Professional Documents
Culture Documents
HA SVXET IZDAJE
.1 J Iki'J I GA.
JU&0SLATEIS11
U ZAGREBU 1890.
U AKADBMIKOJ
SADRAJ.
Strana
akademije
. ZLATOVI,
S. ZLATOVI,
S. ZLATOVIO,
molini in circa, questo Canale sarebbe una cosa stessa con il logo
di Vissovaz, ma per arte fu separato per causa delli molini.1
Qui sono due fiumi: uno si chiama Charcot,, e questo seaturisse
d' una altissima montagna adimandata Dinara. Vi e il 2. fiume
Cicoila; e perche uno sgorga nella bocca dell' altro, formano un
lago grande chiamato Vissovaz, questo lago e vero fiume Karea
sara largo in alcuni luochi un miglio, et in alcuni meno. Nel mezzo
vi e scoglietto, e sopra questo scoglietto vi e situato il Convento
primo della Bosna, addimandato Vissovaz.2 Dalli molini si camina
per terra 3 quarti di miglio, e s' entra nel lago, e 4 miglia e lontano il scoglietto. Si partirono per terra il P. Alessandro di Pirano,
con li Padri Bosnesi ad avvisar li Pari del Convento, che ero
giunto alii molini, e che per terra mi ero incaminato all' altro lido
del lago.s Vennero a levarmi in compagnia di remiganti il P. Guardiano tal P. Nicolo, vennero il P. Custode Marino de Posega et il
P. Bogetich, il P. Camengrado rimase a far compagnia al veseovo
Tomaso; quali vennero a ricevermi al lido del Convento.4
. . . La consacrazione del veseovo Tomaso sequi a Sebenico in
Marzo 1640; furono tre vescovi, il Mons. veseovo de Sebenico, il
1
. ZLA.TOVI,
Mons. veseovo d'Arbe, et il Mons. veseovo di Trau, che lo consacrafono. Li Signori Sibenani colmi di gentilezza gli fecero molti
honori, lo accompagnaronO con buone salve di arteglieria, con gran
numero di cavaleria, con sbari non solo di sudette, d' arteglieria
aneora, il che spiaceva grandemente a! veseovo Girolamo, perehe
rimaneva solo vecovo titolato di Drivasto, ove non poteva far la
ressienza . . .
Sopra questo schogletto vi sono tre allogiamenti. II Convento,
che e in forma di asa grande, e si sale sopra una scala di pietra,1
v' e la feresteria per li Turchi, et un altro luogo per li povereti.
Di piu v' e una casetta per il polarne, n' erono 200 capi e polastri. Tutti questi conventi per la Bosna hanno la sua colombaja,
con quantita grande de colombi; in quello di Sutisca ve ne era
piu di due mille, e quantita grande de polarni, perehe giungono li
Turchi a turme ino quaranta e cinquanta alia volta, et a tutti
bisogna dar da mangiare. Sono eonvenuti li Padri con li christian^
che li Padri fanno la fatica, li cristiani danno la roba; hanno li
poveri christian! tanto in odio li Turchi infedeli, che si contentano
sviserarsi, perehe non li venghino alle case loro; e per il contrario
hanno li Turchi tanto in odio li Christiani, che sapendo loro, che
quello li danno da mangiare li frati, sono sostanze de' christiani,
mangiono quanto piu possono, e poi vanno a vomitare tutto quello
hanno mangiato, e poi ritornano a mangiare; percio tre volte mangiano piu di quello fu bisogno, e cio, mi dicono quelli Padri, per
destruggere il Christianesimo; ma io credo fosse piu tosto avidita
di cibo, e che il superfluo gli facesse male, ed agravasse la natura
in guisa tale, che fosse necessitate vomitare; hor sij come si voglia,
questo ho veduto a Vissovaz. Li poveri frati sono necessitati a
servirli, e dopo haverli servito e ben cibati, ricevono per premio
bonissime bastonate; e finalmente bisogna darli delli denari, perehe
nascondono 6 una briglia, 6 una arma, et incolpando un Frate che
gli habbia rubata, lo percotono, e vogliono che gli la paghi.
