita ben più loca-
idrografico padano, certamente anche a scapito lizzato del cobite comune e già fortemente mi-
della nostra specie endemica. In molti siti di nacciato dalla distruzione dell’habitat.
campionamento da noi verificati la specie tran- Si è precedentemente ricordato come nel ba-
salpina risulta infatti in numero soverchiante ri- cino del Po sia comparsa un’altra specie di co-
spetto alla specie nativa; fra tutti riportiamo i bite alloctono, il misgurno o cobite di stagno
conteggi effettuati nel piccolo rio Spinetto presso orientale Misgurnus anguillicaudatus: la sua inva-
Caravino, dove il 25 settembre 2019 abbiamo sione del Piemonte, presumibilmente iniziata
contato e approssimativamente determinato tutti nell’area confinante con la Lomellina, è prose-
i Cobitis spp. adulti raccolti in un tratto di 80 m guita nel resto delle pianure piemontesi, dove
circa: su 161 soggetti ben 150 erano rappresen- questo pesce ha via via consolidato la sua pre-
tati da femmine della specie alloctona, 6 da senza, e si sta purtroppo completando nei rima-
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nenti settori planiziali più occidentali, dal mo- Bosco e nel Rio Leasso a Staffarda. Quindi in
mento che in occasione di alcuni campionamenti tutta la Regione Piemonte il cobite di stagno
ittici dell’anno 2020 “avanguardie” di M. anguil- orientale costituirà certamente, se non già
licaudatus sono state confermate per il basso to- adesso, una grave minaccia per Cobitis bilineata
rinese (Carmagnola e Villafranca) e rilevate per e Sabanejewia larvata, che andrà inevitabilmente
la prima volta nella pianura cuneese: nel Po a sommarsi ai già devastanti effetti prodotti
presso Casalgrasso (fig. 9) e nel vicino Rio Pa- da Cobitis cfr. elongatoides, oggetto di questo
scolo delle Oche, nelle risorgive a Sommariva studio.
RINGRAZIAMENTI
Ricordiamo le Amministrazioni Provinciali che, tramite i rispettivi servizi, hanno rilasciato l’autorizzazione per i campiona-
menti della fauna ittica: Alessandria (Ing. Claudio Coffano, Sig. Carlo Fortunato), Asti (Dott.a Laura Cavallero, Dott. Angelo
Marengo), Biella (Dott. Paolo Amico, Dott.a Gabriella Botta, Dott. Giorgio Mosca), Cuneo (Dott. Valerio Civallero, Dott. Fla-
vio Fantino, Dott. Alessandro Risso), Pavia (Ing. Marin Mariosiro; Dott.a Patrizia Perazzini), Torino (Dott. Mario Lupo, Sig.a
Andreina Raffero) e Vercelli (Dott.a Giovanna Spotti, Dott. Piero Gaetano Vantaggiato). Il Sig. Gianluigi Scoditti e il Dott.
Christian Segreto del Parco Regionale La Mandria ci hanno accompagnato in occasione dei monitoraggi sui torrenti Ceronda e
Malone. Siamo grati al Dott. Paolo Lo Conte (Città Metropolitana di Torino, Funzione Specializzata Tutela Fauna e Flora),
compagno di svariate uscite sul campo, che ci ha anche fornito interessanti dati sui cobiti esotici nella pianura torinese. Il Dott.
Daniele Seglie (San Germano Chisone) e il Dott. Davide Bonetto (Polizia locale faunistico ambientale, Provincia di Cuneo)
hanno segnalato la presenza del misgurno rispettivamente a Staffarda e in un sito nel comune di Casalgrasso. Infine un sentito
grazie al Dott. Federico Giuntoli che ha revisionato il lavoro.
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