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EL, SACRAMENTO DE LA EUCARISTIA LINTRODUCCION 1. Como en todos los sacramentos, pero muy en especial en la Sagrada Eucaristia hemos de tener en cuenta que son tratados aqui en un aspecto muy concreto y no global: suponemos por ello aqui los conocimientos teolégicos que son fundamentales y necesarios. A nosotros nos pertenece ver la parte disciplinar; la cual frecuentemente: repite disposiciones particulares contenidas en los libros litirgicos y mds propias de éstos, que del Cédigo de Derecho Canénico. Esta posicién disciplinar propia de un cédigo juridico no impide que en plan somero recordemos los conceptos principales. 2. Esquemas del CIC17 y esquema del Cédigo vigente 1) El Esquema de CIC 17 El CICI7 trataba el Sacramento de la Eucaristia, después de un canon preliminar con el siguiente esquema: Libro Ii Parte I Tit. III La Eucaristia Cp.I El sacrificio de la misa: - El sacerdote que celebra (cc. 820-813) - De los ritos y ceremonias de la misa (cc. 814-819) - De las limosnas 0 estipendios de la misa (cc. 824-844) Cp. II Del Santisimo Sacramento de la Eucaristia - Del ministro de la Sagrada Comunién (cc. 845-852) - Del sujeto de la Sagrada Comunién (cc. 853-866) - Tiempo y lugar en los que se puede distribuir la Sagrada Comunién (cc. 867-869) di Viktor von Weizsacker, medico e antropologo, che indicd, con coerenza e lucidita di pensiero, la “relazione interpersonale come categoria dell‘umano, come chiave per la formazione e In letturn del rapporto medico-paziente®”. Secondo il pensiero di Weizsacker, il dare e il ricevere costituiscono un atto unitario che pud essere designato come relazione di totalit, Questo nesso indissolubile va posto alla base di ogni situazione bipersonale (medica compresa), cio® di ogni situazione in cui @ fondamentale la reciprociti che consente il passaggio dal transfert (psicoanalitico) all'incontro (antropologico)."” Solo in questo modo il terapeuta instaura un rapporto dialogico con il paziente ed entra nel suo mondo. L'incontro con il depresso non si risolve pid’ in uno sterile tentativo di inquadramento diagnostico, ma nella sottile analisi del «mondo vissuto» espresso e testimoniato dal malato attraverso la scoperta delle sue reazioni in confronto a tematiche ‘esistenziali’, fino ad ora lasciate ai margini dell’indagine psichiatrica (per es. il coraggio, la solitudine, la morte, la speranza); @ attraverso I’analisi del modo di rapportarsi del depresso di fronte ad alcune di tali tematiche (quali la colpa, il corpo, il tempo e lo spazio viss uti, la ‘donazione di senso’) che progressivamente si delinea agli occhi del terapeuta il mondo del depresso e si apre con esso la possibilita di un dialogo destinato a fare breccia nei muri di solitudine e di isolamento che egli stesso erige. La dimensione interpersonale come campo preferenziale dell’indagine psicopatologica viene indicato in maniera decisa dal Binswanger dei ‘casi’ con cui si realizza il giro di boa della psichiatria di questo secolo. Tale autore, “con HEIDEGGER M., Einfilucrung in die Metaph ® WEIZSACKER V.VON, Filosofia della medicine, Guerini & Associati, ® Reda sottolina che “éI'antropoanalisi che ha swelato il modo di esistere delle persone cosiddette nevrotiche e psicotiche...L'importanza della antropoanalisi nei confront della psichiatria basata sul modello medico-organicistico & stata dirompente, alneno dal punto di vista coucettuale, come la psicoanalisi, anche se con impostazioni completamente diverse... Ogni vissuto del...paziente viene visto nell’ambito del rapporto con Valtro ed analizzato nel pitt vasto mondo complessivo totale della sua esistenza umana...” REDA G.C. Trattatodi psichiatria, % L’espressione iné sik, Tabingen, 1958, pag. 53. lano, 1990, p. 188. nize, 1982, p. 19. a il venir menio del senso che si realizza generalmente nell’esperienza psicotica. L’approccio fenomenologico di Binswanger tende a cercare anche nel soggetto psicotico (nel quale - secondo le parole di E. Borgna in Malinconia, Milano 1992, p. 25, il senso 2 lacerato e spezzato ma non definitivamente perduto) la continuita di senso delle sue vicissitudini, cio® un ordinamento strutturale significativo anche la dove lo psi grand indagini binswaugeria seuiso”: CALLIERI B., voce “Psichiatria” in Enciclopedia del Novecento, Vol. 5°, Ist. Encic. Ital. , 1981, p.762. iatra vecchio stampo vedrebbe solo frammenti di senso 0 addirittura il caos del senso. “Le riescono a lacerare il uon senso delle esperienze psicotiche, chiarendone la donazione di 44 Parte III: El culto Divino Tit. XVI: La custodia y el culto de la Eucaristia (cc. 1265-1275) A pesar de que el introductorio canon 801 ofrecia una consideracién unitaria "...estd contenido, se ofrece y se consume el mismo Cuerpo de Nuestro Seftor", el tratamiento legal que se daba del Sacramento era mas bien como de dos realidades separadas: el sacrificio y el sacramento. Por otra parte todo lo referente al culto y reserva de la Eucaristia lo trataba el CIC en la parte dedicada al culto divino cc. 1256-1275 con lo cual quedaba también desfigurada la naturaleza la intima unién de la Eucaristia con la Iglesia, que vive y se edifica y se manifiesta por ella. 2) El nuevo esquema del Cédigo vigente es mas unitario Lib. IV. La funcién e Santificar Parte I: Los sacramentos Tit. II. La santisima Eucaristia Ante todo dos cénones introductorios (cc. 897-898) Cp. 1. Celebracién de la Eucaristia (c. 899, segundo canon teoldgico) - El ministro de la Sagrada Eucaristia (cc. 900.911) - La participacién en la Sagrada Eucaristia (cc. 912-923) - Ritos y ceremonias (cc. 924-930) -Tiempo y lugar de la celebracién eucaristica (c. 931-933) Cp. 2. De la reserva y veneracién de la Sagrada Eucaristia (cc. 934- 944) Cp. 3. De los estipendios (cc. 945-958) 3. Las fuentes juridicas posconciliares Las fuentes juridicas que se han producido a partir del Vat. I son numerosas y al menos las més importantes no pueden ser ignoradas por nosotros. ~ Inst. Inter Oecumenici, SRC, 27,9,1964, as 56 (1964) 877-900= 10e - Enc. Misterium Fidei, Paolo VI, 3.9.1965, AAS 57 (1965) 753-774 tutta Ia sua opera, 2 stato - per lo psichiatra antropologicamente educato - un Weg- Weiser, un indicatore di via: la co-presenza, il co-esserci dell'uomo, minacciato di perdita radicale dai processi di massificnzione ma anche, pitt sottilmente, dal predominio della propria ipseiti, va realizzato soprattutto nei modi coesistentivi, cosi mirabilmente da lui analizzati®2", L'insegnamento di Binswanger, secondo il quale oggetto dell’indagine psicopatologica @ I'uomo nella sua dimensione esistenziale e non il paziente, ed il sintomo non disvela una malattia ma il modo d’essere di un’umana presenza, prepara quella psicopatologia fenomenologica in cui il rapporto con il paziente viene vissuto in termini di ‘incontro’; 'incontro si risolve nella comprensione del suo mondo, cio’ del modo di rapportarsi ai grandi temi esistenzialisti della vita, della sofferenza, della angoscia,della sconfitta, della morte per capire fino a che punto costituiscano espressione di una dimensione psicopatologica. Ogni vissuto del paziente viene visto nell'ambito del rapporto con Ialtro ed analizzato nel pit vasto mondo complessivo della sua esistenza umana. Laddove non si riescono ad infrangere le fitte nebbie della melanconia ed i muri dell'isolamento depressivo, lo psicopatologo é costretto inevitabilmente a registrare la caduta dell’incontro® , il suo scacco, il suo fallimento. E’ cosi che oggi ben possiamo considerare la psicopatologia come lo studio non soltanto delle distorsioni della comunicazione intersoggettioa ma anche, e forse soprattutto, delle distorsioni antropologiche dell'incontro interpersonale™ . La psicopatologia, dunque, non come indagine dei sintomi psichici dell'uomo neuronale, ma come esplorazione delle umane difficolta a declinarsi in reciprocita. In Italia la lezione binswangeriana, tramite Cargnello, @ stata profondamente recepita da molti studiosi, tra cui Bovi, Borgna, Castellani, Calvi tutti esponenti di quella _psicopatologia fenomenologica che si pone al centro di_una riflessione al confine tra tematiche cliniche ed esistenzialiste. Tale nuovo indirizzo psichiatrico con aiuto del pensiero mitteleuropeo (da Jaspers a Minkowski, da Buber a Marcel) e della sua connotazione * CALLIERIB. “Antropologia e psichiatria clinica”, in Quaderni Italian di Psichiatria IV, 1, 1985, p. 210. ° CALLIERIB. % Ibidem, incontro-fra intersoggettivita e interpersonalita "in: Psyche Nuova, 17,9,2000, p-12. 45 3 - Directorium Oecumenicum, “Ad totam Ecc.” SCU 14.5.67, AAS 59 (1967) 574-592= DO - Inst. Eucharisticum Misterium, SRC, 25.5.1967, ibidem 539-573= EM ~ Institutio generalis Missalis Romani, SCCD,26.3.1970, y 2 ed. 27.3.1975= IGMR, superado, Edicion nueva de 2000 - Inst. Liturgicae instaurationis, SCCD, 5,9,1970, AAS 62 (1970) 692-704= LI = Inst. In quibus , SCU, 1.6.1972, AAS 64 (1972) 518-525. - Inst. Inmensae caritatis, SCDS, 291.1973, AAS 65 (1973) 264-271= IC = Deer. De sacra comm. et cultu mysterii euch. extra Missam SCCD 21.6.1973, ibid.610= EC ~ Dir. De Misis cum pueris, SCCD 1.11.1973, AAS 66 (1964) 30-46= Pueros Baptizatos. - MP Firma in Traditione, Paolo VI 13,6,1974, AAS 66 (1974) 308-311. ~ Epit. Dominicae Cenae, Joh. Paolo II, 24.2.1980, AAS 72 (1980) 113-148. - Instr. Inestimabile donum, SCSCD 3.4.1980, AAS 72 (1980)331-343= ID Decreto “Ecclesia Semper” (XVII Instruccion “Sacramentali Communione” (XXV- Instruccion "Actio pastoralis (XXXII Directorio Ecuménico (XXIV-XXXVIIL, superado. Nuevo 1993 Orientaciones y normas litirgico-pastorales sobre la Sda Comunién y culto Eucaristico, 23.5.1973 S.C. Culto D. Directorios para las misns con nifios, 10.2.1974 Instruccion: Casos particulares de administrar a otros cristianos la comunién, 25.2.1972, AAS 63(1972)518-25. Sacrt. para la Un. de los cristianos. Enciclica sobre Misterio y culto de la Sgada Eucaristxa, J. Pablo II 24.2.1980. Il. NATURALEZA Y CELEBRACION 1. Anotaciones teolégicas, cc. 897, 899 1) La celebracién Eucaristica es el sacrificio eucaristico instituido por Cristo, c. 899 § 3. El contenido de esta formula iré apareciendo el los ntimeros siguientes. 2) En la Eucaristia el mismo Jesucristo es contenido, se ofrece y se da en comida, y por ello es el mas augusto sacramento, c. 897? 