Hano questi Padri di Vissovac due barehe da traghettare, una
lunga, che potra capire 12 persone, et una piccola, che potra capire 4 persone, sono barehe alia moda fatte da tre tavoloni, una
tavola nel fondo; e due dalle bande, vogano con certi remi simili
alle palle, con quali si pelleggia in queste parti il formento, e talgiorno si sentono a ehiamar li Turchi da tutte le quatro, dalla
1
Kako je samostan na ostrovu, posred jezera koga ovdje Krka sainja, ter na medjau sandakata kliskoga i likoga, na mejama kadiluka Skradina, kotara (Vrane) Krkoga (Nevena) i zakrkoga (Cueva),
kninskoga i drnikoga: tako sa svih strana Turci cienie, da imaju
pravo na to mjesto. Danas su poglavita tri pristupa: od juga Remetio
za skradinsku krajinu, od zapada Bilibrig za kotarsku i zakrku, od
sjevera Stinice za kninsku i drniku; ali je moda u ono vrieme jo
jedan bio o iztoka za drniku i petropoijsku.
2
Vidjet emo tekom kazivanja, a je ova opisivanja sastavljao god.
1661., te se nije uditi njegovu coragiu sjedei mirom u svom samo
stanu u Istriji; ali dvojimo, a je tako mislio i govorio god. 1640. na
svom putu kroz tursku zemlju, pae vidjet emo dalje, kako sam pripovieda, da u Sarajevu, kada ga uoi jedan krupan softa, veli, a ga
je smrtni znoj popao.
10
S. ZLATOVI,
11
12
S. ZIATOVI,
13
Questo portd quantita d' anguille con ventidue trutte, le quale mondai
a regalare quelli Signori di Sebenico, che mi fecero tan ti honori.
R. Padre Lorenzo di Sebenieo Gruardiano di Crappano mi mando 5
dentali, che sembravano cinque grandi putti, tutti quelli Padri e
vescovo rimasero attoniti e stupiti, si per la bellezza del pesse,
come per la stima fatta dalla mia persona.
II giovedi mi condussero a vedere alcuni oliveti piantati novellamente, ch' erano al nro. 500 molto belli, e fanno un bellissimo
vedere, all' ombra de quali fecessimo tutti una eomposizione d' un
dolcissimo sonetto per spazio d' un hora. E poi andassimo a vedere
minutissimamente il convento nuovo sopra nominate, che si vide
all' hora extrinsece, e superficialmente; la fabrica, come dissi, e una
bellissima fabrica anco quanto all' apparenza, ina eonsiderata bene
e una gran fabrica. Vi e primieramente una caneva sotteranea fatta
a volto in tre navi. Cosa molto bella. Vi e a lattere destro una bella
stalla capace di 25 cavalli, sopra la caneva vi e il reffettorio. Vi
sono due dormitorij uno sopra altro, e vi e la cueina vieina al
reffetorio. Padri, dissi io, havete molto piu bella comodita qui che
al scoglietto, minori fastidij di traghetti, perche non abitate ? Non
si puo, risposero loro, perche havemo grande contrarieta e delli
infedeli, e non potiamo ridur opera alia perfezione.3
Mercordi 2. di Quaresima venero 12 softe turchi Religiosi, Martiri del diavolo. Spesero tutta notte in mangiare, bere e cantare;
cosl fecero il giovedi, ne mai volsero partire, se non furono regalati di sapone, cere e denari, cosi che chi non le vide non le puo
credere, tanto sembrano impossibili.
Vidi in codesto Convento di Vissovaz un famiglio, quale essendo
vessato dal Demonio fece voto alia santissima Vergine, che se Lei
Odavle poduze otae Kumbat da osvoji svoju otabinu Imotski, porobi
krajinu i obsjede tvrjavu, ali kada se htjedoe Turei predati, nadje se
izdaja i prevara, rad koje se morade povui sa bojita. Ovu sgou opjeva
otac Grahovac i puk jo danas rado pjeva kako Kumbat porobi Turke.
1
I danas se vide zidine ove velike sgrade u liepoj uvali Kobiljaci,
za koju potroie redovnici silno blago i puk velike trude, ali nije bila
nikad dovrena. U samostanu nahode se izvorne turske listine, po kojih
se znade, da su redovnici dobili doputenje god. 1616. od okolnih ka
dija, od kliskoga sandaka, od bosanskoga vezira i ferman od samoga
cara, da ovu sgradu mogu zapoeti, graditi i pokriti; ali okolni Turci
nehtijahu jedni drugim hatara izgubiti. Spomenusmo prije, kako samostan
na Kri u sridokrati sandaka i vie kadiluka, morao je priekivati
Turke, koji su dolazili sa svih strana da se na volju goste i darivaju.
