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Riequilibrio Modulare Progressivo

diGiuseppe Monari
con Facilitazioni
Neurocinetiche
(kabat concept)
Evoluzione della Metodica
da PNF in FNP
dal 1967 al 1985
La Biarticolarità 1974

Proprioceptive I Passaggi Posturali1975 Facilitazioni


Neuromuscolar Neurocinetiche
Facilitation Progressive
Le Strutture Piramidali 1976

Le Progressioni 1976-’80
Campionati Italiani assoluti 2011 100 m_(360p).flv
Dan Osman speed climber.flv
Jordan Jovtchev (BUL) Ringe Finale EM 2008 Lausanne (Anelli).mp4
Evoluzione della Metodica
da FNP in RMP
Dal 1990 a tutt’oggi

Allungamenti dal 1990


Facilitazioni Riequilibrio
Neurocinetiche Modulare
Progressive Progressivo

Valutazioni dal 2000


Journal of Novel Physiotherapies Monari et al., J Nov Physiother 2016, 6:5
DOI: 10.4172/2165-7025.1000312

Developing the Kabat Concept: Progressive Modular Rebalancing System


(RMP) with Neurokinetic Facilitations
Monari G1, Sinibaldi E2*, De Petris V2, Valente M2,3,4, Vanacore N5 and Meco
G2,3,4
1”Sapienza” University of Rome, Italy
2Department of Neurology and Psychiatrics, “Sapienza” University of Rome, Italy
3Parkinson's Centre [Research Centre of Social Diseases (CIMS)], "Sapienza"
University of Rome, Italy
4Parkinson’s Disease Clinical Trials Centre [Neurological Centre of Latium (NCL)],
Rome, Italy
5National Centre of Epidemiology, National Institute of Health, Italy

Published date: October 29, 2016


Abstract

Background: In consideration of a significant amount of scientific studies produced, presently


there is no rehabilitation techniques unanimously accepted and recommended. This article
presents a new approach to rehabilitation, the Progressive Modular Rebalancing (RMP) System
with Neuro Kinetic Facilitation based on the development of Proprioceptive Neuromuscular
Facilitations (PNF), a treatment method conceived in the United States in the 40s by Kabat.

Method: Based on scientific evidence of consolidated neurophysiological principles and clinical


practice, several recommendations concerning the use of the RMP System in rehabilitation have
been developed. Such recommendations deal with four elements biarticular functions, postural
exercises, pyramid progressions, stretching exercises and consequent assessments. Compared
to PNF approach, this method permits to offer a rehabilitation program tailored on the patient’s
needs.

Discussion: The four new elements of RMP System allow defining a patient-specific therapeutic
program compared to what you can get with PNF.

Conclusion: It is possible to state that RMP System represents an innovative and versatile
rehabilitative approach that contemplates the integration of several basic disciplines (motor
learning–feed-forward) and permits to identify specific therapeutic program for the Neurological
Rehabilitation area, in particular to treat patients affected by Parkinson’s disease.
ALLUNGAMENTO MM . ISCHIOCRURALI (BICIPITE FM.)
ALLUNGAMENTO M. QUADRICIPITE
Stretching PNF
RIEQUILIBRIO MODULARE PROGRESSIVO:
dal concetto Kabat al sistema Monari
RIEQUILIBRIO: ristabilire corretti rapporti tra
strutture accorciate (anelastiche) e
strutture ipotoniche–iposteniche (deficitarie).

SISTEMA RMP MODULARE: insieme di esercizi pertinenti ad


una determinata patolo
di G. Monari (moduli progressivi di
con Facilitazioni trattamento) e modulati pe
Neurocinetiche differenti soggetti che ne
(concetto Kabat) affetti.
PROGRESSIVO: l’esercizio terapeutico deve
essere adattabile alle
differenti patologie e al
grado di recupero del
FACILITAZIONI: paziente.
Pool afferenziale di stimoli sensitivi-sensoriali
che attiva il sistema neurocinetico.
FACILITAZIONI: Tecniche di Base