2 EM 3. profondamente ‘antropologica focalizza 'attenzione sulla _dimensione interpersonale dellindividuo come dimensione costitutiva della persona, favorendo l'apertura all'incontro, al dialogo, alla riscoperta dell’alter (alter-ego) anche nell‘alienus. Cid ha comportato una riconsiderazione dell’esperienza psicotica, e quindi anche della malinconia, non pid considerata come una negazione assoluta del senso e della ragione, ma come una forma di esistenza destituita dalle comuni (quotidiane) strutture di significato e ricostituita nel solco di articolazioni profondamente diverse, costitutive ‘di una diversa normalita e di una diversa articolazione del senso e della ragione; in questo contesto il compito centrale dello psicopatologo diventa quello di restaurare cid che c’@ di positivo nel negativo di ogni esperienza psicotica e di rivalutare le donazioni di significato presenti, e ignorate, in ogni esperienza psicotica. Il cammino tendente alla ricostruzione del senso in ciascuna esperienza psicotica, passa attraverso un assioma fondamentale, e cio® che l’esperienza psicotica non si identifica in una serie di sintomi che, per la sola ragione di essere discordanti nei confronti di una normalita valutata statisticamente e di non poter essere inseriti in essa, definiscono la “patologia” di una condizione di vita. Infatti, “colti nella loro dimensione clinica, i sintomi psicopatologici(i sintomi che fuori-escono dalla normalith delimitata statisticamente) si possono ritrovare sia in una Lebenswelt (esistenza) psicoticn sin in una Lebenswelt non psicotica”®S. Disarticolata ¢ disaggregata nei suoi sintomi costitutivi, la malinconia clinica si dissolve nella sua configurazione clinica e nella sua autonomia. La tristeza, l'inibizione, la sofferenza, I’angoscia e lo scacco della speranza sono elementi che, considerati isolatamente, non sempre assumono una radicale connotazione clinica (diagnostica). Sono, infatti, sintomi che si osservano non solo nella malinconia come forma di vita psicotica (endogena) ma anche nella malinconia come stato d’animo (come Stimmung) che @ al di la di ogni categoria psicopatologica. Sulla base di cid, si pud affermare che non sono i sintomi (apparentemente) psicotici, e semplicemente allineati gli uni agli altri, a fondare l'esperienza psicotica nella sua Gestalt; ma la metamorfosi di alcune fondamentali strutture esistenziali: intersoggettivita e la situazione emotiva, lo spazio e il tempo, il nguaggio e il °8 BORGNA E, Malincouia, Felt Milano, 1992 p. 21 46 4 Sustituye en el NT la Pascua Judia (I Cor. 5, 7: Desprendeos de la vieja levadura, para ser pasta nueva, pues sois acimos. Nuestra Pascua, Cristo, ha sido inmolado): bajo la especie de pan_y de vino Jesucristo puede darse a todos los hombres y estar presente en todas las culturas. 3) Por la Eucaristia la Iglesia vive y crece constantemente, c. 879 (frase 2), donde se celebra la Eucaristia, alli vive y crece la Iglesia (PO 6c). 4) “El Sacrificio Eucaristico”, es memorial de la muerte y resurrecci6n del Sefior: en el que se perpetua a través de los siglos el sacrificio de la cruz. (SC 47; LG 26; CD 11). 5) Por todo ello es la cumbre y la fuente de todo culto y toda la vida cristiana, c. 897 (3° frase). Es sacramento de la iniciacién Cristiana, porque completa la iniciacin de cada individuo; pero es sacramento de la vida de la Iglesia, porque la realiza y la conduce a la perfeccién de Ja caridad. De este modo se insintia el cardcter estructural, constitutivo del sacramento, expresado progresivamente en el punto siguiente. 6) ) Mediante la Eucaristia se expresa y se realiza la unidad del pueblo de Dios (Vat. II VR 2,1), c. 897 (4% frase) y se completa la edificacién del Cuerpo de Cristo, c. 897 (5* frase). Unidn con Dios y unién de los hombres entre si, como realidad espiritual y sobrenatural y como signo de la misién que la Iglesia ha de realizar en el mundo. El sacramento no es sélo un medio de santificacién personal, es la realizacion de la comunidad unida a Cristo, en el obispo: esta es la Iglesia capaz de transmitir la tradici6n apostélica, la fe, y de vivir en la libertad y en la caridad de los hijos de Dios. Libre aceptacién de Cristo, presente y alimento; libre aceptacién de la Iglesia, reconociendo a Cristo en el Obispo y aceptando libremente con fe J gr, Coecopalmerio, Eucharistiae celebratio Ecclesiae aedificatio. Mon. Eccl. 301 (1976) 34-40.) Tbidem ‘corpo. Solo se tali sintomi si inquadrano nel contesto metamorfico di queste strutture fondamentali assumono una loro connotazione psicotica e rivelano, al di la di essi, la realta (la dimensione esistenziale sofferente) della persona del paziente. La consapevolezza di fondo che gli indici (sintomi) clinici, sui quali si tende a fondare assiomaticamente la diagnosi psichiatrica, hanno una connotazione effimera e contingente, contiene in nuce la polemica contro la psichiatria tradizionale tendente a definire una esperienza psicotica seguendo queste precarie modalita di fondazione sintomatologica. Tale psichiatria @ stata fortemente contestata nel corso degli ultimi decenni e ha concorso a determinare la nascita e la crescita di quella antipsichiatria che ha sconvolto gli schemi della psichiatria istituzionale evidenziandone le contraddizioni e la precarieta scientifica®, La linea di pensiero fenomenologia si riallaccia a quella psicoanalitica e cognitivista per quanto riguarda lo sforzo di ristabilire la continuita dell'esperienza depressiva nel contesto di una particolare struttura di personalita. Si deve in particolare agli studi di Tellenbach, condotti secondo un‘analisi modale di tipo fenomenologico, il merito di aver consentito una conoscenza approfondita della struttura personologica del candidato alla depressione monopolare (typus melancholicus). Uno dei contrassegni fondamentali di questi soggetti @ I’ordinatezza, un carattere strutturale che informa i rapporti con il Sé e con il Mondo). “Cow ordinatezza non intendiamo alcun contrassegno di abnormita. Quando riconosciamo nell’essere ordinato un tratto fondamentale della struttura del typus melanconico, cié non vuol dire che ogni persona molto ordinata é in pericolo di diventare melanconica’”.” Semplice e curato nell’ ambito esteriore il t.m. riordina in continuazione le sue “cose” quotidiane. Nel campo del lavoro dominano la scrupolosita, la coscienziosita, il senso del dovere. E servizievole e fedele con i superiori, disponibile e sollecito nei confronti dei colleghi. I suoi % Per un‘approfondimento di tale indirizzo confronta BASAGLIA F,, Scritt : 1953-1968, Einaudi, Torino, 1981 e dello stesso autore: Scr I: 1968-1980, Einaudi, Torino, 1982; BORGNA E., Modell teorici e question’ cliniche in GASTON A., Geneatogia della alienazione, Feltrinelli, Milano 1987 pp. 9-30. ” TELLENBACH H. Melanconia, trad. di CIPOLLINI E., II Pensiero Scientifico Editore, Roma, 1975, p. 106. 47 5 divina la representacién de Cristo en la Jerarquia; fuertes en la fraternidad humana fundada en la caridad y en la unién con Cristo reconocida libremente en Cristo oblacién y pan. 7) De aqui que los demés sacramentos y todas las obras eclesiales de apostolado estén vinculadas con la Sagrada Eucaristia y a ella se ordenan, c. 897 (final). 8) Sentido: oblacién y alimento. La celebracién Eucaristica es una accién del mismo Cristo y dela Iglesia. Jesucristo N. S. presente substancialmente bajo las especies de pan y vino, por el ministerio de los sacerdotes:* ~ se ofrece a si mismo como oblacién a Dios Padre; y - se daa los fieles, asociados a su ofrenda, como comida espiritual, . 899 § 1. 9) En la Asamblea Eucaristica se congrega en la Unidad el pueblo de Dios, bajo la presidencia del Obispo -o en su nombre el presbitero- que hace las veces de Cristo, c. 899 § 2 (1). Cristo presente y presidente re4iine al pueblo cristiano, sdlo desde Ely por El se justifica un a presidencia humana. 10) Todos los fieles, tanto clérigos como laicos (en virtud del bautismo) asisten a la asamblea eucaristica, participando todos, pero cada uno a su modo segtin corresponde a la diversidad de las érdenes y de los oficios litargicos, ibid. § 2 (b). Participacién fundamental y sin distinciones, propia de todos (correctamente dispuestos) es la comunién eucaristica; otras participaciones en la celebracién son relativas.° 2, Anotaciones juridicas 1) Estima de la Eucaristia ge reasume 1a realidad del sacramento y se xecuerda la doctrina expuesta fen los cénones preliminares. s Fea Se 207 EM 3d (AAS $9 (1967) 542. Sobre 1.as celebraciones con rapporti interpersonali sono improntati alla necessita’ di mantenere unfatmosfera sgombra da qualsiasi sorta di attrito o conflitto. L’apparente socievolezza nasconde I'incapacita di avere un rapporto autentico con gli altri: la sua disponibilita risponde all’esigenza dell’ ordine e della prestazione. II suo essere per gli altri @ in realta un’operare per gli altri. II typus melanconico é li per gli altri. Cid consente importanti riflessioni sul modo di configurare e di vivere il rapporto matrimoniale che risulta profondamente condizionato dalle connotazioni strutturali del t. m. delle quali occorre valutarne l’incidenza sulla liberta interna. Come nota acutamente Tellenbach, la “donna malinconica sposata intende, sia il rapporto personale con il partner che la materniti nel senso di una prestazione , dell’adempimento di norme generali’®”. Questo moto in direzione degli altri non esprime generalmente l'equilibrato bisogno di completezza sotteso all'approccio amoroso dell‘individuo ‘normale’ ma I'esigenza di dipendenza dagli altri, dal coniuge e dai figli nel tentativo di trovare in essi il senso ed il significato di un‘esistenza che da soli risulterebbe priva di contenuto. La sensibilita strutturale per I’ordine, si riflette anche nel rapporto coniugale che diventa l’ordine dello stare- insieme-nell’amore. Tale esigenza di ordine @ talmente totalizzante che le minaccie a tale ordine (ad es. problemi che disturbano il rapporto matrimoniale) vengono vissute come minacce all’esistenza in toto. La forza di tale minaccia @ tanto pit grande quanto I'individuo ancori se stesso all’ordine costituito e faccia dipendere dal mantenimento esso la propria autorealizznzione. Questo modo di vivere il rapporto coniugale sulla base di una reciprocita viziata, da una totale dipendenza e da un attaccamento morboso al partner, solleva il problema della effettiva sussistenza della liberta incondizionata della decisione matrimoniale. Tale liberta appare pregiudicata, in nuce, dal bisogno di trovare nel coniuge un soggetto con il quale instaurare un rapporto simpatetico e simbiotico dal quale trarre la sua stessa ragione di vita. Cio spiega il perché in questi soggetti la sensibilita alla perdita sia cosi marcata “Per il tn. @ un compito estremamente difficile da superare il realizzare la propria esistenza come un essere-per-se-stesso, come uno star solo. Seguendo Vordine in lui innato, il suo senso dell’esistenza @ soddisfatto in primo luogo e soprattutto nell’essere- % Ibidem, p.117. 48 6 La excelencia de la Eucaristia comporta por parte de los fieles_y de los ministros una actitud de grande estima, c. 898. a) Los fieles por todo lo dicho deben rendir el maximo honor a la Santisima Eucaristia. Ello se manifestar4 principalmente: ~ Tomando parte activa en la celebracién del sacrificio.” - Acercandose devota y frecuentemente a la comunién.* - Tributandole suma adoracién’ De la custodia y veneracién de la Eucaristia tratardn los cc. 934 y siguientes. b) A los pastores corresponde instruir diligentemente a los fieles sobre esta obligacién. Instruccién que consiste sobre todo en ensefiar la doctrina de la Iglesia sobre el sacramento, ilustrando la fe en el misterio del amor de Dios. Instruccién catequética que ser acompafiada del ejemplo.” 