Kada bi dopustili, da se samostan zapoet u Kobiljaci dogotovi, on bi
bio samo u kliskomu sandaku u kadiluku drnikomu, ter Turci iz
Skradina, Kotara, krki, zakrki i kninski nisu mogli zahtievati pomenutih gostba i prieka: zato svakdanjimi osvadami, povjerenstvi, izaslanstvi i odsudami zaustavljahu prietijahu i osujetie nastojanje fra
njevaca, i sgrada zapoeta ostade u obrdanih mirina.
14
S. ZLATOVl,
15
16
S. ZLATOVI,
17
18
S. ZLATOVI,
19
ma anco con pericolo portava le one vive nella barca; e dal cielo,
e dali' onde del mare regalati d' aqua giungessimo salvi per la Dio
grazia nella spiaggia di S. Croce, ove fu tirata la barca in terra.
Nel Convento di S. Croce, luogo novello, vi stantiano due laici,
tre ehierici, sacerdoti sei, de quali quatro sono Parochi, cinque putti,
che allevano et ammaestrano per vestirli frati; due di questi puti
erano picoli, ma quanto piu picoli tanto piu ben istruiti nella grammatica. Costuma la Provincia in ogni convento (tenere) quantita di
giovani conforme alia possibilita di eonventi, questi servono in eoro
come ehierici, fuori come famigli, e di piu sono anco studenti. La sera
il Padre Lettore li fa inginochiare, li da delli latini alia mente, li
fa recitare la lezione, con la suceessione del tempo gl' istruiscono
bene nella grammatica, ehe fatti poi frati, et ordinati li mandano
in Italia sacerdoti, a studiare le speculative e fan grande profitto;
e la Provincia e plena di frati virtuosi, ne passava giorno, che non
si disputasse e discutesse qualche questione.
Li 4 Aprile, che fu Mercordi Santo, partissimo da S. Croce e
venissimo a Macharsca, cita e Cattedrale di Monsignor Vescovo Macariense. Questa citadella e una borgatella, e situata al lido del
mare in una bella pianura. In questa cita vi e un solo Tureo chiamato Emin, cioe Daziario. Questo per havere il dazio, mi dicono
che paga tredeci milla Reali al gran Turco. lo non lo potevo mai
credere, ma mi dicono, che e la verita, perche non solo hano il
dazio del transito delle robbe, ma scotono anco da ogni casa de
Cristiani tre, quatro, cinque Reali, secondo la possibilita delle case;
oltre a cio per ogni debito che fa un cristiano, lo fa pagare un tanto.
Nel Convento sono 10 sacerdoti, 3 laici, e 3 puti, che imparano,
e 5 famigli, delli sacerdoti 4 sono Parochi e due servono li Cri
stiani vicini. Ha 4 Parochie principali. Sono in questo Convento
due Reffetorij, due cucine, due 1canave, una publica et altra secreta,
e cosi quasi per tutti Conventi. Vi sono bellissimi paramenti nella
sacrestia, ma tra tutti una pianeta di panno d' oro mista, che fa
un belissimo vedere. Qui viddi una cosa miracolosa degna d' essere
registrata. Vidi una frezza scoccata nella capella, in cui e situato
il choro, cioe nel volto, overo cielo del volto, che era formato di
tuffo. II ferro solo stava nel volto; il rimanente della frezza stava
tutto fuori, e mi dissero, che erano passati 30 anni che quella
saeta stava ivi affissata. II caso in questa guisa v' e un travo sopra
altare grande, ficato d' ambi le parti della capella, che serve per
la chiave, e nel mezzo del travo e un santissimo Croeifisso, come
anco a Veglia, et entro un Turco in chiesa, tee areo con la
1
20
S. ZliATOVI,
21
sveti Giure? vech nevidij mene, cioe a Dio S. Giorgio, mai piti mi
vedrai 1
Li 9 Aprile 2, feta i Pasqua partissimo da Macharsca in undid
di compagnia, tre huomini, che venivano per ritornar li cavalli, tre
nostri famigli, io eon due compagni, il Padre Tadeo, et il Padre
Matteo sacerdote. II Padre Tadeo gmdico bene lasciar la strada
ordinaria, per sfugire occasione dl passare per mezzo una fortezza
turchesca aimandata Duare, fti poi presa dal Generale Foscarini.
11 Padre Tadeo invece di pigliar il camin verso occidente, che si
sluge quella gran montagna Biocovo, preso i! camino verso oriente
e ci convenne salir nella somita della montagna, posto tanto arduo
e difficile, che sino al 1640 non praticai un passo tanto difficile.