Pool afferenziale proprio ed


esterocettivo che organizza una
sommazione spaziale e temporale
dello stimolo tale da facilitare la
risposta del sistema
neuromuscolare
 SCHEMA (Movimento
Tridimensionale)
 CONTROLLO MANUALE
 RESISTENZA ADEGUATA
 COMANDO VERBALE
 COORDINAZIONE
VISIVA
 DECOATTAZIONE E
COATTAZIONE
 STIRAMENTO
(STRETCH)
SCHEMA (movimento tridimensionale)
configurazione spazio-temporale
 schema globale di movimento (assioma di Beevor:
il cervello non conosce l’azione dei singoli muscoli
ma l’essenza del movimento)
 la stimolazione corticale circoscritta elicita risposte
muscolari periferiche globali che interessano
muscoli funzionalmente correlati fra loro (Gellhorn)
 tali risposte seguono traiettorie diagonali e spirali
che rispettano la distribuzione anatomo-funzionale
dei gruppi muscolari
 Nell’ambito dello schema si favorisce il passaggio
da uno stato massimo allungamento ad uno stato di
massimo accorciamento
 lo schema può essere utilizzato come mezzo per
valutare e/o reclutare una risposta, e per valutare
e/o migliorare lo stato di tensione
CONTROLLO MANUALE
(body position)Transfert motorio
 stimolo sensitivo sia estero che proprio-
cettivo (recettori cutanei e barocettori)
 coerente con la direzione del movimento,
quindi fornisce informazioni su essa
 la variabilità del controllo manuale regola
l’azione delle componenti più forti a favore
di quelle più deboli
 controllo tridimensionale che si rapporta ai
seguenti elementi:
controllo della traiettoria diagonale
controllo della rotazione
trazione o approssimazione
(perpendicolare alla direzione del movimento)
RESISTENZA ADEGUATA
 Finalizzata all’obiettivo
 Mezzo attraverso il quale si attiva e potenzia
l’IRRADIAZIONE (fenomeno di collegamento,
espressione del principio della diffusione dello
stimolo: PROPAGAZIONE NEUROCINETICA)
 Possibilità di favorire la risposta di componenti più
deboli attraverso l’irradiazione proveniente da
componenti più forti
 Procede sia in senso disto-prossimale che
prossimo-distale
 Attraverso differente modulazione della resistenza
possiamo ottenere:
contrazioni concentriche
contrazioni eccentriche
contrazioni isometriche
 Importanza della posizione del terapista
(peso del corpo)
 Importanza della posizione del paziente (gravità)
Contrazione Isotonica Contrazione Isometrica
selettiva tramite globale del
movimenti in diagonale M. Quadricipite (Vasti)
del
M. Quadricipite (Vasti)

Esame Elettromiografico
Contrazione Contrazione
Sinergica del Biarticolare del
M. Quadricipite M. Quadricipite
COMANDO VERBALE (Direttore d’orchestra)
(stimolo sensoriale)
 scandisce la sequenza spazio-temporale dello
schema
 agisce sia nella sfera motivazionale che psicologica

 è un segnale di richiesta d’attenzione, requisito

base per l’apprendimento


 caratteristiche dello stimolo verbale:

comprensibile
sintetico
preciso e sincrono
finalizzato e funzionale
coinvolgente
 in grado di relazionare temporalmente i comandi al

resto del pool afferenziale


TIPOLOGIA DI COMANDO
 preparatorio (esplicativo, dimostrativo)

 esecutivo
COORDINAZIONE VISIVA
(stimolo sensoriale)
 interazione visiva terapista-paziente
(feedback/feed-forward)
 possibilità di controllare e correggere la propria
posizione ed il suo movimento
 mantiene il soggetto vigile
 l’attenzione visiva stimola i movimenti del capo e
viceversa
 i movimenti del capo condizionano il tronco
 lo stimolo visivo sostituisce:
deficit delle sensibilità profonde
disturbi uditivi
 condizionato dalla postura del paziente
DECOATTAZIONE O COATTAZIONE
Stimoli Propriocettivi Sensitivi
 sono due stimoli propriocettivi che agiscono
sui recettori articolari e tendinei
DECOATTAZIONE
(allontanamento dei capi articolari)
 favorisce la contrazione isotonica concentrica
COATTAZIONE
(avvicinamento dei capi articolari)
 favorisce la contrazione isometrica
 stimola reazioni posturali di raddrizzamento
 viene utilizzato negli appoggi