2) Disposicién de la celebracién La celebracién se habrA de disponer de tal modo que cuantos participan perciban de ella los miltiples frutos, para cuya obtencién Jesucristo instituyé el sacrificio Eucaristico, c. 899 § 3. Si estos frutos no se logran, de nada sirven ni tiene sentido otros fines- artisticos, sociales, etc. que se pudieran también dar en la celebracién. Insistird después el canon 914 sobre Ia obligacién de los parrocos de procurar la preparacién de los nitios para la primera comunién. grupos, Instruccién “Pastoralis Actio” del 15,5, 1969. Se La especificacién en la disposicién del c. 1247: 14, por Gera parte se invita a la comunién cotidiana, c. 663 § 2, Sobre el Tgena ‘veage Me Gesteira La participacién de los fieles en la Eucaristia. Segin el Vat. II, Rev Teol. 47 (1967) 61-107. > pastorales Actio n. 7: ° Perfectior et sbsolutior, participatic eucesistica celebrationis sacramenti communione efficitur.” | No parece cee ete Gon la doctrina expuesta sobre la Eucaristia la disposicién del G21, que obliga a recibir 1a comunién solamente una ver al afio. tei vcheracién no se realiza solamente en el augusto sacramento; existen otras formas de oracién y veneracion, sin excluir aquellas privadas, son otras foimas, en las cuales se puede y se debe igualmente manifestar la Suma adotacién y accién de gracias al Sedfior. per-gli-altri; e c’é un senso di minaccia ogni volta che questi altri gli vengono sottratti o la relazione con essi & minncciata o interrotta da allontanamento fisico ¢ morale, da malattia 0 da morte”. Questo vale anche per il rapporto con i figli sui quali Yassistenza e la sollecitudine talvolta si ripercuotono in una “radicalita” tale da far vivere in modo drammatico il loro distacco dal nucleo familiare che viene vissuto dal genitore depresso come uno svuotamento di significato della vita stessa. I rapporti del t.m. con il prossimo vengono vissuti in termini di doverosa prestazione. “Egli non conosce il puro e semplice esserci per gli altri, senza prestarsi tangibilmente™®*, Anche il rapporto d'amore risulta viziato da questa prospettiva. “L’amore non pud essere vissuto dai depressi come un'accettazione di una persona autonoma con le sue specifiche particolarita, bensi solo come un adempimento per mezzo del quale essi acquisiscono un diritto all’amore dell‘altro™”. 11 rapporto coniugale viene cosi spogliato del suo significato intrinseco di incontro, di reciprocita, di uno spontaneo dare e ricevere per entrare in una sterile prospettiva di doveri adempiuti e di diritti acqui “IL pronunciato senso d’ordine @ completato da un ulteriore tratto fondamentale del typus melanconico: un’elevata pretesa, al di sopra della media, dalle proprie prestazioni. Questo si riferisce alla qualita, ma pure all‘aspetto quantitativo™®”che lo porta ad assumersi un grosso carico di lavoro ed a svolgerlo con accuratezza e precisione. La congiunzione di queste due attitudini: la meticolosa ordinatezza ed una contemporanea grossa pretesa da sé, anche per quel che riguarda la massa di lavoro pud comportare un possibile pericolo. Finch le due tendenze rimangono in equilibrio tutto @ a posto, ma quando prevale I'una o altra si configura un conflitto che costituisce il substrato psicologico su cui si innesta la Melanconia. “Un aumento di accuratezza...abbassa inevitabilmente il volume di lavoro, mentre questo non dovrebbe calare a nessun costo. Un incremento della quantita di lavoro, d’altra parte, si porta dietro inevitabilmente una deficienza in accuratezza, % Ibidem, p. 127. 1 fbidem, p. 119. °0" bide, p.119. fhidem, p. 107. 49 3. Materia del sacrificio eucaristico, cc. 924 ss. 1) Es Santo Sacrificio de la misa debe celebrarse con pan ¥ vino que se le afiade un poco de agua, c. 924 § 1." FI pan debe ser puro de trigo y agua natural y cocido al fuego recientemente hecho, de tal manera que no haya posible peligro de corrupcién, c. 924 § 2. Bn la Iglesia latina segiin la antigua tradicién el sacerdote debe usar pan 4cimo, dondequiera que celebre, c. 926; ? sera por tanto ilicito utilizar el pan fermentado." La praxis de las Iglesias Orientales es diversa utilizando pan fermentado."* La norma comun -aunque habré que tener en cuenta situaciones climaticas - es que las hostias sean de menos de dos meses (para celebrar, como para conservar). El pan corrompido no seria materia valida, aunque una menor adulteracién hace la materia sélo ilicita.* El vino debe ser natural, de la planta de la vid y no avinagrado, c. 924 § 3; no debe estar mezclado con otras sustancias, ni alterado.'* Hyer la instruccién de la $.C.Sacramentos 26.3.1929 AAS21 (1929) 631-639: acevee de algunas cosas que se deben evitar u observar en 1a celebracién de ta eee yGdninistracién y reserva del sacramento de la Sucaristia | (Hay 0 mise Yio lo iis importante en el Cédigo de la BAC al c. 1272. Ver también 1a Tpstruecion General del Misal Romano, c. 261-85 Pesiefen que tiene sus raices en el AT, Deum 16, 3) y en el uso de Jesiis, Mt 26, 17; Mc 14, 12; Le 22, 7. 'pastoralis actio, n. 10 d. u hasgue La praxis no es uniforme, cf. CCE, c. 706: ” In Divina Liturgie sane Nona, quae offeruntur, sunt panis mere triticeus recenter confectus Secr* fOMwiium sit periculum corruptionis, et vinum naturale de genimine ites ee Corruptum” y c.707 § 1: “Circa panis eucharistici confectioneny saeces “a” cacerdotibus ante celebrationem Divinae Liturgiae persolvendacs Precet me cucharisticum servandum, vestes liturgicas, tempus | et locum sefumiutionis et huiusnodi dure particulari uniuscuiusque Ecclesiae sui juris normae accurate statui debent.” s goede varee te Tasolucién de la S.C. Scr. al c. 1272 del c. 924 § 3, ed. 815 £2) mosto se le puede afiadir alcohol de vino hasta el 12% para protegerlo (o tankign una pequefia cantidad de anhidrido sulfuroso o de metalbisulfate Cease, sc. 80'2.8.1922)7 también se le puede calentar hasta 65°, para Bonar en’ graduacién alcohélica; o se puede afiadir pasas buenas, }gualnean’s Sonar umentar el alcohol de un vino que fuera pobre. Al Sacerdote que te Pare 2uMeoblemas de alcoholismo se le permite usar mostpo, EV 14 p- 1694 cedendo sulla quale si va contro Voriginaria meticolosita’®s”. I conflitto tra la tendenza alla precisione ed alla accuratezza da una parte, ¢ la contemporanea grossa pretesa da sé alle quali il t.m. difficilmente pud rinunciare alimentano in lui quel senso di frustrazione su cui perfettamente si adagia la melanconia. Il tm. presenta una forte predisposizione al senso di colpa dalla quale cerca di proteggersi attraverso il rispetto dell’ordine e della coscienza che svolgono una funzione coattioa e proibitiva. Ogni infrazione all'ordine costituito e ogni deficienza nelle prestazioni dovute alimentano quel senso di colpa dal quale il depresso viene schiacciato; da qui deriva la necesita per il tm. di autoincludersi entro i confini dell'ordine, in uno spazio vitale ristretto (costellazione dell’Includenza), che ha il compito di rassicurarlo e di garantirlo di fronte alla colpa. Entro questo spazio delimitato da punti di riferimento solidi e lineari, egli si sente sicuro poiché realizza una comunicazione simpatetico-simbiotica con gli oggetti e le persone che di esso fanno parte Questo spazio & costituito da limiti poco modificabili, al di la dei quali tutto appare confuso ed incontrollabile per il melanconico. Questa limitazione spaziale comporta perd una coartazione delle possibilita esistenziali del t.m. ed un impedimento alla realizzazione del suo Io. In cid sta la contraddittorieta e Vaspetto antinomico del t.m. il quale nel momento stesso in cui si autoinclude in una situazione di protezione, perce la possibilita di essere veramente autonomo. L’autonomia @ quella che prova di avere colui che rimane aperto alle mutevoli situazioni della vita e del mondo, in linea di principio illimitate soprattutto non programmabili; mentre il tm. fissato nella costellazione dell'includenza @ incapace di rispondere a qualsiasi sfida situazionale {cambiamento di lavoro, di abitazione, sradicamento dall’ambiente familiare e sociale, malattia di un parente, pensionamento) che assuma il significato di mutamento del proprio ordine esistenziale_e che comporti la perdita di quei legami affettivi che si sono realizzati con gli oggetti e le persone della casa e dell’ambiente di lavoro. “eli si incatena a quest‘identita dell’essere, per non dover passare attraverso quel wulla che ci separa dal futuro e nel quale noi non sappiamo cosa 8 Ibident, p. 114 8 La cantidad de agua que se afiade al vino es minima, no deberia en todo caso sobrepasar 1/5 de Ja cantidad de vino. Como en el pan una adulteracién del vino, que le haga perder su naturaleza, lo haria materia invalida; una adulteracién menor lo haria materia ilicita. 2) Dos severas prohibiciones a)Esta prohibido, incluso en caso de necesidad extrema y urgente, consagrar una materia sin la otra b)E igualmente se prohibe consagrar ambas fuera de la celebracién eucaristica, c. 927.1” La férmula de la prohibicién es una de las més severas y es utilizada solamente cuatro veces en el Cédigo."* Cuando se habla de casos de extrema necesidad, se trata de situaciones en las cuales no se dispone de hostias consagradas: seria el peligro de muerte de un fiel (vidtico), 0 importantes celebraciones donde faltan hostias por el gentio.” II]. PREPARACION PARA LA CELEBRACION Y LA COMUNION 1. Preparaci6n interna 1) Estado de gracia*® 1 parece que hay una disposicién, que yo no conozco, segiin la cual se puede oo case wagente “abreviar la. celebracién eucaristica, (Recuezdo el caso del Gincuentenario: asi se me dijo) Se eeePga del sigilo sacramental, c. 982 § 1; obligar a alguien a recibir an esse SSGradse © impedirselo al idéneo, c. 1026 $1; trafico comercial gon las reliquias sagradas, c. 1190 § 1. r,s primcipios y normas para el uso el Misal Romano m. 286, se prevé el caso en el qué por error falta el vino (se puso cofiac) © el pan, este Siifompide y el sacerdote advierte tal situacién en el momenco de la gomunion, ental caso se puede repetiz la formula de 1s consagracién. ee Giese gui ‘conscius est peccati gravis, sine praemissa sacramentali confsssione Missam ne celebret neve Corpori Domini conmunicet, nisi adsit Gravis ratio et deficiat opportunitas confitendi; quo in casu meninerit $e BB Ygaeione ‘teneri ad elickendun actum perfectae contritionis, qui inclusit cebpaeitum’ quam primm confitendi;" asi, tanbign el CCEO, 6-711: ut Peceati gravis sibi conscius est, Divina Liturgiam ne celebret neque Divitan pechatisciam suscipiat, nisi adest gravis ratio et deest opportunitas saremo! “, La violazione dei limiti dell’ordine stabilito equivale ad un salto nell'incerto, che il t.m. non pud permettersi di fare, se non rischiando di andare incontro a manifestazioni depressive. “tanto la coscienziositi trattiene it melanconico dal movimento verso l'incerto, quanto egli aborrisce pure il movimento contrario che dall'incerto penetra nei suoi confini: il enso¥%". Il caso @ il non-ordinato, il di-pit nell’esistenza, di fronte al quale il t.m. erige le barriere dell’ordinatezza e coscienziosita, rinchiudendosi nella prospettiva dell’ Includenza. Contraddittoria & anche la costellazione temporale (costellazione della Rimanenza) nella quale il t.m. si trova ad operare. Egli pone il proprio dovere ed agire in modo tale che ne risulta difficile 'attuazione. Egli @ un individuo caratterizzato da un pronunciato senso del dovere che si traduce nel porsi obiettivi sempre pit ambiziosi e di difficile realizzazione. Il «si deve» (una severa autoimposizione per rassicurarsi di fronte alla colpa) si configura nei comportamenti della iperattivita, del movimento continuo, della scrupolosita e della coscienziosita. Ma questo soggetto incalzato dalle angosce di soddisfare le sue aspettative e di raggiungere gli obiettivi che si @ posto, @ sempre in prossimita del restare indietro rispetto ai suoi programmi e del rimanere in debito rispetto alle esigenze del suo dover essere per l’impossibilita di realizzare tutto cid che si autoimpone (costellazione della Rimanenza). 