In un luoco fu necessario ii scavalcar per spazio di mezzo miglio,2
se non piu, e per salire bisogna aggiutarsi anche con le mani.
La notte delli 8. Aprile, notte della Pasqua, cadette tanta neve
nella somita della Montagna, che la trovassimo tutta carica di neve.
Giunti a Vardolo fussimo accolti da un Conte Marco, homo spiritoso, ricco della lingua turchesca, pratico di Constantinopoli, quale
haveva per moglie una figliuola del Signor Martino Barchgliacieh,
quello che mi accolse a Macharsca, si che la sera cenassimo con
il socero, e altra sera della 2. festa cenassimo con il (cognato?).
Venne incontro egli, la moglie, li figli, le tigliuole, li famigli tutti
1
22
S. ZLATOVI,
23
24
S. ZLATOVI,
25
26
S, ZLATOVI,
27
martello solo a forza d' aqua batte il ferro. Li mantici, o folli sofiano il fuoco, e perche prima non haveva veduto mai. A lattere
sinistro di questa valle sono monti di ferro, cioe le pietre sembrano
ferro Giungessimo ad hora di Compieta a Plombo, una terra situata a piedi d' un diruppo alto dritto, tutto sasso e una bella
terra ancora non vidi migliore in Bosna. La nostra chiesa e grande,
il oro parimente e grande, nel mezzo del Coro v' e la parte della
Sacristia accomodata una sedia, li di cui fornimenti della sedia si
levano tutti, si chiude la porta e poi si ritornano li fornimenti
della sedia, ne aleuno si puo accorgere che ivi vi sij la porta; e cio
fanno in diversi Conventi, percio non sapino li Turchi le cose preziose La sacristia e richissima de Callici d7 Argento, de superbi
Paramenti, de voti d' Argento un' infinita, ne 6 mandato uno ancor
io largo un palmo in rendimento di gratie alia Santissima Vergine,
che m' ebbe condotto in buona salute alia mia Patria, il che non
creevo maj.1 In capo al Choro appoggiato al muro v' e altare
grande, il Choro non ha cappella, et vi e una Palla dell' assunta
della Serenissima Vergine, mano dell' istesso pitore che fece la
palla nostra di santo Andrea in Eovigno. Quanto alia B. Vergine
miracolosa, vi e poi una capelletina, un semivolticello, a guisa d' un
semicerchio entro un passo di muro, et ivi e una Imagine di Maria
Vergine dipinta di glorioso S. Luca sopra la tavola di legno un
quadro simile a questo, che ho in cella nel Convento di Rovigno,
con il Bambino nel grembo, con questa fifferenza che quella tiene
le mani incrociate, e questa le mani giunte palma a palma, et e
un quadro, ma piu tosto bis lungo un brazzo incirca per ogni parte
poco piu. La Capella e situata a lattere sinistro entrando dalla
porta della facciata grande attacata al principio del Choro, per
mezzo d' una porta della chiesa che va in Claustro. Vergine tanto
miracolosa, che lingua non puo esprimere, sono graciati non solo i
1
Ovaj samostan kao i vei dio ostalih zatee nemila sudbina tur
skoga biesa. Veliko blago, koje su donosili hodoeastniei iz svih jugo
slavenskih pokrajina za zavjete i zahvale primljenih milosti od udo
tvorne slike Majke Boje, namami tursku lakomost, te udarie namete
svake vrsti, poreze, ucjene i zulume, kakve oni sami znadoe izmisliti
i pronai. Redovnici da uzdre pobonost usred divljatva turske nevjere,
podnaahu, trpijahu i ustrajahu. Izdadoe togod imadoe, ali Turei trae
opet para; zaloie zavjete i dragocjenosti crkve i samostana malo po
malo na zaloge i digoe u Dubrovniku 500.000 groa i adoe Turkom;
ali oni i opet trae para i priete vatrom
i maem. Franjevci neimajui
ve to davati, pobjegoe god. l ^ ^ P 1 " 6 ^ 0 Save, sam stareina ostade
da uva prazan samostan i ogoljenu sv. sliku. Videi Turci da im se
presuio vrutak blaga i zlata, zapalie crkvu i samostan, a efer paa
razkopa sgradu i kamenjem naini dvore i hareme u Ornoj Rieei. Tako
propade ovo svetite, ova narodna zadubina i njom propadoe dragocienosti narodne u zalogu kod gospodina Kalogjera u Dubrovniku,
koje nebudu okupljene, nezna se kamo dospjee.
