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Capitolo 9

IL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI

9 - 1. GENERALIT
Quando una FORZA F SPOSTA IL PROPRIO PUNTO DI APPLICAZIONE lungo la
propria retta dazione per uno spostamento s, COMPIE UN LAVORO:

L = F s

F
s

Se lo spostamento s non avviene lungo la linea dazione della forza F, il lavoro sar dato
dal prodotto della forza F per la componente dello spostamento lungo la direzione della forza.
Se ad esempio lo spostamento s diretto lungo una retta ruotata di un angolo rispetto
alla retta dazione di F, il lavoro compiuto da F sar:

L = F s'= F s cos
s'= s cos

Se la FORZA F NON RIMANE COSTANTE durante lo spostamento s, cio se:

F = F (s)
allora si scompone lo spostamento s in tratti infinitesimi ds, per ciascuno dei quali si ha un
LAVORO ELEMENTARE:
dL = F (s) ds
Il LAVORO TOTALE sar:

L =

F (s) ds

Se si hanno PI FORZE che, per effetto dello spostamento s, spostano il proprio punto di
applicazione, il LAVORO TOTALE sar:
9-1

L TOT =
oppure:

L =

i Fi

i s Fi (s)

s'
i

(Forze Fi COSTANTI)

ds

(Forze Fi VARIABILI)

Le forze di cui stiamo parlando possono essere i carichi applicati a una struttura
deformabile e gli spostamenti possono essere le deformazioni che la struttura subisce.
Quindi I CARICHI APPLICATI A UNA STRUTTURA GENERANO DEI LAVORI PER
EFFETTO DEGLI SPOSTAMENTI CHE LE DEFORMAZIONI DELLA STRUTTURA
IMPONGONO AI LORO PUNTI DI APPLICAZIONE.
Gli SPOSTAMENTI nei vari punti della struttura possono essere imposti IN DUE MODI:
1 - SPOSTAMENTI IMPOSTI A PIACERE (o VIRTUALI) che fanno compiere alle forze
reali applicate alla struttura un LAVORO VIRTUALE ESTERNO (compiuto cio dalle
forze esterne per gli spostamenti virtuali).
2 - SPOSTAMENTI REALI che la struttura subisce per effetto dei carichi realmente applicati;
in questo caso il lavoro compiuto dai carichi il LAVORO REALE o EFFETTIVO.
Ad esempio consideriamo una trave qualunque con tre carichi applicati e imponiamo ai tre
punti di applicazione tre spostamenti qualunque (spostamenti VIRTUALI) indipendenti dai
carichi.
P1

P2

P3

Spostamenti virtuali
Questi spostamenti avranno una componente nella direzione della forza applicata in quel
punto; la forza applicata, moltiplicata per questa componente dello spostamento virtuale, d
un LAVORO VIRTUALE ESTERNO.
Nota:
Gli SPOSTAMENTI VIRTUALI imposti possono essere qualunque, ma devono essere
CONGRUENTI cio:
- COMPATIBILI CON I VINCOLI,
- NON DEVONO LEDERE LA CONTINUIT DELLA STRUTTURA.
In altre parole non sono ammesse rotazioni negli incastri o spostamenti in incastri e cerniere e
neppure cuspidi o gradini lungo la struttura.
Nota:
Le forze reali Pi applicate alla struttura generano delle AZIONI INTERNE REALI
N, M, T, M t .
9-2

Per effetto degli spostamenti virtuali imposti, nascono anche, nei punti della struttura, delle
DEFORMAZIONI VIRTUALI che fanno lavorare le AZIONI INTERNE REALI:
N, M, T, M t cio quelle generate dai CARICHI REALI Pi . Questo lavoro viene chiamato
LAVORO VIRTUALE INTERNO (prodotto dalle azioni interne reali che lavorano per le
deformazioni virtuali). Ogni singolo tronchetto elementare generer un suo contributo a
questo lavoro.
Il LAVORO VIRTUALE INTERNO TOTALE quindi lintegrale di tutti i lavori virtuali
interni elementari dovuti alle deformazioni virtuali dei singoli tronchetti.
Pertanto, se il tronchetto elementare di lunghezza dx subisce una DEFORMAZIONE
ASSIALE , la sua VARIAZIONE DI LUNGHEZZA sar:

dx
Lo sforzo normale reale N (che una forza), dar luogo, per effetto di questo spostamento, ad
un LAVORO ELEMENTARE INTERNO:

d L i (N) = N dx
( N = sforzo normale reale,

= deformazione virtuale ).

Analogamente, se le facce dellelemento RUOTANO di un ANGOLO:


dx

(essendo = rotazione relativa di due facce a distanza unitaria), il momento flettente reale
M compie un LAVORO ELEMENTARE INTERNO:

d L i (M) = M dx
( M = momento flettente reale,

= deformazione virtuale ).