14 Quadri clinici Llorientamento esistenzialista attento a valorizzare il paziente come persona unica e irripetibile, a reinterpretare il rapporto medico-paziente in termini di ‘incontro’, a ricostruire il disturbo clinico come percorso di _un’umana sofferenza, rifiuta 'impostazione nosografica e considera la depressione come una condizione distribuita lungo un continuum che va dalla tristezza alla psicosi. Ci si muove nei confronti della malattia depressiva non secondo un atteggiamento categoriale che tende a frammentare la fenomenica depressiva in sindromi diverse, ma secondo un atteggiamento quantitativo che privilegia il criterio del continuo su quello del discreto, secondo un modello dimensionale 108 thidem, p. 164, 105 fhidem, p. 165. 51 9 La Bucaristia es un sacramento de vivos, exige en quien lo recibe el estado de gracia, para que se produzcan los efectos del sacramento. El canon previene a quien tenga conciencia de estar en pecado grave” y quiera celebrar la santa misa o recibir Ja comunién que ha de reconciliarse mediante la confesién sacramental, c. 916.2 No basta procurar la reconciliacién con Dios mediante otros medios (un acto de contricién perfecta), a menos que no se tenga oportunidad de confesar y exista una grave razén para celebrar © comulgar. La “gravis ratio” re refiere al sacerdote celebrante y al fiel que comulga; tal razon no es extrema, como el peligro de muerte, pero no puede bagatelizarse, por cualquier compromiso social. En el caso el canon recuerda al sacerdote y al fiel , que estan obligados a hacer una acto d contricién, que contiene el propésito de confesarse cuanto antes. La casuistica puede ser muy diversa, pero tal obligacién deberia poder ser cumplida dentro de una semana. 2) Preparacién con la oracién, (y accién de gracias), c. 909 accent Spusnicontine © susstpieadii aus tan cet eutcere! Soc) actum Serfectae contrititionis, qui includit propositum quam primum ad hoc Sacramentum accedendi.” 21 BL pecado debe sex cierto, una situacién ¢ duda de hecho © de la ggavedad del pecado no conlieva 1a ‘obligacién de la confesién. Conc. Tridentino, sess- 13, 6. 1 (CE ‘1 cor 11, 27-29) Cone. da rgeave para celebrex © comilgar puede sex muy diveres. At sacerdote mia, razen srav, Pdarsele por razén de su oficio, por ejemplo el debet de sobre todo pues foquia la misa dominical, sin la posibilidad de confssarsis selGRttien dar también razones 0 causas de tipo psicolésico., fs de tener muy se pueden Care no se ha de desdefiar entre las razones graves, 12 necesidad en setiiar de participar en el sacramento. Las norma del 2 Se mas {eeolistas y envel cambio de expresin ha de entenderse cone preponderante 1a necesided espititual y una amplitud mayor en el concepto de “oportunidad de confesar". soPeeRigencia del acto de contriccién es légica, pues st sacramento es facramento de vivos y no produce su efecto para quien esta en pecado grave. gacramento GC Vuverdos ne omittat ad eucharistici Sacrificii celgbraricnet a cic ne iepite se peacparare, eoque expleto Deo gratias agers.” Cf. ooo gxatione depirgeas ai canon p. 614. El CCEO, c. 713 § 2, se teficne & las eorasat de latiighesiaa @ (sot torte) cae. que ene et preparacién tanto estas cono el eyuno:: “Circa praeparat=coee participationis preparacién Santo iue per ieiuniim, preces alinque opera chrletsties Miveticer normas Ecclesiae sui iuris, cui ascripti sunt, server fom solum Fideliter nome: cori elusdem Ecclesiae, sed, quatenus fieri potest, ubique tendente a delineare pid uno spettro che un elenco di malattie depressive diverse. L’indirizzo fenomenologico consente di ricostruire la sintomatologia depressiva nel suo complesso a prescindere dalle distinzioni relative ai singoli quadri clinici di riferimento. Appare quindi coerente con lopzione teorica antropo-fenomenologica, analizzare sommariamente i distinti quadri clinici, focalizzando |’attenzione sulla psicopatologia della depressione vitale quale “condicio humana melancholica” (Tellenbach), quale categoria ontologica della struttura umana, “che si estende su una gamma vastissima della vita affettiva, dal issuto depressivo “fisiologico (base strutturante fondamentale per Uevoluzione di ogni persona) fino alla pitt angosciante patologia, che tende a svincolarsi dal tempo e dallo spazio”%6; tale condizione si dispiega attraverso l’analisi del modo di agire del depresso a confronto con i grandi temi esistenzialisti della solitudine, dello spazio e del tempo, della colpa, della speranza, della morte e dell'amore. 141 Sindromi distimiche endogene a) Considerazioni_generali, A differenza di Kraepelin che includeva nella psicosi maniaco-depressiva tutte le psicosi distimiche endogene, i lavori di Leonhard, Angst, Perris, hanno confutato il carattere unitario di questa psicosi riconoscendo in essa due psicosi distinte: quella monopolare e quella bipolare. Secondo T'orientamento nosografico attuale le distimie endogene includono quindi le forme monopolari ¢ bipolari: nel primo caso la storia psicopatologica del paziente é caratterizzata da un singolo episodio o da pid episodi della stessa polarita, cio’ depressivi o maniacali (eventualita quest’ ultima rara e da alcuni non riconosciuta), nel secondo caso il paziente presenta un succedersi o alternarsi pid o meno regolare di episodi di opposta polarita, ora di tipo depressivo, ora di tipo maniacale, con interposti periodi di normalita psichica (psicosi_ maniaco depressiva in senso stretto). Esistono inoltre casi in cui Vepisodio morboso si contrassegna per la contemporanea presenza di elementi psicopatologici di tipo depressivo e maniacale (stati misti). 40 CALLIERI B.: La depressione: solitudine dellessereo crisi dell‘amore? in Rivista Sperimentale di Freniatria e Medicina Legale delle alienazioni mentali 114, 6; 1990, p. 1209, 52 10 No deje el sacerdote de prepararse a la celebracién del. sacrificio eucaristico con oracién, ni una vez celebrado de dar gracias a Dios, c. 909, cd. 810. La norma es sin duda aplicable también al fiel que participa en la celebracién, es un consejo que afecta a la vida espiritual del cristiano, més que una norma juridica, por cuanto tal actitud dispone a la estima que es debida al sacramento. El canon recuerda también el, ejercicio obvio de gratitud a quienes han recibido y son conscientes del don el sacramento. 2. Preparacién externa: el ayuno, c. 919° A la preparacién mediante la meditacién y la veneracién del misterio eucaristico une la Iglesia la exigencia, a quien va a recibir y en consecuencia también el celebrante, de abstenerse de comer y beber segin una antigua tradicién que favorece Ja preparacién espiritual y manifiesta el respeto y el sentido de la Eucaristia como alimento, al banquete celestial, cuyo alimento es Cristo. La actual disciplina es suave, indicativa y simbélica: sacerdote y fiel, por espacio de una hora antes de la comunién deben abstenerse de cualquier alimento y bebida, a excepcidn de agua y medicinas.* La norma tiene ademés sus excepciones: a) El sacerdote que celebra la Eucaristia dos 0 tres veces en el mismo dia puede tomar alguna cosa antes de la segunda o tercera celebracion, atin cuanto no haya pasado el tiempo de una hora. gerrarum.” Free” 5 1, wsanctissimam Eucharistiam recepturus per spatium saltem unius hosce ante sacram comunionem abstineat a quocungue cibo et Pott, excepts tantummodo aqua atque medicina. wo5 “Dicerdbs, qui eadem die bis aut ter sanctissimam Fucharistian celebrat, aliquid sumere potest ante secundan aut tertiam celebrationem, Gtiamsi non intercesserit spatium unius horae. $5" Retate provecti et infirmitate quadam laborentes necnon ¢orun qurae ‘nddictis sanctissimam Eucharistiam accipere possunt, etiamsi intra goram antecedentem aliquid sunpserint” Sen tiepina del CIci? cc. 808, 858, eran muy rigurosas: a partir de ta Conse wae Gisicpina ccgvcy la Instruccién aneja, AAS (1953)15-17, se ha mitigado 1a La psicosi maniaco-depressiva nella sua stretta accezione di psicosi ciclica bipolare @ una malattia poco frequente, in rapporto alle forme depressive monopolati che rappresentano oltre i 2/3 delle distimie endogene. b) Psicopatologia della depressione a struttura vitale. La depressione a struttura vitale @ ancora in gran parte oscura e impenetrabile: Vindagine psicopatologica, si arresta di fronte a fenomeni primari, inderivabili, riconducibili ad accadimenti di ordine biologico che si producono nelle strutture che sottendono la vita psichica. La turba funzionale che investe le strutture del fondo si riflette nei vari strati della organizzazione psichica investendo le attivita vegetative, istintuali, emotivo-affettive, quelle della vita di relazione e dell‘attivita creativa. Lo stato d’animo che deriva dall’alterazione del substrato endotimico @ vissuto come una sensazione intraducibile e incomunicabile di frattura della continuita vitale, di tristezza, di pesantezza, abbattimento, oppressione, arresto temporale. “IL vissuto melanconico si compone dei seguenti aspetti fondamentali: ~ sentimento di tristezza immotivata - inaridimento e svuotamento affettivo = arresto del tempo interiore = alterazione del vissuto corporeo!” 1) La tristeza vitale' endogena si contrappone nettamente alla tristezza reattiva ad una perdita. E’ questa infatti uno stato d’animo comprensibile, motivato da un’evento luttuoso, un dolore morale, uno stato di afflizione, di sconforto, di disperazione che non si accompagna ad una frattura del divenire vitale; @ conservata la capacita di reagire e mantenuta I'apertura al futuro. Nella ? SARTESCHI P.- MAGGINIC. , Manuale i psichiatria, Abbiategrasso (MI), 1989, p. 641 ‘es Anche nella descrizione di Jaspers tale elemento riveste un ruolo centrale. A proposito della cepressione, definita in contrapposizione alla mania, l'autore cosi si esprime:"Il suo nucieo é formato da un altrettanto immotivata e profonda tristezza, alla quale si aggiumge una inibizione di tutta U'attvita psichica, che oltre ad essere sentita molto dolorosamente in senso-soggettivo, é anche coustatabile oggettivamente. Tutte le pulsionéistintive sono inibite i malato non ha voglia di nulla, Da una ciminuzione del'imputso al movimento ¢ alativite si giunge fino ad tuna completa imobiliti. Nessuna risoluzione, nessuna attivita possono essere intraprese. Le associazioni now Soro pit disponibii. Ai malati non viene in mente pit niente... sentone la propria incapacita di rendimento ¢ si lamenttano della propria insuffficienza,dellinsensibilit e del vuoto...Nella profonda tristezza il mondo appare loro come grigio nel grigio,indifferente e sconsolante, Di ogni cosa cercano sola i ato sftvorevole ed infelice. Nel passato hanno avuto molte 53, eae b) Asi mismo los ancianos, los enfermos y aquellos que estan a su servicio, pueden recibir la sagrada Eucaristia ain cuando hayan tomado alguna cosa dentro de la hora que antecede. Por ancianos se entiende todos aquellos que han cumplido el 59 afio de edad; y por enfermos los enfermos de cualquier enfermedad. Tienen cuidado de enfermos y ancianos todos aquellos que estan encargados de su cuidado en los hospitales, pero también en las casas particulares donde viven. Estas facilidades nos dan sin duda la medida del sentido e importancia de la norma y nos sirven de criterio para valorar circunstancias de otro tipo que permitan una interpretacién benigna, dentro del respeto en circunstancias ordinarias, de la ley.” Ill. MINISTRO DE LA EUCARISTIA En este pluridimensional sacramento de la Eucaristia, tratandose del ministro, debemos distinguir ante todo entre el ministro de la celebracién del sacrificio eucaristico y ministro de la comunién eucaristica. 