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Tecnica Alexander (principi teorici)

Molto utilizzata nelle arti performative.


Non si basa solo sul movimento, ma sulla relazione tra intenzione espressiva e la sua realizzazione attraverso il
corpo (=corretto uso del sè)
Alexander era un'attore che non riusciva a portare a termine per intero le sue rappresentazioni. Autostudiandosi
ha capito che i suoi problemi erano dovuti a una cattiva coordinazione tra intenzione espressiva e corpo. Si era
accorto che l'idea di recitare ancora prima di cominciare gli metteva tensione (=reazione emotiva). Più voleva
recitare, più sentiva tensione. Notava una tensione del collo ogni talvolta che voleva alzare la voce.
Intuizione: era il pensiero di agire a dargli tensione, e l'unica soluzione possibile era non l'aggiunta di un'altra
cosa da fare, ma smettere di fare qualcosa (NON-DOING).
Soluzione: sostituire il non doing al bisogno di ottenere risultati velocemente (END-GAINING).

Endgaining (definizione di A.Lowen)


Endgaining is focusing only on the completion of an action, and not on the action itself. The term was coined by
FM Alexander. With endgaining, everything becomes a means to an end, but the satisfying end never seems to
arrive. When endgaining is taking place, contact is lost with the present, with the surroundings, with feeling, and
with the self.

Pleasure is lost in activity, not just because of inattention to detail, but also because of loss of gracefulness. With
endgaining, no pleasure is experienced moving toward the goal, and actions have a mechanical quality.
Endgaining may arise in part from paying to much attention to time and too little attention to space.

There is a difference between delaying gratification and endgaining. Delaying gratification only makes sense in
the context of fairly regular and fairly certain gratification. In that context, delaying gratification builds feeling
and excitement and the release is all the more satisfying. Endgaining on the other hand, involves losing
excitement and moving toward a goal mechanically. Alexander Lowen writes:*

The key to health is to live fully the life of the body. This means that feeling is more important than doing, that
being free is more important than being rich, and that the present is always more important than the future. This
is not to deny some validity to the reality principle.
But in sacrificing the present for the future, we must be sure that the future is not an impossible dream, an
illusion that can never be fulfilled. In terms of the body there is neither success nor failure. Life is to be lived
and in the living of it one grows old and dies. But when the living is postponed until the success is achieved, "He
made it," the end is always tragic.

Because humans have imagination and


reasoning, the 'future' will always have a role
in desire, and it is probably disingenuous to
pretend otherwise. The key is for the pull of
the future to 'spice' the present rather than
sacrificing contact with the present and actual
for pursuit of an image.

Inibizione e direzione
Alexander non stimava particolarmente gli
intellettuali, perchè era legato alla dimensione
pratica. Tuttavia scrisse quattro libri con molte
riflessioni di carattere generale/universale, ma
partendo sempre dalle sue esperienze di vita.
A livello generale, Alexander ritiene che lo
sviluppo tecnologico, nonostante i suoi
vantaggi (facilità etc.), porta l'uomo a perdere
la sua coordinazione innata.
La civilizzazione, oltre a provocare
depressione, ha come conseguenza il fatto che
oggi la comunità non è più tenuta compatta da
figure religiose o guru
Di conseguenza sviluppa una tecnica che
sostenga l'individuo nel suo percorso
individuale. Questa si articola in 3 principi:
1) controllo primario = relazione collo-testa-
schiena. Questa relazione si mantiene quando
la percezione è attiva, ovvero la vista
panoramica o sguardo aperto e l'attenzione
all'ascolto. Questo conduce naturalmente alla
direzione verso l'alto. Se il controllo primario
funziona bene, quello secondario (braccia e
gambe) funziona per riflesso. La percezione
attiva è data dall'inibizione e dalla direzione;
2) inibizione: momento di pausa e presenza nel
qui e ora. Prima di compiere un'azione in
maniera abituale, ci si ferma per concentrarsi
sulle sensazioni fisiche. Non ci si preoccupa di
cosa fare, ad es. con lo strumento, ma si
stabilisce prima il controllo primario. Infatti
secondo Alexander non si può imparare niente
di nuovo se ci si affida solo alle abitudini.
Fermarsi a uno stato neutro per stabilire
un'apertura iniziale blocca l'ansia e nutre le
azioni conseguenti.
3) direzione: Alexander, nell'osservare il ciclo
naturale, si accorge che tutto in natura ha una
direzione verso l'alto (es. piante). Ciò vale
anche per i bambini.
Quando la direzione è naturale, cioè verso
l'alto, si nutre anche la sfera emotiva. Corpo e
mente sono infatti due elementi
indissolubilmente legati (=influenza
reciproca).
Le direzioni di Alexander si articolano in
istruzioni da seguire mentre si compie
un'attività come suonare:
Rilasso il collo -> di conseg. la testa va verso
l'alto-> di conseg. la schiena segue la direzione
verso l'alto, cioè si allunga e si allarga -> di
conseg. le spalle si aprono -> le ginocchia
diventano mobili = vanno in avanti e in fuori.