Analogamente, se le facce dellelemento subiscono uno SCORRIMENTO:

dx
(essendo = scorrimento di due facce a distanza unitaria), il taglio reale T compie un
LAVORO ELEMENTARE INTERNO:
( T = taglio reale,

d L i (T) = T dx
= scorrimento virtuale ).

Se infine le due facce dellelemento subiscono una ROTAZIONE RELATIVA DI


TORSIONE:
dx
(essendo = rotazione relativa di due facce a distanza unitaria), il momento torcente reale
Mt compie un LAVORO ELEMENTARE INTERNO:

d L i (Mt ) = Mt dx

9-3

= rotazione virtuale ).

( Mt = momento torcente reale,

Il LAVORO ELEMENTARE INTERNO TOTALE relativo allelemento sar la somma di


tutti i lavori elementari:

dL

= N dx + M dx + T dx + Mt dx

Il LAVORO VIRTUALE INTERNO per TUTTA LA STRUTTURA sar:

N dx + M dx + T dx + Mt dx (1)

I CARICHI ESTERNI Pi applicati alla struttura, per effetto degli spostamenti virtuali
imposti, spostano il proprio punto di applicazione e compiono cos un LAVORO VIRTUALE
ESTERNO:
L e = Pi i
i

essendo i la componente dello spostamento virtuale nella direzione della forza reale Pi .
Il Lavoro interno L

e il Lavoro esterno Le sono legati fra loro dal:


PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI

Le = L

( 1)

Condizione necessaria e sufficiente perch un sistema sia in equilibrio che il lavoro


virtuale totale (esterno e interno) sia nullo per qualunque sistema di spostamenti virtuali
congruenti (cio compatibili coi vincoli e con la continuit della struttura).
La relazione ( 1) pu essere scritta in modo esplicito nella forma:

i Pi

i =

( N + M + T + Mt ) dx

( 1)

dove:

Pi = Carichi REALI applicati alla struttura,


i = SPOSTAMENTI VIRTUALI imposti nelle direzioni delle linee dazione dei carichi Pi ,
, , , = DEFORMAZIONI VIRTUALI imposte,

N, M, T, M t = AZIONI INTERNE REALI generate dai CARICHI Pi agenti sulla struttura.


Quindi: I carichi reali lavorano per gli spostamenti virtuali e le azioni interne reali
lavorano per le deformazioni virtuali.
Se la struttura in equilibrio questi due lavori sono uguali.

9-4

9 - 2. APPLICAZIONI DEL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI


Il primo problema pratico che si incontra nellapplicazione del Principio dei Lavori
Virtuali (L.V.) : COME GENERARE NELLA STRUTTURA GLI SPOSTAMENTI E LE
DEFORMAZIONI VIRTUALI CONGRUENTI TRA LORO E COMPATIBILI CON I
VINCOLI?
Il metodo pi semplice quello di APPLICARE ALLA STRUTTURA un nuovo carico
arbitrario, scelto opportunamente, che chiameremo CARICO VIRTUALE (che non ha nulla
a che vedere con i carichi reali), considerare come DEFORMAZIONI VIRTUALI E
SPOSTAMENTI VIRTUALI quelli che il carico virtuale genera nella struttura.
Ad esempio il carico virtuale applicato alla struttura potr generare uno sforzo normale
virtuale N (che non ha niente a che vedere con lo sforzo normale reale N prodotto dai carichi
reali Pi ) e che produce in un tronchetto dx della struttura una DEFORMAZIONE
VIRTUALE (avvicinamento o allontanamento delle facce opposte) pari a:

dx = N dx
EA
Analogamente il momento flettente M prodotto dal carico virtuale (che non ha niente a
che vedere col momento flettente reale M prodotto dai carichi reali Pi ) produce in un
tronchetto dx della struttura una ROTAZIONE VIRTUALE pari a:

dx = M dx
EJ
Analogamente il momento torcente Mt prodotto dal carico virtuale (che non ha niente a
che vedere col momento torcente reale Mt prodotto dai carichi reali Pi ) produce in un
tronchetto dx della struttura una ROTAZIONE TORSIONALE VIRTUALE pari a:

M
dx = GJt dx
p
Analogamente il taglio T prodotto dal carico virtuale (che non ha niente a che vedere col
taglio reale T prodotto dai carichi reali Pi ) produce in un tronchetto dx della struttura uno
SCORRIMENTO VIRTUALE pari a:
dx = T dx
GA
(dove una costante detta fattore di taglio che dipende dalla forma della sezione).
Sostituendo queste espressioni di , , e nellespressione (1) del LAVORO VIRTUALE
INTERNO, si ha:
L

