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Dopo Marx

NIETZSCHE (1844-1900)

➜Contesto storico:

Vive nel periodo dei moti e in un periodo storico particolare: la rivoluzione industriale, guerra
franco-prussiana, l'unificazione di Italia e Germania, imperialismo.

Nasce in una Germania non unita e muore in una Germania unita

➜Contesto filosofico:

Prima metà '800: Hegel, positivismo


Seconda metà '800: Marx, Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche, Freud.

Non è pessimista, è una filosofia distruttiva.


Nietzsche viene dopo Schopenhauer, lo considera un grande maestro.

Pag 146-147-148

La vita:

Nasce nel 1844 in un paesino vicino Lipsia, muore nel 1900.

Anche lui viene definito filosofo del sospetto come Freud, nietzsche e Schopenhauer da una
cultura conservatrice di destra.
Anche lui si considera un filosofo inattuale con Freud e Schopenhauer. Tutti e tre si
definiranno filosofi inattuali, non si considerano appartenenti al loro tempo perché non
vengono apprezzati e capiti. Il successo per Nietzsche arriverà dopo la sua morte, era
considerato un folle

➜Profeta del nazismo? (pag 146)


Sicuramente no perché muore nel 1900, ma il suo pensiero viene manipolato e nelle mani
di un dittatore come Hitler è sicuramente una delle cause del nazismo. In tutto questo la
sorella dichiaratamente nazista ha avuto il suo ruolo nel diffondere questa idea di “rofeta
del nazismo”. Utilizza le opere del fratello, soprattutto degli aforismi e li intitola "volontà
di potenza". Quest'opera verrà presa come modello dai nazisti, la sorella inviterà anche
Hitler a nell'archivio Nietzsche creato da lei.
Nietzsche non avrebbe mai potuto immaginare il nazismo.

Quando nasce la Germania non è ancora unita, siamo ancora nell’impero tedesco. Vive i
primi anni in questa germania ancora frammentata politicamente.

A soli 25 anni diventa professore di filologia all'università di Basilea. Non era ancora
laureato ma era così brillante che venne chiamato a diventare professore.
Filologia: nel rinascimento era fondamentale per capire i testi e interpretarli
Lui dirà di essere nato in luoghi di battaglia. Nace vicino a Lipsia, battaglia di Lipsia nel
1813.
Lui nasce in una Germania che è già pronta all’unità, la Prussia è uno stato già forte.
Quando muore c’è Guglielmo II con la sua Welpolitik.

Muore nel 1900 preso dalla follia estrema, devastato fisicamente e mentalmente dalla
malattia. Quando appaiono i primi sintomi della sua scarsa salute mentale inizia a scrivere
delle lettere a tutti i suoi amici in cui si può notare la sua instabilità.

Integro la vita dal libro (pag 147-148)

Per molti anni la sua filosofia è stata interpretata come frutto della sua follia, per molto tempo
è stato fatto questo errore. Si pensava che tutta la sua filosofia fosse frutto della sua follia, e
per questo venne screditata e non presa in considerazione per molti anni.
Le sue opere sono frutto del suo pensiero filosofico, ci sono poi delle lettere in cui si vede
chiaramente che era in preda alla follia, ma le sue opere sono rappresentazione del suo
pensiero filosofico.

Lui ha viaggiato molto, le prime lettere di follia sono scritte mentre era a Torino, i suoi amici
andranno infatti poi a prenderlo.

18 aprile

Le opere sono state divise in tante fasi dalla sorella Elisabeth:

➜Gli scritti giovanili (1872-86): periodo dell’amicizia con Wagner e Schopenhauer


- “La nascita della tragedia”
- “Le 4 considerazioni inattuali”: scritte tra il 1873-1876
Sono opere che già manifestano una certa ostilità nei confronti della cultura tradizionale.
Queste sono ancora opere del Nietzsche filologo, lui inizia con la carriera da filologo per poi
diventare filosofo.

➜Gli scritti del periodo illuministico (: distacco da wagner e Schopenhauer, entrambe le


amicizie si rompono, anche se l’influenza di Schopenhauer rimarrà sempre.
Periodo chiamato illuministico perché lui utilizza un approccio più razionale, inizia
l’elaborazione razionale della sua filosofia. Inizia qui a elaborare il suo pensiero.
- “Umano Troppo Umano”: divisa in due parti 1878 e 1880. Già con questa opera si
nota il passaggio graduale da filologo a filosofo.
- “Aurora” del 1881: Anno del passaggio dalla filologia (che però non abbandonerà
mai) alla filosofia. D’ora in poi saranno opere filosofiche.
- “La gaia scienza” nel 1882: collezione di aforismi. Contiene già moltissimi concetti
della sua filosofia.
- Scrive anche tantissimi frammenti che saranno poi pubblicati dalla sorella.

➜Gli scritti di Zarathustra o Zoloastro/(Gli scritti del meriggio) 1883-1885:


Era un profeta della cultura orientale (schopenhauer)
- “Così parlò Zarathustra" di Nietzsche si considera un alterego di Zarathustra
- Anche in questo periodo scrive molti frammenti che saranno pubblicati dopo la morte.
➜Gli scritti del tramonto 1886-1889:
- “Al di là del bene e del male” del 1886
- “La genealogia della morale” del 1887 ↦ genealogia=origine, nascita. Lui cerca le
origini delle morali tradizionali per distruggerle.
- “Crepuscolo degli idoli” ↦ crepuscolo=la fine nel 1888
- “L’anticristo” nel 1888
- “Ecce Homo” opera autobiografica nel 1888

Quest’ultimo periodo finisce nel 1889, anno in cui iniziano i primi sintomi gravi della follia.
Quindi le sue opere non sono frutto di essa, sono state scritte prima.