1. Ministro de la celebracién 1) La capacidad para celebrar vilidamente, c. 900 § 1. Bl ministro que en la persona de Cristo puede ofrecer el sacrifico de la Eucaristla es tinicamente el sacerdote validamente ordenado, La valida ordenacién sacerdotal es prosupuesto insoslayable de una celebracién valida. Gisciplina del ayuno, hasta 1a simplificacion actual. He ciPie> han quedado superadas y simplificadas todas las mencionadas aigposiciones de os Ultimos afos e incluso las facultades de dispensa de los Qpispos. ver p.e. MP "Pastorale Minus" no 3+ Hep G ir “Minister, qui in persona Christi sacramentum Eucharistiae conficere valet, est solus sacerdos valide ordinatus. $e Ticive Eucharistiam celebrat sacerdos lege canonica non impeditus, Servatis praescriptis canonum qui sequuntur.” depressione vitale I'uomo esperimenta un vissuto di tristezza qualitativamente diverso. L'immotivata tristezza vitale endogena contiene in sé 'impossibilita della sua risoluzione, essa non lascia adito ad alcuna speranza, ed @ avvertita come un arresto, una frattura del divenire. Il depresso non @ solo triste e addolorato, egli avverte una sensazione di peso, di abbattimento, di oppressione, di inerzia, di inaridimento, di mancanza di vitalita. Nella depressione a struttura vitale la turba non investe primariamente i sentimenti psichico-spirituali, come nella depressione reattiva, ma é di ordine vitale. Lo stato d’animo che ne deriva assume una tonalita particolare ed @ vissuto da un lato con un vago sentimento somatizzato di pena, abbattimento, oppressione che dilaga nel corpo senza localizzazione precisa (alcuni malati lo localizzano in prevalenza nella zona del cuore, al centro del petto, all’epigastrio), dall’altro con un sentimento che comprende valutazioni etico sociali (sentimento di colpa carichi di risonanze interiori, di dinamismi ambigui e contraddittori). Esso & connesso al connotato della consapevolezza che il proprio comportamento manipolativo, iroso, ostile, (come lo qualifica Bonime) allontana irrimediabilmente laltro e pone tra lui ed il mondo delle distanze insormontabili. La perdita degli altri, comporta anche la perdita di se stessi, essendo la natura dell’uomo dialogica e coesistentiva. Cid produce inevitabilmente un senso di colpa sia nei confronti degli altri che gli offrono queli’affetto che egli non riesce a ricambiare, sia nei confronti di se stesso, che condanna all'isolamento e d alla solitudine. II senso di colpa pud trovare nell’esperienza melancolica la sua pid tipica e paradigmatica espressione, venendo a realizzare una delle punte pitt alte della sofferenza psicologica. I senso di colpa melancolico appare come un sentimento profondo, ineffabile, imperativo, sconvolgente, che ostacola l'intersoggettivita e soffoca la dialogicita deli’esistenza™, colpe (autorimproveri..) il presente ofre loro solo disgraze...'avvenire appare loro terifcante” JASPERS K., Psicopatologia generale (1913-1959), 3a ist. sulla 1a ed. it. 1964, Roma, 1988, p. 641. 1" Weitbrecht nella sua analisi fenomenologia dei sentimenti di colpa depressivi, parla di sentimenti di colpa primari e secondari.II merito delt‘autore @ stato di aver osservato come il sentimento di colpa depressivo non € giustificato dall'esperienza concreta di una colpa, ma é la conseguenza della variazione psicotica della risonanza affettiva, “I sentiment di colpa primari riguardano azioni o omissioni mai accadute, oppure compiute ‘molto tempo prima e vissute solo ore, per la prima votta, come colpe, oppure colpe che vengono rivissute con Tauitica a 12 Esta capacidad se le da al sacerdote con la ordenacién de un modo jrrevocable. Puede ciertamente regularse el ejercicio de esa facultad e incluso prohibirsele el ejercicio de la misma por la legitima autoridad eclesidstica; ello sin embargo no afectarfa a la validez de una celebracién. Por ello todo sacerdote celebra siempre (cumpliendo los requisites esenciales) validamente, aunque no siempre licitamente. 2) Celebracién licita, c. 900 § 2. a) Bl sacerdote celebra licitamente si no esté impedido por la ley canénica. La ley canénica prohibe la celebracién al sacerdote que: - Tiene irregularidad para ejercer el orden, c. 1044 ss. - Estd excomulgada, c. 1331. - Estd en entredicho personal, c. 1332. - Esta suspendido, c. 1333 § 1. - Esta secularizado, c. -290 ss.” - El miembro de un instituto religioso expulsado penalmente, c. 701. b) Para celebrar licitamente deberén ademés observarse todas las prescripciones especiales que mencionaremos. 3 - Casos especiales: _ Bl sacerdote enfermo o anciano, si no puede estar de pie, puede celebrar el sactificio eucaristico sentado, observando las leyes liturgicas, pero no puede celebrar con asistencia del pueblo, a no ser con licencia del Ordinario, c. 930 § 1. Esta licencia habra de presumirse siempre que urja necesidad o utilidad y sea en beneficio de los fieles. 3 g1 cic? consideraba el caso del depuesto y degradado, ed. 2303-05. 2) Accanto alla tristeza vitale si trovano altti stati d’animo, tra cui il senso di aridita e di mancanza di affetti e di interessi che Schneider, denomina il sentimento della mancanza del sentimento™”, L‘inaridimento affettivo investe, in primis, le persone pid intimamente coinvolte che appaiono destituirsi dolorosamente del loro ruolo di alter-ego, fonte inesauribile di vita interpersonale. “Invero sono in genere i familiari ad essere per lui, il melanconico, i primi testimoni dell’ecissi della sua capacita relazionale e validita dialogica™™”: essi si fanno simulacri delle sue angosce e vengono investiti da queste in modo totale, inquietante e angosciante. Anche quei rapporti pid intimi e sottesi da energie istintuali e vitali, vengono a soffrire di una fondamentale perdita di donazione personale o si banalizzano in un ripetersi di moduli estenuati. Il depresso non riesce a caricare di nuovi entusiasmi e slanci vitali i rapporti con le persone pit care secondo moduli crescenti di affetto e di donazione reciproca, ma al contrario tende ad esautorare le sue energie vitali e con esse la capacita di progettare con il coniuge ed i figli un percorso di crescita comune alimentato da un costante e reciproco sforzo costruttivo. Invero I’angoscia melanconica sconfina dall’esistenza del depresso per diffondersi nell’ambiente pitt prossimo coinvolgendolo in un fatale rovinare, in una colpa incancellabile, nel senso di una fine ineluttabile. L'esperienza melanconica della colpa é dilagante, satura di sé tutta l'affettivita, con uno spasimo di sofferenza e con un lacerante bisogno di punirsi, di annullarsi, di distruggersi attualiti e freschezza. In tutti quest cnsi il seutinento di colpn nou & derionbitedall‘azione od omissione. Nel caso poi delle colpe mai esistite, come pure nel caso di azioni cost insiguificanti da essere ragionevolmente inadeguate al sentimento di colpa con cui sono vissute viene fatto di pensare ad wi sentimento di colpa liberamente fluttuante, primitioamente senza temi, che ha affrrato o creato wi fatto qualurique su cui concretizzarsi. I sentimentia di colpa secondari sarebbero una comprensibile reazione di cert pazienti al loro grave rallentamento, che essi considerauo come ‘mancanza di energia:& sentito come colpa i fatto di non poter andare avanti nella professione, a causa del loro star ‘male, il wou poter conurre a termine progett fatto il nou sentore pit afetto di prima peri propri cari”. CALLIERL B. I deliri depressivi (par: "L'esperienza della colpa”) in. Quando vince I'ombra Problemi di psicopatolagia clinica, p. 270. te Anche Jaspers constata nei depressi come fenomeno singolare “il sentimento di nou avere pitt alcun seutimento... Non si tratta di un’apatia, ma di una penosa seusizione di insensibilita... I malati..non sentono pitt affetto per i propri parent, tutto é loro indifferente..soffrono immensamente di questo vuoto sentinentale che sentono soggettivamente”, JASPERS K., Psicopatologia generale (1913-1959), 3a rit. sulla 1a ed. it. 1964, Roma, 1988, p. 120. 1 CALLIERI B. Solitudine ed isolamento: Vuote stanze dell'esistenza melancolica, in Attu Anno XII, 1997, p. 426. in Psicologia - n.4, 55 ie) _ BI sacerdote ciego (no més irregular) 0 que padece otra enfermedad celebra licitamente, utilizando un formulario de entre los aprobados, de cualquier Misa; si el caso lo pide deberd estar presente otro sacerdote 0 un diécono o también un laico debidamente instruido, para que le ayude, c. 930 § 2. 2. Ministro de la comunién, c. 910" 1) El ministro ordinario de la comunién es el Obispo, el sacerdote y el didcono. 2) Es ministro extraordinario en los casos en que la necesidad 0 la utilidad pastoral lo requiere el acdlito y el fiel designado a tenor del derecho. Acélito es un ministerio estable que se confiere mediante un rito liturgico, c. 230 § 1. El acélito y el fiel designado a tenor del derecho darén licitamente la comunién cuando no haya sacerdote o didcono ( y acélito en el caso); 0 si los que hay mo pueden hacerlo por exigencias de otro ministerio pastoral, por enfermedad o edad avanzada; o también cuando el nimero de fieles sea tal que no pueda administrarse la comunién en un tiempo razonable. Siempre serd incorrecto que actite un ministro extraordinario en presencia pasiva de los ordinarios.® La designacién de fieles laicos para administrar habitualmente la comunién ha de hacerse por el Ordinario, previa una correspondiente preparacién, c. 230 § 3; si bien es cierto que el modo no esta regulado 3 por el MP “Pastorale M! In. S y el “Cum admotae" ya podian hacer concesiones de este tipo los Ordinarios. Ver 1a Instruccién de la S.C. Ritos $$.4.1961, en Ephemerides Liturgicae 75 (1961) 362-364 tet o Set: “Minister ordinarius sacrae communicnis est Episcopus, presbyter et diaconus. Bre Mcraordinarius sacrae conmunionis minister est acolythus necnon alius ghristifidelis ad normam can. 230, § 3 deputatus.” PSM esta norma se ha reformado notablemente la disciplina del CIC 845: para quien el ministro ordinario era el presbitero y el extraordianrio el diécono. Vease la respuesta del PCIL del 20 de febrero de 1987,AAS 60(1968)1373- Liinaridimento affettivo investe oltre alle persone pitt care anche il mondo degli oggetti, la propria casa, le cose che la lunga frequentazione ha reso familiari. Ne deriva un senso di distacco, di estraneita, di non appartenenza che generano Vangosciante esperienza del vuoto e della solitudine depressiva. La perdita o la caduta dei vincoli affettivi determina la “donazione di senso”, cio? la caduta di significato degli altri, delle piccole cose quotidiane, e della vita stessa che pone Y'uomo alle soglie del nulla . [1 mondo delle cose del depresso é molto limitato. “Llorizzonte oggettuale si restringe, si impoverisce, tende alla ripetizione oppure permeato di un senso di abbandono che indica la caduta di un progetto coordinatore.