Mt
N N dx + M M dx + T T dx + Mt
dx
EA
EJ
GA
GJ p
l

Cio le azioni interne reali (N, M, T, M t ) lavorano per le deformazioni virtuali (prodotte
dal carico virtuale).
Il LAVORO VIRTUALE ESTERNO sar quello prodotto dai CARICHI REALI che
lavorano per gli SPOSTAMENTI VIRTUALI i (prodotti dal carico virtuale):

9-5

Le =

i Pi i

Il PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI diventa quindi:

i Pi i

=
l

Mt
(N N dx + M M dx + T T dx + M t
dx
GA
GJ p
EA
EJ

Nota:
Nelle applicazioni pratiche, come vedremo, i significati di reale e virtuale vengono
scambiati, per cui il carico reale diventa quello virtuale e viceversa. Il principio dei lavori
virtuali resta comunque valido.

9 - 2 - 1. Calcolo della Freccia in un Punto col Principio dei Lavori Virtuali


Se assegnata una struttura caricata in modo complesso e si vuole calcolare la freccia in un
dato punto, conveniente considerare questo CARICO ASSEGNATO COME se fosse il
carico VIRTUALE e considerare le deformazioni e le frecce prodotte da questo carico come
se fossero quelle virtuali.
Come CARICO REALE conviene assumere un carico molto semplice, applicato nel
punto di cui si cerca lo spostamento e nella stessa direzione: ad esempio UNA FORZA
UNITARIA. Ci rende molto semplice il calcolo delle AZIONI INTERNE REALI
(N, M, T, Mt ).
ESEMPIO n. 1

Calcolare la freccia nel punto estremo di una mensola caricata da un carico


uniformemente distribuito per unit di lunghezza.

A
A
l

R* = p x

x/2
x

Il carico reale p ma, scambiandone il significato, facciamo finta che p sia il Carico
Virtuale che genera le deformazioni virtuali e gli spostamenti virtuali.
Pertanto il carico p (che diventato virtuale) genera, in un punto generico della trave di
ascissa x, le seguenti azioni interne virtuali:
N = 0,

Mt = 0,

T = p x,

M =

p x2
2

Trascurando le deformazioni prodotte dal taglio (si tratta di una trave snella), le uniche
deformazioni sono quelle prodotte dal momento flettente.

9-6

In un elemento dx, posto allascissa x, la rotazione relativa tra le due facce :


p x2
dx = M
dx
=
EJ
2 EJ dx

Consideriamo questa deformazione come virtuale.


Chiameremo poi Spostamento Virtuale la FRECCIA A prodotta dal carico p nel punto A.
Procuriamoci ora un NUOVO CARICO DA CONSIDERARE COME SE FOSSE IL
CARICO REALE e da fare lavorare per le deformazioni e gli spostamenti virtuali espressi
sopra.
Il carico pi opportuno per calcolare la freccia in A prodotta da p UNA FORZA
UNITARIA VERTICALE APPLICATA IN A e orientata VERSO IL BASSO (come
presumibilmente orientata la freccia A prodotta in A dal carico p).

P = 1 CARICO "REALE"

Questo carico REALE lavorer per lo spostamento virtuale A (prodotto da p) dando


luogo al LAVORO VIRTUALE ESTERNO:
L e = P A = 1 A = A
Le AZIONI INTERNE REALI (N, M, T, M t ) prodotte da P = 1 lavoreranno per le
deformazioni virtuali prodotte da p.
Tenendo conto solamente del momento flettente lunica azione interna reale prodotta da
P = 1 :
M = P x = 1 x = x
Il LAVORO VIRTUALE INTERNO quindi:
L

M dx =

p x2
(1 x) 2 EJ dx
l

Applicando il Principio dei Lavori Virtuali si ha:

Le = L i

cio:

1 A =

p x3
p l4
2 EJ dx = 8 EJ

da cui:

p l4
A = 8 EJ
che la freccia prodotta nel punto A dal carico virtuale p.
Questo risultato coincide con quello gi trovato con altri metodi.

9-7

p x3
2 EJ dx

ESEMPIO n. 2

Nella trave a mensola dellesempio n. 1 calcolare la rotazione nel punto A prodotta dal
carico p distribuito.

p
A
A
l

Assumendo anche in questo caso il carico p come carico virtuale, conviene scegliere un
nuovo carico reale che lavori per la rotazione virtuale prodotta da p, cio una COPPIA
UNITARIA C = 1 applicata nel punto A.
C = 1 CARICO REALE

Il LAVORO VIRTUALE ESTERNO :

L e = C A = 1 A = A
Lunica azione interna Reale prodotta da C = 1 un momento flettente:

M = 1
Il LAVORO VIRTUALE INTERNO prodotto da M
virtuali prodotte da p :

M dx =
l

che lavora per le deformazioni

p x2
p l3
(1) 2 EJ dx = 6 EJ

Applicando il Principio dei Lavori Virtuali si ha:

Le = L i

cio:

1 A =

p x2
p l3
dx
=
2 EJ
6 EJ

da cui:
p l3
A = 6 EJ

che la rotazione prodotta nel punto A dal carico virtuale p.