non devono interferire con la resistenza ma


seguono una linea di forza perpendicolare ad
essa

possono essere mantenuti per l’intero ROM


STIRAMENTO (STRETCH)
Stimolo Propriocettivo sensitivo
 stimolo propriocettivo attivato dai recettori muscolari
(riflesso da stiramento)
 prodotto dalla messa in tensione di una catena
muscolare, pilota l’azione elastica di un muscolo nella
direzione voluta
 slatentizza potenziali sensori motori di natura subliminale
amplificandone la risposta volontaria
 rapporto inversamente proporzionale alla capacità di
reclutamento
 start d’azione
 controindicato in presenza di fratture mal consolidate,
stati infiammatori, dolore
Configurazione dello schema
30° di abduzione o
adduzione sono un giusto
compromesso tra
coattazione e stabilità
Composizione dello
Schema
con la variabile del
Fulcro Intermedio
Questa Metodica ha quattro valutazioni progressive
La valutazione sul reclutamento La valutazione sui passaggi
delle catene neurocinetiche, che posturali, che ci indica le
permette di discriminare sia la condizioni del tronco, le sue
monoarticolarità complessa che forze, i suoi accorciamenti e
la biarticolarità la sua mobilità

La valutazione sullo stato di La valutazione sulla lunghezza


equilibrio, che si ottiene delle catene neurocinetiche, sia
modificando gradualmente il selettive sia globali, che ci
rapporto tra base di appoggio permette di capire, insieme a
e altezza del baricentro e ci quella sul reclutamento, dove
permette di capire quali sono si trovano gli squilibri sia
gli elementi indispensabili per funzionali che posturali
una corretta verticalizzazione
Osservazione e Valutazione
dei
passaggi posturali
Osservazione e Valutazione del rotolamento
(componenti rotatorie del tronco)

* se rotola
* come rotola
* se attiva i fulcri prossimali
Osservazione e Valutazione del passaggio
dalla posizione supina alla posizione seduta
(componenti flessorie del tronco)

Non si mette seduto

Si mette seduto
appoggiandosi sul
gomito

Si mette seduto
diritto
Osservazione e Valutazione del passaggio
dalla posizione laterale alla posizione seduta
(componenti inclinatorie del tronco)

• riesce a salire sul gomito

• riesce a salire sulla mano

• riesce a staccare la mano


Valutazione del passaggio dalla posizione
quadrupede alla posizione in ginocchio
(componenti estensorie del tronco)

• sa raddrizzare il tronco

• sa sollevarsi in ginocchio
Valutazione della posizione in ginocchio
(specchio della statica)

come carica

come controlla il tronco

come controlla l’anca


Osservazione e Valutazione del passaggio dalla
posizione in ginocchio a quella cavaliere
(Primo passo)

Se riesce nel passaggio

Se riesce a svincolare
ambedue gli arti
inferiori
Osservazione e Valutazione della posizione
intermedia o a cavaliere
(specchio del cammino)

• come carica su ambedue gli


arti inferiori

• come controlla il tronco

• come controlla l’anca su cui


carica
Osservazione e Valutazione del passaggio dalla
posizione a cavaliere a quella in piedi
(Secondo passo)

Se riesce nel passaggio

Se riesce a sollevarsi
con ambedue gli arti
inferiori
Punteggio Valutativo dei Passaggi Posturali

3
Risposta Normale

2 Compensi Positivi

1 Compensi negativi

Nessuna risposta
0
Osservazione e Valutazione
piramidale dell’equilibrio
Base d’Appoggio
Equilibrio = ——————————
STRUTTURE Altezza Baricentro

PIRAMIDALI

Hb Hb

Ba Ba

Fig. N° 1
Osservazione e
Valutazione
della
Progressione
Piramidale
nella
posizione
prona
Osservazione e

Valutazione
della
progressione
piramidale
nella posizione
supina
Osservazione e
Valutazione
della
progressione
piramidale
nella
posizione
laterale
Osservazione
e
Valutazione
della
progressione
piramidale
nella
verticalizzazione
Elaborato da Giuseppe Monari

SALTO
CORSA

Valutazione
E
R
T
I
delle C
A
L

Funzioni E

Interconnesse
a Struttura
Piramidale

PRONA SUPINA LATERALE


Valutazione e Trattamento
delle
lunghezze muscolari
Allungamento
in
Tridimensionalità
CONCETTO DI
ELASTICITA’ MUSCOLARE