28
S. ZLATOVI,
29
I ovi samostan, moda najstariji u Bosni, od koga sva se redodrava nazva Argentina, Srebrenica, propade kao i ostali. Po bekom
ratu Turci bijahu upravo pobiesnili proti kranom. Mnogo svieta prebjee u kranske pokrajine, ter i Franovci, nemogui dalje podnositi
muke i nevolje, ostavie pust samostan i uskoie godine 1686. preko
Save u Hrvatsku. Ot. Nagnanovi u svojoj kroniki 1690. pripovieda,
da je u ovomu samostanu Mehmed Sultan odpoinuo i u jizbi blagovao,
30
S. ZLATOVI,
31
32
S. ZliATOVI,
33
34
S. ZLAT0VI,
35
Brod. Passato il traghetto andassimo alia asa del curato, eh' era
in mezzo ita di Brod. La mattina celebrata la messa si preparas*
simo alia partenza per Tosega, e non andassimo a cavallo, ma in
sedia del paese a tiro di quatro. Volevimo intrare nel borgo di
Posega, ma i Christiani ci adueevano bonissiine ragioni, per Ie quali
si doveva sfuggire Posega. La prima era, che li nostri Christiani
in quella campagna avevano amazzato im vladiea, che vol dire
veseovo, arciveseovo del Patriarca di Constantinopoli Greco sismattico, quello vende quella visita, riceve im tanto da uno delli Vla
diki, e questo poi per riffarsi del denaro esborsato et avanzare
qualche cosa voleva il tributo non solo dalli sismattici suoi sudditi,
nostri eapitalissimi nemici, peggio che Turchi, ma anco dalli nostri
Cattoliei: questi si unirono assieme, lo aspettarono nella campagna
di Posega con tutta la sua corte e :comittiva, eh' era con ealloggeri,
Preti, e Turchi, di seorta in vinti quatro, e tutti sepelirono con loro
aneora cavalli nelle grandissime fosse spacio de una notte, e scavate e poi col terren di sopra la verdura coperto; cosi che non si
mai seppe del loro oceaso. Era sparsa la fama, che io era il Vla
dika del nostro Pontefice, che andavo seotendo il tributo per lui;
onde li scismatiei, per vendicarsi per loro Vladika, maehinavano
cose grani, onde icevano li Christiani: se si va per Posega, passar
bisogna per il borgo, ove potrebbe nasser qualche eonfusione, onde
e meglio passare a lontano verso Convento di Velika. Nel viaggiare
veessimo castello di Posega, e sotto la ita piu grande de Brod,
ha 14 Moschee; vi sono quantita di ease Christiane, ha una nobil
campagna, che si possi ne scentire ne vedere. Giungessimo a Velia
alle venti tre hore. Velika si addimanda tutto quel paese vicino
ad un fiume, che corre per li horti delli Padri, addimandato Velika;
e da questo fiume tengono il nome tutti quelli contorni. II Con
vento ha due dormitorij, uno sopra altro, la Chiesa e bellissima,
netta, ornata di nuove cose, come balladari, altari, banehi, ehoro etz.
II Sabbato matina celebrata la S. Messa partissimo per Naice,
eravamo in 23 a cavallo. II tempio di Naice e uno delli belli
tempij quanto al vaso, ma li hornamenti sono rovinati, e piu grande
di S. Francesco di ara, si veggono vestigij di volti, ie fenestre
lunghissime con intagli antiehi, si scuopre esser stata una gran
fabrica. Sta un ehoro nuovo fatto alia rustica; altar maggiore
grando e bello e moderno. A lattere sinistro vi e una pitura antica
dello Spirito santo bellissima. L'aria e pessima, e pure e in un
bellissimo scito; dimorassimo in questo Convento ino li 22. Maggio.
II giorno di 22. partissimo in 10 e cavaleassimo ino che giungessimo alia eura del Pre fra. Andrea d' Almissa, ove fussimo
trattati egregiamente, e riposatisi alquanto salissimo li destrieri
e si incaminassimo verso alloggiamento del Pre Pietro capellano
del Veseovo, ove eravamo aspettati con gran desio, e con gran
preparamenti. Quivi trovassimo fratello del Pre. Marino Brisimovich
Custode, quello che con suo padre ci condusse a Velika, per liberarci delle mani scismatiche. Al mercordi mattina cavalcassimo
*
36
T. ZLATOVI,
37
38
S. ZLATOVI,