Secondo Alexander la coordinazione segue una


gerarchia: la coordinazione di braccia e gambe
è secondaria a quella tra collo-testa-schiena.
All'interno della coordinazione primaria c'è
un'ulteriore gerarchia, in cui la testa domina gli
altri. Il motivo è che la testa, stando in
posizione apicale, non è condizionata da altre
parti del corpo. La testa è l'elemento che riceve
per primo le informazioni dell'ambiente
circostante, per questo guida il resto del corpo
a coordinarsi.
Alexander capisce che portare la testa indietro
mentre recitava gli portava tensione al collo.
Il dr. Roberts aveva studiato una trentina di
specie animali diverse per forma e grandezza,
notando che i canali semicircolari presenti
nell'orecchio interno mantengono una certa
disposizione (=sono paralleli al pavimento).Il
sistema dell'equilibrio dipende proprio da
questo fenomeno.
Osserva però che negli uomini questo non
succede, perchè tendiamo a tenere la testa
inclinata, inclinando di conseg. anche il canale
semicircolare.
Più la testa è in allerta percettiva, più va nella
direzione giusta
4) Propriocezione= "sesto senso" scoperto
dagli studi di neurofisiologia. E' il senso che
consente di compiere azioni fisiche senza
pensarci.
La propriocezione è circolare: più migliora, più
si percepisce quando la testa assume una
posizione sbagliata.

E' importante riuscire a mantenere la memoria muscolare della direzione mentre si compiono azioni
complesse.
Per riuscirci bisogna richiamare solo alcuni pensieri:
- spinta verso il basso e ritorno verso l'alto
- libertà delle varie componenti data dalla 1a e 2a vertebra

In tutta l'umanità è presente la difficoltà non solo a coordinarsi, ma a cogliere piacere dalla propria
esistenza. La difficoltà di coordinazione dipende anche da ansia, frustrazione, depressione e nervosismo.
Di conseg. Alexander pensa che la sua tecnica possa permettere maggior benessere, quindi il progresso
dell'umanità.
Questo concetto si oppone all'automatismo derivato dallo sviluppo tecnologico = sviluppo
materiale/esteriore che porta a perdita di resistenza e volontà.
Lo sviluppo della tecnologia è utile e positivo se accompagnato anche al progresso "umano".
società rurale-contadina: comunità, unita ad es. dalla religione;
società industriale (città): porta all'individualismo. L'uomo diventa guru di se stesso.

Alexander fonda una scuola elementare per bambini.


Scopo dell'educazione: per lui è fondamentale che il bambino non perda il controllo primario che a
quell'età possiede naturalmente.
La scuola chiude a causa della prima guerra mondiale.

"Il controllo cosciente e costruttivo di sè stessi" (libro)


Questo libro riguarda l'educazione.