\2 Il melanconico é cosi penosamente consapevole di aver perduto interesse per le persone, gli oggetti, le situazioni ed il mondo. “Questi fenomeni definiti come depersonalizzazione affettiva possono associarsi anche a sentimenti di derealizzazione: il mondo pud essere avvertito cio’ come souotato di significato e di valore, divenuto futile e sterile: cambiato quindi non nel suo aspetto formale, ma nei suoi significati™3” . 3) L’alterazione della coscienza del tempo interiore e dello spazio. 11 depresso assiste impotente ad una penosa interruzione del proprio divenire vitale: & come se il tempo interiore, il tempo inerente all’lo si fosse fermato o scorresse molto lentamente; da cid trae ori ine il senso della impossibilita al rinnovamento temporale. Il depresso ripiegato su un passato costellato da “petites fautes”™ dalle quali non riesce a liberarsi, e incapace di proiettarsi in un futuro che avverte come ostile e minaccioso, vive in uno spazio temporale angusto e ristretto: quello di un presente angosciante precluso ad ogni possibilita di ‘futurizzazione’. Il presente appare dilatato e stagnante, non ha pit la sua funzione mediatrice tra passato e futuro; il passato, cui spesso inerisce un insopprimibile senso di colpa, perde i connotati della "2 CALLIERI B. “Antropologia e psichiatria clinica” in:Quaderui Italiani di psichiatria, 1V, 3, 1985, p. 230. ' SARTESCHI- MAGGINI, op. cit. p. 642 4 Lrespressione é di Tellenbach, il cui typus melancholicus @ incline a dare importanza alle piccole colpe, proprio per la sua meticolosita, pignoleria, esasperata sensibilita morale, intransigenza con se stesso. Bellissime sono le pagine di Melaucolia( pp. 231-235) dedicate a questo tema nelle quali, secondo Tautore Vimportanza critica delle piccole colpe consiste forse nel fatto che esse sono troppo piccole per poter dare origine a dei movimenti discolpanti e, d’altro canto, non sono abbastanza piccole per poter essere semplicemente sorvolate o ignorate. “..i! tipo melanconico tende a soggiacere a questa dialettica proprio il persistere sotto In soglia delle «petit fautes»sarebbe patogeneticamente responsabile,alneno in parte, dellesplodere dei sentimenti di colpa nella psicosi maniaco-depression...” CALLIERI B. Quando vince l'ontbra: problem di psicopatologia clinica, E.U.R., Roma, 2001, p. 276. 56 14 por el derecho comin. Para un caso concreto y de improviso puede hacer la designacién el celebrante. 3. Ministro competente de la comunién de enfermos y del vidtico a) La comunién publica de enfermos, c. 529 § 1, y la administracién del vidtico es funcién encomendada especialmente al parroco, a los vicarios parroquiales, a los capellanes, asi como a los superiores de las comunidades y de los institutos religiosos clericales o de vida apostélica para todos aquellos que se encuentran en sus casas, cc. 911 § 1 530, 3. b) En caso de necesidad y con licencia, al menos presunta del parroco, capellin 0 superior, cualquier ministro de la comunién puede administrar el vidtico, y deberd informar al parroco o superior. C. 911 § 2 4. El ministro no catélico Elc. 844, en el que se especifican las posibilidades de la “communicatio in sacris” en relacién a la Eucaristfa, ha sido objeto de estudio especial al tratar de los cénones preliminares. Véase lo alli expuesto, donde se trata la cuestién de la administracién de la comunién a los catélicos por un ministro no catélico bajo los distintos puntos e vista. IV. CELEBRACION Y CONCELEBRACION 1. Celebracién individual Los sacerdotes tienen el derecho de celebrar la Eucaristia MW gobre ello por 1o que ataie al obispo véase la Instruccién “imuensas Caeri ats any 65. (1973) 264-272, Existe un rito aconsejado, que fue Cabiicads ‘por la SCDS en 1973 (se encuentra en el Pontifical Ronano): eeeseaeide de los ministros extraordinarios de la comunién. Ver, J. manstitucin wgcaristia, en AAV, I sacramenti della Chiesa, Bolonia 1969. storicita, non fluisce pit via e si confonde con il presente, riproponendosi mentalmente monotono e ossessionante; il futuro, infine, si dissolve come categoria temporale, a causa dell’impossibilita del depresso di valicare il limite del presente, di schiudersi ad un progetto articolato spazio- temporalmente nel mondo8, Questo rallentamento o arresto del tempo interiore reca con sé l'impossibilita o la difficolta di progettare il futuro e con essa i dubbi sulla capacita del depresso a configurare e realizzare validamente il progetto di vita matrimoniale. Analogamente, il senso di paralisi investe non solo la dimensione temporale ma anche quella spaziale. L'isolamento in cui si rifugia il depresso mortifica, infatti, a spazialita come dimensione aperta dell’esistenza, come movimento che diviene comunicazione, linguaggio, interlocuzione con gli altri. L’esperienza vissuta dal melanconico si situa esistenzialmente in uno spazio ridotto, coartato, bloceato; in uno spazio che si declina esclusivamente nella dimensione della chiusura. E’ in questo arrestarsi, o rallentarsi faticoso, in questa densa eclissi che trova luogo il grande tema della corporeita: il corpo diviene espressione del malessere esistenziale del depresso che si identifica tout court con il proprio corpo pesante, divenuto esso stesso ostacolo e impedimento , da cui @ migrata via ogni possibilita di slancio esistenziale (I'agostiniana protensio anim). 4) Un altro aspetto peculiare del vissuto depressivo concerne, quindi, la alterazione della coscienza del corpo. La riduzione delle pulsioni vitali, la paralisi delle azioni e delle relazioni con gli altri, la diminuzione delle risposte emozionali ed il rallentamento dell’attivita vegetativa, modificano profondamente la coscienza del proprio corpo; questo viene avvertito come ingombrante, pesante, malato avendo perduto quelle intrinseche qualita di mezzo elastico, dinamico, vibrante con il quale I'uomo si rapporta al mondo e, si trasmettono emozioni, sentimenti, affetti. Ed @ qui che si innestano le 485 Molto sensibili alla tematica della progettualita del depresso nella dimensione spazio-temporale sono gli autori esistenzialisti che utilizzano, in riferimento a tale tema espressioni quali “corporeita progettatesi nel mondo” (Cargnello), “mondanizzazione del corpo” (Bovi). Per un approfondimento di tali temi confronta BOVI A. “Appunti di psicopatologia fenomenologia” Trieste, Ed. Goliardica, 1979; CARGNELLO D. I! problema della corporeiti, Lav. Neuropsic. 44,3, 1971 57 By individualmente; no lo.deben hacer sin embargo al tiempo en que en la misma Iglesia u oratorio ha lugar una concelebracién® Si bien la preferencia por una concelebracién frente celebraciones individuales simultaneas es clara en el Cédigo esto no significa que se niegue el derecho (0 Ja libertad) a la celebracion individual; la negacién que no tendrfa ninguna suficiente justificacién teolbgica. La limitacién de este derecho para los casos en que simulténeamente haya lugar una concelebracién es obviamente razonable.** Este derecho y esta limitacién son el marco de la libertad del sacerdote, que debe siempre quedar garantizada.” También se recomienda en el Concilio, PO 13% al Sacerdote la celebracién cotidiana, porque &n el sactificio Eucaristico es donde los sacerdotes cumplen su principal ministerio y donde se realiza la obra de nuestra redencién y la celebracién es siempre, aunque no pueda haber presencia de fieles, un acto de Cristo y de la Iglesia: “quedando siempre a salvo la naturaleza publica y social de toda Misa." Como pastor de almas, el deber primero del sacerdote es el servicio de los fieles y su utilidad: éste debe ser un factor decisivo en su decision.” 2, Recomendacién de la Concelebracién Los sacerdotes pueden concelebrar la Eucaristia, si la utilidad de los _—— Bg. 902; “ Misi utilitas christifideliun aliud requiray aut suadeat, sacerdotes Eucharistiam concelebraze possunt, integra tanen Pro singulis gacerdotes Evcnte Eucharistiam individuali modo celebrandi, Don velo, 2 tempore, quo in eadem ecclesia aut oratorio concelebratic habetur”; ver a este Fpapecto CCEO c. 100 § 2, ver infra note 42 ecto TCFO Star que en algunos santuarios donde afluyen Huvezoue peregrinaciones y grupos no podria mantenerse fécilmente 1a nomAy Y habré que Bitar cono criterio superior el bien de los fieles. SVrcHR n. 199 Ver también cc. 904, 276 § 2, 2- ee seme LF Siempce estaré presente en el sacrificic 1a iglesia ee los que suites’ Ye loz enfermos, de aquellos que no pueden asistir a las celsoracsoee $7Ge aquellos que no quieren asistir, de todos ellos es el sacerdote siempre fepzesentante cuando celebra 1a santa Wise. ree tsamente le dispondré el CCEO c. 700 § 1: “Quod ad mock Divinam Liturgiam celebrandi spectat, utrum singillatim an 1% concelebratione Liturgiam colebsamm culis habeantur inprimis pastorales christ fideliun tematiche ipocondriache"'s (in cui il timore della perdita della propria salute © della sua radicale menomazione diviene certezza ed in cui incombe il pensiero della morte come annullamento fisico) spesso associate alle idee di colpa'”7; i timori e le convinzioni di essere affetto da malattie gravissime ed inguaribili sono di regola vissute con il significato della punizione e della espiazione. I disturbi e le alterazioni fisiche non sono altro che il riflesso dei malesseri psicologici del depresso, trasferiti sul corpo quale strumento di comunicazione con gli altri. Liinibizione, il blocco, I'arresto psicomotorio, quali elementi fondamentali della depressione vitale, investono tutte le funzioni psichiche e psicosomatiche: al rallentamento del pensiero si associa la monotonia con cui vengono ripetuti i temi depressivi e la scarsa collaborazione del soggetto al colloquio. Il paziente si muove con fatica, i movimenti spontanei e le reazioni psicomotorie avvengono con ritardo. L’andatura @ priva di elasticita, stanca, intorpidita. La mimica & irrigidita in una maschera tragica ed esprime la mancanza di ogni speranza. Gli angoli della bocca sono piegati verso il basso, gli occhi presentano la piega della tristezza di Veraguth, la fronte é aggrottata, le pieghe nasolabiali approfondite. “Dellesperienza vissuta della pesantezza, del sentirsi-giit si impregnano profondamente sia la mimica che la gestica, sin Ia voce che il portamento, sia lo sguardo che Vespressione"s”, Accanto alla pesantezza si pone come manifestazione fenomenica del carattere depressivo la lentezza come ineliminabile portato del proprio esser-pesanti, di una fatica snervante e vana, che traspare e trapela da ogni gesto. La lentezza Con ipocondria, termine di origine greca, si indica la preoccupazione priva di reali fondamenti organici, relativa alla salute in generale o diretta a particolari organi e funzioni, che si accompagna a stati d’ansia, di depressione e a malesseri fisici molteplicie insistenti le cosiddette “psichestesie dallarme”. Per un approfondimento del tema enf. CALLIERI B. “I deliri depressivi” in: Quando vince lomibra: problemi di psicopatologi a clinica, E,U.R,, Roma, 2001, pp.290-309. Janzarik ha trovato molto spesso- nella meta delle depressioni ipocondriache da lui osservate- questo collegamento dell ipocondria con la colpa, ed ha individuato tre tipi di rapporto: a) la malattia fa divenire colpevoli (si di peso, di inciampo, si contagia); 2) la malattia @ stata acquisita in modo colpevole (trascuratezza nell’andare dal medico, eccessi del bere o nei contatti sessuali, onanismo, ecc), c) la malattia @ tuna punizione per una colpa ed @ accettata come meritata (ma qui cid che primeggia & la tematica della colpa, in cui si inserisce quella ipocondriaca). JANZARIK W., Die hypochondrischen Inhalten der eyclothymen Depression in ihren Bezichungen zum Krankleitstyp und zur Personlichkeit, in: Arch. F. Psychiat., 195, 1957, p. 351. 