Muscolo:
organo di senso, percezione,
apprendimento e
memorizzazione della
lunghezza muscolare
Allungamento in catene
neurocinetiche

presupposto per il mantenimento


dell’elasticità muscolare
presupposto per ottenere una massima
contrattilità
presupposto per un recupero di tipo
evoluto (selettivo e tridimensionale)
Presupposto per evitare il dolore da stress
legamentoso-inserzionistico
Valutazione della lunghezza
della muscolatura anteriore
del collo
Valutazione della lunghezza della muscolatura
posteriore del collo
Valutazione delle lunghezze dei
muscoli della spalla
(MM. Grande e Piccolo Pettorale)
Valutazione delle lunghezze dei muscoli della
spalla-braccio
(MM. Bicipite Br. - M. Coraco-brachiale)
Valutazione delle lunghezze dei muscoli degli Arti Inferiori
Valutazione del MM. Ischiocrurali (Bicipite Fm.)

Allungamento
sbagliato
Valutazione delle lunghezze dei muscoli degli Arti Inferiori
Valutazione del M. Quadricipite

Allungamento
sbagliato
Valutazione delle potenzialità di
reclutamento della muscolatura
mono e biarticolare
“LA SAPIENZA”
UNIVERSITA’ DI ROMA
I Facoltà di Medicina e Chirurgia
Dipartimento di Neurologia ed Otorinolaringoiatria
Dir. prof. G. A. Amabile
Sezione Neurologia

Modificazioni del flusso ematico cerebrale (CBF) corticale durante


Facilitazioni Neurocinetiche Progressive (F.N.P.) nell’ictus
cerebrale sottocorticale non recente: studio caso-controllo.

Pili A *, Marchione P °, Monari G *, Merfi A *, Berardi L *, Vento C °,


Sinibaldi E *, Sacchetti ML §, Giacomini P °

* U. O. S. Riabilitazione Neuromotoria
° Laboratorio di Diagnostica Vascolare Ultrasonografica
§
Unità di Terapia Intensiva Neurologica, Dipartimento Emergenze e
Accettazione
Transcranial Doppler evaluation of cerebral hemodynamics during
complex active and passive movements in normal subjects.
Marchione P, Giacomini P, Pili A, Merfi A, Sacchetti ML, Berardi L, Sinibaldi E, Monari G,Amabile GA.
Department of Neurology and ORL University of Rome “La Sapienza”
Objective. The aim of this study is to explore the effect of both
active and passive complex movements of the elbow and shoulder on
cerebral perfusion.
Results. Each task produced a significantly greater increase in MFVs
in the contralateral MCA with respect to the ipsilateral. MFV changes
were significantly more pronounced during active than passive task
(χ2 test = 35, df. 15, p 0.000) without right to left differences. The
asymmetry index was significantly higher during active-guided
biarticular than passive task.
Discussion. Despite the disadvantage of a low regional resolution,
the high temporal resolution makes TCD very promising for obtaining
rapid and reproducible informations on changes in hemispheric
cerebral perfusion during motor tasks. According to our results, high
complexity of active movement accounts for a higher controlateral
activation which may be attributed to the major contribution of
cortical and subcortical motor pathways. Further longitudinal studies
on hemiplegic subjects are needed to evaluate the role of active
biarticular movement in recovery from stroke.
5 6
MCA omolaterale MCA omolaterale
4,5
MCA controlaterale 5 MCA controlaterale
4
3,5
4
3
2,5 3

2
2
1,5
1 1
0,5
0 0
0-10 sec 10-20 sec 20-30 sec 30-40 sec 40-50 sec 50-60 sec 60-70 sec 70-80 sec 80-90 sec 90-100 sec 110-120 sec 120-130 sec 130-140 sec 140-150 sec
0-10 sec 10-20 sec 20-30 sec 30-40 sec 40-50 sec 50- 60 sec 60-70 sec 70-80 sec 80-90 sec 90-100 sec 110- 120 sec 120-130 sec 130-140 sec 140-150 sec
MUSCOLI MONOARTICOLARI
Funzione Complessa Elaborazione di G. Monari