Questo risultato coincide con quello gi trovato con altri metodi.

9-8

Nota:
In queste applicazioni conveniente assumere come CARICO REALE un carico
UNITARIO OMOGENEO CON LA DEFORMAZIONE cercata, cio una forza unitaria
quando si vuole calcolare uno spostamento o una coppia unitaria quando si vuole calcolare
una rotazione, in modo che il lavoro esterno Le sia dato direttamente dal prodotto del carico
reale unitario per la deformazione cercata.
ESEMPIO n. 3

Calcolare la freccia in mezzeria della trave rappresentata in figura col Principio dei
lavori Virtuali.

C
C

A
l/2

P
2

l/2

B
P
2

Consideriamo il carico P come carico virtuale.


Il momento flettente del carico virtuale :

M = P x
2
La deformazione virtuale in un punto generico allascissa x :

dx = M dx = P x dx
EJ
2 EJ
Come carico reale assumiamo una forza unitaria in mezzeria, diretta come P, che d un
momento flettente reale:

1
A
C

1
2

B
1
2

Il LAVORO ESTERNO :

M = 1 x
2
L e = 1 C

Il LAVORO INTERNO (per la simmetria della struttura rispetto al punto C):

9-9

Li = 2
=

P
2EJ

1
2M
0

M
dx = 2
EJ

1
2 x 2dx
0

1
2
0

1 Px
x
dx =
2 2EJ

1
3 2
x

P
2EJ

Pl3
48EJ

Applicando il Principio dei Lavori Virtuali si ha:


Le = Li
cio:
da cui:

P l3
1 C = 48
EJ
3

C = P l
48 EJ

che la freccia prodotta nel punto C dal carico virtuale P.


Questo risultato coincide con quello gi trovato con altri metodi.
Nota:
Quando, come in questo caso, si cerca la freccia in un punto intermedio della trave, il
calcolo del lavoro interno L i va eseguito sommando il lavoro interno relativo alla parte della
trave che precede il punto di applicazione della forza unitaria ed il lavoro relativo alla parte di
trave che segue tale punto (eventualmente ripartendo dallestremit destra e calcolando il
momento flettente delle forze che seguono).
IMPORTANTE
SE IL DIAGRAMMA DEL MOMENTO FLETTENTE VARIA NEI DIVERSI TRATTI
DELLA TRAVE, NEL CALCOLO DEL LAVORO INTERNO OCCORRE SOMMARE I
CONTRIBUTI DEI VARI TRATTI IN CUI IL MOMENTO FLETTENTE HA LA STESSA
ESPRESSIONE.
In pratica, se la trave caricata con pi carichi concentrati, occorre ricavare lespressione
del momento flettente per ciascun tratto compreso fra due carichi successivi.
Si veda in proposito lesempio che segue.
ESEMPIO n. 4

Calcolare la freccia in mezzeria della trave rappresentata in figura col Principio dei
Lavori Virtuali.
Dal punto di vista del momento flettente, la trave pu essere suddivisa in tre tratti:
- TRATTO AB
- TRATTO BD
- TRATTO DE

con andamento triangolare,


con andamento costante,
con andamento triangolare.

Sfruttando la simmetria rispetto alla mezzeria, la trave si pu ritenere costituita da:

9 - 10

P
A

B
l/4

P
D

l/2

l/4

- 2 TRATTI come AB,


- 2 TRATTI come BC.
Le espressioni del momento flettente nei tratti sono:

P
A

P
l/4

l/4

l/2
x
- TRATTO AB:

MAB = P x

- TRATTO BC:

MBC = P x P (x l ) = P l
4
4

Le espressioni delle ROTAZIONI sono, rispettivamente nei due tratti:

AB dx =

MAB
Px
EJ dx = EJ dx

BC dx =

M BC
Pl
EJ dx = 4 EJ dx

Considerando il carico assegnato come il carico virtuale, queste deformazioni sono le


deformazioni virtuali.
Come CARICO REALE assumiamo una FORZA UNITARIA verticale applicata IN
MEZZERIA.