8 CALLIERI B. "Solitudine ed isolamento: vuote stanze dell'esistenza melanconica” in: Attualita in psicologia, n.4, aro XIL. p. 426. 16 fieles no exija 0 aconseje otra cosa (c. 902, 1° frase). De la postura codicial anterior! de limitar exclusivamente la concelebracién a la misa de "ordenacién de presbiteros y consagracién de Obispos", se ha pasado practicamente a recomendarla, El cambio ha sido pues notable. Pero no serfa buen criterio imponerla a despecho dela libertad de los sacerdotes.* En la Concelebracién se manifiesta muy oportunamente la unidad del sacrificio y del sacerdocio, y al mismo tiempo se significan y se confirman los vinculos fraternos entre los presbiteros, y la unidad del presbiterio cuando se concelebra presidiendo el obispo. ® 3. Prohibicién de concelebracién A los sacerdotes catélicos les est4, por otra parte, prohibido concelebrar la Eucaristia con sacerdotes o ministros de iglesias o comunidades eclesiales que no estén en plena comunién con la Iglesia Catélica. La significacién de la unidad de la Iglesia que entrafia la Eucaristia esta en contradiccién con la unidad de dos creencias dispares.* Seria por ello una contradiccién poner un signo constituyente de algo, de lo que somos pecessitates.” “crcl? ¢. 803 «2 Gy tambio en la nozmativa se inicié en el Vat. II, SC n. 87 con una ampliacién moderada y con 1a concesién al Ordinario de poder facilitarla y (Qyularla. En la conveniencia de 1a concelebracién insistio con fuerza 1 Teena t ye la SCCD “Bucharisticum Mysterium" n. 47, y también la primera IGMR {i969 nn, 76, 153, 154, 155, y 158); la vigente ToMR (CCDDS, 20 de abril de 2000) regula ‘la Concelebracién en los nn. 199-251. Mist. Bucharisticum Mystarium n. 5. Muy claramente CCEO ¢. 700 § 2: "Si tamen fieri potest, Divinam Liturgiam presbyteri una cum Episcopo praeside aut kamen iio presbytero. celebrent, cum ita opportune unitas | sacerdotii ac sereaficsi ‘manifestetur; integrum tamen manet ius uniuscuiusque sacerdotis Sisihan Litucgiam singillatim celebrandi, non autem eodem tempore, quo in adem ecclesia concelebratio habetur.” fP98" “Soe: * Sacerdotibus catholicis vetitum est una cum sacerdotibus vel ministris Ecclesiarum conmunitatumve ecclesialiun plenam conmunionem cum Teclesia catholica non habentium, Eucharistiam concelebrare” igualmente CCEO g: 702. S Nengase en cuenta respecte a los protestantes, que no seria realmente sna conecisbeaciéns porque su celebracién no es propiamente una celebracién corssistica, cf. UR 22 (no hay verdadera concelebracién con quienes no flenen sacerdocio ministerial, aunque celebren la cena, ver ibidem 22 c). Creo Gue este tipo de celebraciones se equiparan en la prohibicién a 12 Brcelebracion para evitar confusionismos e indiferentismos; SCUF “Dans ce esprime una dimensione esistenziale ben precisa del deprésso traducendo all’esterno “la mancanza della spinta a rapportarsi alle cose, l'incapacita di progettarsi in una trama spaziale e temporale di rimandi tra me ele cose"?”. Lo slancio personale, disseccato nelle sue sorgenti categoriali (temporo-spaziali™2), non apre pitt davanti al soggetto la prospettiva dell'orizzonte e dell’ avvenire; @ per questo che viene mortificata ogni speranza, ogni desiderio di proiezione futura, ogni attivita. L’attivita che nella persona sana deriva dalla disposizione verso l’avvenire, nel melanconico si-traduce in un’attesa angosciosa, propria di chi @ incapace di vivere il tempo, ma puod soltanto subirlo. Ecco allora che si affaccia l'idea della morte come soccorso ultimo, come ultima ratio per colmare il vuoto di un’esistenza dolorosa che @ divenuta meramente un‘assistere impotente all’approssimarsi della catastrofe. Il depresso avverte Vimpossibilita di trasferirsi e di vivere in un mondo di valori positivi e, nello stesso tempo, avverte il limite della propria esistenza, avendo perso il significato del proprio sviluppo temporale, del co-esistere e del divenire. Poiché vivere significa operare, trasformarsi, rapportarsi evolutivamente con gli altri, si comprende come il depresso -avendo perduto la possibilita del proprio divenire!2\- vive in un modo agonico, come morto. Il doloroso avvertimento che qualcosa si @ fermato (dentro e fuori di sé) e la precisa esperienza di essere chiusi_ in una immobilita senza scampo producono nel depresso. il restringimento delle possibilita di risonanza affettiva che si manifesta appieno nel profondo impoverimento dei rapport tra I'io ed il tu e quindi della capacita di partecipare della vita degli altri. In altri termini, la frattura del co-esistere che condanna il depresso ad un isolamento senza scampo, la staticita della propria esistenza isolata dal mondo degli altri, 'immutabilita dolorosa della propria posizione si traducono “nella immobilita del sentirsi morti, nell’avvertire la morte addosso, nella consapevolezza di una agonia dovuta alla tormentosa contraddizione di una vita (sentirsi biologicamente presenti) senza esistenza (senza sentirsi vivere)!22”, Ibidem, p. 427. 10 Ibidem, p.428 21 CARGNELLO D. Nosografia delle depressioni, 1960, Minerva medica, Torino, 1960, p. '™ GIBERTI F. - ROCCATAGLIATA G. “La morte come rappresentazione ed esperienza nella depressione”in: Le sindromi depressv.... Minerva medica, Torino, 1960, p. 303. 59 sindromi depressive Atti del symposia Rapallo 23-24 aprile ie conscientes que no existe (y que ni por esa concelebracién va a existir): simbolizar a un Cristo separado.* 4, Admisi6n de extratios ala celebracién, c.903” Los criterios que ha de tener presentes un parroco 0 el rector de una iglesia, #0 cualquier responsable de una Iglesia u oratorio, para admitir aun sacerdote desconocido® a celebrar la santa Misa son dos: a) La exhibicion de letras comendaticias de su Ordinario o superior, expedidas dentro del afio, b) Eljuicio prudente de que no le esta prohibido el celebrar” La responsabilidad recae excesivamente sobre el rector de la iglesia a quien no se le da ningun apoyo para el caso en que el sacerdote no leve letras comendaticias y la persona ofrezca alguna sospecha. La mera negativa en efecto, significaria que el rector juzga prudentemente que el extrafio tiene prohibido celebrar. Lo cual es muy engorroso y en caso de contradiccién por parte del extrafo queda el rector de la iglesia indefenso. En este sentido era mas realista y protectora, la norma del "celebret’ expedido por el ordinario del lugar. Gernier temps” Del 7.1.1970, n.4, AAS 62 (1970) 185- demicn temps? Otia la celebracién; y si de lo que se tratase fuera 3e la nec didia "sn una situacién concreta de un medio de de salvacién: puede el De eeacta “(i tamient cecibirioten as sien a fiel. (eonmunicatio in sacris) (pommunicatio in Soe ad celebrandum adnittatur etiansi rectori ecclesiae $2 ignotus, dumodo aut litteras comendatitias sui Ordinarit vel So ‘Superioris, ignotus,, dummode im dates, exhibeat, aut prudenter existimari possit eundem ® gelebratione non esse impeditum.” slebratione non ess" vesia en el canon no debe entenderse en el senrsce Steet act CM ss6i el problema es especialnente delicado cuando 2¢ | trace gotttGtesas. capiilas, ermitas etc. sin sacerdote, frecuentenent® situadas oe EBspoblado. Especialmente delicado es el caso, si. 20s responsables de on, despobiite no gon clerigos, para estas situaciones seria conveniente We regulacion diocesana. pegulacion diocesans. se conoce al sacerdote y se puede presuniy 18 tne etemeta de objeciones, el rector de 1a Iglesia puede admitirio sn mis. spexistencia oe Giaplifica las disposiciones del CIC17 ¢- 804, en. consorandey fen parte con 1a actual disposicién de que las licenc+as ministeriales del en parte con 18. fas en todas partes, mientras el Obispo del lugar no, 16 erohiba al sacerdote expresamente actuar, ver c. 967-Tampoco hay, of el Codigo prohiba ay seceraje conveniente (talar?), como hacia él CICI7 c. 611 $ %- Tutto cid comporta nel depresso il rifiuto della vita e quindi un rifiuto dell’esistenza che pud condurlo fino al suicidio. “Qualora il rifiuto all’esistenza sia tale da dominare il pit potente degli istinti, quello di conservazione dell’lo, ecco seguire il suicidio che infatti @ la pitt frequente, Ia pitt tragicn ma, nello stesso tempo, Ia pitt logica reazione comportamentale del depresso'?”. Non si pud, chiudere la psicopatologia della depressione senza toccare il tema dell'amore, poiché é proprio nella psicosi melanconica che si configura tutta la gravita del disturbo psicopatologico dell’amore. Cid si comprende dove si consideri quella fondamentale dimensione di vita del depresso che @ la solitudine la quale investe non solo il piano ontico (dell’esistenza individuale del depresso intessuta delle sue vicissitudini personali) ma anche il piano ontologico (che trascende T'esistenza singola divenendo momento categoriale, cio® esperienza fondamentale umana che rivela una delle insondabili base di ogni essere umano). II melanconico consegnato all'isolamento, distante dagli altri e dal mondo non pud dispiegarsi all’amore che richiede ontologicamente, e cioe nella sua stessa essenza, mutualita, reciprocita, disponibilita ed oltrepassamento del sé, in definitiva quella capacita di relazione e di comunione che la solitudine costitutiva del depresso impedisce. In sintesi, si realizza un insanabile contrasto tra ontologia della depressione (solitudine) e ontologia dell’amore (co- appartenenza, dialogo). Il depresso, ripiegato su se stesso, dilaniato dai sensi di colpa, di rovina e di morte, paralizzato in una stasi senza fine, insomma concentrato nel suo dolore, appare incapace di scambio empatico™, di dare sufficienti risposte emotive ed affettive, di declinarsi in dualita progetiante™5, di donarsi (che @ un atto continuamente rinnovantesi). L’includenza e la rimanenza -modalita evidenziate da Tellenbach per la comprensione della struttura melanconica- precludono al depresso di aprirsi all’esperienza cruciale dell’amore; esse infatti ledono alle radici I’apertura, lo slancio, la disponibilita, quali presupposti di quella communio vitae et amoris coniugalis che la dimensione oblativa del bonum coniugum richiede come tratto essenziale. "3 MONTANARI M. La depressione nelle minacce allesistenza, in: Le sindromi depressiv..., op. cit. p. 306. 1 CALLIERI B. | disngidel'amore in: Rivista di informazione in psicologia psicoterapia e psichiatria, Anno 13, n. 44/45, p.4 3 Tbidem, p. 8. 60 18 Seria sin duda éste un punto a determinar por la legislacién particular;5* quizd necesario hoy como nunca ante la gran movilidad y muy particularmente por los lugares de vacaciones y sitios turisticos con tantos lugares de culto. 5. Presencia de los fieles, c. 906 Como corresponde a la naturaleza publica y social de la Misa, normalmente la celebracién debera hacerse con presencia de los fieles. Por ello sin causa justa y razonable, el sacerdote no celebre el sacrificio eucaristico sin la participacién al menos de algan fiel, que sera siempre una excepcién.