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ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI: INQUADRAMENTO CLINICO E DIAGNOSTICO Donatella Macchia Resp, Servizi pert dag ei flow-p dele alergi ed intolerance aimentar, 55, Allergalopia Immunolgia Clinica (Resp P.Campi), P.O. Nuovo S. Giovanni Dio, Firenze Introduzione Negli ultimi anni sempre pid spesso vengono attribuiti allallergia ed alf'intolleranza alimentare sintomi quali la distensione gastrica e intestinale, ‘ dolori addominali, le dfficolta digestive, la diarrea o la stitichezza oppure il sovrappeso e Yobesita, oppure anche la stanchezza cronica, la depressione, YYansia, In realta tutti questi sintor sono raramente provocati dal cibo di per se stesso Nella forte “domanda” di conoscere la causa di questi malesseri si @ inserita un “offerta” di esami e prestazioni diagnostiche la cui attendibilita stata smentita da indagini scientifiche rigorose. Sulla base di questi test vengono prescritte diete spesso sbilanciate dal punto di vista nutrizionale se non addirittura pericotose: non sono rari i casi di anoressia. Viene inolize Fitardata una corretta diagnosi,¢ ritardato quindi il raggiungimento dello stato di salute Benché circa una persona su tre ritenga di essere “allergica” a certi alimenti Vallergia alimentare ha un’incidenza effetiva intorno al 2-3 % della Popolazione adulta, Nei bambinj il dato sale al 68%, anche se, nella maggior parte dei casi, I'allergia viene superata con I'eta seolare Appare ovvio che, se anche V'incidenza delle allergie alimentati non supera, nella popolazione generale secondo i dati attuali, il 45% della Popolazione, si tratta comunque di moltitsime persone in tutto il mondo esposte a problematiche di non poco conto sia sintomatologiche che nella gestione quotidiana A queste si aggiungono coloro che hanno forme di “vera” intolleranza, cioé di malattie immunomediate, dove I'alimento @ in grado di determinare Trttivazione del sistema immunitario, come nella M. Celiaca, erroneamente ‘itenuta malattia rara ed attualmente invece inserta nell’elenco delle malattie interesse sociale anche nel nostro Paese E opportune quindi chiarire innanzitutto quali reazioni possono essere legate agli alimenti e come effettuare il corretto approccio diagnostico, ‘Aveo TA: sNQUADRAMENIO CLINIC E DIAGNOSTICS _AA tp IA: INQUADRAMENTO GUNICO E DIRGEESTSS Classificazione delle reazioni avverse agli alimenti Net‘ambito delle reazioni avverse ad alimenti (RAA) und FLU distinsione fondamentale& quella fra eazionitossiche ereazion! non tossiche (vedi Tab. 1). ‘Tab. 1 Classificazione del ‘oni avverse ad alimenti (RAA) ‘Reazioni tossiche: possono interessare tut gil individ’ ¢ sono dipendenti dalla Reaziog|gsssontaninanti qual tossne batteriche ea a) ‘Reazioni non tossiche: interessano solo alcuni sogget “A patogenesi immunologica! 2 Pipe mediate (allergie alimentari) IgE mediate e cellulo-mediate + Collulo mediate {A patogenesi non immunologic (0 intlleranze alimentariclA) + Enzimatiche + Farmacologiche + Non definite Non ei occuperemo in dettaglio delle reazioni tossiche che possone interessare tutti gli individui e sono dipendenti dalla doses le pitt frequenti sono: oa gastroenterte causata da tossine bateriche contenu cibi avariati «a aes deltta“reazione sgombroide’, simile acl una reazione a}o¥5% uo siungere fino allo shock e pub manifestas\ in caso di ingestione di proteine BF pesee(egomibro, tonnc)avariat per difetto di conseryee0 verbazion’ da tossine naturliqualillecitine di sem, leaflabssine deicereali, eretccarna det Funghi, le sapénine di varie pants gh ossalat del vegetal Lereazioni non tossiche agi alimenti di cuicicecuperemo pid in dettagtio dlipendono dalla suscetibilita individuale verso a}eurt cibij si distinguono le carrion’ immunomediate e Te reazioni nor-immunomediats (TAB.1). Nelle wear immunomediate sono incluse e reazioni mediate da oS0™P IgE {Gefinibill come allergie alimentari -AA), allergica, pud one di proteine ione ‘sine dei cereal, dei vegetali pitnin dettaglio distinguono le (TAB.). Nelle a anticorpi Ig 1) (dette anche wolti ambedue » incluse RAA uunologico, cio’ mentari (IA). ALLERGOLOGIA Occt Le allergie alimentari (AA) Cenni immunopatogenetici In generale, le AA si manifestano , nei soggetti predispasti, a