1
C

A
1
2
x

9 - 11

E
1
2

Il momento flettente reale sar:

M = 1 x
2

Il LAVORO ESTERNO sar:

L e = 1 C

Il LAVORO INTERNO sar (per la simmetria della struttura rispetto al punto C):

Li = 2
=2

1
4
0

P
EJ

1
4M
0

M AB
dx + 2
EJ

1 Px
x
dx + 2
2 2EJ
1
3 4
x

Pl
4EJ

1
2
1
4

1
2
1 M
4

1 Pl
P
x
dx =
2 4EJ
EJ

1
2 2
x

M BC
dx =
EJ

1
4

1
4 x 2dx +
0

Pl
4EJ

1
2
1 xdx
4

P 1 l3
Pl 1 l 2 l 2
+

EJ 3 64
4EJ 2 4 16

Pl3
3 Pl3
Pl3
Pl 4l 2 l2
+
=
+
=
192EJ 128 EJ
192EJ 8EJ 16

Pl3 1
3
Pl3 2 + 9 11 Pl3
+
=
=
EJ 192 128
EJ 384 384 EJ

Applicando il Principio dei Lavori Virtuali si ha:


cio:
da cui:

Le = L i
11 P l 3
1 C = 384
EJ
11 P l 3
C = 384
EJ

che la freccia prodotta nel punto C dai carichi virtuali P.


Questo risultato coincide con quello gi trovato con altro metodo.

9 - 2 - 2. Calcolo di una Reazione Iperstatica col Principio dei Lavori virtuali


Anche in questa applicazione il principio dei Lavori virtuali viene utilizzato in forma
inversa.
Scelta la struttura principale e messe in evidenza le incognite iperstatiche, il complesso dei
carichi assegnati (noti) e delle incognite iperstatiche agenti sulla struttura principale viene
considerato come il carico virtuale e le deformazioni che questo complesso genera nella
struttura vengono considerate come deformazioni virtuali.
Come CARICO REALE si assume poi un carico UNITARIO, omogeneo con le
incognite iperstatiche, e si fa lavorare questo carico per gli spostamenti virtuali e le sue azioni
interne per le deformazioni virtuali.
9 - 12

ESEMPIO n. 5

Data la struttura iperstatica rappresentata in figura, calcolare la reazione iperstatica.


Scegliamo come STRUTTURA PRINCIPALE quella che si ottiene sostituendo lincastro
nel punto A con una cerniera.

q
B

x
STRUTTURA PRINCIPALE

La reazione iperstatica da determinare sar quindi la COPPIA C: momento dincastro


iperstatico. La coppia C dovr essere tale da ANNULLARE LA ROTAZIONE nel punto A.
Consideriamo il complesso del carico distribuito q e della coppia C come carico virtuale
e calcoliamo le deformazioni virtuali che essi provocano nel tronchetto generico a distanza
x dallestremit B della trave principale. Come al solito teniamo conto unicamente delle
deformazioni prodotte dal momento flettente, essendo nulle quelle prodotte dallo sforzo
normale e dal momento torcente e trascurabili quelle prodotte dal taglio.
Il momento flettente prodotto da q e da C in una sezione generica distante x da B :

B
ql
C
+
VA =
l
2

VB =
x

q
ql
C
l
2

qx

x/2

VB

ql
q x2
ql
q x2
M = VB x q x x = (
C) x
=
x
C x
2
2
2
2
2
l
l

Questo momento flettente genera nel tronchetto elementare una deformazione (rotazione
relativa delle facce distanti dx) pari a:
ql
q x2
x
C x
M
2
2
l
dx = EJ dx =
dx
EJ
Questa la deformata virtuale.
Lo spostamento virtuale provocato da questi carichi nel punto A sar una ROTAZIONE
NULLA perch nel punto A della struttura reale c un incastro e le deformazioni virtuali
devono essere compatibili coi vincoli .

9 - 13

Come CARICO REALE (che dovr lavorare per le deformazioni virtuali) assumiamo
una COPPIA UNITARIA APPLICATA NEL PUNTO A della trave principale, con verso
concorde a quello di C.

1
l
x
Questo carico produce nella trave principale un momento flettente reale:

M = 1 x
l
(col segno - perch tende le fibre superiori).
Il LAVORO ESTERNO prodotto da questo carico reale C = 1 che lavora per la
deformazione virtuale A = 0 sar:

L e = 1 A = 0
Il LAVORO INTERNO prodotto dal momento flettente reale M che lavora per le
deformazioni virtuali prodotte da q e da C :
l

l
0

M dx M =
EJ

ql
q x2
x
Cx
2
2
l
( 1 x ) dx
EJ
l

Applicando il Principio dei Lavori Virtuali si ha:

Le = L i

da cui:
0 =

l
0

2
q x2
q x3
+
+ C2 x dx
2 EJ
2 l EJ
l EJ

da cui:
q
EJ

l
0

x2 dx +
2

l
0

x3 dx + C
EJ
2l

l
0

x2 dx = 0
l2

da cui:
q
EJ

da cui:
da cui:
e infine:

l3
l4
C
6 +
+ EJ
8l

l3
= 0
3 l2

q l3 4 + 3
+ Cl
EJ
24
3 EJ

q l3
24 + C3 l = 0

9 - 14

= 0

C =

q l2
8

che lincognita iperstatica cercata.