Nella loro Funzione complessa svolgono


tutte le loro Funzioni contemporaneamente

In questa modalità,devono accorciarsi in


modo massimale

E’ una Funzione Corticalmente più elevata


in quanto deve organizzare movimenti
multipli e contemporanei
M. Deltoide Medio
(Monoarticolarità Complessa)
M. Medio Gluteo
come Estensore Abduttore Intrarotatore (cerniera posteriore)
(Monoarticolarità Complessa)
Muscoli Biarticolari
La Muscolatura nella funzione biarticolare complessa:

Si contrae simultaneamente su tutte e due le inserzionie


divide la sua forza tra l’una e l’altra a secondo della
necessità (Funzione intelligente )
Parte sempre da uno stato di massimo allungamento e
arriva sempre a uno stato di massimo accorciamento
( mantiene l’elasticità muscolare )
Si correla con la muscolatura opposta in antagonismo
creando un meccanismo asinergico (Feed Back Negativo )
per cui quando si contrae determina un rilasciamento
dell’antagonista.
Ha il difetto di avere meno potenza, ma ci permette
di traslare rispetto alla gravità. (senza biarticolarità
segneremmo il passo)
Ha un'integrazione corticale e un’organizzazione
chinesiologica complessa e raffinata e viene persa nelle
lesioni del SNC
M. Tricipite Brachiale
(Funzione Biarticolare)

ERRORE DI
VALUTAZIONE
M. Bicipite Brachiale
(Funzione Biarticolare)

ERRORE DI VALUTAZIONE
M. Quadricipite
(Funzione Biarticolare)

ERRORE DI
VALUTAZIONE
M. Ischiocrurali
(Funzione Biarticolare)

ERRORE DI
VALUTAZIONE
Progressione Valutativa del Reclutamento Muscolare

Progressione
Gravitaria
Mono e
Biarticolarita’

Sinergie

Nessuna risposta
Come si valuta,
così si tratta
La Lunghezza Muscolare e il
Reclutamento sono due facce dello
stesso schema

Occorre chiedersi sempre se un


movimento non avviene in tutta la
sua completezza, per debolezza
dei muscoli agonisti
o se è la tensione dei muscoli
antagonisti che ne limitano il ROM
TECNICHE SPECIFICHE
di Stimolazione o/e di
Reclutamento o/e di
Potenziamento

INIZIO RITMICO Agonista


INVERSIONE DELL’AGONISTA X
Agonista
CONTRAZIONI RIPETUTE
INVERSIONE DINAMICA
DELL’ANTAGONISTA Antagonista
X
INVERSIONE STATICA Agonista
DELL’ANTAGONISTA
TECNICHE SPECIFICHE DI
RILASCIAMENTO ALLUNGAMENTO

CONTRAZIONE-TENUTA
RILASCIAMENTO
ALLUNGAMENTO
TENUTA
RILASCIAMENTO
ALLUNGAMENTO
L’Irradiazione
L’Irradiazione
E’ un fenomeno che segue traiettorie coordinate
e prevedibili
Avviene per una Concatenazione Motoria nella
catena cinetica utilizzata dall’atto funzionale
Viene utilizzata per produrre potenza e si
propaga in direzione diametralmente opposta,
rispetto al punto fisso preso dagli altri arti
Dall’isometria dei fulcri in stabilità, vi è una
diffusione dello stimolo che coinvolge
progressivamente tutta la struttura muscolare
Si diffonde da un arto all’altro attraverso il
tronco ed è direttamente proporzionale alla sua
forza
Schemi Bilaterali: Attivazione
contemporanea di due arti superiori o
di due arti inferiori

Schemi Combinati: Attivazione


contemporanea di un arto superiore e
di un arto inferiore sia omolateralmente
che controlateralmente
Bilaterale Asimmetrico Reciproco
Arti Inferiori

Accavallamento Scavallamento
Le variabili possono
essere molteplici ed è
indispensabile avere la
possibilità di usufruire di
diverse combinazioni, in
modo da trovare sempre
degli abbinamenti
possibili, dove un arto
forte possa “Irradiare”
quelli più deboli
Sequenza per Enfatizzare
Utilizza il fenomeno
dell’Irradiazione
Attiva le componenti più forti per
facilitare la risposta in quelle più
deboli
Può utilizzarsi nell’ambito di un
arto, ma anche sfruttare
combinazioni con altre parti del
corpo
E’ uno dei mezzi più fisiologici
per ottenere delle risposte
assenti
ATTIVITA’ GLOBALE AL TAPPETO
PASSAGGI POSTURALI (Valutazione dinamica delle
funzioni del tronco)