* El sacerdote debera planificar la celebracién de las misas en tiempos en que se facilite la presencia de los fieles. Ello no obstante no se trata de una prohibicién absoluta: causa suficiente para el sacerdote es Ja voluntad de celebrar coherente con la recomendacién del c. 904; pero también la enfermedad, circunstancias de trabajo o de apostolado pueden impedir la presencia de fieles; asi como la falta de fieles en lugares solitarios, en las misiones o en la diaspora. Sies cierto que la misa adquiere una plenitud de sentido con la presencia de los fieles, no por ello, como advierte el Vat. I, PO 13,2 y SC27,la misa celebrada por el sacerdote solo deja de tener sentido, o de ser la accién de Cristo y de la Iglesia. Esto supuesto es comprensible que se —————— 3 Asi estaba previsto en el CICL7 c. 804 § 3: “Peculiares hac de re nomics wants naive Canonis” praescriptis, ab Ordinario loci datae servandse sunt saivis huius Cottam reliosia exenptis, nisi agatur de admittendis o¢ 2 eens’ celigiosis in aecclesia suae religions.” Se podrian consaltar sen eovecho la» instr. de la SCC del 1.7.1926, ARS | 18, (2926), 312, en con Proveche 14 scablecimientos balnearios, o también 1a de la Sccons el 30-12-1918, AAS 11 (1919) 39, para los enigrantes& ‘América y Filipinas. 12-13te; MNiai usta et ‘rationabili de causa, sacerdos Sacrificium guchazisticum ne celebret sine participations alicuius saltem fidelis. Bsc 27; ¢. 837 § 2. x 55 oy o. ela se referia concretamente a la presencia de, un ayudante ¢ momguillo, y especificanente mencionaba la no presencia de 1a mujer 68 el monaguillor cate TGR n. 254 tiene en cuenta la situacién (igualmente 12 altars evden fa anterior 1G¥R.n. 211, si bien alli se llamaba “mise sin Eetbio" aquella a la que asiste solo un ministro, nn. 209, 210). Vorizzonte del depressivo, inteso nelle sue dimensioni propriamente cliniche e non soltanto nelle oscillazioni dell'umore e dei sentimenti, resta inesorabilmente chiuso all’amore. Nel malinconico, invero, I'alterazione distimica dei sentimenti, dell’affettivita, dell’umore si riflette sull’amore frenandolo, soffocandolo, ostacolandolo, annullandolo. Si assiste ad una vera e propria anestesia affettioa'2s, ad una totale eclissi dell’amore e la si esperisce con sofferenza indicibile, con disperazione, con il senso delle cose irrimediabilmente perdute. “Ma tale crisi non é soltanto ontica ma é propriamente ontologica, cioé legata alla struttura stessa della depressionet2?”. Infatti @ proprio di ogni condizione melanconica il fermarsi, il restare indietro-a-se-stessi, il non progettarsi, il penoso ristagnare, l'impigrirsi e I'arrestarsi di ogni motus spei. Il melanconico non pud veramente dispiegarsi, aprirsi all’amore: ¢ proprio I’eclissi dell’amore, il suo “disturbo fondamentale” e non semplicemente un suo “sintomo primario”. ©) Forme bipolari: fase maniacale e fase depressiva ‘Come accennato all'inizio della trattazione sui quadri clinici la psicopatologia depressiva pud inserirsi in un quadro psicotico monopolare (che rappresenta oltre i due terzi delle distimie endogene) e bipolare (psicosi maniaco-depressiva in senso stretto)!28, La psicosi maniaco-depressiva & caratterizzata dalla successione pid o meno regolare di episodi distimici di opposta polarita, seguiti da un periodo intervallare libero da sintomi, Nella grande maggioranza dei casi infatti I’episodio distimico non lascia traccia ed i soggetti riacquistano la loro personalita abituale. Quando le fasi distimiche sono molto ravvicinate i pazienti continuano non di rado a vivere con uno sfondo di preoccupazione e di pessimismo nel timore di un nuovo episodio (vedi Bini ¢ Bazi). In alcuni casi perd la fase distimica determina modificazioni della struttura di personalita o la persistenza di sintomi residui che legano una fase all’altra senza veri intervalli liberi. 2% CALLIERI B., Solitudine ed isolamento...artcit,,p. 432. 1 CALLIERI B. Solitudine ed isolamento., art cit, p.433. 124 Ferrio spiega in questi termini la distinzione tra forme monopolar e bipolari: “nelle forme mionopolari ogni {fase ritorna sempre con le stese caratteristche; nelle biopolar invece le sintomatolagie non sow nettamente delinutate, si hanno molti modi di passaggio da un polo allaltro ed auche nella stessa fase Vaspetto della sindrome pud molto varia..." FERRIO C. , Trattato di psichiatria..., Vol, op. cit,, pp. 1048-1048. 6 19 permita la celebracién asi por una causa just y razonable. 6. Intervencién de didconos y laicos, c. 907" El canon delimita el modo de participacién de los otros fieles: didconos y laicos, en la celebracién eucaristica: - Solo al sacerdote se permite recitar la plegaria eucaristica - No pueden recitar otras oraciones propias del sacerdote celebrante _ Les est también prohibido realizar acciones propias del celebrante. Respecto a estas disposiciones didconos y fieles estan equiparados: asi on la recitacién de las oraciones, del prefacio, de la bendicién, podrdn sin embargo hacer las peticiones de los fieles. No son equiparados en el caso de la proclamacién del evangelio, de la homilfa, que no es permitida a los fieles, pero si al didcono, lo que significa que la homilfa no es una parte reservada al sacerdote, c. 767 § 1. Cada uno de los fieles tiene sus funciones en la celebracién y no debe usurpar las de los demas. Los didconos deben atenerse a lo que les esta permitido: lecturas, predicacién, administracion de la comunién. E igualmente los laicos, en defecto de didconos, en el servicio del altar, las peticiones de los fieles, las oraciones comunes a todos. 7. Frecuencia de la celebracién 1. La obligacién de celebrar, c. 904°” ee cans 907 - In celebratione eucharistica diaconis et laicis, ton licet wean 207 Jpeciatim precem eucharisticam, proferre vel actionibus fungi, que sacerdotis celebrantis sunt proprive. Haste. "Genneralis Missalis Romani", nn- 99, 128 65. Instr. “Genneralis doves, teniendo siempre presente que en el misterie ge) Saccificse eucaristico se realiza continuamente la obra de 1a redencién, Sacrifice Sitecuentenente; es més, se recomienda encarecidanente la celebrarép fotidiana, 1a cual, aunque no pueda haber presenci oe fieles, Cgletertamente un acto de Cristo y de la Iglesia, en cuys realizacién los Sacerdotes cumplen su principal ministerio.” sacerdotes Cacerdotes,, memoria semper tenentes in mysterio sacrificii Coon eti tac opus ‘eedenptionia continuo exerceri, frequencer cedeerents qucharss G Cinmendatur celebratio cotidiana, quae quidem | ets08 ¢7 piaesentia fidelium haberi non possit, actus est christs et Ecclesiae, in Pro peragendo munus suum praecipuum sacerdotes adimplent” La morbilita della distimia bipolare, la cui base genetica @ ormai ampiamente documentata! @ dello 0.35-0.50%. Questa psicosi si manifesta con alta frequenza in soggetti con struttura biotipologia picnica e personalita di tipo ciclotimico. La psicosi bipolare ha un esordio pid precoce delle forme monopolari (in prevalenza tra i 20 e i 30 anni). Puo esordire anche in eta prepuberale; evenienza questa certamente infrequente, ma non eccezionale. Le fasi distimiche generalmente si presentano isolate, con periodi intervallari di normalita; non @ rara perd I'ipotesi del passaggio spontaneo da una fase a quella opposta senza alcuna interruzione. Secondo il ritmo di successione delle fasi (¢ delle polarita delle stesse) si distinguono diversi modelli (Rossini cerca bibliografia): - psicosi doppia: una fase depressiva @ immediatamente seguita da una fase maniacale o viceversa ed @ separata dalla fase successiva da un intervallo libero; - psicosi alternante: una fase depressiva @ seguita da una fase di normalita ¢ quindi da una fase maniacale cui fa seguito un periodo di normalita e cosi via; - _ psicosi circolare: la fase depressiva succede a quella maniacale senza periodi intervallari; - psicosi maniaco depressiva p.d. : successione irregolare di fasi depressive ¢ maniacali con periodi liberi™, Fase maniacale L'inizio pud essere contrassegnato da uno stato prodromico di tipo neurastenico- depressivo con astenia, sensazioni di malessere, insonnia, cefalea e tristezza o da una fase di lieve esaltazione dell’umore (ipomania) della durata di alcune ore o di alcuni giorni: il soggetto diviene logorroico, iperattivo, presenta un umore euforico o disforico-irritabile, aumento dell’appetito e della libido ed esterna sentimenti di forza 1 “Mendlewice e Fieve, wlilizzado come markers genetic il daltonismo eil gruppo sangnigno Xgo, legatia due geni localzzati nel eromosona sessuae, hanno identificnto in questo cromosoma il gene responsabile” . SARTESCHI P.- MAGGINIC. Sindronii distimiche, in Manuale di psichiatria, op. cit. p. 653-654. 1% Secondo Ey l'evoluzione pid frequente @ quella in cui si succedono “di quando in quando”, crisi ripetute di mania e di depressione senza che si possa cogliere un “ordine in questo disordine". VEDI BIBLIOG. In UN. ARTIC, Di ARIETI 62 20 Por razén del sacerdocio parece que no se pueda negar qv surja la obligacién de celebrar con cierta frecuencia, sin que esto pueda especificarse.* Pero también el c. 904, incluye una recomendacién encarecida de celebrar cotidianamente, en razon de que en el santo sacrificio los sacerdotes cumplen su principal funcién, recordando la doctrina del Concilio” Recomendacién que se encuentra ya cuando se configura el estado juridico de los sacerdotes, c. 276 § 2, 2. Por razén de oficio concreto puede surgir la obligacién de una mayor frecuencia de celebracién, en especial Ja misa “pro populo” para los Obispos: c. 388 § 2, para los parrocos, . 534, 0 en razén de compromisos que se asuman.. 2. Binacién-Trinacion, a) De ley ordinaria el sacerdote no puede celebrar 0 concelebrar mas que una sola vez al dfa. Solo en los casos previstos por las normas liturgicas o cuando lo permita el derecho podra celebrar 0 concelebrar varias veces en el mismo dia. El cémputo se hace desde media noche. Las leyes litargicas permiten a todo sacerdote celebrar tres misas el dia de Navidad, y el de los fieles difuntos," dos el dia de Jueves Santo (Misa Crismal y Misa In Coena Domini), la vigilia y el dia de Pascua; Se a 3 gi cici?, c. 805 hablaba de obligacién de cebrar “varias vece! al afioo"; y en plan exhortativa proponia a los ordinarios y supericnss OOS, procuraran que en Plan eines celebraran al menos 10s domingos y festivos. El c- ‘904 propone: Scelebren frecuentemente” spelebren frecventomado précticamente del Decreto PO n 13) 2 ¥ Me exhortacién wane” cerauledo Pablo VI en la Enciclica “Mysterium five’ "AAS 87 Woes el 162, ( y tanbien anteriorenete Pio XII en 1a Enciclica “Mediator Dei”, AAS 39 (1948) $52. pris BAS & Oorxceptuados aquellos casos en que, 2 tenor 3! derecho, es Lidite eelebtar o concelebrar és de una vez la Eucaristia en ‘el mismo dia, dicito celeb al sacerdote celebrar més de una vez al dia. no ¢6 Lickt© ceptis casibus in quibus ad normam iuris licttun 69% pluries ©. 25 ee Gucharistiam celebrare aut concelebrare, non licet sacerdoti plus Semel in die celebrare. genel in die conga ia ‘Const. Apost. “Instrumentum altaris s2cf."s del 10. g memedicte *Y isis) sol, y_ viene mencionada en la Tah Por una Piivilegio © costunbre innwenorial se permite en 0%, Antiguo Reino d Aragon privilegio © scsas el dia de Todos los Santos (1q de Novienbre), Ferreres: {nstituciones Canonicae o Theologia morales.

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