Nota:
A conferma del risultato trovato, calcoliamo lincognita iperstatica C anche con un
ALTRO METODO:
C

STRUTTURA PRINCIPALE

Equazione di congruenza delle rotazioni nel punto A:

A (q) A (C) = 0

Esplicitando i termini:

q l3
Cl
24 EJ 3 EJ = 0

da cui:

C =

q l2
8

ESEMPIO n. 6

Data la struttura iperstatica dellesempio precedente, calcolare lincognita iperstatica


scegliendo unaltra struttura principale.

B
X

l
STRUTTURA PRINCIPALE

Otteniamo la STRUTTURA PRINCIPALE eliminando lappoggio in B e mettendo in


evidenza lincognita iperstatica X.
I carichi virtuali sono q ed X.
Il momento flettente prodotto dai carichi virtuali :

9 - 15

q
B
X

qx

x/2
x

x2
M = X x qx x = X x q
2
2

La DEFORMAZIONE VIRTUALE prodotta da M :


2
X x q x dx
dx = M
dx
=
EJ
EJ
2 EJ

Come CARICO REALE assumiamo una FORZA UNITARIA applicata in B, con verso
concorde a X.

1
x

Il momento flettente prodotto dal carico reale :


= 1 x = x

Il LAVORO ESTERNO :

L e = 1 B = 0

(essendo B = 0 labbassamento dellappoggio nella struttura reale).


Il LAVORO INTERNO :
L

l
0

M M dx =
EJ

l
0

q x2
x Xx
dx
EJ
2 EJ

Applichiamo il Principio dei Lavori Virtuali:

Le = L i

cio:

0 =

l
0

X x 2 dx
EJ

da cui:

9 - 16

l
0

q x3
2 EJ dx

4
X l3 q l = 0
3 EJ
8 EJ

da cui:

X ql = 0
3
8

e infine:

X = 3 ql
8

che lincognita iperstatica cercata.


Nota:
A conferma del risultato trovato, calcoliamo lincognita iperstatica C anche con un
ALTRO METODO:

q
B

X
STRUTTURA PRINCIPALE
Equazione di congruenza degli spostamenti verticali nel punto B:

B (q) B (X) = 0
Esplicitando i termini:

q l4
X l3 = 0

8 EJ
3 EJ

da cui:

X = 3ql
8

ESEMPIO n. 7

Risolvere la trave iperstatica rappresentata in figura.

C
B

x
STRUTTURA PRINCIPALE

Otteniamo la struttura principale eliminando lappoggio in B e sostituendolo con la


reazione verticale incognita X.
9 - 17

I carichi virtuali sono C ed X.


Il momento flettente prodotto dai carichi virtuali :
M = C - Xx
La deformazione prodotta dai carichi virtuali :

dx = M dx = C X x dx
EJ
EJ
Come CARICO REALE assumiamo una FORZA UNITARIA VERTICALE applicata in
B e diretta come X:
B

A
x

Il momento flettente M prodotto dal carico reale :

M = 1 x
(col segno - perch tende le fibre superiori).
Il LAVORO ESTERNO :

L e = 1 B = 0

(essendo B = 0 labbassamento dellappoggio nella struttura reale).


Il LAVORO INTERNO :
Li =

1
EJ

l
0

l
0

M
dx =
EJ

l
0

( 1 x )

Cx + Xx 2 dx =

C Xx
dx =
EJ

1
l2
l3
C + X
EJ
2
3

Applichiamo il Principio dei Lavori Virtuali:

Le = L i

cio:

da cui:

1
0 = EJ

2
3
C l2 + X l3

X = 3 C
2 l

che lincognita iperstatica cercata.

9 - 18

Nota:
A conferma del risultato trovato, calcoliamo lincognita iperstatica X anche con un
ALTRO METODO:
C
B

A
X

STRUTTURA PRINCIPALE

Equazione di congruenza degli spostamenti verticali nel punto B:

B (C) B (X) = 0
Esplicitando i termini:

C l2 X l3 = 0
2 EJ
3 EJ

da cui:

X = 3 C
2 l

ESEMPIO n. 8

Calcolare col Principio dei Lavori Virtuali la reazione iperstatica della trave su tre
appoggi rappresentata in figura.

l/2

l/2
l

Assumiamo la TRAVE PRINCIPALE eliminando lappoggio centrale e sostituendolo con


la reazione incognita X.