seguito della perdita della tolleranza nei confronti delle proteine delfalimento, a sua volta da imputare a perdita della funzione di bartiera della mucosa intestinale: vengono prodotti anticorpi IgE specific, si attivano complessi eventi cellulari con conseguente reazione infiammatoria. La funzione “barriera” normalmente @ assicurata: 1) dall’integrita della mucosa intestinale formata dalle cellule epiteliali addossateestrettele une allealtreattraverso lecosiddette"tightjunctions”;2) dalla preserza di mucina prodotta dalle cellule caliciformi intestinali; 3) dalla presenza di IgA secretorie ed infine 4) dalla possibile azione della flora commensele. Recenti studi hanno poi consentito di dimostrare l'importanza di cellule T (Treg) con funzioni di controllo e mantenimento dello stato di tolleranza, Sintomi dell’allergia alimentare Reazioni cutanee (le pitt frequenti) + prurito + orticaria + angioedema (labbra, lingua palpebre, mucose genitali, mani, piedi) Reazioni gastrointestinal + sindrome orale allergica: prurito e/0 angioedema a livello della mucosa orale, lingua, labbra e glottide: quest ultima evenienza provoca difficolta a deglutire, cambiamento del tono di voce ediffcolta a respirare + dolori gastrci o addominali, nausea, vomito 0 diazzea di tipo episodico (tra un episodio e altro c’8 completo benesseze) Reazionti respiratorie (pitt rare) fe + nite (starmuti, naso che cola, prurito al naso) e congiuntivite + asma (toss, fichio, oppressione toracica) Renzioni generalizzate + anafilassi: reazione immediata, che coinvolge diversi organi ed apparati e ud portare allo shock anche mortale. In questi casi la reazione & tanto pi grave quanto pid @ precoce la comparsa, allergia alimentare ha inoltre per lo pitt queste caratieristiche: AA p JA: INQUADRAMENTO CLINICO E DIAGNOSTICO + isintomi insorgono dopo pochi minut dall'assunzione deli alimento * Ie reazioni non dipendono dalla dose ingerita: possono essere suificienti anche piccole dosi dell’alimento in causa; in pazienti molto sensibili si possono avere reazioni gravissime anche a causa di piccole quantita di allergeni incidentalmente presenti nel cibocomecontaminazioni (“allergeni nascosti”) o come ingredienti non dichiarati in etichetta in preparazioni alimentari commerciali + glialimenti responsabili sono assunti in genere sporadicamente + i'sintomi sono quasi sempre gli stessi ‘Le reazioni allergiche ad alimenti si verificano pitt frequentemente, ma non solo, in soggetti affetti anche da altre malattie allergiche, ad esempio respiratorie. ‘Nella storia naturale della malattia allergica pud modificarsi aspetio clinico della ‘malattia: pi frequente I'eventualita che in eta pediatrica si manifesti/AAe quindi nel’aculto la malattia respiratoria allergica ma pud accadere anche viceversa, Le AA sono fra le cause pitt frequenti di ricovero al Pronto Soccorso per reazioni allergiche, seguite dalle reazioni avverse a farmaci. In alcuni casi lo sforzo fisico intenso durante la digestione o Vassunzione di aspirina o di altri farmact ‘anti-infiammatori non steroidei possono aggravare 0 anche rendere manifesta ‘unVallergia alimentare sfumata o latente, con sintomi che vanno dall’orticaria fino allo shock Altri sintomi spesso riferti ad allergia alimentare LAccademia Europea di Allergologia ed Immunologia non riconosce come fenomeni accertati di allergia alimentare l'emicrania, la sindrome di iperattivita (cosiddetia “tensior-fatigue syndrome”), l'epilessia, Vartrite reumatoide, l'acne e, tra le affezioni intestinali infiammatorie, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Quali sono gli alimenti che possono provocare reazioni allergiche? Potenzialmente ogni alimento @ in grado d'indurre allergia: in genere sono le proteine che stimolano la produzione di IgE in soggetti predisposti geneticamente e vengono quindi chiamate “allergeni” soggeltiallergiciai pollini sono pitiarischio di allergia verso alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, semi, legumi e cereali) mentre quelli allergici agli acari della polvere di casa 0 ai derivati epidermici del gatto 0 del cane sono pitia rischio peralimenti di origine animale (pit spesso I crostacel, i molluschie le lumache). Nei bambini I’alimento pith in causa @ il latte, frequente ® anche I'allergia