RINFORZO DEL TRONCO (Esercizi Bilaterali e


Combinati che sfruttano il fenomeno dell’Irradiazione)

ALLUNGAMENTI GLOBALI E SELETTIVI


(Valutazione e Trattamento delle strutture accorciate che
limitano i passaggi posturali)

VALUTAZIONI STATICA IN PROGRESSIONE


PIRAMIDALE SIA PER PROBLEMI DI EQUILIBRIO
CHE PER LA STRUTTURAZIONE DEL CAMMINO
(Puzzle di funzioni a struttura piramidale)

CARICO PROGRESSIVO DELL’ARTO SUPERIORE ED


INFERIORE (Azione facilitante ed inibente)
ILCAMMINO:
Organizzazione
Biarticolare dei
quattro arti in un
meccanismo
reciproco-crociato

Puzzle di funzioni a
struttura piramidale
FUNZIONI PROSSIMALI
NERVI CRANICI: III° (Oculomotore)
V° (Trigemino)
VII° (Facciale)
XII°(Ipoglosso)

RESPIRAZIONE: Sternale
Sempre abbinata Costale
all’allungamento dei Diaframmatica
muscoli accessori alla
respirazione
variabilità scientificità variabilità delle
degli delle scelte tecniche sia di
schemi chinesiologiche base che specifiche

La poliedricità delle variabilità del


variabilità
del tipo di valutazioni di questa rapporto con
contrazioni metodologia, la gravità
abbinata alla:

ci permettono di affrontare un insieme di patologie


talmente varie da poter abbracciare quasi tutti i
campi riabilitativi sia ortopedici che neurologici
Paziente Neurologico
Le posture

Emiplegia Le scelte Motorie

Passaggi posturali

Carichi progressivi
sull’arto superiore
Paziente Neurologico
Allungamento Tensore Fascia lata
e Gracile

Sclerosi Rielasticizzazione
di catene cinetiche
Multipla
Reclutamento del
tronco in protezione

Esercizi per l’equilibrio


in protezione di colonna
Paziente Neurologico
Allungamento muscoli spalle:
Bicipite, Gran Rotondo

Fulcri prossimali
(svincolo dei cingoli)

Parkinson
Allugamento
Rotatori-Estensori
tronco

Cammino guidato distale


Paziente Neurologico

Esercizi per l’equilibrio


in strutture piramidali

Atassia
Paziente Neurologico

Allungamento Gran Dentato,


Cefalea Scaleni (Tasca Anteriore)

Tensiva e Angolare della Scapola


(Tasca Posteriore)
Paziente Neurologico
Canali preferenziali dell’Irradiazione:
Collegamento tra AASS o tra AAII
(schemi Bilaterali)

Lesioni
Periferiche
Paziente Neurologico
Potenziamento del tronco

Lesioni
Midollari

Canali preferenziali dell’Irradiazione:


Collegamento tra AASS e AAII
(scemi Combinati)
Paziente Ortopedico
Carico progressivo sia
sull’arto superiore,
che inferiore

Fratture
epifisarie
Paziente Ortopedico
Interazione tra spalla e tratto cervicale
(allungamenti selettivi e reclutamenti)

Cervicalgie
Paziente Ortopedico
Trattamento selettivo
dei muscoli della spalla

Spalla: Cuffia Rotatori


Periartrite
Capsuliti
Impicement
Lussazioni
Fratture
Paziente Ortopedico
Interazione tra anca e tratto lombare
(allungamenti selettivi )
e reclutamento tronco in protezione

Lombalgie
Paziente Ortopedico
Riorganizzazione del rapporto
tra tronco e anca:
Cerniera anteriore, laterale e posteriore

Protesi
d’anca
Paziente Ortopedico
La biarticolarità anteriore
e posteriore

LCA
Menisco

Carichi progressivi
sull’arto inferiore
Nervi Cranici: III°-V°-VI°-VII°e XII°

Rieducazione VII° Paio Nervi Cranici


info@associazionermp.it
www.associazionermp.it

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