STRUTTURA PRINCIPALE

X
2

X
x

9 - 19

X
2

I carichi virtuali sono: C, C e X.


Il momento flettente generato dai carichi virtuali :

M = X x C
2
Le deformazioni prodotte dai carichi virtuali sono:

dx = M dx = X x C 1 dx = X x C dx
EJ
2
EJ
2 EJ
EJ
Come CARICO REALE assumiamo una FORZA UNITARIA applicata in mezzeria e
diretta come X:
1
2

1
2

1
x

Il momento flettente del carico reale :

M = 1 x
2
Il LAVORO ESTERNO :

L e = 1 C = 0

(essendo C = 0 labbassamento dellappoggio centrale nella struttura reale).


Il LAVORO INTERNO :

Li = 2

l
2M
0

1
=
EJ

l
2
0

M
dx = 2
EJ

X 2
x dx
2

l
2
0

1
X
C
x
x
dx =
2 2EJ
EJ

l
2 Cxdx
0

1 Xl3 Cl 2

EJ 48
8

Applichiamo il Principio dei Lavori Virtuali:


cio:

da cui:

Le = L i
X l3
C l2
0 = 1

EJ 48
8
X = 6C
l

che lincognita iperstatica cercata.


Lo stesso risultato gi stato ottenuto in precedenza con un altro metodo.

9 - 20

ESEMPIO n. 9

Risolvere col Principio dei Lavori Virtuali la struttura rappresentata in figura.

L
P

l/4

l/4
l/2
l

Scegliamo come STRUTTURA PRINCIPALE quella che si ottiene tagliando i due


elementi in corrispondenza della cerniera C.

X
X

P
P- X
2
A

P
P- X
2

1
B
C

x
STRUTTURA PRINCIPALE
Questi sono i carichi virtuali.
Il momento flettente prodotto dai carichi virtuali varia dal tratto AB al tratto BC:

9 - 21

MAB = P X x
2

- TRATTO AB:
- TRATTO BC:

MBC = P X x P x l = P x X x P x + P l = P l X x
2
4
2
4
4
2
Per la SIMMETRIA della struttura rispetto al punto C, avremo 2 TRATTI AB e 2 TRATTI
BC.
Le DEFORMAZIONI prodotte dai carichi VIRTUALI sono:
- TRATTI AB:
AB dx =

- TRATTI BC:

BC dx =

MAB
dx = 1 P X x dx
EJ
EJ
2

MBC
1 Pl
X
EJ dx = EJ 4 2 x dx

NellASTA VERTICALE vi sar solamente uno sforzo normale virtuale:


N = X
che produce una DEFORMAZIONE VIRTUALE:

dx = N dx = X dx
EA
EA
Come CARICO REALE assumiamo una forza unitaria, diretta come X, e agente su
entrambe le parti della struttura principale:

1
1
1
2

Il momento flettente prodotto dal carico reale nella trave (1) :


M = 1x
2
Lo sforzo normale prodotto dal carico reale nella trave (2) :
9 - 22

1
2

N =1
I LAVORI ESTERNI Le NELLA PARTE VERTICALE della struttura ed Le NELLA
PARTE ORIZZONTALE saranno UGUALI E CONTRARI fra di loro:

L 'e = 1 C = L "e = 1 ( C)
(per entrambe le parti della struttura lo spostamento virtuale C lo stesso mentre le forze
reali unitarie applicate alle due parti sono uguali e contrarie).
I LAVORI INTERNI nelle due parti della struttura sono:
- PARTE (2) VERTICALE:
L

L i'=

N N dx =
EA

L
0

1 X dx = X L
EA
EA

- PARTE (1) ORIZZONTALE:

L i" = 2

l
4
0

M AB
M
dx + 2
EJ

l
2
l
4

M BC
dx
EJ

Poich i LAVORI ESTERNI delle due parti della struttura sono UGUALI E CONTRARI
tra loro e poich, per il Principio dei Lavori Virtuali, essi sono uguali ai rispettivi lavori
interni, di conseguenza anche i LAVORI INTERNI delle due parti della struttura SARANNO
UGUALI E CONTRARI TRA LORO:

L i'= L i"
Segue:

XL = 2
EA

l
4
0

M
M AB dx 2
EJ

l
2
l
4

MBC
dx
EJ

Esplicitando i termini: M, M AB , M BC si ha:

XL = 2
EA

l
4

1 P X x dx 2
12 x EJ
2

l
2
l
4

1 P l X x dx
12 x EJ
4
2

da cui:

XL = 1
EA
EJ

l
4
0

P x 2 dx 12

l
4
0

X x2 dx +

l
2
l
4

P l x dx
4

l
2
l
4

X x2 dx
2

da cui:

XL = 1
EA
EJ

3
P x
3

l
4
0

3
X x
2 3

l
4
0

9 - 23

2
+ Pl x
4 2

l
2
l
4

3
X x
2 3

l
2
l
4

da cui:

X L = 1
EA
EJ

P l3
X l3

+ Pl
192
384
8

l2
l2

4
16

X
6

l3
l3

8
64

da cui:

da cui:

X L = 1 P l3 1 + 3
EA
EJ
192
128

da cui, infine:

1 + 7
384
384

X l3

X L = P l3 2 + 9 X l 3 8
EA
EJ 384
EJ 384

X L = 11 P l 3 X l 3
EA
384 EJ
48 EJ
che la stessa equazione di congruenza che si gi trovata, con un altro metodo, nellesempio
n. 4 del Capitolo 7 (pag. 7 - 17) e che consente di ricavare lincognita iperstatica X.

9 - 2 - 3. Altri Esempi
ESEMPIO n. 10

L/2

L/2

Calcolare la freccia in mezzeria della trave appoggiata caricata ad unestremit da una


coppia C.
Considerando il carico assegnato, cio la coppia C, come carico Virtuale, lespressione
del Momento Flettente Virtuale :

C/L
x
C

M = C x
L
e la deformazione Virtuale :

dx = M dx = C x dx
EJ
L EJ

Come carico REALE assumiamo una forza unitaria verticale in mezzeria, diretta verso il
basso.
9 - 24

1
E

B
1
2

1
2
x
Le espressioni del Momento Flettente REALE sono:
- PRIMO TRATTO AE ( 0 L ):
2

MAE = 1 x
2

- SECONDO TRATTO EB ( L L ):
2
MEB = 1 x 1 (x L ) = 1 x x + L = x + L
2
2
2
2
2
2
Il LAVORO VIRTUALE ESTERNO :

L e = 1 E
Il LAVORO VIRTUALE INTERNO :

Li =

L
2
0

L
L
M
M
2M
dx + L M EB
AE
0
EJ
EJ
2

1 C
x
xdx +
2 LEJ

C
=
2LEJ

l
2 x 2 dx +
0
3

C x
=
2LEJ 3

L
2
0

L
L
2

C
LEJ

x L
+
2 2

L
L
2

C x3

2LEJ 3

C
xdx =
LEJ

x2 L
+ x dx =
2 2
L
L
2

CL x 2
+
2LEJ 2

L
L
2

CL2
C L3 L3
CL L2 L2

=
48EJ 2LEJ 3 24
2LEJ 2
8

CL2 1
7
3
C
+
=
EJ 48 48 16

Applicando il Principio dei Lavori Virtuali:


si ottiene:

dx =

L e = Li

E =

CL 2
16 EJ

9 - 25

ESEMPIO n. 11

L/2

L/2

Calcolare la rotazione in mezzeria della trave appoggiata caricata ad unestremit da una


coppia C.
Considerando il carico assegnato, cio la coppia C, come carico Virtuale, lespressione
del Momento Flettente Virtuale , come nellesempio n. 10:

M = C x
L
e la deformazione Virtuale :

dx = M dx = C x dx
EJ
L EJ

Come carico REALE assumiamo una coppia unitaria in mezzeria, diretta in senso
antiorario (come sar diretta la rotazione cercata).

1
1/L
x

Le espressioni del Momento Flettente REALE sono:


- PRIMO TRATTO AE ( 0 L ):
2

MAE = 1 x
L

- SECONDO TRATTO EB ( L L ):
2

MEB = 1 x + 1
L
Il LAVORO VIRTUALE ESTERNO :

L e = 1 E

9 - 26

Il LAVORO VIRTUALE INTERNO :


L
M
M
dx +
M EB
dx =
L
/
2
EJ
EJ
L/2
L
1
C
1
C
=
( x)(
xdx) +
( x + 1)(
xdx) =
0
L/2
L
LEJ
L
LEJ
L
C L/2 2
C
C
= 2
x dx +
( 2 x 2 +
x)dx =
0
L
/
2
LEJ
L EJ
L EJ

L =

L/2

M AE

x3
= 2
L EJ 3
C

CL

L/2
0

x3
2
L EJ 3
C

L
L/2

C x2
+
LEJ 2
2

=
L/2

L
C
L
)+
(L2 ) =
8
2LEJ
4
24L EJ 3L EJ
CL
1
7 3
CL
=
+
=
EJ
24 24 8
24EJ
=

(L3

Applicando il Principio dei Lavori Virtuali:


si ottiene:

L e = Li
CL
E = 24
EJ

9 - 27

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