Primo articolo:
Lo scopo dell'educazione è quello di insegnare alle persone a non autodistruggersi abusando di sè stessi
ignorando il sé.
L'uso appropriato di sè è essenziale per la sopravvivenza. I mutamenti ambientali della civilizzazione
portano al distacco sempre più marcato dalla natura.
Si cade facilmente nella trappola di "fare la cosa giusta"
- paura del cambiamento: attaccamento al pensiero e difficoltà ad accogliere il cambiamento.

Trascrizioni di lezioni dell'allievo di Alexander (Carrington?)


1) generando l'energia per andare verso l'alto (Agosto 1987)
L'energia serve per combattere alle forze che ci spingono verso il basso (forza di gravità ma anche eventi,
tutte le direzioni in cui non vogliamo andare).
L'umore e lo stato mentale così come il corpo condizionano fortemente la direzione.
Spesso per condizionamento morale non vediamo e sentiamo veramente ciò che ci circonda, perchè non
vogliamo vedere/sentire conflitti e domini esterni.

Al pensiero di recitare Alexander aveva un blocco psico-fisico: il fatto di forzarsi a recitare è un'azione
sbagliata dal punto di vista emotivo che gli dava problemi di postura. Lui non parla di postura ma di
statura. L'equilibrio tra le diverse parti del corpo deve essere costante, altrimenti la coordinazione ne
risente. Ha spostato la sua attenzione dal doing al non doing (non reagire all'idea di fare qualcosa).
Alexander ha osservato la natura degli animali e dei bambini: le parti primarie sono testa e schiena. Il resto
agisce di conseguenza.
Immagine del giaguaro: la testa è rivolta verso avanti perchè spinge avanti il resto del corpo.
Bambino: la testa guida la scoperta del mondo e porta a sviluppare il sistema motorio, che quindi parte dal
cervello. Lo sviluppo porta invece a perdere la naturalezza nella coordinazione, perchè le nostre attività
diventano più connesse (ad es. manualità, come la scrittura/lettura che porta ai primi problemi alla
schiena). La scrittura e la lettura fanno perdere il senso del torace che va verso l'alto, anche se il nostro
corpo è fatto per questo. La direzione verso il basso porta a problemi di tensione.
Collo-testa-schiena devono essere smepre rivolte verso l'alto.
Inoltre più cresciamo più i pensieri diventano complessi.
Dobbiamo trovare un equilibrio: l'equilibrio fisico non è sempre connesso con l'equilibrio emotivo.
L'uso meccanico del corpo porta e deformare le curve naturali della schiena. La postura corretta si basa
sull'equilibrio naturale del corpo.
Tecnica di insegnamento: utilizzava le mani piuttosto che il linguaggio verbale.
Esercizio 1: sedersi e alzarsi dalla sedia senza irrigidire il collo.
I suoi non sono esercizi di POSTURA (la postura è rigida), ma di EQUILIBRIO.

Tecnica Alexander (esercizi pratici)


Parte pratica con esercizi di respirazione e di allungamento
testa / bacino / torace
Prima pratica: esercizio di respirazione. Procedure della tecnica Alexander:
1) Constructive rest: sdraiarsi con le ginocchia in alto e posizionare un libro sopra la testa. Serve ad
allungare le vertebre. Generalmente durante la giornata, col nostro peso e con le attività che facciamo,
comprimiamo le vertebre. Appoggiando la testa sul libro ripristiniamo la curvatura della cervicale
(curvatura naturale). La schiena che riposa sul pavimento, grazie al fatto che ci concentriamo sulla
dilatazione della muscolatura toracica, può riallungarsi. Le ginocchia che puntano verso l'alto fa sì che il
peso delle gambe sia posizionato sui piedi e sul bacino, piuttosto che sulla schiena.
2) Whispered Ah: "a" sussurrata.
respirazione: aprire le narici (espansione). Il diaframma grazie all'espansione lavora in maniera naturale e
da supporto al peso della gabbia toracica. (doppia funzione = governare la respirazione e sostenere il
torace)
espirazione: sollecitiamo il palato, che ha la funzione di sostenere il peso della testa verso l'alto. Quando
abbiamo fatto uscire completamente l'aria con la a sussurrata sentiamo la parte bassa che si contrae,
richiamando verso l'alto il pavimento pelvico (struttura elastica a forma di arco, che da sostegno e
direzione al bacino)
3) respirazione dinamica con la lettera "s": è accompagnata a una curvatura della schiena.

