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Prima Rivoluzione Industriale
Prima Rivoluzione Industriale
Ciclicità
I vari studiosi hanno studiato lo sviluppo dell'economia dalla prima rivoluzione in avanti,
nell'era industriale, ed hanno scoperto il fenomeno della ciclicità. Secondo loro lo sviluppo
industriale presenta un andamento ciclico che va incontro a momenti di sviluppo e momenti
di crisi.
Gli studiosi hanno individuato ben 5 fasi di questo sviluppo che si ripetono ogni tot anni nello
stesso ordine:
4)fase della ripresa: riprende lo sviluppo e poi si torna alla prima fase, quella di espansione.
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- Innovazioni e nuove macchine
- Investimenti
- Imprenditori
- Macchina a vapore
- Le donne in fabbrica
- Agricoltura e demografia
-popolazione urbana che aumenta, spopolamento delle campagne. Città come Londra,
Manchester, successivamente anche Parigi vedranno un aumento demografico enorme in
breve tempo, un’urbanizzazione fortissima. Le città si ampliano con la costruzione nel giro
di pochi anni di quartieri popolari vicini alle industrie, che comporta sovrappopolazione,
scarsa igiene, soprattutto nelle soffitte e nelle cantine di questi condomini, dove più famiglie
vivevano insieme, la temperatura era o troppo calda o troppo fredda, il salario era basso, in
pochi potevano permettersi un appartamento. Si chiamano proletariato perché possedevano
solo la prole. Erano quartieri costruiti velocemente, privi di supermercati, farmacie, servizi
igienici basici.
-ancora più drammatica era la situazione nelle fabbriche per bambini, donne e uomini. La
giornata lavorativa durava 16-18 ore, a volte anche di più e non venivano pagate, erano
ambienti privi di alcuna tutela e diritto per i lavoratori, non avevano il diritto di ammalarsi, non
si poteva stare a casa malati ed essere comunque pagati, e si rischiava anche di venire
licenziati. L'operaio era al servizio delle macchine, lui stesso diventa una macchina, è legato
a questa macchina e deve seguire il suo ritmo, che non era un ritmo umano. Non c'era
comunicazione tra i lavoratori, non c'era rapporto umano, non c'era umanità (sia prima che
seconda rivoluzione industriale). C'era la cosiddetta catena di montaggio, una modalità di
produzione in cui ogni operaio è adibito ad uno stesso gesto in ripetizione. L'operaio è al
servizio della macchina e deve adattarsi a i suoi ritmi senza alcun contatto umano.
L'operaio si sente alienato (diventare altro), sia rispetto a sé stesso, perde la sua umanità,
sia rispetto al prodotto del suo lavoro, perché non vede il prodotto finito, non sente il lavoro
come suo, non trova nel prodotto una parte di sé stesso, del suo contributo, una
soddisfazione. Si sente alienato anche perché non fa parte dell'organizzazione delle
fabbriche, gli operai non vengono interpellati per presentare dei problemi della
fabbrica. (no realizzazione personale)
-scompaiono tante piccole botteghe artigiane, c'è una diminuzione della manodopera a
favore delle macchine, e quindi aumenta la disoccupazione.
➤Luddismo:
Ned Ludd era il capo di questa rivolta che scoppiò per protestare contro le condizioni
disumane delle fabbriche. Non potevano prendersela con gli imprenditori perché sarebbero
stati uccisi o licenziati. Essi se la prendevano quindi con le macchine e le distruggono.
Gli scioperi inizieranno solo dopo la metà del 1800, mentre i primi sindacati nascono tra il
1820-1830.