Riorganizzazione opere:

Dopo la sua morte la sorella aiutata da un certo Poltergeist, un amico di Nietzsche,


organizza tutte le opere e crea “l’archivio Nietzsche” nella città di Weimar, dove inviterà
anche Hitler a visitarlo.

“Volontà di potenza”
Raggruppa per temi i frammenti scritti da Nietzsche e li intitola “Volontà di potenza”.
In “Così parlò Zarathustra" Nietzsche aveva intitolato una sezione “Volontà di potenza”, ma
sono due cose diverse.

Questi frammenti raccolti in “Volontà di potenza" sono pubblicati in diverse edizioni:


1901
1906
1911: in questa edizione definitiva appaiono delle modifiche su cui si è molto discusso.
Si dice che la sorella abbia messo mano negli appunti del fratello manipolando in modo che
si prestassero ancora di più alla causa nazista. Non è però questo che ha reso la filosofia di
Nietzsche una delle cause culturali del nazismo. Semplicemente nelle mani di un folle come
Hitler la filosofia di Nietzsche si è rivelata pericolosa.

Lo scopo della filosofia di Nietzsche:

Distruggere tutte le false certezze del passato, tutta la cultura, le morali tradizionali, la
religione del passato, la concezione tradizionale della storia. Lui distrugge le cose del
passato (pars destruens), ma poi va a ricostruire (pars costruens), propone qualcosa di
nuovo, una cultura tutta nuova.

“Conosco la mia sorte, un giorno sarà legato al mio nome il ricordo di qualcosa di
enorme, una crisi quale mai si era vista sulla terra, una decisione contro tutto ciò
che fin’ora è stato creduto, preteso e consacrato”

Lui vuole distruggere tutto quello che finora era stato creduto, preteso e consacrato.
Lui vuole una crisi mai vista finora, una crisi di tutta la cultura tradizionale (pars destruens)

“Conosco la mia sorte”↦ riconosce e si definisce da solo un filosofo inattuale, è


consapevole del fatto che non verrà capito, si chiede chissà quando verrà capito.
D'annunzio si ispira a lui e scrive per lui dei versi intitolati “In morte di un distruttore”

“Io vengo a contraddire come nessuno ha mai contraddetto” da Ecce Homo.

Risulta anche un po’ antipatico, stancava, anche gli amici poi lo abbandonano perché non
era una persona semplice. Ma poi dice nomina anche la pars costruens:

“Io sono un lieto messaggero, solo a partire da me ci sono nuove speranze"

Non parliamo di filosofo sistematico:


Lui non amava essere considerato un filosofo sistematico (Hegel, Kant). Le sue due grandi
passioni sono la filologia e la musica. Lui si pone contro tutti quelli che si sono presentati con
un sistema filosofico. Un’organizzazione di un pensiero che presenta idee tutte collegate le
une alle altre. Lui dice che dietro ad un sistema filosofico e ad un filosofo sistematico c’è
sempre la pretesa di conoscere la realtà in tutti i suoi aspetti, di non aver tralasciato nulla.
Lui dice che questa pretesa è illusoria, non si può dare una risposta a tutto, non si possono
conoscere tutti gli aspetti della realtà.
Non si può perché la realtà è irrazionalità (Schopenhauer). Per questo lui dice che
l’interpretazione della realtà deve essere lasciata aperta, libera. Ci sono tantissime
interpretazioni diverse della realtà, non è possibile darne una sola e unica. La realtà ha mille
facce e non riusciremo mai a trattarle tutte, inoltre essa è anche irrazionale.

➜“La nascita della Tragedia”Opera del 1872

Nel corso dei suoi studi lui studia in una città della Sassonia, Pforta.
Proprio qui approfondisce lo studio dei classici, è un filologo, riprende i classici e li interpreta
in maniera corretta.
E’ affascinato dai filosofi presocratici: in particolare Eraclito lo affascinava.
Eraclito: filosofo del “Panta Rei”↦tutto scorre, tutto è polemos.

A Pforta impara la filologia classica, si iscrive all’università di Bonn e nel 1869, non ancora
laureato, ottenne la cattedra di Filologia alla cattedra di Basilea. In questi anni durante la
settimana è docente di filologia e nel fine settimana va a trovare il suo grande amico Wagner
conosciuto nel 1877. Entrambi amano la filosofia di Schopenhauer e diventano grandi amici.
Inoltre Nietzsche vede nella musica di Wagner la rappresentazione “lo spirito dionisiaco”.

Due grandi passioni di questo periodo, la filologia e la musica, sono i due elementi che
stanno alla base e si incontrano nella “Nascita della Tragedia”:

In quest’opera si vede l’ammirazione che Schopenhauer ha per Wagner e Schopenhauer e


nonostante lui sia ancora nel periodo di filologo vediamo in quest’opera già dei concetti
fondamentali della sua filosofia
Concetto centrale, filo conduttore dell’opera è la coppia Apollineo-Dionisiaco.
Due impulsi “Trieb”, due forze, impulsi opposte, diverse l’una dall’altra e entrambe presenti
nell’uomo.
⤷L’impulso Apollineo è la razionalità pura (armonia, ragione), è la forza razionale che guida
l’uomo.
⤷L’impulso Dionisiaco è la forza irrazionale.

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