all'uovo, al pomodoro, alle arachidi, al grano e ad altri cereali 246 ICO E DIAGNOSTIC, lalimento essere sufficienti nolto sensibili si ceole quantita di azioni (“allergeni vin preparazioni mente xtemente, ma non pio respiratori. spetto clinico della ifestil AAequind he viceversa. onto Soccorso per icunicasilo sforzo © di alteifarmaci rendere manifesta + dal ortcaria fino ia non riconosee 1. Ia sindrome di pilessia, artrite orie, il morbo di exgiche? lergia: in genere sgetti predisposti alimentidiorigine allergici agli acari sono pitta rischio viele fumache}, @ anche lallergia 1b ALLERcoLoGia Oact Negli adultié pit frequente Iallergia a frutta (mela, kiwi, pesca, banana. verdura fresca (pomodoro, sedano, carota, patata, aglio, cipolla..) e ai semi {azachidi, nocciole, noci, semi di sesamo ed alt). Glialimenti pid frequentemente responsabili direazioni allergiche variano anche aseconda delle abitudini alimentari delle varie popolazioni: ad esempio negli Stati Uniti ricorre pitt spesso l'arachide. La Commissione Codex Alimentarius, la Commissione Europea e altre organizzazioni intemazionali hanno individuato i criteri scientifici per la selezione degli alimenti allergizzanti da indicare nelle etichette degli alimenti confezionati anche se presenti in tracce. I principali allergeni individuati sone: arachidi, vari tipi di noci, crostacei, pesce, germogli di soia, latte vaccino, uuova, grano,senape e sesamo (Commissione Europea). La Commissione ha femesso un emendamento della Direttiva 2000/13/EC sull'etichettatura det cibi. La proposta divenuta normativa europea dal novembre 2005 ha abolito la pregressa “regola del 25%”, il che significa che tutti gli ingredienti aggiunti intenzionalmente devono essere indicati in etichetta. La proposta impone anche l'obbligo di etichettare gli ingredienti riconosciuti dalla letteratura scientifica come responsabili di allergie. L’emendamento si prefigge! obiettivo di garantire una miglior informazione sulla composizione degli alimenti al fine di permettere ai consumatori che soffrono di allergie di individuare gli ingredienti nocivi che potrebbero essere presenti nel prodotto. Diagnostica dell‘allergia alimentare Lo specialista in Allergologia deve effettuare una raccolta accurata della storia del paziente: come in tutte le forma allergiche, i dati anamnestici rappresentano il fondamento della diagnostica: occorre tener conto dei dati relativi agli alimenti sospetti, delle abitudini alimentari in generale, delle caratteristiche dei sintomi e correlarli con Yassunzione di alimenti. 1, Esami di primo livello: 1 Raccolta dei dati anamnestici 1,2 Prove allergologiche cutanee 2. Esami di secondo livello: 2.1 Esami di laboratorio: a. Ricerca IgE totali (PRIST) b. Ricerca IgE specifiche (RAST 0 CAP") ce Altri 2.2 Test di provocazione orale AA sD JA: INQUADRAMENTO CUNICO E DIAGNOSTIC 1. Esami di primo livello 1. 1 Nella raccolta dei dati anamnestici (Tab. 2) nella valutazione clinica, occorre, in particolare: valutare se nell‘anamnesi sono ticordati sintomi di atopia e attuale situazione clinica a riguardo; prestare attenzione alle caratteristiche dei sintomi lamentati ed alla connessione fra loro; valutare la correlazione fra linsorgenza dei sintomie I’assunzione del pasto (i sintomi in corso di AA insorgono in genere a breve distanza di tempo dall'ingestione del pasto: in media 2-6 ore, e la sintomatologia é tanto pitt grave quanto prima insorge rispetto all'assunzione del cibo); le caratteristiche del pasto; valutare se successivamente all’episodio sono stati assunti di nuovo gli alimenti ritenuti in causa; valutare la contemporanea o meno assunzione di farmaci © effettuazione di esercizio fisico (“situazioni precipitanti concomitanti’); valutare Ie caratteristiche dei sintomi con particolare riguardo alle caratteristiche dei primi sintomi insorti. ‘Tab. 2 Dati anamnestici di rilievo per la diagnosi di Allergia Alimentare (AA) Manifestazione clinica presentata + ‘Tempo intercorso fra lassunzione del!'alimento e comparsa dei sintomi + Modalita d’insorgenza e durata della sintomatologia + Modalita di risoluzione della sintomatologia (spontaneamente o dopo terapia) + Tipologia e quantita di alimenti assunti nelle procedenti 24 ore I'insorgenza el quad clinico Rapporto con assunzione di farmaci (antidolorifci, antibiotici ete.) Rapporto con attivitafisica dopo il pasto rosenza o meno di sintomi analoghi in altre persone che hanno assunto lo stesso cibo + Positivita dell'anamnesi personale o familiare per allergopatie + Rapporto con altze patologie (apparato gastroenterico etc.) 1.2 Le prove allergologiche gutanee (eseguite con la tecnica del prick test) sono sensibili, specifiche, sicure e consentono di indagare diversi alimenti. La tecnica del “prick by prick”, consiste nell effettuare il prick test dopo che I'ago per effettuare il test cutaneo & passato aitraverso Talimento fresco: questa tecnica aumenta la sensibilita del test cutaneo, consente di saggiare diversi alimenti, soprattutto quelli sospettati come causa della reazione e quelli peri quali non esiste in commercio I'estratto diagnostico. 2, ESAMI DI SECONDO LIVELLO 2A ab Gli esami del sangue per la ricerca gegli anticorpi IgE ‘otali 248 ‘lla valutazione sono ricordati stare attenzione ra loro; valutare pasto (i sintomi + dall’ingestione requanto prima pasto; valutare vo gli alimenti ione di farmaci concomitanti’); riguardo alle entare (AA) leisintomi te 0 dopo terapia) ve'insorgenza iiete.) ano assunto lo cadel prick test) ersi alimenti. La tdopo che Vago o fresco: questa saggiare diversi yne e quelli per i icorpi IgE totali ALLERGoLoGta Oca (PRIST) e specifici (RAST o CAP*) hanno il vantaggio rispetto ai test cutanei di essere pitt standardizzati, di non avere interferenze da parte di eventuali farmaci assunti e di fornire dati semiquantitativi ma sono da considerare di “secondo impiego” ,cioe vanno effettuati dopo le prove allergologiche cutanee per conferma 0 ulteriore valutazione delle positivita riscontrate; possono essere eseguiti in prima istanza quando non @ possibile effettuare prove ccutanee (in pazienti non collaboranti o con malattie cutanee che impediscono le prove cutanee 0 quando il paziente non possa interrompere l'assunzione i antistaminici) ed inoltre sono di particolare utilita in eta pediatrica e nell'anziano, Limpiego sistematico di questi esami verso un vasto numero di allergen senza effettuare prove cutanee pud portare a diagnosi non corrette a causa di fattori che possono interferire sul risultato, quali la minore sensibilita verso alcuni allergeni, V'interferenza da parte di livelli elevati di IgE totali © la reattivita crociata tra allergeni. II dosaggio delle [gE totali isolato non costituisce quindi un test di routine 0 di screening dei pazienti con sospetta allergia né da inalanti né alimentare. 2.1 Altri esami che possono essere dausilio nella diagnosticaed anche nel follow-up delle AA sono il dosaggio della proteina eosinofila cationica (ECP), indice d’infiammazione eosinofila a livello respiratorio e/o gastroenterico, il dosaggio cella triptasi mastocitaria che, se effettuato nelle prime due ore dallinsorgenza dei sintomi pud essere d’ausilio per la diagnosi differenziale fra una sintomatologia grave a patogenesi immunomediata o da altra causa, Il dosaggio delle IgG4 specifiche per alimenti al momento & oggetto di studio nella sua applicabilita diagnostica per reazioni allergiche da alimenti, mentre ;puo essere utile in altre patologie del tratto gastroenterico come las. det colon inritabile; ancora non entrati nella routine ma senz‘altro di possibile futura utilizzo, sono le tecnologie prettamente di biologia molecolare quali i test ‘mediante microarray per la ricerca degli anticorpi IgE specific, che potranno senz’altro essere d‘ausilio per dirimere alcuni importanti dubbi diagnostici. E opportuno sottolineare che la positivita del test cutaneo o sierologico per un alimento non significa che quell'alimento provochi una reazione allergica una volta ingerito: positivita siaai test cutanei che sierologici possono dipendere da una reattivita crociata fra proteine alimentari ed. allergeni da inalazione e quindi dal riconoscimento da parte delle IgE di frazioni allergeniche condivise. Le reattivita crociate fra allergeni da inalazione ed alimentari sono state ampiamente descritte: # 249 ‘AA so JA: INQUADRAMENTO CLINICO E DIAGNOSTIC, -Acati con: molluschi-lumache -gamberi “Polini di betulacee con; nocciola-mela-arancia-pera-susina-ciliegia- carota-sedano

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