Canto armonico e chakra


Il canto armonico è originario della mongolia (regione di Tibe?). Ha una funzione non soltanto artistica ma
soprattutto sociale/sciamanica, per creare connessioni e per armonizzare l'individualità di ciascuno con gli
altri, un po' come i cori tradizionali. A diff. del canto non viene messa in rilievo la fondamentale, ma gli
armonici che genera. Negli anni '70 sono state riscoperte queste forme d'arte orientali in occidente. E' stato
utilizzato anche per la sua proprietà di farci rilassare mantenendo attiva l'attenzione a livello percettivo.
Qeusta pratica è meditativa.
Secondo la filosofia yoga la meditazione ha la funzione di armonizzare i chakra. Questi sono i centri
energetici che si occupano di armonizzare le energie e di bilanciare il corpo con la respirazione:
1. chakra delle energie concrete / terrene / sottili
2. chakra della creatività (il generare, nascita e arte) , simbolicamente posizionato sotto l'ombelico
3. chakra dell'autostima, energia che irradiamo fuori da noi
4. chakra del cuore, legato alla sfera dell'emotività (torace)
5. chakra della comunicazione (gola).
6. chakra del pensiero, terzo occhio
7. chakra della spiritualità, situato sopra la testa.

Bharatanatyam
"danze epiche" con una parte narrativa e una parte più ritmica/astratta. La danzatrice usa ogni parte del
corpo, quindi anche lo sguardo. La ballerina ha un'alta concezione dello spazio.

Anatomia
Scheletro assiale: cranio, colonna vertebrale e gabbia toracica;
Scheletro appendicolare: bacino e arti (legato all'assiale).

Articolazione atlanto occipitale (atlas) si trova tra cranio e colonna vert. La sua tensione determina
scoordinazione e perdita di equilibrio del corpo
Gabbia toracica: deve essere sempre abbastanza estesa da permettere agli organi che contiene di
funzionare bene. Una postura sbagliata che determina il suo restringimento porta a problemi respiratori e
circolatori gravi.
Sistema vestibolare; risiede nell'orecchio interno (vestibolo + labirinto)
- permette il movimento, l'equilibrio, l'orientamento nello spazio...
- protegge il corpo quando non è eretto, es. in caso di caduta
- Righting reflex: coregge la posizione del corpo qunado sta per perdere l'equilibrio.

PROBLEMI DEL MUSICISTA


Sono dati da:
- suonare in una postura inadeguata
- muovere il corpo senza consapevolezza, quindi basandosi unicamente su pattern abituali
- compiere movimenti ripetitivi in caso di dolore/infiammazione

PROBLEMI FISICI <-> PROB. AL SISTEMA NERVOSO

TENDINITE: infiammazione del tendine (tessuto fibroso ed elastico che connette le ossa ai muscoli)
SINDROME DEL TUNNEL CARPALE: dolore/intorpidimento/formicolio di polso, mano e dita
SINDROME DELLO STRETTO TORACICO: la postura errata porta alla compressione dei nervi/vasi
sanguigni che passano per lo stretto toracico
GOMITO DEL TENNISTA: dolore che viene quando si stende il braccio dritto
DISTONIA FOCCALE: una o più parti del corpo non reagiscono coerentemente agli stimoli del cervello.
In particolare, le aree del cervello più utilizzate si dilatano al punto di sovrapporsi (lo stimolo attiva così
due aree contemporaneamente)
Homonculus: una parte sensoriale e una parte motoria

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